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Notizie

Dati provvisori del turismo, a giugno quasi 2 milioni di presenze in Liguria

Super User 18 Luglio 2025 63 Visite

 

Anche nel mese di giugno la Liguria si conferma una destinazione d’eccellenza: i dati provvisori rilevati al 16 luglio registrano infatti 1.937.921 presenze (+3,29% rispetto al giugno 2024).

A livello di singole province Savona si distingue per la crescita del 5,9% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, seguono Genova (+4,5%) e Imperia (+2,7%). Resta più debole, al momento, il dato della provincia della Spezia che registra una flessione nelle presenze del 2,4%.

“Si tratta di dati provvisori in attesa delle rilevazioni definitive che potranno ulteriormente confermare il trend di crescita in atto – commenta l'assessore regionale al Turismo Luca Lombardi -. Sono risultati che premiano territori capaci di valorizzare il turismo balneare con un’offerta diffusa, dall’entroterra ai piccoli borghi costieri, sostenuta anche da un’accoglienza ricettiva flessibile e da una forte presenza di turisti stranieri. Il dato di Spezia è potenzialmente influenzato da una stagionalità più tardiva, da flussi meno prevedibili nel turismo internazionale o da strategie distributive e promozionali ancora in fase di consolidamento. Il territorio spezzino resta comunque un asset turistico strategico con grandi margini di recupero nella seconda parte dell’estate. Il dato più significativo, trasversale a tutte le province, è l’aumento della permanenza media del turista che rafforza l’idea di una Liguria sempre più orientata a un turismo sostenibile, esperienziale e di qualità”.

Lega, Sandro Garibaldi nuovo commissario nel Tigullio

Super User 18 Luglio 2025 133 Visite

Il direttivo regionale della Lega ha nominato, all’unanimità, Sandro Garibaldi nuovo commissario provinciale del movimento nel Tigullio. “Una scelta nel segno della continuità, dell’esperienza e del radicamento sul territorio”, si legge in una nota della Lega Liguria.

“Garibaldi, già consigliere regionale e figura di riferimento per la zona del Levante, avrà il compito di rafforzare la presenza della Lega nei comuni del Tigullio, lavorando al fianco degli amministratori locali, dei militanti e dei simpatizzanti, in vista dei prossimi appuntamenti elettorali e delle sfide che attendono il territorio”, conclude la nota.

Salis e Terrile incontrano i vertici di AMT: “Faremo di tutto per salvaguardare l’azienda”

Super User 18 Luglio 2025 202 Visite

 

«Il Comune e la giunta sono a fianco di AMT e faranno di tutto, in tutte le sedi, per salvaguardare l'azienda, che rappresenta un asset fondamentale per la città, un servizio che deve essere garantito con un piano di sviluppo che deve prevedere non solo la soluzione dei problemi attuali, in parte strutturali e in parte frutto di politiche che non hanno prodotto risultati in questi anni. Il piano deve garantire un servizio di qualità migliore per le cittadine e i cittadini, per le lavoratrici e i lavoratori, che hanno il diritto di lavorare in un clima di stabilità, con dei mezzi adeguati e nelle condizioni di sicurezza, che sono necessarie a un’azienda di trasporto pubblico nel 2025. Il Comune metterà in campo un impegno straordinario per fare fronte alle necessità del momento e per sostenere l’azienda, che deve restare pubblica, nella tutela del servizio fornito alla città, e che deve mantenere gli strumenti per puntare a un solido piano di sviluppo per il futuro». Lo ha dichiarato la sindaca di Genova Silvia Salis al termine dell’incontro di questa mattina con i vertici di AMT, insieme al vicesindaco Alessandro Terrile e all’assessore alla Mobilità Emilio Robotti.

La presidente di AMT Ilaria Gavuglio ha dichiarato: «Ringrazio l’amministrazione per l’impegno a sostenere l’azienda in un momento di difficoltà legato al ritardo dell’arrivo dei contributi del Mit e Mase, veicolati attraverso Regione Liguria, e alla mancata copertura finanziaria del rinnovo del contratto nazionale, oltre che alla riduzione dei ricavi da traffico, non compensati al momento dalla contribuzione ministeriale, collegata alla qualità dell’aria».

Palazzo Tursi, il centrodestra lascia l’aula consiliare: “Più tasse e meno confronto”

Super User 18 Luglio 2025 126 Visite

 

“Più tasse, meno confronto. Oggi (ieri per chi legge, ndr) abbiamo abbandonato l'aula del Consiglio comunale per il rifiuto della maggioranza non solo di trattare il tema dell'aumento dell'Imu in questo consiglio, ma anche per la mancata volontà di affrontare il tema in capigruppo dopo che si è saputo della delibera di giunta solo un'ora prima del consiglio comunale”. Cosi in una nota congiunta i capigruppo Paola Bordilli (Lega), Ilaria Cavo (Noi Moderati Orgoglio Genova Bucci), Alessandra Bianchi (FdI), Pietro Piciocchi (Vince Genova), Mario Mascia (FI) e il consigliere Sergio Gambino (Gruppo Misto).

“Negare il confronto - prosegue la nota - su una misura che colpirà nell'immediato 27 mila proprietari di immobili affittati a canone concordato e a cascata gli inquilini, contro la narrazione che vuole questa misura a favore delle fasce deboli, è stato un atto antidemocratico oltre che di grande debolezza da parte della giunta e della sua maggioranza. Se è convinta della misura adottata quale problema ha a discuterne tempestivamente in aula? Se avessimo potuto intervenire avremmo chiesto alla sindaca di ripensarci. Ora le chiediamo di intervenire per ripristinare il clima corretto per lo svolgimento del consiglio”.

“Con questo atteggiamento incomprensibile di rigidità e chiusura si sono fatti un autogol e hanno negato risposte non solo a noi, ma a tutti i genovesi che saranno colpiti dalle misure adottate, conclude la nota.

Manovra di assestamento di bilancio, sindaca Salis: “Non l’abbiamo fatta a cuor leggero”

Super User 17 Luglio 2025 114 Visite

 

La giunta del Comune di Genova ha approvato la manovra di assestamento di bilancio, illustrata questa mattina e che sarà portata all’esame della commissione competente e poi del consiglio comunale. Sono 25,3 milioni di euro (25.389.966 euro) che andranno a coprire importanti voci del bilancio, in particolare i servizi alle famiglie, il welfare, la scuola - anche con la stabilizzazione di 84 insegnanti -, la manutenzione del territorio e il verde pubblico. Una parte dei 25,3 milioni – 5 milioni di euro – sarà garantita dal ritocco dallo 0,78 all’1,06% sull’Imu per le abitazioni affittate a canone concordato.

«È una manovra che non abbiamo fatto a cuor leggero, ma queste finanze ci servono a garantire servizi essenziali e dimostra la grande attenzione che questa giunta ha per il welfare – ha detto la sindaca Silvia Salis - queste risorse ci servono per i servizi alle persone, in particolare i più deboli, alle scuole, alle famiglie, alle bambine e ai bambini. Siamo consapevoli del sacrificio richiesto, ma servirà a tutta la collettività, finanziando i servizi per l’infanzia, welfare, scuola che servono per il vivere quotidiano alle persone e penso in particolare alle donne. Abbiamo scelto di non fare tagli al sociale: senza questo riequilibrio non sarebbero stati garantiti servizi essenziali, che non volevamo tagliare». La sindaca ha aggiunto che “nel medio e lungo termine ci impegniamo su una pianificazione per trovare fonti diverse, ma i tempi di questa manovra ci hanno obbligato a prendere decisioni rapide per sostenere servizi essenziali”.

