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Sport

Punto sport - La Samp è rinata

Super User 01 Ottobre 2024 180 Visite

Quando si dice che il calcio è un fenomeno paranormale, non si sbaglia di molto.

Il nostro bel calcio cittadino, solitamente sereno e quasi indolore, rotto soltanto da quattro o cinquecento facinorosi che hanno disturbato una quantità industriale di poliziotti, offre proprio in questi giorni la sua eccezionale imprevedibilità.

Da una parte i rossoblù, partiti bene ed oggi in crisi, dall’altra i blucerchiati, partiti male ed ora al settimo (meglio dire al terzo) cielo con un’ennesima bella prestazione vincente in quel di Modena.

Le tre ultime vittorie hanno dimostrato che tutto è possibile, che si può cadere, ma si può anche risorgere.

Sempre che si stia molto attenti a non inalberarsi troppo (a Genova succede) e non credere che tutto sia passato e che ora il percorso non potrà che essere tranquillo.

La società sembra, dopo mille delicate vicende, entrata in una tranquilla normalità, le parole del presidente sembrano tranquillizzanti, i soldi, non tanti, ci sono, ma ma soprattutto c’è la sensazione che anche dal punto di vista tecnico le cose stiano andando bene.

L’arrivo di Sottil, tecnico serio, ricco di esperienze anche negative, ma che ha sempre combattuto con energia e professionalità, ha dato sicuramente una sterzata, soprattutto cercando di dare ai suoi uomini quella consapevolezza nelle proprie capacità che è fondamentale per i risultati positivi.

Come sempre, all’inizio sembrava che le cose andassero male, il mercato appariva disordinato, un po’ confusionario (e poi con Pirlo la confusione sembrava infinita), invece la voce della società è arrivata a calmare le acque e a dare garanzie sufficienti.

Oggi è iniziato un percorso, ma solo iniziato. Attenzione: si dovrà guardare adesso alla continuità. Sottil sta cercando di creare un gruppo tecnicamente e tatticamente accettabile, creare, cioè, una squadra un insieme di uomini. Il che non sarà facile. Intanto si sta verificando le caratteristiche dei vari giocatori e sembra che il tecnico stia capendo bene le capacità e i ruoli dei vari giocatori.

La Samp è oggi un misto di gioventù ed esperienza. Basta guardare i cosiddetti vecchi, Tutino e Coda, due punte che farebbero tanto piacere a squadre della massima serie. E nessuno avrebbe detto, ad esempio, che un Coda deludesse la Nord ed esaltasse la Sud. Questo è il bello del calcio.

I tifosi, in questi giorni, sono ‘regaggiti’, come si dice a Genova, vedi molti bimbi che con la maglietta bruciacchiata (come accadeva ai tempi di Mantovani, quando la Samp vinceva). Ad esempio al celebre pub di Rapallo (il Mox) esiste un trio illuminato che discute dieci ore al giorno sul ‘fatto’ Sampdoria.

Luigi, Massimiliano, Alessandro (che serve i clienti in divisa blucerchiata) sono convinti che la strada sia giusta, ma hanno anche una grande paura. Perché conoscono bene i meccanismi psicologici dei fans blucerchiati.

Luigi dice: “Andiamo calmi”. Massimiliano vorrebbe sapere tutto sul ‘mister Kasami’. Ale canta inni bruciacchiati per tutta la giornata.

Insomma si è in coda per andare sempre più avanti.

Niente male, davvero.

Vittorio Sirianni

Doppio tris di una scatenata Sampdoria, che dopo Sudtirol e Genoa batte anche il Modena

Super User 29 Settembre 2024 299 Visite

Missione compiuta per la Sampdoria, che all'insegna del “tre” vince anche a Modena segnando una tripletta dopo aver battuto Sudtirol e Genoa avvicinandosi al centro della classifica.

I blucerchiati, rivoluzionati rispetto al derby, non brillano nel primo tempo, concluso a reti involate e senza eccessive emozioni su ambo i fronti. Nell'intervallo mister Sottil lascia fuori Benedetti, autore di mezza gara incolore, ed inserisce l'invocato Kasami. Ancora qualche minuto di equilibrio, poi il Doria trova il vantaggio al 57' con Ioannou, che sfrutta sul secondo palo un cross dalla destra di Venuti e una spizzata a centro area proprio di Kasami. Al 76' partita in frigorifero grazie ad un errore di disimpegno dei canarini sfruttato da Coda, che avanza in contropiede e passa a Tutino, solo davanti al portiere e facilmente a bersaglio. Tre minuti più tardi terzo gol doriano ancora in ripartenza, con i due attaccanti che si invertono il ruolo: da Tutino a Coda, che controlla, si libera con un dribbling volante di un avversario e centra l'incrocio con un'autentica “perla”. Nel finale gol della bandiera, non immeritato, per gli emiliani, privi di parecchi titolari, con un'inzuccata di Beyuku.

Da segnalare nelle file blucerchiate gli infortuni di Romagnoli (in apertura, con ingresso di Riccio, rivelatosi tra i migliori in campo) e di Vieira (nel finale, dentro Akinsanmiro). Curva ospiti vuota data l'assenza dei 3500 doriani bloccati dai provvedimenti post-derby, ma non mancavano i sostenitori provenienti da fuori Liguria.

