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Spettacoli

Davide Livermore confermato direttore del Teatro Nazionale di Genova

Super User 12 Settembre 2023 759 Visite

"Complimenti a Davide Livermore per il rinnovato incarico di direttore del Teatro Nazionale di Genova. Regista di chiara fama, manager e artista poliedrico, Livermore si è legato profondamente alla città contribuendo negli ultimi anni a proiettare la Liguria nel panorama culturale internazionale e aprendo le porte di Genova ai più grandi nomi del settore. La scelta del Consiglio di amministrazione conferma che la strada tracciata è quella giusta e che verrà seguita per altri cinque anni. Comune di Genova e Regione Liguria sostengono il progetto del Teatro Nazionale con l'obiettivo di accrescere la ritrovata centralità di Genova, investendo anche sulle potenzialità del teatro come luogo di sviluppo strategico e promozione sociale". Così il sindaco di Genova Marco Bucci e il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti in seguito alla riconferma di Davide Livermore alla guida del Teatro Nazionale di Genova.

Camogli, presentati gli spettacoli in programma al Teatro Sociale fino a dicembre

Super User 05 Settembre 2023 2217 Visite

Una media di oltre tre appuntamenti a settimana, appartenenti a varie forme di spettacolo dal vivo, e una nuova serie di iniziative collaterali che mirano a un’apertura pressoché quotidiana del teatro. La stagione settembre-dicembre 2023 del Teatro Sociale di Camogli, Fondazione ONLUS presieduta da Maurizio Castagna, è in continuità con le precedenti ideate dal sovrintendente e direttore artistico Giuseppe Acquaviva, ma è anche ricca di tante novità.

La continuità è data dal ritmo del cartellone, come sempre molto serrato, e dalla varietà dei generi di spettacolo proposti; quella multidisciplinarità che, insieme ad altri parametri di tipo gestionale e amministrativo, ha permesso al Teatro Sociale di Camogli di ottenere il riconoscimento da parte del MIC quale organismo beneficiario del Fondo Nazionale per lo Spettacolo dal Vivo (ex FUS).  Un risultato storico, per il “Sociale”, che è ora un teatro non solo sostenuto dallo Sato, ma anche dotato di un profilo e un’identità di livello nazionali.

“La prossima stagione del Teatro Sociale di Camogli sarà ricca di spettacoli e appuntamenti imperdibili, a conferma della grande qualità dell’offerta culturale che questa storica istituzione ligure è in grado di presentare al pubblico”, commenta il presidente della Regione Liguria e assessore alla Cultura, Giovanni Toti.

“Il cartellone è ampio e vario: si va dalla prosa al jazz, dalle riflessioni sui temi di attualità agli spettacoli dedicati ai ragazzi, per non parlare della selezione dei maggiori successi dell’indimenticato Gilberto Govi. La rassegna dedicata al maestro genovese si aprirà con i “Maneggi per maritare una figlia”, spettacolo che vedrà sul palco attori d’eccezione come Tullio Solenghi ed Elisabetta Pozzi. Il Teatro Sociale di Camogli – conclude il Presidente – è una risorsa preziosa per tutto il tessuto culturale del territorio: come Regione, siamo orgogliosi di aver contribuito alla sua riapertura”. 

Anche nei prossimi mesi, dunque, il pubblico del Teatro Sociale di Camogli avrà un’ampia possibilità di scelta tra titoli di prosa, di cabaret, di danza, concerti di musica classica, di musica popolare e di jazz. Oltre a poter venire a teatro con tutta la famiglia, la domenica pomeriggio, in occasione degli spettacoli del Teatro Ragazzi, una programmazione rivolta anche alle scuole, curata, anche quest’anno, da Maria De Barbieri. Confermate anche due iniziative che finora hanno avuto molto successo, per la possibilità che offrono di vivere il teatro in modo più informale: l’Aperitivo a Teatro del venerdì, una formula che permette di assistere allo spettacolo sorseggiando un aperitivo negli splendidi Palchi del “Sociale”, e i Concerti Aperitivo della domenica alle ore 12.00, dedicati ai capolavori della musica da camera, eseguiti dopo un raffinato aperitivo servito nel Foyer.

Apre la Stagione, venerdì 15 settembre alle ore 19.30, il batterista Steve Gadd in trio con il sassofonista Michael Blicher e il mago dell’organo Hammond Dan Hemmer: una leggenda vivente, Gadd, che nel suo curriculum vanta collaborazioni con musicisti come Paul McCartney, Eric Clapton, Simon & Garfunkel, solo per citarne alcuni. Un’inaugurazione che è il biglietto da visita del livello degli artisti in cartellone.

