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Sport

Il Genoa non sfonda nel primo tempo e nella ripresa soccombe di fronte ad un cinico Verona

Super User 01 Settembre 2024 172 Visite

Dopo aver fermato i campioni d'Italia e vinto a Monza, il Genoa si arrende al Verona, che dopo aver espugnato il Maradona si ripete a Marassi grazie ad uno stordente uno-due in avvio di ripresa.

I rossoblù nel primo tempo comandano il gioco ma faticano a rendersi pericolosi e soffrono la robustezza e i continui falli commessi dagli avversari. Ci prova inizialmente Messias (tiro rimpallato da Duda) e poi la sola autentica palla gol capita, in contropiede a Vasquez, che dopo un triangolo con Sabelli giunge davanti al portiere ospite, ma di prima intenzione scheggia la parte superiore della traversa. Da registrare l'ennesima prestazione senza squilli di Vitinha, mentre il partner Pinamonti riesce solo a fornire qualche sterile appoggio ai compagni.

Dopo l'intervallo il Grifone, senza cambi nell'assetto, si disunisce. Potrebbe andare in vantaggio con una stupenda azione personale di Messias (con un “sombrero” di alta scuola), ma la conclusione esce di un soffio. Scampato il pericolo i gialloblù al 54' passano all'incasso grazie ad un cross basso da sinistra dell'ex Lazovic deviato malamente dal portiere Gollini proprio in direzione dell'accorrente Tchatchoua, che non perdona. Gilardino avvia la girandola di cambi inserendo Ekuban, Malinovskyi e Thorsby e proprio il danese, al 63', toccherà la palla di mano nella propria area convincendo l'arbitro Ayroldi a fischiare il rigore, prontamente trasformato da Tengsdet. La reazione rossoblù si riduce ad un altro tentativo di Messias sciupato di un nonnulla e gli innesti dei baby Ekhator e Accornero nel finale non mutano i connotati di una gara controllata agevolmente dai veneti.

Tra i tifosi genoani cresce la nostalgia di Gudmundsson, ceduto per fare cassa. Per il resto, i difetti di sempre: quando il Grifone deve “fare” la partita, affoga, mettendo a nudo i limiti della prima linea e anche di un centrocampo (esterni compresi) scarsamente propositivo.

Pierluigi Gambino

Calcio dilettanti, presentazione in grande stile per il PSM Rapallo allenato dall’ex blucerchiato Flachi

Super User 31 Agosto 2024 287 Visite

Oltre 150 persone hanno assistito ieri alla presentazione della prima squadra e della juniores del PSM Rapallo, squadre dilettantistiche che militano rispettivamente nei campionati di calcio Promozione e Juniores. L’evento, svoltosi presso il suggestivo Chiosco della Musica di Rapallo, è stato un grande successo per partecipazione e coinvolgimento dei tifosi.

All’incontro erano presenti anche la sindaca Elisabetta Ricci, l’ex primo cittadino Carlo Bagnasco, l’onorevole Roberto Bagnasco e il consigliere comunale Vittorio Pellerano, che hanno voluto esprimere il loro supporto alle squadre cittadine.

Notevole la presenza dei tifosi blucerchiati, con una forte rappresentanza del Sampdoria Club Rapallo, i quali hanno manifestato il loro affetto e incoraggiamento al neo allenatore della PSM Rapallo, Francesco Flachi. Quest'ultimo, ricordato per i suoi anni da calciatore nella Sampdoria dal 1999 al 2007, ha ringraziato i sostenitori per il calore dimostrato, promettendo impegno e passione per la nuova avventura alla guida del club.

Da sinistra: Vittorio Pellerano, Carlo Bagnasco, Elisabetta Ricci e Roberto Bagnasco

Mister Sottil all’esordio carica la Samp di scena a Marassi contro il Bari nella sfida tra le ultime

Super User 30 Agosto 2024 223 Visite

“Sono molto contento di essere l'allenatore della Sampdoria, società ricca di tradizione e storia calcistica”. Questo l'incipit della lunga auto-presentazione di Andrea Sottil nuovo tecnico doriano.

Chiari i concetti da lui evidenziati: “Dobbiamo presentarci in campo col vestito giusto per la categoria. Servono umiltà, caparbia, cattiveria agonistica, oltre ad una grande organizzazione tattica. Ho accettato senza esitazioni perché credo fortemente nella forza e nella qualità di questa squadra”.

Poi un proclama che sarà certamente apprezzato dal popolo doriano. “Abbiamo l'obbligo morale di offrire prestazioni da Sampdoria e tornare a disputare partite di un certo livello, a cominciare dal match col Bari, una squadra con buoni valori, guidata da un tecnico molto bravo. Sarà una gara dura, ma ci faremo trovare pronti proprio perché giocheremo davanti ai nostri numerosissimi tifosi”.

Sottil ha pure rimarcato l'importanza del gruppo: “E' fondamentale che tutti i giocatori si sentano coinvolti nel progetto e inseguano un obiettivo che non è il bene personale ma quello della Samp”.

Sottil, in occasione della rifinitura, ha incontrato per la prima volta i suoi giocatori, presentando loro il suo staff. Ovviamente, non è sceso nei dettagli riguardo a temi di attualità, legati al match contro i “galletti” baresi (stasera, ore 20.30, Marassi), che assieme alla Sampdoria condividono l'ultima posizione della classifica.

