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Le donne di Frizziero

Si svolgerà da venerdì 13 dicembre, dalle ore 18,00, presso il Caffè Letterio delle Erbe in piazza delle Erbe 25 rosso

a Genova, la mostra pittorica "Le donne di Frizziero" dell'artista Maurizio Frizziero, neo presidente dell'associazione Artrè Gallery Bruna Solinas.

Che cosa avrà spinto Frizziero a rispolverare dei moduli narrativi da lui scoperti alla fine degli anni '60 e a riprenderne possesso? Quale storia intende raccontarci con le sue accurate e preziose campiture di colore che scontornano persone - donne - dai profili abbozzati? Non mi farei ingannare dal soggetto: non vi alcun interesse esplicito per l'essere biologico femminile, nell'arte di Frizziero. Posso ipotizzare un puro interesse per la composizione, lo sviluppo... del tratto, la ricerca di frammenti di colore da assemblare, da giustapporre e da rendere materici e poi ancora scuriti di sfumature, quasi a voler conferire un sedimento temporale su ogni singola opera e renderla piacevole da vedere.

Perché forse non bisognerebbe dirlo: forse parlando d'arte converrebbe anzi evitare il sacrilego tabu: e cioè affermare che siamo di fronte a cose belle da toccare e belle da guardare, opere che per la loro composta ed equilibrata eleganza formale, voglio proprio dirlo, ci appenderemmo in casa. Belle da guardare, sissignori, che sanno entrare in casa tua con educazione, senza pugni nello stomaco e senza costringerti a dipingere una parete di nero. Quindi, per me, niente piche mosaici dalle pastosità cromatiche belle da guardare da lontano, nella prospettiva di una stanza, che cambiano atmosfera col variare delle luci, e belli anche da vicino, quando la figura si perde e si scopre il piccolo tesoro delle tessere multi cromatiche. Ecco forse qual è la rivelazione dei mosaici di carta: una capigliatura e un' incarnato hanno la stessa importanza di una parete o del tessuto di una marsina. Una persona conta come un muro o come il broccato d'una poltrona. Tutto fatto della stessa materia, di strappi di carta, ex testi e d ex immagini che si ricongiungono a formare nuove identità Se volete c'è anche una metafora del samsara, e un sano ed ecologico riciclaggio della carta (ed anche dei supporti, quasi sempre recuperati tra gli "scarti nobili" della post civiltà dei consumi). In quest'arte d'assemblaggio e di frammenti, tutto diventa texture, tutto diventa pura ricerca cromatica da arte informale, dove a comandare il rapporto di equilibrio e di mutuo rispetto tra le campiture di colore. E dove tutto però alla fine torna ad essere immagine, presenza e addirittura "persona", testimoniando anche l'imperturbabile occhio di Frizziero, scevro da giudizi, verdetti o sentenze su chicchessia. Era ora che la sua grande capacità di narratore, di descrittore di gente, e la sua colossale galleria di incontri si traducessero in immagini.

 

Marco Vimercati

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