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Sport

In via XX Settembre nasce “Sampdoria City”

Super User 01 Dicembre 2021 1595 Visite

La situazione societaria è sempre più ingarbugliata, in bilico tra una ipotetica cessione ed un futuro incerto, ma l’attuale dirigenza sampdoriana prosegue per la sua strada.

E da oggi, mercoledì 1° dicembre, apre il “Concept Store” tanto atteso, ed in pieno centro città: esattamente al numero 252 rosso di via XX Settembre.

Insomma, dopo tanti anni un po' di Sampdoria torna nella via dove c’era l’indimenticata sede storica, teatro dei festeggiamenti dello scudetto 1990.

L’orario del nuovo negozio inizialmente sarà dalle 15:30 alle 19:00, ma presto sarà aperto anche in mattinata.

Come spiega la stessa UC Sampdoria sul proprio sito, il “Concept Store” è molto più di un semplice negozio.

“Samp City è una piccola città nella città, disposta su tre piani, dove trovano posto il Service Center, la biglietteria, lo spazio shopping, l’area eventi, un bar ed il ristorante, per un totale di oltre 300 metri quadrati tutte colorate di blucerchiato”.

Insomma, la Samp continua a crescere, in attesa di una auspicatissima schiarita societaria.

Franco Ricciardi

Genoa, Zangrillo: “Il primo punto non si scorda mai”

Super User 30 Novembre 2021 714 Visite

Appena prima della partenza dei rossoblù per Udine, ecco un delizioso e dolcissimo episodio in un giardino di Molassana: un vigile che recupera gli animali selvatici, trova, spaventato e rannicchiato su se stesso, un piccolo grifoncino, esausto, con gran voglia di tornare a volare e assaporare un po’ di cibo.

Il vigile (tifoso rossoblù?) lo accarezza e lo salva. Ecco: a qualcuno è sembrata una premonizione di quello che i grifoncini rossoblù, affamati e stravolti, senza cibo (ovvero punti) avrebbero ottenuto sul campo udinese. E così è stato.

Nulla di trascendentale, sia chiaro, ma la gara con i friulani ha dimostrato, almeno, che pur nei grandi limiti tecnici della squadra, la “cura” Sheva almeno sul piano psicologico e anche tattico, sta trovando una sua dimensione. Intanto la difesa si sta consolidando, si gioca un po’ più generosamente in avanti, si sta forse (diciamo forse) trovando un regista semi-illuminato, per ora, che si chiama Rovella. Si gioca con maggior consapevolezza nei propri mezzi, non si difende solo, ma si tenta di contrattaccare. Purtroppo si sbagliano gol che anche una nonnina novantenne getterebbe in porta.

Peccato: d’altra parte una squadra come il Genoa dovrebbe sapere che, durante una partita, le occasioni facili che possono capitarle sono limitatissime, per cui non si dovrebbe sbagliare.

Il clima, comunque, è migliorato e la sensazione è che Sheva qualche risultato lo cominci ad avere: specialmente sul modo di schierare la formazione, bloccandola il più possibile, come accade per la difesa (se non sbagliamo è la prima volta che la difesa gioca sempre con gli stessi tre giocatori).

Naturalmente il clima, nonostante la classifica, possiamo dirlo, pessima, è supportato in chiave distensiva anche dal vertice societario, se è vero come è vero che il presidente Zangrillo si lascia andare a simpatiche battute distensive, come: “Il primo punto non si scorda mai!”. Chissà se lui non si scorda mai della sua prima rianimazione!

Adesso, però, bisogna gettarsi nella realtà del campionato e guardare cosa aspetta il Grifo, da domenica in poi, Milan, Juventus, derby, Lazio e Atalanta.

Sheva, per rasserenare, ha scomodato anche un antico grande scrittore russo (lui ucraino, strano che si fidi dei russi) tirando fuori lo slogan: “Per il successo servono due parole: tempo e pazienza”.

D’accordo, ma attenzione, che se il Genoa in questo ultime cinque partite non racimola una manciata di punti, finisce che chiuderà il girone in difficoltà e recuperare nel ritorno tanti punti non sarà facile. Quindi tempo non ve ne è tanto, mentre sulla pazienza ognuno deciderà su se stesso.

Il punto di Udine fa certamente sperare, ma non dimentichiamo che alla squadra continuano a mancare giocatori significativi, Criscito, Maksimovic, Caicedo, Destro, Kallon e Fares, tutti indisponibili ancora. I sostituiti, dobbiamo riconoscerlo, hanno dato molto e non hanno fatto rimpiangere gli assenti, riuscendo con tanta Forza d’animo, portare a casa un punticino.

Ekuban, purtroppo, avrà ancora sulle spalle il carico offensivo (per fortuna il Milan avrà Romagnoli squalificato), certo se riuscisse ad avere una palla… a porta vuota… sarebbe per lui un grande riscatto. Per il resto Sheva cercherà di infondere ai suoi quella sua clama tattica, e dolcezza psicologica (ma lo avete visto il suo sguardo languido che non cambia mai?) infondendo sicurezza e ordine anche mentale nei suoi ragazzi.

