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Vaccarezza non e’ a Roma

Angelo Vaccarezza intervistato da Capitan Ventosa.

Il capogruppo di Forza Italia in Regione Angelo Vaccarezza non è andato a Roma alla manifestazione organizzata

da balneari e ambulanti, ma ricorda le tante battaglie che ha combattuto al loro fianco: «Oggi si svolge una grande manifestazione a Roma contro la Bolkestein, per la prima volta due categorie complementari e unite per scendere in piazza. Dopo aver riflettuto a lungo, io ho deciso di non prendervi parte». A dirlo attraverso un video pubblicato sulla sua pagina ufficiale Facebook è il Capogruppo di Forza Italia in Regione Liguria, Angelo Vaccarezza che da oltre dieci anni è sempre in prima fila nella lotta contro una direttiva che altro non fa se non distruggere il futuro e gli impegni di oltre trentamila aziende balneari.
«Ho sempre seguito tutte le battaglie dei balneari e con loro ho girato l’Italia in lungo e in largo, per loro e con loro sono andato in Europa, spesso con delegazioni molto ridotte nei numeri ma non nella determinazione. Questa volta, dopo aver osservato, ascoltato, visto e ragionato, ho deciso di non partire - prosegue Vaccarezza - non perché io ritenga sia giusto tacere, anzi: ho sempre pensato che far sentire la propria voce sia la via per far valere le proprie idee. Soprattutto in un momento come questo, durante il quale il Governo dimostra confusione e poca lucidità, continuando a cambiare interlocutore: da Pier Paolo Baretta a Sandro Gozi, a Francesca Barracciu, poi il ministro Enrico Costa e adesso il sottosegretario Luca Lotti. Affrontare il Governo? Si, sempre. Ma la voce deve essere una e una sola. Le divisioni, gli inutili scontri fra sindacati provocano sono maggior fragilità contro una Roma che già mira a cancellare il lavoro, il futuro, la speranza di molte, moltissime famiglie. Non può il mondo balneare presentarsi “nudo alla meta”, non è possibile che ci si divida proprio nel momento in cui una sola voce dovrebbe alzarsi e pretendere una soluzione. Questo è il motivo per cui questa manifestazione, giusta nei contenuti, ma sbagliata nei modi, non mi può vedere partecipe. La mia speranza è che i politici che oggi saranno in piazza richiamino il Governo nella maniera più corretta e produttiva per l’intero comparto. Che oggi sia un nuovo punto di partenza per una ritrovata unità sindacale che mette insieme trentamila aziende affinché tutti insieme si ottenga un unico risultato: la salvezza del settore balneare italiano».

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