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Sport

Il Genoa a Verona conquista un pareggio sofferto, ma nella ripresa è sparito dal campo

Super User 13 Aprile 2025 239 Visite

 

Un pareggio strappato a fatica per un Genoa che a Verona, dopo un primo tempo decoroso, è letteralmente sparito dal campo lasciando totalmente l'iniziativa ai gialloblù. Per mezza gara, ha dominato la noia, con i rossoblù basati su qualche iniziativa del rientrante Vitinha (autore dell'unica conclusione nello specchio della porta) assai vivace, ma senza apporto da parte dei compagni. La sola emozione si è registrata verso l'intervallo, quando Mosquera, su lancio lungo, ha vinto il duello con De Winter e calciato con violenza, obbligando il portiere Leali ad una paratona.

Ben più sofferto il secondo tempo, in cui il Grifo è stato surclassato in ogni zona del campo e ha smesso di costruire gioco. I soli rossoblù maiuscoli, more solito, sono stati i difensori, oltre a Leali, decisivo all'ora di gioco su deviazione di Mosqera. Mister Vieira ha provato a scuotere la squadra al 62' immettendo in contemporanea Ekuban, Onana e Messias al posto di Vitinha, Badelj e Zanoli, ma la musica non è cambiata e i veneti hanno insistito, pur con molti limiti tecnici. La palla ha stazionato spesso in area genoana, ma in extremis è stata sempre allontanata. Mai i rossoblù si sono affacciati realmente oltre la metà campo e di sicuro i subentranti non sono entrati in partita come si sarebbe atteso perdendo vagonate di palloni e proponendosi raramente.

Il punto non basta a superare l'Udinese, in classifica ma conferma l'imbattibilità di Vieira contro le provinciali e la tenuta stagna della retroguardia, ma al di là del risultato si è notato ben poco di apprezzabile. 

Pierluigi Gambino

La Sampdoria a metà ripresa trova la rete che stende il Cittadella e assicura l’uscita dal baratro

Super User 12 Aprile 2025 351 Visite

 

L'incubo, per i 27 mila tifosi blucerchiati presenti al Ferraris, si è dissolto al minuto 66' della drammatica gara col Cittadella, quando Benedetti ha scaricato dalla destra un cross a giri contati sul quale Sibilli ha inzuccato con precisione: palla contro il palo più lontano e da qui nel sacco. Un boato ha accolto la prodezza dell'ex barese: il secondo della giornata. Il primo, assordante, si era avvertito nel recupero del primo tempo quando l'arbitro Abisso, dopo una lunga consultazione partita dal Var, aveva annullato per un fuorigioco millimetrico il vantaggio dei granata, ad opera di Okwonkwo, abile a deviare in rete di testa su corner e sponda a centro area.

A parte i due episodi decisivi, la partita è stata pessima a livello di gioco. La terapia d'urto decisa dalla società doriana, con Evani e Lombardo a dirigere le operazioni, non aveva sortito alcun frutto se non un'inzuccata imprecisa di Coda a metà primo tempo: davvero poco per legittimare un gol.

Importante nell'economia del match l'ingresso, registrato all'ora di gioco, di Niang (lasciato inizialmente fuori per un lieve risentimento muscolare) al posto di un Coda alquanto spento e stanco.

La reazione conclusiva del Cittadella, apparso inerme dalla cintola in su, non è mai stata pericolosa, anche per l'ottima guardia dei difensori blucerchiati, autori di una prova maiuscola. così la Samp, con questi tre punti, si è lasciata alle spalle in classifica tre formazioni e ora divide la quart'ultima piazza con lo stesso Cittadella, il Sudtirol e il Brescia. Il peggio è passato, ma la salvezza è ancora tutta da conquistare e contro avversari più dotati occorrerà progredire.

Pierluigi Gambino

Il Genoa in casa del Verona punta al bersaglio grosso per strappare all’Udinese l’undicesimo posto

Super User 12 Aprile 2025 238 Visite

La secca sconfitta dell'Udinese nell'anticipo col Milan regala nuovi stimoli al Genoa, impegnato domani (ore 15:00) a Verona. Infatti, espugnando il Bentegodi i rossoblù supererebbero in classifica la squadra friulana sull'undicesimo scalino della classifica e potrebbero sorpassare o almeno agganciare il Torino, di scena a Como.

Gli scaligeri, reduci da due pareggi, si stanno ancora giocando (con ottime chances di successo) la salvezza, mentre i rossoblù, forti di un'acquisita tranquillità, puntano al bersaglio grosso anche per riscattare l'umiliante sconfitta dell'andata, la pagina più nera nell'intera stagione.

Patrick Vieira così presenta il match: “Ci aspetta un avversario forte fisicamente, dobbiamo gestire bene la palla e i traversoni in area. Noi vogliamo ripetere la prestazione offerta contro l'Udinese, mantenerci competitivi e portare la società ad un livello ancora più alto”.

Vieira per la prima volta dovrà fare a meno di Frendrup, squalificato: assenza pesante a centrocampo, cui si sopperirà probabilmente col rientro di capitan Badelj, favorito rispetto a Miretti, provato nel ruolo e comunque pronto a destreggiarsi al posto di Thorsby sulla fascia offensiva di sinistra, con Zanoli a destra.