Nulla si sa riguardo alla possibile formazione, ma è praticamente certa qualche novità rispetto al match perso a Salerno. In difesa si prospetta l'esordio stagionale di Alex Ferrari al posto di Romagnoli, indietro di forma, ma anche capitan Bereszynski è a rischio accantonamento. In mezzo al campo possibile ricorso a Kasami, finora trascurato, e a Yepes. Confermate la difesa a tre e la coppia di attaccanti (Coda-Tutino), non è escluso l'impiego di un terzo mediano (favorito Meulensteen), con l'esclusione sia di Akinsanmiro sia di Benedetti. In porta, conferma forzata per Vismara, in attesa di sapere se la società in extremis sarà riuscita a tesserare l'ex genoano Radu.

Neppure il Bari scoppia di salute. Mister Longo ha pure perso l'attaccante Sibilli e cercherà di schierare un undici piuttosto coperto. Nelle file biancorosse spiccano le punte Lasagna e Novakovich, il centrocampista Benali e il difensore Vicari, mentre il resto del lotto non sembra trascendentale.

Pierluigi Gambino

Il Genoa con il Verona a Marassi per vincere ancora e mantenersi nelle zone alte della classifica

Super User 30 Agosto 2024 317 Visite

Ancora imbattuto, il Genoa attende (domenica, ore 18.30) al Ferraris il Verona per bissare il successo di Monza e mantenersi nelle zone nobili della classifica. Mister Gilardino, conservatore di natura, non cambierà il telaio della squadra e procederà solo ad un cambio, perdipiù forzato: fuori l'infortunato Bani e dentro Vogliacco in retroguardia. Il solo dubbio riguarda la posizione del pugliese e di De Winter: chi al centro e chi impiegato come “braccetto” di destra?

Per il resto, solo conferme, anche tenendo conto che in retroguardia e sulle fasce, dato l'elevato numero di indisponibili, i giocatori sono praticamente contati, col solo Marcandalli, di recente tornato tra in gruppo, come soluzione alternativa.

In avanti si punta su Pinamonti, al secondo esordio marassino con la maglia rossoblù, cinque anni dopo il primo: galvanizzato dal gol decisivo in Brianza, il trentino punta al bis con l'appoggio di Vitinha, il solo genoano che non abbia ancora espresso il meglio di sè.

Gilardino ha messo pure in preventivo qualche cambio in corso d'opera. Il duttile Messias potrebbe spostarsi in avanti con l'inserimento a centrocampo di Malinovskyi (riserva di lusso) o di Thorsby. Da non sottovalutare la candidatura di Ekuban in prima linea.

“Dobbiamo ripetere l'atteggiamento tenuto a Monza - ha dichiarato Gilardino - cercando di non sottovalutare un avversario che, non dimentichiamolo, ha già vinto a Napoli”.

Il Verona, ancora costruito dal d.s. Sogliano (ex genoano) in economia e affidato a mister Paolo Zanetti, si basa su alcuni elementi esperti (il difensore Davidovicz, il centrocampista Duda, l'ex genoano Lazovic), supportati da giocatori giovani, alcuni dei quali provenienti dall'estero e subito ambientati nel nostro campionato.

Oltre duemila i biglietti venduti: lo stadio genovese sarà ancora una volta prossimo al tutto esaurito.

Pierluigi Gambino

Pirlo è giunto al capolinea, il rilancio della Sampdoria affidato all’ex udinese Andrea Sottil

Super User 29 Agosto 2024 275 Visite

Ad Andrea Pirlo non è stata neppure concessa la chance dell’agevole impegno casalingo di sabato col Bari a Marassi. Infatti, la sconfitta di Salerno (seconda di fila), accompagnata da un'altra prestazione incolore, ha convinto la dirigenza blucerchiata a sollevare dall’incarico il mister bresciano e tutto il suo staff. La scelta per la successione è caduta su Andrea Sottil, 50 anni, torinese, che ha firmato un contratto annuale con automatico rinnovo in caso di promozione.

L'ex mister dell'Udinese non è stato il solo tecnico contattato dal club, che ha deciso di scartare, dopo attento esame, le candidature di Marco Giampaolo, un ex che ha ancora un credito economico con la Samp, e di Aurelio Andreazzoli, che ha lavorato con il diesse doriano Accardi a Empoli.

Sottil è stato un buon difensore, con parecchie presenze nelle nazionali giovanili. Come tecnico ha fatto la classica gavetta partendo dalle categorie inferiori. Nel 2015 la prima promozione, dalla D alla Lega Pro, con il Siracusa, seguita da quella firmata col Livorno, salito in B. Dopo un'esperienza decorosa al Catania (out al primo turno dei playoff di C), la sofferta salvezza col Pescara tra i cadetti e i due anni all'Ascoli, con una permanenza in B e un accesso ai playoff. La consacrazione è avvenuta col dodicesimo posto alla guida dell'Udinese al primo incarico nel massimo campionato, ma nell'annata successiva dopo 9 giornate è maturato un doloroso esonero. Lo scorso giugno Sottil ha firmato per la Salernitana, dimettendosi dopo 12 giorni per divergenze con la società.

Il suo modulo tattico preferito è il prudente 3-5-1-1, che probabilmente sarà adottato anche alla Sampdoria. Le squadre da lui allenate si sono sempre distinte per un'apprezzabile organizzazione difensiva, una caratteristica finora assente nella squadra blucerchiata.

