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Spettacoli

‘Buon compleanno Signor G’, al Teatro Verdi lo spettacolo in ricordo di Giorgio Gaber

Super User 16 Gennaio 2025 109 Visite

Sabato 18 gennaio, ore 21:00, al Teatro Verdi di Sestri Ponente andrà in scena ‘Buon compleanno Signor G’, evento in ricordo di Giorgio Gaber per celebrare, con una settimana d’anticipo, il suo 86esimo compleanno.

Gaber era molto legato a Genova e quasi tutti i suoi musicisti erano genovesi, senza dimenticare la lunga collaborazione con il cantautore Gianpiero Alloisio.

Lo spettacolo è nato da un’idea di Federico Sirianni, che da alcuni anni porta in scena con i musicisti storici di Gaber, Gianni Martini e Claudio De Mattei, lo spettacolo “(Più di) 20 anni senza Signor G”.

Oltre a Federico Sirianni, Gianni Martini e Claudio De Mattei che, restituiranno canzoni e monologhi del grande repertorio del teatro-canzone, saranno presenti il presidente della Fondazione Gaber Paolo Dal Bon, che racconterà la sua vita al fianco di Gaber raccontando il Gaber uomo più che l’artista e alcuni ospiti quali il chitarrista Mauro Culotta, autore di numerosi brani per Mina che verrà per l’occasione ricordata per alcune performances con Giorgio Gaber, una proprio a Genova nel 1964 e l’attore Alessandro Bergallo.

Presenta la serata Carlo Barbero.

 

‘Quando noi morti ci risvegliamo’, l’ultimo capolavoro di Henrik Ibsen al Teatro Sociale di Camogli

Super User 15 Gennaio 2025 175 Visite

Sabato 18 gennaio, alle ore 21.00, la grande prosa torna protagonista al Teatro Sociale di Camogli. Va in scena, infatti, “Quando noi morti ci risvegliamo”, l’ultimo testo di Henrik Ibsen, l’autore di “Casa di bambola”. Un vero e proprio testamento, in cui il grande drammaturgo norvegese compie la sintesi suprema della sua visione del rapporto tra arte e vita. 

Ideazione, regia e luci dello spettacolo sono firmate da Rajeev Badhan, che, dopo “Le notti bianche” di Dostoevskij, porta avanti la sua ricerca tra teatro e video. Un taglio registico che mette in luce la portata simbolista del testo. In particolare, è proprio la mescolanza tra video, video live e la scena teatrale che aiuta a riflettere sulla relazione tra arte e vita, sulle aspettative mancate, sulla vocazione artistica, sui rimorsi di una vita forse non pienamente vissuta, sull’arte come realizzazione di sé in quanto forma dell’esserci. Ma anche veicolando la riflessione sulle interferenze delle nuove tecnologie – e in particolare dell’intelligenza artificiale – nella creazione artistica.

Con Rajeev Badhan, Alberto Baraghini, Rebecca Sisti, Elena Strada ed Enrico Malatesta alle percussioni, oggetti e dispositivi sonori.

Prezzi: da 15 € a 27 €. Sono previste riduzioni per Under26/Over65, Soci Amici del Teatro Sociale, GMP, Coop, C.R.A.L. Fincantieri e per chi raggiunge il teatro in treno.

Teatro Carlo Felice, il 2025 si apre con 'La traviata'

Super User 10 Gennaio 2025 243 Visite

 

La stagione lirica 2025 del Teatro Carlo Felice di Genova prende il via con uno degli appuntamenti più attesi: ‘La traviata’, il celebre melodramma in tre atti di Giuseppe Verdi su libretto di Francesco Maria Piave, tratto dal romanzo La Dame aux camélias di Alexandre Dumas figlio. L’opera andrà in scena domenica 12 gennaio alle ore 20:00, inaugurando un programma ricco di emozioni e grande musica.

Un capolavoro della trilogia popolare
Insieme a ‘Rigoletto’ e ‘Il trovatore’, ‘La traviata’ è parte della celebre trilogia popolare di Giuseppe Verdi. Composta nel 1853 per il teatro La Fenice di Venezia, rappresenta un momento cruciale nel percorso artistico del compositore. Il soggetto, ispirato alla vita della cortigiana Marie Duplessis, offrì a Verdi l’opportunità di esplorare temi contemporanei e profondamente umani, affrontando i rischi di censura e critiche morali dell’epoca.
La prima rappresentazione infatti non fu esente da polemiche, ma il fascino de ‘La traviata’ conquistò presto il pubblico, rendendola una delle opere più amate al mondo. La sua rivoluzionaria introspezione psicologica e la coesione tra musica e drammaturgia hanno reso immortale la figura di Violetta Valery e la sua struggente storia d’amore.

Le parole del direttore e del regista
Secondo il maestro Renato Palumbo “Con ‘La traviata’ Verdi sceglie la strada della semplicità. Semplice è la trama, semplice la scrittura musicale. Dietro questa apparente semplicità si nasconde un mondo meraviglioso fatto di solitudine, passione e dolore. Il dolore è presente dalla prima all’ultima nota dell’opera, e il direttore deve narrare e creare questa atmosfera, mettendo in evidenza la forza della parola verdiana”.
Il regista Giorgio Gallione sottolinea che “Verdi pensò ‘’La traviata come un'opera contemporanea: un inno alla vita senza simbolismi, di moderna e ardente interiorità. Con Guido Fiorato abbiamo immaginato un’ambientazione stilizzata, dove dominano vetro e ghiaccio, in un bianco e nero ferito solo dal rosso del sangue e della vita. Forse Violetta muore già nel preludio, e l'opera è un flashback allucinato e visionario”.

Cast e produzione
Il maestro concertatore è il direttore Renato Palumbo, la regia è firmata da Giorgio Gallione, orchestra, coro e tecnici sono dell’Opera Carlo Felice. Le scene e i costumi sono opera di Guido Fiorato, le coreografie a cura della compagnia DEOS, mentre le luci sono ideate da Luciano Novelli. L’allestimento è realizzato dalla Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova. Claudio Marino Moretti è il maestro del coro. Il cast artistico vedrà alternarsi: Violetta Valery, Carolina López Moreno / Elena Schirru; Flora Bervoix, Carlotta Vichi; Annina, Chiara Polese; Alfredo Germont, Francesco Meli / Klodjan Kaçani; Giorgio Germont, Roberto Frontali / Leon Kim; Gastone, Roberto Covatta; Barone Douphol, Claudio Ottino; Marchese d’Obigny, Andrea Porta; Dottor Grenvil, Francesco Milanese; Domestico di Flora, Loris Purpura; Giuseppe, Giuliano Petouchoff; Commissionario, Filippo Balestra.

