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Sport

Terzo ko di fila per una Samp ultima e sola, battuta senza attenuanti anche dal Cesena

Super User 13 Settembre 2025 547 Visite

 

Terza sconfitta consecutiva e ultimo posto in solitudine per una Samp inguardabile, che si fa battere anche al Cesena offrendo una prestazione ancor più incolore delle prime due. Una sconfitta senza attenuanti, che potrebbe costare l'esonero a mister Massimo Donati, condannato dai risultati ma soprattutto dal non gioco espresso dalla sua squadra. Per la cronaca, il primo tiro nello specchio è avvenuto in pieno recupero con il terzino Ioannou che, complice una lieve deviazione di un difensore ospite, ha riaperto il match, ma troppo tardi.

In precedenza la Samp ha brillato solo per l’inconsistenza e l’approssimazione delle sue trame. E dire che i romagnoli non sono parsi uno squadrone, ma hanno avuto il merito di passare in vantaggio al 37' col veterano Castagnetti, appena giunto dalla Cremonese: splendida la sua punizione dal limite con palla telecomandata all'incrocio.

Nella ripresa, con un altro attaccante, Cuni per il giovane Conti, mai in evidenza sulla fascia destra, si pensava ad un risveglio della Samp, che però non ha dato segni di vita e al 53' ha nuovamente capitolato sugli sviluppi di un corner: fatale l'uscita maldestra del portiere Coucke (all'esordio in Italia), che ha consentito a Shpendi di toccare la sfera e al difensore Zaro di insaccarla con una lieve deviazione nei pressi della linea.

Solo nell'ultimo quarto d'ora - più recupero - gli uomini di Donati hanno costruito qualcosa di decente grazie agli ingressi dei due più giovani, prima Cherubini e poi Pafundi. Bocciate invece le prove dei giocatori provenienti dalla serie A: Barak (bravino solo all'inizio), Abildgaard e Henderson sono apparsi lenti, macchinosi e fuori forma. In fase difensiva da segnalare i reiterati pasticci di Vulikic (sostituto di capitan Ferrari, infortunato), ma neppure Riccio ha mostrato sicurezza. Pedrola ha provato due volte il tiro ma senza precisione e nella ripresa ha dovuto uscire per l'ennesimo guaio fisico della sua vita sampdoriana.

Il pubblico blucerchiato, indispettito, ha urlato slogan contro la dirigenza ben prima che iniziasse il recupero ed è rimasto impassibile al gol di Ioannou. E a fine gara, altra contestazione.

Pierluigi Gambino

Ballottaggio tra Barak e Pedrola nella Sampdoria che insegue il riscatto contro il Cesena

Super User 12 Settembre 2025 416 Visite

 

Dopo due sconfitte consecutive in campionato la Samp è decisa a sbloccarsi a spese del Cesena, atteso a Marassi domani (ore 19.30). Mister Donati va sulle spicce: “Guai a piangersi addosso e a subire gli eventi. Anche se dovessimo subire un gol, dovremmo imparare a reagire. Ciò premesso, i dati relativi alle partite già giocate non sono tutti negativi, anche se lo è il più importante, quello dei risultati. E ha detto bene Coda: “Le squadre si giudicano sempre attraverso questo fattore”.

Non manca comunque l'ottimismo: “Abbiamo lavorato bene sfruttando la sosta. Certo, ora occorre a tutti i costi fare risultato, e non importa come. Ma a prescindere dai punti incassati, dovremo mostrare maggiore cattiveria sia in zona gol sia in fase difensiva. E’ qui, più che nella tecnica o nella tattica, che si deve migliorare”.

Il tecnico ha ribadito la propria fiducia riguardo ai portieri a disposizione, ma senza specificare il prescelto per la gara ufficiale: Ghidotti, sinora titolare, è in lieve vantaggio. In difesa il neo-doriano Coubis è out per un infortunio, mentre Ferrari, a sentire il trainer, è incerto ma appare in grado di recuperare da un guaio fisico non grave. Il quartetto arretrato dovrebbe essere immutato, mentre nella mediana è probabilissimo l'arretramento di Henderson al fianco di Abildgaard con l'esclusione di Bellemo.

In avanti permane il ballottaggio tra Cuni e Coda. “Marvin - analizza Donati - sta giocando molto bene e deve solo sbloccarsi, Quanto a Massimo, il recente premio come miglior goleador cadetto deve rappresentare una spinta a centrare altri traguardi, per lui e per la Sampdoria”.

C'è bagarre per le tre maglie destinate ai trequartisti. Depaoli a destra se la deve vedere con Benedetti, mentre Cherubini ha buone chances di utilizzo. L'allenatore esclude l'impiego contemporaneo di Barak e Pedrola, presumibilmente coinvolti in una staffetta: “Lo spagnolo è in condizioni psico-fisiche eccellenti e ci aspettiamo che lo sfrutti sia da partente sia da subentrante. Il ceco, che tecnicamente non i discute, mi ha sorpreso per la sua gran voglia di far bene”.

Il Cesena, favorito da un calendario agevole, ha già incamerato 4 punti e fa parte del gruppetto di battistrada. Guidato in panca dall'ex difensore doriano Mignani, è forte tra i pali (difesi dal figlio d'arte Klinsmann), a centrocampo (con gli esperti Bisoli e Bastoni) e in attacco (con uno dei gemelli Shpendi, Cristian), ma sembra tutt'altro che irresistibile.

Pierluigi Gambino

Ciclismo juniores, al via da piazza De Ferrari il 49° Giro della Lunigiana

Super User 04 Settembre 2025 498 Visite

Il 49° Giro della Lunigiana ha preso da una cornice speciale: piazza De Ferrari, nel cuore di Genova. Un debutto storico per la competizione ciclistica internazionale riservata agli juniores, che negli anni ha visto affermarsi campioni come Nibali, Bugno, Chioccioli, Simoni e Pogacar. 

Sono 167 gli atleti al via, provenienti da 12 Paesi, pronti a sfidarsi in cinque tappe per un totale di 395 chilometri, con arrivo finale domenica a Terre di Luni. Un appuntamento che non è solo sportivo ma anche culturale e turistico: le strade liguri e toscane diventeranno palcoscenico di un evento capace di promuovere il territorio e i suoi paesaggi. 

Le istituzioni regionali hanno sottolineato il valore della manifestazione, che nel 2025 si inserisce nell’anno in cui la Liguria è “Regione europea dello sport”. Per il presidente Marco Bucci e gli assessori regionali Alessandro Piana (vicepresidente della Regione con delega ai Grandi Eventi), Simona Ferro (Sport), Luca Lombardi (Turismo) e Giacomo Giampedrone (Infrastrutture), il Giro rappresenta un’occasione unica per valorizzare i giovani talenti, rafforzare la promozione turistica e ribadire il ruolo educativo dello sport.