Segue, a grande richiesta, il ritorno dei “Maneggi per maritare una figlia” con Tullio Solenghi ed Elisabetta Pozzi (24, 25 e 26 settembre), lo spettacolo, prodotto dal Teatro Sociale di Camogli, che ha spopolato nel 2022, imponendosi come uno dei maggiori successi teatrali degli ultimi anni in Liguria. Il cavallo di battaglia goviano apre il II Festival Gilberto Govi e la maschera genovese, una rassegna che rende omaggio al grande attore genovese e che prevede: altre due celebri commedie di Govi, “Pignasecca e Pignaverde” (7 e 8 ottobre, Compagnia “I Villezzanti”), “Quello bonanima” (14 e 15 ottobre, Compagnia Genova Spettacoli); la proiezione nel Ridotto, a ingresso libero, di due film con Govi protagonista, “Colpi di timone” (5 ottobre) e “Che tempi!” (12 ottobre), presentati da Marco Salotti, già docente di Storia e Critica del Cinema presso l’Università di Genova; le riprese, in teatro, di una puntata speciale della fortunata trasmissione di Primocanale “Liguria Ancheu” (6 ottobre), tutta incentrata su Govi. Queste due ultime proposte fanno parte delle tante novità della stagione settembre-dicembre 2023.

Al di là della valorizzazione della figura di Govi, che porta avanti un progetto avviato l’anno scorso, la proposta del Teatro Sociale di Camogli, per quanto riguarda la prosa, è come sempre attenta ai diversi linguaggi del teatro moderno: il 29 ottobre si dà voce al teatro di impegno civile con “Mio padre, un magistrato”, di e con Clara Costanzo, tratto dal libro scritto dalla figlia di Rocco Chinnici, magistrato simbolo della lotta alla  mafia, ucciso da Cosa Nostra esattamente quarant’anni fa; il cabaret ha un suo primo momento il 3 novembre con Paolo Migone, graffiante comico livornese, tra i volti più noti di Zelig, che a Camogli presenta “Completamente spettinato”, il suo nuovo spettacolo; l’11 novembre va in scena uno dei titoli più originali e accattivanti dell’intero cartellone: “Cetra una volta”, uno spettacolo di sketches e canzoni in cui i Favete Linguis, ovvero Stefano Fresi, Toni Fornari ed Emanuela Fresi, celebrano il memorabile Quartetto Cetra; ancora cabaret, poi, con uno dei più bravi imitatori della TV italiana, Claudio Lauretta, che darà prova del sue capacità trasformistiche nello spettacolo “Nei loro panni” (17 novembre). 

Per quanto riguarda il Teatro Ragazzi, gli spettacoli in cartellone da settembre a dicembre saranno quattro: “Pippi Calzelunghe” (12 e 13 novembre), “Costellazioni” (3 e 4 dicembre), “In viaggio con il piccolo principe”, spettacolo per i 70 anni dalla prima pubblicazione del celebre libro di Saint-Exupéry (8 dicembre), e “Mr. Hat” (13 dicembre).

Dopo quello di Steve Gadd, altri grandi nomi impreziosiscono la programmazione jazz: Paolo Fresu & Uri Caine (27 ottobre) – un trombettista e un pianista che non hanno bisogno di presentazioni – che reinventeranno alla loro maniera brani classici, canzoni evergreen e gli standard jazz più famosi; Fabrizio Bosso, un altro dei migliori trombettisti italiani, che, insieme al batterista Lorenzo Tucci, darà vita a un originale mix sonoro intitolato “Drumpet” (24 novembre), con il sostegno di Daniele Sorrentino al contrabbasso; Juanjo Mosalini (1 dicembre), uno dei maggiori bandoneonisti di oggi, che a Camogli sarà il frontman del Progetto Piazzolla Quintet; i Five Winds (15 dicembre), un gruppo italiano di fiati che ha saputo creare un tipo di jazz originale e di presa immediata; e infine Dado Moroni (22 dicembre), genovese, star del pianismo jazz internazionale, che a tre giorni dal Natale improvviserà sui più noti canti natalizi in un concerto, da non perdere, il cui titolo dice già tutto: “Blue Christmas”.