Pierluigi Gambino

La Samp crolla nella ripresa, si fa raggiungere e superare dalla Salernitana e va in crisi nera

Super User 27 Agosto 2024 348 Visite

Si accentua la crisi della Sampdoria, battuta (3-2) anche a Salerno e precipitata in fondo alla classifica. La posizione di mister Pirlo è sempre più precaria e solo la vicinanza della partita col Bari potrebbe salvarlo dall'esonero.

Avvio shock dei blucerchiati, che dopo 15 secondi regalano il vantaggio ai granata: sofferto disimpegno di Romagnoli ed erroraccio dell'esordiente portiere Vismara sfruttato da Simy. Immediata la reazione doriana che subito sfiora il pari e lo raggiunge al 4' con Coda che lancia in profondità Tutino, abile a saltare il numero uno Sepe e a segnare a porta vuota. Nel prosieguo gli uomini di Pirlo si rendono più insidiosi e sembrano comandate la partita, venendo premiati al 21' da un’altra combinazione tra i due attaccanti: stavolta è Tutino a recuperare palla sulla linea di fondo e a servire il partner, bravo a controllare e ad infilare. I doriani sfiorano il tris per poi scendere di tono sino all'intervallo ma senza rischiare particolarmente.

L'intervallo risveglia i campani e addormenta gli uomini, nettamente in difficoltà. In una delle rare sortite, però, Veroli si vede assegnare un rigore dall'arbitro Feliciani che, richiamato dal Var, cancella la sua prima decisione. Cinque minuti più tardi, all'ora di gioco, arriva il pareggio dei granata, preceduto da un dominio assoluto: cross da destra di Verde e perentoria incornata di Valencia, che centra l'angolino. I padroni di casa insistono, creano altre opportunità e all'85 ribaltano il risultato grazie a Braff, la cui conclusione dal vertice sinistro dell'area, previe due lievi deviazioni, infila un Vismara non impeccabile. Nel recupero Pirlo tenta la carta della disperazione: dentro Kasami e La Gumina, da tempo fuori dai programmi tecnici.

La Salernitana vince senza patire.

Pierluigi Gambino

Calcio, la grande passione dei genovesi: l’8,4% ha un abbonamento al Genoa o alla Samp

Super User 27 Agosto 2024 151 Visite

Genova oggi conta 562.500 abitanti. Le due principali squadre cittadine di calcio hanno raggiunto insieme i 47.427 abbonamenti: Genoa 28.093, Samp 19.334. L'8,4% dei genovesi ha quindi in tasca una tessera della propria squadra del cuore: record tra le città italiane con 1 o 2 team.

Milano è solo al 5,8% con 79 mila tessere (40 mila Inter, 39 mila Milan), ma ha 1 milione e 370 mila abitanti. Torino è al 3,1% con 26.500 abbonati (18.500 Juve, 8 mila Toro) con 846 mila persone. Ancora più distante Roma al 2,3% con 64.000 (38 mila Roma, 26 mila Lazio) ma ha 2 milioni e 750 mila abitanti. Napoli è al 2,4% con 22.000 tesserati. Molto meglio Bologna, al 5,1% con 20.000.

Quello che sorprende è invece il risultato di Lecce, oggi in Serie A ma ultimo in classifica: 94.500 abitanti e 21 mila abbonati, pari al 22,2% della popolazione. Clamoroso!

Il problema è che i tifosi a Marassi (capienza 32.300 posti) non ci stanno quasi più e il Genoa ha dovuto stoppare il tesseramento. La Samp in A, nei momenti d'oro, aveva 26 mila abbonati. Serve la ristrutturazione del Ferraris, ma non solo limitata ai grandi box per gli sponsor.

Siamo però lontani, in Italia, dal "Muro Giallo" dei tifosi del Borussia Dortmund, dove si sono giocati gli ultimi Europei: lo stadio ha una capienza di 81.365 posti, a fronte degli 81 mila abbonati. Tanto è vero che il club tedesco quest'anno ha cancellato il rinnovo di 500 tessere, appartenenti a quei tifosi che nello scorso campionato non erano mai andati allo stadio.

Paolo Zerbini

Addio a Sven Goran Eriksson, grande allenatore e fulgido esempio di signorilità e correttezza

Super User 26 Agosto 2024 237 Visite

Era previsto da parecchi mesi, ma il congedo definitivo di Sven Goran Eriksson, avvenuto ieri, è un colpo al cuore per i milioni di appassionati di calcio che ne hanno seguito le gesta apprezzando le sue doti umane davvero rare.

Il rettore di Torsby (così era stato soprannominato) ci ha lasciato all'età di 76 anni, stroncato da un devastante tumore al pancreas, che tuttavia non gli ha impedito di visitare per un'ultima volta i club ai quali era più affezionato. Il popolo blucerchiato l'ha applaudito lo scorso 5 maggio, in occasione della sfida con la Reggiana: Sven Goran ha sorriso a tutti, ringraziando per il calore ricevuto. Una doverosa ricompensa per quanto lui aveva regalato ai tifosi doriani e alla gente di tutta Europa.