A fianco della corsa maschile, anche la quarta edizione del Giro Donne Juniores, segno dell’attenzione crescente verso le pari opportunità nel ciclismo. “Per noi è un momento storico - ha dichiarato il direttore generale Lucio Petacchi - la partenza da Genova segna un nuovo capitolo per una gara che continua a crescere e a svelare i campioni di domani”.

Tifosi, a voi la parola

Super User 02 Settembre 2025 533 Visite

 

Eccoci alla seconda puntata della nostra rubrica "Tifosi, a voi la parola".

I nostri due tifosi “illuminati”, Luigi Pinto e Massimiliano Bellini, sono pronti a raccontarci le loro impressioni dopo la débâcle della Sampdoria contro il SudTirol.

– Allora, come avete vissuto questa sconfitta?

Con rassegnata amarezza. Siamo ormai abituati alla depressione. Senza voler entrare nel penale, la situazione è complicata.

 

– Vi salvate con la battuta ironica…

Che dobbiamo fare? Sentiamo dichiarazioni del tecnico che ci fanno rabbrividire: cosa vuol dire “18 tiri in porta”, se poi prendi tre gol?

 

– Allora il tecnico è sotto processo?

Insomma, la nostra sensazione è che non riesca ancora a leggere una partita. Invece di fare commenti da opinionista, dovrebbe fare l’allenatore: vivere il match sul campo e capire che si gioca un campionato di Serie B.

 

– Ha detto che bisognerà “giocare sporco”, che vuol dire?

Chiedetelo a lui. In verità nessuno del club spiega cosa stia accadendo.

 

– Dunque difficoltà di comunicazione?

Soprattutto. Usano uno stile “meloniano”: parlano solo loro, senza contraddittorio, e nessuno può dissentire.

 

– Ma allora cosa si può fare?

Intanto riscattarci sul piano psicologico. A nostro avviso esiste una sorta di attitudine alla sconfitta. Sembra di essere tornati all’anno scorso. Basta guardare i giocatori rimasti: sono sempre gli stessi, non certo migliorati.

 

– Adesso arriveranno dei rinforzi. Sembra che ci sia la volontà di capire e agire di conseguenza.

Speriamo, ma la difesa è ancora quella dei “rimasti”, e gli ultimi due acquisti sono praticamente sconosciuti.

 

– Almeno Coda è stato un momento felice…

Per lui, certamente sì. E comunque è l’unico che merita davvero di stare in squadra: dà sempre tutto quello che può dare.

 

– Secondo voi chi dà un buon apporto?

Ci sono buone individualità: Cherubini, Pafundi, lo stesso Pedrola. Ma ciò che manca è l’impostazione tattica, l’essere squadra. E questo va a demerito di Donati.

 

– Questa Samp, ancora in cantiere, vivrà di algoritmi?

Joseph Tey sarà pure uno studioso, ma non capisce che se devi scegliere tra i cento migliori giocatori del mondo, allora l’algoritmo può servire. Ma se hai bisogno di calciatori di fascia inferiore, medi o medio-scarsi, a che serve l’algoritmo? Serve di più la conoscenza diretta del giocatore, del suo carattere e delle sue qualità: cose che puoi valutare solo sul campo o grazie a una conoscenza reale di questo mercato.

 

– Basta così, vi prego. Non siate né rassegnati né amareggiati…

Grazie della comprensione.

 

Vittorio Sirianni

Chiuso il mercato estivo: la Samp ingaggia Barak e Hadzikadunic, il Genoa perfeziona i prestiti di Onana e Cornet

Super User 01 Settembre 2025 831 Visite

Rien ne va plus. L'ultima giornata di calciomercato ha visto attivissima la Sampdoria, mentre il Genoa si è limitato a rifinire due operazioni impostate da giorni.

Nelle file del Grifone sono approdati due cavalli di ritorno: operazioni che non accendono eccessivo entusiasmo nella tifoseria. A centrocampo riecco il possente Jean Onana, centrale che dovrebbe garantire fisicità e robustezza al reparto. Lo scorso anno collezionò 9 presenze in maglia rossoblù senza però incantare. Su input di mister Vieira, il camerunese è tornato dal Besiktas con la formula del prestito e obbligo di riscatto al verificarsi di determinate condizioni. In prestito secco è giunto invece dal West Ham l'attaccante esterno Maxwel Cornet, che nell'ultimo campionato al Genoa ha inanellato appena 7 partite, segnando però due gol. Un infortunio lo ha a lungo condizionato, ma anche ora il calciatore franco-ivoriano è in infermeria. Anche per lui decisivo il parere dell'allenatore

Nelle ultime ore i dirigenti genoani hanno trovato una collocazione al centrocampista Bohinen, fuori dal progetto: giocherà nel Venezia come prestito.

In casa Samp si registrano due ingressi in extremis. Il primo, di assoluto rilievo, riguarda l'arrivo in prestito secco di Antonin Barak, 30 anni, nel giro della nazionale ceka. Il giocatore conosce a fondo il nostro calcio e nelle file di Udinese, Lecce, Verona e Fiorentina ha disputato campionati eccellenti. Dopo il rientro in Toscana dal prestito al Kasimpasa, club turco, ha preso al volo questa chance di rilancio. Barak è un trequartista che può disimpegnarsi anche come centrocampista e come seconda punta.

La difesa è stata invece completata con il bosniaco-svedese Dennis Hadzikadunic, 27 anni, che militava nel Rostock, ma ha sfruttato la norma regolamentare che consente ai giocatori impegnati in Russia di sospendere per un anno il contratto in essere. Un giocatore di esperienza, reduce però da un infortunio: i suoi 190 centimetri potranno essere utili. L'operazione, suggerita dall'algoritmo, è stata portata a termine dopo che era sfumata la trattativa per il pisano Rus.

La società blucerchiata, dopo le due sconfitte consecutive in campionato, ha pure tentato un colpaccio per la prima linea, ma l'ex azzurro Andrea Belotti, che pareva prima prossimo ad accettare, ha deciso negli ultimi minuti di trasferirsi al Cagliari, che lo mantiene nell'orbita della Serie A. Indubbiamente, a bocce ferme. il pacchetto di attaccanti appare il punto debole di una squadra che segna col contagocce e non potrà solo affidarsi al fiuto del gol del 37enne Coda e al talento dei numerosi rifinitori.

