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Sport

Tifosi blucerchiati, la parola è vostra

Super User 03 Ottobre 2025 359 Visite

 

Ennesima battuta d’arresto per questa Samp che non riesce a intraprendere la strada del successo. Pari pure con il Catanzaro e soprattutto ancora molti problemi da risolvere.

I nostri tifosi illuminati si stanno chiedendo cosa mai stia succedendo ad una squadra che ha vissuto momenti di gloria.

I protagonisti di questa rubrica stanno comunque ottenendo grande interesse per le loro opinioni, tanto che oggi si sono uniti a loro altri due osservatori neutrali per chiacchierare in un confronto che sta diventando un ‘campo largo’ di discussione, unico di questo Paese complicato. Eccoli i due ospiti della rubrica: Filippo, filosofo della palla rotonda, manager della Rapallo bene che considera il calcio una suggestione, e Andrea, attento osservatore europeo, abituato a vivere accanto a Barcellona e Real Madrid, ma ogni tanto si degna di scendere a livelli locali.

- La loro prima domanda ai nostri opinionisti è stata: “Che tipo di reazione, pensione, disperazione, suscita questa classifica all’ultimo posto?

Rispondiamo, dicono Luigi Pinto e Massimiliano Bellini, che manca una vera reazione, sembra impossibile non riuscire a fare un gol. C’è un tifo da Champions, ma poi giustamente si finisce con i fischi. Noi tifosi non ce la facciamo più.

- Qualche nota positiva c’è stata?

Certamente! Ghidotti è al momento una nota lieta, niente di eccezione, ma una certa garanzia la offre. Diciamo anche che la difesa si sta sistemando: il duo Pafundi-Cherubini sembra funzionare.

- Ma allora dove vanno male le cose?

La potenzialità della squadra è debole, Coda non è più un attaccante, Cuni non lo è proprio. Ecco i buchi veri.

- Pensate che la società dovrà muoversi in qualche modo?

Esiste la società? Al capo non c’era nessuno, sembra che ci sia un disinteresse generale anche nelle piccole cose - dice ironicamente Luigi -. Si vede questa disaffezione, basta vedere il look di Donati in panchina, basta seguire anche il catering, scialbo e malinconico. Il colore e l’entusiasmo dell’antica Samp non c’è più.

- E questo Barak, gran giocatore, non si inserisce?

Gioca con sufficienza. I suoi calzettoni bassi ne sono una dimostrazione.

- Non vi sono piaciute le dichiarazioni di Venuti…

Certo, ha detto che “se non possiamo vincere, almeno non prendiamo gol”. Ma non è una straordinaria banalità?

- Comunque sembra che i dirigenti non siano così pessimisti.

Ed è questo il fatto drammatico. Ora arriverà il Pescara: come si fa a non chiedere alla Samp una vittoria?

I nuovi due ospiti Filippo e Andrea capiscono il momento dei nostri illuminati e cercano, alla fine, di galvanizzarli. Andrea, perfidamente, però augura buona fortuna. E parte verso il grande calcio europeo.

Vittorio Sirianni

Primo successo stagionale ancora rinviato per una Samp che non ha mai impensierito il Catanzaro

Super User 01 Ottobre 2025 362 Visite

 

Opposta ad un Catanzaro non irresistibile, la Sampdoria per la prima volta non subisce gol ma non riesce neppure a centrare il primo successo stagionale. Finisce a reti inviolate una partita caratterizzata dalla scarsissima pericolosità dei rispettivi attacchi. Il team calabrese, in specie nel primo tempo, manifesta una maggiore abilità nel palleggio mentre la Samp si limita a giocare negli spazi, ma senza incidere anche per la pessima serata di Cuni, ancore preferito a Coda. Nel primo tempo si ricordano una velenosa zampata ravvicinata di Bellemo che trova il portiere Pigliacelli pronto alla deviazione a terra e un tentativo del temuto bomber Iemmello, che si libera per il tiro da ghiotta posizione, ma spara addosso all'uscente Ghidotti.

Nella ripresa, a formazioni immutate, la Samp si mostra più intraprendente e decisa a far suo l'incontro, ma la manovra si arena regolarmente al limite dell'area e il numero uno ospite deve solo bloccare senza problemi un'incornata centrale di Abildgaard. Sul fronte opposto si registrano due brividi: il primo procurato su punizione da Cisse (di gran lunga il migliore in campo), che obbliga Ghidotti ad un volo per respingere e il secondo verso il finale prodotto da uno svarione della difesa doriana che offre a Pandolfi la palla del successo, ma l'attaccante calabrese sparacchia in gradinata.

Sufficienza stiracchiata per la gran parte dei doriani, ammirevoli solo per la volontà, con nota di demerito, oltreché per Cuni, anche per un Benedetti evanescente e per lo stesso Coda che, inserito nella fase conclusiva, non si è mai posto in evidenza.

Nel finale infortunio muscolare per Pafundi, che nell'arco del confronto era parso senz'altro il sampdoriano più vivace e propositivo: una tegola in vista del match interno di domenica contro il Pescara, compensata fortunatamente dalla presenza di Cherubini, al quale è stata cancellata la terza giornata di squalifica.

Pierluigi Gambino

Tifosi blucerchiati, la parola è vostra

Super User 01 Ottobre 2025 529 Visite

Innanzitutto grazie per l’interesse che state dimostrando per questa nostra iniziativa sportiva.

Oggi i nostri due tifosi illuminati Luigi Pinto e Massimiliano Bellini sono lievemente soddisfatti. Lievemente sottolineano, dopo il pareggio a Bari dei loro colori.

Ma oggi abbiamo una sorpresa: accanto a loro si è unito un giovane esperto di calcio. Si chiama Erdis Mucia, è albanese, ed è considerato un eccellente centrocampista del Real-Betti, la squadra di Rapallo di terza categoria. È un grande esperto che non evita anche i giudici decisi sui blucerchiati. Ad esempio del connazionale della Samp Cuni (anche se sorridendo benevolmente) un “non so nemmeno chi sia”.

- Allora, amici Luigi e Max siete o no soddisfatti del pari?

Abbastanza, ma non esageriamo: siamo sempre ultimi. Tuttavia il clima ci sembra più tranquillo.

- La trasferta com’è andata?