Pierluigi Gambino

Il Genoa resiste mezza partita, poi si consegna alla Juventus e incassa una pesante tripletta

Super User 28 Settembre 2024 212 Visite

Altra pesantissima battuta d'arresto del Genoa, che completa una settimana terribile incassando una tripletta da una Juventus non certo trascendentale. I rossoblù, con l'ex Miretti a centrocampo e il sedicenne Ahanor sulla fascia sinistra, resistono sino all'intervallo, accettando la superiorità territoriale dei bianconeri ma senza soffrire eccessivamente.

In avvio di ripresa il patatrac: tocco di mano in piena area di De Winter e inevitabile rigore, realizzato da Vlahovic, che al 55' raddoppierà con uno splendido diagonale da sinistra, precisissimo e violento. Mister Gilardino prova a risvegliare il torpido Grifone con qualche avvicendamento, ma senza riscontri effettivi. Bohinen, che a metà primo tempo aveva sostituito Badelj, vittima di un guaio muscolare, non riesce a fare gioco e per i torinesi è agevole mantenere il risultato. La porta di Perin è salvata dalla traversa di Koopmeiners e nel finale è Conceicao ad arrotondare il punteggio.

Per la cronaca, la prima conclusione del Genoa, firmata dall'altro debuttante Kasa, si registra all'80', seguita da un tentativo deviato di Bohinen e da un'applaudita girata di Pinamonti alzata in corner da Perin. Piccoli sussulti di un attacco alquanto sterile, che patisce il momentaccio dell'altra punta titolare, Vitinha, sormontato letteralmente dai difensori di Thiago Motta.

Il Genoa ha mostrato una pochezza offensiva disarmante, appare scarico anche a livello psicologico e sfiduciato. La posizione di mister Gilardino inizia a farsi critica.

Pierluigi Gambino

La Sampdoria è galvanizzata e cerca il tris vincente a Modena, ma senza tifosi a sostenerla

Super User 28 Settembre 2024 188 Visite

Galvanizzata dai successi contro Sudtirol e Genoa, la Sampdoria domani (ore 15:00) rincorrerà il tris allo stadio Braglia di Modena ma senza tifosi a sostenerla. Infatti, a seguito degli incidenti avvenuti in occasione del derby di Coppa Italia, ai supporters doriani è stato vietato di partecipare alle prime tre trasferte a calendario. Inoltre, la sfida di venerdì prossimo a Marassi contro la Juve Stabia si disputerà a porte chiuse. I 3500 fans doriani che avevano acquistato il biglietto potranno comunque richiedere il relativo risarcimento.

Passando al calcio giocato, vanno registrate le dichiarazioni di mister Sottil: “Dalla gara di Modena mi aspetto una prova di maturità. Il derby ha detto che questa squadra è ricca di qualità, e non avevo dubbi, e ha meritato il passaggio del turno. Ora dobbiamo portarci appresso la prestazione e la consapevolezza dei nostri mezzi. La strada è quella giusta, ma si deve accelerare”.

Come al solito, il mister non ha offerto indicazioni riguardo all'undici da opporre ai “canarini”, facendo solo capire che Kasami non ha ancora i 90 minuti nelle gambe: “Parecchi giocatori mi hanno offerto le risposte che attendevo, mettendomi in grande difficoltà sulle scelte”.

Rispetto alla stracittadina si prevede una vera e propria rivoluzione. In difesa, con la conferma di Bereszynski e Romagnoli, potrebbe tornare Veroli, ma Vulikic non è tagliato fuori. Sulla fascia destra scontato rientro di Venuti, l'eroe di domenica scorsa, mentre a sinistra è garantita una maglia a Ioannou. La linea mediana cambierà radicalmente: in cabina di regìa riecco Yepes, affiancato da Bellemo e Benedetti e in avanti Tutino partirà dal primo minuto, col sacrificio di Borini o, con minori probabilità, Coda, non apparso brillantissimo nelle ultime esibizioni. Sicuro è comunque un ampio ricorso ai panchinari nel corso della ripresa.

Il Modena, compagine di mezza classifica, nell'ultimo turno ha inflitto una tripletta alla Juve Stabia ed è annunciato in forma, tuttavia manca di qualche elemento base, finito in infermeria. Tra i suoi punti di forza, l'ex doriano Palumbo, mezza punta, ma non vanno trascurate le doti del giovane centravanti Abiuso.

 

Pierluigi Gambino

Pugno duro del Prefetto, la sfida Genoa-Juventus si disputa senza tifosi sugli spalti

Super User 27 Settembre 2024 254 Visite

Dopo le tremende scene di guerriglia urbana registrate in occasione del derby di Coppa Italia, il Prefetto di Genova, sulla base delle determinazioni dell'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive, ha ordinato che la gara tra Genoa e Juventus, in programma domani alle ore 18 al Ferraris, si disputi a porte chiuse. Risultano così penalizzati in primis gli oltre 28 mila abbonati rossoblù, in grandissima parte estranei a certe esecrabili manifestazioni di intemperanza.

Al provvedimento prefettizio, peraltro nell'aria e pienamente giustificato dalla gravità degli avvenimenti, si abbina il divieto per i tifosi rossoblù di seguire la squadra del cuore nelle prossime tre trasferte, in casa di Atalanta, Lazio e Parma.

Anche senza l'appoggio del proprio popolo, il Grifo proverà a cancellare gli ultimi due capitoli, conclusi con una sconfitta a Venezia e con l'eliminazione in Coppa Italia ad opera dei “cugini”. Mister Gilardino, con legittima preoccupazione, ha dichiarato: “Bisogna assolutamente voltare pagina e tornare ad avere la giusta positività. Occorre uno step di maturità sia per i gol subiti sia per la gestione delle partite”.