Pierluigi Gambino

Secondo ko della Samp, che paga mezz'ora da incubo con tre gol al passivo

Super User 31 Agosto 2025 527 Visite

 

Mezz'ora da incubo per la Sampdoria, che allo stadio Druso di Bolzano rimedia presto la bellezza di tre gol e non riesce a rialzarsi. Il solo blucerchiato che può consolarsi è Massimo Coda, che segnando al 90' il gol della staffa (applauditissimo) sale in solitaria in vetta alla graduatoria dei cannonieri cadetti “all time”.

I blucerchiati partono benino, ma all’8' vanno sotto per merito di Casiraghi, che sfruttando un rimpallo calcia secco da fuori area coglie l'incrocio, con Ghidotti incolpevole. Gli uomini di Donati provano a reagire con un Cuni molto attivo, ma al 18' il Sudtirol raddoppia con Merkaj, che conclude a bersaglio una serie di sponde biancorosse al limite dell'area senza che la difesa doriana abbia la forza di intervenire.

Gli attacchi degli ospiti non sortiscono esito, così al 30' arriva la terza bastonata, confezionata dal portiere Ghidotti, che in uscita va cozzare contro il compagno Ferrari concedendo a El Kaouakibi di buttarla dentro a porta vuota.

Oltreché distratta, la Samp è pure jellata. Al 32' una bomba di Ioannou si stampa contro la traversa e verso l'intervallo ci proveranno Cuni e Henderson, sfiorando la segnatura.

Nella ripresa la Samp prova a riaprire il match esponendosi però ai contropiedi biancorossi. L'ingresso di Pedrola conferisce parecchia vivacità al gioco blucerchiato sino ad andare vicinissimo alla segnatura al minuto 34, ma lo spagnolo è l'unico a salvare la faccia. L'insistenza dei blucerchiati viene premiata, ma tardivamente, al 90' con la storica rete di Coda con una conclusione dalla distanza.

Con questo secondo stop di fila la Samp divide con il solo Pescara l'ultima piazza della graduatoria. 

Pierluigi Gambino

Il Genoa alla pari della Juve per oltre un’ora, poi entra Vlahovic e decide la sfida

Super User 31 Agosto 2025 413 Visite

 

Un Genoa indomito regge un tempo e mezzo abbondante alla strombazzata Juve, poi si arrende al fiuto del gol di Dusan Vlahovic, che al 73', su corner dalla sinistra, schiaccia di testa nell'angolino basso suggellando quell'unico quarto d'ora di superiorità degli ospiti. In precedenza, il Grifone, schierato con la sorpresa Ellertson sulla destra e Stanciu spostato a sinistra, aveva anche giocato meglio dei piemontesi, giungendo vicinissimo al vantaggio proprio con l'islandese che in contropiede si è ben destreggiato per poi calciare secco ma troppo centrale.

La risposta bianconera si registra a fine primo tempo, con il portiere genoano Leali sugli scudi: miracoloso su girata improvvisa di Gatti, poi respinge una conclusione in diagonale di Yildiz e David lo grazia spedendo alle stele.

In avvio di ripresa occasionissima per gli uomini di Vieira ancora con Ellertsson, sfuggito a Joao Mario, il quale recupera in extremis murando il tiro a colpo sicuro. Ancora Eellertson sul proscenio all'ora di gioco: Kalulu blocca il suo tentativo e nel prosieguo Colombo ci prova, ma Locatelli salva a fatica.

Subito dopo, Tudor, mister juventino cambia connotati alla sua squadra inserendo Kostic, Koopmeiners e, soprattutto, Vlahovic. Viera risponderà presto con Malinovskyi e Thorsby al posto di Stanciu e Carboni, ormai fuori partita, ma la mossa non spezzerà il dominio della Vecchia Signora sino al gol vincente.

In un sol colpo, ecco nelle file rossoblù altre tre punte - Ekhator, Vitinha ed Ekuban - per un assalto che risulterà però infruttuoso. Grande spunto al 90' sulla destra di Norton-Cuffy (tra i miglior in campo) ma sul suo cross non si avventa nessun compagno. Nel recupero mezzo prodigio del portiere Di Gregorio su diagonale di Ekuban e allo scadere, su calcio d'angolo, Masini timbra la traversa spegnendo le residue speranze del popolo rossoblù in un pareggio che non sarebbe stato immeritato.

Pierluigi Gambino

La Samp con Cuni e Abildgaard per riscattare la sconfitta col Modena

Super User 30 Agosto 2025 922 Visite

 

Assorbita la sconfitta interna di fronte al Modena, la Samp punta a riscattarsi domani (ore 19:00) allo stadio Druso di Bolzano contro un avversario che in casa propria l'ha già battuta due volte, pur con una “coda” di polemiche a livello arbitrale.

Massimo Donati, tecnico doriano, guarda avanti: “Non possiamo permetterci sbalzi umorali dopo un risultato negativo. Lunedì scorso la prestazione c'è stata, anche se ho letto un sacco di elogi per gli emiliani, che non sono mai arrivati a battere un calcio d'angolo. Noi siamo ancora imperfetti e abbiamo pagato nell'esordio la condizione non ottimale di parecchi elementi, che ora sono in crescita”.

In Alto Adige sarà durissima, e il mister non lo nasconde: “Da quando è arrivato mister Castori, il Sudtirol ha perso una sola volta. È squadra forte fisicamente, rognosa, bravissima sulle seconde palle e propensa a correre. Ci aspetta un match diverso da quello già archiviato e starà a noi adeguarci”.

Nessun accenno a formazione e modulo, ma è sicuro il ricorso a qualche cambio nell'undici base. “Le mie scelte - aggiunge Donati - sono anche legate alle caratteristiche dell'avversario, ma è chiaro che solo dopo la sosta imminente molti giocatori potranno arrivare a regime”.

È probabile il sacrificio di un difensore, Vulikic, con l'innesto sulla destra di Venuti. A centrocampo pressoché certo il debutto dal primo minuto di Abildgaard, i cui centimetri potrebbero venire utilissimi. Il danese si affiancherà a Ferri e Henderson con l'uscita di Bellemo. In zona d'attacco è favorito Cuni su Coda, che potrebbe essere risparmiato in vista del secondo tempo. “Cuni ha grandi doti fisiche e, contrariamente a Coda, predilige essere servito in profondità. Tocca ai compagni cambiare per facilitarlo. I numeri legati alle reti sono quelli che sono. Chiaro che tocca a lui migliorare, poiché i gol per un attaccante sono fondamentali”.

Donati punta pure su Cherubini, sicuro di una maglia da titolare, ma non trascura Pafundi, convocato come l'ex romanista nella nuova Nazionale under 21. Saranno loro - in coppia o alternativamente - ad affiancarsi alla prima punta.

