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Buone vacanze da Dino Frambati

Dino Frambati

Buone vacanze a tutti i nostri lettori; rilassatevi e divertitevi per riprendere l’attività in autunno quando ci attendono

sfide e difficoltà non da poco. Dalla lotta ad una crisi economica dalla quale o si inizia ad uscire o sarà il tracollo economico all’Italia, al terrorismo che sta sconvolgendo la nostra vita ed il mondo, ai femminicidi (che orrore!) ed alla rabbia ed alla violenza che imperversa nella società. Per finire (ultimo ad essere citato ma non ultimo in ordine di importanza) al malgoverno a tutti i livelli che contraddistingue il nostro caro e Bel Paese. Ci sono certamente e per fortuna bravi governanti ed amministratori ma ce ne sono tantissimi che, invece, sono il contrario. Per cui quello che scriviamo non è certo generalizzato ma, ahimè, vale per la maggior parte dei personaggi che hanno ruoli pubblici. Tra i molti dei quali faremmo a meno ci sono personaggi sia in ambito locale che nazionale, passando per enti, istituzioni varie, tecnici e burocrati di Stato, tutti pingui di stipendio, ma che con le loro decisioni ci stanno inguaiando la vita. Fanno cose errate, complesse, spesso senza senso, tanto che, se fossero privati, gestirebbero aziende destinandole al fallimento. Ci stanno asfissiando di tasse e norme e noi non sappiamo reagire e protestare; ce ne stiamo e basta, rovinandoci la vita e costringendoci e ad alchimie contorte per seguire le loro “invenzioni”. Oppure, se proviamo a far sentire la nostra voce, assai raramente veniamo ascoltati. Un esempio minimale? La rampa di via Cantore nella nostra San Pier d’Arena che verrà abbattuta contro la volontà popolare ed in nome di un progetto che potrebbe essere diverso. O la limitazione al traffico, presentata diverse volte, bocciata, stra-bocciata da tutti come assurda, e che ora pare verrà riproposta a settembre, a moto ed auto vecchie. Ne abbiamo già scritto ed urliamo tutti il nostro dissenso sfidando a dibattito pubblico chi vuole imporci questa norma sbagliata, inutile e che danneggia solo anziani che hanno auto vecchie e poveri o persone in difficoltà economica che non possono permettersi auto nuove. Mezzi antichi e quindi che viaggiano poco per cui con lo smog c’entrano poco o nulla. Lo stop a questi mezzi è demagogico, inutile da un punto di vista ecologico perché non cambia nulla. Il rullo di tamburi di questi giorni circa l’ozono che sfora, per favore, si taccia. E’ pretestuoso. E’ estate piena, fa caldo da morire, l’aria ristagna, il traffico è assai scarso ed ovunque nel mondo sono giorni critici in analoga situazione stagionale. Basta un temporale estivo per pulire l’aria. Quindi non si offenda il buon senso pure di un bambino con queste favolette e non si governi con il criterio dell’essere tutti di un pezzo e non recedere. Essere grandi vuol dire ammettere che si è fallaci, come ogni essere umano. E non si aggravi ulteriormente il senso di vessazione che deriva dalla decisione presa da anni di far pagare i posteggi pure di domenica in corso Italia a chi decide di usare il bel lungomare di Genova per qualche ora al sole e dove ci sono peraltro super controlli per osservare se l’auto posteggiata ha pagato questa tassa e gabella che dir si voglia, iniqua. Tanta intensità di controlli sarebbe auspicabile in altre situazione della città. Tacciamo poi del funzionamento mezzo pubblici a Genova e di argomenti ben più importanti come Fiera, fogne e mancanza di una politica “verde” di flora cittadina degna di questa città di mare, ventilata e tra le meno inquinate d’Europa grazie agli elementi naturali e non per merito di chi l’ha governata nel tempo. Argomenti che mi farà piacere riprendere nei miei editoriali televisivi del lunedì, da fine agosto a Telegenova, sollecitato da tantissimi e sentendo come dovere morale di giornalista non astratto e che vive la quotidianità, criticare e denunciare queste situazioni dove chi governa prende decisioni sbagliate tecnicamente (la politica non c’entra, è altra cosa, alta e nobile e purtroppo antico ricordo dei padri istituenti del nostro Paese). Lo farò in maniera netta e chiara, ribadendo di essere pronto a pubblico dibattito in qualunque sede e con chiunque ritenga di farlo. Noi del Gazzettino, voce di popolo di San Pier d’Arena, sappiamo bene come la zona sia parte di Genova e d’Italia e non ci siamo mai sottratti, né lo faremo, a dare voce alla gente neppure a Ferragosto. Per cui buone vacanze…certo, ma il dialogo continua e sono grato alla redazione ed ai lettori che commentano, scrivono. Siamo il popolo del Gazzettino e stare assieme è la nostra forza.

Dino Frambati
(Vicepresidente Ordine Giornalisti)

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