Eriksson approdò in blucerchiato nell'estate del '92, scelto da Paolo Mantovani. Era una Samp non più da scudetto ma ancora ricca di assi, tra cui Roberto Mancini (trattato dallo svedese come un figlio), Pietro Vierchowod, Gianluca Pagliuca. La sua seconda stagione genovese sarà ricordata per la scomparsa del presidente più amato ma anche per i risultati sportivi ottenuti: con rinforzi del calibro di Platt e Gullit, terzo posto in campionato (miglior piazzamento dopo il tricolore) e ultimo trionfo in Coppa Italia, con un rotondo 6-1 a spese dell'Ancona. Nell'anno successivo, altro exploit doriano: semifinale di Coppa delle Coppe persa in extremis di fronte al quotato Arsenal. Dopo aver allenato altri campioni come Karembeu, Seedorf, Chiesa, Montella e Mihajlovic (altro personaggio che se n'è andato troppo presto), Eriksson ha salutato la Liguria nel '97 con un prestigioso sesto posto e un piazzamento Uefa.

Eriksson non aveva mai giocato al calcio ad alti livelli, ma era uno stratega impareggiabile, oltre ad essere un fine psicologo per i suoi calciatori. Ovunque si è distinto per qualità extracalcistiche spiccatissime: signorilità nei modi, massima disponibilità e apertura al dialogo, correttezza e pacatezza in ogni circostanza. Sapeva imporsi senza alzare mai la voce né prevaricare. Un esempio sotto ogni aspetto, non soltanto sul campo di allenamento e sulle panchine di innumerevoli stadi.

Pierluigi Gambino

Pirlo rivoluziona la Sampdoria in ogni reparto per fermare la Salernitana e avviare la rimonta

Super User 26 Agosto 2024 203 Visite

 

Partita molto delicata quella che aspetta (domani, ore 20.30) la Sampdoria in casa della Salernitana.

Dopo la sconfitta interna contro la Reggiana, mister Pirlo si gioca credibilità e riconferma: guai fallire in Campania e poi a Marassi col Bari.

Il turno infrasettimanale impone un turn-over, che tra i blucerchiati dovrebbe essere massiccio e riguardare tutti i reparti. Sicuro, tra i pali, è l'esordio dal primo minuto del giovane Vismara, sostituto del titolare Ghidotti, alle prese con un infortunio muscolare. In difesa è probabile un turno di riposo per Romagnoli, avvicendato da un altro veterano, Alex Ferrari (reduce da uno stop lungo quasi un anno), mentre sul centro-sinistra potrebbe toccare al giovane Veroli. Rischia anche capitan Bereszynski (non esaltante nelle prime due uscite), rilevabile da Venuti, a propria volta sostituito sulla fascia laterale da Depaoli, ormai guarito dal guaio fisico e pronto a giocare dall'inizio.

Pure in mediana si prospettano novità. Pressoché certo l'ingresso Benedetti per Yepes, con Vieira – primo colpevole del recente ko – che può subentrare a Bellemo.

Infine l'attacco, dove i titolari Coda e Tutino faticano a giocare gare ravvicinate. Il giovane Sekulov preme per trovare un posto, al pari di La Gumina, che dopo un'estate trascorsa in attesa di partire sta convincendo il trainer in allenamento.

La neo-retrocessa Salernitana, battuta 3-2 a Bolzano (e vittoriosa in extremis sul Cittadella nell'esordio), non attraversa un momento felice ma punta a riscattarsi: rispetto allo scorso anno appare indebolita, ma non è da sottovalutare.

Sul fronte mercato, la Samp ha ceduto il promettente difensore Leoni al Parma in cambio di 5 milioni più 3 di bonus. Il buco nell'organico sarà colmato da Alessandro Pio Riccio, che giungerà in prestito dalla Juve Next Generation dopo una stagione in B al Modena.

Ultima notizia: la campagna abbonamenti blucerchiata si è chiusa con 19344 tessere vendute. E’ il miglior dato negli ultimi 25 anni.

Pierluigi Gambino

Il Genoa segna con l’esordiente Pinamonti, si difende alla grande ed espugna il campo del Monza

Super User 24 Agosto 2024 203 Visite

Un Genoa cinico e compatto, dopo il pari casalingo con l'Inter, espugna il Brianteo e si conferma tra le protagoniste di quest'avvio di campionato. Nella fase iniziale ben poche emozioni, con i rossoblù abili a controllare le iniziative non insidiosissime del Monza. Verso l'intervallo il match si ravviva e, dopo l'uscita di Bani, infortunato, per Vogliacco, i lombardi si vedono annullare per fuorigioco ad inizio azione un gol realizzato da Maldini un tap-in dopo una paratona di Gollini su Petagna. E’ il prodromo all'inopinato vantaggio rossoblù, registrato all'ultimo minuto di recupero: palla recuperata sulla destra da Sabelli, sul cui cross svetta imperiosamente Pinamonti (unico genoano in area locale), che di testa infila nell'angolino basso più lontano. Miglior debutto in rossoblù l'ex Sassuolo, sostituto di Retegui, non poteva sognare.

Nella ripresa, gli uomini di Nesta aumentano il ritmo delle loro azioni, ma senza particolare pericolosità: tanto che la palla-gol più rilevante capita ancora al Grifone, ma Thorsby, a centro area, calcia a lato un invitante rigore in movimento.

