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Sport

Rientra il giovane Ekhator in un Genoa deciso a sbloccarsi sul terreno del lanciato Torino

Super User 25 Ottobre 2025 363 Visite

 

Ancora a secco di successi, il Genoa proverà domani (ore 12.30) a espugnare il terreno di un Torino rinfrancato dal successo sul Napoli. Patrick Vieira sfodera fiducia: “In settimana ho visto tra i miei ragazzi lo spirito giusto per affrontare una squadra ricca di qualità individuali”.

Il piatto della classifica piange e crea preoccupazione: “In effetti - aggiunge il tecnico rossoblù - ci mancano dei punti, purtroppo abbiamo pagato episodi sfavorevoli in parecchie partite. Se la graduatoria è questa, significa che dobbiamo migliorare e compiere quello step che ancor ci manca per vincere i match, ma non è il caso di buttare via tutto quanto abbiamo fatto sinora. Non è assolutamente vero che non si siano costruite parecchie opportunità di fare gol. Abbiamo lavorato in allenamento per crescere in fatto di concretizzazione. Credo che riusciremo a superare abbastanza presto il momento difficile”.

Sul fronte formazione e sulla tattica, il massimo riserbo, ma a giudicare dalle risposte di Vieira, sembra difficile un cambio di modulo. Di sicuro torna dal primo minuto Ekhator, di gran lunga l'attaccante più in forma e potrebbero avere una chance sia Carboni sia Cornet, del quale il mister sottolinea i netti progressi. Messias torna tra i convocati ma dovrebbe partire dalla panca, mentre Malinovskyi sarà ancora il principale creatore di gioco. Non è da escludere, inoltre, un rilancio a sinistra di Martin, il genoano più abile nei cross.

Il Toro punta a dare continuità ai recenti risultati. Mister Baroni, costretto a rinunciare a Pedersen (dentro Biraghi) e a Nkounkou (sostituito da Vlasic, spera di recuperare il portiere titolare Israel, acciaccato, e punta molto sull'ex genoano Simeone, a segno negli ultimi due match e la scorsa estate nel mirino del Grifone, che poi dirottò per ragioni economiche su Colombo.

Pierluigi Gambino

Tifosi, la parola è vostra

Super User 24 Ottobre 2025 248 Visite

 

Continua con piacevole successo la nostra rubrica ‘Tifosi, la parola è vostra’. Elogi e giudizi professionalmente buoni per i due ‘tifosi illuminati’ protagonisti di queste interviste. Continuate così, seguendoci col sorriso.

Dopo la sconcertante sconfitta della Samp a Chiavari, v’è da dire che l’unico soddisfatto e ghignante è stato il ‘solito maligno’ che, ricorderete, la volta scorsa aveva messo in guardia i due illuminati, Luigi Pinto e Massimiliano Bellini, dall’ipotesi che l’Entella potesse esondare. E così è stato. I nostri due opinionisti hanno incassato e sperano di non incontrare il ‘maligno’ di persona.

Scherzi a parte, dopo l’inverno, dicevamo la settimana scorsa, viene sempre la primavera, e pare, davvero, che uno squarcio di sole sia per aprirsi sulla Samp, con l’arrivo di Foti e tanti altri nomi. Foti ha detto: “Torno a casa mia”. Ancora una volta però qualche bagliore di confusione doveva pur esserci in questa terribile Samp: Foti non è l’allenatore, Gregucci sì, Pozzi collaboratore tecnico. Si spera nella chiarezza dei ruoli.

- A proposito, amici Luigi e Max, che pensate del cambio di allenatore?

Trovarne uno peggiore era impossibile. Pensiamo che, come hanno detto tutti, vogliano bene alla squadra e quindi nasce una speranza nuova.

- Foti sembra motivato…

Certo ha avuto esperienza passata, speriamo che la cura Mourinho gli sia servita. E dica ai suoi di essere brutti, forti ed efficaci.

- Però con Donati non si è stati un po’ troppo duri?

Volendo dare un giudizio onesto, certo il lato tecnico lì è mancato, dimostrando una personalità poco spiccata.

- E che ne dite dell’intervento della moglie?

Le cose dette dalla moglie sono giuste e sacrosante, ma avrebbe potuto dirle a lui. Ha umiliato il patriarcato.

- Secondo voi che farà ora la società, dopo aver tentato di sampdorianizzare l’ambiente?

Pensiamo che stia cercando di abbandonare. Si parla già di certi ritorni, si fanno ancora antichi nomi, come Garrone e Ravano, che tempo addietro sembrava fossero vicini all’acquisto.

- Il nostro Filippo, vice opinionista, chiama dall’estero, dove pare sia andato in un viaggio glamour, e chiede un vostro giudizio, tattico. Che tipo di modulo suggerireste a Foti-Gregucci-Pozzi?

Intanto il modulo del coraggio e della volontà, poi ci piacerebbe un 4-4-2 cambiabile in un 4-3-2. De Paoli esterno alto, Cherubini a sinistra, Coda supportato o da Pafundi o da Cuni. Ma sono nostre suggestioni.

- Ultime notizie: ci sono tante belle ragazze blucerchiate che vorrebbero conoscervi, vi immaginano alti e con gli occhi spaccante. Che rispondete?

Stiamo fuggendo … 

Vittorio Sirianni

Samp, la coppia Foti-Gregucci punta ad un debutto vincente contro il temibile Frosinone

Super User 24 Ottobre 2025 372 Visite

 

Dopo aver voltato pagina con l'avvento in panchina della coppia Foti-Gregucci, la Sampdoria, sostenuta dai soliti ventimila affezionati tifosi, cercherà di cancellare (domani, ore 15 stadio Ferraris) a spese del Frosinone l'amarissima pagina di Chiavari e incamerare il secondo successo stagionale.

Angelo Gregucci, formalmente il primo allenatore doriano, ammette: “Sul piano tattico abbiamo potuto trasmettere ben poco e a livello psicologico è la squadra a doversi assumere le proprie responsabilità. Il pubblico, nei momenti di difficoltà ha dimostrato quanto sia attaccato alle sorti blucerchiate. Lo scorso anno, contro la Salernitana, mi veniva da piangere a sentire l'inno. Dobbiamo aiutarci tutti, ma sta a noi conquistare i tifosi. Obiettivo primario è creare una famiglia, come lo era ai tempi di Vialli e Mancini, quando tutti coloro che arrivavano in blucerchiato volevano chiudere qui la carriera”.