La formazione iniziale non si potrà discostare granché da quella della stracittadina, considerate le pesanti assenze per infortunio. E’ probabile che in difesa rientri De Winter, ex di giornata, al posto di Bani, muscolarmente fragile, con Vogliacco e Vasquez ai suoi lati. Novità presumibile anche sulla fascia destra, dati i recenti acciacchi a carico di Sabelli: stavolta dovrebbe toccare a Zanoli, che mercoledì non ha affatto demeritato. Scontata la conferma della coppia offensiva Pinamonti-Vitinha anche per mancanza di reali alternative, ma i giovani Ankeye ed Ekhator sono comunque pronti all'impiego. Infine, a centrocampo, spazio ancora al trio Frendrup-Badelj-Thorsby, con Miretti (giunto a fine mercato proprio dalla Juventus in prestito secco) che potrebbe trovare spazio nella ripresa, in specie se occorresse risalire nel punteggio.

Sulla sponda bianconera, mister Thiago Motta – che come giocatore disputò in maglia rossoblù una stagione fantastica – ha già ufficializzato l'undici di partenza: in porta l'altro ex Perin, terzini Kalulu e (a sorpresa) il ventenne Rouhi, difensori centrali Bremer e Danilo, in mediana Fagioli e McKennie, poi un trio di rifinitori composto da Koopmeiners, Yildiz e Nico Gonzalez e, infine, il terminale Vlahovic, l'uomo più discusso, che sta attraversando un periodo non felicissimo. La Vecchia Signora è a secco di gol da tre partite ma ha al proprio attivo una sorta di record: sinora in campionato la sua porta è rimasta imbattuta.

Pierluigi Gambino

La Samp rimonta con Borini nel finale e si aggiudica meritatamente il derby di Coppa ai rigori

Super User 25 Settembre 2024 327 Visite

Sovvertendo il pronostico, la Sampdoria vince ai rigori il derby di Coppa Italia e nel turno successivo affronterà la Roma. Genoa in vantaggio al 9' con Pinamonti, che riceve da Badelj di prima intenzione dopo un'errata rimessa dal fondo di Romagnoli e spedisce la sfera contro il palo interno e poi in rete. Nel prosieguo di primo tempo la partita, combattuta e aspra ma leale, vive su continui capovolgimenti di fronte, con parecchie conclusioni da ambo le parti, anche se il portiere rossoblù Leali è nettamente il più impegnato e compie almeno due interventi miracolosi.

Nella ripresa la Samp si fa più intraprendente, ma il Grifone sembra controllare agevolmente le iniziative avversarie e Leali non deve più lavorare, ma col passare dei minuti il predominio doriano sale, in specie dopo le prime sostituzioni decise dai tecnici. Tra i rossoblù esordisce Miretti, ma ben più efficaci sono le scelte di Sottil, come attesta l'azione del gol del pareggio, rifinita e conclusa da due subentranti all'83': Tutino riceve da Bereszynski al limite dell'area e di tacco fa proseguire la sfera verso Borini, il cui rasoterra dal limite è imprendibile. Nel recupero Samp in dieci per l'espulsione di Romagnoli, che stende come ultimo uomo il lanciatissimo Ankeye.

Nella lotteria dei penalty Miretti calcia a lato e Benedetti si fa respingere il tiro da Leali. Si va ad oltranza e al settimo tentativo Zanoli si fa ipnotizzare dal numero uno Silvestri, mentre Barreca insacca e manda in delirio il popolo doriano.

Giustissimo il pareggio al termine dei tempi regolamentari, ma considerando il divario di categoria la qualificazione della squadra di Sottil risulta assolutamente meritata.

Pierluigi Gambino

Una Sampdoria fiduciosa e con qualche novità in formazione per vincere il derby e qualificarsi

Super User 24 Settembre 2024 183 Visite

Galvanizzata dal successo sul Sudtirol, la Samp affronta domani (ore 21:00) la stracittadina con un “pieno” di fiducia. Mister Sottil parla chiaro: “Il derby non è una sfida qualunque. E’ la partita. Noi dobbiamo farci trovare all'altezza della situazione e pronti, ma non ho dubbi: i ragazzi arriveranno molto bene a questa sfida. La qualificazione è un obiettivo reale a cui teniamo. Giocare questo tipo di match contro squadre di categoria superiore aiuta a forgiare la nostra identità e offrire una prestazione all'altezza è un'iniezione di autostima e consapevolezza, al di là dell'importanza del risultato”.

Il mister blucerchiato non teme la differenza tecnica: “Do per scontato che la Samp sulla carta sia più debole, e ci mancherebbe. Tuttavia abbiamo studiato il Genoa e tutto quanto possiamo fare per cercare di vincere la partita. I rossoblù hanno un po' di assenze, ma dispongono di fisicità, passo e qualità. Anche noi abbiamo doti importanti tra cui esperienza e velocità. Mi aspetto una gara disputata a viso aperto, sapendo che quando hanno la palla loro dovremo cercare di limitarli”.

La Samp dovrebbe ancora schierarsi con la difesa a tre (anche se Sottil afferma di considerare pure una variante tattica) ma di sicuro il tecnico provvederà ad un turn-over nella formazione non potendo trascurare la trasferta di campionato a Modena. In difesa potrebbe essere la volta di Vulikic e Riccio e in mezzo al campo si giocano un posto al sole Vieira, Meulensteen e Kasami. Scontata invece la conferma in attacco la solita coppia, con Coda nello scomodo ruolo di ex. Sottil però sdrammatizza: “Anche io ho giocato nel Genoa. Massimo ha l'esperienza e l'età per saper gestire al meglio certe situazioni, Io lo vedo sereno e concentrato”.

