Il borsino delle amministrative di Rapallo.
I VINCITORI
ELISABETTA RICCI - Sindaco - 5310 preferenze, 52,61%
La maestra di scuola elementare è entrata nella storia: è lei la prima sindaco donna di Rapallo. Ha dedicato la vittoria a suo padre Umberto, personaggio di spicco della DC locale ha ricoperto tutte le cariche comunali ma non è mai stato sindaco. Dove non riescono i padri, riescono le figlie.
MENTORE CAMPODONICO - Noi per Ricci Sindaco - 541 preferenze
È il più votato della lista Ricci, ben 541 preferenze (nel 2019 ne prese oltre 700, ma allora l’affluenza era stata molto più alta). Sarà confermato alla presidenza del Consiglio comunale. A lungo è stato tra i possibili candidati a sindaco. A volerlo era soprattutto il totiano Domenico (Mimmo) Cianci, poi sparito dai radar di Rapallo.
SALVATORE ALONGI - Noi per Ricci Sindaco - 513
Dopo l’esperienza fatta in occasione delle ultime regionali, il noto oculista ha deciso di correre con la lista Noi per Ricci, lasciando quella di Forza Italia. Riconfermato in Consiglio comunale, dovrebbe mantenere l’importante delega alla Sanità.
ANDREA RIZZI - Noi per Ricci Sindaco - 267
Il geometra è stato riconfermato in Consiglio comunale. In un video, postato durante la campagna elettorale, aveva spiegato di aver scelto la lista Ricci per l’amicizia che lo lega alla candidata sindaco. L’amicizia ripaga sempre.
GIORGIO TASSO - Noi per Ricci Sindaco - 237
La sua partecipazione alla fuga in avanti della candidatura Elisabetta Ricci non era piaciuta al coordinatore regionale di FI, Carlo Bagnasco, che lo aveva da poco voluto alla guida del partito per la Città metropolitana. Farà il vicesindaco.
FABIO PROIETTO - Noi per Ricci Sindaco - 214
Anche il leghista è stato uno dei primi promotori di Elisabetta Ricci. Resta in Consiglio comunale, dove seguiva le Frazioni. Potrebbe avere un’altra delega.
LAURA MASTRANGELO - Noi per Ricci Sindaco - 199
In occasione della prima conferenza stampa, Elisabetta Ricci ha raccontato che la sua amica Laura è stata la prima persona alla quale ha confidato la sua intenzione di candidarsi a sindaco. Ora si spiega il perché stavano sempre a confabulare in Consiglio comunale. Solidarietà femminile.
UMBERTO AMORETTI
È uno dei ‘Magnifici 5’ (gli altri sono Mastrangelo, Proietto, Puggioni e Tasso) che hanno dato il via alla candidatura di Elisabetta Ricci. Non è sceso in campo direttamente, ma ha contribuito all’elezione della nuova sindaca. Il figlio dell’indimenticato Gian Nicola Amoretti sa come raccogliere i voti.
CARLO BAGNASCO - Sindaco uscente e coordinatore regionale di FI
Non sono più i tempi del 78% (nel 2019 la lista del sindaco prese il 35,74%, FI il 7,91%, il resto i partiti di centrodestra), ma il primo cittadino uscente e coordinatore ligure degli azzurri può essere più che soddisfatto: la lista di Forza Italia con il suo cognome supera il 14% e porta a casa 3 consiglieri e almeno 1 assessore (ma potrebbero essere anche 2).
FILIPPO LASINIO - Con Bagnasco-Forza Italia - 652
L’assessore uscente ai Lavori pubblici è il recordman di preferenze. C’è chi dice che la sua candidatura a sindaco avrebbe fatto vincere il centrodestra al primo turno. Sicuramente la tempestiva chiusura del San Francesco è risultata per lui strategica. Cantieri ad orologeria.
ANTONELLA AONZO - Con Bagnasco-Forza Italia -232
L’assessore uscente al Bilancio si riconferma in Consiglio comunale. Per lei potrebbe esserci una nuova delega in quota Forza Italia.