I tifosi, per fortuna, stanno con lui, mercoledì ser chissà che, tutti insieme, si possa mandare il diavolo all’inferno.

Vittorio Sirianni

Novità nella comunicazione rossoblù: è nata Genoa Tv

Super User 27 Novembre 2021 1030 Visite

26 novembre: a sorpresa, il Genoa ha creato la sua nuova Tv. Stop a Genoa Channel, tra l’altro non amatissima dai tifosi genoani, e via a Genoa Tv.

Rispetto alla precedente, un nome semplice, contenuti nuovi, grafica molto più scorrevole e chiara.

L’annuncio è arrivato direttamente da Juan Arciniegas, managing director di “777 Partners”: “Questo di Genoa Tv è solo il primo passo nel nostro progetto di fare del Genoa uno dei club più innovativi nel mondo. Pianifichiamo di fare leva non solo sulle più moderne tecnologie digitali per portare il Genoa più vicino ai suoi supporter, ma anche di sviluppare strade creative per interagire con loro, e un sistema di video conversazione bidirezionale apre un’ampia varietà di opportunità per essere più vicini a loro come mai. Questo passaggio mette in vetrina un esempio delle molte strade di cui il Genoa può beneficiare dall’ecosistema sportivo di 777, visto che Genoa Tv è alimentata da Fanatiz, un’azienda nel portafogli di 777”.

Insomma il nuovo Genoa sta nascendo al galoppo. La nuova proprietà, giovane ed entusiasta, non vuole perdere tempo.

In attesa che a gennaio arrivino i rinforzi per arrivare alla salvezza.

Franco Ricciardi

Casa Samp: Amedeo Baldari, il medico sociale

Super User 21 Novembre 2021 2779 Visite

Una persona a cui sono molto affezionato nel mondo blucerchiato è il dottor Amedeo Baldari, 65 anni, genovese e blucerchiato doc, medico sociale della Sampdoria dal 1984, quando ancora aveva baffoni e capelli neri, neri. Oggi quel ciuffo c’è sempre e quei baffi anche, ma sono tinti di bianco.

In blucerchiato è una vera e propria icona, un’istituzione per tutto il popolo doriano.

La cosa che lo ha reso famoso e mille volte simpatico, è il suo scatto di corsa, dalla panchina al giocatore a terra, quando c’è una emergenza. E ogni volta, dalla Sud scattava e scatta un applauso di ringraziamento. Lui, nonostante il peso degli anni e della valigetta, parte ancora di corsa, anche se un po’ più ingobbito.

Svolge la professione di medico nel suo studio di Castelletto in Circonvallazione a Monte e non è raro che arrivino da lui tifosi blucerchiati che gli chiedono un suo intervento contro i loro acciacchi. Baldari non dice mai di no. E’ uomo di grande personalità, gentile, altruista e disponibile.

Personalmente ho avuto il piacere di conoscerlo agli inizi degli anni Duemila, in occasione del mio “battesimo” agli allenamenti della Samp a Bogliasco.

Il mio rapporto con Amedeo è di stima ed amicizia. Spesso ci sentiamo a fine gara per commentare insieme la partita. E’ sicuramente un onore per me potergli inviare i miei articoli, dove commento la nostra comune passione blucerchiata.

Tanti anni fa, a Moena, durante il ritiro blucerchiato, Baldari, con la sua intuizione, aveva salvato un uomo finito in coma. Erano le 9 di sera, era successo in un albergo accanto a quello della Samp. Ha sentito il grido d’aiuto, ha capito al volo, e la sua puntura è valsa ad evitare che la situazione degenerasse, pericolosamente. Eroe per caso. Grazie anche per questo.

Amedeo, innalziamo i calici e brindiamo alla nostra amicizia e soprattutto alla fede verso la Sampdoria, nonostante il periodo difficile che sta attraversando. Quindi, vento in poppa e pedalare! Lotta, corri, suda per la Sampdoria!

Simone Mora

Amedeo Baldari

Il Genoa è americano, Zangrillo presidente

Super User 15 Novembre 2021 1847 Visite

Una data storica quella di oggi: 15 novembre 2021.

Il Genoa, è ufficiale - dalle 16:18 - e come previsto da tempo, ha cambiato proprietà, e da oggi è targato americano, “777 Partners”. Le firme sono arrivate a Milano ed il closing è stato definito.

La holding 777 Partners è la nuova proprietaria del club più antico del calcio italiano.

Nel contempo, dal sito ufficiale del Grifone, è confermato che Il Professor Alberto Zangrillo ha fatto il suo ingresso nel Consiglio d’Amministrazione del Club ed è il nuovo Presidente. Sui social il nuovo organigramma societario è già visibile.

Insomma, da adesso inizia per il Vecchio Grifone una nuova era.

Il genoano probabilmente faticherà per togliersi di dosso la patina di decenni di delusioni, ma si adeguerà con gioia al nuovo corso.