Pierluigi Gambino

Un Genoa incerottato affronta il derby senza Messias ed Ekuban e con un attacco senza alternative

Super User 24 Settembre 2024 186 Visite

 

Reduce dalla disfatta di Venezia, un Genoa altamente incompleto si gioca domani sera (ore 21:00) la qualificazione di Coppa affrontando un derby accesissimo i cugini blucerchiati. Mister Gilardino non si illude e mette in guardia i suoi: “Sfide di questo tipo azzerano le differenze di categoria e il divario tecnico e fisico. Sarebbe un errore gravissimo da parte nostra giocare con presunzione, credendo di essere superiori. Chi avrà più desiderio di imporsi, alla fine vincerà. Quanto successo a Venezia è inconcepibile. Dovremo essere bravi sulle seconde palle e a sfruttare certe situazioni di gioco. Sono sempre gruppo e squadra, comunque, a fare la differenza. Ho detto però ai ragazzi che debbono sentirsi fortunati a poter giocare e vivere una delle partite più belle possibili”.

Parecchie sono le assenze di peso in casa rossoblù. Oltre a Malinovsky, che si rivedrà (ben che vada) in primavera, sono ai box per problemi muscolari sia Messias, sia Thorsby, sicché in avanti le scelte sono pressoché scontate. Si ricomporrà la coppia Pinamonti-Vitinha e in mezzo al campo rientrerà certamente Thorsby, in mancanza di alternative. Gli unici dubbi riguardano la difesa (De Winter e Vogliacco si giocano una maglia, ma non è escluso un turno di riposo per Bani) e la fascia destra (Sabelli è insidiato da Zanoli, finora mai utilizzato al primo minuto).

Data la trasmissione in diretta televisiva in chiaro del match, non si registrerà il tutto esaurito, ma la tifoseria genoana, trattandosi di sfida casalingo a calendario, sarà certamente più numerosa.

Pierluigi Gambino

Una Sampdoria in netto progresso contro il Sudtirol e finalmente i tre punti sono Venuti

Super User 21 Settembre 2024 230 Visite

La Samp finalmente si sblocca battendo con pieno merito il Sudtirol e abbandonando la cantina della classifica, oltre a “preparare” nel migliore dei modi la straccitadina di mercoledì. Notevoli i passi avanti mostrati dai blucerchiati sia a livello caratteriale sia nella compattezza. Segno che la terapia di Sottil inizia a dare i suoi frutti.

Dopo un avvio equilibrato e povero di emozioni, al 20' arriva il gol liberatorio: cross dalla sinistra di Veroli spizzato a centro area da Bellemo verso Venuti, il cui tiro al volo si insacca all'incrocio. Davvero una rete capolavoro. Gli ospiti si fanno vivi con Casiraghi (testata centrale) prima che gli uomini di Sottil vadano vicinissimi al raddoppio ancora con Venuti, la cui bordata dal limite si stampa contro la traversa. Finale di tempo di marca altoatesina, ma senza brividi autentici.

Nella ripresa Sudtirol più intraprendente, ma la Samp regge con merito concedendo solo qualche sterile conclusione. Al 63', accolto da un'ovazione, ecco in campo Kasami, che era ai margini. Col passare dei minuti, sale la pressione dei biancorossi, che al 77' con Arrigoni colpiscono il palo su punizione, che coglie distratto il portiere doriano Silvestri, il quale tre minuti più tardi rimedierà ad un suo errore respingendo il tentativo di Merkaj. Verso la fine, ci prova ancora il Sudtirol, ma la cronaca registra due conclusioni blucerchiate con Kasami e Tutino, a conferma che il successo ci sta tutto.

La Samp può ancora crescere ma si è sbloccata, mettendo in mostra un sontuoso Yepes, un Venuti scatenato e parecchi altri individui sopra la sufficienza. Il solo Bereszynski ha ribadito le sue difficoltà contingenti.

Pierluigi Gambino

Il Genoa dà segni di vita per venti minuti, poi sparisce dal campo e viene punito dal Venezia

Super User 21 Settembre 2024 196 Visite

 

Trasferta da dimenticare per il Genoa battuto seccamente dal Venezia fanalino di coda. I rossoblù si lasciano preferire nei primi venti minuti, dove comandano il gioco ma senza rendersi granché pericolosi. Poi i lagunari crescono di tono e impongono un dinamismo superiore. Due le palle gol costruite dai locali: la prima sventata in apertura da una paratona di Gollini su Oristanio e la seconda sciupata da Busio, che di testa conclude alto.

Nella ripresa ancor più netto il predominio dei veneti, mentre il Genoa perde subito Malinvskyi, uscito in barella per una grave distorsione alla caviglia. Al 54' la prima grande emozione: passaggio filtrante di Pohjanpalo verso Busio, atterrato chiaramente da De Winter. Gollini con un superbo tuffo sulla sua destra para il rigore ed esulta. Dispiacere solo rinviato: al 63' cross dalla sinistra di Busio verso Pohjanpalo, che non arriva sul pallone ma inganna i difensori rossoblù e anche Gollini, che prova ad intervenire in ritardo.

Impalpabile la reazione di un Genoa sottomesso fisicamente, lento e in avanti impalpabile nonostante l'impiego di tre punte. All'85', dopo diversi contropiedi degli uomini di Di Francesco, partita in frigorifero grazie ad un ex, Yeboah, che da destra spedisce verso il secondo palo, dove Pohjanpalo non perdona.