Ecco per le due tifoserie è stata una bella festa, e questo credo, anche per il calcio, sia una notizia felice. E va a merito di chi capisce certe cose e crede ancora nel gemellaggio e nello spirito veramente sportivo.

- Parliamo di tecnica, come va l’impostazione di Donati?

È stato il pareggio dell’amicizia. La squadra manca ancora di parecchio. Pensiamo che un attaccante che possa costituire quel valore aggiunto che ancora manca e poi un bel difensore.

- Ora le tue partite in casa, occasione d’oro.

Almeno quattro punti bisogna farli. Ma attenzione: ci vuole anche una forza morale che ancora manca.

- Eravate andati in vantaggio, ma poi…

Ecco questa è un’altra lacuna che dovrebbe essere superata, ma anche qui ci vuole attenzione massima e niente superficialità. In avanti Pafundi ci piace abbastanza, certo puntare su una punta che non è una punta…

- Su Donati che volete dire? Vi sembra rientrato in quella dimensione più razionale?

 Ormai dobbiamo tenercelo: certo fare punti è importante e lui stesso ha capito che quest’anno la squadra deve soltanto salvarsi.

Il “buona fortuna” viene dato ai nostri due opinionisti dall’amico centrocampista albanese Erdis, che ha comprato ben due palloni. Si dice perché con uno non riesce mai a fare gol.

Vittorio Sirianni

Contro il Catanzaro una Sampdoria decisa a conquistare la prima vittoria stagionale

Super User 30 Settembre 2025 443 Visite

 

Rinfrancata dal primo punto stagionale, conquistato a Bari, la Samp andrà domani (ore 20.30) alla ricerca del primo successo. Al Ferraris arriva il Catanzaro, formazione discreta ma non più, che ha inanellato cinque pareggi in altrettanti match: ostacolo da non sottovalutare ma non certo terribile.

Mister Donati, stavolta rimasto in silenzio nella vigilia, sta riflettendo riguardo alla necessità di effettuare un turn-over, trattandosi di impegno infrasettimanale, a quattro giorni da un secondo appuntamento casalingo di fila, con il Pescara. Quasi certa una rivoluzione in avanti, con un turno di riposo sia per Cuni, sia per Pafundi, rilevati rispettivamente da Coda, che resta il giocatore più prolifico e insidioso della squadra, e da Barak, atteso a riscattarsi dopo alcune prove opache.

Una novità è prevedibile anche a centrocampo: l'innesto di Bellemo al posto di Henderson, altro giocatore che fatica ad entrare in condizione. Infine, sulla fascia sinistra, presumibile sostituzione di Ioannou, guarito di recente da un infortunio, con Venuti. Immutato invece il terzetto difensivo, in attesa del ritorno di capitan Ferrari.

Il Catanzaro, guidato da Alberto Aquilani, appare lievemente indebolito rispetto all'anno scorso, ma non ha perso le sue caratteristiche: spiccata tendenza a fare gioco ma anche fragilità difensiva. Da controllare a dovere il prolifico bomber Iemmello, la seconda punta Pandolfi e gli esperti centrocampisti Cisse e Petriccione.

La Samp ha il dovere di accrescere la propria pericolosità in zona gol e accendere l'entusiasmo degli oltre ventimila aficionados marassini, decisi a sostenere la squadra e a continuare la contestazione alla società. Anche per ragioni di sicurezza mancheranno in tribuna i plenipotenziari doriani Walker e Fredberg.

Pierluigi Gambino

Il Genoa si fa umiliare da una Lazio incompleta e non riesce a guarire dal mal di gol

Super User 29 Settembre 2025 397 Visite

Ormai è una crisi conclamata quella del Genoa che, opposto ad una Lazio senza centrocampisti, becca una tripletta e non riesce a risolvere gli annosi problemi in zona gol. Pessima sotto ogni aspetto la prova dei rossoblù: a fatica si avvicinano alla sufficienza Norton-Cuffy, Eellertsson e Vitinha nel primo tempo, ma i loro compagni sono stati da bocciare in blocco.

Capitolini in vantaggio dopo quattro minuti grazie ad un contropiede velocissimo condotto da Castellanos e rifinito da Cancellieri, che entra in area e fulmina l'incolpevole Leali. La reazione genoana è pallida e confusa, ma al 24' il discusso Colombo ha il pallone del pareggio e da breve distanza sparacchia nella Nord disperandosi. I biancocelesti, per il resto, controllano in tranquillità e alla mezzora raddoppiano con un'azione fotocopia della precedente: stavolta è Castellanos a infilare nel sacco su suggerimento di Cancellieri, con una difesa rossoblù sbilanciata e imbarazzante.

Verso fine primo tempo si registra un risveglio dei padroni di casa: al 40' Ellertsson giunge solo davanti al portiere Provedel, bravissimo a chiudergli lo specchio in uscita. Quattro minuti più tardi ancora sugli scudi il numero uno ospite, che dice di no con un miracolo ad una girata velenosa di Colombo e poi salva su Malinovskyi.

La ripresa si apre senza gli auspicati cambi nella prima linea rossoblù e dopo un lungo periodo senza emozioni. Al 57' l'incerto arbitro Ayroldi indica il dischetto per un presunto colpo di mano in area di Romagnoli, ma il varista Chiffi lo richiama al monitor e lo convince a revocare la decisione in un crepitio assordante di fischi. Al 63' con un Grifone ormai rassegnato, ecco il tris laziale: miracolo di Leali su Cancellieri ma nel prosieguo Vasquez e Frendrup si ostacolano e Zaccagni insacca da un metro.

Solo successivamente Vieira decide di inserire in un colpo quattro nuovi attaccanti più Stanciu, ma pur mostrando una certa vivacità, la squadra rossoblù non riuscirà neppure a segnare la rete della bandiera. Ora fa paura la classifica, che vede il Grifo all'ultimo posto in coabitazione con Pisa e Lecce ma soprattutto preoccupano la modesta caratura complessiva e certe scelte alquanto discutibili dell'allenatore.

Pierluigi Gambino

Il Genoa insegue la prima vittoria del campionato contro una Lazio incompleta a centrocampo

Super User 28 Settembre 2025 317 Visite

 

Ancora alla ricerca della prima vittoria in campionato, il Genoa attende domani (ore 20.45) la visita di una Lazio scottata dalla recente sconfitta nel derby capitolino. Si annuncia una gara delicata, che mister Vieira illustra così: “I nostri avversari arriveranno a Genova con una grande rabbia e la voglia di essere competitivi. Una Lazio con molte assenze? Io vedo una squadra di qualità con un allenatore di qualità”.

