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La Celere in un libro

A Genova, più che altrove, le botteghe storiche conservano intatto il fascino del passato. Incastonate come perle

preziose in mezzo alle moderne insegne si affacciano orgogliose dai palazzi storici, sotto i portici, nelle creûze, in galleria, negli stessi identici spazi di allora, preservati fedelmente come la tradizione genovese richiede.

In Galleria Mazzini, il “salotto buono dei genovesi”, c’è “La Celere”, storica bottega di calzolaio gestita per tre generazioni, a partire da Tullio negli anni Trenta, dalla stessa famiglia, oggi documentata in un libro.

Il volume racconta il mestiere “du  caigâ” attraverso la storia dei Bavastro e dei Burlando intrecciata con i racconti della città e della Galleria Mazzini.

Come è fatta una scarpa, come si ripara, quali sono i prodotti e gli accessori per conservare al meglio il cuoio e la pelle sono alcune delle risposte che trovate in questa pubblicazione che spazia dalla calzatura alla cultura e viceversa.

Se un capitolo spiega come, in base alle scarpe che indossate, si desume chi siete e un altro traccia la simbologia della scarpa, i successivi illustrano con testi e immagini gli attrezzi e i macchinari del mestiere di ieri e di oggi.

Un breve excursus su Galleria Mazzini si affianca al brano dialettale genovese di Giuseppe Marzari sul calzolaio, mentre un ampio saggio riporta le antiche origini della professione, i suoi santi e patroni, le congregazioni e i personaggi famosi nella storia, nella leggenda, nella letteratura, nel cinema e nel teatro, fino a sconfinare nella comicità. 

La bottega dell’artigiano si anima attraverso un’intervista collettiva ai suoi protagonisti in cui emerge come queste piccole realtà imprenditoriali siano i luoghi in cui ancora si preservano il saper fare, la creatività, la qualità, le tradizioni, le relazioni umane.

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