Nel corso dell’ultima settimana la Polizia Locale del Comune di Genova ha ottenuto significativi risultati nel contrasto di vari reati: in particolare furto e tentato furto con 4 arresti in totale, spaccio di sostanza stupefacente, con un arresto e 4 assuntori segnalati alla Prefettura, e immigrazione clandestina, con tre ordini di espulsione notificati, uno dei quali già eseguito.
L’operazione più articolata è stata quella eseguita sabato sera dal personale del GOCS (Gruppo operativo contrasto stupefacenti) che ha tratto in arresto tre cittadini sudamericani per furto aggravato in concorso. L’intervento è l’esito di un’attività investigativa condotta nella scorsa settimana e che ha avuto origine dalla notizia del furto di uno zaino avvenuto lo scorso 21 settembre, in un locale del centro storico.
Le prime attività d’indagine, eseguite mediante visione delle telecamere e utilizzo del portale targasystem, hanno da subito evidenziato che il furto potesse essere stato commesso da una banda di trasfertisti provenienti da Milano. Quando sabato l’automobile sospetta ha fatto ritorno a Genova è scattato il piano messo a punto dalla Polizia Locale.
Il veicolo, con a bordo tre persone, è stato individuato e sottoposto a un servizio di sorveglianza stretta attraverso diversi dispositivi di agenti. Dall’attività di pedinamento è emerso come le tre persone facessero diverse soste davanti ai vari locali nella zona del centro, con l’obiettivo di individuare dei facili bersagli. In serata, il veicolo si è fermato in Corso Italia: mentre il conducente è rimasto al posto di guida, i due passeggeri, un uomo e una donna, si sono separati e si sono diretti verso la zona dei locali di Boccadasse.
Il comportamento dei due ha avvalorato i sospetti che fossero intenzionati a commettere un furto: la donna ispezionava i locali mentre l’uomo restava più dietro per farle da palo. Alle 21:35circa la donna si è seduta, da sola, ai tavolini esterni di una pizzeria in via Boccadasse e dopo aver fatto finta di chiedere il menu, ha sottratto la borsa di una turista inglese, che non si è accorta di nulla. Immediatamente l’uomo si è frapposto tra la complice e il tavolino della turista, in modo da coprire la visuale. Gli agenti, che si erano appostati a un muretto, hanno assistito al fatto e hanno subito bloccato i due che nel frattempo tentavano di allontanarsi. Contestualmente gli altri agenti, che erano rimasti a bordo di auto civetta, hanno bloccato il conducente del mezzo che, mentre era in chiamata WhatsApp con i due complici per coordinarsi nell’attività criminosa, si era accorto dell’intervento della Polizia Locale e ha provato invano a fuggire. La donna, peruviana di 41 anni, e i due uomini, il conducente peruviano di 43 anni e l’altro cubano di 52 anni, sono stati accompagnati presso gli uffici della Polizia Locale e sottoposti ai rilievi del caso, da cui sono emersi svariati precedenti soprattutto per reati contro il patrimonio. Il conducente e la donna, inoltre, risultavano entrambi destinatari di ordine di carcerazione per cumulo di pene. I tre, ai quali è stato contestato il concorso nell’esecuzione del furto, attuato mediante una precisa organizzazione dei ruoli, sono stati arrestati ed è stato informato il pubblico ministero di turno che ha disposto il rito direttissimo. Contestualmente è stata data esecuzione agli ordini di carcerazione accompagnando la donna presso la casa circondariale di Pontedecimo, per scontare la pena di 1 anno e 5 mesi, e l’autista presso la casa circondariale di Genova Marassi, per scontare la pena di 4 anni e 2 mesi. Al termine del rito direttissimo, il giudice ha convalidato i tre arresti come richiesto dal pm, ed ha inoltre applicato la misura cautelare del divieto di dimora a Genova e provincia nei confronti dell’unico soggetto non sottoposto a carcerazione definitiva.