Intanto, sul fronte mercato si registra l'acquisto di Andrei Coubis, 21 anni, italo-rumeno, difensore centrale proveniente dal Milan Under 23. Ma non è finita: entro lunedì la società punta a tesserare un secondo marcatore e un attaccante, anche se Donati si accontenta: “Per uno che entra, uno dovrebbe uscire, poiché siamo già in troppi. Potrebbero comunque arrivarne altri due, non di più”.

Pierluigi Gambino

Il Genoa riveduto e corretto da Vieira punta sul collettivo per fermare una Juventus rinforzata

Super User 30 Agosto 2025 472 Visite

 

Cresce l'attesa tra i tifosi genoani per la seconda sfida casalinga di fila, prevista domani (ore 18:30) contro l'ambiziosa Juventus. Dopo il pari non esaltante col Lecce, i rossoblù puntano ad un riscatto perlomeno a livello di gioco.

Mister Vieira sposa il realismo: “Ci aspetta una partita difficile, molto diversa da quella d'esordio. Parecchi giocatori bianconeri - in primis Yildis e Conceicao, ma anche Thuram a centrocampo - sono bravi a saltare l'uomo e hanno qualità. I nostri avversari puntano a vincere il campionato e si sono rinforzati. Per provare a fermarli occorre una grande prova collettiva”.

Il Grifone deve progredire, e il tecnico lo sottolinea: “Ho apprezzato l'atteggiamento sinora tenuto dai miei ragazzi, ma dobbiamo recuperare il livello di intensità espresso lo scorso anno. In fase difensiva siamo già a buon punto, ma è necessario crescere nel palleggio e nel possesso palla, considerate le caratteristiche dei giocatori immessi in avanti”.

In molti auspicano un cambio di modulo tattico, con l'accantonamento provvisorio del 4-2-3-1, ma Vieira non sembra di quest'idea: “Cambiare schieramento no so se sia la scelta giusta. Per me conta soprattutto il dinamismo, con o senza palla”.

Qualche modifica alla formazione però è scontata. In difesa è probabile l'esordio di Ostigard al posto di Marcandalli per accrescere il tasso di esperienza e come terzino destro dovrebbe tornare Sabelli con l'impiego di Norton-Cuffy o di Thorsby nel reparto trequartisti per garantire alla squadra maggiore copertura. Tale mossa dovrebbe costare il sacrificio di Gronbaek con lo spostamento a sinistra dell'eclettico Stanciu, mentre in posizione centrale si registra un ballottaggio tra l'esuberante Carboni e il più navigato Malinovskyi. Infine, per il ruolo più delicato, quello di centravanti, il discusso Colombo si avvia alla riconferma, ma alle sue spalle spingono sia Ekhator (recuperato da un attacco influenzale), sia - soprattutto - Ekuban, reduce finalmente da una settimana intera di allenamenti. A partita in corso il suo ingresso sembra in grado di vivacizzare il gioco d'attacco.

Nelle file ospiti manca, per squalifica, l'ex Cambiaso. Per il resto, mister Tudor può schierare la migliore Juventus. Da temere il centravanti David, che ha esordito in bianconero con un gol, ma anche i difensori centrali Bremer e Gatti quando salgono in area avversaria sui calci d'angolo.

Pierluigi Gambino

Genova torna capitale della vela: The Ocean Race Europe arriva al Porto Antico

Super User 28 Agosto 2025 398 Visite

Genova si prepara a trasformarsi di nuovo nella capitale internazionale della vela. Dal 3 al 7 settembre il Porto Antico accoglierà la penultima tappa di The Ocean Race Europe, la regata che unisce competizione sportiva, ricerca scientifica e sensibilizzazione ambientale. Dopo l’esperienza del “Grand Finale” del 2023, la Superba torna protagonista con un calendario ricco di appuntamenti che accompagneranno l’arrivo delle barche.

Il cuore pulsante della manifestazione sarà l’Ocean Live Park, villaggio tematico aperto a cittadini e visitatori, dove si alterneranno laboratori per famiglie, incontri con i campioni della vela, spettacoli e attività dedicate alla sostenibilità. L’evento si inserisce in un percorso più ampio di impegno ambientale che vedrà Genova ospitare nei prossimi mesi il The Ocean Race Summit e il Generation Ocean Symposium, appuntamenti dedicati alla tutela degli oceani.

La regata, partita da Kiel il 10 agosto, vede protagoniste le imbarcazioni IMOCA 60, lunghe 18 metri e tra le più performanti al mondo. Dopo oltre 4.500 miglia attraverso l’Europa marittima – da Portsmouth a Matosinhos, da Cartagena a Nizza – gli equipaggi approderanno a Genova prima di salpare verso la conclusione a Boka Bay, in Montenegro.

Tra i protagonisti italiani spiccano Ambrogio Beccaria, al timone di Allagrande Mapei Racing e impegnato nella raccolta dati sulle microplastiche, e Francesca Clapcich, skipper di Team Malizia, da anni in prima linea per diffondere buone pratiche ambientali.

«Genova è orgogliosa di ospitare ancora una volta un grande evento internazionale legato al mare – ha dichiarato la sindaca Silvia Salis – perché il mare è parte integrante della nostra storia, cultura ed economia». 

Sulla stessa linea il presidente della Regione Liguria Marco Bucci, che sottolinea come la manifestazione sia «molto più di una regata: rappresenta sport, turismo, innovazione e sostenibilità».

Parole ribadite anche da Richard Brisius, presidente di The Ocean Race: «Genova è la città del Mediterraneo che meglio incarna lo spirito della vela e la nostra missione: fare tutto il possibile per salvare il mare».

‘Belin che calcio!’, torna la trasmissione cult sul calcio di una volta

Super User 27 Agosto 2025 536 Visite

 

Un gradito ritorno per gli appassionati di pallone: “Belin che Calcio!” riparte da venerdì 29 agosto alle 21.00 sui social, dopo lo stop del 2022. La trasmissione, nata quasi per gioco nel 2018 grazie all’intuizione del compianto regista Max Cazzola, era diventata in breve tempo un cult. In quattro anni ha collezionato 101 puntate, raggiungendo punte di oltre 96mila spettatori settimanali e trovando spazio persino su un’emittente argentina.

Alla guida ritroviamo il collaudato duo Marco Benvenuto e Franco Ricciardi, affiancati da un team di collaboratori di livello: Giovanni Giaccone (direttore di Good Morning Genova), Beppe Nuti (Telenord), Paolo Zerbini (Telenord), Dario Vassallo (Primocanale), Luca Lavagetto (Telegenova e Telecity), Marco Liguori (Pianeta Genoa), Guido Pallotti (storico della Sampdoria), Maurizio Medulla (conduttore di “Sampdoria sfonda la rete su Good Morning Genova), l’esperto Andrea Rebolino, il comico genovese Nicola Leugio, autore tra l’altro di testi per Nino Frassica. Con ogni probabilità tornerà anche la bravissima vignettista Alex Di Viesti e Carlo Barbero.