La società adesso c’è, il popolo rossoblu anche: il futuro, seppur inizialmente faticoso (basti pensare al mese e mezzo che ci separa da gennaio con la riapertura del mercato) non può essere che roseo.

Il Grifone tornerà a volare. 

Franco Ricciardi

 IL VIDEO

Sebino Nela premiato da Fondazione e Museo del Genoa

Super User 14 Novembre 2021 1975 Visite

Alla presentazione del suo toccante libro “Il vento in faccia”, che si è tenuta sabato scorso ai Bagni Italia a Genova, sono stati in tanti ad incontrare l’indimenticabile Sebino Nela, baluardo della difesa rossoblu a cavallo degli anni 70/80.

Nela disputò 70 presenze con il Grifone, realizzando 6 reti, per poi passare nella stagione 1981/82 alla Roma.

Erano presenti nello stabilimento balneare di Corso Italia tanti indimenticabili atleti rossoblu: da Ramon Turone a Roberto Pruzzo, per proseguire con Sidio Corradi, Massimo Briaschi, Claudio Testoni, Stefano Eranio, Gianni Fossati, Luca Chiappino ed Andrea Spallarossa, ed a personaggi dello spettacolo con il cuore rossoblu come Francesco Baccini, Sandro Giacobbe e Maurizio Lastrico, oltre naturalmente a tanti tifosi, che stanno attraversando un momento di giustificata euforia per il cambio di proprietà.

Serata bellissima, con tanti ricordi e naturalmente tanta commozione. Ciliegina sulla torta, alla fine della serata Fondazione Genoa e Museo del Genoa, con i loro instancabili baluardi Franco Abrile e Giovanni Villani, hanno donato a Sebino una maglia celebrativa del Genoa con il suo nome ed il numero 60, i suoi anni.

Nela, commosso da tanto affetto, ha ringraziato, mandando un saluto a tutto il popolo genoano che non lo ha dimenticato.

Franco Ricciardi

Argus, cena benefica per finanziare l’acquisto di due barche

Super User 12 Novembre 2021 752 Visite

“Aiutateci a comprare due nuove barche per i nostri ragazzi”. La società Canottieri Argus 1910 di Santa Margherita Ligure organizza una cena di crowdfunding per finanziare l’acquisto di due imbarcazioni da destinare agli allenamenti e all’attività agonistica dei ragazzi.

“Le barche sono molto costose – spiega Claudio Marsano, presidente dell’Argus – ma con la cena confidiamo di riuscire a raggiungere una certa quantità di denaro, da integrare con altre donazioni e con le nostre risorse. Ci servono un coastal rowing per 4 vogatori, che costa circa 17.000 euro, e un singolo che costa invece 2800 euro. Il coastal rowing come dice la parola è un tipo di barca da canottaggio adatto alla pratica di questo sport in mare: le barche da canottaggio normali, infatti, sono troppo basse e si possono usare in mare solo se ci sono condizioni meteo molto favorevoli. In pratica, il mare deve essere piatto o quasi. Il ricavato di questa cena, che servirà anche per scambiarci gli auguri di Natale, verrà utilizzato integralmente per questo progetto di acquisto”.

La cena si farà al ristorante Da Alfredo in corso Marconi. Appuntamento venerdì 3 dicembre alle ore 20:00: possono partecipare tutti, anche chi non ha parenti, amici o conoscenti tesserati dell’Argus. Il costo è di 40 euro a persona. Il menu è stato curato dal ristorante Da Alfredo: entrée di benvenuto, risotto carciofi e gamberi; filetto di orata all’ammiraglia con frutti di mare; patate al forno alle erbette del Monte; tiramisù; acqua, vino e caffè.
Chiusura delle prenotazioni entro il 20 novembre.

Paolo Fizzarotti

Il Genoa ha cambiato pelle, ecco Shevchenko ed il suo staff

Super User 10 Novembre 2021 737 Visite

Il Genoa ha cambiato pelle. La presentazione nel cuore del “Ferraris” del neo allenatore Andriy Shevchenko è stata una autentica sorpresa per i tifosi rossoblu.

La conferenza stampa si è svolta in maniera professionale, con i telefonini di tutti i presenti rigorosamente spenti, con domande prenotate in anticipo e veloci.

Insomma un netto taglio con il passato, quando tutto era un poco più casereccio.

Grande impressione ha fatto il nuovo mister, che ha spiegato che a convincerlo sono stati un paio di incontri con la nuova proprietà.

“Ora è assolutamente importante salvarci - ha detto l’ex pallone d’oro - per poi iniziare a costruire qualcosa di veramente importante. Chiedo ai tifosi di starci molto vicini e di pazientare sino a gennaio”.

Nel corso dell’incontro, è stato anche ufficializzato lo staff che affiancherà Shevchenko: il vice allenatore è Mauro Tassotti, ed i collaboratori tecnici Andrea Azzalin, Simone Bonomi e Luigi Nocentini, mentre Valerio orsi si occuperà della preparazione dei portieri.