A sorpresa, ecco il forfait di Malinovskyi, colpito duro in allenamento. Si sta facendo largo la candidatura di Vitinha, reduce da lungo infortunio e bisognoso di mettersi in mostra agli occhi dell'allenatore, ma non va trascurata la carta Ekuban, che a detta del trainer meriterebbe di esibirsi dal primo minuto. In corso d'opera si prospetta pure l'impiego di altri elementi sotto attenta osservazione in prospettiva futura: l'anziano Messias e i giovani Ekhator e Venturino, mentre Ahanor è stato dirottato nella Primavera.

L'assetto difensivo non subirà variazioni, tanto più che anche Matturro è rimasto a casa, infortunato.

Pierluigi Gambino

Il messaggio di mister Evani alla Sampdoria: “Servono compattezza e aggressività, non paura”

Super User 10 Aprile 2025 379 Visite

 

“Tutte le favole hanno un lieto fine”. A mo' di battuta, Andrea Mancini, figlio del mitico Bobby-gol, dopo il ritorno in blucerchiato come direttore sportivo, esprime i propri sentimenti a due giorni dall'esordio del nuovo corso doriano in campionato.

Mancini jr. non si spaventa: “Resto convinto che la squadra abbia valori più importanti di quelli espressi sinora. Il calcio è a volte indecifrabile, ma penso che la società abbia costruito una rosa all'altezza. Lavorando al fianco di persone che incarnano la sampdorianità, i ragazzi si risolleveranno e sta a noi regalare loro spensieratezza e qualche sorriso. Quanto a mi padre, è il primo tifoso della Samp, che è la sua seconda pelle. Con lui ci sentiremo quotidianamente. Sono sicuro che con l'ausilio della tifoseria più bella del mondo verremo fuori da questa situazione”.

A capo della missione, con Bobby-Gol ispiratore e garante, troviamo Alberico “Chicco” Evani, che ha subito mostrato chiarezza di idee: “Non ho esitato un attimo ad accettare a proposta ricevuta dal presidente. I giocatori hanno delle difficoltà, ma il gruppo mi è parso positivo, ben più delle aspettative, e pronto anche a livello fisico. Dobbiamo eliminare certe paure e trasmettere fiducia nei propri mezzi e fiducia”.

Di tattica il mister massese non parla: “Abbiamo provato qualche cambiamento che consenta di aumentare l'equilibrio e far rendere al massimo i singoli atleti. In campo dovremo esser compatti e aggressivi, giocare da squadra, pensando che il gioco aiuti le individualità e che sia importante comandare la partita. Il nostro staff in Nazionale è diventato un tutt'uno. Ebbene, proviamo a trasferire quest'unità anche nella Sampdoria facendo sì che spariscano i timori e si riesca a trascinare un pubblico che non è da serie B ma da Champions”.

Pierluigi Gambino

 

La Samp esonera Semplici e Accardi per uscire dal baratro, una rivoluzione ispirata da Mancini

Super User 07 Aprile 2025 939 Visite

Dopo troppe settimane di stucchevole immobilismo, in casa Samp sta per scoppiare la rivoluzione. La sconfitta - con pessima prestazione annessa - della Spezia è costata cara non solo a mister Andrea Semplici ma anche al direttore sportivo Pietro Accardi, considerati i principali colpevoli di una profonda crisi di gioco e di risultati. Il presidente Manfredi infatti ha deciso di fare piazza pulita e di ripartire con una struttura tecnica inedita, che ha come ispiratore Roberto Mancini.

Il mitico Bobby-Gol nel primo pomeriggio ha definitivamente declinato l'offerta di allenare la squadra alla quale è più legato sentimentalmente, ma non si è tirato da parte, impostando dietro le quinte il nuovo corso. Così la disperata missione salvezza sarà affidata a Alberico “Chicco” Evani, altro ex sampdoriano, il primo collaboratore di Mancio durante l'esaltante parentesi azzurra. Evani, che vive a Massa, ieri si è spostato al Picco per assistere al derby tra spezzini e blucerchiati: un primo indizio che alcuni avevano colto. Lo affiancherà come allenatore in seconda un altro cuore doriano, Attilio Lombardo, pure lui da sempre vicinissimo a Mancini. Al loro fianco Angelo Gregucci (pure lui da tempo nello staff manciniano) e, come preparatore atletico, Paolo Bertelli, altro cavallo di ritorno.

Niente da fare per Beppe Iachini, che da giorni teneva acceso il cellulare aspettando una chiamata al capezzale della grande malata: un'opzione che era stata invocata dalla gran parte della tifoseria ma che non aveva mai pienamente convinto la dirigenza.

Ma non è finita. L'allontanamento di Accardi – peraltro legato al club blucerchiato sino a giugno 2027 con un contratto annuale da 650 mila euro – riapre le porte della Samp al figlio dell'ex scudettato, Andrea Mancini, che era stato d.s. doriano sino all'avvento del manager palermitano. Toccherà a lui, con i consigli di papà Roberto, gestire questo delicatissimo finale di stagione nella speranza di strappare in extremis il pass per la salvezza.

I profondi cambiamenti dovrebbero condurre alla pace con la tifoseria e bloccare la contestazione, sfociata ieri in alcune scritte minacciose apparse nei pressi della sede blucerchiata. Decisa l'interruzione del ritiro a Coverciano, la squadra dovrebbe riprendere domani ad allenarsi regolarmente a Bogliasco.