Dal nuovo tecnico nessuna concessione legata alla formazione: “Non conta chi parte, di più chi finisce la partita, visto che oggi si gioca in 16. Più che i singoli conta l'atteggiamento. Dobbiamo attaccare qualsiasi pallone come se da esso dipendessero le sorti dell'intero campionato”.

Gregucci fa i complimenti al giovane Cherubini (ma senza specificare se sarà schierato) e soprattutto a Coda: “Se Massimo staziona in area e arrivano palloni, è tra i più bravi a scuotere le reti. E' il leader? Noi non possiamo imporre nessuno in questo ruolo, è la squadra a fare la scelta”.

Riguardo all'undici di partenza e al modulo tattico permane un fitto riserbo, ma qualche novità rispetto all'era Donati, è scontata. In difesa è probabile il rientro di capitan Ferrari, finalmente ristabilito dall'infortunio, al posto di Giordano, il quale appare favorito rispetto a Venuti e Ioannou per la fascia sinistra, con l'intoccabile Depaoli a destra.

Variazioni pressoché certe anche in mediana: Abildgaard sarà confermato e potrebbe affiancarlo Ricci, un ripescato, ma anche il francese Ferri scalpita, dopo mesi di panchina. Da stabilire l'assetto della prima linea, con Coda unica certezza. E' possibile il varo della formula a due punte, con Cherubini avanzato, ma non è escluso l'impiego di due rifinitori alle spalle del bomber. In tutti i due casi è Barak (in subordine Henderson) il maggiore indiziato per completare l'inedito undici.

Il Frosinone è avversario ostico, e non inganni la recente sconfitta casalinga targata Monza. Mister Alvini è tra i più esperti della categoria e nelle file gialloblù (pur con le pesanti assenze di Kone e Monterisi) non mancano gli uomini di spicco, a partire dal regista Calò per continuare con il giovane ma dotato attaccante Raimondo.

Pierluigi Gambino

Foti e Gregucci uomini Samp: “Col Frosinone sarà la finale di Coppa del Mondo”

Super User 21 Ottobre 2025 239 Visite

 

E’ iniziata alla Samp l’era Foti-Gregucci, sperabilmente pronuba di una svolta a livello di risultati. Un giro di vite che Jesper Fredberg, responsabile del settore tecnico blucerchiato, ha commentato così: “E’ sempre triste quando si lascia partire una persona. E’ il segno di un fallimento non solo del singolo, ma di tutti, E’ stata una decisione presa valutando performance e risultati. Ma le assunzioni non avvengono sulla base di dati e algoritmi, sono altri i fattori da considerare. Noi speriamo di mettere lo staff tecnico nelle condizioni migliori per scegliere quali giocatori impiegare”.

Si è chiesto al danese riguardo ad un eventuale ingaggio di Attilio Lombardo, personaggio amatissimo dalla tifoseria. Evasiva la replica: “La decisione di assumere l’attuale staff tecnico è stata condivisa, ma l’obiettivo è sempre quello di rinforzare sia la squadra, sia la società”. E quest’ultima nota lascia aperto uno spiraglio per qualche new entry nel lotto dei dirigenti o addirittura dei finanziatori.

Più chiaro è stato l’ultimo concetto espresso: “A gennaio cercheremo di rinforzare la squadra. Lo abbiamo giù comunicato al gruppo”.

A Friedberg ha fatto eco il suo partner operativo, il direttore sportivo Andrea Mancini: “La scelta di chiamare Gregucci e Foti è stata condivisa tra me e Friedberg e con la società. Gli algoritmi sono solo un supporto che segue la valutazione diretta. Ovvio, inizialmente sono stato io ad illustrare a Jesper le caratteristiche dei giocatori italiani. Tornando ad oggi, come l’anno scorso volevamo uno staff che incarnasse i valori della Sampdoria. Le qualità tecniche di questa rosa emergeranno, il campionato è lungo”.

Ed ecco i due nuovi timonieri. Lillo Foti, formalmente il secondo allenatore ma in sostanza l’autentico responsabile tecnico, è stato chiaro: “Non sono nato sampdoriano ma lo sono diventato anche grazie a mia moglie e agli amici. Certo, so cosa è successo, seguivo i blucerchiati anche dalla Turchia (dove era allenatore in seconda alle spalle di Hosé Mourinho n.d.r.). Ora, però, contano solo i risultati e i punti e bisogna guadare al match di sabato col Frosinone”.

Il trainer calabrese ha avuto due maestri eccezionali: “Bellissimo il periodo al fianco di Giampaolo. Tre anni formativi, nei quali abbiano fatto divertire i tifosi. Anche quella con Mou è stata un’esperienza incredibile. E’ una garanzia di successi e un grande comunicatore. Mi ha mandato un messaggio di incoraggiamento con scritto Forza Samp, perché sa cosa rappresenti per me questa società”.

Foti non ha escluso una modifica tattica; “Due punte? Stiamo cercando un equilibrio, l’ipotesi c’è. Cercheremo di dare energia e di costruire in allenamento quanto dovrà vedersi in partita. Tornando all’attacco, ho giocato alla Samp con Montella, Cassano, Pazzini, Pozzi e Quagliarella. Ora abbiamo Coda, che dovrà dare tanto, anche come leader, e trasmettere fiducia al gruppo”.

Per finire, Angelo Gregucci, già nello staff doriano nel convulso finale della scorsa stagione, con la salvezza acchiappata per un pelo. Già collaboratore di Roberto Mancini anche in Nazionale, è ufficialmente il nuovo allenatore, ma in realtà collaborerà con Foti: “Qui ho ritrovato un ambiente molto familiare, Non ho ancora annusato la squadra e fatto raffronti con quella dello scorso anno. Serve lavorare, ma anche mantenere umiltà e unità. Qui sono sempre stato circondato da sampdoriani: dovremo creare empatia con il gruppo. Quanto a Foti, sono stato io a farlo esordire da professionista, ho sempre creduto in lui come calciatore e come uomo”.

La sua analisi del momento attuale è stata un inno alla concretezza: “Ho visto qualche problema, come dice anche la classifica. Il primo avversario siamo noi stessi. Col Frosinone è già una finale, occorre raggiungere al più presto la linea di galleggiamento. Servono teste lucide e guai a sbagliare comportamenti tipo restare in dieci uomini. Bisogna scendere in campo con convinzione e con la mente sgombra. Va bene blindare la porta, ma bisogna anche segnare. La squadra ha qualità e credo che i giocatori a volte ti spingano a cambiare idea. La gara col Frosinone è la nostra finale di Coppa del Mondo. Poi ci sarà tempo per rompere l’anima alla società al fine di ottenere il meglio dal mercato. Ora però tocca a noi cercare di rivedere la luce senza chiedere nulla ai tifosi”.

