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Rapallo, presentato il progetto di sostenibilità ambientale #RiciclAMI

Da sinistra: Alberti, Colombo, D'Imporzano e Proietto

Può una lenza da pesca, un piccolo filamento di plastica, trasformarsi in un paio di occhiali? Sì e con grande beneficio per l’ambiente. Perché le lenze di cui si parla sono quelle rinvenute sui fondali, dove rischiano di creare gravi danni alla flora e alla fauna marina.

Ecco quindi il progetto di sostenibilità ambientale promosso dallo Style Diving di Rapallo in collaborazione con l’associazione “5 Terre Academy”, che ha ideato e sta portando avanti l’iniziativa con la preziosa collaborazione dei centri diving, tra cui quello rapallese che è stato il primo ad aderire.

Il progetto è stato presentato questa mattina nel salone consiliare del municipio. Presenti il sindaco Carlo Bagnasco, gli assessori Elisabetta Lai (Turismo) e Filippo Lasinio (Lavori pubblici), i consiglieri comunali Fabio Proietto (Ambiente) e Daniele Trucco (Politiche green).

Presenti inoltre Elena Colombo e Marco Alberti (titolari di Style Diving) e Leonardo D'Imporzano (5 Terre Academy).

L’iniziativa prevede il recupero da parte dei sub di lenze e materiale plastico di piccole dimensioni che si depositano sui fondali, evitando quindi che le microplastiche vadano ad incidere pesantemente sulla biodiversità marina e alterino l’ecosistema entrando nella catena alimentare.

Il materiale recuperato dai subacquei di Style Diving verrà depositato in un apposito contenitore, messo a disposizione dal Comune di Rapallo. Del ritiro si occuperà personalmente il giornalista Leonardo D'Imporzano, presidente della “5 Terre Academy”.

La nota più curiosa è la destinazione del materiale, tutta all’insegna del riciclo e dell’economia circolare. Le lenze, infatti, verranno utilizzati per produrre i “SeaGlasses” occhiali da sole interamente realizzati con la stampante 3D.

«Parliamo di un progetto lungimirante, in linea con il nostro sogno di città sempre più attenta alla tutela ambientale e rispettosa della natura» osserva il sindaco Bagnasco, che ha poi posto l’accento sulle opere di grande rilevanza che stanno interessando la città e sulla necessità di coinvolgere il mondo della scuola con campagne di sensibilizzazione sul tema del “green”. 

Sul legame tra lavori pubblici e sostenibilità è intervenuto l’assessore Lasinio: «Con la messa in funzione del depuratore e le opere di bonifica e dragaggio, sogniamo di portare nel golfo di Rapallo la Bandiera Blu - commenta - In più, è in fase embrionale uno studio per l’installazione di geotubi a protezione della costa laddove non è possibile realizzare massicciate per necessità paesaggistiche e per preservare i fondali».

L’assessore al Turismo Elisabetta Lai si è già detta disponibile all’organizzazione di iniziative a corredo di #RiciclAMI per incentivare il recupero delle lenze abbandonate.

Anche il consigliere Fabio Proietto, promotore del progetto, ha sottolineato la crescente vicinanza al concetto di “Ambiente” della città. «Rapallo non è più quella degli anni ‘60, l’amministrazione comunale guarda al futuro con attenzione sempre maggiore alle politiche “green” - spiega - Questa è la seconda iniziativa organizzata dallo Style Diving dopo la pulizia della spiaggia di Pomaro, a San Michele di Pagana. A loro va il mio grazie, così come ringrazio la “5 Terre Academy” per aver accolto favorevolmente il mio desiderio di dare il nome di Rapallo a uno dei modelli degli occhiali da sole».

Un plauso all’iniziativa anche da parte del consigliere Daniele Trucco: «Da laureato in Biologia - osserva - sono consapevole che quanto stia accadendo sotto alla superficie del mare sia drammatico. Pertanto, trovo lodevole questa iniziativa che punta a tutelare la biodiversità marina». 

Elena Colombo e Leonardo D'Imporzano hanno poi spiegato come sia nata l’iniziativa e quanto sia importante portare avanti un concetto di “Plastic Less”. «Si parla tanto di “plastic free”, ma è un concetto estremamente difficile da realizzare e la plastica resta comunque molto utile sotto tanti aspetti - osserva D’Imporzano - Quello che bisognerebbe fare è considerarla come risorsa, non come rifiuto, e puntare sul riutilizzo evitando la plastica usa e getta».

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