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Sono monarchico, non fascista

Aurelio Di Rella-Tomasi di Lampedusa

Sono monarchico e non sono né fascista né antifascista perché il fascismo italiano era indissolubilmente legato

alla persona di Mussolini che è morto il 28 aprile 1945 e dichiararsi oggi antifascista equivale a dichiararsi anti napoleonico. Però se essere antifascisti oggi significa essere contro chi vuole imporre le sue idee con la violenza e la prevaricazione allora sono anch'io antifascista e quindi ieri, da antifascista, ero idealmente al fianco di Forza Nuova per rivendi...care il diritto di tutti gli Italiani di fare politica, di esprimere le loro idee e di manifestare democraticamente. Credo che i comunisti abbiano il diritto di qualificare fascisti quelli che ritengono tali siano essi liberi pensatori o tradizionalisti cattolici o forzanovisti e che venerdì scorso avessero il diritto di manifestare in Piazza De Ferrari (trecento in una città di 600.000 abitanti!) contro quello che hanno definito il "ritorno dei fascisti". Se qualche gruppo politico avesse cercato di impedire loro l'esercizio di un diritto costituzionale idealmente mi sarei contrapposto agli aggressori. Credo, per contro, che la feccia rossa che voleva impedire con la violenza l'esercizio di diritti costituzionali ai forzanovisti meriti di essere etichettata come fascista, nell'accezione odierna del termine. Quelli che affermano che contro i fascisti o qualificati tali tutto è lecito devono essere coerenti. O vale la forza della legge o la legge della forza. Se prevale la legge della forza ha ragione chi picchia più duro. Se i "fascisti" o presunti tali diventassero più forti e affermassero che contro i sedicenti antifascisti tutto è lecito?

Aurelio Di Rella Tomasi di Lampedusa
(avvocato e gattopardo)

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