Il forcing costante ma non pericolosissimo del Monza, forse favorito da qualche discutibile cambio deciso da mister Gilardino, frutta solo un palo, colpito da Caprari con un cross dalla sinistra che nessuno intercetta. Genoa a lungo in trincea, secondo la falsariga di molti match della scorsa stagione, ma la porta rossoblù stavolta resta inviolata.

Pierluigi Gambino

Pessimo esordio casalingo della Sampdoria, che nel finale regala la vittoria alla Reggiana

Super User 24 Agosto 2024 256 Visite

Da dimenticare il debutto casalingo della Samp, che si fa inopinatamente battere dalla Reggiana. I blucerchiati, dopo un gol sfiorato da Tutino nei minuti iniziali, si spengono progressivamente, pur facendo registrare una chiara superiorità territoriale. Gioco monocorde e noioso, senza fantasia, con la difesa granata che controlla agevolmente la partita. Neppure un giocatore doriano è salito al livello della sufficienza, ma il primo colpevole di questo scempio è l'allenatore.

Nella ripresa Pirlo procede alla sarabanda delle sostituzioni ed una risulterà fatale. Infatti, all'84', Ronaldo Vieira, che quattro minuti prima aveva rilevato lo stanco Tutino, si fa intercettare un comodo passaggio laterale da Vido, pronto a servire Vergara, la cui conclusione supera l'incolpevole portiere Vismara. Nel finale, in contropiede, altra occasione per gli ospiti con Ignacchini, che non capitalizza un'incomprensione tra Romagnoli e Yepes.

Uniche attenuanti per il Doria, un rigore prima concesso e poi cancellato dell'arbitro per intervento su Akinsanmiro e, soprattutto, la mancata espulsione al 60' di Maggio, già ammonito e autore di un fallo da cartellino giallo.

A fine gara blucerchiati sotto la Sud a ricevere la comprensibile bordata di strameritati fischi. Martedì a Salerno sfida bivio per Andrea Pirlo, già nel mirino dei tifosi: la nuova Samp infatti appare la fotocopia di quella inconcludente e sterile dello scorso anno.

Pierluigi Gambino

A Marassi contro la Reggiana la Sampdoria va a caccia del primo successo stagionale

Super User 23 Agosto 2024 138 Visite

Archiviato il pari di Frosinone, la Sampdoria domani (ore 20.30, stadio Ferraris, avversaria la Reggiana) intende tornare alla vittoria per regalare la prima gioia stagionale ai quasi ventimila tifosi (primato per distacco tra le venti squadre cadette, con proroga della campagna abbonamenti) che hanno sottoscritto la tessera stagionale.

Andrea Pirlo scalpita: “Non vediamo l'ora di giocar davanti ai nostri sostenitori, che saranno tantissimi. Noi vogliamo conquistare i tre punti, che sarebbero molto importanti. Rispetto all'anno scorso siamo molto più avanti sotto ogni aspetto, mentalmente non abbiamo problemi, ma la squadra è nuova e abbiamo bisogno di altro tempo per conoscerci meglio”.

Sulla fascia sinistra mister Pirlo sostituirà certamente lo squalificato Ioannou con Giordano (Barreca è infatti prossimo alla cessione), ma non è escluso che apporti qualche altra modifica alla formazione base: il turnover comunque è sicuro, se non stavolta, a Salerno nel turno infrasettimanale di martedì. Intanto, il difensore Veroli e il centrocampista Meulensteen premono per conquistare una maglia di titolare.

Il bomber Coda, pur acciaccato, ha recuperato e sarà della partita, con il giovane Sekulov unico attaccante disponibile a sostituirlo in corso d'opera, dato il sicuro forfait di Borini.

La formazione emiliana ha esordito con uno sciapo pareggio casalingo, facendosi rimontare due reti dal Mantova ed è accreditata dagli esperti di una posizione di centroclassifica. Anche contro il Genoa in Coppa Italia era calata nel finale. Tra i suoi punti di forza la mezza punta Vergara, autore della rete più spettacolare del primo turno cadetto, e la prima punta di colore Gondo, veloce e tecnico. In fase difensiva, invece, non appare solidissima.

Pierluigi Gambino

Il Genoa a Monza con Pinamonti ed Ekuban disponibili aspettando lo juventino Miretti

Super User 23 Agosto 2024 202 Visite

Dopo il prestigioso pareggio casalingo con l'Inter, il Genoa è di scena domani (inizio ore 20.45) a Monza, contro l'avversaria principe nello scorso campionato per la caccia all'undicesimo posto. Alberto Gilardino si complimenta con Alessandro Nesta, suo ex compagno in azzurro ed ora allenatore biancorosso, e precisa: “Ci aspetta una squadra molto ostica, che l'anno scorso ci portò via sei punti e vanta calciatori di qualità e di palleggio. Noi però abbiamo la consapevolezza di poter disputare una grande partita. Importante sarà l'approccio giusto sui duelli e sulle seconde palle”.

Sul fronte formazione non si prevedono mutamenti sostanziali, anche se Vasquez dovrebbe rientrare come braccetto di sinistra, con l'esclusione di De Winter o di Vogliacco. Conferme negli altri settori, anche se Zanoli e Thorsby premono per un posto in squadra e il tecnico ha recuperato due attaccanti del calibro di Pinamonti, l'ultimo acquisto, e di Ekuban, guarito da un infortunio. Il primo però non è al top della condizione e può garantire un minutaggio ridotto: probabile che scenda in campo, ma non dall'inizio.

