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Palazzo Ducale, Pierfranco Pellizzetti presenta il suo nuovo libro ‘Autobiografie della Nazione’

Pierfranco Pellizzetti e la locandina dell'incontro

Domani, giovedì 26 giugno, alle ore 17:30, nella sede della Società ligure di storia patria a Palazzo Ducale, il sociologo e saggista Pierfranco Pellizzetti presenterà il suo nuovo libro: "Autobiografie della nazione. Sopravvalutati e furbetti nel Paese in declino", edito da Meltemi.

L’incontro, che promette di essere un vivace momento di riflessione pubblica, vedrà l’autore dialogare con Stefano Fera, architetto e presidente di Italia Nostra Genova, e Paolo Crecchi, giornalista.

Il volume compone una vera e propria galleria di ritratti della Seconda Repubblica, dove ciascun profilo viene analizzato con attenzione ai tratti stilistici e caratteriali, rivelando una classe dirigente spesso inadeguata, incapace di incarnare una guida autentica per il Paese. Figure come Agnelli, Berlinguer, Berlusconi, Grillo, Meloni, Draghi, solo per citarne alcuni, vengono inseriti in una narrazione che smaschera la "italica spregiudicatezza", un termine emblematico che – sottolinea Pellizzetti – non trova equivalenti nelle altre lingue europee, ma che in Italia è sinonimo di mancanza di scrupoli, sfrontatezza, assenza di rigore.

Tra le righe del saggio emerge anche un amarissimo disincanto, figlio di decenni di osservazione e analisi, già maturati in numerosi articoli pubblicati su testate come MicroMega e Il Fatto Quotidiano. La pandemia da Covid-19 e la guerra in Ucraina diventano le lenti attraverso cui osservare l’incapacità del Paese di riappropriarsi del proprio destino.

Con ‘Autobiografie della Nazione’, Pellizzetti firma un’opera polemica e provocatoria, capace di suscitare dibattito e riflessione sulla vera identità del potere in Italia.

 

L’autore

Pierfranco Pellizzetti (1947). Genovese, ha insegnato nell’Ateneo genovese Politiche di Territorio ad Architettura, Politiche Globali e Sociologia dei fenomeni politici presso la Facoltà genovese di Scienza della Formazione, Comunicazione istituzionale e d’impresa nella Scuola Politecnica ex-Ingegneria di Genova.

Ha scritto per il Secolo XIX, il Fatto Quotidiano, il Manifesto, La Vanguardia di Barcellona e, sino al dicembre 2017, per la pagina locale de la Repubblica. Continua a farlo per MicroMega (dal 1996, su cui è anche responsabile della rubrica on line di segnalazioni librarie “Rileggiamoli insieme”) e Critica Liberale (dal 1976); da un decennio blogger nel sito de Il Fatto online.

Ha prodotto una consistente bibliografia, i cui ultimi titoli sono “Conflitto” (Codice 2013), “Storia della paura” (Mimesis 2014), “Società o barbarie” (il Saggiatore 2015), “Fenomenologia di Matteo Renzi” (Manifestolibri 2016), “Italia invertebrata” (Mimesis 2017). Nel corso del 2019 tre uscite: a marzo “Il conflitto populista – potere e contropotere alla fine del secolo americano” (Ombre corte), ad aprile “El fracaso de la indignation – del malestar al conflicto” (Alianza Editorial Madrid), edizione spagnola riveduta di “Conflitto”, e - infine - a ottobre un romanzo: “La fine delle buone maniere” per Aragno. Sempre per l’editore Aragno ha pubblicato la ricerca “Dalle Maone all’impresa a rete” (2021) e il “Dialogo sopra i massimi sistemi d’impresa” (2022).

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