Pierluigi Gambino

Cosa sta succedendo al Grifo?

Super User 20 Ottobre 2025 376 Visite

Pensiamo sia giunta l’ora di capire veramente cosa stia succedendo al Grifo e come il vecchio pianeta rossoblù stia vivendo questa strana (per ora) telenovela.

Nel momento in cui tutto va male (o quantomeno non bene) - con i soliti infortuni, con i miseri due punti raccolti, con la fortuna che continua a voltare le spalle e con gli arbitri che sembrano più generosi con gli avversari - proprio in un frangente così delicato, dal quale si cerca in ogni modo di uscire, arriva finalmente una “mano dal cielo”: un sacrosanto rigore a tempo quasi scaduto.

Finalmente, si sospira, un pizzico di buona sorte. Ma che accade? Che un quasi dimenticato giocatore (peraltro atleta eccellente e dal piede educato) sbaglia la massima punizione, facendo ricadere il Grifone nella convinzione che questo sia un anno particolarmente nero.

È chiaro che non si vuole giustificare il momento difficile appellandosi al destino o al caso; tuttavia, qualche pensiero di tipo “paranormale” verrebbe quasi spontaneo sottolinearlo.

Purtroppo, c’è una realtà da verificare, ed è una realtà che comincia a preoccupare. Non è facile spiegare perché cinque attaccanti, che pure sanno segnare, da quando vestono la maglia rossoblù non riescano più a farlo.

Così come non è semplice comprendere come una squadra ben impostata come quella dello scorso anno (cambiata poco) si sia improvvisamente disunita proprio in ciò che era la sua caratteristica principale: la coesione, la consapevolezza di essere un vero gruppo, con ognuno nel proprio ruolo.

E quindi è ora che il nostro beneamato Vieira venga messo sotto osservazione. Da quando è arrivato non ha mai ricevuto una critica, un appunto, un rilievo tattico. Nulla.

Ci deve, per esempio, spiegare perché l’eccellente equilibrio che caratterizzava la squadra in passato sia scomparso. Ricordiamo la sua idea iniziale e vincente: una punta centrale con due esterni di qualità e con Pinamonti, tanto contestato all’inizio ma poi rimpianto da tutti.

Oggi, dalla metà campo in su, non accade più nulla. E allora perché il caro Vieira ha deciso di cambiare impostazione, affiancando due punte (come Ekuban e, soprattutto, Ekhator, che si è dimostrato l’unico vero attaccante, l’unico ad aver anche solo tentato il gol)?

E ancora: deve spiegarci, Vieira, perché certi suoi “pallini” tattici - come l’insistenza su Colombo - continuino, pur non funzionando. Con la conseguenza di metterli tutti in campo per poco tempo senza accontentare nessuno e con risultati negativi.

Insomma, è il momento della verità. Anche per la società, colpevole di aver incassato un sacco di soldi (circa 60 milioni) e di aver speso quasi nulla. E ancora: gli acquisti, dopo certe strombazzate iniziali, si stanno rivelando ferri vecchi (visti i continui infortuni).

Naturalmente, guai ad abbassare la guardia: ci sono ancora le cosiddette “partite alla portata”, che però, finora, sembrano soprattutto alla portata degli avversari.

C’è possibilità e capacità di recupero, questo i tifosi lo sperano ancora. Ma ora pretendono qualche contropartita. Ecco perché società, giocatori e allenatore (soprattutto) devono impegnarsi a cambiare rotta. Assolutamente!

Vittorio Sirianni

La Sampdoria ufficializza il nuovo staff: Gregucci allenatore, Foti suo secondo

Super User 19 Ottobre 2025 320 Visite

 

La Sampdoria ha comunicato di aver affidato ad Angelo Gregucci il ruolo di allenatore responsabile della prima squadra. Lo staff di Gregucci sarà composto, tra le altre, dalle seguenti figure: Salvatore Foti (allenatore in seconda, senza patentino) e Nicola Pozzi (collaboratore tecnico).

Il primo allenamento al “Mugnaini” di Bogliasco è previsto nel pomeriggio di domani, lunedì 20 ottobre.

Neppure con un uomo in più e un rigore a favore il Genoa riesce a battere il Parma

Super User 19 Ottobre 2025 335 Visite

 

Neppure con mezza partita in superiorità numerica e un rigore a favore nel recupero il Genoa riesce a battere il Parma, avversario diretto e a spezzare l'astinenza stagionale da vittorie. I rossoblù, con Ekuban preferito a Ekhator al centro dell'attacco e Malinovskyi a dettare i tempi, disputano mezz'ora incolore e sino all'intervallo impegneranno il portiere Suzuki solo con un colpo di testa di Vitinha (per il resto evanescente) sul primo palo.

La potenziale svolta del match si verifica al 42', quando l'aitante difensore ospite Ndiaye, già ammonito, si becca il sacrosanto secondo giallo lasciando i compagni in dieci. Nell'intervallo Vieira sostituisce Sabelli con Carboni per sfruttare il vantaggio di uomini e la partita diventa un monologo: solo che gli emiliani si difendono con organizzazione e tonicità e le manovre genoane brillano solo per lentezza e prevedibilità. Malinovskyi impegna subito su punizione Suzuki, che nel prosieguo para in due tempi una conclusione di Carboni. Al 58' ecco Venturino al posto dell'inguardabile Vitinha, ma la sua velocità non produce risultati tangibili.

Il numero uno giapponese dice ancora di no a Malinovskyi e al 66' Vieira cala altre due carte, Colombo ed Ekhator per l'evanescente Ekuban e Frendrup. Il Genoa ci prova insistentemente ma senza la necessaria convinzione. All'82' il gol sembra cosa fatta, ma Suzuki, con un balzo felino disinnesca un colpo di teta all'indietro di Ekhator destinato nel sacco.

L'assedio del Genoa produce al 95' l'opportunità più ghiotta grazie ad Ekhator, di gran lunga il rossoblù più pericoloso, che spalle alla porta si fa atterrare da Troilo. Sul dischetto si precipita Cornet, entrato in campo all'81' dopo mesi di sosta in infermeria. Suzuki si tuffa sulla propria destra e il calciatore ivoriano, invece di cambiare angolo, sparacchia proprio in quella direzione, consentendo all'estremo difensore di deviare con un altro balzo pazzesco.