Pierluigi Gambino

La Samp alla Spezia resiste per mezza gara poi crolla di schianto, Semplici giunto ai titoli di coda

Super User 06 Aprile 2025 644 Visite

 

Derby amarissimo per la Samp al Picco. I blucerchiati con una prestazione difensiva più che dignitosa reggono nel primo tempo, dominato da molte interruzioni e da scarse emozioni nelle due aree. Sibilli potrebbe sfruttare due errori dei difensori spezzini nei disimpegni, ma si smarrisce. Nel nulla, giustissimo 0-0 all'intervallo.

Alla ripresa lo Spezia aumenta i giri del motore mentre la Samp gradatamente esce dal campo. Al 51' primo allarme con una testa di Hristov e sei minuti dopo altra inzuccata, stavolta di Aurelio, che trova il portiere Cragno pronto a deviare.

Un minuto dopo la svolta, con l'ingresso tra i padroni di casa di Salvatore Esposito, fuoriclasse per la categoria, lasciato inizialmente fuori per un guaio muscolare. Dopo un'occasionissima sciupata da Elia, al 65' la gara si sblocca: punizione del neo entrato, sponda di Hristov e zampata da due passi di Lapadula, al primo gol in maglia bianca. Al 71' bis dell'ex genoano, che dopo una conclusione di Bandinell respinta da Vieira, da posizione centrale scarica un mancino alla sinistra di Cragno.

Solo con due gol sul groppone mister Semplici smuove le acque: dentro Oudin e Coda al posto di Curto e Vieira, ma è lo Spezia a sfiorare il tris con Pio Esposito, che timbra in pieno la traversa. Coda ha un'occasione ghiotta ma davanti al portiere Gori non coglie lo specchio. Così all'83' gli aquilotti vanno ancora a bersaglio con Pio Esposito, ma il Var scorge un suo tocco con la mano che porta all'annullamento.

Neppure l'espulsione di Wisniewski per doppio giallo scuote i blucerchiati, che con questo risultato restano terzultimi e subiscono la contestazione dei tifosi giunti al Picco. A questo punto, la posizione di Semplici è alquanto critica e una sua permanenza alla guida del Doria appare oltremodo improbabile.

Pierluigi Gambino

Una Samp disperata cerca punti salvezza in casa di uno Spezia rimaneggiato e in netta flessione

Super User 05 Aprile 2025 353 Visite

Domani (ore 17:15) lo stadio Picco della Spezia ospita un derby delicatissimo tra gli aquilotti di mister D'Angelo e una Samp disperatamente bisognosa di punti.

Leonardo Semplici, allenatore blucerchiato, dopo aver ottenuto dalla società una fiducia a tempo, si gioca il personale futuro e prova a scuotere i suoi ragazzi: “Contro il Frosinone non ha funzionato nulla, ma nelle gare precedenti non avevamo demeritato. Siamo consapevoli che la salvezza è l'unico obiettivo rimasto, ma dobbiamo vincere la paura e trasformare la recente delusione in rabbia agonistica. Non è importante il modulo tattico, ma la mentalità che si mette in campo”.

Tra i blucerchiati rientra dopo una squalifica il miglior attaccante, Niang, che potrebbe risultare decisivo nel contropiede. Improbabile, ma non da escludersi, che al suo fianco giochi Coda: favorita è infatti la coppia di rifinitori Sibilli-Oudin alle sue spalle. Nella mediana salgono le quotazioni di Meulensteen, pronto al rientro, con l'eventuale uscita di Yepes, mentre a sinistra è vivo il ballottaggio tra Beruatto e Venuti. Capitan Bereszyinski sarà quasi certamente tra i titolari, ma è da stabilire se in difesa al posto di Curto o sull'out destro col sacrificio di Depaoli.

In casa spezzina è piena emergenza, considerate la squalifica di Cassata, la sicura assenza di Reca e quella probabile della “bandiera” Vignali. Rischia un nuovo forfait anche il “regista” Salvatore Esposito, reduce da guaio muscolare. Gli aquilotti, a lungo protagonisti del campionato, sono in netta flessione e negli ultimi turni hanno tenuto la stessa media punti della Samp.

La gara si annuncia critica anche sotto l'aspetto dell'ordine pubblico. Nel settore ospite potranno trovare posto solo i fans doriani in possesso della tessera del tifoso.

Intanto, nell'anticipo cadetto la Cremonese ha espugnato il campo della Reggiana, avversaria diretta del Doria. Un risultato che obbliga però lo Spezia ad inseguire il successo pieno nella sfida straregionale.

Pierluigi Gambino

Zanoli si ripete verso il finale contro l’Udinese e regala al Genoa i tre punti della definitiva salvezza

Super User 04 Aprile 2025 296 Visite

 

Alessandro Zanoli, già a segno in Friuli, si ripete nel retour match marassino on l'Udinese regalando al Genoa un successo che vale la salvezza anticipata. I rossoblù, trascinati da un maiuscolo Malinovskyi, partono meglio e prima con Thorsby (sostituto dell'influenzato Miretti), che impegna seriamente il portiere Okoli, e poi con Pinamonti (inzuccata alta di un soffio) sfiorano la segnatura. Ospiti pericolosi solo in un contropiede, ma complessivamente nel primo tempo si è fatto preferire l'undici di Vieira.

La ripresa si apre con un'occasionissima capitata al centravanti ospite Lucca, che a porta sguarnita fallisce clamorosamente il bersaglio. Dopo un errore di Pinamonti in area ospite, si infortuna Masini e tra i rossoblù entra Onana, il quale si dimostrerà sagace in regìa e supererà l'esame a pieni voti. E’ ancora l'Udinese, però, ad andare vicina alla rete, ma il portiere Leali è maiuscolo nel deviare oltre la sbarra il colpo di testa ravvicinato di Rui Modesto.