A quattro giorni dal derby di Coppa, pessima la prestazione del Grifo, incapace di tirare una volta in porta e neppur troppo impermeabile in difesa. Nessuno si è salvato dal naufragio e, dopo il secondo ko di fronte ad un’avversaria diretta, addio serenità.

Pierluigi Gambino

Il Genoa in casa del Venezia fanalino di coda punta a bissare l’impresa corsara di Monza

Super User 20 Settembre 2024 207 Visite

Vittorioso a Monza, il Genoa cerca il bis esterno domani (ore 15) in casa della matricola Venezia, fanalino di coda. I rossoblù batterono già i lagunari per 3-1 nell'amichevole di precampionato, ma mister Gilardino non si fida: “Il mercato ha detto che stavolta sarà un'altra partita. Affrontiamo una quadra ferita dalla secca sconfitta di San Siro e desiderosa di riscattarsi davanti al proprio pubblico. Ora i punti pesano moltissimo e noi siamo obbligati ad offrire una prestazione all'altezza”.

Rispetto alla gara con la Roma, il Grifone recupera Bani e Zanoli, ma è probabile che Gila decida di portarli in panca, risparmiandoli in vista del derby di Coppa Italia, in programma mercoledì. Gli altri convalescenti Messias, Miretti e Ankeye, invece, si aggregheranno al gruppo solo lunedì.

A livello di formazione, Malinovskyi appare favorito rispetto a Thorsby per completare il centrocampo, ma non è escluso che sia concesso un turno di riposo a Badelj. Sul fronte offensivo si ripropone il ballottaggio tra Ekuban e Vitinha, pronto a tornare dal primo minuto con la “benedizione” di Gilardino: “Vitor sta bene e ha il desiderio di continuare il suo percorso e di dare una mano alla squadra, che dovrà dal canto suo aiutarlo ad esprimersi al meglio”. Ekuban, a segno nella sfida estiva, insidia Pinamonti per il ruolo di centravanti.

Il Venezia, guidato da Eusebio Di Francesco, ha sinora conquistato un solo punto e si affida in zona gol al temibile bomber Pohjanpalo e alla mezza punta Oristanio. Restano notevoli i suoi limiti in fase difensiva che il Genoa è tenuto a sfruttare.

Pierluigi Gambino

C’è solo un risultato per la Samp, finora mai vittoriosa, che ospita il lanciatissimo Sudtirol

Super User 20 Settembre 2024 213 Visite

Ancora a secco di vittorie, la Samp proverà domani (ore 15, stadio Ferraris) ad invertire la rotta battendo l'ostico Sudtirol. Mister Sottil non nasconde le difficoltà dell'impegno: “Affrontiamo una squadra di categoria, che sta bene a livello di prestazioni e di classifica. Compagine molto strutturata fisicamente, in specie davanti, e adatta al contropiede. Noi dovremo essere lucidi, consapevoli delle nostre qualità e respingere ansia e frenesia. Qui si lavora sodo. Vero che la squadra si era allenata bene anche prima di Cosenza, ma vedrete che prima o poi ne usciremo. Non siamo un villaggio vacanza”.

Il modulo tattico difficilmente cambierà. Ho giocatori duttili e in grado di applicare con profitto anche la difesa a quattro, ma quando subentro, per un certo periodo di tempo non voglio stravolgere l'assetto e aspetto che la situazione sia definita sotto ogni aspetto”.

Tutino, ormai ristabilito, rientrerà certamente in prima linea, ma Sottil ne ritrova altri tre: “Kasami è pronto. Un ragazzo serio, uomo vero, che intendo recuperare pienamente. Anche Romagnoli è disponibile: non si è mai fermato ma ha solo rallentato la preparazione. Ferrari deve ritrovarsi dopo aver affrontato seri problemi alle ginocchia, ma lavora con serietà”.

Rispetto a Cosenza è prevista comunque una rivoluzione nell'undici base. In retroguardia quasi certi l'accantonamento a destra di Bereszynski, rilevato da Riccio (tra i meno disastrosi in Calabria) e l'impiego a sinistra del giovane Veroli. A centrocampo scontato il rilancio di Yepes in regìa, affiancato da Kasami e probabilmente da Benedetti:un trio già ammirato nella scorsa stagione. Sulle fasce maglia sicura per Ioannou (a segno in Calabria) sulla sinistra, mentre sull'altro versante è vivo il ballottaggio tra Depaoli (favorito) e Venuti.

Il Sudtirol, reduce dallo squillante 3-1 esterno inflitto alla Reggiana e inserito nel gruppo delle seconde in classifica, basa parecchio sull'atletismo ma dispone anche di rilevanti individualità quali le punte Odogwu e Casiraghi, il centrocampista Kurtic e l'esterno Molina.

Pierluigi Gambino

La cura Sottil non funziona, Samp battuta anche a Cosenza e precipitata all’ultimo posto

Super User 15 Settembre 2024 258 Visite

La terapia d'urto prescritta da mister Sottil non sortisce per ora alcun effetto. A Cosenza una Samp ricca di novità (qualcuna obbligata, altre no) va subito sotto grazie a D'Orazio, che sfrutta un mezzo svarione del solito Bereszynski per fulminare l'esordiente portiere Silvestri.

Si aspetta una reazione ospite, ma fino all'intervallo menano la danza i calabresi, padroni del campo e più volte vicini al raddoppio senza che Depaoli e compagni diano segni di vita. Dopo il riposo, a sorpresa, il pari doriano propiziato da un lancio di Venuti verso Ioannou (appena immesso da Sottil), che con uno spunto personale batte il numero uno Micai. Gioia effimera, spenta dopo tre minuti (e il 51') da Strizzolo, autore di un'azione in solitaria conclusa con una bordata che coglie impreparato il numero uno blucerchiato.