Per gli appassionati di musica classica il nuovo cartellone offre tre serate di assoluto prestigio: l’Orchestra Filarmonica Italiana (4 novembre), con solista al pianoforte e maestro concertatore il camoglino Andrea Bacchetti, in un programma che affianca due capisaldi del repertorio per pianoforte e orchestra: il Concerto in Re maggiore di Haydn e il Concerto n. 24 in do minore K. 491 di Mozart; i Kyiv Virtuosi (25 novembre), uno degli ensemble più prestigiosi dell’Ucraina, qui nella formazione per soli archi, con solista al violoncello lo stesso direttore, Dmitry Yablonski, più volte candidato ai Grammy Awards, e al violino Janna Gandelman, che onorerà la scuola violinistica italiana interpretando un concerto di Vivaldi; l’Ensemble 16032 (2 dicembre), formato interamente da musicisti camoglini di carriera nazionale e internazionale, impegnato in una gemma del repertorio cameristico del Novecento, il Sestetto per quintetto di fiati e pianoforte di Francis Poulenc. Il concerto sarà l’evento culminante di un “ciclo Poulenc” che l’Ensemble 16032 proporrà in gran parte all’interno dei Concerti Aperitivo della domenica (15 e 19 ottobre, 12 novembre) come omaggio al compositore francese nel sessantesimo anniversario della sua scomparsa.

I Concerti Aperitivo domenicali faranno anche da “contenitore” per cinque appuntamenti dedicati alla musica per archi e pianoforte di Brahms (8 ottobre, 19 e 26 novembre, 3 e 10 dicembre), uno dei vertici assoluti della musica da camera di tutti i tempi; protagonisti, il Duo Max Planck (Francesca Giordanino, violino, e Marco De Masi, violoncello) e il pianista Simone Sammicheli, con l’eccezione del primo concerto del ciclo in cui al pianoforte siederà Clarissa Carafa. Il Duo Max Plack, inoltre, si esibirà da solo in un programma ideato apposta per il Teatro Sociale di Camogli, intitolato “Portraits” (5 novembre).

Sempre per chi ama i classici, ecco un appuntamento che mette insieme Shakespeare, la musica di Čajkovskij e la danza sulle punte adattata a tempi moderni: il balletto “Romeo e Giulietta”, una creazione originale del Balletto di Milano, coreografie e costumi di Federico Veratti, scenografia di Marco Pesta, in scena il 26 e il 27 novembre (recita per le scuole). Ancora danza, ma di tutt’altro genere, il 16 e il 17 dicembre con “An Irish Christmas Tale”, una sorta di musical natalizio, calato in atmosfere dickensiane, ideato e interpretato dalla compagnia di danze irlandesi Gens d’Ys.

A partire da questa Stagione il Teatro Sociale di Camogli dà ancora più spazio alla musica popolare genovese e ligure, nonché alle realtà musicali locali: i pionieri della musica folk nostrana, I Trilli, vengono ricordati a 50 anni dalla loro nascita come duo nel concerto-spettacolo I Trilli una storia genovese (13 ottobre), in cui salirà sul palco anche Vladimiro Zullo, figlio di Pippo; il Teatro Sociale di Camogli, poi, da quest’anno apre le porte alla Filarmonica “G. Rossini” di Recco, che il 21 ottobre guiderà gli ascoltatori in un viaggio nella musica per banda attraverso le epoche e, quindi, ritornerà per festeggiare musicalmente il Natale nel Concerto Aperitivo del 17 dicembre. A proposito di musica legata alla Liguria, infine, non si poteva lasciare da parte la scuola genovese dei cantautori, omaggiata il 10 novembre da un’elegantissima cantante, Anna Maria Castelli, insieme all’Adrian Fioramonti Trio.

La Stagione Settembre – Dicembre 2023, però, non sarà solo spettacolo, ma anche approfondimento. Tra le novità di quest’anno, infatti, due cicli di incontri nel Ridotto del Teatro Sociale, sempre di giovedì alle 17.30, a ingresso libero, che proseguiranno nel 2024. Il primo, a cura del M° Giulio Odero, sarà una sorta di viaggio a trecentosessanta gradi nell’universo della musica (19 ottobre, 2, 16 e 30 novembre); il secondo, a cura del critico e musicologo Roberto Iovino, in collaborazione con Nicole Olivieri e Ines Aliprandi, affronterà l’affascinante legame tra musica e poesia concentrandosi su alcune figure di poeti italiani legati in vario modo all’arte dei suoni (26 ottobre, 23 novembre, 21 dicembre). 

Il Teatro Sociale Camogli è sostenuto dal MIC-Direzione Generale dello Spettacolo, dalla Regione Liguria, dal Comune di Genova, dalla Città Metropolitana di Genova e dal Comune di Camogli.

