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Genova o cara: Arianna e i suoi super cantune'

Arianna Viscogliosi

Il 7 settembre è stato per Giovanni Toti un gran giorno: prima la presentazione del ponte di Renzo

Piano, poi le baldorie al Covo per il suo compleanno, con ordine: il pomeriggio di Piano è stato molto positivo, soprattutto per la lucida descrizione del percorso che si dovrebbe fare secondo legge che si dovrebbe fare per arrivare all’inizio della costruzione. Toti è stato chiaro, limpido e convincente. Peccato che da Roma vegliassero i “barbari” Toninelli e Di Maio, che boffonchiavano “Autostrade non deve costruire”. Vedremo. Intanto Piano, suggestivo e dolcissimo nel suo racconto, ha detto che la nuova costruzione si chiamerà “Il Ponte” e basta, ovviamente avendolo detto Piano è stata così violenta la suggestione, il fascino di questa scelta, e non sono mancati gli applausi. Facciamo, rispettosamente, osservare, però che il ponte è già da anni una celebre pizzeria di Recco, sistemata proprio sotto al viadotto della cittadina levantina. Non si vorrebbe che Toninelli trovasse l’ennesima occasione, marchio e nome già depositati, per dire il centesimo no. Per fortuna questi presagi Toti ha cercato di sviarli con una nottata di sonno, al Covino, appunto, dove novanta amici lo hanno inondato di champagne. Novanta amici e anche belle donne e qualche politica di lusso, che lo hanno accompagnato in questi cinquant’anni di vita. Per Toti questi prima cinquant’anni è il primo ponte verso i prossimi cinquant’anni, così gli hanno inaugurato. E speriamo sia un ponte d’acciaio.

ARIANNA. Eccola, ancora alla ribalta. Questa dinamica assessore al personale del Comune di Genova, Arianna Viscogliosi, dopo il “coffee time”, dopo il lavoro a casa, dopo insieme alla Serafini, ormai ex, il cane in ufficio, ecco l’ultima iniziativa che avrà come protagonisti i nostri vigili urbani. Arianna li vuole vigili e forti, robusti e ben allenati fisicamente ad alto livello, ed allora ecco che i nuovi cantunè che verranno assunti dovranno essere fior di fighi! Alti, ben prestanti, oltre che ovviamente, ben preparati professionalmente. Allora, ecco che Arianna li sottoporrà a prove atletiche di assoluto valore. Tre prove che si svolgeranno a Villa Gentile, a Sturla (sarà ammesso il pubblico?), subito i vigili saranno sottoposti a quindici, dicasi quindici, piegamenti sulle braccia senza interruzioni, salto in alto con asticella, a 90 e 70 centimetri, ed ancora due giri e mezzo di campo, da compiere in quattro minuti e venticinque secondi, cinque e 25 per le donne. Genova, insomma, ha bisogno di nuove forze, soprattutto fisiche, anche perché le braccia e le mani, essere allenatissime e multe a go go. Questa iniziativa ha fatto ovviamente il giro del mondo e pare che il gruppo “Olio Cuore” la voglia sponsorizzare, naturalmente i vigili dovranno essere sottoposti al famoso salto dello steccato, tanto caro a Nino Castelnuovo.

EVENTI. Ricordate la catastrofe del 1970, l’alluvione storica, con quaranta morti? Ricordate quei mitici versi sull’alluvione… ”Acqua che porta male. Acqua che spacca il monte, che affonda terra e ponte”. Sono parole di quella splendida canzone “Dolce nera”, di Fabrizio De Andrè, che alludeva appunto all’alluvione più catastrofica di Genova, e che oggi sembra quasi un presagio del crollo del ponte Morandi. Così scrive Mariola Niola, sul “Venerdì” di Repubblica, ed aggiunge che i poeti sono sempre degli oracoli involontari e che il loro dolore è pieno di pudore, quel pudore che, dice sempre Niola, questa volta è forse mancato all’informazione, con la conseguenza di trasformare i servizi giornalistici in fiction lacrimose. Ci ha onestamente colpito questa lettura contro corrente del disastro, di casa nostra. E se c’è permesso dirlo ci ha anche convinto.

Di Vittorio Sirianni

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