Il trainer di Dakar si attende dai suoi un ultimo step: “Adesso ci mancano solo i punti, dopo che ne abbiamo sfiorato la conquista in parecchie partite. Dobbiamo prenderci più rischi per cercare di segnare maggiormente. Occorre avere più gente in area ma anche calciare più frequentemente da lontano. Abbiamo già dato prova di organizzazione e determinazione ma bisogna ancora crescere”.

Vieira elogia ulteriormente il suo giocatore più in crisi, il centravanti Colombo, ancora all'asciutto: “Il ragazzo si sta impegnando al massimo e sono state giocate solo cinque gare. Sarei preoccupato se avessimo segnato 40 gol e lui zero, ma non è così. Comunque, la forza di una società come la nostra risiede anche nella capacità di stare vicino a chi è in difficoltà”.

Il difensore Ostigard è tornato in gruppo ed è disponibile: tocca al mister decidere se reinserirlo o affidarsi ancora a Marcandalli. Prima convocazione per Cornet, che partirà dalla panchina. In tema di formazione, non si prevedono rivoluzioni: rispetto alla Coppa Italia rientrano certamente Masini e gli esterni Norton-Cuffy ed Ellertsson, che dovrebbero formare l'asse di destra. A sinistra, davanti a Martin, non è escluso che giochi il rispolverato Vitinha, in ballottaggio con Carboni, mentre in posizione centrale Malinovskyi è favorito su Stanciu. Ekhator ed Ekuban paiono destinati ad un utilizzo come subentranti, stante la quasi certa riconferma di Colombo.

Maurizio Sarri, tecnico biancoceleste, è alle prese con la moria di centrocampisti, gliene mancano ben quattro, tra infortuni e squalifiche, sicché si preannuncia un forzato cambio di modulo: dal 4-3-3 al 4-2-3-1 con l'inserimento del 38enne Pedro a completare il lotto dei trequartisti. In mediana ecco l'ex rossoblù Cataldi e Basic, reintegrato di fresco in rosa. Dirigerà la sfida il molfettano Ayroldi, che arbitrò pure (non senza discussioni) il confronto dello scorso anno, vinto 2-0 dagli ospiti. 

Pierluigi Gambino

Primo punto per la Samp, che a Bari segna con Depaoli ma è raggiunta dopo soli 4 minuti

Super User 27 Settembre 2025 406 Visite

 

La Sampdoria resta sola all'ultimo posto, ma se non altro si schioda da quota zero grazie al pareggio strameritato di Bari. La gara, tecnicamente poverissima, tra due squadre in chiara crisi vede inizialmente una superiorità dei locali, che costringono i blucerchiati a rimediare tre ammonizioni di fila, ma è il portiere biancorosso Cerofolini il più impegnato: miracolosa deviazione in tuffo su conclusione di Benedetti, che è il prologo del vantaggio doriano, giunto al 28'. Pafundi, uno dei migliori in campo, si destreggia sull'out di destra e crossa rasoterra verso Depaoli, che anticipa un difensore e gira verso il secondo palo infilando. E’ la prima volta, in questo campionato, che gli uomini di Donati si trovano in vantaggio.

La gioia però dura solo quattro minuti: lungo lancio dalle retrovie in direzione di Dickmann, che a destra guadagna la linea di fondo e crossa teso a centro rea, dove Moncini ruba il tempo all'incertissimo Hadzukanovic e incorna nell'angolo più lontano.

Ancora uno spunto, ma senza esito del pugliese Castrovilli e poi riposo. La ripresa si apre con un'agevole parata a terra di Ghidotti, ma gradatamente la Samp prende campo, si trasferisce costantemente nella metà campo barese sfruttando una maggiore fisicità che costringe il Bari a commettere un fallo dopo l'altro. Ci provano Abilgaard (colpo di testa fuori di un soffio), Cuni (diagonale impreciso), Pafundi (accelerata da applausi e conclusione centrale), ma senza esito, a conferma che i blucerchiati faticano sempre a pungere. Sulla sponda opposta un solo brivido, verso il finale, ma l'uscita bassa di Ghidotti su Dorval risolve la situazione.

Al di là del punto, il Doria ha mostrato progressi in fase di contenimento e una crescita di personalità, ma per battere il Catanzaro nel turno infrasettimanale di mercoledì servirà ben altra incisività.

Pierluigi Gambino

Donati: “A Bari una Sampdoria arrabbiata, che non merita di trovarsi a zero punti”

Super User 26 Settembre 2025 352 Visite

 

“A Bari gioca in porta Ghidotti. Non lo avevo bocciato cosiccome ora non boccio Coucke, professionista serio che forse aveva bisogno di tempo, provenendo dall'estero”. In apertura di conferenza stampa, Massimo Donati ha sciolto il dilemma del numero uno in vista della delicatissima partita contro i “galletti”, in programma sabato 27 settembre alle 19.30.

La sfida vede di fronte due formazioni ancora a secco di successi: blucerchiati sinora sempre battuti e pugliesi con un punto, frutto della sola gara casalinga disputata, contro il Monza. Entrambi i team sono alla disperata caccia di un rilancio, ma sono immersi in problemi non trascurabili.

Donati ha giocato nelle file biancorosse: “Conosco l'ambiente, una piazza bellissima e credo che la società barese abbia costruito un organico per far bene. A volte le imprese non riescono, ed è la stessa situazione che sta capitando a noi”.

La Samp ha bisogno di una scossa: “Noi - continua il trainer - siamo incavolati, vogliamo uscire da questo momento. Ci prendiamo le nostre colpe per la mancanza di punti, ma abbiamo sicuramente raccolto meno di quanto meritassimo. I giocatori già qui gli scorsi anni avvertono una sorta di cappa e forse ci sarebbe bisogno che i nuovi arrivati portassero un po' di freschezza. Quanto a ciò che si sta verificando all'esterno (vedi contestazione della piazza, ndr), ne siamo dispiaciuti ma dobbiamo fossilizzarci sulla partita di domani”.