Il pareggio conclusivo, con premesse così favorevoli, suona come una sconfitta per un Genoa sempre più agganciato al fondo classifica, e certi episodi vanno interpretati come segnali nient'affatto rassicuranti.

Pierluigi Gambino

Sampdoria, l’umiliante sconfitta di Chiavari costa l’esonero a Donati

Super User 18 Ottobre 2025 314 Visite

La cocente sconfitta in casa dell'Entella è costata l'esonero a Massimo Donati e ai suoi principali collaboratori Andrea Mandelli e Daniele Faccioli. Manca solo l'ufficialità, ma il suo successore è già stato identificato: si tratta di Salvatore Foti, 37 anni, ex giocatore blucerchiato nelle giovanili e anche in prima squadra. Il catanese firmerà un contratto di una stagione, ma con opzione per una seconda annata in caso di accesso ai playoff.

Il suo staff non è stato ancora definito. Infatti la società in queste ore sta trattando con Attilio Lombardo e Angelo Gregucci, che collaborarono con Chicco Evani alla recente, soffertissima salvezza. Un trio del genere offrirebbe garanzie assolute oltre a favorire la pace sociale tra tifoseria e dirigenza.

Foti, centravanti di valore ma non troppo prolifico, con ben 25 presenze nelle nazionali giovanili, nel 2016 ottenne il primo incarico come trainer proprio nelle file blucerchiate. Poi il passaggio con le stesse mansioni al Milan e al Torino prima del salto di qualità come vice di José Mourinho, per due anni, al timone della Roma. L'ultima tappa, ancora come viceallenatore, è stata a Istanbul al Fenehrbace.

Foti è stato uno dei nomi gettonati in estate per la panchina blucerchiata, ma poi prevalse l'opzione Donati, figlia dell'algoritmo. Il suo nome è girato già venerdì sera al termine della disfatta chiavarese e si è rafforzato nelle prime ore della mattinata. Probabilmente la squadra tornerà ad allenarsi in anticipo per accelerare la conoscenza del nuovo mister in vista del delicatissimo incontro casalingo contro il Frosinone, sconfitto nel pomeriggio sul proprio terreno dal rampante Monza.

Pierluigi Gambino

Contro l’avversario diretto Parma a Marassi per il Genoa è già una partita da non sbagliare

Super User 18 Ottobre 2025 315 Visite

 

Delicatissimo l’appuntamento che attende domani (ore 15:00, stadio Ferraris) un Genoa ancor a secco di vittorie. Dopo un ciclo di gare terribili arriva un'avversaria diretta, il Parma, reduce dall'inopinata sconfitta interna per mano del Lecce. Punti in palio pesantissimi, per non affondare ulteriormente in classifica. Mai come stavolta sarà prezioso l'apporto dei consueti trentamila supporters sugli spalti.

Patrick Vieira, tecnico rossoblù, ha le idee chiare: “A Bologna e a Napoli meritavano senz'altro di più, siamo sulla strada giusta e dal match con la Lazio abbiamo imparato moltissimo. Certo, dobbiamo provare a vincere, ma la gara è importante quanto quelle successive. Puntiamo a confermare l'atteggiamento dei match precedenti e a curare maggiormente i dettagli, che possono risultare decisivi”.

Il mister punta su Malinovskyi, che in Nazionale ha segnato e prodotto assist: “Ruslan per noi è importantissimo e spero che anche con noi faccia gol. Abbiamo bisogno della sua qualità ma dobbiamo anche trovare le giuste linee di passaggio per favorirlo”.

Il calciatore ucraino dovrebbe ancora esibirsi in zona rifinitura, come centrale dei trequartisti. Ai suoi lati Norton-Cuffy è sicuro del posto a destra, con Sabelli a proteggerlo, mentre sul versante opposto i favori vanno a Vitinha, in chiaro vantaggio sul giovane e invocato Venturino. E in ballo anche la scelta del centravanti, con Ekuban, annunciato in gran forma, che sembra preferito all'altro baby Ekhator, fresco di segnatura nella Under 21 azzurra. Vieira frena sul baby di Sampierdarena: “E' tornato con tantissima energia, però è giovane e non è così scontato che giocherà contro il Parma”. Indisponibili i soli Stanciu e Messias, mentre Cornet dovrebbe recuperare per la panchina.

Confermati la consueta coppia di mediani, e capitan Vasquz (rientrato in extremis dal Sudamerica) resta in vita il ballottaggio sulla sinistra difensiva tra Ellertsson e Martin, mentre Ostigard - smaltita la botta al costato - si candida per tornare al centro della retroguardia, con Marcandalli che resta in lieve vantaggio.

Il valore degli emiliani, che hanno già raccolto cinque punti, non tranquillizza il tecnico del Grifone: “Dobbiamo affrontare una squadra molto solida in difesa, con due attaccanti pericolosi e un portiere, Suzuki, bravo ad attivarli con i passaggi lunghi. Guai a perdere i giusti equilibri tattici”. 

Pierluigi Gambino

Chiavari, una Sampdoria mai in partita si lascia surclassare da un’Entella irrefrenabile

Super User 17 Ottobre 2025 435 Visite

 

Una Samp inesistente dal primo all'ultimo minuto si lascia umiliare dall'Entella nell'inedito derby disputato sul terreno chiavarese. L'avvio è di marca biancoceleste, poi i blucerchiati danno un pallido segno di risveglio, ma verso la mezz'ora, dopo una conclusione alta del doriano Henderson, sono i padroni di casa, più dinamici, organizzati e vogliosi, a cambiare decisamente marcia. Il portiere ospite Ghidotti è bravo su un tiro-cross di Fumagalli. E' il prodromo del meritatissimo vantaggio entelliano, registrato al 33': calcio d'angolo di Fumagalli verso Debenedetti (prestito genoano), che svetta e di testa infila di precisione verso il secondo palo. Dopo un'altra insidiosa inzuccata sempre del centravanti chiavarese, al 38' arriva il bis, favorito da un assurdo sbilanciamento in avanti di tutta la squadra doriana che concede a Karic di lanciare lungo in direzione di Di Mario, il quale, tenuto colpevolmente in gioco e tutto solo, entra in area ed è atterrato da Ghidotti: dal dischetto realizza Franzoni.