L'ingresso di Ekuban al posto di uno sfinito Malinovskyi porta però vivacità alla manovra genoana e proprio da un'incursione a sinistra del coloured nasce al 77' il gol decisivo: sul suo cross basso il Okoye smanaccia come può proprio sui piedi dell'accorrente Zanoli, che scarica con rabbia all'incrocio dei pali.

Convulso il finale di match, col Grifone indebolito dagli inserimenti di Kassa, Matturro e Messias e soprattutto dall'uscita del baluardo Vasquez. Così la squadra friulana al 93' firmerebbe il pareggio con Rui Modesto, convalidato in prima battuta dall'arbitro Perenzoni, se il Var non s'accorgesse di un millimetrico fuorigioco di Lucca in avvio di azione e portasse all'annullamento.

Pierluigi Gambino

Il Genoa con Martin e Malinovskyi chiede strada all’insidiosa Udinese per puntellare la salvezza

Super User 03 Aprile 2025 380 Visite

Archiviata senza conseguenze la sconfitta nella tana della Juventus, il Genoa va domani (ore 20.45, stadio Ferraris) a caccia dei punti che occorrono per avvicinare la salvezza matematica. L'Udinese però si presenta come un avversario durissimo: nell'ultimo turno infatti ha sfiorato il pareggio in casa dell'Inter.

Mister Vieira parla chiaro: “Ci aspetta una formazione molto fisica, con qualità individuali e velocità. Noi però in casa nelle ultime gare abbiamo giocato veramente bene e proveremo a ripeterci esprimendo concentrazione, aggressività ed intensità. L'obiettivo resta la permanenza in serie A e in proposito non abbiamo ancora fatto niente. Importante è lavorare sui dettagli per vincere le partite e raccogliere punti. Anche a Torino, come in molte partite contro le compagini della parte sinistra, abbiamo ricevuto complimenti, ma siamo tornati senza punti”.

Nelle file rossoblù è scontato il rientro di Martin come terzino sinistro e probabile l'arretramento in mediana di Masini, con il ritorno come trequartista di Malinovskyi. Miretti, smaltito un attacco influenzale, sarà della partita, probabilmente con Zanoli a destra, anche se l'allenatore conferma la disponibilità non solo di Ekhator ed Ekuban ma anche di Vitinha e Messias, tutti destinati ad un impiego in corso d'opera. Anche l'acquisto invernale Otoa, difensore, finalmente guarito da un lungo infortunio, potrebbe godere di una chance part-time.

L'Udinese, battuta 2-0 all'andata, ha già raggiunto quota 40 e si preannuncia assai battagliera. L'allenatore Runjaic dovrà però rivedere l'assetto offensivo a causa dell'assenza di Sanchez e Thauvin. Bravo è favorito per affiancare il centravanti Lucca, il solo italiano in bianconero.

Pierluigi Gambino

La Samp continua con Semplici, Accardi: “Il mister non è l'unico responsabile”

Super User 29 Marzo 2025 347 Visite

 

A sorpresa, la Sampdoria, surclassata dal Frosinone e precipitata in fondo alla classifica cadetta, ha deciso di continuare con Andrea Semplici. Si tratta di una decisione clamorosa, che il diesse doriano Pietro Accardi ha motivato così: “Il mister non è l'unico responsabile e riteniamo che abbia ancora il controllo della squadra”. Lo stesso tecnico fiorentino ha aggiunto: “Siamo sempre convinti di poter raggiungere la salvezza”.

Il Genoa salva l’onore ma si arrende ad una modesta Juventus creando una sola palla-gol

Super User 29 Marzo 2025 407 Visite

Il Genoa in casa della Juve salva abbondantemente l'onore ma, secondo tradizione, torna a casa con zero punti. Da Torino giunge la conferma che il Grifone, maramaldo contro le provinciali, non riesce a sbloccarsi di fronte a formazioni più strutturate.

Mister Vieira, a sorpresa, esclude Malinovskyi a vantaggio di Onana, schierato nel due della mediana, con Masini più avanzato, tra Zanoli e Miretti. I rossoblù inizialmente non sfigurano, anche se a sinistra si avverte parecchio l'assenza del terzino Martin, sostituito malamente da Matturro. I bianconeri, più intraprendenti non irresistibili, non sfondano ma alla prima opportunità, al 25' passano: sugli sviluppi di una rimessa laterale, scontro tra Vasquez e Vlahovic, che la spunta e cede palla in verticale a Yildiz, sul quale De Winter tenta un'opposizione troppo blanda. Il talento turco da posizione delicata azzecca il diagonale ravvicinato sul quale il portiere Leali avrebbe potuto fare meglio.

La partita proseguirà nel segno dell'equilibrio, con un Grifone abile nella manovra sino alla trequarti ma impalpabile in zona offensiva. Deludente la prova di Onana e non brillantissima quella di Miretti, prestito juventino.