«Con questa manovra – spiega il vicesindaco e assessore al Bilancio Alessandro Terrile – andiamo a mettere a disposizione della città 25,3 milioni di euro di cui 7 milioni per i servizi sociali e 5,7 milioni per la scuola, comprensivi questi ultimi dell’assunzione degli insegnanti e del personale ausiliario che andrà fatta prima della scadenza delle graduatorie fissata il prossimo 26 luglio. Di qui la necessità di portare subito in aula questa manovra che serve a garantire i servizi essenziali attinenti alla vita quotidiana delle persone, a partire dal funzionamento dei nostri asili. C’è stato un lavoro faticoso con tutte le Direzioni, di cui ringrazio gli assessori e gli uffici, che ci ha consentito di reperire le risorse necessarie a finanziare anche altri servizi, tra cui 2 milioni di euro per la manutenzione delle strade, 1,5 per la cura del verde urbano e altri 2 milioni per la pulizia dei rivi da fare prima della stagione autunnale».

«Sappiamo – aggiunge il vicesindaco Terrile – che la manovra fiscale incide sull’IMU degli immobili locati a canoni concordati, ma non avevamo scelta. Infatti, alcune scelte dell’Amministrazione comunale precedente ci hanno impedito di trovare altre risorse, come ad esempio i 14 milioni accantonati a bilancio, e non utilizzabili, per la mancata riconciliazione di credito con AMT risalente al 2023: risorse che si potrebbero spendere in servizi per la collettività. A ciò si aggiunge il peso di alcune manifestazioni rispetto alle quali abbiamo trovato non solo impegni di spesa già firmati, ma addirittura dei bonifici effettuati a maggio. Tre giorni di Ocean Race Europe costeranno alla città 2,6 milioni di euro: una spesa a cui non possiamo rinunciare per le altissime penali che ciò comporterebbe. Infine, annuncio che insieme all’assessore Ferrante stiamo lavorando ad un’ulteriore manovra, pronta tra fine luglio e inizio agosto, che incida sugli investimenti e che dia una prima risposta ai Municipi, dando loro le prime risorse da poter spendere in autonomia sui vari territori per garantire quella manutenzione puntuale di cui la nostra città ha fortemente bisogno, confrontandosi con i Consigli municipali e con i cittadini. È questa la nostra visione di Città che, nelle prossime settimane, emergerà in modo chiaro».

«Con questo intervento di riequilibrio del bilancio – dichiara l’assessora al Welfare Cristina Lodi – andiamo a salvaguardare i servizi sociali: un ambito per noi primario che vedrà da parte nostra, d’ora in avanti, alcune scelte molto precise in termini di politiche, dalla residenzialità per la terza età ai minori, che lavorino di più su prevenzione e territorialità, nell’ottica di efficientare la spesa per quantità e qualità. Ai servizi sociali destiniamo 7,2 milioni di euro comprensivi dell’adeguamento contrattuale per educatori, personale e sociale, in adeguamento al nuovo contratto collettivo nazionale delle cooperative sociali, approvato nel 2024, che cuba circa un 12% in più a livello contrattuale. Un aumento del costo del lavoro che tiene conto degli sforzi del personale che però, a nostro avviso, resta ancora sottopagato. Mancano ancora 2,5 milioni per garantire servizi completi di qui alla fine dell’anno: ecco perché, insieme alla Direzione Politiche Sociali ci aspetta un grande lavoro per reperire queste risorse».

«Parlando di bambini con disabilità, lo scorso anno in questa amministrazione sono stati spesi 14 milioni di euro per il servizio, in particolare per gli insegnanti di sostegno, alle figure degli Osa (Operatore socioassistenziale) e degli Ose (Operatore socioeducativo), di cui c’è stato un incremento di domanda di circa il 20% a giugno, che seguono 2.160 bambini nel comune di Genova, su 5963 su scala regionale – ha dichiarato l’assessora ai Servizi educativi Rita Bruzzone - I miei uffici, a cui va il mio ringraziamento, stanno  facendo un lavoro veramente notevole perché stanno cercando di mettere a sistema tutto e di fornire dati precisi entro il 1° settembre. Ricordo che il servizio ai bambini con disabilità non viene rivolto solo a quelli delle scuole comunali, ma è erogato dal Comune anche nei confronti di tutte le scuole fino alla secondaria di primo grado, scuole medie statali e paritarie.  Il nostro è comune virtuoso nella fascia 0-3 e ci saranno ulteriori investimenti, e da settembre saranno date ore di sostegno per 70mila euro per gli asili nidi. Il sostegno nei nidi è una di quelle forme di vero welfare e di inclusività, non viene adottato da tutte le amministrazioni, ma per noi è un fattore educativo importantissimo, oltre che un supporto alle famiglie. Il nostro comune è l’unico comune in Italia ad avere 9 poli Res-Risorse educative speciali, che offrono un servizio di eccellenza per chi ha gravi disabilità e che vogliamo potenziare e valorizzare. Il servizio è fornito in accordo con il Sistema sanitario nazionale e, oltre al sostegno e agli Ose, provvediamo all’acquisto di tutti gli ausili, non solo per muovere i bambini, ma anche per la loro igiene personale. Entro luglio, inoltre, ci sarà la stabilizzazione di molti operatori: entro il 31 dicembre ci saranno, per quanto riguarda i funzionari scolastici, 100 progressioni verticali».

 

VARIAZIONE DI BILANCIO

SOCIALE 7,08 milioni di euro

4 Milioni per interventi residenziali per minorenni (rette)

1 milione per centro servizi per le famiglie (educativa territoriale, educativa di strada, educativa famigliare, centri di aggregazione giovanile, centri socio educativi)

640.000 euro per: Servizi per l’inclusione sociale, assistenze economiche per persone con disabilità, borse lavoro, trasferimenti a famiglie per affidi familiari

840.000 euro per disabili di cui 600.000 euro contributi per trasporto lavorativo e verso centri di riabilitazione di persone disabili e 240 per Servizi domiciliari (DO.GE disabili) e contratti di servizio per ospitalità residenziale

300.000 per servizi agli anziani (servizi domiciliari per persone anziane (DO.GE anziani) e interventi residenziali per anziani)

Oltre a 300.000 euro per interventi vari

SCUOLA 5 milioni 750 mila euro

1.075.000 euro per servizi di ristorazione

3.691.667 euro per servizi per alunni con disabilità (osa, ose e sostegno)

30.000 euro per trasporto alunni con disabilità

30.000 euro per convenzionamento nidi PAC (Accreditati e Convenzionati)

113.333 euro per invio atti riscossione morosità (convenzionamento con Ge Parcheggi)

MANUTENZIONI (strade) 2 milioni di euro

CULTURA 1 milione e 100 mila euro

SICUREZZA 1 milione e 400 mila euro

DIGITALIZZAZIONE 2,5 milioni di euro

PERSONALE (adeguamento rinnovo contrattuale) 2 milioni di euro

TOTALE VARIAZIONE DI BILANCIO 25.389.966 (di cui 5,3 milioni di euro da IMU)

 

In conto capitale

MESSA IN SICUREZZA IDROGEOLOGICA 750 mila euro per pulizia

PULIZIA RIVI E TORRENTI 2 milioni euro

VERDE PUBBLICO 1,5 milioni di euro

cittadini.