La novità si chiama Giada Andreoli, 18 anni, che affiancherà i conduttori in studio. A coordinare la regia ci sarà Pietro Scioni.

“Ricominciamo - dice Marco Benvenuto, oggi esperto di cucina a livello mondiale con il suo sito “Zena a Toua” - con rinnovato entusiasmo, nella speranza che il seguito a “Belin Che calcio!” ritorni ai livelli storici”.

“Ritorniamo con tanto entusiasmo - conferma Franco Ricciardi, ridendo - anche se alla prima puntata magari saremo un po’ arrugginiti. Comunque, siamo pronti!”.

L’appuntamento è sulla pagina Facebook “Belin che Calcio!”, ma anche su oltre 100 pagine collegate, YouTube, Instagram e Linkedin.

Tifosi della Samp, a voi la parola

Super User 27 Agosto 2025 677 Visite

Genova3000 inizia da questo campionato una rubrica dedicata alla Sampdoria. Una volta alla settimana pubblicheremo un commento di due tifosi ‘illuminati’, che racconteranno le vicende blucerchiate. Risponderanno alle domande del nostro direttore, così da conoscere anche le vere sensazioni dei tifosi.

I due ‘illuminati’ sono Luigi Pinto e Massimiliano Bellini. Lunga militanza nella Sud, recordman della gioia e del pianto.

- Com’è stata la vostra reazione a questa sconfitta?

Sensazione non molto buona. È sembrata la Samp di prima, senza grossi cambiamenti.

- È la prima partita, non si può essere cosi severi. Accade, dopo una preparazione piuttosto confusionaria.

È vero, infatti la partenza è stata buona e ci ha dato speranza, poi siamo tornati al solito. Lo stesso Cherubini ci è apparso un buon elemento.

- Come vi è sembrato il debutto di Donati?

Impalpabile. Da minimo sindacale. Non ha dato la spinta anche psicologica che ci aspettavamo: ci sembra non abbia ancora il senso della realtà blucerchiata.

- Il tecnico ha dichiarato che la squadra gli è piaciuta.

Beato lui, ad esempio secondo noi ha sbagliato molti cambi.

- Secondo voi cosa serve ora alla Samp?

Intanto ci vorrebbe una linea comune fra società ed allenatore, con una comunicazione chiara.

È importante sentirsi uniti, con tutti gli elementi che costituiscono il fattore-calcio. E poi qualche acquisto. Due difensori sicuramente, se non tre, ma giocatori già pronti, adatti alla serie, sani e in grado di portare quel valore aggiunto che manca.

- Che ne dite di Coda e dei nuovi acquisti?

A Coda bisogna dare fiducia, perché dà sempre quello che può. Ederson è un giocatore di sostanza, ma va inquadrato nel complesso organizzativo. Certo un centroavanti ci vorrebbe, perché le capacità offensive della Samp sono al momento quasi nulle.

- Ma insomma! Delusione certo, ma la speranza non deve mai mancare, non è stato negativo fischiare, dopo un solo inizio?

Rivendichiamo la libertà di criticare, ma poi siamo sempre sampdoriani. Vorremmo anche che queste nuove situazioni venissero commentate dai responsabili con meno entusiasmo: ci sono fatti positivi, ma anche molti negativi. È importante rendersi conto dei momenti poco felici.

- Andrete domenica in montagna, alla difficile scalata del Sudtirol?

Non sarà facile, ma non dimentichiamo mai la frase storica di Boskov: “Noi siamo noi”.

 

Vittorio Sirianni

Serie B, esordio amarissimo per la Sampdoria che perde in casa col Modena dell’ex Sottil

Super User 25 Agosto 2025 574 Visite

 

Esordio amarissimo per la Sampdoria nel campionato della sperabile riscossa. I blucerchiati, opposti ad un Modena robusto ed esperto, reggono con merito per un’ora di gioco, ma alla distanza calano e nel finale incassano un terribile uno-due e non riescono a reagire.

Incoraggiante l'avvio dell'undici di Donati, lo stesso che aveva iniziato alla Spezia, fatto salvo l’ingresso di Cherubini al posto di Sekulov, e per un quarto d'ora è dominio assoluto, con tentativi di Henderson (alto) e di Benedetti (parata del portiere Chighizola). I canarini si rendono insidiosi con un paio di conclusioni di un soffio fuori, ma è ancora la Samp ad insistere: Coda strozza il tiro da dentro l'area e più tardi Cherubini servirà Benedetti, con facile intervento del numero uno.

A metà gara i commenti sulla nuova Samp non sono entusiastici ma neppure severi: rispetto allo scorso campionato, netto il passo avanti. Peccato che la prestazione nella ripresa non si riveli altrettanto lusinghiera. Gradatamente i blucerchiati scendono di ritmo e quando, all'ora di gioco, escono Coda e Cherubini, peraltro sfiancati, cala il buio. Il fantasista Pafundi, appena entrato, offre uno spunto in accelerata, poi sparisce dal campo e il Modena prende coraggio. La gara sarebbe comunque da 0-0 sparato, ma al 74', a sorpresa, gli uomini dell'ex Sottil calano il jolly col centrocampista Santoro, che dai venti metri, lasciato colpevolmente libero, esplode una bordata telecomandata che si spegne all'incrocio: gol da applausi, che gela il Ferraris. Entrano tra i locali anche Abildgaard e l'atteso Pedrola, che si guadagna una punizione dal limite sciupata da Pafundi. Così, al 90' i gialloblù chiudono la pratica con un contropiede avviato da Santoro, che imbecca a destra Massolin, appena subentrato, il cui cross coglie Zanimacchia solissimo a centro area e abile a giustiziare di testa l'incolpevole Ghidotti.

Nel complesso, si è vista una Samp sterile, che nei rimanenti giorni di mercato dovrà essere assolutamente rinforzata da un paio di difensori, ma soprattutto da un attaccante che “veda” la porta. Altrimenti, sarà dura attestarsi in zone accettabili di classifica. 

Pierluigi Gambino

La rinnovata Samp chiede strada all’ambizioso Modena nel debutto a Marassi

Super User 24 Agosto 2025 578 Visite

Reduce dalla sfortunata ma incoraggiante prestazione in Coppa Italia contro lo Spezia e rinforzata in settimana da ben tre innesti, la Sampdoria è pronta ad esordire - domani, inizio ore 20:30, stadio Ferraris - in campionato contro il Modena, guidato proprio da un ex blucerchiato, Andrea Sottil.

