Rientra il giovane Ekhator in un Genoa deciso a sbloccarsi sul terreno del lanciato Torino
Ancora a secco di successi, il Genoa proverà domani (ore 12.30) a espugnare il terreno di un Torino rinfrancato dal successo sul Napoli. Patrick Vieira sfodera fiducia: “In settimana ho visto tra i miei ragazzi lo spirito giusto per affrontare una squadra ricca di qualità individuali”.
Il piatto della classifica piange e crea preoccupazione: “In effetti - aggiunge il tecnico rossoblù - ci mancano dei punti, purtroppo abbiamo pagato episodi sfavorevoli in parecchie partite. Se la graduatoria è questa, significa che dobbiamo migliorare e compiere quello step che ancor ci manca per vincere i match, ma non è il caso di buttare via tutto quanto abbiamo fatto sinora. Non è assolutamente vero che non si siano costruite parecchie opportunità di fare gol. Abbiamo lavorato in allenamento per crescere in fatto di concretizzazione. Credo che riusciremo a superare abbastanza presto il momento difficile”.
Sul fronte formazione e sulla tattica, il massimo riserbo, ma a giudicare dalle risposte di Vieira, sembra difficile un cambio di modulo. Di sicuro torna dal primo minuto Ekhator, di gran lunga l'attaccante più in forma e potrebbero avere una chance sia Carboni sia Cornet, del quale il mister sottolinea i netti progressi. Messias torna tra i convocati ma dovrebbe partire dalla panca, mentre Malinovskyi sarà ancora il principale creatore di gioco. Non è da escludere, inoltre, un rilancio a sinistra di Martin, il genoano più abile nei cross.
Il Toro punta a dare continuità ai recenti risultati. Mister Baroni, costretto a rinunciare a Pedersen (dentro Biraghi) e a Nkounkou (sostituito da Vlasic, spera di recuperare il portiere titolare Israel, acciaccato, e punta molto sull'ex genoano Simeone, a segno negli ultimi due match e la scorsa estate nel mirino del Grifone, che poi dirottò per ragioni economiche su Colombo.
Pierluigi Gambino