Pressoché nulla la reazione degli ospiti, che si ripresentano dopo l’intervallo con Cuni al posto dell'evanescente Cherubini e Barak in luogo di Henderson, ma sarà ancora l'Entella a comandare. Ghidotti para su Debenedetti in mischia ed al 58' si supera deviando in angolo un tiraccio al volo di Fumagalli a capo dell'ennesimo contropiede dei padroni di casa.

La Samp appare lievemente più viva anche grazie all'ingresso di Ricci per Abildgaard, ma senza creare pericoli. All'81', tuttavia, Coda riapre il match con un rasoterra velenoso, che sarà l'unico tiro in porta dei blucerchiati nell'intero incontro. Due minuti appena dura la speranza dei tifosi doriani, che sugli spalti sono in maggioranza, Infatti, un altro corner calibrato di Fumagalli trova smarcato a centro area Tiritiello (al terzo sigillo stagionale), abile a deviare nel sacco.

Infruttuosi i tentativi finali della Samp, letteralmente surclassata dalla sorprendente squadra di mister Chiappella, ora protesa vero il centroclassifica.

Dopo la goleada contro il Pescara, pessimo il risveglio dei blucerchiati, tornati all'inferno. Le dimensioni ridotte del campo di Chiavari e il terreno in sintetico non possono giustificare una prestazione così incolore.

Pierluigi Gambino

Una Sampdoria in ripresa è favorita nello storico primo derby in casa della matricola Entella

Super User 16 Ottobre 2025 313 Visite

 

Allo stadio di Chiavari domani (inizio ore 20.30) è in programma uno storico evento: la primissima sfida di campionato tra Entella e Sampdoria. Sale l'attesa per una partita che farà registrare il tutto “esaurito”, con superiorità sugli spalti dei tifosi ospiti e pronostico a favore del Doria. La classifica però vede i biancocelesti locali sopravanzare di una lunghezza i più blasonati “cugini”. “Proprio guardando questo dato - chiarisce Massimo Donati, tecnico blucerchiato - non possiamo parlare di Davide contro Golia. Io non guardo alla geografia per preparare le gare e mi aspetto una partita rognosa sotto ogni aspetto contro una squadra che corre molto ed è ben guidata”.

Si gioca su un fondo in sintetico, e ciò preoccupa l'allenatore dei genovesi: “Non mi è mai piaciuto, anche da giocatore. E’ un vantaggio per i nostri avversari, anche se non voglio che diventi un alibi”.

La Samp dovrà rinunciare al suo giocatore più importante, il rifinitore Pafundu, infortunatosi nelle file della Under 21 azzurra. “Un vero peccato - aggiunge Donati - perché il ragazzo stava facendo bene. E il suo partner Cherubini, sempre in Nazionale, ha giocato 70 minuti martedì...”.

Per sostituire l'ex udinese concorrono in parecchi. Lievemente favorito è lo scozzese Henderson, a caccia di un rilancio dopo un periodo buio, ma sperano in una chance anche Barak - altro elemento da recuperare - e Benedetti, guarito da lieve infortunio.

Negli altri ruoli non si prevedono novità, sebbene Venuti sia insidiato da Ioannou sulla fascia sinistra e Vulikic da Giordano (bravissimo nella ripresa contro il Pescara) in retroguardia.

La Samp punta a dare continuità al franco successo sul Pescara e Donati si affida principalmente a Massimo Coda: “Per il bene della squadra deve fare cose che non gli appartengono e assumersi certe responsabilità”.

L'Entella, una matricola, punta non solo ad un risultato di prestigio, ma a invertire il trend dopo aver incamerato un solo punto negli ultimi quattro match. Il giovane mister Chiappella non ha in mente una rivoluzione e si affida alla saldezza del collaudato trio difensivo Marconi-Tiritiello-Parodi, all'esperienza del centrocampista Benali e a Debenedetti, centravanti di scuola Genoa, sinora all'asciutto. L'unica incertezza, riguardante la zona rifinitura, coinvolge Bariti e il più offensivo Fumagalli.

Pierluigi Gambino

Serie A1 femminile: il Rapallo supera ai rigori il Catania, campione d’Italia in carica

Super User 12 Ottobre 2025 330 Visite

 

Prestazione da incorniciare per il Rapallo Pallanuoto, che nella vasca del Poggiolino firma l’impresa di giornata superando ai rigori l’Ekipe Orizzonte Catania, campione d’Italia in carica. Dopo un combattutissimo 8-8 nei tempi regolamentari, le gialloblù si impongono 12-10, trascinate da una prova di carattere, intensità e grande compattezza di squadra.

La gara si apre nel segno delle liguri: Marcialis sblocca con una colomba da applausi, poi il Rapallo chiude avanti 3-1 il primo parziale e vola sul 4-1, grazie a una difesa impeccabile e a una Santapaola monumentale tra i pali. Nemmeno il rigore fallito da Giustini spegne l’entusiasmo del Poggiolino: dalla successiva superiorità numerica nasce il gol di Tabani, che infiamma il pubblico di casa.

Catania non molla e si rifà sotto con Bettini, ma all’intervallo lungo le padrone di casa restano avanti di una rete. Le etnee trovano il pari in avvio di terzo tempo, ma Vukovic riporta subito avanti il Rapallo, seguita da Bakoc per il 6-4. Non basta un rigore dubbio concesso all’Orizzonte: Cabona ristabilisce il +2 con una rete in superiorità numerica. Il terzo quarto si chiude sul 7-6 Rapallo.

Nel quarto parziale è Sofia Giustini a prendersi la scena: salva un gol fatto sulla linea, conquista l’uomo in più e realizza l’8-6 con un tiro da “mano buona”. Le siciliane accorciano, ma il Rapallo resiste anche a due doppie inferiorità consecutive. Santapaola blinda la porta fino agli ultimi istanti, quando Catania trova il pari (8-8) a cinquanta secondi dal termine.

Ai rigori, le gialloblù sono glaciali: quattro su quattro e vittoria per 12-10 davanti ai 600 tifosi in delirio. 

«Abbiamo approcciato bene la gara, tatticamente e mentalmente — spiega il tecnico Luca Antonucci — ma dobbiamo imparare a chiuderla quando è il momento. Resta una grande prova, dalla quale possiamo solo crescere». 

Determinata anche Sofia Giustini, autentica protagonista: «La differenza l’ha fatta la coesione del gruppo. Siamo insieme da poco, ma già molto unite. Tornare a Rapallo è stato emozionante: qui sono cresciuta, è come una famiglia». 

