Il ritratto di Papa Benedetto e la mostra del Giubileo, le opere di Giorgio Oikonomoy per Genova

Il maestro Giorgio Oikonomoy racconta le sue opere al numeroso pubblico
Il servizio di Vittorio Sirianni
Il 15 maggio del 2008, Papa Benedetto XVI era salito alla Guardia. La Curia genovese, in ringraziamento, gli aveva donato il suo ritratto, in ginocchio davanti alla Madonna. Lo aveva dipinto Giorgio Oikonomoy, pittore famoso greco-genovese. Le pieghe della veste simboleggiavano i mali del mondo, la Madonna era quella dell'Oratorio San Filippo, la veste del Papa rialzata sul collo, per il vento che c’è su, al Santuario.
La grande Mostra per il Giubileo, voluta dalla Curia di Genova, adesso è visitabile proprio nell'Oratorio dove c’è quella statua della Madonna. In via Lomellini, Oratorio San Filippo, mostra aperta sino al 15 giugno. Ingresso libero.
Di nuovo insieme la Curia genovese e Oikonomoy. 20 grandi tele "Dalla paura, alla speranza" la lotta del bene, sui mali del mondo, violenza, guerre, povertà. Ne hanno parlato padre Mauro De Gioia, mons. Gianluigi Canabano e la critica d’arte Grazia di Natale. E poi Giorgio, generoso come sempre, fuorché nelle doppie del suo italiano.
C’è una immagine di Cristo, le braccia larghe, abbandonate, e una mano divina che aggiunge una piccola cintura di salvataggio rossa. Il ritorno alla speranza consolatrice. È Giorgio Oikonomoy per Genova, la sua città.
Gli ha reso omaggio, il violino del maestro Eliano Calamaro, pezzi di casa e brani di Paganini, perché proprio qui, e nella Chiesa accanto, Paganini si era offerto alla musica, e ai genovesi. Magnifico connubio.
Paolo Zerbini
Da sinistra: i giornalisti Marco Benvenuto, Vittorio Sirianni e Paolo Zerbini