Incidente pensaci prima

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Cosa sapere

"Incidente? Pensaci PR.IM.A!" (PRevenzione, sperIMentazione e contrAsto): ecco l’iniziativa promossa dal Comune di Genova per contrastare l’incidentalità stradale causata da alcool e droghe. Il progetto che ha ottenuto il finanziamento del Dipartimento Politiche Antidroga - Presidenza del Consiglio dei Ministri, vede come partner Università di Genova (Dipartimento di Scienze della Formazione e Dipartimento Architettura e Design) e Automobile Club di Genova.

Il piano progettuale, condiviso - per il Comune di Genova - tra Polizia Locale e Protezione Civile, promuove azioni per la costruzione della consapevolezza del rischio stradale e di comportamenti responsabili alla guida, puntando anzitutto sulla prevenzione.

Tre i filoni su cui si svilupperanno le azioni specifiche: coinvolgimento studenti dell’Università e Scuole Secondarie di secondo grado; azione riabilitativa; azione preventiva e di contrasto. Un progetto innovativo che vede i giovani: non solo come destinatari dei messaggi, ma anche come co-realizzatori dei concept su cui si articolerà la campagna di comunicazione rivolta alla cittadinanza.

 

 

 

 

Il consumo di alcol, di droghe e di alcuni farmaci può essere causa di morte e invalidità, in quanto queste sostanze possono influenzare abilità, lucidità e prontezza di riflessi, necessarie per una guida sicura.

Le droghe agiscono sui processi psichici alterando l'attività mentale e possono causare assuefazione e dipendeza fisica e/o psicologica. Esse hanno diversi effetti, a seconda della sostanza assunta e della sua quantità. 

Le droghe incidono in modo determinante sui comportamenti alla guida, sia direttamente sulle capacità di guida, sia per l'atteggiamento di sfida che alcune sostanze inducono rispetto alla percezione del rischio, portando a sottovalutare i pericoli della strada e a sovrastimare, erroneamente, le proprie abilità.

I giovani al di sotto dei 20 anni hanno un rischio 5 volte maggiore di provocare un incidente a causa dell’assunzione di alcol rispetto ai conducenti over 30.

La fascia di età nella quale è più elevato il rischio di causare o subire un incidente è quella tra i 18 e i 24 anni.

L’uso combinato di alcol e droga moltiplica il rischio di provocare un incidente.

Per la conduzione di veicoli non esiste un tasso di alcolemia “sicuro”, in quanto l'alcol influisce sempre negativamente sulle prestazioni psicomotorie e sul gidizio alla guida. Le abilità alla guida risultano compromesse anche con un tasso alcolemico molto basso.

Per i conducenti di meno di 21 anni o neopatentati o conducenti professionali vige il divieto assoluto di porsi alla guida dopo aver consumato bevande alcoliche. Queste categorie sono dette “Alcol zero”.

Lo smaltimento dell’alcol nell’organismo dipende da fattori individuali, non è uguale in tutte le persone; inoltre varia in funzione del genere, dell'età e di altre caratteristiche. Il sistema di smaltimento non è completamente efficiente al di sotto dei 21 anni ed è inefficiente sino ai 16 anni.

Non esiste alcun “metodo alternativo” o “acceleratore” dello smaltimento dell’alcol nell’organismo, ogni pratica per aggirare, con qualche espediente, il rilevamento dell'alcolemia nel sangue è inefficace. Quindi non funzionerà, ad esempio, bere caffè con limone, bere latte, ingerire un tuorlo d'uovo, ecc..

Per la guida sotto l’effetto di stupefacenti o di ebbrezza alcolica, in caso si causi un incidente stradale con feriti o morti, sono previste aggravanti per i due reati di Omicidio e Lesioni Stradali.

 

Sai cosa ti dico?

 

Eh sì, proprio io. Lo so, lo so… ti sembrerà strano che di punto in bianco mi metta a parlare con te, però stai tranquillo: non è un segnale preoccupante! Devo dirti delle cose importanti, di quelle cose tipo “mangia che abbiamo fame”, “dormi che abbiamo sonno”, “ridi che ci stiamo divertendo”. Insomma, uno di quegli input che ci fanno fare cose che ci fanno stare bene.

Quello che voglio dirti è questo: ho bisogno che tu mi dia una mano, anche perché, diciamocelo, starti dietro ogni frazione di secondo e farti fare il passo della lunghezza giusta quando cammini, farti sentire i gusti per non confondere il pesto con la salsa di noci (sai che tragedia?!), farti memorizzare concetti mentre studi o correre più veloce possibile quando stai giocando una partita e tutte queste cose così, non è che sia proprio una roba da niente.

Alla fine mi stanco anche io. Te ne accorgi vero? Succede quando ti dico: “ok, sai che c’è? Adesso è l’ora che stacchiamo tutto e andiamo a dormire”.

Per tenermi sempre sveglio e reattivo è importante anche quello che mangi e, soprattutto, che bevi. Ieri sera, ad esempio, mi sa che tu abbia vagamente esagerato con i drink, perché a un certo punto non capivo più niente, mi sembrava di essere diventato un flipper.

Cavoli… come faccio a dirti che si sta avvicinando una macchina e che dobbiamo rallentare se mi fai fondere con tutti quei Gin Tonic? Non ce la faccio a farti vedere bene e valutare le giuste distanze se mi rintroni con tutto quell’alcol.

Oppure quella volta che bisognava per forza provare a farci quei tiri “Sennò facciamo la figura degli sfigati”, hai detto. Già faticavo a dire alle gambe di reggerti in piedi e tu hai pure deciso di dare un passaggio in moto ad Andrea.

Insomma, come è andata a finire lo sai: ci è mancato poco che ci ritrovassimo stampati contro un muro, come dei poster. Non voglio nemmeno pensarci, non so dove io abbia trovato un barlume di lucidità per farti frenare. E non dirmi che non è vero: quando hai capito cosa sarebbe potuto succedere, è stato un bello spavento e ricordo anche un sacco di sensi di colpa, perché Andrea era a bordo.

A volte perdo le forze, sì perché a me l’alcol e la droga fanno male. Mi piacerebbe essere sempre in bolla, grintoso, pronto per darti le dritte giuste, ma se mi riempi di sostanze io non ce la faccio. Io conto su di te, e tu potrai sempre contare su di me, ma mi devi dare una mano.

L’unica cosa da fare è metterci d’accordo. Quindi, ora, facciamo un patto: trattiamoci bene. Se non bevi alcol e non ti sballi prima di guidare, io ti garantisco che sarai sempre in grado di frenare, sterzare, rallentare, accelerare quando è il momento giusto.

Se io sono acceso, sveglio, in moto, allora le cose funzionano. Fidati di me, così come io ho fiducia in te.

Con affetto, il tuo cervello

 

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