La Samp, ritemprata dalle sostituzioni decise da Sottil, prova a scuotersi, pur senza esprimere un gioco accettabile e all'ora di gioco trova il teorico pari con Coda (il migliore dei suoi e l'unico, anche prima dell'intervallo, a mostrare il giusto nerbo), ma dopo cinque minuti di consulto al Var la rete viene annullata per un millimetrico fuorigioco di Depaoli in avvio di trama.

A nulla approdano gli ulteriori, poco convinti e sterili tentativi di una Samp pasticciona, che con questa sconfitta è precipitata all'ultimo posto della classifica, con l'aggiunta di un ulteriore dato umiliante: è il peggio avvio di campionato nella storia blucerchiata.

Pierluigi Gambino

Il Genoa si sveglia nella ripresa e nel recupero strappa alla Roma un prezioso pareggio

Super User 15 Settembre 2024 223 Visite

Come contro l'Inter, anche di fronte alla Roma il Genoa agguanta un pareggio pesantissimo nel recupero. Stavolta è decisivo un imperioso colpo di testa del difensore De Winter, che sfrutta un calibrato cross dalla sinistra di Vitinha proprio nell'ultimo giro di orologio. È il giusto premio per un secondo tempo dominato in lungo e in largo dal Grifone, pur con qualche difficoltà a costruire occasioni da gol sia per demeriti propri sia per l'attenta fase difensiva proposta dagli avversari.

Nel primo tempo la Roma, dopo un avvio lento, aveva condotto la gara all'offensiva andando spesso al tiro, ma senza la necessaria precisione e costruendo comunque più di un'opportunità. Ineluttabile e senz'altro meritato il vantaggio ospite, maturato al 37' con un tap-in del centravanti Dovbyk, che ha vanificato l'ennesimo maiuscolo intervento del portiere Gollini.

Dopo l'intervallo, anche grazie agli azzeccati cambi decisi di Gilardino (dentro Malinovskyi e Vitinha, fuori Vogliacco e Thorsby e verso il finale innesto del giovanissimo ma tonico Ekhator e di Bohinen), la gara mutava connotati. Due i brividi in area romanista prima dell'acuto finale, che ha scongiurato la seconda sconfitta casalinga consecutiva e l'apertura di una mini-crisi.

Tra i rossoblù, da rimarcare, oltre a quella del numero uno, la prestazione eccellente di un infaticabile Frendrup e in generale di tutti i difensori. Incolore, per contro, la gara di Pinamonti ed Ekuban, che non si sono mai resi pericolosi.

Pierluigi Gambino

Un Genoa incerottato ospita l’ambiziosa Roma con l’obbligo di riscattare l’ultimo ko casalingo

Super User 14 Settembre 2024 347 Visite

Smaltita la delusione dovuta alla sconfitta interna col Verona, il Genoa si ripresenta a Marassi (domani, ore 12.30) per rendere dura la vita ad un'ambiziosa Roma, sperando di bissare l'impresa dello scorso campionato.

“Siamo in emergenza a livello numerico, ma questa squadra ha dimostrato, nelle difficoltà, di saper esprimere una silenziosa resilienza e disputare partite importanti”, dichiara con ottimismo mister Gilardino, il quale si porta appresso più di un dubbio legato alla formazione. In difesa De Winter ha pienamente recuperato dall'infortunio e giocherà quasi certamente, al pari di Vogliacco, fresco di rinnovo del contratto. Il terzo centrale uscirà dal ballottaggio tra Vasquez (rientrato in extremis dal Sudamerica, dove è stato capitano della Nazionale messicana) e il vicecapitano Bani, reduce pure lui da un guaio muscolare.

In mezzo al campo mancherà Messias, fermo ai box, con Malinovsky e Thorsby che si giocano la sua eredità con chances più o meno identiche. Anche in avanti si registra un ballottaggio per il ruolo di seconda punta, che coinvolge Vitinha, non certo entusiasmante nelle sue recenti apparizioni, ed Ekuban, finalmente in forma dopo un periodo di forzato stop.

L'allenatore rossoblù sposa il realismo: “Dobbiamo dimenticarci quanto abbiamo fatto l'anno scorso. Ora ogni partita mette in palio punti molto pesanti, ci sarà da battagliare fino alle ultime giornate. Occorre rimanere sempre in partita, mantenendo la necessaria lucidità”.

La Roma è avversaria da temere, e il trainer lo sottolinea: “Era già una squadra molto forte nel campionato precedente ed è incredibile quanto la società giallorossa abbia fatto in sede di mercato. Dovremo scendere in campo con la massima umiltà”.

Il tecnico giallorosso Daniele De Rossi sta cercando di assemblare un gruppo assai rinnovato. Parecchie le incertezze legate all'undici di partenza, dove dovrebbero trovare posto il recuperato centravanti ucraino Dovbyk, il fantasista Dybala (appena tornato dall'Argentina), l'ex milanista Saelemakers e capitan Pellegrini, peraltro non al meglio. Atteso un cambio di modulo, con passaggio alla difesa a quattro.