Parificazione Corte dei Conti, Alessandro Piana: “Gestione oculata e virtuosa”

Super User 17 Luglio 2025 115 Visite

 

«Il giudizio espresso oggi dalla Corte dei Conti sulla gestione della Regione Liguria conferma il percorso di miglioramento e responsabilità portato avanti in questi anni: il Rendiconto 2024 mostra dati positivi su più fronti, dalla capacità di riscossione e pagamento al contenimento dell’indebitamento, fino all’ottimo andamento dei fondi europei e agli investimenti nella sanità». Lo ha dichiarato il vicepresidente della Regione Liguria Alessandro Piana nel corso dell’udienza sul giudizio di parificazione del rendiconto generale 2024, sottolineando il valore del confronto con la Sezione di Controllo come occasione di valutazione complessiva delle politiche regionali.

«Il risultato di amministrazione – ha spiegato Piana – è passato da un disavanzo di oltre 252 milioni nel 2017 a un più 7 milioni nel 2024. Anche la gestione dei fondi europei FESR e FSE 2014-2020 si colloca al di sopra della media delle Regioni più sviluppate, mentre sul fronte sanitario emerge un rafforzamento degli investimenti e un’efficiente centralizzazione degli acquisti grazie all’attività della SUAR. La sostenibilità del debito e i giudizi positivi espressi anche da Standard & Poor’s sono un ulteriore segnale della solidità raggiunta». 

Il buon andamento della gestione amministrativa, ha aggiunto il vicepresidente, si riflette anche nella dinamica economica complessiva: «Nel 2024 in Liguria l’occupazione ha raggiunto le 634mila unità, con un tasso del 67,3%, superiore di oltre cinque punti alla media nazionale. Il Pil regionale, nel 2023, ha superato i 56 miliardi, crescendo in termini reali più del doppio rispetto alla media nazionale. La Liguria mantiene una posizione di leadership nei settori della Blue Economy e del turismo, elementi chiave per la crescita del territorio».

«Ringrazio la Sezione di Controllo – ha concluso Piana – per l’approfondito lavoro svolto, a partire dalla Presidente Polverino, e tutti i magistrati e uffici coinvolti. L’appuntamento con la Corte dei Conti è per noi un passaggio importante, non solo per fare il punto su ciò che è stato fatto, ma anche per capire cosa possiamo e dobbiamo ancora migliorare».

Pnrr, Romeo (PD): “La Corte dei Conti certifica i ritardi nell’uso dei fondi europei da parte della Regione Liguria”

Super User 17 Luglio 2025 125 Visite

“La Corte dei conti ha certificato che la Regione Liguria è soggetto attuatore di 210 interventi finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e di 11 finanziati dal Piano nazionale per gli investimenti complementari, per un totale di risorse assegnate pari a circa 590 milioni. E rileva ‘l'esigenza di migliorare l'utilizzo finanziario dei fondi del Pnrr, visto che nel 2024, solo il 41% circa degli impegni di spesa di competenza è stato oggetto di pagamento e solo il 7,5% degli impegni pregressi (conservati a residuo) sono giunti a pagamento’”. Così il consigliere regionale del Partito Democratico Federico Romeo, tornando sulla richiesta della Commissione speciale sul Pnrr bocciata dalla maggioranza in consiglio regionale.

“Alla luce di questi dati - prosegue Romeo - diventa ancora più rilevante e necessaria la nostra richiesta di riattivazione della Commissione speciale sul Pnrr. È la stessa Corte dei Conti che, a fronte di questi ritardi, ritiene necessario il potenziamento dell’attività di monitoraggio e verifica sull'avanzamento di ciascun progetto. Bisogna rispettare i cronoprogrammi e le tempistiche per non andare oltre i tempi di scadenza: la Regione non può rischiare di perdere fondi preziosi”.

“Ancora una volta questa maggioranza, però, abdica al principio di trasparenza e condivisione - aggiunge Romeo -. Sarebbe stato importante la riattivazione della Commissione per monitorare gli investimenti in campo, i progetti in corso o ancora da avviare, e dare ai cittadini un quadro più chiaro di quanto si sta portando avanti. Invece sembra che questa destra voglia gestire i fondi del Pnrr come una proprietà privata. Noi, però, non accetteremo mai questa visione, continueremo a chiedere trasparenza, condivisione su come la Giunta sta investendo queste risorse che sono fondamentali per rilanciare alcuni ambiti e progetti della nostra Regione, a partire dalla Sanità con la costruzione delle Case e degli Ospedali di Comunità”.

“La Regione ha perso così l'occasione di avere un organismo in grado di sollecitare buone pratiche, coinvolgendo tutto il consiglio. Maggioranza e opposizione insieme avrebbero potuto dare un ulteriore slancio nell'uso ottimale dei fondi del Pnrr garantendo tempi certi e un'analisi puntuale dei progetti”, conclude il consigliere regionale PD.

Aumento Imu, ex assessore Maresca: “Danno per il mercato immobiliare di tutta la città”

Super User 17 Luglio 2025 290 Visite

 

Sulla vicenda dell’aumento dell’Imu da parte della giunta Salis interviene anche l’ex assessore al porto e patrimonio Francesco Maresca, ora vice capogruppo in Consiglio comunale di Fratelli d’Italia.

“Con l’aumento dell’Imu deciso dalla giunta Salis - scrive Maresca in una nota -, ben 27.000 genovesi si troveranno a pagare una tassa più pesante sugli immobili dati in affitto. Una scelta che avrà un duplice effetto negativo: da un lato, penalizza famiglie e piccoli proprietari che, spesso dopo una vita di sacrifici, hanno investito nel mattone per integrare la pensione; dall’altro, rischia di bloccare il mercato immobiliare, scoraggiando nuovi investimenti e rendendo Genova meno attrattiva per chi vuole acquistare e mettere a reddito un immobile”. 

“Questa misura colpisce la classe media e punisce la libera iniziativa economica. Genova rischia di diventare la città con gli Imu più cari d’Italia, proprio mentre avrebbe bisogno di incentivi e non di nuove tasse. Con questa scelta, si rischia di innescare anche un aumento dei canoni di affitto, con ricadute dirette sulle famiglie e sulle imprese. Chiediamo alla giunta di fare marcia indietro e di non trasformare la proprietà privata in un bersaglio fiscale”, conclude Maresca.

Genova, Lega: “Salis aumenta l’Imu per restituire i 19 milioni del progetto Skymetro?”

Super User 17 Luglio 2025 387 Visite

 

“Con Salis e il PD tornano le solite facce e le solite tasse. Dopo aver rinunciato a 400 milioni di euro per la mobilità in Val Bisagno, uno dei progetti più attesi dai genovesi, ha deciso di aumentare l’Imu su 27.000 alloggi a canone concordato, una stangata da almeno 190 euro in più a famiglia, anche per chi affitta a prezzi calmierati. La frittata è fatta. E a pagarla, come sempre, sono i cittadini”. Lo dice in una nota il gruppo Lega in Consiglio comunale a Genova, composto da Paola Bordilli e Alessio Bevilacqua.