Ancora nella serata di sabato, intorno alle ore 21, le pattuglie dell'Unità territoriale Valpolcevera in servizio di presidio antidegrado in piazza Vittorio Veneto, a seguito di forti rumori provenienti dall'installazione di raccolta differenziata automatizzata di AMIU, posta a poche decine di metri di distanza, hanno visto un uomo, armato di oggetto contundente (presumibilmente un martello), intento a danneggiare l'apparecchiatura. L’uomo, dopo essersi dato alla fuga nelle vie limitrofe, è stato individuato e fermato nei pressi della stazione di Sampierdarena dagli agenti, supportati da colleghi di altre pattuglie, chiamate in ausilio. Dai filmati di videosorveglianza e da un testimone è stata confermata la responsabilità dell’uomo fermato, di nazionalità ungherese, che è stato accompagnato per l’identificazione presso gli uffici di Ortiz dove al termine delle formalità di rito è stato deferito all'autorità giudiziaria per danneggiamento aggravato.
Giovedì sera, il personale del GOCS ha tratto in arresto un uomo, un italiano di 36 anni, per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti. L’uomo, noto per precedenti relativi allo spaccio di droga, era sospettato di effettuare cessioni di droga, nella zona ricompresa tra via Garibaldi e piazza Portello. Per questo motivo è stato organizzato un servizio di monitoraggio dedicato e poco prima delle 23 è stato individuato un consumatore italiano che acquistava sostanza stupefacente dal presunto spacciatore in piazza Fontane Marose. Dopo lo scambio gli agenti hanno fermato l'acquirente, segnalato alla Prefettura per consumo di sostanza stupefacente, trovandolo in possesso di una dose di cocaina. Acquisito il riscontro oggettivo della cessione, il restante personale ha fermato il presunto pusher. Durante le perquisizioni domiciliare e personale, è stata trovato il denaro frutto della cessione degli stupefacenti, materiale da confezionamento e pesatura. L’uomo è stato altresì trovato in possesso di un cutter a serramanico per il quale è stato denunciato per porto di armi od oggetti atti a offendere. Dell’arresto è stato avvisato il pubblico ministero di turno che ha disposto la custodia dell'arrestato presso le camere di sicurezza della Questura. In sede di udienza di convalida il pm ha chiesto al giudice la convalida dell’arresto, il giudice ha convalidato l’arresto e non ha ritenuto di emettere misura cautelare.
Nella notte a cavallo tra giovedì e venerdì, agenti del Nucleo Reati Predatori, impegnati in un servizio serale e notturno appositamente predisposto contro il fenomeno delle “spaccate” di vetrine o veicoli nel centro città, hanno arrestato un uomo di nazionalità palestinese di 46 anni, per tentato furto aggravato e danneggiamento di un’automobile di targa tedesca, parcheggiata in zona Porto Antico. L’uomo ha spaccato con un oggetto contundente il lunotto posteriore dell’auto sottraendo alcuni oggetti dall’abitacolo ma è stato prontamente bloccato dagli agenti. A seguito di ricerche mirate, anche attraverso il monitoraggio dei database sulle presenze nelle strutture alberghiere, sono stati contattati i proprietari dell’auto: due giovani tedeschi, in vacanza in Italia. L’uomo è stato processato per direttissima, l’arresto è stato convalidato su richiesta del pm di turno, il giudice ha emesso la misura cautelare del divieto di dimora in provincia di Genova. I servizi anti “spaccate” proseguiranno anche nelle prossime settimane.
Giovedì scorso, è stato svolto un servizio mirato per contrastare il degrado urbano nel Centro Storico cittadino. Il servizio ha visto impiegati 8 operatori del Nucleo Centro Storico e 14 operatori del Reparto Sicurezza Urbana – Nucleo Antidegrado, oltre all'unità Cinofila del medesimo reparto.
Il personale è stato impiegato nel controllo di Via di Prè, in particolare il tratto tra Piazza Santa Fede e Piazza dello Statuto. Gli operatori sono stati coordinati per garantire interventi sinergici, procedendo ad effettuare controlli di Polizia di tutti i presenti. Successivamente, è stato ampliato il campo delle operazioni anche alle aree limitrofe, effettuando sopralluoghi nel lato ponente di Via di Prè, nella Calata Vignoso e nell'area a monte di via del Campo cd. "ghetto".
