Matteo Paroli neo commissario del porto, buona la prima con il territorio

Matteo Paroli (a destra) accanto a Paolo Piacenza
Non è uomo di mare nell’accezione comune, Matteo Paroli, neo commissario straordinario dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale. Ma con il mare dimostra subito di saperci fare e la sua è una vita trascorsa tra i porti. Dalle sue prime parole si capisce l’amore per queste strutture e per Genova e Savona.
Poi afferma che qualcuno gli ha detto che è logorroico; in effetti parla molto ma la sua loquacità crea interesse e facilità a seguire le sue dichiarazioni perché riesce ad esprimere bene una materia tecnica e a tratti anche ostica di shipping, dei regolamenti in banchina e di come funzionano i porti, compresa la burocrazia italiana che è peggio del mare in burrasca come difficoltà ad uscirne indenni.
Insomma, alla prima conferenza stampa a Palazzo San Giorgio l’appena insediato (“sono arrivato da 4 ore”, afferma) numero uno dei porti del nostro mare, di noi liguri, Genova e Savona, offre una decisamente buona impressione di professionalità, competenza ma anche, e non è poco, capacità di rapporti umani e comunicazione.
Approda sotto la Lanterna forte di un’ottima storia di vita lavorativa, tutta nel settore: laureato in Giurisprudenza, “ha costruito la sua carriera consolidando una profonda competenza nel diritto della navigazione, nella pianificazione portuale e nella governance dei sistemi logistici integrati”, informa una nota dell’Autorità Portuale.
Nel suo passato ci sono la carica di segretario generale dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale (Livorno, Piombino, Portoferraio, Capraia e Rio Marina), quella dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale (Pesaro, Ancona, San Benedetto del Tronto, Pescara e Ortona).
Ha ringraziato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini ed il suo vice Edoardo Rixi per la fiducia; fa sapere di aver incontrato la sindaca Salis e di essere in procinto di farlo con quello di Savona, spiegando che il rapporto tra porto e città è fondamentale. Approva la Diga che definisce assolutamente fattibile, sostiene che la concorrenza è positiva ma c’è anche un interesse superiore da rispettare che è quello del bene comune dei porti. Rivendica agli scali di Genova e Savona importanza mondiale e sottolinea che non si è competitor del porto accanto, ma piuttosto di quelli esteri, internazionali.
Insomma visti i travagli recenti, Paroli sembra l’uomo giusto per voltare pagina nei porti della terra ligure, per eccellenza marinara.
Buona la prima!
Dino Frambati
Dino Frambati