La Fondazione ringrazia Fondazione Compagnia di S. Paolo, Banca Passadore, Fondazione Carige, Trenitalia, Coop-Liguria e il Media Partner Primocanale per il loro importante contributo all’attività del Teatro Sociale Camogli. 

Prezzi: da 10 € a 35 €. Sono previste riduzioni per Under 26/Over 65, soci Coop e GPM e per chi si reca a teatro in treno.

 

Biglietterie 

- Biglietteria del Teatro Sociale, dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12 e un’ora prima degli spettacoli. Tel.: 0185-1770529 . E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

- Pro Loco di Camogli, negli orari di apertura. Tel.: 0185-771066. E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

- Pro Loco di Recco, negli orari di apertura. Tel.: 0185-722440. E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

- Hotel Cenobio dei Dogi. Tel. 0185-7241

- www.vivaticket.com  (prevendita)

“Rapallo Opera InFestival”, il Barbiere di Siviglia a Villa Tigullio

Super User 12 Agosto 2023 955 Visite

Nell’ambito della rassegna “Rapallo Opera InFestival”, il 14 agosto, alle 21:15, il teatro all’aperto di Villa Tigullio ospiterà Il Barbiere di Siviglia di Gioacchino Rossini.

A dirige l’Orchestra sinfonica delle Terre Verdiane e il coro dell‘Opera di Parma sarà il maestro Stefano Giaroli, la regia è di Alessandro Brachetti, scenografia è di Carlo Guidetti, costumi di Artemio Cabassi. direttore artistico Roberto Sèrvile.

Personaggi e interpreti: Figario, William Allione; Rosina, Maria Koziova; Il conte d’Almaviva, Matteo Tavini; Bartolo, Filippo Polinelli; Basilio, Roberto Dettori; Fiorello, Raffaello Bellavista; Berta, Simona Ritoli; Ambrogio, Alessandro Garuti (mimo).

È richiesta la prenotazione ed è possibile acquistare i biglietti in prevendita presso la libreria Agorà o scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. . Costo biglietto 30 euro (ridotto 25 euro).

Dubbing Glamour Festival: a Palazzo Ducale il contest per giovani talenti

Super User 06 Agosto 2023 1562 Visite

 

Le giurie del Dubbing Glamour Festival, contest nato a Portofino nel 2019 quale spin off di ActorsPoetryFestival, si arricchiscono ad ogni debutto di grandi nomi dello star system, quali Giancarlo Giannini, Annalaura Carano, Rossella Izzo intorno al centro nevralgico del progetto sul mercato del lavoro degli attori e degli autori che già da 12 anni mette in contatto i talenti con produttori cinematografici e di opere audiovisive di rilievo mondiale.  

Emergenti e professionisti, selezionati da prestigiose commissioni e case di produzione, fra cui Warner Bros, SIAE - Società Italiana degli Autori ed Editori, AIDAC (Associazione Italiana Dialoghisti Adattatori Cinetelevisivi) e Pumaisdue, concorrono da tutta Italia per aggiudicarsi premi in denaro e contratti nei settori cinema, teatro, doppiaggio, audiolibri.  Con il sostegno del MIC Ministero della Cultura - Direzione Generale del Cinema e dell’Audiovisivo, Regione Liguria, Comune di Genova - Genova Città dei Festival e il riconoscimento di EFFE label (European Festival Association), il Dubbing Glamour Festival 5th si configura come importante motore di professionalità artistica. Apre l’edizione 2023 con un’azione di sistema programmata in spettacoli, proiezioni, conferenze, tavola rotonda, masterclass, talk show, speed date, contest, il cui successo la direttrice artistica Daniela Capurro (di formazione ronconiana) attribuisce ad un eccezionale lavoro di squadra.

Fra il 26 e il 27 agosto, il Palazzo Ducale di Genova diventa un palcoscenico aperto per i concorrenti che si sfidano a colpi di monologhi, self - tape e Dubbing Battles davanti al pubblico. Per il Centenario di Warner Bros la competizione è aperta anche ai dialoghisti e supportata dal DLCM Dipartimento di Lingue e Culture Moderne. I prestigiosi premi vengono assegnati ai migliori talenti, scelti fra 150 partecipanti circa, da una Giuria composta da Annalaura Carano (Director of Theatrical Dubbing, Warner Bros. Entertainment), Eugenio Pallestrini (Presidente del Museo dell’Attore),  Massimiliano Fasoli (già direttore di Cult Network Italia e vice direttore di Mediaset), Roberto Silvestri (Conduttore di Hollywood Party), Francesco Vairano (presidente AIDAC Associazione Dialoghisti Adattatori Cinetelevisivi, direttore di doppiaggio), Toni Biocca (Vice presidente AIDAC, dialoghista adattatore di Breaking bad), Rossella Izzo (regista di un centinaio di Film RAI ENDEMOL, direttrice di doppiaggio, doppiatrice, attrice), Ennio Coltorti (attore, doppiatore, regista). Fra gli ospiti: Hal Yamanouchi, Doriano Fasoli, Franco Porcarelli (RAI), Mariangela D'Abbraccio, Jun Ichikawa.

