Recupero del lazzaretto di Bana, Rapallo si conferma luogo di studi di alta formazione
Il sindaco di Rapallo, Elisabetta Ricci, e il presidente del Consiglio comunale, Mentore Campodonico, hanno incontrato un gruppo di studenti e professori della facoltà di Architettura dell'Università degli Studi di Genova impegnati nella predisposizione del progetto di recupero del cosiddetto Lazzaretto di Bana.
Il manufatto, risalente al XV secolo, rappresenta una preziosa testimonianza storica del territorio e, anche grazie al lavoro di ricerca e valorizzazione condotto da Angiolino Barreca e alla collaborazione di Bruno Oneto, proprietario dell'immobile, si avvia a tornare al suo antico splendore.
L’incontro ha permesso di condividere con l’amministrazione comunale le linee guida dell’intervento e di avviare un dialogo costruttivo per la tutela e la valorizzazione di un bene storico che riveste un importante valore culturale per la comunità di Rapallo.
Ma la collaborazione tra il Comune e l'ateneo genovese non si esaurisce qui. Quella sul lazzaretto di Bana è infatti soltanto una prima fase di un ciclo di studi sul territorio del Tigullio che verrà eseguito dal Dipartimento di Architettura e Design dell’Università di Genova.
La collaborazione con l'Unige permetterà a Rapallo di affermarsi come luogo permanente per studi di alta formazione, con particolare attenzione ad alcune peculiarità del territorio comunale. Il Dipartimento di Architettura e Design dell’Università di Genova ha presentato i primi risultati alla presenza dell’amministrazione. Il responsabile dei corsi, Giampiero Lombardini, ha espresso la propria soddisfazione: “Ringrazio l’Amministrazione Comunale, in particolare il sindaco Elisabetta Ricci, il presidente Mentore Campodonico e la dirigente Anna Maria Drovandi, per l’ospitalità e il lavoro che hanno consentito di porre le basi per interessanti prospettive di continuità, basate a Rapallo, delle attività formative di alto livello per l’intero Tigullio, valli comprese. L’intuizione del nostro consulente, Angiolino Barreca, ha prodotto i risultati attesi”.
Sono stati trenta i ragazzi coinvolti nell’attività di studio, alcuni dei quali laureandi, suddivisi in dieci gruppi di lavoro che hanno elaborato dossier sui “tesori nascosti” del territorio, così definiti dagli stessi studenti. Tra questi, particolare attenzione è stata rivolta al recupero dell’ex lazzaretto di Bana.
“Siamo lieti di tutto ciò – hanno dichiarato il sindaco Ricci e il presidente del Consiglio Campodonico – e in particolare che, in questo ampio contesto di ricerca, siano stati realizzati studi sul recupero dell’ex Lazzaretto. Grazie all’assistenza dell’architetto Caterina Gardella, funzionario di zona della Soprintendenza, e all’impegno dell’architetto Chiara Mondin, progettista, l’immobile ha meritato di ottenere l’ammissione delle opere di restauro per un significativo contributo”.
“Insomma – ha concluso Barreca – anche Rapallo, insieme ai trenta studenti e ricercatori, ha superato l’esame”.