‘I Pallavicino di Genova’, presentato il volume che racconta la storia della dinastia
È stato presentato martedì scorso a Palazzo Interiano Pallavicino a Genova, alla presenza del Principe Domenico Antonio Pallavicino e del noto critico d’arte Vittorio Sgarbi, l’esclusivo volume “I Pallavicino di Genova. Una stirpe obertenga patrizia genovese nella storia d’Europa e del Mediterraneo”, ricco excursus storiografico e divulgativo su una famiglia che ha ricoperto per oltre 800 anni le più importanti cariche pubbliche, i principali ruoli di governo, delicati incarichi diplomatici e alti gradi militari riuscendo sempre a contemperare operazioni finanziarie e attività mercantili con uno spiccato mecenatismo sia in campo artistico sia sociale.
“Ho la soddisfazione di presentare, questo volume dedicato alla storia della mia famiglia. Un’opera che costituisce un contributo fondamentale al riordino del patrimonio storico familiare che mi sono ripromesso di valorizzare e consegnare intatto alla città che ne è stata culla: Genova”. Ha spiegato il principe Domenico Antonio Pallavicino all’apertura dell’evento esclusivo moderato dalla giornalista de ‘La Nazione’ Letizia Cini e a cui hanno partecipato un centinaio di ospiti illustri. Ed ancora: “Molte pubblicazioni hanno nel corso dei decenni valorizzato singoli personaggi, palazzi e opere d’arte della famiglia, ma mancava una pubblicazione che fornisse un’ampia e complessiva panoramica dell’antico clan o, come si diceva nella nostra città, albergo, che è stato per secoli tra i protagonisti della vita politica, economica e sociale di questa Città e del suo Dominio”.
“I saggi raccolti nel volume – scrive il celebre critico e direttore artistico della Fondazione Pallavicino ETS di Genova Vittorio Sgarbi – approfondiscono l’importanza del Messale della Natività del Cardinale Antoniotto Pallavicino, un codice miniato per le funzioni liturgiche della cappella Sistina; il sostegno per la controfacciata della chiesa di San Siro della quale la famiglia Pallavicino assume il giuspatronato; le committenze di opere di Rubens e di Van Dyck; le sculture della famiglia Pallavicino presso il cimitero monumentale di Staglieno, con le opere di Santo Varni e Augusto Rivalta”.
La pubblicazione edita da Sagep, con le autorevoli voci narranti di Barbara Bernabò, Elena De Laurentiis, Andrea Lercari, Caterina Olcese Spingardi, Anna Orlando e Roberto Santamaria, diventa occasione per approfondire 800 anni di storia grazie alla collaborazione realizzata, tra gli altri, con l’Archivio di Stato di Genova, la Biblioteca Civica “Berio”, la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Liguria.
Tramite l’apertura e la sistematizzazione dell’Archivio Pallavicino, fonte straordinaria di materiale inedito in ottimo stato conservativo, vengono così tracciati gli impegni pubblici e di solidarietà della famiglia, le attività mercantili, le operazioni finanziarie, i luoghi simbolo del casato e le grandi committenze a Rubens e Van Dyck. Il ruolo della famiglia viene letto anche attraverso la lente di fascinosi eventi di élite della nobiltà europea, tra cui il gran ballo a Palazzo della Marchesa Vittoria Pallavicino durante la visita, nel settembre 1892, dei Sovrani d’Italia Umberto e Margherita.
Centrale la figura del Marchese Domenico Pallavicino (1867 -1928), al tempo stesso portatore dei valori della trazione e pioniere di modernità, anticipando gli obiettivi di impegno sociale promossi in questi anni dalla Fondazione Pallavicino ETS di Genova. Il Marchese Domenico Pallavicino, come il padre, fu socio della prestigiosa Società Ligure di Storia Patria, su incarico del Ministero degli Interni del Regno d’Italia fu chiamato a comporre la Commissione Araldica Ligure per il riconoscimento di titoli, l’uso delle armi gentilizie da parte dei cittadini e gli stemmi dei Comuni. Non solo, venne ricevuto quale cavaliere d’Onore e Devozione nel Sovrano Militare Ordine di Malta e, nel corso degli anni, presiedette la Società del Casino e l’Accademia Ligustica di Belle Arti, sedette tra gli amministratori degli Ospedali Galliera, fu socio e console dell’Associazione A Compagna, sorta nel 1923 per valorizzare la storia e le tradizioni genovesi, oltre a dirigere il Comitato Regionale di Genova della Croce Rossa Italiana. Grande passione del Marchese Domenico Pallavicino la musica: fu apprezzato compositore, tanto che per la prima presentazione del volume a Palazzo, organizzata dalla Fondazione Pallavicino, sono state eseguite in prima assoluta alcuni brani tratti dalle Sue opere dal pianista Christian Pastorino.
La consigliera comunale Barbara Grosso e il critico Vittorio Sgarbi
La consigliera comunale Elena Manara e l'avvocato Daniela Anselmi