Una nuova era è iniziata per il “Vecchio Balordo”.

Franco Ricciardi

Casa Samp: fari accesi sulla Sampdoria Women!

Super User 10 Novembre 2021 930 Visite

Bogliasco, Centro Sportivo Riccardo Garrone, venerdì pomeriggio, allenamento della Sampdoria Women, la squadra delle ragazze blucerchiate che milita nel campionato di serie A, e poi confronto con la Juventus, considerata la squadra più forte d’Italia e d’Europa, il cui capitano è la talentuosa Sara Gama, capitano della Nazionale Italiana.
Ho assistito alla sfida dell’ottava giornata di Serie A Femminile, in compagnia di un fraterno amico, Stefano Brunelli, sampdoriano doc e sorese come me, che riveste il delicato ruolo di tutor scolastico in Casa Samp, ed in particolare dei ragazzi della giovanile. Tifo sfegatato, per sostenere le ragazze di Mister Cincotta, ma non è bastato. Le ragazze Samp hanno perso 1-0, ma attualmente viaggiano in alta classifica, occupando il quinto posto.

Una buona Sampdoria ha giocato un primo tempo alla pari delle avversarie, mantenendo equilibrio contro una corazzata, la Juve, che al 76° decide la gara con una rete della Cernoia. Nella ripresa, blucerchiate gagliarde ed aggressive, con Caterina Bargi che sciupa, dopo una percussione terminata con un debole tiro. Da segnalare due esordi in Prima Squadra: Kristin Carrer, ex Juventus; Giada Lopez, entrambe classe 2002, proveniente dalle giovanili blucerchiate. Nonostante la sconfitta di misura le ragazze di mister Cincotta hanno dato filo da torcere alle campionesse d’Italia.

La Samp si è rivelata una squadra rocciosa, capace di chiudere bene gli spazi e pericolosa nelle ripartenze. Squadra buona, con alcune eccellenze: Stefania Tarenzi, la capitana, Debora Novellino (nipote di Walter), Giorgia Spinelli e la tedesca Florin Wagner.

In squadra, c’è anche una calciatrice genovese, Bianca Fallico, del quartiere di Borgoratti, 19 anni, maglia numero 40, centrocampista molto dinamica, tecnica, preparata, già nel giro della Nazionale Under 23. Nello staff tecnico, c’è un’altra ex calciatrice genovese, che è stata la prima capitana della Sampdoria Women, Matilde Malatesta. Ha chiuso col calcio giocato per un brutto infortunio al crociato, genovese di Cicagna, ex attaccante, rimasta nel mondo calcistico ma dietro alla scrivania. Fa l’osservatrice della Sampdoria, ed è l’assistente del direttore generale blucerchiato, Marco Palmieri. Matilde Malatesta era una rapace del gol, una bomber da rapina d’area, atleta molto seria e talentuosa.

Grazie al match contro la Juve ho avuto il piacere di conoscere Florin Wagner, calciatrice della Samp, ma stavolta spettatrice causa un infortunio. Nata in Germania a Dresda, classe ‘94, centrocampista, grintosa, tecnica, astuta, capace di leggere molto bene le geometrie sul campo da gioco. Ha militato in diversi top club d’Europa ed in Italia, ha giocato nel Verona, prima di approdare alla Sampdoria.

Il quadro tecnico della squadra è così composto.

Allenatore: Mister Antonio Cincotta, vice Allenatore: Massimo Carli. Preparatore atletico: Fabrizio Mariani

Preparatore dei Portieri: Fabrizio Casazza, (ex portiere della Sampdoria), Staff Tecnico: Marco Palmieri (direttore generale), Enrico Calvi (responsabile settore giovanile femminile).

Simone Mora

Ufficiale, il Genoa nelle mani di Shevchenko

Super User 07 Novembre 2021 761 Visite

Adesso, è ufficiale, anche se la notizia, certa, era trapelata due giorni fa da fonti spagnole. Andriy Shevchenko ha raggiunto l’accordo con “777 Partners”, proprietaria del Genoa CFC, e guiderà il Grifone fino al 30 giugno 2024. Lo comunica la società con un comunicato ufficiale; sarà a Genova martedì per la ripresa degli allenamenti.

Dal punto vista dell’immagine un grande colpo, per il tesseramento di un uomo noto e apprezzato in tutto il mondo; una garanzia, anche per coloro che vestiranno la maglia rossoblù in un futuro molto prossimo.

Shevchenko da calciatore ha vinto, tra le altre cose, il Pallone d’Oro nel 2004 e la Champions League nel 2003. Nella sua carriera da allenatore ha guidato la Nazionale Ucraina dal luglio 2016 fino allo storico piazzamento nelle prime otto squadre d’Europa a Euro2020.

Con lui arriverà un collaudato staff, composto tutto da italiani, guidato da Mauro Tassotti, che sarà vice allenatore. Insomma, fra qualche giorno la proprietà passerà ufficialmente in mano a “777”, ma la holding sta già operando da un mese per il futuro del Grifone, a partire dai 20 milioni di euro versati in ottobre nelle casse societarie.