A centrocampo solo conferme, in attesa che venga perfezionato l'ingaggio in prestito di Fabio Miretti, proveniente dalla Juventus. Gilardino in proposito ha chiarito: “Dopo l'addio di Strootman occorre un giocatore con caratteristiche simili. Miretti ha dimostrato il suo valore in maglia bianconera, ha tecnica e corsa, ma di più non posso dire”.

Il Monza, reduce dal pareggio a reti bianche di Empoli, vanta l'ossatura dello scorso anno – pur col cambio di tecnico – e si affida ad un gruppo di dotatissime mezze punte, tra cui il figlio d'arte Daniel Maldini, appena approdato in biancorosso.

Pierluigi Gambino

La Sampdoria a Frosinone va sotto, inverte il risultato ma nel finale si fa riprendere e finisce in 10

Super User 18 Agosto 2024 327 Visite

Una Samp non ancora brillantissima inizia la seconda avventura cadetta con un pareggio comunque positivo a Frosinone. I blucerchiati corrono subito due seri rischi, poi reagiscono pur senza creare clamorose opportunità offensive, Più agili, i ciociari passano verso l'intervallo grazie ad un cross dalla destra che, allungato a centro area da Romagnoli, col portiere Ghidotti a metà strada, consente al solissimo Ambrosino di segnare a porta sguarnita. Nel recupero, occasionissima per Tutino che, solo davanti a Cerofolini, si fa respingere l'agevole conclusione.

Nella ripresa la squadra di Pirlo sale di tono alla ricerca del pareggio, che arriva al 54' con Venuti, che approfitta di un errato controllo dell'ex Darboe e infila all'incrocio. Tredici minuti più tardi ospiti in vantaggio a capo di un'azione avviata da Tutino e rifinita da Depaoli, appena entrato, sul cui cross si avventa Coda, per il nono anno di fila a bersaglio nel primo turno di campionato. Il Doria pare controllare agevolmente la gara ma all'80 permette a Gello di effettuare un cross corto a giri contati per Distefano, che da due passi fulmina Ghidotti. La Samp chiude in dieci uomini per l'espulsione di Ioannou, reo di un intervento da dietro ai danni di Ghdjemis, così nel finale i padroni di casa ci provano sfiorando il successo ancora con Distefano.

Samp ancor imballata e alla ricerca della compattezza. Troppi individui – in primis il centrale difensivo Romagnoli e il bomber Tutino – sono apparsi indietro di condizione e anche il gioco di squadra ha a lungo latitato.

Pierluigi Gambino

Un Genoa infinito agguanta l’Inter campione d'Italia in pieno recupero con un rigore di Messias

Super User 17 Agosto 2024 1185 Visite

Un Genoa mai domo raggiunge l'Inter campione d'Italia nel recupero strappando un punto strameritato e confermandosi a Marassi bestia nera per gli uomini di Inzaghi. Dopo un avvio equilibrato, rossoblù in vantaggio al 20' con un tap-in di Vogliacco su incornata di Martin respinta dalla traversa. Reazione immediata dei neroazzurri che impattano alla mezz'ora grazie ad un cross da destra di Barella sul quale Thuram si avventa e incorna all'incrocio: rete da applausi. Dopo un calcio di rigore dapprima assegnato agli ospiti per presunto fallo su Thuram e poi rivisto e annullato al Var, ancora un brivido verso fine primo tempo in area genoana causato da un erroraccio di Martin, ma prima il portiere Gollini (all'esordio in rossoblù) respinge su Barella e poi Badelj allontana miracolosamente sulla linea il tentativo di Di Marco.

Nella ripresa la spinta dei meneghini si accentua ed è Di Marco a buttarla dentro, ma in fuorigioco prontamente rilevato. Il Grifone si difende con le unghie e i denti, ma all'82' capitola sul contropiede nerazzurro rifinito da Frattesi per lo scatenato Thuram, a bersaglio con uno scavetto. La gara sembra finita, ma i rossoblù hanno un sussulto d'orgoglio e nel recupero si guadagnano un penalty per un'evidente manata di Bisseck in piena area. L'arbitro non fischia, ma richiamato dal Var non può che indicare il dischetto: Messias si fa respingere la conclusione da sommer ma ribadisce nel sacco scatenando l'esultanza dei trentamila genoani presenti al Ferraris.

Prova gagliarda quella degli uomini di Gilardino con un Badelj superbo dal primo all'ultimo minuto, ma anche Martin e i tre difensori si sono comportati egregiamente. In avanti si è avvertita la mancanza di una prima punta, con Pinamonti in tribuna per ragioni burocratiche. Vitihna, autore di una fantastica azione personale dopo il 2-2, ha tradito le attese anche perché impiegato fuori ruolo.

Pierluigi Gambino

La Samp debutta a Frosinone con la sola novità di Tutino al posto dell’infortunato e partente Borini

Super User 17 Agosto 2024 270 Visite

 

L’avventura blucerchiata di campionato inizia domani (ore 20.30) sul campo di una fresca retrocessa, il Frosinone, affidato a Vivarini, ex tecnico del Catanzaro. Esistono tutte le premesse per un avvio scoppiettante dei blucerchiati, che dovrebbero presentarsi con la stessa formazione capace di eliminare il Como in Coppa Italia con un’unica novità: l’inserimento in attacco di Tutino, indiscusso nel prosieguo della stagione, al posto del veterano Borini, sofferente per una botta rimediata di recente e perdipiù in odore di cessione. “Gennaro - precisa mister Pirlo – non ha ancora i 90 minuti nelle gambe ma finché avrà energie sufficienti rimarrà in campo”.