“Se è vero - prosegue la nota - che l’aumento produrrà un gettito di 24 milioni di euro, viene da chiedersi: non sarà forse il tesoretto utile a restituire i 19 milioni del progetto Skymetro, cancellato da lei? Sarebbe l’ennesimo paradosso: togliere ai genovesi per coprire un danno causato da scelte miopi”. 

“E intanto anche Confindustria chiede con forza la realizzazione dell'opera per la Val Bisagno, infrastruttura strategica per una città moderna e connessa. Da parte nostra continueremo a batterci, in ogni sede, per una Genova che guarda avanti, non che torna indietro di vent’anni”, conclude il gruppo Lega in Consiglio comunale a Genova.

Economia, accordo da 2,5 miliardi tra Intesa Sanpaolo e Confindustria Genova per sostenere le imprese liguri

Super User 17 Luglio 2025 208 Visite

 

Si è svolto oggi presso la sede di Confindustria Genova l’incontro territoriale di presentazione del nuovo accordo quadriennale tra Confindustria e Intesa Sanpaolo, annunciato lo scorso gennaio dal presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, e da Carlo Messina, consigliere delegato e CEO di Intesa Sanpaolo. 

L’intesa prevede un imponente programma nazionale congiunto che mette a disposizione 200 miliardi di euro fino al 2028 per sostenere la crescita del sistema imprenditoriale italiano. Di questi, 2,5 miliardi sono destinati specificamente alle imprese della Liguria, con l’obiettivo di favorire lo sviluppo produttivo e cogliere appieno le opportunità legate alla Transizione 5.0 e all’intelligenza artificiale. Le risorse si affiancano a quelle già stanziate da Intesa Sanpaolo per contribuire al raggiungimento degli obiettivi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

L’incontro odierno ha rappresentato un momento di confronto concreto con gli imprenditori del territorio, utile a illustrare le nuove misure previste dall’accordo e a raccogliere idee e suggerimenti sulle strategie di crescita da adottare nei prossimi anni.

Andrea Perusin, direttore regionale Piemonte Sud e Liguria di Intesa Sanpaolo, ha sottolineato: “In Liguria, l’ampia diversificazione della produzione e dei mercati di sbocco dell’export mitiga le incertezze legate al contesto geopolitico e commerciale globale. Il futuro si gioca sulla transizione digitale, sostenibile ed energetica: abbiamo sviluppato un programma di soluzioni per accompagnare gli investimenti delle imprese di ogni dimensione e favorirne la crescita, e grazie al rinnovato accordo con Confindustria rafforzeremo ancora il sostegno al sistema produttivo della regione”.

Soddisfazione anche da parte di Umberto Risso, presidente di Confindustria Genova, che ha dichiarato: “Il Protocollo firmato oggi declina sul nostro territorio e a beneficio delle aziende associate un’opportunità di partnership banca-impresa che non solo poggia su una disponibilità importante di risorse, ma anche su una conoscenza profonda del tessuto economico della nostra regione, assicurando così interventi mirati ed efficaci”.

L’accordo si inserisce in un percorso strategico di collaborazione tra il sistema industriale italiano e il mondo bancario, volto a sostenere l’innovazione, la competitività e la crescita sostenibile delle imprese, in particolare delle PMI, che costituiscono l’ossatura produttiva del Paese.

Secondo forno crematorio a Staglieno, Ferrante: “Limitiamo i disagi, ma non possiamo fermarlo”

Super User 17 Luglio 2025 248 Visite

 

“Non voglio ingannare nessuno: il forno crematorio è quasi ultimato e non c’è più possibilità di bloccarlo”. Con queste parole nette e dirette, l’assessore ai lavori pubblici del Comune di Genova, Massimo Ferrante, ha affrontato il tema durante un’assemblea pubblica molto partecipata, organizzata dai comitati di quartiere contrari al progetto. L’incontro si è tenuto per fare chiarezza sul cantiere attivo in via Sant’Antonino e via Veilino, dove, dal 1° al 20 agosto, la viabilità sarà regolata a senso unico alternato, con chiusure notturne previste in alcune giornate.

Il cantiere serve a predisporre le utenze, acqua e gas, fondamentali per l’attivazione dell’impianto. Ferrante ha rivendicato la scelta di limitare i disagi alla cittadinanza, spiegando: “Non è stato facile convincere l’impresa a non chiudere totalmente la strada. Abbiamo preteso il senso unico alternato per ridurre l’impatto sui residenti”. 

Ma il punto caldo resta la realizzazione del secondo forno crematorio, duramente contestato da comitati e parte della cittadinanza. “Lo abbiamo ereditato, come lo Skymetro - ha detto Ferrante -. Ma a differenza di quello, qui non c'è più margine per fermarsi. Capisco chi protesta, ma devo dire le cose come stanno. Questo forno si farà”. 

Una presa di posizione che ha generato forti reazioni da parte dei comitati, che accusano l’amministrazione di aver autorizzato in ritardo varianti al progetto senza valutare appieno le conseguenze, e della Socrem, che da 120 anni gestisce il forno esistente. Ma Ferrante resta fermo: “Metto la faccia su ogni parola. Il nostro compito ora è mitigare i danni, non creare illusioni”.

L’amministrazione, dunque, si trova in una posizione scomoda: dover gestire un’eredità tecnica e politica non condivisa, ma ormai irrevocabile.

Energia, Cavo (NM): “Nucleare necessario nel mix energetico per dare competitività al Paese”

Super User 16 Luglio 2025 445 Visite

 

“Le imprese ci chiedono di aumentare la competitività del Paese, e per farlo, visti gli attuali costi energetici, non possiamo affidarci solo alle rinnovabili. Serve un mix che comprenda anche il nucleare, fonte continua, programmabile e modulabile”. Lo ha detto Ilaria Cavo, deputata di Noi Moderati e vicepresidente della commissione Attività produttive della Camera, intervenendo al convegno “#NucleareFuturo”, organizzato da Confindustria presso la Camera dei Deputati.

“Il Paese ha bisogno di un’energia affidabile – ha aggiunto Cavo – che sia disponibile quando non c’è il sole e quando il vento non soffia; il costo della  discontinuità delle rinnovabili, che richiedono investimenti in impianti di backup, spesso non viene calcolato quando si confronta il costo delle rinnovabili rispetto al nucleare, per il quale l’investimento è sicuramente ingente ma nel medio e lungo periodo porta a costi non volatili, fissi, che garantiscono alle imprese stabilità e competitività”.

“Per arrivare a questo – conclude Cavo – servono ragionamenti non ideologici. Noi Moderati non lo dice oggi davanti alla platea di Confindustria, ha dimostrato chiaramente la sua posizione depositando il febbraio dello scorso anno una pdl per l'introduzione nel nostro Paese del nucleare di nuova generazione: tre soli articoli chiari che ormai sono stati assorbiti dalla delega al governo, che è importante venga incardinata al più presto. L'operatività di Nuclitalia, la società formata da Enel, Ansaldo e Leonardo sarà garanzia per la scelta della tecnologia migliore per i reattori di nuova generazione da adottare per permettere, anche con economie di scala, la sostenibilità”.

