La Samp pareggia a Catanzaro ma non sfrutta la superiorità numerica e piomba nel baratro

Un'azione di gioco (foto Facebook Sampdoria)
Il pareggio a Catanzaro suona come una sconfitta per la Samp che, in virtù dei risultati maturati sugli altri campi, è piombata nel baratro, terz'ultima in solitudine a -2 da Salernitana e Brescia e a -3 dalla salvezza diretta. A questo punto, solo due vittorie nelle restanti gare potrebbero fruttare almeno i playout se non la salvezza diretta.
Non è bastata neppure la superiorità numerica maturata al 63' per la doppia ammonizione comminata al giallorosso Pompetti: nel prosieguo, sterili e sconclusionati gli attacchi degli ospiti, mai pericolosi. Anzi, sono andati più vicini al 3-2 i padroni di casa con un paio di contropiedi.
E dire che la gara era iniziata in modo felice. Il buon avvio doriano ha sortito il vantaggio al 23' con Depaoli, lesto a sfruttare con un preciso colpo di testa il cross da destra di Vieira. Veemente la reazione dei calabresi, che schiacciano la Samp nella propria metà campo e al 45', con pieno merito, pervengono al pari sugli sviluppi di un corner: la sfera rimpalla addosso a Riccio e finisce sui piedi di Brighenti che insacca.
La ripresa decolla con il secondo gol del Catanzaro: lancio lungo, Altare salta clamorosamente a vuoto e Biasci, abilissimo nel controllo, si presenta davanti a Cragno e insacca. Lo svantaggio dura solo tre minuti: al limite dell'aria locale Yepes strappa la palla a Petriccione e serve Coda, che a porta vuota segna la rete che l'ha condotta in vetta alla classifica cannonieri cadetta “all time”.
Mister Evani dapprima sostituisce l'infortunato Venuti con Bereszynski e poi avvicenda Borini (inserito a sorpresa nell'undici titolare) con Niang. Con un uomo un più entreranno pure Benedetti, Akinsanmiro e Abiuso, ma senza risultati tangibili.
Pierluigi Gambino