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Il coraggio di Viziano

Davide Viziano

Una cosa è certa: i genovesi sono stufi dei partiti. Perché è ormai assodato che finché comanderanno questi partiti

l'Italia non cambierà mai. I leader fanno finta di litigare, ma sono uniti nella difesa dei propri interessi. Pensano solo al cadreghino.

Però qual è l'alternativa ai partiti? Solo gli illusi possono credere che un Beppe Grillo possa cambiare l'Italia. Un comico strappa gli applausi con le battute da cabaret. Grillo con i suoi show ha mandato in Parlamento personaggi che non sarebbero accettati nemmeno nella compagnia goliardica Baistrocchi.

Tanti genovesi simpatizzano per i Forconi. Ma con i forconi si può mandare a casa i politici che ci sono, ma non si costruisce certo una nuova Italia.

Restano le liste civiche. E l'editore (mascherato) di Primocanale Maurizio Rossi punta su di loro per formare Liguria Civica, che ricorda quella Scelta Civica con la quale è stato eletto senatore della Repubblica. Ma questa Liguria Civica, sulla scia di Scelta Civica, è schierata a sinistra. Quindi non può accogliere tutte le liste civiche, molte delle quali sono orientate verso il centro destra.

E allora? Molti aspettano di capire cosa farà Davide Viziano, un imprenditore che ha sempre fatto politica, pur senza mai schierarsi in prima persona, per evitare il conflitto di interessi.

L'ingegner Viziano aveva aderito con grande entusiasmo a Forza Italia, perché Silvio Berlusconi nel formare il nuovo movimento si era ispirato a due principi che erano anche i suoi: il cattolicesimo (Viziano è il presidente degli imprenditori cattolici) e il liberalismo (che aveva ereditato dal padre). In Forza Italia c'era Alfredo Biondi, che rappresentava una garanzia. E nel primo governo Berlusconi i ministri liberali erano ben cinque.

Poi sono arrivati i democristiani, che hanno preso il sopravvento. E Viziano, con la sua associazione 100x100 che raggruppa gli operatori economici più illuminati della città, aveva puntato sul prof. Enrico Musso: giovane docente universitario, formazione liberale (era stato anche consigliere comunale) matrice cattolica. Sembrava il candidato ideale per un cambio generazionale a Genova. Ma Musso, diventato senatore, è stato una delusione per tutti. Ha cambiato idea troppe volte per essere credibile e dopo un solo mandato è uscito dal Parlamento. Adesso Oltremare rappresenta solo una grande occasione perduta.

Davide Viziano, ottimista di natura, crede ancora bella rinascita di Genova, gli sembra impossibile che non ci siano più genovesi al governo. In questo periodo ha ascoltato con interesse i  nuovi protagonisti della politica, ma non si è ancora pronunciato. Chi ama Genova spera che il leader dei 100x100 estragga dal suo cilindro la persona giusta. Sganciata dai partiti. Un cattolico-liberale.

Elio Domeniconi

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