Date delle repliche
Dopo la prima del 12 gennaio, le repliche si terranno martedì 14 gennaio, mercoledì 15, giovedì 16, venerdì 17 alle ore 20:00; sabato 18 e domenica 19 gennaio, entrambe alle ore 15:00.

 

 

‘Tutti i sogni ancora in volo’, Massimo Ranieri al Politeama Genovese

Super User 08 Gennaio 2025 235 Visite

Dopo il grande successo televisivo del varietà serale “Tutti i sogni ancora in volo”, trasmesso su Raiuno a fine maggio, e la recente fiction Mediaset “La voce che hai dentro”, Massimo Ranieri torna protagonista nei teatri italiani con un nuovo e ricco tour. Un viaggio straordinario tra musica, recitazione, sketch e racconti inediti, in cui l'artista offrirà al pubblico momenti indimenticabili tra celebri brani del passato e nuove canzoni. Tra le tappe del tour, da non perdere gli appuntamenti al Politeama Genovese, previsti per venerdì 10 e sabato 11 gennaio, alle ore 21:00.

Uno spettacolo rinnovato
Il nuovo show, che prende il nome dal titolo dell’album uscito lo scorso anno, “Tutti i sogni ancora in volo”, si presenta con un’inedita veste scenografica e una big band completamente rinnovata. Il repertorio spazierà tra i grandi successi di Massimo Ranieri e brani inediti firmati da alcuni dei più importanti cantautori italiani, tra cui Pino Donaggio, Ivano Fossati, Bruno Lauzi e Giuliano Sangiorgi. Non mancherà “Lettera di là dal mare”, la canzone vincitrice del Premio della Critica al Festival di Sanremo 2022.

Un cast artistico di livello
Lo spettacolo vede la direzione organizzativa del noto producer Marco De Antoniis e la partecipazione di una straordinaria band composta da talentuosi musicisti: Seby Burgio al pianoforte, Giovanna Perna alle tastiere e voce, Pierpaolo Ranieri al basso, Luca Trolli alla batteria, Arnaldo Vacca alle percussioni, Andrea Pistilli e Tony Puja alle chitarre, Valentina Pinto al violino e voce, una sezione fiati d'eccezione con Max Filosi al sax e la voce e il sax di Cristiana Polegri.

L’essenza del tour
Con una produzione musicale curata dal celebre artista internazionale Gino Vannelli, il tour celebra la carriera di Massimo Ranieri, portando sul palco una combinazione unica di musica e teatro. Attraverso aneddoti, sketch e canzoni, lo spettacolo racconta l’evoluzione artistica e umana di un artista che ha saputo emozionare intere generazioni.

 

A Pegli arriva il Circo Cussadié con uno spettacolo pensato per far riflettere sull’importanza della sostenibilità

Super User 07 Gennaio 2025 193 Visite

Tornerà a Genova dal prossimo 11 gennaio - in piazza Mario Rapisardi, nel quartiere di Pegli - il Circo Cussadié con lo spettacolo ‘Astrocirco, missione divertimento’ un progetto edutainment dedicato ai bambini e alle famiglie che unisce scienza e arte di circoteatro attraverso una forma di intrattenimento interattiva e immersiva.

Lo spettacolo, che rimarrà a Pegli fino a domenica 26 gennaio, narra la storia di una missione alla scoperta dello spazio e dei suoi pianeti, un insieme di suggestioni e situazioni divertentissime che coinvolgeranno il pubblico rendendolo protagonista dall'inizio alla fine dello spettacolo.

La prima dell’evento – che ha una durata di circa 2 ore – si terrà sabato 11 gennaio alle 17. Due spettacoli in programma per domenica 12, domenica 19 e domenica 26 gennaio alle 15 e alle 17.30. Venerdì 17, sabato 18 e venerdì 24 gennaio l’appuntamento è alle ore 17 e sabato 25 gennaio l’Astrocirco vi aspetta alle 17.30.

«Dopo il grande successo dell’anno scorso con “Il pescatore di sogni”, dal 11 gennaio il Circo Cussadié torna di nuovo a Pegli, in piazza Rapisardi, con un altro spettacolo pensato per far divertire e insieme riflettere grandi e piccini su quanto sia importante improntare i propri comportamenti individuali alla sostenibilità e al rispetto per l’ambiente e per gli altri – racconta l’assessore comunale al Commercio e alle Tradizioni Paola Bordilli – Un’iniziativa di grande valore educativo e sociale che siamo nuovamente felici di sostenere come Amministrazione e che, facendo volare i più giovani sulle ali della fantasia attraverso il gioco e l’intrattenimento, insegna loro i valori del riciclo, del riuso e dell’economia circolare da mettere in pratica tutti i giorni».

Continua così la collaborazione con AMIU Genova, gli assessorati all’Ambiente e al Commercio del Comune di Genova.

L’obiettivo dello spettacolo - Cirque Cussadié e Andrea Vigano ‘Pistillo’ (comico di Colorado) – è stimolare il pubblico a riflettere sull’importanza della sostenibilità ambientale e sugli impatti che ognuno ha sul pianeta. Lo spettacolo attraverso un viaggio nello spazio racconta dell’incontro tra i protagonisti terresti e alcuni alieni, che tristemente raccontano come i loro pianeti siano stati distrutti dai rifiuti e dall’inquinamento; così che il capitano e il suo accompagnatore rientrando sulla Terra avvertono gli abitanti del pericolo. Durante l’evento viene spiegato come gestire in modo corretto i rifiuti e vengono sottolineati gli aspetti fondamentali del riciclo e del riuso.

«AMIU continua a supportare iniziative che combinano cultura, intrattenimento e valori fondamentali come il rispetto per l’ambiente e la sostenibilità ambientale. Lo spettacolo proposto dal Circo Cussadié rappresenta, infatti, un’occasione per avvicinare e coinvolgere adulti e bambini sull’importanza del riciclo in modo creativo e coinvolgente» ha dichiarato il Presidente AMIU Giovanni Battista Raggi. 