Ora, testa alla trasferta di Cosenza: un altro banco di prova per un Rapallo che sogna in grande.

L'ex fantasista della Samp Antonio Cassano segue dalla tribuna la moglie Carolina Marcialis, centrovasca del Rapallo

Carolina Marcialis

Pallanuoto, l’ambiziosa Pro Recco si accorda con Mysport e per due anni si esibirà a Genova

Super User 10 Ottobre 2025 317 Visite

 

Benedetto da Silvia Salis, sindaca di Genova e della Città Metropolitana, presente al vernissage, è stato ufficializzato il matrimonio altamente prestigioso tra la Pro Recco e Mysport. Nei prossimi due anni il team pallanuotistico più vincente del mondo svolgerà i propri allenamenti e disputerà le partite ufficiali, di campionato e Coppa, nella piscina della Sciorba, situata a Genova Molassana.

Un connubio vincente, almeno sulla carta, con svariati scopi: in primis risolvere l'annoso problema impiantistico che caratterizza una squadra eccezionale, priva nella propria partita di una struttura adatta alle proprie ambizioni e in secondo luogo calamitare attorno alla pallanuoto il pubblico che può garantire il capoluogo regionale.

A tempo di record è stato ultimato il maquillage della vasca, che ospita da tempo decine di corsi di nuoto e pallanuoto oltre ad essere il teatro di un centinaio di eventi ogni anno, tra cui quale il Trofeo internazionale Nico Sapio. Non va poi dimenticato che nell'attiguo campo di calcio gioca il Genoa femminile, iscritto alla Serie A, a conferma dell'ottimo lavoro portato a termine dal deus ex machina di Mysport Mamo Fondelli (ex pallanuotista azzurro) e dal presidente onorario Enzo Barlocco, coadiuvati da un nutrito staff di collaboratori.

Risolta la crisi societaria con l'avvento della facoltosa famiglia Behring grazie all'opera instancabile del presidente Maurizio Felugo, punta a rivincere la serie A e anche a rilanciarsi nella Len Champions League. Domani, alle 18.30, orario di tutte le gare casalinghe di campionato, una partenza col botto: arriva alla Sciorba il quotato Trieste, annunciato come terza o quarta forza del lotto. I dirigenti biancocelesti auspicano una massiccia affluenza di appassionati, attirati anche dalla possibilità di abbonarsi per l'intera annata sportiva.

Pierluigi Gambino

Serie A1 di pallanuoto femminile, sabato il Rapallo ospita l’Ekipe Orizzonte Catania

Super User 10 Ottobre 2025 273 Visite

 

Dopo il successo nel derby con il Bogliasco, il Rapallo Pallanuoto torna in vasca per la seconda giornata del campionato di Serie A1 femminile. Le gialloblù affronteranno, sabato 11 ottobre alle ore 15:00 nella piscina del Poggiolino di Rapallo, l’Ekipe Orizzonte Catania. 

Un appuntamento di alto livello contro una delle formazioni più forti del panorama nazionale: l’Ekipe, campione d’Italia in carica, arriva dal netto successo per 26-4 sul Civitavecchia.

Alla vigilia della sfida, l’allenatore del Rapallo Pallanuoto, Luca Antonucci, commenta: “È un test importante per capire a che punto siamo, sia come preparazione che come squadra. È il nostro secondo impegno stagionale dopo quello di Champions. Lo giochiamo in casa, ma non sarà facile perché affrontiamo l’Ekipe Orizzonte, squadra campione d’Italia in carica, che si è rinforzata tanto e con attenzione. Dobbiamo fare il meglio possibile, affrontare le cose e attenerci a ciò che sappiamo fare bene”.

La partita sarà visibile in diretta streaming sui canali social del Rapallo Pallanuoto e su Waterpolo Channel.

Tifosi blucerchiati, la parola è vostra

Super User 08 Ottobre 2025 455 Visite

 

Dalle stalle alle stelle! Questa Samp sembra rinata, quattro gol non li ricorda dai tempi di Garibaldi. Il clima, fortunatamente, è cambiato, anche inaspettatamente, ma con la sensazione che finalmente qualche percorso meno drammatico si potrà seguire.

I nostri due tifosi ‘illuminati’, Luigi Pinto e Max Bellini, vivono un bel momento, ma senza grandi entusiasmi. Vivono quel senso di soddisfazione, perché anche a loro sembra quasi impossibile che stia succedendo qualcosa di bello.

Al loro fianco, però, non mancano i vice-illuminati: Filippo, l’uomo delle suggestioni, e Andrea, che lo si è mandato come inviato europeo in Spagna, ma di là è in costante collegamento con Rapallo. E segue ogni dichiarazione dei nostri ‘illuminati’ e propone anche domande di taglio blucerchiato.

L’ultima che ci ha inviato è interessante: Andrea, da antico ex playboy, chiede quanto giochi l’entusiasmo femminile nella rinascita della Samp. Perché ritiene che la passione (ovviamente sportiva) delle donne sia fondamentale.

- È così, chiediamo a Luigi e a Max?

Certamente: la spinta femminile è importante, su trentamila tifosi la percentuale rosa sta aumentando. Un bel vedere.

- Ma voi che rapporto avete con le belle ragazze blucerchiate?

Non lo sveliamo! Parliamo di partita. E’ stata una domenica felice, soprattutto per noi tifosi, che finalmente ci siamo sentiti sollevati e più leggeri.

- Ora sarete meno critici nei confronti di Donati…

Non ancora completamente. Tuttavia si è vista una squadra più squadra, ha giocato con più convinzione, con maggior vivacità.

- Sul vantaggio pescarese siete ammutoliti…

E’ stato un momento tragico, per fortuna il nostro attacco è riesploso. I nostri Pafundi e Cherubini vanno forte.

- Anche Coda mi sembra più in gamba. La volta scorsa avevate detto che non era più una punta…

In verità ci ha stupito. L’attacco è stato il reparto meglio strutturato, più funzionante.

- E adesso, come si dovrà andare avanti? Un consiglio per Donati?

Primo non cambi più formazione, tenga fermo il modulo che lo sta gratificato. Secondo non si cominci a fare calcoli inutili, si giochi la giornata, sulla compattezza e sulla consapevolezza di essere in fase migliorativa.

- Quali sono, secondo voi, oggi i giocatori più affidabili?

Sicuramente i ‘ragazzini’, i giovani Pafundi e Cherubini. E poi Abildgaard.