Giunta Salis, Rosso (FdI): “Il futuro di Genova è il ritorno all’incubo del passato”

Super User 16 Luglio 2025 1677 Visite

 

“Purtroppo quello di domani sarà un risveglio amaro per i molti genovesi che vedranno la loro casa, quel piccolo bene rifugio conquistato a fatica magari pensando alla vecchiaia o ai figli, tassato in maniera feroce da Silvia Salis e dalla sua giunta”. Commenta così Matteo Rosso, deputato e coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, la notizia per cui domani verrà varato dalla giunta Salis un aumento dell'IMU, dallo 0,78 all'1,06%.

“La cosa peggiore - prosegue Rosso - è che ad essere colpiti sono i proprietari che affittano le case a canone concordato andando così a colpire le fasce medio basse, quelle che questa sinistra da Ztl dice di difendere, ma che alla prova dei fatti tradisce sempre e che da domani si vedranno aumentare le tasse per quasi 200 euro come ha detto il vicesindaco, facente funzioni, Terrile”.

“Fratelli d’Italia - aggiunge il meloniano - è vicino ai Piccoli Proprietari Immobiliari, che si sono visti imporre questa scelta dall’alto, e ai genovesi che si sentono traditi da questa amministrazione che in un mese e mezzo ha detto no ai quasi 400 milioni per lo skymetro, ha smantellato il sistema di sicurezza del centro storico e ora si mostra con il suo vero volto: l’aumento delle tasse”.

“Il futuro di Genova, sotto la furia ideologica delle sinistre, è il ritorno all’incubo del passato”, conclude Rosso.

Mercato immobiliare a Genova, Tecnocasa: investitori sempre attivi, in particolare nel centro

Super User 16 Luglio 2025 221 Visite

 

Secondo le ultime analisi dell’Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa, nella seconda parte del 2024 i valori delle case a Genova sono stabili.

Prezzi invariati nel centro storico nella seconda parte del 2024. Continuano ad acquistare investitori, non residenti, per realizzare affitti brevi. È qui, infatti, che si concentra la maggioranza degli acquisti da mettere a reddito con short rent. In particolare, bilocali da 100-150 mila euro, in buono stato e dati in gestione a società terze. Si spera anche in una probabile rivalutazione dell’area in seguito alla realizzazione della linea ferroviaria Genova-Milano.  Parliamo di un’area intorno al molo che ha subito un importante processo di riqualificazione negli ultimi tempi, con una serie di incentivi per l’insediamento di attività commerciali. L’offerta abitativa risale al 1400-1500, immobili spesso dotati di ascensore, che da ristrutturare hanno prezzi medi di 1400-1500 euro al mq per arrivare a 2500-3000 euro al mq per quelli ristrutturati. Nel quartiere di San Vincenzo, in via XX Settembre, sono disponibili soluzioni signorili che, in ottimo stato, si scambiano a prezzi medi di 3000-3500 euro al mq con punte di 4000 euro al mq per le soluzioni con vista mare.

La macroarea di Voltri-Pegli-Sestri ha evidenziato un ribasso dell’1,8%. Tra i quartieri con prezzi in discesa c’è Borzoli. La motivazione è da ricercarsi nell’offerta abitativa molto vetusta che viene acquistata spesso ricorrendo a mutui importanti che non sempre riescono a coprire l’intero valore dell’immobile. Parliamo di un quartiere con un’offerta di tipologia popolare che spesso necessita di interventi di ristrutturazione. I prezzi bassi e la presenza della Fincantieri spingono anche gli acquisti per investimento di abitazioni da affittare ai lavoratori fuori sede con contratti transitori. Un bilocale si affitta a 500 euro al mese.  Nel centro di Borzoli zona più servita e ambita i prezzi si aggirano intorno a 1000-1100 euro al mq. Nelle alture (via Arenzano) ci sono condomini di migliore qualità e di più recente costruzione acquistabili a prezzi medi di 1700-1800 euro al mq. Da alcuni anni è possibile godere della vista mare. Il mercato delle locazioni vede un importante ricorso al canone concordato e transitorio. Per un bilocale si chiedono 500 euro al mese. Si è in attesa del progetto di rigenerazione urbana degli Erzelli.      

Al confine con Rivarolo sorge il quartiere Certosa, posizionato in zona periferica, con prezzi che vanno da 500 a 1200 euro al mq a causa di un’offerta abitativa vetusta che spazia dai primi anni del 1900 fino agli anni ’60. Gli acquirenti comprano prevalentemente prima casa ed apprezzano la presenza dei servizi. Per questo motivo si spostano anche dai quartieri limitrofi. Certosa conta una fermata della metropolitana che lo collega a Brignole e al centro di Genova ed è in attesa di un potenziamento della stessa che, al momento, conta soprattutto acquisti di abitazione principale. Si segnalano meno compravendite per investimento, anche se un bilocale si affitta a 400 euro al mese.

La macroarea di Castelletto-Foce-San Martino registra un aumento del 3,4%.  Trai quartieri con prezzi in crescita c’è Foce. I tempi di vendita sulle soluzioni ristrutturate e nuove sono diminuiti e i prezzi sono cresciuti. La domanda è elevata sotto la spinta dei mutui. La domanda arriva principalmente da persone del posto che cercano la prima casa. Meno presenti gli investitori. Ultimato il waterfront di Genova. Gli attici fronte mare progettati da Renzo Piano sono venduti da 5 a 10 mila euro al mq. Presenti anche posti barca e posti auto.  Sorgeranno uffici, residenze di lusso, spazi per lo sport e un parco urbano di 16 mila mq.  C’è una maggiore visibilità della zona. Stanno prolungando il lungomare di corso Italia, riqualificato piazzale Kennedy. L’offerta immobiliare della zona include immobili d’epoca di prestigio con vista mare e che in ottimo stato possono arrivare a 3000 euro al mq. Quotazioni simili per le tipologie limitrofe alle strade dello shopping della città: via XX Settembre, via San Vincenzo, piazza Ferraris. La quotazione media del quartiere per una soluzione in buono stato si aggira intorno a 2000 euro al mq, per scendere a 1500 al mq nelle strade più trafficate. In futuro cambierà la viabilità sopraelevata e una volta ultimata saranno completate anche delle nuove costruzioni. Anche i lavori attesi per il terzo valico rendono la città più interessante agli investitori. Bassa offerta di immobili in affitto, domanda elevata, per un bilocale si affitta anche a 500-600 euro al mese.

Crescono i prezzi nel quartiere di Canevari-Bobbio e diminuiscono in quello di Staglieno.  

Prezzi in aumento a Bobbio, zona più vicina al centro. L’offerta abitativa è di tipo popolare ma i prezzi bassi, intorno a 1000 euro al mq, spingono all’acquisto investitori che si indirizzano su un bilocale di 45-50 mila euro e lo affittano a 500 euro al mese. C’è infatti un’elevata domanda di affitto e di conseguenza i canoni sono saliti a fronte di un’offerta che si contrae anche per la presenza di casa vacanza e B&B. 

Si riducono i valori a Staglieno, che soffre di carenza di parcheggio e dove acquista prevalentemente chi vive già in zona e cerca un’abitazione principale. Montenero è il quartiere più distante dal centro, con strade a senso unico e per questo scelto da chi ci vive. I prezzi si aggirano intorno a 900-1000 euro al mq. Poche le soluzioni ristrutturate presenti e, quando si trovano, i potenziali acquirenti sono disposti a spendere cifre importanti. La zona sarà interessata dal progetto “Sky Metro”, una metropolitana che collegherà Brignole a Molassana.