Politeama Genovese, la magia di Cenerentola rivive nel balletto di Luciano Cannito

Super User 06 Gennaio 2025 191 Visite

La favola immortale di Cenerentola torna a incantare il pubblico genovese grazie al balletto in due atti firmato da Luciano Cannito, su musica originale di Sergei Prokofiev. Prodotto da Fabrizio di Fiore e interpretato dai ballerini della Roma City Ballet Company, lo spettacolo andrà in scena giovedì 9 gennaio, ore 20:30. La compagnia, tra le più prestigiose in Italia, è composta esclusivamente da danzatori selezionati con audizioni internazionali, rendendo ogni rappresentazione un autentico capolavoro.

Luciano Cannito, già direttore artistico del corpo di ballo del Teatro San Carlo di Napoli e del Teatro Massimo di Palermo, unisce tradizione e innovazione nella sua visione di Cenerentola. La coreografia mescola momenti di grande spettacolarità a tocchi di comicità e follia, regalando al pubblico un’esperienza emozionante e coinvolgente.

I costumi, curati da Giusi Giustino, direttrice della sartoria del Teatro San Carlo di Napoli, e le scenografie firmate da Michele Della Cioppa, del Teatro dell’Opera di Roma, aggiungono ulteriore fascino alla produzione.

La storia di Cenerentola, con il suo messaggio di speranza e resilienza, continua a conquistare spettatori di tutte le età. Il balletto racconta la forza di una giovane donna che, nonostante le avversità, non smette di credere nei suoi sogni. La magia di Prokofiev, unita alla maestria di Cannito, rende questo spettacolo un viaggio tra sogno e realtà, capace di toccare il cuore di tutti.

Opera, il Teatro Carlo Felice inaugura il 2025 con ‘La Traviata’

Super User 06 Gennaio 2025 217 Visite

La stagione del Teatro Carlo Felice di Genova entra nel vivo con la prima opera del 2025: ‘La Traviata’ di Giuseppe Verdi, capolavoro intramontabile che narra una storia di amore impossibile e tragico. Con quest’opera, Verdi ha sfidato i limiti della moralità borghese e ha rivoluzionato il melodramma dell’Ottocento, rendendolo un pilastro del repertorio operistico internazionale.

La direzione musicale è affidata al maestro Renato Palumbo, mentre la regia porta la firma di Giorgio Gallione, con scene e costumi di Guido Fiorato, coreografie curate da DEOS danse ensemble opera studio, e luci disegnate da Luciano Novelli. L’orchestra, il coro e i tecnici dell’Opera Carlo Felice Genova daranno vita a questa produzione, con il maestro del coro Claudio Marino Moretti.

L’allestimento, prodotto dalla Fondazione Teatro Carlo Felice, promette di emozionare il pubblico; così come gli interpreti di alto livello: Violetta Valery: Carolina López Moreno, Elena Schirru (nelle recite del 14, 16 e 18 gennaio); Flora Bervoix: Carlotta Vichi; Annina: Chiara Polese; Alfredo Germont: Francesco Meli, Klodjan Kaçani (14, 16, 18); Giorgio Germont: Roberto Frontali, Leon Kim (14, 16, 18); Altri interpreti: Roberto Covatta (Gastone), Claudio Ottino (Barone Douphol), Andrea Porta (Marchese d’Obigny), Francesco Milanese (Dottor Grenvil), Loris Purpura (Domestico di Flora), Giuliano Petouchoff (Giuseppe), Filippo Balestra (commissionario).

La prima andrà in scena domenica 12 gennaio; recite fino al 19 gennaio.

Genova, a Palazzo Ducale gli auguri della Baistrocchi alla città

Super User 21 Dicembre 2024 437 Visite

Per la prima volta in 111 anni di storia, la compagnia goliardica Mario Baistrocchi porgerà i suoi auguri di buone feste alla città di Genova con un evento straordinario. L’appuntamento è fissato per domenica 22 dicembre, ore 16:00, presso il Salone del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale. L’ingresso è gratuito fino a esaurimento posti.

Una tradizione che guarda al futuro
La storica compagnia, rinnovata per la stagione 2024/2025 con giovani talenti e un nuovo consiglio direttivo, è pronta a celebrare questo speciale momento di condivisione. Il presidente Ubaldo Borchi ha sottolineato l’importanza dell’evento, “voluto per unire vecchie e nuove generazioni in un’atmosfera di festa”.

Mobilità sostenibile e goliardia
Grazie alla collaborazione con AMT, partner ufficiale del 2024, la compagnia raggiungerà il centro a bordo di un bus elettrico personalizzato con il messaggio “112 anni di Baistrocchi”. Durante il tragitto, gli attori offriranno un’anteprima dello spettacolo, attirando l’attenzione dei passanti. Anche chi si troverà all’interno del salone di Palazzo Ducale potrà seguire l’esilarante viaggio, che sarà proiettato in diretta su un maxi schermo. “Abbiamo già fatto le prove per calcolare i tempi del percorso”, precisa Paolo Colombo, giornalista e deus ex machina della Bai. 

Personaggi e annunci
Non mancheranno alcuni personaggi che hanno fatto la storia della compagnia, dal mitico Signor Bacci ai Ricchi e Poveri, sino ad una “conduttrice” d’eccezione. Concluderà lo show l’immancabile Can Can delle Bluebruttes Vomitables Girls, da sempre il gran finale della Baistrocchi, ballato per la prima volta nel Salone del Maggior Consiglio. Inoltre, sarà annunciato il titolo del nuovo spettacolo 2025.

Appuntamenti teatrali del 2025
Il nuovo spettacolo debutterà il 28 febbraio al Teatro Verdi di Sestri Ponente e sarà replicato il 26 e 27 aprile al Teatro Sociale di Camogli. Tornerà poi a Genova, al Teatro della Gioventù, il secondo e il terzo weekend di marzo. 

Non perdete l’evento del 22 dicembre: un viaggio nella tradizione, nella storia e nell’ironia della compagnia teatrale più longeva d’Italia.

‘Lo schiaccianoci’, il capolavoro di Cajkovskij al Teatro Carlo Felice

Super User 20 Dicembre 2024 318 Visite

‘Lo schiaccianoci’, capolavoro in due atti di Pëtr Il’ič Čajkovskij ispirato al racconto Nußknacker und Mausekönig di E.T.A. Hoffmann, sarà il protagonista del prossimo appuntamento della Stagione Lirica e Balletto 24-25 dell’Opera Carlo Felice di Genova. Il balletto andrà in scena sabato 21 dicembre alle ore 15.00 e alle ore 20.00, e domenica 22 dicembre negli stessi orari.