Il neo allenatore ha indicato cinque rinforzi di assoluto valore da tesserare a gennaio, dove inizierà un nuovo campionato per il Genoa; occorrerà stringere i denti in novembre e dicembre, quando verranno affrontate le squadre più forti della serie A, ma il futuro è tracciato.

Franco Ricciardi

Ciclismo, Ferro e Berrino: “Siamo ad un passo dal riportare il Giro d’Italia in Liguria”

Super User 05 Novembre 2021 606 Visite

Il Giro d’Italia di nuovo in Liguria un sogno che sta per avverarsi. I continui contatti tra RCS e Regione Liguria stanno portando a ottimi frutti che potrebbero annunciare, nei prossimi giorni, il ritorno della più famosa competizione ciclistica nella nostra regione.

“Riavere il Giro d’Italia qui in Liguria dopo 6 anni è un obiettivo che vogliamo fortemente realizzare – dichiara l’assessore regionale allo sport Simona Ferro – la nostra regione è da sempre protagonista nel mondo del ciclismo essendo in grado di offrire percorsi tanto spettacolari per le volate quanto impegnativi per la presenza di salite che mettono a dura prova anche chi è più avvezzi alle scalate. Abbiamo lavorato per riportare il Giro in Liguria offrendo ad atleti e spettatori un percorso entusiasmante che coinvolga il ponente ed il levante della regione, ma che soprattutto renda onore allo sport ed alla tenacia dei liguri, un percorso che sappia emozionare chi lo vede e chi sopra quel percorso si giocherà la maglia rosa. Siamo alla volata finale, ma fino al traguardo siamo tutti con il fiato sospeso”.

“Portare qui nuovamente il Giro d’Italia conferma come la Liguria sia tornata ad essere una regione che attrae e che può vantare un’ospitalità di primo livello come recentemente sancito dall’istituto di ricerca Demoskopica – commenta l’assessore al Turismo e Trasporti Gianni Berrino – la nostra regione sta vivendo una nuova stagione di rinascita nel turismo e i grandi eventi sportivi come il Giro non fanno altro che confermare il lavoro fatto negli ultimi sei anni. Siamo pronti ad accogliere i campioni del Giro nel migliore dei modi”.

Sampdoria, Ihattaren è in Olanda: sparito dal radar blucerchiato

Super User 05 Novembre 2021 602 Visite

Molti tifosi della Sampdoria se lo stanno chiedendo: ma che fine ha fatto Mohamed Ihattaren, centrocampista 19enne grande promessa del calcio mondiale?

Il ragazzo era arrivato la scorsa estate in forza ai blucerchiati, in prestito dalla Juventus, che credeva ciecamente nelle sue qualità.

Invece, l’olandese-marocchino non ha mai fatto una apparizione in prima squadra e solo una volta è stato portato in panchina.

Un vero e proprio oggetto misterioso. Ora la telenovela si complica, visto che il ragazzo è sparito da Genova; secondo un giornale olandese, Ihattaren ha lasciato la città senza alcun preavviso dato alla società, lo scorso 12 ottobre.

La verità è che si è rifugiato ad Utrecht, la sua città, sfuggendo a taccuini e telecamere.

Ed il 3 novembre a sorpresa si è fatto vivo: “Sto bene - ha scritto sui social - e non ho mai pensato di lasciare il calcio come qualcuno ha scritto. Cerco soltanto una nuova avventura che mi dia stimoli nuovi”. Cosi dice, a 19 anni.

Chiaro che in Italia non li ha avuti, né nella Juventus tanto meno nella Sampdoria.

Qualcuno attribuisce il suo momento no al dolore per la morte del padre, avvenuta nel 2019.

Intanto, lui aspetta il 1° gennaio 2022 per trovare una nuova squadra.

Se la Sampdoria è moderatamente preoccupata, di più lo è la Juventus, proprietaria del cartellino del ragazzo classe 2002.

Insomma, uno dei possibili grandi talenti mondiali si sta già perdendo: se cerca “nuovi stimoli” già alla sua età, andiamo bene…

Franco Ricciardi 

“Qualcuno salvi il soldato Genoa”, la striscia sportiva di Vittorio Sirianni

Super User 02 Novembre 2021 732 Visite

E’ arrivato davvero il momento nel quale “qualcuno” faccia qualcosa per guidare una barca che sta andando alla deriva!

Già, ma chi può essere questo “qualcuno”? Gli americani, Preziosi ancora presidente, l’amministratore delegato Zarbano, il direttore sportivo Taldo?
La sensazione, al di là dei motivi tecnico-tattici di cui parleremo, è che questa squadra con il suo allenatore sia stata abbandonata a se stessa. Che ci sia in questo periodo di arrivo americano, un vuoto non tanto organizzativo-proprietario, quanto una mancanza di vicinanza alla squadra. Il momento è difficile: che stanno facendo gli americani? Che sta facendo il direttore sportivo? Si sente solo parlare del cambio di allenatore (tanti nomi, tutti uguali), non una parola della società sul momento, un dato di incoraggiamento, di fiducia in ‘Balla’ o qualcosa di simile.