- Vi attende l’Entella al rientro, previsioni?

Dopo l’inverno viene sempre la primavera.

L’ultima battuta è del ‘maligno’: “Attenti che l’Entella non esondi…”.

Vittorio Sirianni

Il Genoa a Napoli segna per primo ma poi incassa due schiaffi e precipita

Super User 05 Ottobre 2025 342 Visite

Il Genoa, passato in vantaggio nel primo tempo, resiste quasi un’ora al Napoli, poi incassa uno stordente uno-due e non riesce più a reagire. La sconfitta, peraltro prevista al Maradona, spinge il Grifone in fondo alla graduatoria, con la matricola Pisa unica compagna di viaggio.

I partenopei iniziano comandando il gioco, ma si rendono relativamente pericolosi anche per la buona guardia dei difensori rossoblù, con l’acerbo Marcandalli preferito a Ostigard. Superata la mezz’ora, nella prima perentoria discesa verso la porta di Milinlovic Savic, i rossoblù passano in vantaggio grazie a Norton-Cuffy (miglior uomo in campo), che sulla destra supera con un dribbling Olivera e crossa rasoterra per il giovane Ekhator (finalmente promosso da Vieira tra i titolari), bravo ad infilare con un fantastico colpo di tacco alla Bettega. Gli azzurri accusano il colpo e al 43' perdono per infortunio il loro “faro” Lobotka.

Ad inizio ripresa, con Otoa per Marcandalli nelle file genoane, stop per guaio fisico anche per Politano, ma il Grifo non saprà approfittarne. Dopo che l'incerto arbitro La Penna ha graziato Neres, meritevole del secondo cartellino giallo, il Napoli al 58' pareggia in modo fortunoso: su un pallone alto, Otoa e Vasquez si scontrano e Anguissa ha buon gioco nel fulminare da breve distanza Leali.

Da quel momento la gara diventerà un monologo dei campani, che al 72' si vedono giustamente annullare il 2-1 di De Bruyne per fuorigioco e due minuti dopo colpiscono il palo con un colpo di testa di Di Lorenzo.

Al 75' ecco il sorpasso, che era maturo, al termine di un'azione tambureggiante, con tre tentativi di tiro, l'ultimo dei quali, di Hojlund, va a segno. Vieira, dopo aver inserito Thorsby ed Ekuban, prova anche la carta Colombo, ma senza alcun pericolo per Milinkovic Savic.

Un Genoa lungamente sul pezzo, ma appena i campioni d'Italia hanno forzato il ritmo, sono emersi gli antichi difetti. Dopo la sosta arriva a Marassi il Parma, altra squadra in crisi: guai a non batterla.

Pierluigi Gambino

La Sampdoria con un secondo tempo irresistibile rimonta e dilaga spezzando il tabù

Super User 05 Ottobre 2025 398 Visite

 

La migliore Samp della stagione, con un secondo tempo eccezionale, rimonta un gol alla matricola Pescara e vince in scioltezza, abbandonando il fanalino di coda e raggiungendo gli abruzzesi sulla quartultima piazza. Mister Donati ha così salvato la panchina.

Partenza lanciata dei blucerchiati, poi risposta degli abruzzesi, ma dopo la mezzora sono i padroni di casa a tornare avanti e al 44' l'arbitro Pairetto sembra premiare con un rigore (presunto fallo del portiere Deplanches su Cherubini) poi vanificato da un intervento del Var che induce il direttore di gara ad annullare la decisione. Un minuto più tardi la beffa: cross da destra di Letizia, Depaoli inspiegabilmente cade e concede spazio a Olivera per il vantaggio ospite.

La Samp invece di demoralizzarsi inizia il secondo tempo a spron battuto. Al 48' Coda si gira e timbra la traversa. L'anziano bomber esulterà al 56' dal dischetto dopo un netto fallo di mano di Cappellini. Il pari raggiunto mette le ali al team di Donati che al 63' capovolge il risultato. Iniziativa dello scatenato Pafundi, che dopo un triangolo con Coda realizza agevolmente da corta distanza, Tre minuti più tardi il tris della sicurezza: lancio di Abildgaard per Depaoli, che riscatta l'errore precedente liberandosi per il tiro e insaccando splendidamente. Proprio Coda e Depaoli sfioreranno ancora il bersaglio prima di una palla-gol sciupata dal biancoceleste Merola. I due eroi di giornata (dopo la precedente sostituzione di Pafundi) escono all'87' tra gli applausi dei tifosi doriani, che sia all'esterno sia all'interno dello stadio avevano contestato apertamente la dirigenza. E’ il prologo al poker, calato da Ioannou, servito da Cuni.

Pierluigi Gambino

Vieira chiede al suo Genoa una reazione in casa del Napoli ma senza cambiare il modulo

Super User 04 Ottobre 2025 403 Visite

 

Neppure il tempo di metabolizzare la batosta contro la Lazio che il Genoa deve fronteggiare (domani, ore 18) un altro squadrone, il Napoli campione d'Italia reduce dal successo in Champions League a spese dello Sporting Lisbona.

Patrick Vieira cerca di mantenere alto il morale dei suoi ragazzi: “Il sostegno dei nostri tifosi alla fine della partita è stata la conferma che l'ambiente è unito. Siamo una squadra giovane e i tre pugni rimediati lunedì possono servire alla nostra crescita. Dobbiamo migliorare certi dettagli, essere più aggressivi e lavorare badando a non accontentarsi della prestazione e pensando anche al risultato. Sarà necessario mostrarci compatti, pressare su ogni palla e avere più copertura. Non possiamo commettere errori perché, con la qualità dei giocatori del Napoli, li pagheremmo subito. Di sicuro possiamo fare meglio rispetto all'ultima prova, ma io non butterei tutto quanto si è prodotto sinora. Contro Juve e Bologna abbiamo dimostrato che possiamo giocarcela alla pari con chiunque”.

Il trainer ha ribadito che non cambierà modulo tattico, ma senza specificare le sue scelte riguardo agli interpreti: “Il nostro non è un problema individuale, è più giusto guardare al collettivo”. Qualche variazione è però probabile, premettendo che Stanciu, Messia e Cornet sono indisponibili per infortunio. In difesa si scalda Marcandalli, possibile rimpiazzo per l'ex Ostigard, già giunto alla diffida, mentre non si preannunciano novità in mediana e sulle fasce difensive.