Pierluigi Gambino

La Sampdoria insegue a Cosenza la prima vittoria stagionale con parecchie novità di formazione

Super User 14 Settembre 2024 239 Visite

Archiviata la sosta, sfruttata dal nuovo allenatore Sottil per far assimilare alla squadra i propri metodi, la Samp si rituffa nel campionato facendo vista al Cosenza (domani, inizio ore 15:00) con l'obbligo tassativo di inseguire la prima vittoria stagionale. La formazione blucerchiata sarà condizionata da alcune assenze certe e altre possibili. La difesa uscirà rivoluzionata: al fianco del riconfermato Bereszynski, dovrebbe giocare Alex Ferrari (reduce da un anno di stop a causa di un grave infortunio ad un ginocchio) al posto di Romagnoli, mentre sul centro-sinistra, data la squalifica di Vulikic, è in atto un ballottaggio fra il giovane Veroli e il più collaudato Venuti. Novità anche tra i pali, con l'esperto Silvestri, acquisto dell'ultima ora, al posto di Vismara.

In attacco mancherà l'ex di turno Tutino, fermato da un guaio muscolare e sostituito dal baby Sekulov, al debutto dal primo minuto. Cresce così in zona gol la responsabilità di Coda, bestia nera della squadra calabrese, contro la quale ha spesso segnato.

Incerta, sulla fascia sinistra, la presenza di Ioannou, toccato duro in allenamento: Barreca è pronto a sostituirlo. A destra sicuro impiego del titolarissimo Depaoli.

Nella mediana è nutrita la concorrenza per tre maglie. Benedetti dovrebbe spuntarla come elemento più avanzato, supportato da Meulensteen (insidiato però da Yepes) e da Vieira (ma Bellemo non è tagliato fuori).

Mister Sottil, ribadito ai cronisti che nella conferenza di vigilia non parlerà mai di formazione, ha chiarito i propri obiettivi: “Chiedo subito un cambio di intensità, mentale, che deve riflettersi in campo. Sto cercando di conferire una forte identità alla squadra, che dovrà essere capace di esprimere un gioco ben preciso, organizzato, cinico e pratico. Guai ad avere l'ossessione del risultato, che d'altronde può essere solo ottenuto con prestazioni all'altezza, da Sampdoria. Mi piace impostare una squadra camaleontica, sfruttando la duttilità dei giocatori”.

Attualmente il Cosenza chiude la graduatoria, ma solo a causa di una penalizzazione di quattro punti per problemi amministrativi. Tra i suoi punti di forza vanno citati il centrale difensivo Camporese e l'attaccante rivelazione Fumagalli. Buona squadra, quella silana, ma alla portata di una Samp concentrata e concreta. 

Pierluigi Gambino

Il Genoa non sfonda nel primo tempo e nella ripresa soccombe di fronte ad un cinico Verona

Super User 01 Settembre 2024 231 Visite

Dopo aver fermato i campioni d'Italia e vinto a Monza, il Genoa si arrende al Verona, che dopo aver espugnato il Maradona si ripete a Marassi grazie ad uno stordente uno-due in avvio di ripresa.

I rossoblù nel primo tempo comandano il gioco ma faticano a rendersi pericolosi e soffrono la robustezza e i continui falli commessi dagli avversari. Ci prova inizialmente Messias (tiro rimpallato da Duda) e poi la sola autentica palla gol capita, in contropiede a Vasquez, che dopo un triangolo con Sabelli giunge davanti al portiere ospite, ma di prima intenzione scheggia la parte superiore della traversa. Da registrare l'ennesima prestazione senza squilli di Vitinha, mentre il partner Pinamonti riesce solo a fornire qualche sterile appoggio ai compagni.

Dopo l'intervallo il Grifone, senza cambi nell'assetto, si disunisce. Potrebbe andare in vantaggio con una stupenda azione personale di Messias (con un “sombrero” di alta scuola), ma la conclusione esce di un soffio. Scampato il pericolo i gialloblù al 54' passano all'incasso grazie ad un cross basso da sinistra dell'ex Lazovic deviato malamente dal portiere Gollini proprio in direzione dell'accorrente Tchatchoua, che non perdona. Gilardino avvia la girandola di cambi inserendo Ekuban, Malinovskyi e Thorsby e proprio il danese, al 63', toccherà la palla di mano nella propria area convincendo l'arbitro Ayroldi a fischiare il rigore, prontamente trasformato da Tengsdet. La reazione rossoblù si riduce ad un altro tentativo di Messias sciupato di un nonnulla e gli innesti dei baby Ekhator e Accornero nel finale non mutano i connotati di una gara controllata agevolmente dai veneti.

Tra i tifosi genoani cresce la nostalgia di Gudmundsson, ceduto per fare cassa. Per il resto, i difetti di sempre: quando il Grifone deve “fare” la partita, affoga, mettendo a nudo i limiti della prima linea e anche di un centrocampo (esterni compresi) scarsamente propositivo.

Pierluigi Gambino

Calcio dilettanti, presentazione in grande stile per il PSM Rapallo allenato dall’ex blucerchiato Flachi

Super User 31 Agosto 2024 388 Visite

Oltre 150 persone hanno assistito ieri alla presentazione della prima squadra e della juniores del PSM Rapallo, squadre dilettantistiche che militano rispettivamente nei campionati di calcio Promozione e Juniores. L’evento, svoltosi presso il suggestivo Chiosco della Musica di Rapallo, è stato un grande successo per partecipazione e coinvolgimento dei tifosi.

All’incontro erano presenti anche la sindaca Elisabetta Ricci, l’ex primo cittadino Carlo Bagnasco, l’onorevole Roberto Bagnasco e il consigliere comunale Vittorio Pellerano, che hanno voluto esprimere il loro supporto alle squadre cittadine.