VITTORIO PELLERANO - Con Bagnasco-Forza Italia - 186
L’ex delegato allo sport è tra i papabili assessori: è uno dei nomi che Bagnasco potrebbe chiedere in giunta.
DOMENICO CIANCI - Consigliere Regionale Lista Toti
Il consigliere regionale per mesi è stato il più corteggiato dai due principali candidati sindaci, Ricci e Capurro. Ma il totiano è sparito nel momento più importante: il ballottaggio. Tutta colpa del Liguria-gate.
ANTONIO PIAZZA - Fratelli d’Italia - 221
L’ex vicecomandante di Rapallo e comandante di Santa Margherita Ligure dei Carabinieri è il più votato di Fratelli d’Italia. È uno dei due meloniani che entrano in Consiglio comunale.
ELISABETTA LAI - Fratelli d’Italia - 174
L’assessora civica uscente resta in Consiglio comunale, ma da oggi rappresenta un partito: Fratelli d’Italia. Anche lei è una donna, una moglie, una mamma. Un debutto col botto!
GLI SCONFITTI
ARMANDO EZIO CAPURRO - Candidato sindaco - 4784 preferenze, 47,39%
L’ex sindaco si è battuto come un leone, ma alla fine ha dovuto cedere per soli 526 voti. La bassa affluenza, complice il maltempo è andato a votare solo il 36,04%, lo avrebbe penalizzato. Gli è mancato anche il sostegno di Carannante.
PIER GIORGIO BRIGATI - Circolo via della Libertà 61 – 179
Sentitosi preso in giro dal centrodestra, che prima annuncia in una conferenza stampa la sua candidatura a sindaco per poi smentirla (alcuni addirittura hanno detto che c’erano ma non erano d’accordo) passa alla concorrenza, con Capurro. Resta in Consiglio comunale ma, ovviamente, non farà più il vice sindaco.
GAIA MAINIERI - Noi con Capurro - 251
In caso di vittoria di Capurro, la geriatra avrebbe fatto quasi certamente l’assessora alla Sanità. Ma ora si dovrà accontentare di fare la ‘semplice’ consigliera di opposizione. Consolazione: il suo studio si trova a pochi metri dal palazzo comunale.
ANDREA ANNICHIARICO - Progetto Rapallo 2024 - 77
Il noto assicuratore entra in Consiglio comunale. Con 77 preferenze, è stato il più eletto della sua lista. Durante la campagna elettorale ha ricordato i bei tempi di Rapallo, quando suo cugino Walter Chiari girava i film nella perla del Tigullio.
ROBERTO TOSI - Il Gabbiano per Rapallo - 110
Il suo Gabbiano ha volato basso: 520 preferenze totali, di cui 110 di Tosi. Delle quattro liste che hanno sostenuto Capurro, è l’unica a non prendere neppure un consigliere. Una debacle!
ANDREA CARANNANTE - Candidato sindaco - 2125 PREFERENZE, 14,99%
Anche il civico entra in Consiglio comunale come candidato sindaco. Ha ottenuto un ottimo risultato: terza piazza con il 14,99% (oltre il 10% rispetto a cinque anni che aveva raccolto il 4,67%). Ha dimostrato che l’Unione (popolare) fa la forza. Con il suo sostegno forse Capurro avrebbe potuto vincere il ballottaggio, ma i due candidati hanno preferito l’opposizione.
FRANCESCO ANGIOLANI - Candidato sindaco - 1878 PREFERENZE, 13,24%
Entra in Consiglio comunale come candidato sindaco. Rispetto a 5 anni fa (a correre era Mario Mele, il risultato 6,43%) ha fatto crescere il Partito Democratico, che ha raccolto il 13,29%. Ha tentato senza successo di dare la spinta a Capurro al ballottaggio. I due condivideranno i banchi dell’opposizione.
MARCO CASELLA - Candidato sindaco - 202 PREFERENZE, 1,42%
Il candidato dell’UDC ha raccolto 202 voti, pari all’1,42%. In campagna elettorale, ha attaccato i politici che cambiano casacca. Ma in politica, si sa, la coerenza non ripaga.