Il capitolo formazione si apre con una premessa dell'allenatore, legata a presunte pressioni da lui ricevute da parte del plenipotenziario Walker: “Un costante confronto con la società ci deve essere, ma di imposto non c'è nulla, anche a livello di modulo”. Le scelte iniziali potrebbero anche essere in parte condizionate dal calendario, che prevede un impegno infrasettimanale, mercoledì a Marassi contro il Catanzaro. Detto del portiere, ci si avvia alla conferma della difesa a tre con gli stessi interpreti di Monza, visto che Ferrari è ancora out. Sulla fascia sinistra una probabile novità: dentro Ioannou, il titolare, un'arma in più quando tenta il tiro da fuori. Nessun cambio in mediana, mentre in avanti è prevista una mezza rivoluzione: ballottaggio nel ruolo di centravanti tra Cuni e Coda, mentre Pafundi è indiziato per sostituire lo squalificato Cherubini (”Ha chiesto scusa” - lo ha difeso Donati) e Barak, dopo il fattaccio del rigore sbagliato in Brainza, potrebbe essere sostituito da un ex barese, Benedetti, da tempo tenuto in naftalina.

Nelle file dei locali spicca quel Sibilli che, tra i migliori del Doria nello scorso campionato, non è stato riscattato dalla società ed è tornato in Puglia. Ex blucerchiato è pure la mezza punta Darboe, ma non mancano altri elementi da controllare a dovere: il centrocampista Verreth, l'ex azzurro Castrovilli, il centravanti Gytkjaer. 

Pierluigi Gambino

Rimonta vincente in Coppa Italia per il Genoa, che batte l’Empoli ma senza entusiasmare

Super User 25 Settembre 2025 366 Visite

 

Missione compiuta per il Genoa, che nei trentaduesimi di Coppa Italia elimina in rimonta per 3-1 l'Empoli e si guadagna, nel turno successivo, la sfida secca in casa dell'Atalanta.

Mister Vieira, in vena di esperimenti, inserisce Sabelli sull'out destro e a centrocampo affianca a Frendrup l'esperto Stanciu, stabilmente in posizione arretrata. Davanti a lui, ecco Messias, con ai lati Carboni e Gronbaek e come punta fissa il solito Colombo, ancora alla ricerca del primo gol in gara ufficiale.

Sono i toscani, dopo al 12' a portarsi in vantaggio su punizione dal limite: Saporiti scorge un buco nella barriera genoana e fulmina un Leali piuttosto incerto. Immediata la reazione del Grifo, che tre minuti più tardi perviene al pareggio grazie ad un assist di Colombo per Frendrup, che penetra in rea e da posizione ravvicinata infila sul primo palo. Nel prosieguo i rossoblù provano a portarsi in vantaggio ma senza la necessaria pericolosità. Colombo non entusiasma, Gronbaek perde un pallone dopo l'altro, Stanciu si limita al punticino e pure Messias latita. Il solo Carboni cerca di forzare le giocate partendo dalla fascia destra, ma anche lui con risultati modesti.

La ripresa si apre con Venturino al posto di Messias, previo spostamento al centro di Gronbaek. Il diciottenne prodotto del vivaio si rivelerà tra i più positivi. Suo, al 56', il cross dalla sinistra che, dopo una spizzata di testa di Colombo, è sfruttato di testa dal difensore centrale Mercandalli, autore dell'inzuccata vincente. L'Empoli, rinforzato dall'ingresso di qualche titolare, non si arrende, ma si imbatte in una difesa rossoblù munita e organizzata. All'ora di gioco ecco Ekhator per Colombo e al 66' Thorsby per il deludentissimo Gronbaek. Proprio il biondo centrocampista all'83' sfrutta un errore della difesa azzurra e serve lateralmente il coloured per l'agevole tocco del 3-1 a porta sguarnita.

Le tre segnature non ingannino: anche in questo mercoledì di Coppa la fase offensiva ha lasciato alquanto a desiderare e parecchi elementi sotto osservazione escono bocciati dall'esame. Il passaggio del turno è arrivato, ma si è trattato di ordinaria amministrazione. Lunedì prossimo, contro la Lazio, Vieira rilancerà i laterali titolari Norton-Cuffy ed Ellertsson nonché Malinovskyi, ma in avanti servirà ben altra sostanza.

Pierluigi Gambino

Coppa Italia: pronostico a favore del Genoa, che attende a Marassi il malandato Empoli

Super User 24 Settembre 2025 403 Visite

Impegno infrasettimanale per il Genoa, che domani (inizio ore 18:30) affronterà l’Empoli in Coppa Italia. I rossoblù, per chiara ammissione di Patrick Vieira, puntano decisamente a superare il turno e sono favoritissimi anche considerando il momento difficile attraversato dai toscani, neo-retrocessi in B e partiti in campionato col freno a mano tirato. Un solo punto è il loro bottino negli ultimi tre turni, ma fa impressione soprattutto il secco 0-4 rimediato nell'ultima giornata contro il modesto Pescara. L'allenatore azzurro Guido Pagliuca proverà a giocarsela contro il Grifone, ma senza perdere di vista il prossimo test in cadetteria, il delicatissimo derby contro la Carrarese, sicché è prevedibile qualche cambio in formazione.

Di sicuro, pensando al delicato posticipo di lunedì contro la Lazio, non rinuncerà ad un massiccio turn-over Patrick Vieira, intenzionato a sfruttare quest'appuntamento di Coppa per offrire una chance a qualche panchinaro. La porta dovrebbe essere difesa dal dodicesimo Siegrist, guarito di fresco da un infortunio, mentre in difesa rimarrà fuori l'acciaccato Ostigard (seppur in grado di giocare), sostituito da Marcandalli o dal giovane Otoa, mentre Sabelli potrebbe trovare posto sulla fascia destra.

I collaudi più significativi però riguardano centrocampo e prima linea, settori sinora carenti soprattutto in fase di impostazione e realizzazione. Thorsby, sinora trascurato in campionato, godrà di un'opportunità, probabilmente al posto di uno dei due mediani titolari, mentre il reparto trequartisti dovrebbe presentare Gronbaek (ristabilito dal guaio fisico), Stanciu e Carboni. Crescono i dubbi riguardo al ruolo di centravanti, con Colombo quasi certamente in panca: se la giocano Ekuban e Vitinha. A gara in corso è presumibile un ingresso di Messias, ma anche il giovane Venturino, invocato a gran voce dai tifosi, potrebbe provare a convincere l'allenatore a concedergli maggiore spazio. L'ultimo acquisto Cornet, smaltito finalmente il guaio fisico, sarà tra i convocati ma è destinato a rimanere in panchina.