Nella ripresa la gara non cambia connotati: rossoblù abili nel recupero palla ma confusionari e scarsamente qualitativi nel proporsi in avanti. Il solo lampo si registra al 55', quando Sabelli scarica al centro verso Pinamonti, che in girata sfiora il montante. Tardive le sostituzioni operate da Vieira: al 63' dentro il baby Venturino per l'evanescente Zanoli e al 71' partita finita per Onana e Pinamonti, avvicendati da Malinovskyi ed Ekuban. Il Genoa non porta altri pericoli alla porta di De Gregorio, mentre Leali, nei minuti conclusivi, deve superarsi sulle conclusioni di Locatelli e Vlahovic.

Pierluigi Gambino

La Samp umiliata a Marassi dal Frosinone precipita in zona C, mister Semplici verso l’esonero

Super User 29 Marzo 2025 1755 Visite

La presunta partita della riscossa blucerchiata si è chiusa con una roboante sconfitta (0-3) di fronte al lanciatissimo Frosinone. Ora la classifica fa veramente paura: l'undici di Semplici infatti è piombato al limite della retrocessione diretta anche per via del successo del Mantova sul Sudtirol.

Inizio a spron battuto per i ciociari, che impegnano subito Cragno in più di un intervento. I blucerchiati faticano a reagire, ma al 36' hanno l'opportunità più ghiotta per passare in vantaggio dal dischetto, dopo che il portiere ospite Cerofolini ha atterrato in piena area Sibilli. Il portiere gialloblù però ipnotizza Coda respingendo la conclusione e salvando lo 0-0.

La ripresa decolla ancora col Frosinone padrone del campo. Al 53' Oyono centra l'incrocio dei pali. Mister Semplici inizia a temere il peggio e sostituisce Bereszynski e Oudin con Curto e Akinsanmiro, ma i due cambi sono il prologo al vantaggio dei laziali. Kone ruba palla a Yepes e conclude. La palla, deviata dallo spagnolo, finisce nel sacco.

A metà secondo tempo giunge il raddoppio frusinate, firmato da Monterisi, abile a sfruttare una spizzata dell'esperto Lucioni in un mare di blucerchiati statuari. Il tris gialloblù arriva all'85' con un contropiede di Ghedjemis, che precede un dopo partita caratterizzato dai fischi e dagli insulti piovuti dagli spalti sui calciatori doriani.

Questa pagina nera – forse la peggiore nell'intera storia della Samp - costerà probabilmente la panchina a Semplici, allenatore deludente sotto ogni aspetto. E nel prossimo turno è in programma l'accesissimo derby in casa dello Spezia.

Pierluigi Gambino

La Sampdoria senza Niang si aggrappa a Coda per battere e superare in classifica il Frosinone

Super User 28 Marzo 2025 355 Visite

La vittoria è d'obbligo per la Sampdoria, che domani (ore 15:00) ospita il Frosinone in un delicato spareggio salvezza. I ciociari, reduci da quattro partite utili e da tre successi consecutivi, hanno cambiato marcia dopo l'avvento dell'allenatore Bianco, ma restano con un solo punto di vantaggio rispetto ai doriani, protesi ad un sorpasso in classifica.

Mister Andrea Semplici sprona i suoi ragazzi: “Ci aspetta una partita importantissima contro una squadra che come la nostra era partita con ben altri obiettivi. La pressione si avverte e ho cercato di trasmettere nei ragazzi serenità, ma anche il giusto senso di responsabilità e la consapevolezza della situazione”.

Mancherà il miglior attaccante, Niang, colpito da un'ingiusta squalifica, Toccherà dunque al 36enne Coda sostituirlo, “Dobbiamo essere più forti anche di quest'assenza, Massimo – aggiunge il tecnico – ha passato un momento difficile, ma ora da lui mi aspetto un segnale importante”. In alternativa al veterano, scalpita il giovane Abiuso, sinora utilizzato col contagocce.

Resta l'incertezza riguardo al modulo, anche se Semplici ha lasciato intendere che inizialmente dovrebbe ancora partire con il collaudato 3-4-2-1, che contempla la coppia Sibilli-Oudin in rifinitura. Nella mediana spazio a Ricci e a Yepes, stavolta preferito a Meulensteen, con Depaoli e Beruatto di fascia e il consueto terzetto di difensori.

Delicata la situazione per il ruolo di portiere. Il titolare Cragno accusa un doppio fastidio fisico, ma il trainer conta di recuperarlo in extremis. Comunque, Ghidotti - reduce da un lungo periodo di stop - è totalmente ristabilito e disponibile all'impiego.

Sugli spalti saranno a sostenere la Samp in oltre 25 mila, attirati anche dalle novità tariffarie decise dalla società.

Pierluigi Gambino

Sampdoria all’inferno e ritorno, sotto di due gol recupera a Reggio Emilia in inferiorità numerica

Super User 16 Marzo 2025 388 Visite

La solita Samp a due volti al Mapei Stadium. Primo tempo pessimo, senza grinta né lucidità, concluso sotto di un gol in virtù della zampata dell'ex genoano Portanova su cross di Vergara al 33'. Con Niang unica punta e Coda relegato in panchina, i blucerchiati si lasciano sottomettere a livello dinamico e soffrono anche nella costruzione della manovra.

Nell'intervallo mister Semplici ne cambia tre in un colpo: dentro Coda, Bereszynski e Yepes. Col passaggio alla difesa a quattro la gara cambia connotati anche se all'ora di gioco si registra il raddoppio granata, propiziato da un'azione personale sulla destra di Fiamozzi, conclusa con un cross preciso verso Gondo, puntuale sul secondo palo.