In avanti non è così certo che il deludente Colombo finisca in panchina. Per l'eventuale sostituzione crescono le chances di Ekhator, mentre Ekuban va gestito a livello fisico e potrebbe essere immesso solo nella ripresa.

Ai tre posti in rifinitura concorrono in parecchi. Carboni dovrebbe rientrare a destra, mentre sul versante opposto se la giocano Ellertsson e il baby Venturino, invocato dalla tifoseria. In posizione centrale si fa avanti Thorsby, sinora trascurato dal tecnico: è l'uomo ideale per marcare stretto Lobotka e aiutare nel gioco aereo. Inferiori ma non nulle le chances di Vitinha, Gronbaek e di Malinovskyi, che però appare col fiato corto.

Il Napoli intende riscattare il passo falso di San Siro. Mister Conte deve solo decidere se confermare la squadra di Champions o se far rifiatare almeno uno dei quattro rifinitori alle spalle di Hojlund, preferito a Lucca. In difesa riecco Spinazzola a sinistra, mentre al centro, con le assenze de titolari Buongiorno e Rrahmani, restano i soli Juan Jesus e Beukema.

Pierluigi Gambino

Contro la matricola Pescara a Marassi la Sampdoria si affida al rientrante Cherubini

Super User 04 Ottobre 2025 453 Visite

 

Contro la matricola Pescara a Marassi (domani, ore 17.15) la Samp non ha alternative: bisogna aggiornare la casella delle vittorie, sinora a zero, e dare una spallata ad una classifica umiliante.

La gara assume un'importanza enorme per mister Donati, la cui panchina traballa da tempo e un ulteriore passo falso potrebbe farla crollare, anche considerando che nel prossimo week-end la serie B sarà ferma e, dunque, si presenta la situazione ideale per un eventuale cambio di timoniere.

Solo un successo - a prescindere dalla prestazione - garantirebbe al tecnico friulano la conferma e anche il pareggio lo terrebbe in bilico. L'interessato sposa il fatalismo: “Nel nostro mestiere si è sempre a rischio, tanto più quando non arrivano i risultati sperati”.

Rispetto all'ultimo match si registra una sicura novità: il rientro della mezza punta Cherubini, al quale è stata cancellata la terza giornata di squalifica. Sull'ex romanista si concentrano le speranze della tifoseria, indispettita e delusa dalla scarsa produttività offensiva della squadra.

Un punto interrogativo invece riguarda l'altro rifinitore, Pafundi, uscito anzitempo mercoledì per un guaio comunque non grave. C'è ottimismo riguardo al suo recupero, che consentirebbe a Donati di schierare una coppia di sontuosi fantasisti. Che i due si affianchino come uomini più avanzati? Improbabile la contemporanea rinuncia a Coda e Cuni, ma stavolta è il più anziano ad essere favorito, pur con una staffetta messa in preventivo. Immutata la difesa, dovrebbe ancora spuntarla Venuti si Ioannou per la fascia sinistra, mentre in mediana Bellemo rischia l'accantonamento, insidiato da Henderson, Conti e Benedetti.

Il Pescara vanta cinque punti e nell'ultimo match, in casa con il Sudtirol, è passato in svantaggio e ha rischiato più volte il tracollo, salvato dalle prodigiose parate del portiere Desplanches. Al sesto di recupero, a sorpresa, il pari (senza meritarlo) firmato da un arenzanese, Meacci, con un applaudito spunto personale, ma i problemi restano e la Samp deve assolutamente sfruttarli.

Pierluigi Gambino

Tifosi blucerchiati, la parola è vostra

Super User 03 Ottobre 2025 354 Visite

 

Ennesima battuta d’arresto per questa Samp che non riesce a intraprendere la strada del successo. Pari pure con il Catanzaro e soprattutto ancora molti problemi da risolvere.

I nostri tifosi illuminati si stanno chiedendo cosa mai stia succedendo ad una squadra che ha vissuto momenti di gloria.

I protagonisti di questa rubrica stanno comunque ottenendo grande interesse per le loro opinioni, tanto che oggi si sono uniti a loro altri due osservatori neutrali per chiacchierare in un confronto che sta diventando un ‘campo largo’ di discussione, unico di questo Paese complicato. Eccoli i due ospiti della rubrica: Filippo, filosofo della palla rotonda, manager della Rapallo bene che considera il calcio una suggestione, e Andrea, attento osservatore europeo, abituato a vivere accanto a Barcellona e Real Madrid, ma ogni tanto si degna di scendere a livelli locali.

- La loro prima domanda ai nostri opinionisti è stata: “Che tipo di reazione, pensione, disperazione, suscita questa classifica all’ultimo posto?

Rispondiamo, dicono Luigi Pinto e Massimiliano Bellini, che manca una vera reazione, sembra impossibile non riuscire a fare un gol. C’è un tifo da Champions, ma poi giustamente si finisce con i fischi. Noi tifosi non ce la facciamo più.

- Qualche nota positiva c’è stata?

Certamente! Ghidotti è al momento una nota lieta, niente di eccezione, ma una certa garanzia la offre. Diciamo anche che la difesa si sta sistemando: il duo Pafundi-Cherubini sembra funzionare.

- Ma allora dove vanno male le cose?

La potenzialità della squadra è debole, Coda non è più un attaccante, Cuni non lo è proprio. Ecco i buchi veri.

- Pensate che la società dovrà muoversi in qualche modo?

Esiste la società? Al capo non c’era nessuno, sembra che ci sia un disinteresse generale anche nelle piccole cose - dice ironicamente Luigi -. Si vede questa disaffezione, basta vedere il look di Donati in panchina, basta seguire anche il catering, scialbo e malinconico. Il colore e l’entusiasmo dell’antica Samp non c’è più.

- E questo Barak, gran giocatore, non si inserisce?

Gioca con sufficienza. I suoi calzettoni bassi ne sono una dimostrazione.

- Non vi sono piaciute le dichiarazioni di Venuti…

Certo, ha detto che “se non possiamo vincere, almeno non prendiamo gol”. Ma non è una straordinaria banalità?

- Comunque sembra che i dirigenti non siano così pessimisti.

Ed è questo il fatto drammatico. Ora arriverà il Pescara: come si fa a non chiedere alla Samp una vittoria?

I nuovi due ospiti Filippo e Andrea capiscono il momento dei nostri illuminati e cercano, alla fine, di galvanizzarli. Andrea, perfidamente, però augura buona fortuna. E parte verso il grande calcio europeo.

Vittorio Sirianni

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