Perché ormai su questo Genoa 2021 si è detto tutto e di più. Si sono verificate tutte le possibili situazioni che hanno portato a questi otto punti. Ma non è cambiato nulla.

Si sa che quando le cose vanno male, nel calcio, le colpe non sono mai di una sola persona. Le componenti del fattore calcio sono tante. Dirigenza, uomini, tecnico, preparatori, tifosi (gli unici senza colpa), ambiente, rapporti interpersonali.

Tutto ciò deve essere dimenticato. Basta riandare all’inizio degli allenamenti, basta i ritardi dei nuovi acquisti, basta con gli infortuni, basta con il trequartista che manca (nel calcio si può giocare anche senza trequartista… non ci sono forse i moduli tattici?). Non è più tempo di statistiche, di dati, basta ricordare gol fatti, gol subiti. Quel che è stato, come si dice, è stato. Chi ha dato ha dato…

Ora bisogna assolutamente fare qualcosa, presto e subito. Non spetta a noi (fortunatamente) dire che cosa. Se questa società esiste, deve muoversi in fretta.

Il problema è che non si capisce chi sono oggi i veri responsabili. Sulla carta ci sono, ma in pratica chi prende le decisioni? Gli americani, dopo i vari trionfalismi, sembrano pensare molto ai loro impegni europei, anche se dicono che la loro priorità è il Genoa. Se è così si muovano e presto. E anche Preziosi che pur c’è ed è stato artefice, purtroppo, dell’ennesima campagna acquisti deleteria, faccia davvero il consigliere e cerchi di risolvere (lo ha fatto tante volte) questa situazione.

Ballardini, persona onesta, ha capito ancora una volta di essere caduto nella trappola della campagna acquisti ed ora cerca di arrabattarsi nelle sue dichiarazioni, perché ripetiamo, da persona onesta qual’è, non vuole andare contro la società. E allora “mormora” alcune sue sensazioni, lievemente, “ci sono giocatori non adatti, altri sì”, “il Genoa è una società di tanta tradizione”. E così via.

Intanto, in campo, si gioca, si gioca anche bene a tratti, ma i punti non arrivano. Pensate: ora il Grifo va ad Empoli e, dopo la sosta, incontra Roma, Udinese, Milan, Juventus, derby, Lazio e Atalanta.

Per favore, qualcuno salvi il “soldato” Genoa!

Vittorio Sirianni

Casa Samp, al Mugnaini riflettori su Radu Dragusin

Super User 01 Novembre 2021 810 Visite

Bogliasco, Centro Sportivo Mugnaini, il campo di allenamento della Sampdoria. Pomeriggio. Eccomi qua ad incitare i ragazzi prima dell’allenamento, a fargli sentire il nostro affetto di tifosi. Passano tutti, io mi fermo con Radu Matei Dragusin, che è già diventato un mio pupillo. 

Lo conoscevo, lo seguivo da quando tre anni fa era arrivato in Italia, accolto nei giovani della Juventus, dove giocava nell’Under 23.  Profilo interessante, un difensore molto roccioso, della sua squadra e della Nazionale Giovanile Rumena. Gli incontri, con i calciatori blucerchiati, sono sempre emozionanti, perché in realtà lui è già un mio idolo, e io sono un tifoso scatenato. Due domande da cronista sportivo.

Come ti trovi a Genova?
“Sto bene qui, soprattutto perché c’è il mare - mi ha risposto Dragusin - la gente è carica e poi questa è una grande piazza per me. Una occasione per crescere e rilanciarmi nel calcio dei grandi”.

Sei contento di essere alla Samp?
“La Sampdoria è un punto d’arrivo e di crescita personale. Darò il massimo, per fare bene con la maglia blucerchiata”, dice in un italiano quasi perfetto.

L’ho ringraziato per la simpatia e la disponibilità ed abbiamo scattato la foto di rito, insieme. Mi ha congedato con un sorriso, dicendo “Forza Samp!”.
Dragusin mi ha sorpreso per il suo carattere gioviale e per la disponibilità, lui che sembra cosi riservato e silenzioso.

Radu Matei, è nato a Bucarest il 3 febbraio 2002, ha scelto come maglia della Samp la numero 19. Difensore centrale, e terzino destro, è cresciuto nelle giovanili dello Sportul Studentesc, ha militato poi nel Regal Bucuresti fino ad arrivare in Italia alla Juventus nel 2018. Radu, ha giocato nelle giovanili dei bianconeri fino ad arrivare alla Sampdoria nel mercato estivo 2021, ma lo scorso anno c’è stato il grande battesimo: Pirlo lo ha fatto esordire addirittura in Champions, nella Juve, a soli 18 anni! 