Notevole la presenza dei tifosi blucerchiati, con una forte rappresentanza del Sampdoria Club Rapallo, i quali hanno manifestato il loro affetto e incoraggiamento al neo allenatore della PSM Rapallo, Francesco Flachi. Quest'ultimo, ricordato per i suoi anni da calciatore nella Sampdoria dal 1999 al 2007, ha ringraziato i sostenitori per il calore dimostrato, promettendo impegno e passione per la nuova avventura alla guida del club.

Da sinistra: Vittorio Pellerano, Carlo Bagnasco, Elisabetta Ricci e Roberto Bagnasco

Mister Sottil all’esordio carica la Samp di scena a Marassi contro il Bari nella sfida tra le ultime

Super User 30 Agosto 2024 279 Visite

“Sono molto contento di essere l'allenatore della Sampdoria, società ricca di tradizione e storia calcistica”. Questo l'incipit della lunga auto-presentazione di Andrea Sottil nuovo tecnico doriano.

Chiari i concetti da lui evidenziati: “Dobbiamo presentarci in campo col vestito giusto per la categoria. Servono umiltà, caparbia, cattiveria agonistica, oltre ad una grande organizzazione tattica. Ho accettato senza esitazioni perché credo fortemente nella forza e nella qualità di questa squadra”.

Poi un proclama che sarà certamente apprezzato dal popolo doriano. “Abbiamo l'obbligo morale di offrire prestazioni da Sampdoria e tornare a disputare partite di un certo livello, a cominciare dal match col Bari, una squadra con buoni valori, guidata da un tecnico molto bravo. Sarà una gara dura, ma ci faremo trovare pronti proprio perché giocheremo davanti ai nostri numerosissimi tifosi”.

Sottil ha pure rimarcato l'importanza del gruppo: “E' fondamentale che tutti i giocatori si sentano coinvolti nel progetto e inseguano un obiettivo che non è il bene personale ma quello della Samp”.

Sottil, in occasione della rifinitura, ha incontrato per la prima volta i suoi giocatori, presentando loro il suo staff. Ovviamente, non è sceso nei dettagli riguardo a temi di attualità, legati al match contro i “galletti” baresi (stasera, ore 20.30, Marassi), che assieme alla Sampdoria condividono l'ultima posizione della classifica.

Nulla si sa riguardo alla possibile formazione, ma è praticamente certa qualche novità rispetto al match perso a Salerno. In difesa si prospetta l'esordio stagionale di Alex Ferrari al posto di Romagnoli, indietro di forma, ma anche capitan Bereszynski è a rischio accantonamento. In mezzo al campo possibile ricorso a Kasami, finora trascurato, e a Yepes. Confermate la difesa a tre e la coppia di attaccanti (Coda-Tutino), non è escluso l'impiego di un terzo mediano (favorito Meulensteen), con l'esclusione sia di Akinsanmiro sia di Benedetti. In porta, conferma forzata per Vismara, in attesa di sapere se la società in extremis sarà riuscita a tesserare l'ex genoano Radu.

Neppure il Bari scoppia di salute. Mister Longo ha pure perso l'attaccante Sibilli e cercherà di schierare un undici piuttosto coperto. Nelle file biancorosse spiccano le punte Lasagna e Novakovich, il centrocampista Benali e il difensore Vicari, mentre il resto del lotto non sembra trascendentale.

Pierluigi Gambino

Il Genoa con il Verona a Marassi per vincere ancora e mantenersi nelle zone alte della classifica

Super User 30 Agosto 2024 386 Visite

Ancora imbattuto, il Genoa attende (domenica, ore 18.30) al Ferraris il Verona per bissare il successo di Monza e mantenersi nelle zone nobili della classifica. Mister Gilardino, conservatore di natura, non cambierà il telaio della squadra e procederà solo ad un cambio, perdipiù forzato: fuori l'infortunato Bani e dentro Vogliacco in retroguardia. Il solo dubbio riguarda la posizione del pugliese e di De Winter: chi al centro e chi impiegato come “braccetto” di destra?

Per il resto, solo conferme, anche tenendo conto che in retroguardia e sulle fasce, dato l'elevato numero di indisponibili, i giocatori sono praticamente contati, col solo Marcandalli, di recente tornato tra in gruppo, come soluzione alternativa.

In avanti si punta su Pinamonti, al secondo esordio marassino con la maglia rossoblù, cinque anni dopo il primo: galvanizzato dal gol decisivo in Brianza, il trentino punta al bis con l'appoggio di Vitinha, il solo genoano che non abbia ancora espresso il meglio di sè.

Gilardino ha messo pure in preventivo qualche cambio in corso d'opera. Il duttile Messias potrebbe spostarsi in avanti con l'inserimento a centrocampo di Malinovskyi (riserva di lusso) o di Thorsby. Da non sottovalutare la candidatura di Ekuban in prima linea.

“Dobbiamo ripetere l'atteggiamento tenuto a Monza - ha dichiarato Gilardino - cercando di non sottovalutare un avversario che, non dimentichiamolo, ha già vinto a Napoli”.

Il Verona, ancora costruito dal d.s. Sogliano (ex genoano) in economia e affidato a mister Paolo Zanetti, si basa su alcuni elementi esperti (il difensore Davidovicz, il centrocampista Duda, l'ex genoano Lazovic), supportati da giocatori giovani, alcuni dei quali provenienti dall'estero e subito ambientati nel nostro campionato.

Oltre duemila i biglietti venduti: lo stadio genovese sarà ancora una volta prossimo al tutto esaurito.

Pierluigi Gambino

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