Sembra finita, ma i blucerchiati, in netta crescita, ci credono e al 67' accorciano con Niang, servito a centro area da un pallone morbido di Sibilli sul filo dell'offside. Due minuti più tardi il goleador doriano, già ammonto, entra in scivolata su un avversario: intervento scomposto ma innocuo. L'arbitro Mainelli prende un abbaglio, estrae il cartellino rosso e lascia la Samp in dieci uomini.

Secondo la tradizione che vuole i blucerchiati mai perdenti in inferiorità numerica, ecco al 74' il 2-2 confezionato da Ricci che serve in verticale Oudin, bravo a controllare e a infilare di prepotenza. Pallida a reazione degli emiliani, che all'88' rischiano la clamorosa beffa quando Coda dal limite calcia ad effetto costringendo il portiere Bardi a volare.

Il punto di Reggio Emilia evita a Yepes e C. di affondare, ma non risolve i problemi di classifica. Se il campionato fosse finito oggi, la Samp avrebbe dovuto giocare i playoff salvezza.

Pierluigi Gambino

Spareggio salvezza per la Sampdoria, che non può fallire in casa della Reggiana pari classifica

Super User 15 Marzo 2025 448 Visite

 

Concluso il mini-ciclo terribile, la Samp si giocherà domani (ore 15:00) sul campo di Reggio Emilia una bella fetta di salvezza. I granata infatti sono appaiati in classifica ai blucerchiati e partono con il vantaggio del successo conquistato a Marassi nell'andata.

Andrea Semplici sposa il realismo: “Ci aspetta una partita importantissima ma non ancora determinante. E' però fondamentale che i giocatori si rendano conto del significato di questo match. Cercheremo di disputare una gara di grande personalità sapendo di affrontare una squadra con dei valori, che come noi si gioca la salvezza. Quanto agli obiettivi, io non ho mai fatto promesse e invito a vivere di partita in partita. Ne abbiamo vinte due e s'è parlato di playoff, poi ne abbiamo pareggiate un paio e siamo ai playout. Occorre maggiore equilibrio, tenendo presente che l'obiettivo playoff è molto difficile ma non impossibile”.

La Samp fatica a buttarla dentro, ma il tecnico non si preoccupa: “Stiamo aumentando le conclusioni verso la porta, ma è sempre arduo allenare la fase negli ultimi venti metri, dove principalmente contano le qualità dei singoli. A volte bisogna saper vincere anche 1-0”.

I discorsi legati alla formazione vertono in primis sull'impiego o meno di Coda al fianco di Niang. “I due – precisa il trainer – possono coesistere e alzano il livello della squadra. Chiaro che da parte loro ci vuole un sacrificio superiore a quello cui sono abituati”. In alternativa a Coda, l'utilizzo contemporaneo di due trequartisti, Sibilli e Oudin.

In altri reparti decisivo sarà valutare le condizioni di qualche acciaccato. A sinistra, con Ioannou infortunato, se anche Beruatto dovesse dare forfait toccherebbe a Venuti, un destro, adattarsi. In difesa è ancora in vita il ballottaggio tra Veroli e Bereszynski fresco di convocazione nella Nazionale polacca: in quest'ultimo caso, sarebbe Curto (recuperato in extremis) a spostarsi a sinistra. Infine, nella zona mediana probabile conferma per il duo Meulensteen-Ricci, anche se Semplici non si sbottona in proposito limitandosi ad affermare: “Abbiamo a disposizione cinque cambi. Importante sarà poterli gestire in parità numerica”.

La Reggiana è reduce dalla grave sconfitta in casa del Cosenza fanalino di corda e da gennaio è a secco di vittorie. I granata non sono ricchi di elementi di notevole valore e si affidano alla grinta e al dinamismo. Sotto l'aspetto tecnico, la Samp ha tutti i requisiti per espugnare il Mapei Stadium spezzando il lunghissimo digiuno di vittorie esterne.

Pierluigi Gambino

Malinovskji ispira, Miretti realizza e il Genoa batte il Lecce conquistando una salvezza anticipata

Super User 14 Marzo 2025 443 Visite

 

Missione compiuta per il Genoa, che batte il Lecce per 2-1 e approda a quota 35, salendo a distanza abissale dal terzultimo posto e ottenendo virtualmente una salvezza anticipata. I rossoblù faticano a carburare, ma fanno pesare un notevole cinismo. Al 16' il risultato si sblocca grazie a Miretti, che sfrutta un assist di Malinovkji, schierato a sorpresa nell'undici iniziale, e con una mezza rovesciata fulmina il portiere Falcone. Al 26' altra palla gol per lo scatenato Miretti che sfiora il palo con un tiro ad effetto. I giallorossi tengono maggiormente la palla, ma i rossoblù si rendono più pericolosi e appena prima del riposo raddoppiano con i soliti due protagonisti: ancora Malinovskji ispira e l'ex juventino, mai così decisivo, spalle alla porta inventa una traiettoria magnifica.

Nella ripresa i pugliesi crescono di intensità e anche di qualità, ma gli uomini di Vieira controllano agevolmente. Verso l'ora di gioco il calciatore ucraino, stanchissimo, esce tra gli applausi, sostituito da un difensore, Matturro, che al 64' in piena area tocca con il braccio inducendo l'arbitro, dopo un attento esame del Var, a indicare il dischetto: il bomber Krstovic riapre la partita.

La restante porzione di match è dominata dai giallorossi, anche se il Grifone (con altri cambi decisi dal tecnico) riesce a porta qualche insidia in contropiede. Il numero uno rossoblù Leali però deve superarsi solo su una conclusione di Karlsson all'83'.