L’allestimento
A portare in vita questa celebre fiaba natalizia sarà il Armenian National Ballet, sotto la direzione del maestro Karen Durgaryan. La coreografia, firmata da Georgy Kovtun, reinterpreta l’originale di Marius Petipa con elementi innovativi, mentre le scenografie e i costumi di Vjačeslav Okunev promettono di immergere il pubblico in un mondo fiabesco e scintillante. Sul palco si esibiranno l’Orchestra, il Coro di voci bianche e i tecnici dell’Opera Carlo Felice Genova, con la preparazione del Maestro del Coro di voci bianche Gino Tanasini. 

Il cast
Tra i protagonisti spiccano i nomi dei solisti: 

Marie: Elya Aslanyan / Anahit Vasilyan

Prince: Andrei Gukasian / Yura Martirosian

Drosselmeyer: Sevak Avetisyan / Grigor Grigoryan

Fairy: Mariam Garajyan / Tatevik Bolshikyan

Nutcracker: Garegin Babelyan / Vahe Babajanyan

Mouse King: Artashes Hakobyan / Armen Zakaryan

Un capolavoro senza tempo
Composto nei primi anni 90 dell’Ottocento, ‘Lo schiaccianoci’ rappresenta uno dei vertici della produzione di Čajkovskij, già celebre per Il lago dei cigni (1875-76) e ‘La bella addormentat’a (1889). La trama, divenuta iconica, narra le avventure oniriche della giovane Marie, che nella notte di Natale si ritrova a vivere straordinarie peripezie insieme allo Schiaccianoci animato, trasformato in principe, in un viaggio magico nel regno dei dolciumi. La partitura di Čajkovskij, perfettamente in sintonia con il mondo fiabesco della narrazione, è impreziosita dalla sintesi armoniosa tra musica, coreografia e narrazione visiva. 

Il direttore del balletto
Sergey Safaryan descrive questa produzione come unica e dinamica: Il balletto Lo schiaccianoci è stato messo in scena all’Armenian National Opera and Ballet Theatre nel 2021, la premiere ha avuto luogo il 23 dicembre ed è stata accolta da standing ovation da parte del pubblico. Ad oggi, lo spettacolo occupa un posto speciale nel repertorio del Teatro. Sebbene non vi siano cambiamenti nella drammaturgia, il coreografo Georgy Kovtun ha interpretato le danze dei personaggi con mezzi espressivi unici, presentando soluzioni innovative e originali per ogni ruolo. Lo schiaccianoci armeno si caratterizza per il suo dinamismo, soprattutto grazie all’apporto del cast artistico, che proprio come il popolo armeno si distingue per il suo carisma e le vivaci emozioni che porta in scena. Grazie all’uso di colori vibranti, animazioni 3D, scenografie accessibili e tecnologie moderne, è stata creata una produzione frizzante, particolarmente comprensibile e accattivante per un pubblico giovane. Le transizioni di scena nello spettacolo sono fluide e logiche, la teatralità e le profonde espressioni psicologiche si intrecciano senza soluzione di continuità».

Jack Savoretti e Mario Biondi, al Teatro Ivo Chiesa due grandi concerti

Super User 11 Dicembre 2024 368 Visite

Il Teatro Nazionale di Genova ospita due concerti in due serate del prossimo fine settimana: venerdì 13 e domenica 15 dicembre, sul palco del Teatro Ivo Chiesa, le voci e la musica di due artisti internazionali come Jack Savoretti e Mario Biondi.

Parte da Genova, venerdì 13 dicembre alle ore 21:00, il tour teatrale di Jack Savoretti, cantautore rock blues dalla voce ruvida e struggente, che ha venduto oltre 1 milione di copie e collaborato con artisti come Bob Dylan, Shania Twain, Nile Rodgers, Kylie Minogue ed Elisa.

“Io sarò sempre qualcuno di un po’ strano. Uno che canta in inglese ma sogna in italiano”, canta Savoretti (padre ligure e madre polacca) nel brano che apre “Miss Italia”, il suo primo album interamente in italiano, uscito lo scorso maggio per Capitol Records Italy/Universal Music Italia.

Un mix di passione mediterranea e groove britannico spalmato su dodici brani inediti tra cui le hit “Ultime parole” con Natalie Imbruglia e “Bada bing bada boom”, singolo attualmente in radio, in cui duetta con Miles Kane. Tra le chicche del disco la bonus track “Senza una donna”, in cui Savoretti canta con Zucchero, raccogliendo l’eredità di Paul Young in uno dei brani più iconici della musica italiana.

Anche grazie a questi prestigiosi ospiti “Miss Italia” è entrato nella top 10 del nostro paese e ha   riportato il cantautorato italiano nelle classifiche europee, un risultato davvero eccezionale per una lingua, la nostra, che fatica ad uscire dai nostri confini.

Incentrato sulla presentazione del nuovo album, il live al Teatro Ivo Chiesa sarà anche l’occasione per riascoltare alcuni dei suoi brani più amati come “The other side of love”, “The way you said goodbye”, “Love is on the line” e qualche omaggio al cantautorato italiano (Tenco, Battisti, De André) che Savoretti ascoltava da bambino, nei dischi paterni.

Mentre la tournèe teatrale di Jack Savoretti prende il via, quella di Mario Biondi arriva al gran finale. Infatti, il crooner Mario Biondi arriva a Genova dopo un tour 2024 che lo ha fatto viaggiare in oltre 20 paesi del mondo, partecipando ad eventi di altissimo profilo come il London Jazz Festival e il Jazz Open Festival di Stoccarda.

La scelta di concludere il suo viaggio musicale domenica 15 dicembre, ore 21:00, sul palco del Teatro Ivo Chiesa è dettata da un affetto storico e dal prestigio che la capitale ligure ha in ambito musicale. Il cantante catanese, tra le voci più amate dell’ultimo decennio, è pronto a trascinare il pubblico con il suo timbro caldo e graffiante in questa tappa conclusiva del tour che ha registrato già numeri straordinari.

Per questo Crooning Tour Teatri, Biondi ha voluto proporre uno spettacolo elegante ed intimo proponendo alcuni brani iconici della canzone italiana tra cui “Pensiero stupendo”, “E tu come stai?”, “La donna cannone” che vibrano di nuova vita nella sua interpretazione jazz e soul. Non mancano ovviamente i suoi più grandi successi, da “This is what you are” a “Shine on”, riarrangiati ad hoc per tornare all’essenza del loro sound.