In caso di pareggio al fischio conclusivo, non sono previsti tempi supplementari, ma si andrà immediatamente ai rigori. Il team qualificato disputerà il successivo match di Coppa in casa dell'Atalanta.

Pierluigi Gambino

Tifosi sampdoriani, la parola è vostra

Super User 22 Settembre 2025 378 Visite

 

La voce dei nostri due tifosi ‘illuminati’, Luigi Pinto e Massimiliano Bellini, è piuttosto flebile. Per curiosità ed anche per amore, sono andati in trasferta a Monza, sperando in qualche miracolo. Ma ancora una volta non è andata bene e, dice Max, anche il pranzo non li ha consolati, visto il conto.

- Insomma non è cambiato niente?

Purtroppo, no. Ci dispiace di dover ribadire, ogni volta, gli stessi concetti.

- Vediamo: nonostante la sconfitta, Donati dice che si doveva vincere. È così?

Ma non è vero, continuiamo a credere che il tecnico non riesca a leggere le partite.

- Ha detto anche che il portiere non ha colpe, ha fatto una buona partita.

Appunto, da queste battute si capisce in quale confusione stia vivendo il tecnico.

- Ma è solo questione di tecnico o vi sono ragioni più profonde in questa crisi?

Le ragioni sono tante: dalla squadra tutta che sembra condizionata, dal portiere, che pare sia stato imposto dal presidente dei logaritmi, a certe leggerezze dei giocatori, vedi Cherubini, che dimostra quanto sia forte la tensione in questo momento.

- Ma una soluzione bisognerà pur trovarla; secondo voi, dove e come?

Certamente la posizione del tecnico va valutata, ma onestamente chi potrebbe venire? Il solito Iachini, nemmeno a parlarne visti i trascorsi. O De Rossi, che cerca solo un posto di lavoro. Il problema è serio.

- Secondo voi che intenzioni hanno Tey e Walker, dovranno pure venire allo scoperto…

Certo, a gennaio. Ma in quale misura? Per rafforzare davvero la squadra o per fare ancora mercato? Fiorella, giorni fa, ha parlato in positivo, ma sempre riferendosi al marketing e ai problemi del campo. Cioè fatti promozionali, non legati al mercato di rafforzamento.

- Per concludere?

Siamo sempre al giorno della marmotta.

 

Vittorio Sirianni

Una Sampdoria autolesionista si fa battere anche dal Monza e piomba in una crisi sempre più nera

Super User 20 Settembre 2025 494 Visite

 

In casa Samp al peggio non c'è mai fine. Nella tana di un Monza davvero inguardabile, i blucerchiati subiscono la quarta sconfitta consecutiva, rimanendo così in fondo alla graduatoria a zero punti. Ancora una volta i limiti del Doria sono emersi. In avanti continua a mancare un centravanti accettabile e in porta Coucke, dopo qualche smagliatura iniziale, ha letteralmente regalato ai biancorossi il gol decisivo.

Tocca alla dirigenza, adesso, decidere se confermare la fiducia a mister Donati o se sollevarlo dall'incarico, come auspica la tifoseria, rappresentata al Brianteo da quasi tremila esponenti, che a fine match hanno riempito di improperi i propri beniamini. Ma il cambio dell'allenatore, per quanto necessario, non è così scontato che basti a raddrizzare una situazione sportivamente drammatica.

Passando al match, nella fase iniziale non succede praticamente nulla. La prima emozione si registra al 27', quando in area locale il monzese Lucchesi commette un netto fallo su Cherubini: è rigore. Si avvicina al dischetto Henderson, ma Barak gli strappa il pallone e va a battere: conclusione a mezza altezza sulla destra del gigantesco portiere, che si tuffa e devia in corner.

Passano tre minuti e sale sul proscenio il discutibile arbitro Abisso, il quale non punisce Izzo, già ammonito, con il secondo cartellino giallo. Cherubini, che aveva subito la scorrettezza, si fa vendetta con un colpo da terra al difensore rimediando un'espulsione, peraltro legittima. In inferiorità numerica i blucerchiati non corrono seri rischi e anzi ci provano dalla distanza con Henderson: alto.

Anche nella ripresa nessuna insidia per la difesa doriana, che approfitta della modestia di un Monza in piena crisi di gioco e di convinzione.  Al 58' altro episodio importante: Depaoli, in contropiede, è atterrato da Ciurria, espulso. Il sollievo dei blucerchiati dura un solo minuto perché il Monza passa a condurre, con precise responsabilità di tutta la difesa ospite ma in particolare del portiere Coucke, che sul comodo traversone di Birindelli esce a vuoto e consente all'ex Alvarez di infilare senza sforzi.

Mister Donati corre ai ripari inserendo in un sol colpo Pafundi, Coda e Giordano per Barak, Vulikic e Venuti. La reazione blucerchiata, più teorica che reale, partorisce qualche iniziativa dell'ex udinese e una rovesciata di Cuni troppo debole. In compenso i brianzoli, in contropiede, sforano il raddoppio in due circostanze, legittimando il successo.

Pierluigi Gambino

Il Genoa a Bologna va in vantaggio, viene raggiunto ed è beffato nel recupero dal dischetto

Super User 20 Settembre 2025 415 Visite

Con l'ineffabile Collu, modestissimo arbitro sardo, il Genoa ha perso ancora. Stavolta la gara di Bologna è stata decisa da un discutibilissimo rigore assegnato in pieno recupero ai petroniani dopo un impatto del pallone sul gomito di Carboni. Di Orsolini la realizzazione decisiva al termine di un lunghissimo controllo al Var.

Primo tempo più che dignitoso per il Grifo, che dopo un gol annullato all'emiliano Castro per fuorigioco, controlla a dovere la superiorità territoriale dei petroniani creando pure due occasioni favorevoli, sventate dal portiere locale, attento prima su Vasquez e più tardi miracoloso su bordata di Martin.

