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Bilancio Bucci: “più abitanti e occupati. E due errori”

Ieri, all’incontro pubblico organizzato alla Bocciofila Lido da Fabio Orengo dell’associazione GenovaCresce e moderato dal giornalista Diego Pistacchi, Marco Bucci ha fatto il bilancio dei suoi primi 28 mesi da sindaco.
Bucci parla a lungo della tragedia del Morandi e della gestione dell’emergenza post crollo, elencando tutte le cose fatte: soccorre i sopravvissuti, assistere i familiari delle vittime, trovare le abitazioni agli sfollati, costruire nuove strade, aprire la ferrovia sotto il ponte, affidare in pochi mesi (“solitamente ne occorrono dai 20 ai 30”) i lavori e aprire il cantiere, abbattere con una “tecnica utilizzata per la prima volta” e con particolare attenzione alla gestione delle polveri, ciò che era rimasto del viadotto e iniziare la ricostruzione, “pagata puntualmente da Autostrade”.
Dopo, il sindaco affronta diversi argomenti: i trasporti, nei prossimi mesi si apriranno molti cantieri in città; il Waterfront di Levante, nel 2020 sarà pronta la prima banchina, nel 2021 il Salone Nautico avrà a disposizione tutte le banchine e nel maggio 2022 sarà pronto il nuovo Palasport; la politica a Tursi, meno litigiosa rispetto a dieci anni fa; le squadre di calcio cittadine, “il numero dei tifosi è molto alto, forse mancano gli imprenditori. Ma se i tifosi vanno a protestare sotto le case dei presidenti, uno prima di acquistare una squadra ci pensa bene”.
Rispondendo a Genova3000, ha poi tenuto a precisare che sta mantenendo gli impegni presi in campagna elettorale. “Avevo promesso 30.000 posti di lavoro in più e l’aumento della popolazione. Ad oggi, gli occupati sono cresciuti di 8.500 unità, pertanto in prospettiva a fine mandato potremmo arrivare a 27.000/28.000 nuove assunzioni. Non raggiungerò l’obiettivo dei 30.000, ma quasi. Anche la popolazione sta aumentando. La differenza tra chi manca o va via da Genova e chi nasce o arriva ha il segno positivo. Nel 2016 abbiamo registrato un +1.500 abitanti, nel 2017 +1.000 e nel 2018 +4.200. Per aumentare gli abitanti, dobbiamo puntare sull’università e sulle aziende, non possiamo contare solo sulle nascite”.
Poi il sindaco ammette due errori fatti in questi anni. Il primo: “sul trasporto avremmo dovuto aprire almeno uno dei sei cantieri”. Il secondo: “non siamo stati abbastanza bravi a coinvolgere i cittadini in un discorso di educazione civica più elevata: c’è ancora gente che butta i materassi nei cassonetti, o fa sporcare per terra i propri cani o urina per strada. Tutte cose inaccettabili”.
Dopo aver ammesso questi due insuccessi, il supersindaco Bucci è apparso a tutti i presenti più umano.

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