 

Osservatorio dei consumi di Findomestic: Liguria ultima in Italia per crescita spesa in beni durevoli

Super User 16 Luglio 2025 231 Visite

Nel 2024 in Liguria sono stati acquistati beni durevoli per quasi 2,1 miliardi di euro, ma l’aumento del +1,6% sull’anno precedente è il dato più basso a livello italiano secondo l’Osservatorio annuale dei consumi di Findomestic. Imperia la provincia dove i consumi salgono di più (+4%), Genova quella dove crescono meno (+0,9%).

Nel 2024, in Liguria sono stati spesi 2 miliardi e 81 milioni di euro per l’acquisto di beni durevoli. Si tratta del decimo valore assoluto tra le regioni italiane, ma l’incremento sull’anno precedente è stato del +1,6%, il più contenuto a livello nazionale. È quanto emerge dalla 31ª edizione dell’Osservatorio Findomestic (Gruppo BNP Paribas), realizzato in collaborazione con Prometeia. “Il contributo principale alla crescita regionale – dichiara Claudio Bardazzi, responsabile Osservatorio Findomestic - è arrivato dal comparto mobilità: gli acquisti di auto nuove sono saliti del +2,3% (448 milioni di euro), quelli di auto usate del +6,8% (587 milioni). Entrambi i dati, però, restano al di sotto delle medie nazionali. Più contenuto anche l’aumento nei motoveicoli (+2%, pari a 168 milioni)”. Nel settore casa, la spesa ha raggiunto complessivamente 879 milioni di euro. Quasi la metà è stata destinata ai mobili (412 milioni), ma il comparto ha registrato una flessione del 2,5%. In calo anche telefonia (-2,9%, 197 milioni), elettronica di consumo (-4,7%, 50 milioni) e information technology (-5,1%, 64 milioni). In controtendenza gli elettrodomestici, cresciuti del +2,4% per un valore di 156 milioni di euro. 

La spesa media per famiglia in Liguria nel 2024 si è attestata a 2.718 euro, 228 euro in meno rispetto alla media italiana. La regione si posiziona così al 14° posto. Anche l’aumento sull’anno precedente, pari al +1,5%, è il più contenuto tra tutte le regioni. A livello provinciale, La Spezia guida la classifica con una spesa familiare di 2.929 euro, seguita da Savona (2.726 euro) e Genova (2.692 euro). Imperia, pur con una spesa media più bassa (2.604 euro), segna la crescita percentuale più alta nei consumi di durevoli (+4%). 

GENOVA PENULTIMA IN ITALIA PER CRESCITA NEI CONSUMI. Genova ha registrato consumi di beni durevoli pari a 1 miliardo e 135 milioni di euro nel 2024, il 19° valore assoluto fra le province italiane. Tuttavia, l’incremento è stato solo dello 0,9%, il più basso in Liguria e il penultimo a livello nazionale (106ª su 107 province). La spesa media per famiglia si è attestata a 2.692 euro (+0,8%). In calo le vendite di auto nuove (230 milioni, -0,5%), unico caso negativo tra le province liguri. Sono, invece, aumentati gli acquisti di auto usate (+6%, 321 milioni) e motoveicoli (+0,7%, 94 milioni). Nell’ambito della casa, solo gli elettrodomestici sono in crescita (+2,6%, 90 milioni), mentre calano mobili (-1,7%, 229 milioni), telefonia (-3%, 107 milioni), IT (-3,7%, 36 milioni) ed elettronica di consumo (-4,3%, 29 milioni). 

IMPERIA GUIDA LA RIPRESA: +14,9% NEGLI ACQUISTI DI AUTO NUOVE. È Imperia la provincia ligure con la crescita più marcata nei consumi di durevoli (+4%) secondo l’Osservatorio Findomestic, spinti in particolare dal comparto mobilità. La spesa familiare media ha raggiunto i 2.604 euro (+3,9%). Nel 2024, sono stati spesi 271 milioni di euro in beni durevoli. Per le auto nuove l’incremento è stato del 14,9% (48 milioni), uno dei più alti in Italia (10° posto tra le 107 province). Le auto usate hanno totalizzato 79 milioni (+8,4%), mentre i motoveicoli sono arrivati a 26 milioni (+5%). Tra i beni per la casa, gli elettrodomestici si confermano in crescita (+2,8%, 21 milioni). Diminuiscono, invece, elettronica di consumo (-4,5%, 6 milioni), mobili (-3,5%, 56 milioni), IT (-7,1%, 8 milioni) e telefonia (-2,7%, 27 milioni). 

LA SPEZIA: SPESA MEDIA PER FAMIGLIA PIÙ ALTA DELLA REGIONE. Con una spesa media di 2.929 euro per famiglia (+2,1%), La Spezia è la provincia ligure con il valore più alto, seppur lievemente sotto la media nazionale (2.946 euro). Il totale speso in beni durevoli è stato di 303 milioni di euro. Nel settore mobilità, sono stati 87 milioni gli acquisti per auto nuove (+2,4%), 78 milioni per auto usate (+9,6%, la crescita più alta in Liguria) e 20 milioni per i motoveicoli (+3,3%). Tra i beni per la casa, crescono gli elettrodomestici (+1,9%, 20 milioni). In flessione i mobili (-3,4%, 57 milioni), la telefonia (-2,7%, 26 milioni), l’elettronica di consumo (-5,2%, 6 milioni) e l’information technology (-5,2%, 9 milioni).

SAVONA: 372 MILIONI DI EURO SPESI IN BENI DUREVOLI. Nel 2024 Savona ha registrato una spesa complessiva di 372 milioni di euro in beni durevoli (+1,6%), seconda solo a Genova in Liguria. La spesa media familiare è stata di 2.726 euro (+1,6%). Nel comparto mobilità: auto nuove a 83 milioni (+4%), auto usate a 110 milioni (+6,4%), motoveicoli a 28 milioni (+3%). Gli elettrodomestici grazie a un +2,6% raggiungono quota 26 milioni. In calo, invece, tutti gli altri comparti della casa: elettronica di consumo (-6,1%, 8 milioni), mobili (-3,7%, 71 milioni), IT (-8%, 10 milioni) e telefonia (-2,8%, 36 milioni). Si tratta delle flessioni più accentuate tra le province liguri.

Claudio Bardazzi

Aumento Imu, Cavo (Nm-Orgoglio Genova): “Il primo sì della giunta Salis è alle tasse”

Super User 15 Luglio 2025 699 Visite

 

“La sinistra getta subito la maschera: la prima vera misura di bilancio della giunta Salis è un aumento delle tasse. L’innalzamento dell’Imu, dallo 0,78% all’1,06% sugli immobili affittati a canone concordato, è una stangata immediata per circa 27mila genovesi, e un colpo potenziale anche sugli inquilini”. Così Ilaria Cavo, deputata di Noi Moderati e capogruppo di Noi Moderati-Orgoglio Genova in consiglio comunale.