Sul palco, Biondi è accompagnato da un trio inedito: Elisabetta Serio al pianoforte, Aldo Capasso al basso e contrabbasso e Francesca Remigi alla batteria.

Una scelta che nasce da un incontro in un contesto davvero speciale come racconta lo stesso Biondi: «L’incontro fra me ed Elisabetta Serio è avvenuto in occasione dell’ultimo tour di Pino Daniele nel 2014 quando ho avuto l’onore di essere ospite in diverse date. Elisabetta era la pianista di Pino, e già all’epoca ci eravamo promessi che avremmo collaborato. Di recente è nata l’idea del trio per il mio tour nei teatri. Ci siamo confrontati a lungo e insieme abbiamo individuato anche gli altri due componenti, Aldo Capasso e Francesca Remigi». 

Info e biglietti
www.biglietti.teatronazionalegenova.it
www.ticketone.it

‘Dove eravamo rimasti’, Massimo Lopez e Tullio Solenghi al Politeama

Super User 10 Dicembre 2024 315 Visite

Mercoledì 11 e giovedì 12 dicembre, ore 21:00, Massimo Lopez e Tullio Solenghi tornano al Politeama Genovese con ‘Dove eravamo rimasti’, spettacolo scritto a sei mani con Giorgio Cappozzo e prodotto da International Music and Arts.

«Questo nostro spettacolo - spiegano gli artisti - propone numeri, sketch, brani musicali, contributi video, con alcuni picchi di comicità come una lectio magistralis di Sgarbi-Lopez, un affettuoso omaggio all’avanspettacolo, il confronto Mattarella-Bergoglio, inseriti nella nostra ormai collaudata dimensione dello show. Ci sarà inoltre un momento emozionante musicale dedicato ad Anna (Marchesini, indimenticata figura femminile del Trio, ndr). Il filo conduttore è quello di una chiacchierata tra amici, la famiglia allargata di cui sopra, che collegherà i vari momenti di spettacolo. Un modo diverso di raccontare le favole. La band del maestro Gabriele Comeglio sarà ancora una volta con noi sul palco, irrinunciabile “spalla” della cornice musicale. L’intento è quello di stupire ed emozionare ancora una volta quei meravigliosi “parenti” seduti giù in platea».

‘Fiera di me’, il tour di Irene Grandi fa tappa al Politeama Genovese

Super User 09 Dicembre 2024 151 Visite

Irene Grandi celebra il suo trentennale con un concerto evento in cui ripercorre la sua lunga storia nel mondo del pop italiano.

Una storia composta da canzoni di successo, collaborazioni, ricerca musicale e un’energia unica, arricchita da un nuovo singolo in uscita “Fiera di me”, che dà anche il titolo al nuovo tour.

Un concerto che rappresenta il “qui ed ora” di Irene, integra i tanti e preziosi frammenti del suo passato, fotografando quello che artisticamente la rappresenta adesso e proiettandola verso un futuro ricco di progetti. Tra ieri e domani, un presente in cui scoprire, ancora una volta, che “è tutto qui”.

L’artista sarà a Genova il prossimo 10 dicembre, ore 21:00, al Politeama Genovese.

Sestri Ponente, al Teatro Verdi un appuntamento con il balletto e la beneficenza

Super User 09 Dicembre 2024 229 Visite

 

Dopo la serata inaugurale dello scorso novembre con l'attore genovese Enzo Paci, Natale in Danza è il nuovo appuntamento del rinato Teatro Verdi di Sestri Ponente.

‘Natale in Danza’, in programma martedì 10 dicembre, ore 20:00, è uno spettacolo ideato e voluto fortemente dal ballerino ed insegnante Alekseij Canepa per celebrare questo Natale all'insegna del balletto classico. Canepa ha scelto per l’occasione il meglio dei balletti delle scuole che hanno aderito all’evento: Studio Danza Alla Poilova, Alyat Danza, Koros Centro Danza, Olympus Ballet, Sulle Ali della Fantasia e Accademia della fantasia.

La serata, resa possibile anche grazie al Comune di Genova e al Municipio Medio Ponente, avrà anche uno scopo benefico: saranno raccolti fondi per il Centro Oncologico Ligure.

Al Teatro Carlo Felice si prova ‘Il cappello di paglia di Firenze’

Super User 04 Dicembre 2024 404 Visite

LE INTERVISTE DI GENOVA3000 

La stagione lirica dell’Opera Carlo Felice prosegue con il terzo titolo in cartellone: ‘Il cappello di paglia di Firenze’, farsa musicale in quattro atti di Nino Rota su libretto proprio e di Ernesta Rinaldi dalla commedia ‘Un chapeau de paille d’Italie’ di Eugène Labiche e Marc Michel’. L’opera sarà in scena venerdì 13 dicembre alle ore 20.00, con repliche domenica 15 dicembre alle ore 15.00 e martedì 17 dicembre alle ore 20.00.

La direzione è affidata a Giampaolo Bisanti, con la regia di Damiano Michieletto, le scene di Paolo Fantin, i costumi di Silvia Aymonino e le luci di Luciano Novelli. La nuova versione dell’allestimento del 2007 della Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova è realizzata in collaborazione con l’Opéra Royal de Wallonie-Liège. Orchestra, coro e tecnici dell’Opera Carlo Felice. Maestro del coro Claudio Marino Moretti.

Il cast si compone di: Marco Ciaponi (Fadinard), Nicola Ulivieri (Nonancourt), Paolo Bordogna (Beaupertuis/Emilio), Didier Pieri (Lo zio Vezinet), Gianluca Moro (Felice), Blagoj Nacoski (Achille di Rosalba/Una guardia), Franco Rios Castro (Un caporale delle guardie), Benedetta Torre (Elena), Giulia Bolcato (Anaide), Marika Colasanto (La modista), Sonia Ganassi (La Baronessa di Champigny), Federico Mazzucco (Minardi).

Il cappello di paglia di Firenze è una delle più celebri opere di Nino Rota. Composta nel 1945 su libretto proprio e della madre Ernesta Rinaldi, l’opera venne rappresentata per la prima volta il 21 aprile del 1955 al Teatro Massimo di Palermo. Con un’ottima accoglienza da parte del pubblico, Il cappello venne presto ripreso in altri teatri italiani da registi affermati come Giorgio Strehler alla Piccola Scala e all’estero. Il libretto è tratto dalla farsa Un chapeau de paille d’Italie di Eugène Labiche e Marc-Michel, del 1851, e si articola in quattro atti. Splendido esempio di esilarante commedia alla francese, la vicenda vede protagonista il giovane Fadinard, che il giorno delle proprie nozze si trova a dover rincorrere per tutta la città un cappello di paglia, imbattendosi in vari personaggi fra travestimenti, gelosie e inganni. Rota sfrutta la drammaturgia di stampo ottocentesco del soggetto per creare una ricchissima rievocazione anche parodica della storia dell’opera, con un brillante ritmo narrativo e musicale nel quale emerge la consistente esperienza cinematografica del compositore.