Un avversario impegnativo, che però non ha tolto il sonno a mister Donati: “Ci tocca affrontare una squadra ben costruita, fisica e di qualità, ma noi siamo sorretti da un’ansia positiva, bella da vivere. Intendiamoci, occorre continuare a fari spenti, ma al Picco ho notato corsa, carattere e voglia: un'ottima base di partenza. Non dimentichiamo però che ci sono tanti nomi nuovi, compreso il sottoscritto, e occorre tempo per amalgamare giocatori provenienti da diverse nazioni”.

Il tecnico doriano si attende ancora due rinforzi in difesa e, pur dichiarandosi soddisfatto, strizza l'occhio anche ad un ulteriore attaccante, da mettere in concorrenza con Coda, che proprio Donati esalta: “Mi aspetto che faccia gol ma anche, con la sua esperienza, che aiuti l'allenatore al pari degli altri veterani”.

Intanto la società gli ha regalato due rifinitori del calibro di Cherubini e Pafundi. “Le loro caratteristiche sono differenti: il secondo gradisce essere servito con palla addosso, il primo può agire anche negli spazi. Ma io punto anche su Pedrola, che dispone di potenzialità pazzesche e farò di tutto per fargliele esprimere”.

La formazione di partenza contempla una sicura novità. Cherubini al posto del deludente Sekulov come punta di appoggio a Coda, ma non è escluso l'esordio di un altro fresco doriano, il possente danese Abildgaard, che nella zona mediana potrebbe affiancarsi a Bellemo e Ferri con lo spostamento a sinistra di Henderson e la rinuncia Benedetti. Improbabile invece che Donati cambi l'assetto difensivo, ancora con tre pilastri, Vulikic, Ferrari e Riccio.

Il Modena ha visto partire il suo giocatore “top”, Palumbo, ma si è rinforzato in altri settori e punta ad una posizione medio-alta. Tra i suoi miglior elementi vanno nominati il difensore Adorni e gli attaccanti Zanimacchia (ex genoano) e Defrel, che in blucerchiato nella stagione 2018-19 andò a segno 11 volte.

Intanto, il popolo doriano, smaltite le amarezze della scorsa annata, sta rispondendo alla grande. Superata abbondantemente quota 19 mila, ci si avvia a sfiorare e forse a superare il clamoroso tetto delle ventimila tessere.

Pierluigi Gambino

Brutto esordio in campionato del Genoa, fermato a Marassi da un Lecce superiore fisicamente

Super User 23 Agosto 2025 768 Visite

Non buona la prima per il Genoa che, opposto al modesto Lecce, privo di un attaccante presentabile, non va oltre lo 0-0, denunciando carenze offensive davvero preoccupanti. Mister Vieira conferma l'undici di Coppa Italia ma l'avversario è più forte del Vicenza e le difficoltà crescono. Per mezz'ora giocano meglio i salentini pur senza rendersi particolarmente pericolosi. Verso l'intervallo finalmente si sveglia il Grifo che sciupa con Stanciu (palla oltre la traversa) un suggerimento di Gronbaek e al 42' costruisce la sola opportunità reale di tutte la partita: ancora Gronbaek salta due uomni e offre a Frendrup, che di tacco serve Carboni, il cui rasoterra indirizzato nell'angolino basso viene deviato con un autentico miracolo dal portiere salentino Falcone.

Nella ripresa le speranze di ammirare un Genoa diverso naufragano presto. Il Lecce non corre rischi e, capitalizzando una superiorità schiacciante a livello fisico, vince ogni contrasto, tiene maggiormente palla e nell'ultimo quarto d'ora cerca, pur senza sbilanciarsi, la via del successo. A poco servono i cambi in corsa decisi da Vieira, anche se nei minuti conclusivi il giovane Ekhator, subentrato ad un Colombo combattivo ma assolutamente inefficace, mostra sprazzi di vivacità e si guadagna una punizione dal limite, che Martin spedisce sull'esterno della rete.

Lo 0-0 è il giusto verdetto tra due squadre con le polveri bagnate. La prestazione del Genoa - accettabile in fase di copertura, col giovane Mercandalli tra i migliori in campo - è stata pessima dalla cintola in su. Gli strombazzati fantasisti giunti di recente non stanno ancora intendendosi tra loro e hanno pure palesato una lacuna in fatto di centimetri e muscoli.

Nella rimanente settimana di compravendita, prima della partitissima contro la Juve, la società è pregata di regalare al tecnico francese almeno un “regista” che sappia mettere ordine al gioco. 

Pierluigi Gambino

Esordio da non fallire per il nuovo Genoa, opposto in casa ad un Lecce ancora incompleto

Super User 22 Agosto 2025 413 Visite

Forte dell’imbattibilità stagionale, il Genoa è pronto all’esordio in campionato, in programma domani (ore 18:30) al Ferraris contro un’avversaria diretta, il Lecce di Eusebio Do Francesco.

Sulla carta, si tratta di un avvio comodo, visto che i salentini, reduci da una salvezza conquistata in extremis, si presentano in assetto ancora incompleto do aver perso capitan Baschirotto (il miglior difensore) e in tempi recenti il bomber Krstovic, approdato all’Atalanta e sostituito forzatamente dal 17enne Camarda, enfant prodige rossonero. In più, mancherà l’esterno offensivo Pierotti, altro punto di forza, causa squalifica.

Patrick Vieira, tecnico genoano, però non si fida: “Non abbiamo dimenticato quanto si è fatto nella scorsa annata, ma adesso si riparte da zero. Ci aspetta un match molto difficile, ben più di quello vinto in Coppa Italia contro il Vicenza. Il Lecce riflette le idee del suo allenatore, che chiede pressing alto, verticalizzazioni e punta sulla fisicità”.

Il Grifone però è competitivo e in discreta salute: “Sono contento – aggiunge il mister – del lavoro svolto e dei giocatori a disposizione. Ora sarà importante trovare il giusto equilibrio tra le due fasi di gioco: qui possiamo sicuramente migliorare. Di certo rispetto al passato abbiamo più soluzioni in tutti i reparti, porta compresa, ma in special modo in zona offensiva”.

Marcano visita solo il marcatore Otoa e l’attaccante Ekuban, sicché c’è una certa abbondanza in tutti i reparti e non mancano alcuni comprensibili ballottaggi. Il vecchio titolare Leali su Siegrist per la porta, mentre se la giocano in terza linea Marcandalli (elogiato per i suoi progressi dall’allenatore) e il neo-rossoblù Ostigard e per il delicatissimo ruolo di centravanti sono in lizza Colombo, altra new entry, e Vitinha, con il primo quasi certamente preferito, nella speranza che riscatti l’opaca prova offerta in Coppa.