Pierluigi Gambino

Pulsee e Front Jersey sponsor del Genoa anche per la prossima stagione sportiva

Super User 14 Marzo 2025 464 Visite

Pulsee Luce e Gas e Genoa confermano la collaborazione che vedrà l’operatore nazionale per l’energia di casa (gruppo Axpo Italia) sponsor principale di maglia della società rossoblù anche per il prossimo campionato di calcio.

Il rinnovo dell’accordo è stato presentato questa mattina a Genova, presso la sede di Axpo, alla presenza del presidente rossoblù Dan Şucu, accompagnato dall'ad Blazquez e dai giocatori Thorsby, Vitinha e Messias, e dei vertici della società energetica. Ha moderato l'incontro il giornalista Pierluigi Pardo.

“Lo sport e le comunità sono due dei capisaldi su cui abbiamo incentrato il nostro piano di sviluppo in Italia e Genova rimane centrale in questo percorso di continua evoluzione delle nostre ambizioni - ha commentato Simone Demarchi, amministratore delegato di Axpo Italia e presidente di Pulsee Luce e Gas -. Questa collaborazione dà lustro ad una storia, quella di Axpo Italia, iniziata proprio a Genova 25 anni fa e che vede ancora oggi nella città e nelle sue passioni il punto di partenza per confrontarsi con obiettivi sempre più sfidanti”.

“La collaborazione con Genoa CFC - il commento di Alicia Lubrani, amministratore delegato di Pulsee Luce e Gas e CMO di Axpo Italia - non ha solo contribuito a rendere più visibile il nostro nome presso i tifosi e gli appassionati di calcio ha ulteriormente stimolato in noi la costante volontà di portare messaggi di semplicità e innovazione all’interno dei luoghi dove si esprimono passione e senso di appartenenza delle persone. Genova rappresenta la città dove un’idea si è trasformata in un progetto che integra tutte le divisioni di Axpo Italia coinvolgendo un numero crescente di professionisti e che si allarga sempre meglio in tutta Italia facendo di Pulsee un importante operatore nazionale. Affiancare il Genoa in un contesto competitivo e sfidante come la SerieA di calcio, contribuendo a sostenerne crescita e voglia di migliorarsi, ci fa sentire pienamente consapevoli della rilevanza di questa collaborazione ricordandoci le nostre stesse sfide e motivando ulteriormente la nostra voglia di affermazione”. 

“Pulsee ha dimostrato fin dal primo giorno di essere molto più di un partner: è stata al nostro fianco con entusiasmo e impegno, sostenendo il nostro percorso dentro e fuori dal campo. Siamo orgogliosi di aver creato questa sinergia fatta di crescita reciproca, e siamo sicuri che il futuro insieme sarà ancora migliore”, il commento di Dan Şucu, presidente del Genoa CFC.

Sport, al via il quarto Campionato regionale di vela paralimpica 'classe Hansa 303'

Super User 14 Marzo 2025 433 Visite

Prenderà il via il prossimo 15 marzo il 4° Campionato regionale ligure di vela paralimpica classe “Hansa 303”. L’evento, ideato dalla Commissione Nautica del CIP Liguria e inserito nel palinsesto di 'Liguria 2025 – Regione Europea dello Sport', è stato presentato ieri mattina nella Sala della Trasparenza di Regione Liguria. La tappa inaugurale del campionato sarà quella di Santa Margherita Ligure il 15-16 marzo, seguiranno poi quelle di Chiavari (29-30 marzo), Andora (12-13 aprile), Savona (31 maggio-1° giugno), Genova Sestri Ponente (7-8 giugno) e La Spezia (6-7 settembre). 

Al termine della presentazione relativa alla quarta edizione, sono stati premiati gli atleti vincitori dell’edizione 2024: nel singolo Luca Prister, Eleonora Ferroni e Roberto Del Tufo, tutti e tre membri della LNI Chiavari&Lavagna. Per quanto riguarda il doppio, è arrivato il riconoscimento per le coppie composte da Enrico Carrea e Giacomo Gini (LNI Genova Sestri Ponente), Patrizia Aytano e Silvia Ghigliazza (LNI Genova Sestri Ponente), Eleonora Ferroni e Luca Prister (LNI Chiavari & Lavagna). Il Trofeo Challenger, assegnato alla società capace di ottenere i migliori risultati complessivi, è andato alla LNI Genova Sestri Ponente.

"In un anno speciale per la Liguria, insignita del prestigioso titolo di ‘Regione Europea dello Sport 2025’, iniziative come questa sono fondamentali non solo per il loro valore sportivo, ma perché ci consentono di sottolineare l’importanza di rendere accessibili e sempre più inclusive le spiagge, i porti e le marine del nostro territorio – commentano l’assessore allo Sport Simona Ferro e l’assessore all’Ambiente Giacomo Raul Giampedrone, presente alla conferenza stampa in rappresentanza di Regione Liguria. – Il campionato di vela paralimpica cresce anno dopo anno e porta questa disciplina in tutte le province liguri, compiendo un’importante opera di sensibilizzazione sulla necessità di dare a tutti le stesse possibilità di praticare gli sport del mare. La conferenza stampa in Sala della Trasparenza è stata l’occasione per ribadire il nostro sostegno all’iniziativa e premiare atleti straordinari, che si confermano simboli assoluti di coraggio e forza di volontà".