«Il cappello di paglia di Firenze è un vero e proprio inno alla vita – dice Giampaolo Bisanti – un invito a sorridere e a lasciarsi trasportare dalla leggerezza della comicità. La partitura di Rota è un autentico capolavoro, una piccola gemma musicale novecentesca! Un turbine di note che si intrecciano e si rincorrono, creando un tappeto musicale su cui si muovono i personaggi della commedia. La musica, che in alcuni momenti sembra quasi “danzare”, è capace di evocare una miriade di emozioni, dal divertimento più sfrenato alla malinconia più sottile, passando per momenti di grande lirismo che disegnano suggestioni molto evocative».

Commenta Damiano Michieletto: «Ho accolto insieme allo scenografo Paolo Fantin la sfida che Il cappello di paglia di Firenze propone, quella di inventare una cifra che faccia convivere sia piccoli dettagli sia i grandi momenti di massa, creati dalla presenza del Coro, mantenendo un tono di leggerezza e fluidità costante nello scorrere dell’opera. C’è un oggetto che più di tutti, a mio avviso, rappresenta lo spirito del vaudeville ottocentesco: la porta. La porta come apertura e chiusura, nascondiglio o fuga di personaggi agitati, nervosi, spiazzati dall’imprevedibile. Le porte sono diventate quindi la sintesi del nostro spazio: un’astrazione mobile e continuamente rinnovata dal movimento della scena che si evolve senza pausa assecondando l’andamento circolare della vicenda».

“Natale in Casa Cupiello”, un capolavoro di Eduardo De Filippo al Teatro Duse

Super User 03 Dicembre 2024 200 Visite

Al Teatro Duse di Genova, il mese di dicembre si apre con uno dei grandi classici del teatro italiano: “Natale in Casa Cupiello”, capolavoro di Eduardo De Filippo che torna in scena il 3 e 4 dicembre, ore 20:30. Questa versione monologante ‘cum figuris’ vede l’attore Luca Saccoia nel ruolo di Tommasino, accompagnato da marionette e manovratori professionisti. La regia di Lello Serao arricchisce lo spettacolo con una cifra di contemporaneità, ma non dimentica la magia della tradizione teatrale.

Premiato da numerosi riconoscimenti, tra cui l'Hystrio Twister 2024 e l'Ubu 2023, “Natale in Casa Cupiello” è un omaggio all’opera di Eduardo a 90 anni dalla sua prima messa in scena. L’allestimento si distingue per l’uso delle maschere e dei pupazzi creati dallo scenografo Tiziano Fario, che donano un nuovo respiro alle vicende familiari della famiglia Cupiello, pur mantenendo intatta la magia del testo originale. 

Luca Saccoia e il suo ensemble di manovratori portano in scena un viaggio tra passato e presente, un gioco poetico di piani narrativi e iconici che incanta e coinvolge lo spettatore, facendolo immergere nell’atmosfera unica del presepe. Lo spettacolo è il preludio perfetto per le festività natalizie.

 

Info e biglietti:
Teatro Eleonora Duse, 3 e 4 dicembre, ore 20:30.
Telefono: 010 5342720 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Biglietti: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Flashdance, allo Stadium della Fiumara arriva il musical firmato da Enzo Paolo Turchi

Super User 30 Novembre 2024 332 Visite

A più di quarant’anni dal grande successo del film che ha fatto ballare più generazioni, il Genova Stadium della Fiumara ospiterà uno degli spettacoli più famosi al mondo: Flashdance.

Con le coreografie e la regia di Enzo Paolo Turchi, che ha ripreso la colonna sonora e le canzoni originali su licenza di Theatrical Rights Worldwide, il musical andrà in scena sabato 7 dicembre alle ore 21:00.

Non mancherà il famosissimo brano “What a Feeling”, che nel 1983 vinse l’Oscar come miglior canzone. Il brano, composto da Giorgio Moroder (musiche) e Keith Forsey (testo) e cantato da Irene Cara, scalò le classifiche delle Hit Parade di tutto il mondo, aggiudicandosi molti altri premi tra i quali il Golden Globe.

Tra gli altri brani: “Maniac” di Miche Sembello, “Gloria” di Umberto Tozzi, ma nella versione cantata da Laura Branigan, “Manhunt”, “I love Rock’n Roll”, sono solo alcune delle hit intramontabili della colonna sonora che coinvolgeranno lo spettatore in un susseguirsi di coreografie coinvolgenti che metteranno a tutti addosso una voglia irresistibile di ballare : in poche parole emozione pura!

Prevendite disponibili sul sito: https://www.ticketone.it/

La trama

La diciottenne Alex Owens lavora come saldatrice di giorno e come ballerina in un locale notturno, coltivando il sogno di entrare all'Accademia di Danza di Pittsburgh. La ragazza si allena senza sosta, ma quando si reca alla scuola per partecipare a un'audizione si fa prendere dallo scoraggiamento e rinuncia. Una notte nel locale dove la ragazza si esibisce incontra Nick Hurley, suo capo nella fabbrica.

I due si piacciono, ma Alex non ritiene corretto iniziare una relazione con il proprio capo.

Nei giorni successivi un equivoco personaggio, Carlos, cerca di convincere Alex e la sua amica Jeanie ad andare a lavorare nel suo strip club. Le ragazze rifiutano, ma solo l'intervento di Nick farà desistere Carlos, ormai passato alle minacce.

Alex inizia a frequentare Nick e di lì a breve i due si trovano legati in un'appassionata storia d'amore.

Nel frattempo, Alex apprende di essere stata ammessa a un'audizione dell'Accademia di Danza, tutto questo è stato possibile grazie a una raccomandazione di Nick. Tra mille dubbi si presenta al provino.

Anche se l'emozione le fa sbagliare il primo passo, con coraggio ricomincia e si lancia nella sua trascinante coreografia: un perfetto insieme di danza classica, moderna e breakdance, che le permette di conseguire l'ammissione, realizzando così il sogno della sua vita.