Mister Pirlo si mostra sereno: “Ci indicano tra le squadre favorite per la promozione? Benissimo, ci aspettino pure. Siamo pronti e credo che questa previsione ci responsabilizzi ulteriormente.  Conosciamo il nostro obiettivo, pur sapendo che Cremonese, Sassuolo e Palermo sono compagini assai attrezzate”.

Il trainer si complimenta con la società: “Sono molto soddisfatto dei giocatori che ho a disposizione. Noto grande competizione in tutti i reparti e provo piacere a vedere gli allenamenti e le partite”.

L’ultimo acquisto è l’ex juventino Sekulov, che Pirlo apprezza per la sua duttilità: “E’ diverso rispetto a tutti gli altri attaccanti, può agire come seconda punta, ma anche come centravanti e spostarsi sulla fascia”. Il mercato, comunque, non è chiuso. Se partirà Borini – richiesto da diversi club di A – sarà quasi certamente tesserato l’ex empolese Njang, svincolato, punta molto forte in contropiede.

Allo stadio Stirpe farà caldissimo sotto ogni aspetto, anche se i gialloblù locali, sulla carta, avendo perso per strada parecchi dei punti di forza, appaiono indeboliti e non partono con velleità strombazzate di promozione. Ricordiamo che dal club ciociaro proviene il difensore centrale doriano Romagnoli, che ne era il capitano,

Pirlo chiede ai suoi un salto di qualità: “Pretendo una linea difensiva più alta e aggressiva ed una squadra che rimanga compatta entro 15-20 metri. Se si lavora bene avanti, anche i difensori ne traggono giovamento”.

Nelle file laziali spicca l’assenza del difensore Cittadini, ex genoano, seriamente infortunato. Anche Darboe, l’anno scorso in blucerchiato, è in dubbio per un infortunio.

Pierluigi Gambino

Il Genoa con un attacco incompleto ospita a Marassi l’Inter campione d’Italia in formazione base

Super User 16 Agosto 2024 247 Visite

Vigilia assai agitata per il Genoa, che domani (inizio ore 18:30) decollerà in campionato ospitando a Marassi l’Inter campione d'Italia. Come ampiamente previsto, Albert Gudmundsson è finito alla Fiorentina per una contropartita molto allettante: 8 milioni di prestito oneroso più 3,5 di bonus e in aggiunta un obbligo di riscatto fissato a 17 milioni. La società rossoblù sperava di sostituirlo immediatamente con Fabio Silva, portoghese, ma il Wolverhampton ha rifiutato la prima offerta ricevuta: Ottolini e Spors comunque non si arrendono ancora, pur preparando una soluzione alternativa.

Intanto, è approdato in rossoblù l’erede di Retegui. Si tratta di Andrea Pinamonti, 25 anni, un cavallo di ritorno, forte degli 11 gol realizzati l’anno scorso con la maglia del Sassuolo, che otterrà in cambio due milioni come prestito oneroso, con altri 14 come diritto di riscatto. Superate le visite mediche, il giocatore – fortemente richiesto da Gilardino - potrebbe addirittura andare in panchina di fronte ai nerazzurri per essere impiegato all’occorrenza durante la ripresa.

Il Grifone si presenta alla partitissima con due soli attaccanti a pieno regime, Vitinha e Messias, un Ekuban convalescente e ancora in forte dubbio ed un giovane, Ekhator. Probabile il debutto tra i pali di Gollini, preferito a Leali, mente in difesa Vogliacco dovrebbe spuntarla a destra su De Winter, indietro di forma. Sulle fasce conferme per i vecchi titolari Martin e Sabelli, con Zanoli pronto ad inserirsi in corso d’opera. Nella mediana, a parte gli inamovibili Badelj e Frendrup, si registra il ballottaggio tra Thorsby, atleticamente tonico e disposto a sacrificarsi, e il più tecnico Malinovskyi.

Gilardino appare assai carico: “Le sensazioni che stanno offrendo i ragazzi sono positive. C’è entusiasmo e voglia di far bene. Con l'Inter proveremo a giocarcela per capire qual è la nostra forza”.

Nelle file nerazzurre indisponibili sicuri il nuovo arrivato Zielinsky e il centrale difensivo De Vrji. Mister Inzaghi appare intenzionato a schierare l’undici titolare dello scudetto, con Calhanoglou e Lautaro Martinez non ancora nella forma ottimale. Due le incertezze: tra il favorito Bisseck e Pavard in difesa e tra Darmian e Dumfries sull’esterno destro.

Pierluigi Gambino

La Samp elimina il Como ai rigori, il 25 settembre a Marassi il derby di Coppa

Super User 11 Agosto 2024 258 Visite

La Samp elimina il Como ai rigori e si guadagna così il derby di Coppa Italia contro il Genoa, in programma il 25 settembre. I blucerchiati, opposti ad una matricola di serie A, non sfigurano affatto strameritando il pareggio con cui si sono conclusi i tempi regolamentari.

