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Morandi, la sindaca Salis alla cerimonia di intitolazione dei giardini Luigi Matti Altadonna

«La memoria è un muscolo che va allenato. Non bisogna smettere di ricordare quello che è successo il giorno del crollo del ponte Morandi, che è un esempio di mala politica, mala gestione della cosa pubblica e superficialità». Con queste parole la sindaca Silvia Salis ha aperto la cerimonia di intitolazione dei Giardini Luigi Matti Altadonna, una delle 43 vittime del tragico crollo del 14 agosto 2018, aveva 35 anni. L’evento si è svolto questa mattina nell’area verde adiacente ai civici dal 16 al 36 neri della parallela a via Coni Zugna.

Rivolgendosi ai familiari di Altadonna, Salis ha espresso profonda vicinanza: «I genitori parlano una lingua universale, ma non posso neanche immaginare il vostro dolore, il più grande e incomprensibile che si possa provare nella vita. Era importante che oggi il Comune fosse presente, e lo sarà anche negli anni a venire».

La sindaca ha ribadito l’importanza della verità e della responsabilità istituzionale: «Dobbiamo pretendere serietà e una gestione pubblica che non porti mai più a tragedie simili. Far emergere la verità è compito delle istituzioni».

Salis ha poi sottolineato il valore simbolico del luogo scelto per l’intitolazione: «È bello che Luigi sia ricordato in un ambiente che guarda al futuro, pieno di bambini. Portare la memoria nei luoghi giusti significa costruire speranza».

In chiusura, la sindaca ha ricordato l’impegno dell’amministrazione nel mantenere vivo il Memoriale delle vittime del Ponte Morandi: «Vogliamo che il passaggio al Memoriale diventi parte della formazione dei nostri giovani, perché imparino a chiedere alle istituzioni verità, impegno e coerenza».

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