Perché vederlo

Per i nostalgici degli anni Ottanta, per chi ama il genere del musical e la sua energia, per tutti quelli che non si stancano mai di vedere e rivedere il film dell'ormai lontano 1983 e di seguire i sogni di Alex, la protagonista, tra danza e amore.

 

Requiem tedesco al Teatro Carlo Felice con la direzione del maestro Moretti

Super User 27 Novembre 2024 223 Visite

Mercoledì 27 novembre alle ore 20.00, al Carlo Felice di Genova, il Coro del teatro, i solisti Sofia Pezzi (Soprano) e Tiziano Tassi (Baritono) e Antonella Poli e Patrizia Priarone al pianoforte saranno diretti da Claudio Marino Moretti nel concerto Requiem tedesco. In programma Ein deutsches Requiem op. 45 di Johannes Brahms nella versione londinese. 

Brahms iniziò a comporre il suo Requiem tedesco per soli, coro e orchestra nel 1865, dopo una lunga gestazione la prima esecuzione completa si tenne a Lipsia nel 1869. L’anno seguente, Brahms realizzò per la prima londinese del Requiem una versione alternativa nella quale all’orchestra si sostituisce il pianoforte a quattro mani. Si tratta di una composizione di ampio respiro ripartita in sette sezioni, uno dei primi grandi lavori sinfonici di Brahms. I testi, dal Nuovo e dall’Antico Testamento, vennero selezionati e adattati dal compositore per mettere in luce il contrasto tra sofferenza terrena e beatitudine celeste. La musica riunisce alcuni elementi formali classici allo stile personale di Brahms e ad un'espressività melodica, ritmica e timbrica di grande impatto.

Il coro del Teatro Carlo Felice

 

“Il Lago dei Cigni”, al Politeama Genovese l’icona del balletto classico in chiave tecnologica

Super User 26 Novembre 2024 427 Visite

Mercoledì 27 novembre, ore 20:30, al Politeama Genovese arriva "Il Lago dei Cigni", senza dubbio l'opera più celebre e rappresentata al mondo nel repertorio del balletto classico.

Questo capolavoro intramontabile, composto da Čajkovskij, racconta una storia d'amore e di tradimento e la vittoria del bene sul male, con una trama che ha affascinato generazioni di spettatori. La leggenda della principessa Odette, trasformata in un cigno bianco dal malefico stregone Rothbart, e il confronto tra il candore di Odette e l'oscurità della sua nemica Odile, il Cigno Nero, hanno reso la danza di questa produzione uno degli spettacoli più intensi e straordinari del balletto mondiale.

La coreografia de "Il Lago dei Cigni" richiede grande abilità tecnica, precisione e interpretazione emotiva. I celebri pas de deux, in particolare quelli che vedono protagonisti il Cigno Bianco e il Cigno Nero, sono tra i momenti più iconici e riconoscibili della storia della danza, testimoniando la perfezione e la bellezza del balletto classico.

Questa nuova versione dello spettacolo, firmata dal coreografo e regista Luciano Cannito, prende ispirazione dalla versione originale di Marius Petipa, ma offre una lettura completamente rinnovata e all'avanguardia, attraverso l'uso della tecnologia. Grazie alla produzione di Fabrizio di Fiore Entertainment e alla collaborazione con la Roma City Ballet Company, questa edizione promette di essere un'esperienza immersiva e innovativa, con l'uso di effetti speciali e scenografie futuristiche mai visti prima in Italia.

L'esecuzione del balletto sarà ulteriormente arricchita dalla partecipazione di star internazionali di prima grandezza, come Iana Salenko e Dinu Tamazlacaru, che si alternano nei ruoli principali di Odette e Odile, aggiungendo un valore straordinario all'intero spettacolo. La loro presenza accanto ai danzatori della Roma City Ballet Company garantirà un'esperienza di altissimo livello, portando sul palcoscenico l'eccellenza della danza internazionale.

Roma City Ballet Company, una delle compagnie più recenti e promettenti del panorama italiano, è già riconosciuta come una delle formazioni di punta a livello nazionale. Fondata da Luciano Cannito, la compagnia si distingue per la selezione di artisti di talento provenienti da audizioni internazionali e per la qualità delle produzioni sceniche, che vedono la collaborazione con scenografi e costumisti di fama mondiale. Ogni spettacolo è un evento che unisce la tradizione della danza classica alla modernità delle più avanzate tecnologie visive, creando un connubio unico di arte e innovazione.

Luciano Cannito, regista e coreografo, è uno dei nomi di spicco della danza italiana. La sua direzione artistica ha trasformato la Roma City Ballet Company in una realtà di eccellenza, capace di attirare l'attenzione del pubblico e degli esperti del settore. La sua visione artistica e la sua attenzione alla qualità in ogni aspetto della produzione fanno di questa versione de "Il Lago dei Cigni" un evento imperdibile per gli appassionati di balletto.

Sestri Ponente, Enzo Paci inaugura la nuova gestione del Teatro Verdi

Super User 23 Novembre 2024 341 Visite

Entra in teatro passando dal fondo della platea. Veste i panni di Mattia Passadore, il cinico e ironico personaggio che lo ha reso popolare grazie alle partecipazioni alla trasmissione di Italia 1 “Colorado”.

Si agita nervosamente nello stretto spazio che divide le file di poltrone, urtando contro le ginocchia degli spettatori, alla ricerca di un bagno: “L’ho tenuta per tutto il tempo”. Fa battute irriverenti verso il pubblico che ricordano i primi anni del grande Paolo Villaggio, che ha interpretato nella fiction Rai “Com’è umano lui”. “Mi ha scelto la figlia, Elisabetta”, spiegherà poi durante la serata.

Inizia così lo spettacolo di Enzo Paci che ha dato il via alla nuova gestione del Teatro Verdi di Sestri Ponente. Non è stata una riapertura semplice: “Purtroppo, non lo abbiamo trovato in buone condizioni. Ci stiamo lavorando giorno dopo giorno per migliorarlo. La prossima volta che verrete, troverete qualche altro lavoro finito”, dice il patron Totò Miggiano, che coglie l’occasione anche per ringraziare il vice sindaco Pietro Piciocchi, seduto in platea, per il sostegno ricevuto dal Comune di Genova.

Una volta raggiunto il palco, sul quale si muove come Beppe Grillo, Paci tiene a precisare che non è diventato ricco, anche se ha fatto alcune fiction: per tutti è il commissario Mauro Bacigalupo in Blanca. E spiega: “Fanno grano pesante solo gli attori fighi, come Raul Bova e Gabriel Garko”.

