Terzo ko di fila per una Samp ultima e sola, battuta senza attenuanti anche dal Cesena
Terza sconfitta consecutiva e ultimo posto in solitudine per una Samp inguardabile, che si fa battere anche al Cesena offrendo una prestazione ancor più incolore delle prime due. Una sconfitta senza attenuanti, che potrebbe costare l'esonero a mister Massimo Donati, condannato dai risultati ma soprattutto dal non gioco espresso dalla sua squadra. Per la cronaca, il primo tiro nello specchio è avvenuto in pieno recupero con il terzino Ioannou che, complice una lieve deviazione di un difensore ospite, ha riaperto il match, ma troppo tardi.
In precedenza la Samp ha brillato solo per l’inconsistenza e l’approssimazione delle sue trame. E dire che i romagnoli non sono parsi uno squadrone, ma hanno avuto il merito di passare in vantaggio al 37' col veterano Castagnetti, appena giunto dalla Cremonese: splendida la sua punizione dal limite con palla telecomandata all'incrocio.
Nella ripresa, con un altro attaccante, Cuni per il giovane Conti, mai in evidenza sulla fascia destra, si pensava ad un risveglio della Samp, che però non ha dato segni di vita e al 53' ha nuovamente capitolato sugli sviluppi di un corner: fatale l'uscita maldestra del portiere Coucke (all'esordio in Italia), che ha consentito a Shpendi di toccare la sfera e al difensore Zaro di insaccarla con una lieve deviazione nei pressi della linea.
Solo nell'ultimo quarto d'ora - più recupero - gli uomini di Donati hanno costruito qualcosa di decente grazie agli ingressi dei due più giovani, prima Cherubini e poi Pafundi. Bocciate invece le prove dei giocatori provenienti dalla serie A: Barak (bravino solo all'inizio), Abildgaard e Henderson sono apparsi lenti, macchinosi e fuori forma. In fase difensiva da segnalare i reiterati pasticci di Vulikic (sostituto di capitan Ferrari, infortunato), ma neppure Riccio ha mostrato sicurezza. Pedrola ha provato due volte il tiro ma senza precisione e nella ripresa ha dovuto uscire per l'ennesimo guaio fisico della sua vita sampdoriana.
Il pubblico blucerchiato, indispettito, ha urlato slogan contro la dirigenza ben prima che iniziasse il recupero ed è rimasto impassibile al gol di Ioannou. E a fine gara, altra contestazione.
Pierluigi Gambino