“Disincentivare il canone concordato significa ignorare il lavoro portato avanti da tante associazioni, penalizzare le fasce più deboli e colpire la proprietà privata, da sempre malvista da certa sinistra - prosegue la deputata -. La giunta prova a giustificare l’aumento parlando di scuola e sociale, ma è una narrazione che non regge. Serviva coraggio per incentivare gli affitti calmierati e riequilibrare il mercato, non penalizzarli”. 

“Ci auguriamo un passo indietro da parte della giunta - e a dirlo non siamo solo noi, ma anche le associazioni di categoria - prima che questa decisione semplicistica e frettolosa produca danni gravi”, conclude Cavo.

Aumento Imu a Genova, Nasini (Ape Confedilizia): “Pessimo esordio della giunta Salis”

Super User 15 Luglio 2025 2234 Visite

“Peggio di così non potevano iniziare. Aumentano le tasse sulla prima casa, come avevamo chiesto di non fare. Lo fanno senza averci ascoltati e poi ci convocano per comunicare questa scelta sbagliata. Chiaramente noi, venerdì prossimo, non ci saremo. Sarebbe una presa in giro verso i nostri tanti iscritti”. Così a caldo il presidente di Ape Confedilizia, Vincenzo Nasini, commenta la notizia che conferma l’aumento dell'aliquota Imu dallo 0,78 all'1,06 per cento sulle abitazioni affittate a canone concordato.

“Con questa decisione, arrivata senza sentire le parti, non solo vanno a prendere i soldi ai soliti noti ma mettono in crisi anni di accordi, di trattative, di intese. La nuova giunta di Genova con un blitz ha aumentato l’Imu sui contratti concordati, dimostrando di avere le idee chiare nell’inventare misure innovative per la finanza pubblica. Davvero devono aver fatto uno studio molto attento per andare a reperire denaro, necessario per coprire un annunciato deficit, colpendo la casa il bene che non si può occultare essendo immobile. Una soluzione fantasiosa e davvero originale, alla quale nessuno aveva mai pensato prima…”, ironizza Nasini.

Come se non bastasse, l’aumento va a colpire proprio i contratti concordati o agevolati: “Altra mossa davvero geniale per rendere così meno agevole l’accesso alla locazione e alla prima casa - aggiunge Nasini -. Davvero complimenti! La giunta ha deciso che la soluzione migliore per favorire la locazione aumentando l’Imu proprio su contratti che sono stati costruiti apposta per incrementare l’offerta. Facendoli diventare molto meno agevolati e quindi molto meno appetibili e contraddicendo quella che è la logica stessa che presiede alla contrattazione del cosiddetto secondo canale”.

Un’altra soluzione contestata da Ape Confedilizia è stata quella di adottare prima il provvedimento fiscalmente oppressivo e convocare separatamente (divide et impera) prima i sindacati inquilini e poi i proprietari: “noi in questa riunione beffa non potremmo che prendere atto della decisione ormai presa a nostro danno. Quindi, almeno per quanto riguarda Confedilizia, non parteciperemo né a questa riunione né a qualsiasi iniziativa del tipo agenzia “sociale” per la casa, non avendo alcuna intenzione di essere presi in giro due volte nel giro di pochi giorni”, conclude Nasini.

Le migliori spiagge: lo Scoglio di Monterosso 6° in Italia e 28° in Europa

Super User 15 Luglio 2025 284 Visite

Con l’estate in pieno svolgimento, Omio, la piattaforma per la prenotazione di treni, autobus e voli, ha pubblicato la classifica 2025 delle migliori spiagge d’Europa. Lo studio si è basato su due criteri fondamentali: convenienza economica e qualità della balneazione, analizzando 75 tra le spiagge più popolari del continente.

 

Playa de las Teresitas è la regina dell’estate

A conquistare la vetta è Playa de las Teresitas, a Tenerife, nelle Isole Canarie. Acque tiepide (23°C), prezzi accessibili e ottimi servizi le hanno fatto guadagnare il primo posto assoluto, con una valutazione di 96/100 da parte dell’intelligenza artificiale coinvolta nello studio.

Le Canarie si confermano una meta ideale anche con Playa de Las Canteras a Gran Canaria, che occupa la seconda posizione grazie a un eccellente equilibrio tra qualità e prezzi.

Al terzo posto si colloca Kleopatra Beach, ad Alanya in Turchia, celebre per le sue acque calde e i prezzi imbattibili (un gelato costa appena 2 euro).

 

L’Italia si difende con l’Elba, Rimini, Tropea e lo Scoglio di Monterosso

Tra le destinazioni italiane, la Spiaggia di Sansone all’Isola d’Elba conquista il primo posto nazionale e il sesto nella classifica europea. Sebbene più costosa rispetto ad altre opzioni internazionali (un lettino costa 20 euro e una birra 7 euro), il suo fascino e la qualità delle acque la rendono una delle mete più apprezzate.

Seguono: Rimini, al 12° posto europeo, premiata per la convenienza degli alloggi (in media 91 € a notte). Tropea, in Calabria, al 13° posto, con panorami mozzafiato e acque cristalline.

Interessante anche la performance della spiaggia Scoglio di Monterosso, nelle Cinque Terre, che si è classificata 6ª in Italia e 28ª in Europa.

 

Le spiagge più economiche… e quelle meno

Se da un lato località come Bodrum in Turchia offrono lettini a 2 euro e gelato a 1,25 euro, all’altro estremo troviamo la Croisette a Cannes, dove noleggiare una sedia a sdraio può costare fino a 60 euro. 

In Italia, per chi cerca il massimo risparmio, conviene guardare a:

San Vito lo Capo (Sicilia): lettino a 5 €, hotel a 117 €.

Margherita di Savoia (Puglia): lettino a 5 €, gelato a 3,50 €. 

Ravenna: hotel a meno di 100 € e valutazione AI positiva.

 

ChatGPT ha scelto Cala Brandinchi

Curiosità: per la prima volta, Omio ha coinvolto anche ChatGPT nell’analisi, chiedendogli di valutare le spiagge in base a bellezza naturale, servizi e accessibilità. Il punteggio più alto è andato a Cala Brandinchi, in Sardegna, soprannominata “i Caraibi d’Europa”, con un punteggio di 99/100.

 

Prezzi in aumento: il gelato costa il 15% in più

Il gelato in spiaggia, simbolo delle vacanze estive, ha visto un aumento del 15% rispetto al 2024. Le destinazioni più care sono nei Paesi Bassi (fino a 5 € a pallina), mentre quelle più economiche si trovano in Turchia.

Anche il caffè freddo, ormai bevanda di tendenza estiva, si diffonde sempre più: il prezzo medio è di 4 euro, ma può toccare gli 11 euro a St. Tropez.

 

Coolcation: il trend delle spiagge fredde

In crescita anche il fenomeno delle “coolcation”, ovvero vacanze in località più fresche. Le mete più gettonate per chi vuole sfuggire al caldo sono Danimarca, Svezia, Paesi Bassi e Scozia, con temperature dell’acqua inferiori ai 18°C.

 

Per leggere la classifica completa delle 75 spiagge analizzate e scoprire nel dettaglio la metodologia utilizzata, visita il sito ufficiale di Omio al seguente link:

https://www.omio.it/c/le-migliori-spiagge-in-europa/

Ordinanza antismog, Bordilli e Bevilacqua: “Ulteriori deroghe per tutelare lavoro e servizi”

Super User 14 Luglio 2025 232 Visite

 

“Prendiamo atto della nuova ordinanza ‘Antismog’. Occorre però sostenere i genovesi e soprattutto tutelare il lavoro, come quello degli ambulanti, garantire fondamentali servizi per la cittadinanza, come quelli sanitari di medici e infermieri e veterinari”. Così si legge in una nota del gruppo Lega a Palazzo Tursi.

