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Che Ruota a Rapallo!

Vittorio Sirianni

È stata una giornata intensa di studi, quella organizzata domenica scorsa a Rapallo, con il patrocinio del Comune ruentino, da parte dell’associazione “RUOTA”. È una Onlus che si occupa da anni di ricerca oncologica, di trattamenti anti virali, assistenziali. La dirige il Dottor Silvio Porcu, di Rapallo, che ha raccolto attorno a sé, alcuni illuminari esperti, primari di cattedre italiane per trattare il tema dell’incontro “Prevenzione e Cura delle malattie croniche e dal cancro”. Hanno discusso e portato le loro esperienze, i professor Massimo Bellucci e il dottor Trovato, la dottoressa oncologa Viviana Frattini. Il grande interrogativo che si è posto da tempo, Silvio Porcu, e con lui tanti professori e studiosi e soprattutto ricercatori, è il seguente: perché gran parte del mondo medico non porge attenzioni, non accetta, non avversa, non discute, ma tace sui trattamenti anti virali? Gravissime malattie virali acute sono state e vengono vinti con i vaccini, il vaiolo con il vaccino di Jenner, il pollio con Sabin, ma molte malattie, quelle croniche autoimmuni vengono lasciate senza cura causale, perché ormai dice Porcu, tantissimi ricercatori ed oncologi conoscono le ipotesi di cause virali e di cura anti virali. Perché non dare la possibilità di approfondire ed insistere nella ricerca. Lo scopo della Ruota: da anni continua a promuovere e finanziare ricerche scientifiche indipendenti. Tutti gli interventi sono poi arrivati ad un ultimo decisivo interrogativo: ma insomma, i trattamenti anti virali sono utili, inutili, o dannosi in queste terribili malattie. Ebbene, la risposta, ancorchè velate, di tutti i relatori è stata: “Esiste nel mondo medico, una indifferenza ed una pigrizia, una non voglia di provare”. Lo ha detto chiaramente l’oncologa milanese, perché non tentare che male c’è a fare ricerche e tentativi, anche di intensità minore, ma in grado, magari, di risolvere certe problematiche? Il dottor Porcù ha concluso così: noi siamo qui a studiare, perché siamo interessati a conoscere, con grande spirito critico, le possibili ed inesplorate cure, che potrebbero portare ad inaspettati risultati. E per dimostrare come il provare, come il tentare, a volte l’impossibile, ha concluso una giornata bellissima e suggestiva, con un “peace” teatrale molto forte. E ha proposto la storia di un altro medico folle, così lo definisce Porcù, il professor Semmer Lweis. Siamo nel 1846, e nel più grande ospedale viennese dell’epoca, dove domina il primario – professor Joan Klein, splendida interpretazione teatrale di Silvio Porcu. Applauditissimo assieme a Giorgio Petrelli, che interpretava il professor Semmer Lweis. Questo medico, di fronte alla morte costante di tante donne in gravidanza, aveva scoperto che solo le mani dei medici, impegnati prima nei loro interventi, che con quelle mani operavano le puerpere e determinavano tante morti. Una semplice intuizione, ma che valore! Che intuizione, le morti scomparvero! Quel suo carattere franco, cozzava contro il formalismo autoritario del mediocre prof Klein. Qualcuno si chiede: che non succeda anche oggi nei confronti del duro intenso lavoro di ricerca che fanno gli amici di Ruota? Vanno ricordate anche le altre interpreti della peace, tutte volontarie si una scuola di recitazione, Zappaliva, “ergo sum”, il Narratore, Tony Sparacio, poi Michela Montagna, Sabrina Picetti, Francesca Giovannelli, Simona Fiorito, Anna Berissi, Elena Valivo.

Di Vittorio Sirianni

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