Sugli spalti è scontata l’abituale atmosfera delle gare casalinghe, col nuovo record assoluto degli abbonamenti. Segno che il rinnovato Grifone piace alla sua gente, speranzosa di guadagnare qualche posizione in classifica.

Pierluigi Gambino

Coppa Italia, Samp beffata al 94’: annullato per fuorigioco millimetrico il gol vittoria contro lo Spezia

Super User 18 Agosto 2025 837 Visite

 

Incredibile beffa per una Samp assai più concreta e funzionale del previsto, che al Picco della Spezia risponde per le rime ai favoriti aquilotti e al 94' con De Paoli si sarebbe guadagnata la qualificazione se il Var non avesse rilevato un fuorigioco millimetrico dell'assist-man Ferrari. Un episodio che richiama la necessità di rivedere l’attuale discutibilissimo regolamento degli offside.

Donati sceglie inizialmente la difesa a tre con Vulikic al fianco di Ferrari e Riccio e a centrocampo inserisce i due nuovi acquisti Ferri e Henderson, con Sekulov in avanti al fianco di Coda.

Per mezz'ora la gara si trasforma in una battaglia più tattica che tecnica, con i blucerchiati che fanno argine nella linea mediana e non sembrano soffrire più di tanto. La cronaca regala solo uno spunto a testa, ma Di Serio sul fronte spezzino e Coda su quello doriano concludono a lato.

Improvvisamente, al 34' blucerchiati in vantaggio grazie a Coda che amministra un pallone difficile con un fantastico gesto tecnico e invia in porta Henderson, sul cui tiro il giovane portiere Mascardi non brilla. Effimero l'entusiasmo degli ospiti, raggiunti dopo due minuti: da destra ottimo cross di Candelari e imperiosa incornata dell'attaccante Artistico.

Più vivace, ma meno pregevole a livello tattico, la ripresa, contrassegnata da qualche errore difensivo. Grande azione dello Spezia, ma Candelari sciupa e sull'altro fronte, dopo un tiro di Benedetti, Mascardi respinge malamente e la palla balla davanti alla linea senza entrare. Poi Ghidotti dice di no a Kouda e nell'area opposta Cuni (subentrato dopo l'intervallo all'abulico Sekulov) si mangia un gol fatto e una seconda occasione confermando la propria sterilità. Finché Coda resta in campo, è la Samp ad andare più vicina al bersaglio e meriterebbe il vantaggio anche se nel finale, dopo la girandola di sostituzioni in entrambi i team, sono gli aquilotti a non sfruttare due ghiotte opportunità.

Al 94' l'episodio che animerà anche il dopo-partita: punizione da destra di Henderson verso il secondo palo, sponda di Ferrari e a centro area il cinico Depaoli salta con tempismo e infila. Pare una rete regolarissima, ma dopo oltre quattro minuti di verifica al Var l'arbitro Zufferli annulla per un infinitesimale offside del capitano.

La lotteria dei rigori premierà i giocatori di D'Angelo, infallibili dal dischetto, ma anche qui si registra un giallo: il penalty di Kouda è parato da Ghidotti, ma l'arbitro decide di farlo ripetere avendo il numero uno doriano avanzato il piede dalla linea bianca con troppo anticipo. Fatali gli errori di esecuzione di Henderson e Pedrola, in teoria gli elementi più dotati di tecnica.

Il clan doriano può consolarsi con la gagliarda e sfortunatissima prestazione offerta, non utile a procedere in Coppa ma sufficiente ad inviare segnali eccellenti in vista dell'esordio in campionato, lunedì prossimo a Marassi col Modena. 

Pierluigi Gambino

La Sampdoria, cantiere ancora aperto, debutta in Coppa visitando i “cugini” del favorito Spezia

Super User 17 Agosto 2025 566 Visite

 

Esaurito il ciclo delle amichevoli, primo impegno ufficiale per la Samp, impegnata domani (ore 18:30) al Picco della Spezia in un infuocato derby valevole per la Coppa Italia. Attorno ai blucerchiati monta la curiosità, anche se il nuovo mister, Massimo Donati, fa capire che il cantiere doriano è ancora aperto: “Il mercato, per ovvi motivi, è partito più tardi e di sicuro mancano alcuni elementi per completare la rosa, ma gli elementi a disposizione hanno già palesato ottima condizione fisica e psicologica dopo aver affrontato i primi collaudi con la giusta mentalità. I ragazzi ci credono e si sta creando un gruppo solido. Sono contento di come lavorano gli atleti riconfermati, che non si fanno condizionare dal recente passato, ma anche dei nuovi arrivati, cui va concesso tempo sufficiente per ambientarsi”.

Lo Spezia è considerato dal trainer doriano “una squadra rognosa, che l'anno scorso ha fatto benissimo in campionato. Quanto al nostro modulo tattico, si parte con uno, ma poi lo si può trasformare a gara in corso. E' sufficiente che un braccetto avanzi a centrocampo per mutare l'assetto, ma conta che rimangano immutati i principi”.

Donati si sofferma anche su alcune individualità, partendo dal veterano Coda: “E' per noi fondamentale a prescindere dal numero dei minuti che disputa. Ha segnato tanto ma deve continuare a farlo. Non ha la pancia piena. Quanto all'altro attaccante, Cuni, sa far giocare bene la squadra, ha fisicità e corsa, ma deve migliorare sottoporta, segnare più gol”.

Tra le carte da poter calare troviamo il discusso Pedrola: “Ha avuto problemi fisici e mentali, ma li ha risolti ed ora è al meglio. Gli sta entrando in testa che nel calcio occorre anche soffrire e difendere. E' in grado di disputare un'ottima stagione”.

Nessun problema neppure tra i pali: “Ghidotti sa di poter contare sulla nostra massima fiducia. Quello del portiere è un ruolo particolare e a me non piace sostituire il titolare al primo o al secondo errore. Potrà anche arrivare un rinforzo, ma già così sono tranquillissimo”.

Infine, una precisazione sulla scelta del capitano: “Io punto a identificare sei-sette giocatori dotati di leadership. Inizialmente la fascia andrà a Ferrari, con Depaoli vice, ma pure Bellemo ha le caratteristiche giuste per questo compito”.

