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Sartori nuovo assessore, Anzalone: “In giunta una sola donna, maschilismo politico”

Stefano Anzalone

Sulla nomina di Augusto Sartori (FdI) a assessore regionale a Lavoro, Trasporti e Turismo, il sostituto del neo senatore Gianni Berrino, entra a gamba tesa contro i propri compagni di coalizione il consigliere regionale Stefano Anzalone, eletto con la lista del presidente Toti ma da un mese passato nel Gruppo Misto - Progresso Ligure. 

“La nuova Giunta regionale - scrive Anzalone -, soggetta al cosiddetto rimpasto collegato alle recenti elezioni nazionali, segna in casa nostra una pagina buia ed una inquietante deriva politica, mentre il mondo sta procedendo verso la legittima e necessaria parità di genere. In un’epoca dove abbiamo in Italia donne all’interno delle forze dell’ordine, al vertice del mondo sindacale o dove, come la connazionale Samantha Cristoforetti, volano nello spazio, ci ritroviamo la Giunta regionale della Liguria occupata interamente da uomini, fatto salvo il caso sparuto dell’assessore allo Sport e alle Pari opportunità presieduto da una donna (Simona Ferro, ndr), unica su otto componenti di Giunta”.

“Ci aspettavamo dal nostro governatore - aggiunge il consigliere regionale - un’azione diversa cioè una scelta incline a bilanciare, almeno parzialmente, la realizzazione di pari opportunità dirette a favorire l'uguaglianza sostanziale tra uomini e donne nel lavoro come nella politica che è una prassi conforme a direttive di esercizio di regole anche previste dalla Legge Regionale Liguria n°26 del 1° agosto 2008, cose e/o beni di interesse pubblico per la quale le donne hanno dimostrato e dimostrano tuttora competenza e requisiti in materia”.

“Abbiamo il primo governo della storia della Repubblica con una donna premier, perdiamo una donna (Ilaria Cavo, ndr) dalla Giunta regionale Ligure che aveva fatto di questa battaglia il proprio messaggio politico (Una Donna, un passo avanti!) ed ora ci ritroviamo di fronte a questa restaurazione di “maschilismo politico” che non può essere mitigata dalla mimosa l’8 marzo e/o da altre iniziative dal grande valore simbolico perché questa mala scelta va evidenziata e biasimata. Un uomo un passo indietro”, conclude Anzalone.

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