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Bruccoleri contro vendita farmacie comunali

La consigliera comunale Mariajosé Bruccoleri nei panni della farmacista

La consigliera comunale a Tursi (Lista Crivello) e farmacista Mariajosé Bruccoleri spiega

in una lettera inviata a Genova3000 perché è contraria alla vendita delle farmacie comunali.

Tutti sanno il mio attaccamento al tema “farmacie comunali”: sono nata in una famiglia di farmacisti e lo sono anch’io ed esercito questo meraviglioso mestiere dal 2013, anno in cui mi sono laureata. Ora vedo 43 colleghi e 43 famiglie di colleghi che tremano, e tremano perché non vogliono andare a casa.
Recentemente abbiamo svolto a Tursi la commissione sulle farmacie comunali e ho cercato quanto più possibile di fare capire la figura del farmacista al giorno d’oggi.
Non siamo solo venditori di aspirine di Moment, ma siamo l’interfaccia primaria dei cittadini i quali si fidano di noi e prima di andare dal medico della mutua o dallo specialista vengono da noi che li consigliamo al meglio e li guidiamo nelle scelte sanitarie e farmacologiche migliori e ci facciamo in quattro per essere operatori di salute!
Quale è il valore aggiunto di un farmacista? La formazione, poca è quella obbligatoria ma tanta è quella necessaria per svolgere questo lavoro al meglio.
Siamo noi stessi a valutare quale e che percorso formativo intraprendere ma questa decisione crea e determina la formazione professionale che si vuole intraprendere. Personalmente faccio molti corsi e sapete chi incontro sempre? Dipendenti delle farmacie comunali, sempre presenti ad ogni formazione: tanto si è investito su di loro e sul loro sapere e questo grande valore aggiunto lo riconoscono i clienti delle farmacie comunali per cui i consigli dei loro farmacisti valgono molto più che il fatturato o i numeri dei bilanci delle farmacie.
Le farmacie comunali fin da principio servivano per fornire servizi ai cittadini i quali non dovevano essere per forza remunerativi. Ora preso atto del fatto che le farmacie hanno comunque un bilancio positivo e che sono stati fatti enormi investimenti sulla robotica e sui macchinari presenti nelle farmacie comunali considerate gioiellino di Genova, perché fare un regalo ai privati!?
La base d’asta è bassa: non regaliamo ai privati alle multinazionali ciò che è un gioiello pubblico! Continuiamo a investire sulla formazione dei 43 dipendenti e andiamo fieri come comune di avere come partecipata un azienda sana come quella che rappresenta farmacie comunali di Genova.
Non dimentichiamo inoltre il servizio di recupero del farmaco che effettuano le farmacie comunali a favore della Gigi Ghirotti, accordo che permette alla onlus di usufruire di moltissimi farmaci  che non vengono più utilizzati dai cittadini.
Sono contenta dell’ultima commissione avvenuta a Tursi perché vari esponenti della maggioranza si sono anche loro espressi in maniera negativa sulla decisione di vendere le farmacie, per il valore sociale che esse rappresentano. Spero anche l’assessore Matteo Campora ed il sindaco possano rivalutare la decisione di vendere. In un momento drammatico come quello della nostra Genova post ponte Morandi dove l’economia della città ne risente molto e ogni settimana a Tursi incontriamo sindacati e impiegati che stanno per essere licenziati non contribuiamo a mettere in crisi anche i dipendenti di una realtà  sana come farmacie comunali.

Mariajosé Bruccoleri

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