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Genova, o cara…

Cesare Lanza

Le pillole di Vittorio Sirianni.

 


GIORNALI E TV - Qualche movimento nel mondo (da tempo ovattato) dei media nostrani. La notizia bomba è la decisione di Maurizio Michieli, caposervizio sport di Telenord, di lasciare la poltrona di caposportivo per altri lidi. C’è chi dice che salirà verso l’alto.
Gustosa la proposta che l’editore Calzia ha fatto Maria Grazia Barile, decana delle telecroniste genovesi (oggi a Telenord), di raccontare la sua lunga storia professionale. La Barile, non va dimenticato, è stata la prima radio-telecronista d’Italia femminile. Una gloria genovese. Sarebbe interessante, ora che la nostra nazionale azzurra femminile andrà ai mondiali, che fosse lei a teleraccontare la prima partita delle nostre calciatrici.
Infine il columnist sportivo del “Secolo XIX” Giovanni Mari ha lasciato le pagine sportive (soprattutto genoane) per occuparsi di altre notizie, altri commenti o inchieste. Mari, infatti, viene considerato un “tuttologo” molto bravo. Una firma multidipliscinare.

LANZA - Ricordate il Cesare giornalista che si è “fatto” (giornalisticamente parlando) nella nostra città, sia sulla carta stampata che in televisione (anni  quelli di Telebuongiorno)? È riapparso su “Italia oggi” e sapete con quale scritto? Un elogio per Mattia Perin, da lui considerato il miglior portiere d’Europa.

GEOMETRI - Il collegio dei geometri genovesi (presidente Luciano Piccinelli) ha iniziato una serie di incontri-web (da inviare sulla rete) con i personaggi più significativi della città e della regione che hanno rapporti col mondo della scuola ed in particolare con il mondo dei geometri.
Il primo incontro (regista Matteo Agnoletti) è stato con il sindaco di Rapallo, Carlo Bagnasco, che ha raccontato i suoi rapporti da sindaco con l’istituto “Liceti” appunto dei geometri. “Oggi - ha detto il sindaco - la figura del geometra è diventata importante. Anche nel nostro comune ne avremmo bisogno, purtroppo mancano ancora le risorse, ma arriveranno presto”.
Il secondo incontro è stato con Vincenzo Tiné, sovrintendente per archeologia belle arti e paesaggio della Liguria. Un racconto affascinante il suo, dal punto di vista professionale e interessante per quanto riguarda l’utilizzo del “geometra” oggi nel gran scenario dell’archeologia e del paesaggio.

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