L’unità cinofila è stata impiegata sia per il controllo dei singoli soggetti fermati che dell'area d'interesse, al fine di individuare eventuale sostanza stupefacente occultata in loco.
All'esito dell’operazione sono stati deferiti a piede libero tre uomini, un nigeriano, un senegalese e un marocchino, per inosservanza della normativa sugli stranieri, con conseguente notifica dell’ordine di espulsione dal territorio nazionale. In particolare il soggetto di nazionalità marocchina è stato deferito per possesso di un coltello e per ricettazione, in quanto in possesso di una carta di credito e un codice fiscale altrui. In questo caso, trattandosi di straniero irregolare sul territorio nazionale gravato da numerosi precedenti di polizia, in collaborazione con l’Ufficio immigrazione della Questura si è proceduto alla sua espulsione coattiva con accompagnamento presso il CPR di Roma.
Sempre giovedì scorso, il personale del Nucleo Tutela Ambientale è intervenuto congiuntamente al Corpo dei Carabinieri Cites e al personale dell’Asl in lungo Polcevera per un caso di possesso irregolare di animali. Da un precedente intervento era emerso che una giovane donna maggiorenne, in passato già deferita per occupazione abusiva di immobile di civica proprietà, deteneva in un piccolo appartamento animali anche esotici. Al momento del controllo gli agenti hanno rinvenuto: una coppia di cani di razza Pitbull con relativa cucciolata, altri tre cani di razza Bulldog francese, Yorkshire e Chihuahua, e altri animali quali un pitone, un’iguana, tre tartarughe, due gerbilli, due moffette, un furetto, un suricato, un drago barbuto.
Nel corso delle operazioni presso l'abitazione, la sedicente proprietaria degli animali ha reperito un coltello e ha minacciato di compiere azioni lesive sulla sua persona. La pattuglia della Polizia Locale è riuscita a ricondurla alla calma e a portare regolarmente a termine le operazioni di sequestro degli animali. Gli animali sono stati tutti affidati alle cure di varie associazioni specializzate.
A seguito di attività svolta a contrasto dell'abusivismo commerciale nelle zone turistiche e di ricostruzione delle dinamiche legate al commercio di marchi contraffatti, lunedì mattina il Nucleo Antidegrado del Reparto Sicurezza Urbana ha dato attuazione a un decreto di perquisizione emesso dalla locale Procura della Repubblica. Obiettivo della delega due immobili, prospicienti l'area della Darsena cittadina e utilizzati quali deposito e sartoria.
Entrambe le perquisizioni hanno dato esito positivo: un locale era adibito a sartoria per apposizione etichette con marchi apocrifi; nell'altro è stato rinvenuto un significativo numero di accessori di abbigliamento – borse, cappellini, cinture, portafogli - con marchio contraffatto.
In particolare, sono stati sequestrati circa mille articoli tra accessori, certificati di "autenticità" e packaging oltre al materiale utilizzato nella sartoria ovvero 75 rocchetti di filo da cucire, 4 rotoli di etichette indicanti taglia di vestiti e una macchina da cucire marca Singer. Al momento risultano indagati 3 soggetti di nazionalità senegalese.
Nel weekend, infine, gli agenti del Reparto sicurezza stradale hanno sottoposto a controllo 15 conducenti e detratto in totale 9 punti di patente per violazioni alle norme del codice stradale.
Si precisa che resta salva la presunzione di innocenza: pertanto tutti gli indagati sono da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva. Per quanto di competenza del Procuratore della Repubblica, relativamente ai fatti di rilevanza penale.
«Ancora una volta la Polizia Locale di Genova, che ringrazio per la professionalità e per l’impegno con cui riesce a contrastare i diversi fenomeni e contesti criminali che si trova quotidianamente ad affrontare, dimostra non solo di essere un Corpo estremamente efficiente ma di riuscire grazie all’uso mirato di mezzi e risorse umane a dare le risposte più adeguate e in tempi rapidissimi per garantire la sicurezza di tutti». Lo dichiara l’assessore alla Sicurezza e Protezione Civile Sergio Gambino.