Difensore poderoso, alto 1,91, forte fisicamente e nella marcatura. Il suo idolo è Virgil Van Dijk, giocatore del Liverpool. Si ispira molto a lui. In Nazionale ha militato in tutte le giovanili della Romania, dall’under 16 fino ad arrivare all’under 21. Dragusin, tenace, caparbio, superbo, un vero mastino difensivo, attento in fase di copertura, legge molto bene la linea difensiva, un leader della retroguardia. Lo diventerà anche nella Sampdoria.

Continua così Radu, con la tua personalità, avrai sicuramente un futuro roseo.

Simone Mora

Canottieri Argus, festa a Santa Margherita Ligure per la consegna delle nuove borse agli atleti

Super User 30 Ottobre 2021 1079 Visite

Quaranta nuove borse da gara per la Canottieri Argus 1910 di Santa Margherita Ligure. Le borse sono state consegnate alla squadra agonistica durante una cerimonia che si è tenuta questa mattina alla Calata del Porto, vicino alla sede a mare della stessa Argus. Le borse sono state offerte dalla Pro Loco e dallo Yachting Club di Santa Margherita.

Erano presenti Gianni Bertini, presidente dello Yachting Club di Santa Margherita; Fabrizio Bertini; Lisa Julien, segretaria dello YC Santa; Adriano Bena, presidente della Pro Loco; Claudio Marsano, ex sindaco e attuale presidente della Canottieri Argus 1910; Fabio Storelli del Polo Nautico di Santa Margherita; Lei Genovesi, presidente onorario dello Yachting Club Santa Margherita e promotore del Polo Nautico. I ragazzi della squadra agonistica hanno ritirato ciascuno la propria borsa.

Al termine della cerimonia c’è stato un rinfresco con la focaccia offerta dal panificio Fiordiponti. 

Paolo Fizzarotti

Genoa, i veri obiettivi americani

Super User 24 Ottobre 2021 1312 Visite

Piano, piano, i “777” che hanno acquistato il Genoa stanno rivelando, con estrema cautela, passo dopo passo, i loro veri intendimenti nell’operazione fatta con i grifoni, e soprattutto con Preziosi, diventato, pare, il loro vero consigliere.

E’ chiaro il loro piano di conquista del Genoa e di Genova: considerare la società calcistica un paravento (in senso positivo, certamente) per arrivare ad altri investimenti in città. Le visite al sindaco, a Toti e poi ai manager industriali significano che l’acquisto del Genoa è solo l’occasione per avere delle contropartite dalla città. Del resto chi mai oggi comprerebbe una società di calcio, se non avesse soprattutto ritorni diretti?

Ricordate, anni fa, quando l’ex presidente dell’Inter Pellegrini avrebbe acquistato il Genoa, ma solo se il Comune gli avesse affidato la gestione di tutte le mense comunali? Il Comune disse di no e Pellegrini scomparve.

E’ chiaro che il colloquio avuto con Bucci è stato rivolto a capire cosa la città poteva dare agli americani.

Bucci stesso ha detto: “Abbiamo parlato di investimenti, certo, ma non vi posso dire nulla per ora”.

Insomma, da una parte che i “777” vogliano far buone cose in città è un dato positivo, ma la speranza è che in prima battuta pensino al Genoa e non, magari, all’acquisto di spazi portuali, o a qualche fondo assicurativo.

Vittorio Sirianni

Nel disastro Genoa, meno male che c’è Destro…

Super User 23 Ottobre 2021 501 Visite

Nel disastroso inizio di stagione del Genoa, c’è una nota lieta. Mattia Destro, finalmente amato dai genoani.

Quando è arrivato da Bologna, tre stagioni fa, tanti, tutti, avevano storto il naso. Invece è lui l’uomo che in questo inizio di stagione sta tenendo a galla, se così si può dire, il Genoa.

Sei gol messi a segno in sei gare, altrettanti sfiorati o mancati per sfortuna, rappresenta l’unica certezza in una squadra con tanti problemi. Ed in questo momento detiene un primato, a partire dal mese di settembre solo Karim Benzema (sette) ha segnato più gol di lui nei 5 maggiori campionati europei.

Eppure, nonostante gli 11 gol dello scorso campionato che hanno permesso al Grifone di salvarsi, in estate parecchi, chiamiamoli tifosi, non lo vedevano di buon occhio.

E neppure in società, visto che l’ex patron Preziosi ha cercato di piazzarlo prima al Milan, poi alla Spal ed infine allo Spezia. E con gli aquilotti bianconeri l’affare era fatto. Se non che, il mite Mattia Destro punta i piedi e dice senza mezzi termini, “io di qui non mi muovo”. E occorre ricordare che a Spezia avrebbe guadagnato più che in rossoblu. E Mattia vince, con il presidente Preziosi buio in volto come non mai. Resta in rossoblu.

Perché lui voleva rimanere qui, anche al costo di partire da terza o quarta punta.

Invece a due giorni da inizio campionato Caicedo si fa male, guai muscolari, che lo tengono fermo quasi due mesi.

