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Cama si presenta a Chiavari

Lino Pasquale Cama

Lino Pasquale Cama

“Una città sicura e accogliente, moderna, solidale e aperta.  Un Comune trasparente

ed efficiente. Dare a Chiavari un futuro degno della sua storia. Ridare spazio alle energie e alle ricchezze di questa città, ripartire dai quartieri e dai cittadini, coinvolgendoli in un grande laboratorio civico che renda Chiavari una città per tutti.” Sono queste le prime dichiarazioni di Lino Cama, candidato Sindaco per il centrosinistra a Chiavari, durante la presentazione tenutasi questa mattina al Caffè Defilla in una sala affollata di cittadini e giornalisti.

 

La candidatura nasce dalla necessità di portare innovazione, capacità di ascolto, competenza amministrativa e visione strategica per una città come Chiavari, che deve riprendere il ruolo di comune capofila del comprensorio del Tigullio. “A Chiavari c’è la domanda di un cambiamento: una proposta nuova e alternativa all’attuale amministrazione e al ritorno sotto mentite spoglie di una stagione politica superata e non più riproponibile. Serve un laboratorio civico di associazioni, categorie, quartieri, cittadini e competenze. Una nuova idea di città: una città di tutti".

 

Oggi, Chiavari è nell'ombra nel suo ruolo fondamentale e storicamente attribuito di comune capofila del levante genovese e non solo. "Il  più grande e più bel centro storico tra Genova e la Spezia - ha spiegato Cama - per anni il fiore all’occhiello del Tigullio, città dei servizi, della scuola, e dello sport, la città del commercio e anche della sanità. Per anni. Ma ora non più”. La visione politica si unisce all'esperienza personale nel ricordare il passato di una Chiavari vivibile e in grado di trainare l'intero comprensorio: "Mio padre me lo diceva sempre: Sono sceso dal treno, ho visto i giardini, ho fatto un giro per la città e ho visto cosa offriva. Me ne sono innamorato e ho pensato qui voglio fare crescere i miei figli. Allora un giovane che si fermava a Chiavari aveva un futuro, oggi un giovane che vive a Chiavari, che futuro ha?".

 

La domanda di partenza per la buona amministrazione della città è quale domani vogliamo creare per la città. “Se vogliamo dare un futuro a Chiavari dobbiamo guidare il cambiamento, e non subirlo. Dobbiamo coinvolgere tutte le risorse sociali ed economiche, le associazioni, i gruppi sportivi, il volontariato e tutti i soggetti che operano in questa splendida città spesso in silenzio, sottotraccia. A Chiavari ci sono realtà produttive di successo, che hanno raggiunto in pochi anni livelli importanti e che non possono essere lasciati sole, perché questo è il ruolo che deve svolgere un’amministrazione: aiutare le proprie eccellenze a farsi rete a diventare sempre più numerose a creare lavoro".

 

Un’amministrazione deve anche creare sicurezza, la sicurezza di vivere in una comunità in cui ci senta protetti e tutelati. "È sicurezza nelle strade, ma anche delle strade. È l' illuminazione che funziona, ma anche la protezione delle persone, l'uscita dalla solitudine, dall’emarginazione. È questo tipo di sicurezza che consente di creare inclusione".

 

Da oggi, inizia il quotidiano impegno in strada di ascolto e comprensione delle esigenze della città. “Prima di tutto vogliamo interagire con le associazioni, con i sindacati, con le categorie produttive, ma anche con le singole persone. Abbiamo due mesi per ascoltare e parlare con i cittadini di Chiavari e mettere in campo soluzioni pratiche, piccole, grandi cose che migliorano la vita quotidiana di tutti noi".

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