Nulla trapela riguardo all'undici di partenza alla Spezia. Sicuri di una maglia sono il portiere, i centrali difensivi Ferrari e Riccio, Depaoli sulla fascia esterna, il nuovo acquisto Ferri e Bellemo in mediana e Coda in avanscoperta. Ioannou è in ballottaggio con Giordano per l'out mancino, Ricci può completare il centrocampo e alle spalle del bomber si giocano uno o più posti al sole Sekulov, Benedetti e il fresco acquisto Henderson, destinato a diventare un inamovibile. Cuni, per finire, dovrebbe rilevare Coda ai primi accenni di stanchezza.

Sul fronte spezzino i problemi sono inferiori, anche se non mancano. Partiti Pio Esposito, Bertola ed Elia, a squadra pare lievemente indebolita e, inoltre, per questo debutto mancherà anche il centravanti Vlahovic, infortunato e sostituito da Di Serio, con il neo-bianco Artistico, figlio d'arte, al fianco. Forfait anche del portiere Sarr, rilevato dall'emergente Mascardi. In difesa primo match ufficiale per Cistana, giunto da Brescia, mentre il centrocampo, con Salvatore Esposito in regia e numerose conferme di rilievo, appare assai strutturato. Anche per questo motivo gli aquilotti di mister D'Angelo in questa straregionale sono accreditati dei favori del pronostico.               

Pierluigi Gambino

Esordio vincente in Coppa Italia per il Genoa, che contro il Vicenza prima fatica e poi dilaga

Super User 15 Agosto 2025 615 Visite

Missione compiuta per il Genoa, che nel primo turno di Coppa Italia liquida a Marassi con un secco 3-0 il Vicenza, orgogliosa e organizzata compagine di Serie C guadagnandosi nel turno successivo la sfida con l'Empoli, vittorioso ai rigori sulla Reggiana.

Vieira propone la formazione con dieci titolari e un solo rincalzo, Marcandalli, preferito a Ostigard ancora indietro di condizione. I rossoblù faticano ad entrare in partita e non brillano. Dopo un tentativo centrale di Stanciu, assorbito agevolmente, ci prova Carboni, la cui conclusione è respinta dal portiere berico, ma i biancorossi non si limitano a difendere e impegnano due volte il numero uno rossoblù Leali e al 22', dopo una palla persa dall'abulico Colombo, sprecano con Vitale una ghiotta opportunità.

Alla distanza sale di tono Gronbaek, mentre Stanciu e Colombo latitano ancora e Carboni, il più vivace, si limita però ad iniziative personali. Al 39', comunque, il Grifo sblocca grazie ad un cross corto dalla trequarti di Martin, che pesca Valentin Carboni, abile a controllare acrobaticamente e insaccare da breve distanza. Ancora un tentativo, ma impreciso di Masini (efficace a centrocampo al pari del compagno Frendrup) e, in pieno recupero, il raddoppio scaturito da una punizione da sinistra di Stanciu, che spara rasoterra a centro area, dove il difensore veneto Benassai, per anticipare Vasquez, infila nella propria porta.

La ripresa si apre con un'occasionissima per il Vicenza: su traversone da sinistra, Leali esce malamente e Caferri a porta sguarnita non inquadra la porta. Al 53' gara agli archivi: lancio splendido di Masini verso Martin sul cui cross Colombo non interviene, palla a Stanciu che al volo centra l'incontro con un'esecuzione magnifica.

Nel Genoa entrano Messias e Malinovskyi per i due esterni offensivi e il match cala di ritmo. Colombo in contropiede conferma la sua serataccia divorandosi due volte il gol e al 69' uscirà per far posto al suo concorrente Vitinha, con l'attesissimo Ostigard a sostituire Marcandalli. Messias sfiora il poker (uscita a valanga dell'estremo difensore) che sarebbe stato un castigo eccessivo per un Vicenza più che dignitoso.

A livello di giudizi singoli, ottimi Marcandalli, Vasquez e i due mediani, luci ed ombre dai rifinitori e da bocciare inesorabilmente Colombo. Il gioco di squadra, come prevedibile, è ancora da perfezionare.

Pierluigi Gambino

Il rinnovato Genoa chiede spazio al Vicenza nell’esordio in Coppa Italia

Super User 14 Agosto 2025 522 Visite

 

Chiuso il ciclo di amichevoli estive senza sconfitte, il Genoa si appresta (domani, inizio ore 21:15, stadio Ferraris) ad esordire in Coppa Italia ospitando il Vicenza, compagine di serie C capace tuttavia di eliminare il più quotato Padova nel turno preliminare.

Match non proibitivo ma neppure da prendere sottogamba per i rossoblù, che mister Patrick Vieira catechizza a dovere: “Il nostro obiettivo è andare più lontano possibile in una competizione importante. Dobbiamo essere ambiziosi”.

Rispetto alle scorse estati si profilano minori problemi, a partire dal numero di infortuni, solo due, a carico di Ekuban e Otoa. “Sono contentissimo della preseason - aggiunte il trainer – e per aver avuto presto i nuovi acquisti. Certo, parecchie cose sono migliorabili e serviranno un po' di partite per capire a che punto siamo”.

In passato il Genoa ha manifestato parecchie carenze in zona gol, Vieira appare più tranquillo: “Ora abbiamo parecchi giocatori in grado di saltare l'uomo, fare assist e gol. Stanciu, Carboni, Cuenca, Messias possono cambiare la partita con la loro tecnica”.

Sul tema formazione, le consuete cortine fumogene da parte del francese: “Abbiamo preparato la gara come se dovessimo affrontare una squadra di Serie A. Non farò scelte per fare felici i giocatori ma per vincere”.

In porta il titolare Leali è favorito su Siegrist, mentre sulle fasce difensive tocca a Norton-Cuffy (ormai diventato titolare quasi fissa) e Martin e in mezzo, dopo la partenza di De Winter, approdato al Milan, una maglia è sicura per il suo erede Ostigard (efficace anche in area avversaria), mentre capitan Vasquez (che ha ripreso ad allenarsi in ritardo) è in ballottaggio con il giovane Marcandalli. Probabile la conferma in mediana della collaudata coppia Masini-Frendrup, mentre in avanti si ammireranno parecchi volti nuovi. Il trio di rifinitori dovrebbe essere composto da Carboni (giunto dall'Inter in prestito) a destra, dal danese Gronbaek a sinistra e da Stanciu, capitano della nazionale rumena, in mezzo, ma non è escluso che l'allenatore ricorra - inizialmente o in corso d'opera - ai veterani Messias e Malinovskyi, quest'ultimo in lizza anche per un posto a centrocampo. Infine, per il ruolo di centravanti, il più delicato, ballottaggio tra Vitinha, ancora alla ricerca di consacrazione, e il neo-genoano Colombo.

Pierluigi Gambino

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