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Genova: i dipendenti del Comune in smartworking sono il 53%

Una riunione in videoconferenza a Palazzo Tursi

Continua ad aumentare il numero di dipendenti del Comune di Genova in smartworking e, grazie anche all'organizzazione più centrata sugli obiettivi da raggiungere con più flessibilità che sui singoli compiti, i primi riscontri sull'efficienza e sull'efficacia sono positivi. Il Comune sta monitorando gli effetti della riorganizzazione del lavoro, per trasformare un'emergenza in opportunità e ripensare le modalità di lavoro anche in futuro.
Per adesso i direttori delle singole divisioni comunali hanno mandato un report dell'attività all'assessore al Personale Giorgio Viale, in cui sostengono che, dopo qualche difficoltà tecnica e di controllo a distanza dei processi, non sono mancati effetti positivi.

I dati
Al 25 marzo erano 2.549 i dipendenti del Comune di Genova in smartworking, su un totale di 4.800. Effettivamente presenti in ufficio erano in totale 436 dipendenti comunali, numero a cui si giunge togliendo i dipendenti che usufruiscono di varie misure, come la legge 104, lo smaltimento delle ferie pregresse, il part-time verticale e coloro che sono esonerati dal servizio, come i collaboratori scolastici.
Ad aver aderito allo smartworking sono ad oggi il 53 per cento dei dipendenti, una percentuale sempre in crescita, con significative variazioni tra una divisione e l'altra, dall'81 per cento della direzione sistemi informativi al 28 per cento della direzione servizi civici. Nei prossimi giorni, la fetta di dipendenti in smartworking aumenterà ancora dalle 200 alle 300 unità.

Problemi e opportunità
Non sono mancate le problematiche, dai collegamenti inizialmente instabili con gli applicativi gestionali alla difficoltà di reperire in breve tempo tutti i pc necessari per i dipendenti che ne sono sprovvisti. Ma complessivamente le direzioni comunali, come l'area “servizi alla comunità”, giudicano l'esperienza “un'occasione di crescita per l'organizzazione nel complesso”. Tra le attività svolte da questa divisione, la riconversione digitale dell'offerta museale con tour virtuali, la biblioteca online con iscrizioni facilitate, percorsi formativi per i dipendenti sui temi della sicurezza, della protezione civile, dell'anticorruzione. Vengono fissati obiettivi settimanali, puntando così sul risultato, e si migliora il senso di appartenenza alla comunità di lavoro con l'uso di chat sui social network. Anche l'area risorse tecnico-operative dà un giudizio positivo: le attività amministrative proseguono regolarmente, anche le commissioni di gara si fanno da remoto e con il 10 per cento del personale fisicamente in ufficio si riesce a dare risposta alle richieste per attività non remotizzabili.

Prospettive future
“Il Comune di Genova si era già attivato, ben prima dell'emergenza Coronavirus, con le modalità di lavoro intelligente, per questo gli staff coinvolti hanno saputo rispondere tempestivamente alle problematiche tecniche iniziali, inevitabili nel passaggio in massa allo smartworking – spiega l'assessore Giorgio Viale -. Questa è un'emergenza, ma vogliamo che diventi un'opportunità, ad esempio spingendo sulla dematerializzazione degli atti e delle procedure”.
Dopo la valutazione con le direzioni del personale, il Comune promuoverà un questionario interno ai dipendenti, per avere un giudizio sull'esperienza dello smartworking. “Quando avremo i dati completi, se sarà confermato un aumento dell'efficienza della macchina, non potremo non implementare le modalità di smartworking e la flessibilità legata al raggiungimento degli obiettivi”. 

L'attività politica
Anche l’attività del consiglio comunale e delle commissioni consiliari è proseguita grazie all’aiuto della tecnologia. I lavori della sala rossa si sono riaperti con il collegamento in videoconferenza dei consiglieri e la possibilità per i cittadini di seguire i lavori in diretta sulla pagina Facebook del Comune di Genova.
“In seguito ai decreti di chiusura sempre più stringenti – commenta il presidente del consiglio comunale Alessio Piana – ci siamo attivati per trovare una soluzione per continuare, in assoluta sicurezza, l’attività istituzionale. I lavori del consiglio comunale e delle commissioni sono stati organizzati in videoconferenza e di questo devo ringraziare, per il grande impegno, il personale della Segreteria Generale e degli organi istituzionali, i tecnici della direzione Sistemi Informativi e di Liguria Digitale”.

La piattaforma
Così, dopo una prova generale venerdì 20 marzo, la prima seduta di commissione consiliare e di consiglio comunale si è svolta martedì 24 marzo in regime di smartworking sulla piattaforma WebEx Cisco, che  consente un numero illimitato di collegamenti e, nello specifico, permette ad ogni consigliere partecipante da remoto di esprimere il proprio voto. Continua Piana: “Personalmente posso dire che, pur essendo un po’ più complicato confrontarsi in un dibattito in questo modo, siamo riusciti a votare delle delibere importanti per la città”.
Pur con qualche difficoltà tecnica non riconducibile alla piattaforma ma alla connessione internet, i consiglieri, al termine della seduta, hanno dichiarato il loro apprezzamento per come si sono svolti i lavori. E per la prossima settimana è già prevista una commissione consiliare e per il 31 marzo, come ogni martedì, il consiglio comunale.
Molto seguita è stata anche la diretta streaming su Facebook: 14.951 le persone raggiunte, 1.219 le interazioni e 6.193 le visualizzazioni totali.

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