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L’inattaccabile Red Carpet

Carlo Bagnasco

Dopo la polemica sollevata dal consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, il rapallese Fabio Tosi

per il contributo di 30.000 euro concesso da Liguria Digitale per l’installazione del Red Carpet fra Rapallo, Santa Margherita Ligure e Portofino, l’opinione pubblica si è divisa in due. Una parte si è chiesta: ma perché Liguria Digitale, società partecipata dalla Regione Liguria, guidata fino a qualche settimana fa dal candidato sindaco di Genova Marco Bucci, ha dato un contributo all’iniziativa? La seconda invece sostiene che, considerato il grande successo internazionale e l’importante ricaduta economica per i tre comuni interessati, il Red Carpet avrebbe meritato una maggiore promozione, a prescindere dalla tipologia delle aziende sostenitrici e che in ogni caso Liguria Digitale ha finanziato una iniziativa di Marketing Territoriale e orientata allo sviluppo economico. Oltre che su questi aspetti, si dibatte anche sull’aspetto politico. Alcuni hanno visto in questa presa di posizione dei grillini un attacco a Marco Bucci in vista dell’imminente ballottaggio genovese. Altri sono convinti che non vi saranno influssi sul voto e il Red Carpet sia stato il più grande evento turistico recente della storia del Tigullio e, alla fine, contano solo i risultati di promozione del territorio sui quali la regione si sta impegnando molto. Intanto il tappeto rosso rimarrà per tutta l’estate. Sono consigliate passeggiate distensive sul mare della riviera.

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