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La fine di Monteleone

Rosario Monteleone

Alla fine Rosario Monteleone ha ceduto. Era facile prevedere che sarebbe andata a finire così. Non poteva resistere,

fucilato anche dal fuoco amico.

Invano il Governatore Claudio Burlando - che prima l'aveva inserito nel suo listino (così era stato eletto senza nemmeno dover fare la campagna elettorale) e poi gli aveva affidato la prestigiosa carica di presidente del Consiglio - gli aveva suggerito di dimettersi. Ma dopo lunga e sofferta meditazione il leader dell'Udc genovese, ha accettato la resa.

Tra l'altro Giuseppe Filetto (Il Lavoro-Repubblica) ha strappato una confidenza dal Procuratore Capo Michele Di Lecce: era pronta e scritta la richiesta al gip di sospensiva dalle funzioni di presidente del consiglio regionale. Poi sono arrivate le dimissioni e tutto si è bloccato, non ce n'era più bisogno.

Comprendiamo la delusione di Monteleone, era diventato uno degli uomini più importanti di Genova, ora deve scendere dal piedistallo. Vae Victis!, guai ai vinti, dicevano gli antichi romani. Ma noi non vogliamo certo infierire, non ci piace la parte del Maramaldo che uccide un uomo morto. Anzi gli avremmo battuto le mani, se si fosse dimesso anche dal consiglio regionale, ha già guadagnato abbastanza con la politica, una certa politica. Invece continuerà a prendersi più di 8mila euro al mese sino alla fine della legislatura.

Purtroppo Rosario Monteleone non ce l'ha fatta a uscire di scena con eleganza, chiedendo scusa per gli errori commessi. Macché. Se l'è presa con la stampa, ha parlato di gogna mediatica, per vendere qualche copia in più sulla sua pelle. Ma i giornalisti hanno solo scritto le notizie sull'inchiesta che arrivavano dalla Procura. Poi ha spiegato di essere stato pugnalato alle spalle da un "traditore" e i media si sono sbizzarriti a individuare quel traditore. Si sono fatti due nomi: Marco Limoncini e Claudio Burlando. Ma il Governatore non l'ha certo tradito (anzi era stato lui a metterlo su quel piedistallo). Ma anche Limoncini, che nell'interrogatorio ha scaricato tutte le colpe su Monteleone, non può considerarsi un traditore. Si è trovato paura e ha cercato di salvare se stesso.

Ecco: Monteleone avrebbe fatto meglio a recitare il mea culpa. Invece di scaricare le colpe sugli altri.

Elio Domeniconi

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