Padroni di casa in vantaggio al 36 grazie ad un pallone recuperato a centrocampo e al successivo contropiede rifinito da Coda per Joannau, uno degli ex della gara, che da distanza ravvicinata batte il 42enne portiere Reina senza esultare. Gioia effimera, spezzata al 43' dal guizzante Strefezza, che conclude un'azione personale sulla sinistra con il passaggio ravvicinato per Cutrone, che non perdona. Nella ripresa qualche opportunità da una parte dall'altra: la più ghiotta capita in contropiede al Comasco Da Cunha, che si fa ipnotizzare dall'uscente numero uno doriano Ghidotti, bravo a respingere la conclusione a colpo sicuro.

La lotteria dei penalty premia i giocatori di Pirlo, quattro volte a bersaglio (l'unico errore è di Meulesteen), a fronte delle tre segnature ospiti: decisivi i legni colpiti da Verdi e Braunoder.

Nelle file blucerchiate, prova eccellente di Coda, soprattutto nelle vesti di uomo-assist, e del neppur ventenne Akinsanmiro, mezza punta, applauditissimo all'uscita dal campo per la sia intraprendenza. Incoraggiante la prova dei difensori Romagnoli e Vulikic, mentre Bereszynski ha commesso qualche distrazione di troppo. Tutino, entrato in campo e accolto con un boato nei minuti finali al posto di Borini, ha avuto il merito di realizzare il rigore decisivo.

Pierluigi Gambino

La rinnovata Samp chiede strada al Como, matricola di serie A, per guadagnarsi il derby

Super User 10 Agosto 2024 238 Visite

La rinnovatissima Sampdoria è pronta a rivelarsi ai propri tifosi, che domani (ore 20.45) riempiranno gli spalti del Ferraris in occasione del debutto ufficiale in Coppa Italia contro il Como, neopromosso nel massimo campionato.

Crescono le aspettative attorno alla squadra blucerchiata, che potrebbe presentarsi in campo con un solo giocatore già in forza la scorsa stagione (Yepes), un apprezzato cavallo di ritorno (Bereszynski) e ben nove elementi nuovi: una sorta di record.

Il Como, guidato dallo spagnolo Fabregas (fuoriclasse assoluto da giocatore, proprio come Pirlo) si è rafforzato alquanto e nella formazione di partenza dovrebbe schierare calciatori noti come l'ex madridista Varane, l'x leccese Strefezza e due attaccanti collaudati come Cutrone (già in azzurro nella calacata promoione) e Belotti. Molta curiosità suscita l'esordio tra i pali comaschi di Audero, che la Samp ha ceduto per 6 milioni. Sulla sponda opposta due freschi ex, il mediano Bellemo e l'esterno Ioannou, punti di forza del team di Pirlo al pari di un altro titolare proprietà del club lariano, il portiere Ghidotti, preferito al giovane concorrente Vismara.

Al termine de tempi regolamentarsi, se dovesse permanere la parità, si passerebbe subito ai rigori evitando i supplementari. La vincente affronterà nel turno successivo il Genoa. Ergo, in città tira aria di derby.

Frattanto il d.s. doriano Accardi ha inserito un altro rilevante tassello in organico, il ventunenne difensore Davide Veroli, prelevato dal Cagliari in prestito con obbligo di riscatto.

Pierluigi Gambino

Il Genoa non brilla ma grazie ad un’invenzione di Malinovskyi e Messias brinda in Coppa

Super User 09 Agosto 2024 297 Visite

Con qualche patema in più del previsto, il Genoa supera la Reggiana con lo scarto minimo e aspetta la vittoria della Samp sul Como per poterla affrontare in uno stuzzicante derby di Coppa.

I rossoblù hanno sbloccato lo 0-0 verso la metà della ripresa grazie a Malinovsky, appena entrato in campo e capace di servire in corridoio Messias, il cui pallonetto ha freddato il portiere granata.

Successo comunque strameritato, considerato che gli ospiti, dopo aver sfiorato il vantaggio in apertura (respinta coi piedi di Leali) hanno solo creato una seconda palla gol nel finale in una delle tante mischie, con altro intervento maiuscolo del guardiano rossoblù.

Tra i due episodi tanto Genoa almeno come possesso palla e creazione di opportunità, ma senza concretezza in zona gol. Vitinha, attesissimo come prima punta, ha fallito totalmente dimostrandosi inadatto al ruolo, mentre Messias – rete a parte – è parso già in forma campionato, sfiorando la segnatura già nel primo tempo e muovendosi con vivacità.

Da registrare la fase difensiva del Grifone, che ha patito l'assenza di Vasquez, sostituito da De Winter, tra i peggiori, inadeguato a giocare sul centro-sinistra. Nel complesso, qualche luce e parecchie ombre, compresa la sofferenza finale sui tentativi degli emiliani di agguantare il pareggio e i successivi rigori.

Si è avvertito il forfait di Gudmundsson, acciaccato, il cui destino è ancora in bilico, e il fatto che la Fiorentina abbia praticamente ceduto il proprio centravanti Nico Gonzales alla Juventus non è un bel segnale. Di sicuro l'islandese non si muoverà da Genova sin quando la società rossoblù non avrò reperito un degno sostituto almeno per Retegui. Tutto rinviato alla settimana prossima, ma già venerdì la banda di Gilardino esordirà in campionato a Marassi contro l'Inter scudettata.

Pierluigi Gambino

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