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Affitti brevi e locazioni turistiche, TAR del Lazio boccia l’identificazione in presenza degli ospiti

Antonio Piccioli

Reazioni positive da parte degli agenti immobiliari associati alla FIAIP (Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali) alla recente sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) del Lazio che ha annullato la circolare del Ministero dell’Interno del 18 novembre scorso. Il provvedimento ministeriale imponeva l’identificazione in presenza degli ospiti delle strutture destinate ad affitti brevi e locazioni turistiche, suscitando fin da subito l’opposizione della categoria.

La sentenza arriva in un momento cruciale: a ridosso dell’inizio della stagione estiva, quando in Liguria si registra il picco massimo dei contratti di locazione breve. Secondo i dati del Ministero del Turismo, sono quasi 44 mila gli immobili interessati da questa tipologia di attività nella sola Regione Liguria. Un comparto che rappresenta una fetta importante dell’economia locale, generando un ampio indotto anche in settori collaterali legati al turismo. 

“Siamo molto soddisfatti per la decisione del TAR – ha commentato Antonio Piccioli, presidente di Fiaip Liguria –. Si tratta di un’altra battaglia portata avanti con determinazione dalla nostra Federazione e che oggi porta benefici concreti a tutti gli operatori del settore. Finalmente si apre la strada verso una semplificazione delle regole, troppo spesso complicate e anacronistiche, che finivano per penalizzare inutilmente chi lavora con serietà e professionalità”.

Il TAR ha stabilito che l’identificazione fisica degli ospiti non è un obbligo previsto dall’articolo 109 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS), definendo la misura ministeriale “sproporzionata” e priva di una reale giustificazione in termini di sicurezza. Un onere ritenuto eccessivo e non giustificato per i gestori e i proprietari di immobili destinati agli affitti brevi.

Ora la speranza di FIAIP è che il Ministero dell’Interno possa intervenire con una nuova circolare che autorizzi formalmente l’utilizzo di strumenti di identificazione a distanza, capaci di garantire un adeguato livello di sicurezza senza gravare inutilmente su tempo e risorse degli operatori.

“L’innovazione tecnologica – conclude Piccioli – offre oggi strumenti efficaci per identificare in modo sicuro gli ospiti senza richiedere obbligatoriamente la presenza fisica. Ci auguriamo che il Viminale possa recepire al più presto il messaggio lanciato dal TAR e procedere verso una regolamentazione più moderna e funzionale”.

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