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Cianci per lo sport giovanile: “prorogare i certificati medici degli atleti”

Mimmo Cianci

Nei mesi di settembre e ottobre si spera possano riprendere le normali attività sportive, prima con gli allenamenti e poi con la disputa dei campionati. Tutti gli atleti, dagli 11 ai 18 anni, qualunque sia la disciplina sportiva praticata, debbono aver preventivamente ottenuto l'idoneità alla pratica sportiva agonistica che viene certificata dal medico sportivo delle ASL senza oneri per gli interessati. Quest'anno però tutto ciò sembra impossibile.
“Nella ASL 4 Chiavarese i tempi normali per ottenere l'appuntamento pare siano superiori ai 4 mesi. Se si considera che da tempo le visite mediche in questione (già fissate a suo tempo) sono state sospese dalle ASL e neppure sono prenotabili quelle del prossimo anno, non sarà possibile di fatto riprendere l'attività agonistica prima del 2021”, dice Mimmo Cianci, candidato alle regionali nella lista del presidente Toti.
“In mancanza di interventi urgenti - prosegue Cianci - si dovrà necessariamente ricorrere alle visite private con onere economico a carico delle società sportive o delle famiglie degli atleti. Se poi si considera che per gli over 18 è necessario comunque ricorrere a visite private, si può ipotizzare un intasamento dei relativi centri medici con estrema difficoltà (forse impossibilità) di far tempestivamente fronte a tutte le richieste (di minorenni e di maggiorenni). E così l'attività sportiva oggi bloccata per pandemia, domani sarà bloccata per mancanza dei certificati di idoneità”.
“E' pertanto assolutamente indispensabile - conclude Cianci - che le Regioni rappresentino tale situazione al CONI e al Governo affinché siano presi gli urgenti provvedimenti per far fronte a quanto sopra illustrato. In considerazione della particolare urgenza e della circostanza che tutti gli atleti sono fermi dallo scorso febbraio e lo saranno ancora per altri 3/4 mesi, si potrebbe pensare a una proroga della validità del certificato medico di cui sono attualmente in possesso gli atleti e valido 1 anno. Tale proroga potrebbe essere di 6 mesi (dalla data di scadenza dell'attuale certificato o dalla data in cui sarà possibile riprendere regolarmente gli allenamenti). Ciò consentirebbe alle ASL di smaltire l'arretrato e di far fronte alle nuove richieste”. 

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