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Zena a Toua

Marco Benvenuto

Le novità gastronomiche segnalate da Marco Benvenuto.


Potrebbe essere l'avvenimento gastronomico dell'estate genovese. Monica “Fumetta” Capurro, ha chiuso a metà maggio la storica “Osteria della Foce” per trasferirsi in riva al mare di Corso Italia dove, insieme al consorte, aprirà il “Santamonica”: Per decidere il nome aveva lanciato anche un sondaggio su Facebook, poi ha fatto di testa sua. L'inaugurazione è per il prossimo 11 giugno e Monica ha già fatto sapere di avere il tutto esaurito ancora prima di alzare i battenti.

Ivano Ricchebono, che confessa agli amici di aver iniziato in un locale di 14 metri quadri a Nervi dopo gli studi al Bergese, è l'unico chef stellato a Genova. Adesso ha portato la sua stella dal The Cook, che stava sulla colletta di Arenzano, al Grand Hotel sul lungomare arenzanese. Ha annunciato grandi novità per l'estate, ma non ha detto se tornerà da Antonella Clerici in tv: il suo lancio è arrivato da lì.

Un altro chef che sta facendo fortuna è il giovane Mattia Poggi. E' la star del canale di cucina Alice tv e ormai Roma è la sua piazza ideale. Ma torna sempre volentieri a Genova e lo ha fatto per l'ultima volta al Moody di Piccapietra, protagonista di uno  show cooking per il brand “Cuore di Mamma”. Non poteva dire di no al professor Reboa e al manager della ristorazione  Gregorio Fogliani: le due anime di questo lanciatissimo marchio.

Iperattivo Fabio Cusin, genovese di origini venete e trapiantato a Milano. Appartiene alla famiglia che ha inventato la ristorazione self service e che dal 1948 ad oggi  sfornato 5 miliardi di pasti. Ora fa l'amministratore delegato della Gemeaz, gruppo francese che ha assorbito l'azienda di famiglia. Ma non ha perso il gusto di muoversi nella ristorazione collettiva con il marchio “La Cusina”. Ha rilevato il self service al WTC di San Benigno: all'ora di pranzo ha ingaggiato anche le violoncelliste per allietare il pasto dei clienti. Ma gli resta il boccone in gola quando si affaccia dalle finestra e vede il degrado sottostante. Ha detto che vuole parlare con il sindaco per far cambiare la situazione: ha promesso una cordata antidegrado che comprende  Erg e MSC, aziende di punta che hanno gli uffici da quelle parti.

Il mondo delle scuole di cucina genovesi sta vivendo un momento di grande fermento. Cresce la voglia dei genovesi di mettersi il grembiule e magari tentare una sortita a Masterchef. In questo momento tira molto la ZenaAndCook dell'ambizioso Claudio Castellini. Ha di recente rilevato la scuola che era di Fabio Fauraz e ci sta dando dentro alla grande. Chi, invece, ha lasciato il campo è Serena Lastrico, vulcanica maestra di CucinaTu che non insegnerà più, ha deciso di cambiare vita e si occuperà di cucina ma dal suo sito: dai fornelli al web.

E' stato il protagonista indiscusso dell'ultimo periodo. Parliamo di Roberto Panizza, ormai a tutti gli effetti  mister pesto. Ancora una volta il suo “Campionato mondiale di pesto al mortaio” ha fatto centro. Appena terminata la sesta edizione che ha visto 100 mortai in concorso, il vulcanico Panizza  è già in giro per il mondo come ambasciatore della salsa verde per la quale ha chiesto anche il riconoscimento dell'Unesco. Vorrebbe più considerazione da parte delle autorità, ma portare il campionato del mondo della salsa verde a Milano non mette conto: allora spera in tempi migliori per il 2018.

Chi è passato per Genova e non ha avuto l'accoglienza che sperava di ricevere è Tullio Zembo, direttore de “L'Italiano”, pubblicazione molto seguita dai nostri connazionali  di Baires. Zembo è spezzino, da anni in terra d'Argentina e, insieme a Pietro Sorba partito da Genova e diventato il critico enogastronomico più seguito del Sudamerica, organizza la “Settimana della cucina italiana”. Da anni i due cercano di coinvolgere la Liguria in questa che è una manifestazione seguitissima e che ha già il supporto di numerose amministrazioni regionali italiane. Zembo è stato un mese in Liguria, ma non è riuscito a farsi ricevere dagli amministratori regionali che lo hanno snobbato. Ma non demorde.

Tripadvisor è il temutissimo, dai ristoratori, sito di recensioni che si avvale contributo dei clienti che, usciti dal locale, sfogano la loro insoddisfazione o lodano le portate. Piaccia o no, Tripadvisor orienta le scelte. In questi giorni ha fatto scalpore come al primo posto sia salito il ristorante “Scalvini” di Pontedecimo. Non perché il grande ristorante di Roberta Cumerlotti e dello chef Roberto Villa non meriti tanto, ma perché da tempo immemore la classifica del “Gufetto” è guidata dai soliti Voltalacarta, Bellavida e i “paninari” Gran Ristoro e Masetto: l'incursione al vertice ha fatto notizia.

La “Ostaia de Banchi” esiste dal 1500 in vico De Negri, a Banchi appunto. Da poco più di un anno a gestirla sono arrivata tre ragazzi, che stanno riportando il locale agli antichi fasti. Sergio Canini, Stefano Blè ed Emanuele Crimi sono tre “Collami boys”: arrivano dall'esperienza di Baldin, a Sestri Ponente, dove hanno imparato il mestiere. Quando Luca Collami ha deciso di chiudere con Baldin e puntare sul Santa Chiara, i tre si sono messi in gioco rilevando il locale che sta scalando le classifiche di gradimento. In questi giorni propongono l'asparago viola di Albenga in collaborazione con Slow Food di Carlo Petrini. Vogliono andare lontano.

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