La ripresa, con Marcandalli al posto dell'infortunato Ostigard, vede gli uomini di Vieira subire il predominio dei padroni di casa. Al 53' fuori Colombo, sostituito da Ekuban per sfruttare gli spazi a disposizione. Dopo un colpo di testa impreciso di Vitinha su cross di Ellertrsson, è proprio l'islandese al 63' a portare in vantaggio il Genoa, grazie ad un'azione sulla destra. Assist di Malinovskyi per l'accorrente scandinavo che avanza e, entrato in area, sparacchia sotto la traversa.

Il gol al passivo scatena la reazione veemente del team di mister Italiano e al 67' è Leali a compiere un prodigio su incornata di Castro.

Cinque minuti più tardi, dopo gli ingressi di Carboni ed Ekhator al posto diVitinha e Malinovskyi, il Bologna perviene al meritato pareggio: cross rasoterra a sinistra di Cambiaghi e Castro anticipa Marcandalli insaccando sul palo più lontano.

Il Bologna, galvanizzato dal pari, insiste per trovare il successo mettendo alle corde il Genoa, che al 90' rischia grosso ed è salvato dalla traversa su inzuccata di Orsolini. E' il preludio all'episodio decisivo, che si verifica al 94'.  Dopo la beffa, il danno dell'espulsione per proteste di Vieira.

Pierluigi Gambino

 

Il Ferraris rimarrà di proprietà pubblica, ma Genoa e Samp pagheranno la ristrutturazione

Super User 19 Settembre 2025 479 Visite

 

In un dibattito al Salone Nautico, con la partecipazione dell'ad della Samp Raffaele Fuorella e del direttor generale del Genoa Flavio Ricciardella, la sindaca di Genova Silvia Salis ha riaffermato che lo stadio Ferraris rimarrà di proprietà pubblica e sarà oggetto di una profonda ristrutturazione finanziata dalle due società calcistiche in cambio di una concessione all'utilizzo di 99 anni. Nell'occasione è stato annunciato che prima di fine settembre sarà ultimato il piano di fattibilità e che entro il 2026, previe le necessarie autorizzazioni di legge, sarà ultimato il progetto definitivo. La spesa complessiva dovrebbe aggirarsi attorno al centinaio di milioni. Inevitabile, durante i lavori, un calo della capienza, ma senza che rossoblù e blucerchiati debbano forzatamente emigrare in altre città.

Intanto, Genova ha deciso di candidarsi ad ospitare partite degli Europei di calcio 2032, e il maquillage allo stadio è anche legato a questa prospettiva, non certo probabilissima ma neppure da escludere. Nei piani dei due club e del Comune, l'impianto dovrà comunque essere utilizzato in modo più capillare e anche per eventi extrasportivi. Di sicuro, con l'avallo della Federazione interessata, si riproporrà come teatro di competizioni della Nazionale di rugby.

I dirigenti rossoblucerhiati, intanto hanno sottolineato che qualche miglioria allo stadio avverrà anche prima del lavoro più ingente e ciò garantirà un aumento di capienza di circa 500 posti, duecento dei quali nelle gradinate.

Nei piani della prima cittadina, l'impiantistica sportiva assumerà un rilievo primario. E’ intenzione mettere mano al Carlini, struttura multidisciplinare, ed è in progetto la nascita nell'ampia zona di Cornigliano alla foce del Polcevera di un impianto dedicato all'atletica, da sfruttare per avvenimenti di media e bassa rilevanza e riservare alla popolazione genovese.

Anche lo sport nella terza età avrà un impulso notevole con proposte ed impianti ad hoc in ogni quartiere. 

Pierluigi Gambino

Un Genoa in salute e col morale alto punta a ripetersi in casa dell’ambizioso Bologna

Super User 19 Settembre 2025 380 Visite

 

Rinfrancato dal pareggio di Como, il Genoa affronta domani (ore 15:00) un'altra delicata trasferta, questa volta in casa di un Bologna ambizioso. Mister Vieira però non si spaventa: “Ci aspetta una partita molto difficile contro una squadra forte, che ha un ottimo allenatore e giocando in casa cercherà di vincere. Non credo che i nostri avversari siano distratti dall'imminente esordio in Europa League. Noi, comunque, siamo in crescita rispetto all'esordio col Lecce e stiamo avvinandoci ai livelli dello scorso anno. Il punto preso a Como ci ha dato molta fiducia e a livello fisico siamo pronti”.

L'attualità porta inevitabilmente al ruolo di centravanti. La piazza punta sull'esclusione di Colombo, sinora sottotono, ma il trainer frena: “Nessun attaccante è contento quando non segna, però il discorso vale anche per gli altri elementi. Io invito Lorenzo a mantenersi tranquillo e sereno e a continuare a lavorare con e per la squadra. Di questo passo i gol prima o poi arriveranno”.

Vieira chiede ai suoi ragazzi uno sforzo ingente: “Come al solito cercheremo di pressarli alti”. Lo scopo è recuperare presto palla e cogliere sbilanciati gli antagonisti.

In tema di formazione, Colombo è ancora favorito, anche se non si esclude un impiego di Ekhator o Ekuban, solitamente più efficace come subentrante. Sicura è la conferma di Ellertsson a sinistra, mentre c'è un indiretto ballottaggio a destra fra Sabelli, un difensore, e Carboni, un trequartista: dalla scelta dipenderà la collocazione tattica dell'inamovibile Norton-Cuffy.

Rispetto al Como, il Bologna, pur con caratteristiche tecnico-tattiche simili, appare più temibile per una superiore esperienza e per una maggiore quadratura difensiva. Neppure i petroniani sono dotati di particolare fisicità: un dato che potrebbe avvantaggiare il Grifone. Di sicuro, dopo due sconfitte in tre gare - seppure nella tana di Roma e Milan - gli uomini di Italiano non possono ulteriormente frenare. Il pericolo numero uno è l'esterno destro Orsolini, che obbligherà sia Frendrup sia Ellertsson a supportare Martin nella marcatura.

Pierluigi Gambino

Samp, Donati a Monza si gioca la panchina: “Basta piangersi addosso, occorre una reazione”

Super User 19 Settembre 2025 367 Visite

Dopo tre cocenti sconfitte di fila, la Samp tenterà domani (inizio ore 16.15) di stoppare la crisi sul campo di un Monza ancora scosso dalla fresca retrocessione e reduce dal ko di Avellino.