Poi, racconta la sua infanzia. “A scuola ero stalkerizzato. Mio padre mi portò in una palestra per imparare la boxe. ‘Sei troppo buono! Picchia, a papà’, mi diceva”. Ma un giorno sferra un cazzotto ad un compagno che gli si era avvicinato solo per chiedergli l’ora. “Ci rimasi malissimo”. Il genitore gli insegnò la rivalsa ma anche la resa: “Un giorno gli feci vedere una foto di una compagna bellissima che mi piaceva. ‘Arrenditi!’, mi disse”.

Gran parte dello spettacolo è dedicato al suo passato da fruttivendolo nel negozio di famiglia. “Una vita impossibile: andavo a letto alle 10 di sera per alzarmi alle 3 di notte. Non esisteva il divertimento”. E Le sue sono battute diventano al vetriolo contro la maleducazione di alcuni clienti: “Mi chiedevano i fagiolini a numero”.

Lo show è intervallato dalle canzoni, tutte in inglese, della moglie Romina Uguzzoni, vero spettacolo nello spettacolo. C’è spazio anche per uno sketch di coppia, nel quale Paci interpreta una signora non più giovanissima in cerca di esperienze sessuali.

A proposito di sesso, il comico 51enne non ha risparmiato battute contro i rapporti tra persone della terza età. E, pensando alle donne mature rifatte e agli arzilli ometti di oggi, ha detto di rimpiangere gli anziani “saggi” di un tempo. Non tutti applaudono. Ma diventano corali gli applausi finali. Perché lo spettacolo è piaciuto al pubblico di tutte le età.

Unico neo della serata: il parcheggio chiuso, seppur annunciato come aperto.

 

Il vice sindaco Pietro Piciocchi e Enzo Paci

Al Teatro Sociale di Camogli va in scena “Vespe d’artificio”, di e con Luigi Maio

Super User 22 Novembre 2024 1442 Visite

Domenica 24 novembre, alle ore 17:00, Luigi Maio torna al Teatro Sociale di Camogli con la sua opera “Vespe d’artificio”. Vulcanico e incontenibile come sempre, Maio, questa volta, si misura con il Futurismo. E non solo. 

Musicattore per sua originale e scherzosa definizione, Premio dei Critici di Teatro, Premio Dante Alighieri 2021 del CISI, Testimonial UNICEF per aver avvicinato anche i giovanissimi al suo “Teatro musicale da camera”, nonché Rappresentante in Italia della Fondation Igor Stravinsky di Ginevra quale massimo interprete della “Storia del Soldato”, Luigi Maio ha voluto restituire al Futurismo un’inedita veste ludica. Scrivendo, musicando e interpretando l’opera post-futurista “Vespe d’Artificio”, Maio, da ‘petroliniano’ incallito, ha rivendicato un posto per Ettore Petrolini nell’Olimpo dei grandi protagonisti del Novecento, accanto a Stravinsky, Picasso, Pirandello, Marinetti, etc. Nel corso del suo divertente spettacolo, infatti, vedremo i gloriosi fantasmi di Stravinsky e dell’autore dei “Salamini” ‘dialogare’ tra loro e rievocare, in un’appassionante rassegna, le gesta dei futuristi.

“Più che aeroplani rombanti, mi sembrano vespe ronzanti!”. Questo il giudizio espresso dal compositore russo nei confronti dei ‘colleghi’ futuristi: diciamo ‘colleghi’, in quanto Stravinsky fu coinvolto in gioventù nella folle bagarre di quel bellicoso movimento. Così Maio, cercando un insigne testimone per quest’ironica rievocazione futurista, ha ‘scomodato’ il genio di San Pietroburgo, per strapparlo alla pace ultraterrena e calarlo – novello Dante – nel girone tutto mondano delle futuristiche ‘Malebranche’, capitanate dal vulcanico Filippo Tommaso Marinetti alla testa di militanti d’Avanguardia del calibro di Sant’Elia (l’architetto futurista), di Russolo e Pratella (i musicisti del Futurismo), dell’eclettico Savinio, del poeta Cangiullo, del pittore Depero e dell’estroso Balla, a cui Stravinsky dedicò il balletto “Fuochi d’Artificio”.

Definito inedito esempio di opera teatral-cameristica sul movimento marinettiano, “Vespe d’Artificio” nasce dalla crasi tra il succitato balletto e la bonaria critica che Stravinsky rivolse ai ‘ronzanti’ futuristi… e al loro ‘vespaio’ creativo. Alle pungenti frecciate lanciate dall’autore di “Petruška”, fanno eco le salaci battute di Ettore Petrolini il quale, col suo inimitabile stile d’avanspettacolo, condivideva col grande Igor lo stesso ironico – e distaccato – punto di vista nei confronti di quell’esercito in bombetta, di quel creativo e provocatorio plotone armato di entusiasmo e «parole in libertà».

“Vespe d’Artificio” non vuole essere altro che un divertissement sugli aspetti scanzonati e meno noti del Futurismo, la cui luce, innovativa e provocatoria, fu oscurata fatalmente dalla sinistra ombra del conflitto mondiale. Un pirotecnico susseguirsi di colpi di scena, dalla narrazione di aneddoti sulle “Candid Camera” ante litteram improvvisate da Marinetti e Cangiullo durante le loro performances, ai virtuosismi attorali e canori di Luigi Maio, coadiuvati dalla perizia pianistica di Enrico Grillotti (a cui sono affidate le musiche originali dello stesso Musicattore, alternate a suggestioni stravinskiane e citazioni della “Guerra Lampo” di Groucho Marx e dei petroliniani “Conte d’Acqua Fresca” e “Fortunello”).

“Vespe d’Artificio” è valso a Luigi Maio il Premio Arte e Cultura Ettore Petrolini 2002 quale più originale interprete dell’illustre Vate del teatro comico italiano, di cui quest’anno ricorre il 140° della nascita. Lo spettacolo si ricollega idealmente anche al ciclo dedicato a Gilberto Govi promosso dal Teatro Sociale di Camogli giacché, a fine rappresentazione, lo spettatore potrà riscoprire un altro grande genovese, Giuseppe Marzari, umorista, comico, attore e dicitore, attivissimo in pieno boom futurista, riproposto da Luigi Maio per le inedite valenze petroliniane di questo illustre e singolare artista cittadino.

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