“In tal senso prosegue la nota -, la Lega ha presentato una mozione a Tursi, a firma Bordilli e Bevilacqua, che impegna la giunta Salis a riconoscere deroghe e ad attivarsi con urgenza per garantire la continuità dei bandi a sostegno dei proprietari di mezzi oggetto di limitazione per la loro rottamazione e acquisto contestuale di nuovi veicoli e a valutare, stante l’alto costo dei mezzi di lavoro, di stanziare contributi aggiuntivi per gli ambulanti che siano titolari di almeno un posteggio in un mercato-fiera nel Comune di Genova”.

“La mozione della Lega - aggiungono i firmatari Bordilli e Bevilacqua - prevede di integrare l'ordinanza ‘Antismog’ del primo luglio scorso con le seguenti ulteriori deroghe, al momento non contemplate, peraltro già previste da altri Comuni italiani e richieste, come nel caso degli ambulanti, dai loro rappresentanti di categoria.

Veicoli dei commercianti su area pubblica che operano nei mercati comunali del Comune di Genova, limitatamente al percorso più breve casa-area mercatale-casa.

Veicoli di turnisti e di operatori in servizio di reperibilità, muniti di certificazione del datore di lavoro, e di artigiani della manutenzione e dell’assistenza con relativo certificato della C.C.I.A.A. per interventi tecnico-operativi urgenti e indilazionabili.

Veicoli adibiti al servizio scuolabus.

Veicoli adibiti a compiti di soccorso, compresi quelli dei medici in servizio e dei veterinari in visita domiciliare urgente, muniti di apposito contrassegno rilasciato dal rispettivo Ordine.

Veicoli degli ospiti delle strutture ricettive situate nell’area interdetta, limitatamente al percorso necessario all’andata e al ritorno dalla struttura ricettiva, il giorno dell’arrivo e il giorno della partenza, in possesso della copia della prenotazione.

Veicoli dei donatori di sangue muniti di appuntamento/certificato per la donazione limitatamente al tragitto casa-centro trasfusionale e ritorno.

Veicoli dei medici, infermieri, tecnici ospedalieri, veterinari in servizio e in reperibilità, muniti di apposito contrassegno distintivo.

Autoveicoli Euro 4 omologati a più di 5 posti, condotti da proprietari con un numero di figli a carico maggiore o uguale a 3”.

Borsino delle notizie

Super User 13 Luglio 2025 448 Visite

Borsino delle notizie, selezionate da Genova3000

SILVIA SALIS
Abbandonato il progetto Skymetro, la sindaca ha promesso che nel 2026 presenterà un’alternativa per la viabilità della Val Bisagno. E, attraverso la Città Metropolitana, ha lanciato un salvagente economico all’Amt.

MARCO BUCCI
Il presidente della Regione, nel mirino della Corte de Conti sulla nomina dei commissari per riorganizzare la sanità, garantisce un incremento di fondi per il comparto. E non si arrende riguardo alla Skymetro.

MARCO TASCA
L'arcivescovo è sceso personalmente in campo sul fronte sempre più caldo dell'ex Ilva, per invocare una soluzione (distacco da Taranto?) che mantenga gli attuali posti di lavoro anche a Genova.

EGLE POSSETTI
La presidente del Comitato Vittime del Morandi ha presentato un esposto in Procura con richiesta di ulteriori indagini su una presunta frode dei Benetton sulla vendita di Autostrade allo Stato.

FABRIZIO FERRARI
Dal 22 luglio il numero uno di AITEK sarà il nuovo presidente di Confindustria Genova, affiancato da ben sette vicepresidenti, esperti nei vari settori operativi.

ANDREA BASSOLI
Il giovane ingegnere civile e ambientale, su indicazione della sindaca, ha assunto la presidenza di Aster con l'impegno di affiancare la direttrice Francesca Aleo in un profondo cambio di strategia. 

EDOARDO RIXI
Il viceministro dei Trasporti ha in mente piani regolatori portuali più flessibili, ma sul possibile utilizzo della costruenda diga foranea per fini militari deve respingere furiose polemiche politiche.

ROBERTO TRAVERSI
Il deputato 5 Stelle ha depositato un ordine del giorno al Dl Infrastrutture per impegnare il Governo a non inserire tra le opere dual-use (cioè sia civili sia militari) il porto di Genova, scongiurando così che diventi un obiettivo militare. L’odg è stato respinto.

ALESSANDRO CAVO
Il presidente di Confcommercio Genova va giù duro sulla nascente struttura commerciale nel Palasport, assimilandola alla Fiumara, ricca di esercizi generalisti e non a tematica sportiva, turistica e nautica come era negli impegni.

MASSIMO DONATI
Il nuovo allenatore della Sampdoria torna a Genova: aveva vestito la maglia blucerchiata nella stagione 2003/2004, allora guidata da Walter Novellino. Dovrà convincere i tifosi blucerchiati, che avevano chiesto alla società un altro tecnico. 

MARCO SCAJOLA
L'assessore regionale ai Trasporti annuncia raggiante l'accordo che assicura da dicembre un treno dalla Liguria a Milano ogni ora, ma il rinvio al 2030 dell'Alta Velocità a Genova suscita polemiche e preoccupazioni.

BEPPE COSTA
Il presidente di Costa Edutainment (Acquario) e di Palazzo Ducale si è detto scioccato e perplesso per l’ennesimo rinvio al 2030 dell'alta velocità sulla linea ferroviaria Genova-Milano.

ROSARIA BONO
La notaia genovese è stata eletta presidente della Fondazione italiana del notariato. È la prima donna a ricoprire tale ruolo.

NICHOLAS GANDOLFO
In assenza del presidente Claudio Villa, il meloniano ha ricoperto per la prima volta il ruolo di presidente del Consiglio comunale. “Non nego che l’emozione è stata grande!”, ha scritto sui social.

FABIO MUSTORGI
A seguito delle dimissioni di Antonio Piazza, il presidente della Croce Bianca Rapallese è stato nominato assessore a Rapallo. Ma il rimpasto del sindaco Elisabetta Ricci sembra solo all’inizio.

CARLO CASTELLANO
Dopo 22 anni di lotte, il deus ex machina del progetto Erzelli plaude al passaggio in mano pubblica del parco scientifico per uno sfruttamento dell'area a fini universitari e tecnologici attraverso nuove infrastrutture.

PAOLO CREMONESI
Imitando la Regione, anche la sindaca Salis ha deciso di affidarsi ad un consulente in tema di sanità, scegliendo l'ex primario del pronto soccorso del Galliera.

SELENA CANDIA
Gettando un sasso nello stagno, la capogruppo AVS in Regione ha rimarcato che il Galliera, ottenuto lo status di ospedale pubblico, non può più eludere l'obbligo di procedere alle interruzioni volontarie di gravidanza.

DAVIDE LIVERMORE
Il direttore artistico del Nazionale di Genova lancia il grido di allarme a nome di parecchi teatri liguri, che hanno subito un netto taglio dei finanziamenti governativi.

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