Massimo Donati si gioca la panchina ed è conscio che un quarto insuccesso gli costerebbe quasi certamente l'esonero: “E' normale trovarsi a rischio in questa situazione, ma io rimango sereno. In settimana abbiamo provato qualcosa di diverso ma senza stravolgimenti. A questo punto, è inutile ripetere i soliti concetti, ma elogiare miei giocatori per l'impegno. E’ però inutile piangersi addosso. Siamo davanti ad un bivio: o ci si arrende o si decide di affrontare la realtà reagendo”.

La sola anticipazione legata all'undici di partenza riguarda il ruolo di portiere: “Io nutro la massima fiducia in entrambi i nostri numeri uno. Si è però deciso di valutare per qualche partita Coucke, il quale partirà titolare anche in Brianza. Col Cesena il belga ha alternato ottime cose a qualche errore”.

Dovrebbe cambiare il modulo tattico con l'introduzione della difesa a tre. “Sinora - analizza l'allenatore - abbiamo incassato sei gol su sette da calcio da fermo, quando gran parte dei nostri giocatori erano in area. Qui si deve cambiare qualcosa, ma dev'essere una reazione di testa, che non si può preparare sul campo di allenamento. E poi dobbiamo creare maggiormente in avanti, dove siamo mancati spesso nella fase conclusiva dell'azione. Gli attaccati di cui dispongo sono diversissimi tra loro, vedremo”.

La sensazione è che inizialmente scenda ancora in campo Coda, con l'esclusione di Cuni. Alle spalle del bomber agiranno Barak e il giovane Cherubini, mentre sulla fascia destra rientra Depaoli e su quella mancina Venuti è pronto a sostituire l'acciaccato Ioannou.

In difesa Ferrari è ancora out, mentre Riccio, sofferente a metà settimana, ha recuperato e dovrebbe essere affiancato da Vulikic e da un centrale nuovo di zecca, il bosniaco Hadzikanunic, oggetto misterioso al pari di Coubis, l'unico marcatore disponibile in panchina.

Intanto, non si sono spenti gli echi per la manifestazione di dissenso attuata nei confronti della società da un centinaio di tifosi doriani giovedì sera al Salone Nautico. Il giorno successivo l'ad Raffaele Fiorella, presente alla Fiera, ha cercato (senza riuscirci) di ridimensionare quanto accaduto: “Non c'è stata alcuna contestazione, ma soltanto una richiesta di chiarimenti ai quali non ci siamo sottratti”. Nei prossimi giorni i supporters doriani in assemblea dovrebbero decidere altre manifestazioni contro chi ha portato un club così glorioso a livelli così bassi.

Pierluigi Gambino

Il Genoa a Como va in svantaggio, ma nel recupero pareggia e sfiora il colpaccio

Super User 15 Settembre 2025 448 Visite

Preziosissimo pareggio del Genoa sul campo di un Como tecnicamente eccelso, ma dimostratosi fragile nella fase conclusiva. I rossoblù non brillano in attacco per quasi tutto l'incontro e si trovano sotto dopo 13 minuti grazie ad una giocata fantastica del fuoriclasse Nico Paz, che si libera in giravolta di due avversari e dai venti metri indirizza una bordata imprendibile nell'angolino.

I rossoblù, che Vieira ha schierato con Malinovsky in regia e Sabelli terzino destro (Norton-Cuffy più avanzato), patiscono il palleggio dei lariani e in tutto il primo tempo producono una sola, ma clamorosa tripla palla gol nella stessa azione, ma Colombo, Ellertsson e Masini si fanno deviare le rispettive conclusioni. Più tardi Morata, in contropiede, si mangia il raddoppio da due metri, legittimando il vantaggio dei locali all'intervallo.

Nella ripresa ci si aspetta un Genoa all'arrembaggio, ma la sua manovra è macchinosa e sterile. Al 57' Vieira tenta la carta Messias per Sabelli, ma senza risultati concreti e, anzi sarà il portiere rossoblù Leali a lavorare su incursione di Vojvoda. Al 72' altra girandola di cambi nel Grifone: dentro Carboni ed Ekuban. Dieci minuti dopo tocca anche ad Ekhator per lo stanco e impalpabile Colombo.

La prima svolta al match si verifica al'88' quando Ramon effettua un’entrata da killer su Messias guadagnandosi il cartellino rosso dopo una lunga revisione al Var. Sospinto dalla superiorità numerica, il Genoa finalmente crede nel pareggio e lo ottiene al 92' con un'azione prorompente di Norton-Cuffy da destra conclusa con un cross insidioso: Sergi Roberto indirizza maldestramente la sfera contro il palo e sulla respinta Ekuban è lesto ad infilare. Ma non è finita: al 95' altro traversone, stavolta di Ekhator, e Vasquez, solo a centro area, incorna proprio in bocca al portiere Butez, già preparato al peggio. Vincere sarebbe stato troppo: il punto (e il primo gol stagionale) basta e avanza a corroborare una classifica ancora anemica. I problemi in zona gol, comunque, non sono stati risolti. 

Pierluigi Gambino

Presentata l’Asd Unisport Genova, prima squadra di calcio universitaria in Liguria

Super User 15 Settembre 2025 472 Visite

LE INTERVISTE DI GENOVA3000

 

È stata presentata oggi nella Sala Trasparenza di Regione Liguria l’ASD Unisport Genova, nuova società sportiva universitaria che prenderà parte al campionato di Terza Categoria 2025/2026. Il progetto nasce da un’idea di alcuni studenti dell’Università di Genova e dalla collaborazione tra l’ateneo, il Coni e il Cus, con l’obiettivo di creare una squadra di calcio che rappresenti un nuovo punto di riferimento sportivo, culturale e formativo per la comunità studentesca.

“Unisport Genova è un progetto innovativo - ha dichiarato l’assessore regionale allo Sport Simona Ferro - che unisce sport, studio e formazione, offrendo agli studenti opportunità concrete di crescita sia dentro che fuori dal campo. In questo anno speciale, in cui la Liguria è Regione Europea dello Sport 2025, iniziative come questa rappresentano un esempio virtuoso di come passione sportiva e cultura possano integrarsi sul nostro territorio”. 