Ed allora, tocca a lui, a Mattia, che umilmente si accomoda al centro dell’attacco e inizia a segnare a raffica; più o meno come lo scorso anno – quando si sono decisi a farlo giocare – nel girone di ritorno.

Abbiamo fatto due semplici conti. Senza di lui ed i suoi gol il Grifone oggi di punti ne avrebbe soltanto due!

Insomma, è ancora lui che tiene la baracca in piedi, in attesa di tempi migliori.

I tifosi? Quelli allo stadio lo applaudono. Quelli da tastiera beh… quelli non sono tifosi, ma aspiranti mister senza gloria.

Ora dopo la sconfitta con il Torino, martedì sera il Grifone viaggerà ancora, alla volta del difficile terreno di Spezia.

Lo scorso anno iniziò proprio dalla città dell’Arsenale la bellissima avventura in panchina per Davide Ballardini, che pilotò la navicella Genoa in zona salvezza, addirittura all’11° posto finale.

Accadrà cosi anche questa volta?

Se Destro continua su questa strada, tutto sarà più facile.

 

Franco Ricciardi

Il Genoa veste Damat-Tween: primi botti della nuova proprietà

Super User 21 Ottobre 2021 1484 Visite

La nuova proprietà del Genoa “777 Partner” fa sul serio. Dopo un primo versamento di 15 milioni nelle casse societarie, i dirigenti rossoblu hanno incontrato a Tursi il sindaco di Genova Marco Bucci e nella serata del 20 ottobre hanno annunciato il nuovo “fashion sponsor”, il brand Damat-Tween, tramite la proprietà Orka Holding, che ha sede ad Istambul.

“Orka Holding - si legge nel Comunicato - ha siglato un accordo di sponsorizzazione con il Genoa Cricket and Football Club per fornire, attraverso il marchio Damat-Tween, le divise ufficiali a dirigenti, staff e giocatori per le stagioni sportive 2021/22 e 2022/23. Il club nove volte campione d’Italia veste quindi il design di Damat-Tween tra i pionieri, come il Grifone è stato per la promozione del gioco del calcio, del concetto di “lusso accessibile”.

Insomma una sinergia importante con uno sponsor che ha già partnership di assoluto valore: fornisce le divise alle Nazionali di Turchia e Sud Africa, alla Federazione Arbitri Spagnola, alle società Galatasaray, Trabzonspor, Nk Istra 1961 e Deportivo Alaves; Orka Holding oltre al calcio ama il basket e veste team quali Tofas Sport Club, Darussafaka Sk e Bilbao.

All’incontro a Genova tra l’amministratore delegato rossoblù Alessandro Zarbano e Süleyman Orakçıoğlu, amministratore delegato e fondatore di Orka Holding, sono intervenuti come testimonial i giocatori Caleb Ekuban, Johan Vasquez e Yayah Kallon.

Le nuove divise hanno un look formale e casual e sono realizzate con una rivoluzionaria nanotecnologia per garantire comfort, stile, versatilità e sostenibilità. Il marchio di fabbrica dei brand di Istanbul.

Il marchio Damat-Tween e D’S Damat è attualmente in 85 paesi nel mondo, con una rete vendita di oltre 400 negozi ed oltre punti vendita.

Un nuovo punto vendita vedrà la luce quanto prima a Genova e dovrebbe essere situato nel cuore della città.

Insomma, il “nuovo Genoa” si muove sotto molteplici aspetti, in attesa di mettere mano anche alla squadra dal punto di vista tecnico. 

Franco Ricciardi

Ferrero insulta Panatta, lo manda a… e lascia gli studi Rai

Super User 19 Ottobre 2021 964 Visite

E Massimo Ferrero, dopo gli insulti di qualche mese fa al giornalista Renzo Parodi alla presentazione del nuovo allenatore della Sampdoria Roberto D’Aversa, replica questa volta in diretta Rai nazionale.

Certo, vederlo in Tv che dice “Ma chi c… è Panatta?” all’Adriano nazionale è stato imbarazzante.

“Ma chi è sto’ Panatta? – ha incalzato in collegamento video con la trasmissione Rai “Quelli del lunedì”, condotta dal duo genovese Bizzarri-Kessisoglu, dove l’ex tennista è ospite fisso - ma basta, non può parlare male dei romani. Perché lui di dov’è, di Fossombrone?”.

Panatta ha ascoltato attentamente, poi ha detto “Posso rispondere a questo signore?”, ma il numero uno della Sampdoria era ormai fuori dalla grazia di Dio, passando al “tu”: “Hai parlato male dei romani e hai detto il Viperetta. Ma quale Viperetta ma vaff….. Ed adesso me ne vado pure dopo sta’ buffonata di due ore, ciao” e si è alzato imprecando lasciando lo studio di Genova.

Finalmente l’ex campione di tennis ha potuto replicare, anche con un mezzo sorriso sulle labbra.

"A parte gli scherzi - ha detto - io non ho assolutamente insultato i romani, secondo me Ferrero non sta tanto bene".

Franco Ricciardi

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