Un riconoscimento speciale è stato consegnato agli “atleti accompagnatori”, figure di fondamentale importanza che, con la loro passione, aiutano ad avvicinarsi alla vela persone con disabilità. Il premio di quest’anno è stato assegnato in ricordo di Giulio Ganapini, che per anni ha aiutato tante persone ad avvicinarsi agli sport del mare.

"Ricordo ancora lo scorso anno quando abbiamo presentato questo appuntamento, a pochi giorni dal lancio a Roma del progetto di Genova 2024 Capitale Europea dello Sport, e sono molto contenta di esser qui a premiare i vincitori della passata edizione ed al contempo dare il via alla competizione 2025 - afferma l’assessore allo Sport del Comune di Genova Alessandra Bianchi. - Il campionato regionale di vela paralimpica classe Hansa 303 rappresenta un appuntamento importante che ci permette di continuare a far crescere e diffonder la cultura dello sport per tutti oltre a consolidare ulteriormente la lunga tradizione che Genova può vantare negli sport legati al mare e, in particolare, nella vela".

Il Genoa con gli uomini contati in avanti vuol chiudere la pratica salvezza battendo il Lecce

Super User 13 Marzo 2025 385 Visite

Dopo i pareggi contro Empoli e Cagliari, il Genoa intende sfruttare domani (ore 20:45) la ghiotta opportunità del match casalingo contro il Lecce per tornare alla vittoria e conquistare virtualmente una salvezza anticipata.

Patrick Vieira, tecnico rossoblù, carica l'ambiente: “A Marassi abbiamo ottenuto 10 punti nelle ultime quattro partite grazie soprattutto all'apporto che ci ha garantito il nostro pubblico. Con i numerosi infortuni che stiamo patendo, abbiamo bisogno che per questa occasione si crei allo stadio un'atmosfera mai vista”.

I problemi maggiori riguardano la prima linea, priva di elementi del calibro di Cornet, Ekuban e Messias, con una notevole riduzione delle scelte di formazione. Il trainer francese dovrebbe ancora puntare su Pinamonti centravanti, affiancato da due giocatori da scegliersi tra il giovane Ekhator, Zanoli e Miretti, che tuttavia potrebbe anche esibirsi a centrocampo. Vieira punta molto sul prestito della Juventus: “E' un giovane interessante e già esperto, dal quale mi aspetto, con le qualità tecniche che si ritrova, più gol e più assist per la squadra”.

Anche Malinovskyi è disponibile e dopo la breve apparizione di Cagliari potrebbe accrescere il proprio minutaggio, magari entrando nel secondo tempo, anche se l'allenatore non esclude un impiego dal primo minuto. A centrocampo, con Miretti avanzato, tornerebbe tra i titolari Masini, mentre sulla fascia difensiva di destra si ripropone il ballottaggio tra il veterano Sabelli e Norton-Cuffy, deludente la scorsa settimana ma alla ricerca di una prova d’appello.

Il Lecce proviene da tre confitte di fila e vanta l'attacco meno prolifico della categoria, pur disponendo di un ottimo centravanti come Krstovic. I salentini esprimono un calcio gradevole e organizzato, ma appaiono piuttosto fragili e non fortissimi fisicamente. I rossoblù potrebbero approfittarne. 

Pierluigi Gambino

La Samp segna subito con Coda, si fa raggiungere e resiste in dieci uomini nell’ultima mezzora

Super User 08 Marzo 2025 399 Visite

 

Poteva andare meglio ma anche molto peggio alla Sampdoria, che impone il pareggio al lanciatissimo Palermo nonostante abbia giocato l'ultima mezzora in inferiorità numerica. Il punto serve a mantenere i blucerchiati in orbita salvezza ma non basta per avvicinare la zona playoff.

La squadra di Semplici sblocca il risultato dopo un solo minuto grazie ad un regalone dell'ex numero uno doriano Audero, il quale, in comodo appoggio, serve clamorosamente Coda (al rientro da titolare dopo mesi di panchina), abile a segnare a porta vuota.

Il primo tempo trascorre con qualche occasione per il Palermo ma anche con parecchie chances per i padroni di casa: peccato che Coda e, soprattutto, Niang manchino nel colpo decisivo. Dopo un paio di tentativi infruttuosi, i rosanero pareggiano al 40': calcio piazzato da destra di Ranocchia, uscita non perfetta di Cragno che respinge proprio verso Pohjanpalo, abile ad infilare nell'angolino a porta sguarnita.

La ripresa è meno spettacolare e le due squadre non affondano i colpi. Al 58' Semplici spedisce sotto le docce Cida, Oudin e Beruatto, piuttosto abulici, inserendo Sibilli, Venuti e Akinsanmiro. Proprio quest'ultimo tre giri d'orologio più tardi, per arrestare la corsa di Di Francesco, lanciatissimo in contropiede verso Cragno, commette una chiara irregolarità da ultimo uomo guadagnandosi un pesantissimo cartellino rosso.

Nell'ultima mezzora la Samp bada principalmente a proteggere il risultato: missione compiuta grazie ad una fase difensiva magistrale, guidata dai nuovi acquisti invernali. Il Palermo ci prova ripetute volte, ma le sue conclusioni vengono sempre murate dall'incrollabile Maginot doriana e nel finale qualche spunto in avanti dei blucerchiati accende perfino la speranza nel colpaccio, che però non arriva. 

Pierluigi Gambino

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