“La nascita dell'ASD Unisport Genova è un'iniziativa eccellente che testimonia la vivacità e la proattività della nostra comunità studentesca - ha commentato il rettore dell’Università di Genova Federico Delfino -. Questo progetto non rappresenta solo la formazione di una squadra sportiva, ma un vero e proprio laboratorio in cui studenti e studentesse possono mettere in pratica le competenze acquisite nel loro percorso di studi. 

L'Università di Genova è orgogliosa di supportare questo tipo di iniziative, che promuovono l'integrazione tra teoria e pratica, tra aula e territorio. È un esempio concreto di come l'attività sportiva possa diventare uno strumento di crescita personale e professionale”.

La società, interamente gestita da studenti del corso di laurea “Politiche, Governance e Informazione dello Sport”, offrirà esperienze pratiche in tutti gli aspetti della gestione di una squadra, dalla comunicazione alla gestione amministrativa ed economica. Il campo di casa sarà il Torbella, sotto la guida tecnica di mister Davide Sangiorgio, con il supporto di un team di studenti impegnati anche nella gestione social e comunicativa della società.

L'intervento di Marta Leugio, presidente Asd Unisport Genova

Giacomo Filippo Gambardella, vice presidente

 

Tifosi blucerchiati, la parola è vostra

Super User 15 Settembre 2025 515 Visite

Terza sconfitta consecutiva, due in casa, zero punti, ultimo posto in classifica, in solitaria. Un vero dramma blucerchiato.

Che ne pensano i nostri due tifosi ‘illuminati’, che hanno vissuto l’ennesima batosta fra pioggia e lacrime, Luigi Pinto e Max Bellini?

- Sensazioni, reazioni, rabbie, speranze, come va?

Va male. Perché non si vede alcun cambiamento. La continuità nel pressappochismo è l’attuale momento della società.

- Che pensate di Tey, che è stato contestato e dei suoi algoritmi? Da una parte lui è Walker e dall’altra Mancini e collaboratori.

Esatto, questo a significare che la società è disgregata, sfilacciata, Manfredi è scomparso, Tey ama appunto gli algoritmi.

- Vendiamo a Donati, ha detto. “c’è qualcosa che non va”.

Meno male che almeno di questo si è accorto. Continuiamo a dire che il tecnico non sa leggere le partite, le sue scelte sono sempre discutibili, vedi l’inserimento del nuovo portiere.

- Tatticamente non vi convince?

Mai e poi mai, lui dice che le tattiche non contano, ma solo i principi. Conseguenze: si vede da una parte un Cesena, che non è il Real Madrid, organizzato, semplice, lineare, attento, e dall’altra una Samp in una confusione organizzativa drammatica. Abbiamo la stessa disastrosa difesa dello scorso anno, dieci centrocampisti. Là davanti Barak, 31 anni, bravo ma non adatto per un campionato di B: è un passeggiatore.

- Che fare allora, cambiare tecnico?

E chi viene al suo posto? Torna Lombardo o il solito Iachini? Siamo allo stesso punto. No, la situazione è completamente fuori schema. Ci sono troppe cose che non vanno: la società, il tecnico, i giocatori.

- Solo voi tifosi siete al vostro posto…

Sì, ma vedi, è vero che siamo solo alle prime giornate e quindi la matematica è dalla sua parte, ma la sensazione che ti offre tutto l’ambiente è che già, alla terza giornata, si stia scivolando verso l’inferno. È questo che ci preoccupa.

- Non pensate che a questo punto la società dovrà scoprirsi e dire esattamente cosa pensa di fare?

Dovrebbe farlo. Ma ti diranno le solite cose, adesso andiamo a Monza, ultima spiaggia, Donati in bilico e via dicendo.

- Siate sinceri, ma almeno una cosa di positivo c’è stata contro il Cesena?

Il primo quarto d’ora, che ha permesso alla Samp di stare sul pareggio. Poi il buio. Comunque noi tifosi andremo a Monza, ci saremo sempre, anche fischiando e sperando che i dirigenti si ricordino, almeno, che c’è sempre un gennaio… 

Vittorio Sirianni.

Un Genoa in salute e senza paura chiede strada al Como dei baby campioni

Super User 14 Settembre 2025 474 Visite

Sconfitto dalla Juventus nonostante una prestazione acettabile, il Genoa va a caccia di riscatto domani (inizio ore 20.45) allo stadio Sinigaglia contro l'emergente Como dei giovani campioni. Un impegno durissimo, che tuttavia non spaventa mister Vieira: “Incontriamo una squadra che, sulla spinta di un mercato sostenuto, sta migliorando a velocità notevole e punta a conquistare un posto in Europa, ma abbiamo le armi per metterla in difficoltà”.

Il team lariano, guidato da Fabregas (compagno di Vieira all'Arsenal) forte dei baby-prodigio Paz e Rodriguez, è ineguagliabile nel palleggio ed esprime un calcio eccellente, ma in fase difensiva appare alquanto vulnerabile. Da ciò la fiducia del mister rossoblù: “Contro la Juve meritavamo il pari, a dimostrazione che siamo sulla strada giusta, ma dobbiamo crescere nella cura dei dettagli, che spesso sono decisivi e mantenerci più frequentemente e più lucidi nei pressi dell'area avversaria, supportando meglio la prima punta e provando la conclusione senza paura di sbagliare”.

La formazione iniziale non dovrebbe discostarsi granché dall'ultima schierata, con mediana e difesa immutate nonostante il recupero da infortunio di Otoa. In attacco è però prevedibile qualche modifica alle spalle del centravanti Colombo, insidiato da un Ekuban sul quale i trainer ripone parecchio affidamento.

Gronbaek appare recuperato dopo il colpo subito al setto nasale, ma dovrebbe ancora partire dalla panchina. Carboni è favorito ma non sicuro di un posto al sole, mentre è probabilissima la conferma di Ellertsson, apprezzatissimo dal mister: “Ha fatto benissimo anche nella Nazionale islandese in Francia come terzino sinistro, ma può rendersi utilissimo anche in posizione più avanzata”.

Resta il ballottaggio tra due veterani, Stanciu e Malinovskyi, altro elemento in cerca di rilancio. “Anche lui – osserva Vieira – può aiutarci in diverse zone del campo e non è escluso che parta titolare”.

Pierluigi Gambino

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