I giovani entrano così a contatto con i loro futuri datori di lavoro nei settori di interesse, tutti legati ai canali lavorativi che ruotano intorno alla voce degli attori e degli autori performer. Durante il festival il perfezionamento professionale è assicurato da incontri, masterclass, workshop, conferenze con i grandi protagonisti della scena e del cinema.  Fra i percorsi formativi sul mestiere dell’attore, si segnalano la Masterclass per dialoghisti di Toni Biocca (presidente Commissione Cinema SIAE- Aula Magna dell’Università di Genova), la Masterclass di doppiaggio a cura di Francesco Vairano e quella di Ennio Coltorti e, infine la Masterclass di recitazione a cura di Rossella Izzo, grande regista cinetelevisiva che selezionerà 25 allievi fra i concorrenti del DGF. Deadline iscrizioni: 20 agosto 2023.

“Ridi pagliaccio, 12 storie tristi”, il concerto-racconto di Fabrizio Lamberti al Palco sul Mare Festival

Super User 01 Agosto 2023 813 Visite

Oltre trentacinque anni di carriera, una vita vissuta al ritmo di battute da cabaret, tra pianoforte, testi e prestigiose collaborazioni, Fabrizio “Pippo” Lamberti torna in scena con il suo nuovo spettacolo “Ridi Pagliaccio - 12 storie tristi”. Uno show autentico, dinamico, ricco di immagini e note in esclusiva per Palco sul Mare Festival, giovedì 3 agosto alle 21:30 in Villa Durazzo Bombrini a Cornigliano.

Musicista, attore e autore comico, Lamberti in questo spettacolo fa respirare in piena autonomia la qualità del suo background artistico, dimostrando di essere un grande musicista e compositore oltre che un navigato storyteller. In “Ridi Pagliaccio” c’è tutto. Non un semplice show, ma un concerto-racconto in bilico tra il mondo del melodramma e quello del pop/rock, ma anche l’occasione per apprezzare i virtuosismi del protagonista, fondatore insieme a Claudio Nocera degli storici Cavalli Marci. Sul palcoscenico solo l’artista e il pianoforte a raccontare aneddoti, ricordare i tempi passati, le 12 storie tristi del sottotitolo altro non sono che il racconto di una serie di disastri e imprevisti esilaranti avvenuti sui palchi nobili di tutto il mondo. Il variegato mondo dell’opera lirica ed il suo “dietro le quinte” disegnano un universo insospettabilmente divertentissimo.

Dalle emozioni all’ironia, il musicista genovese ripercorre le tappe di una carriera al fianco di artisti del calibro di Roberto Vecchioni, Fiorella Mannoia, Angelo Branduardi, Eros Ramazzotti, Eugenio Finardi, Pierangelo Bertoli, Gregory Darling, e tra un brano e l’altro rivela i retroscena di questo mondo “abbagliante” vissuto come direttore musicale. E poi spazio agli anni di lavoro con i Cavalli Marci, gruppo comico, di cui è stato attore e direttore, fondato con Claudio Nocera e noti al grande pubblico per quel loro stile veloce, cinico e irresistibile.

Una grande prova d’attore per Lamberti che, tra una risata e l’altra, accompagna riflessioni e considerazioni sulle scelte, le opportunità che il mestiere dell’artista si porta in dote. Situazioni imbarazzanti e grottesche realmente vissute sul palco e nel backstage, con un unico intento: ridere insieme!

“Canzoni”, l’orchestra del Carlo Felice e il maestro Pierobon incantano Rapallo

Super User 31 Luglio 2023 1226 Visite

Cinque minuti di applausi. Così gli oltre 400 spettatori hanno dimostrato il loro apprezzamento per “Canzoni”, il concerto che ieri sera a Villa Tigullio l’orchestra del Teatro Carlo Felice ha eseguito con la direzione del vulcanico Marco Pierobon. 

Il maestro, nella doppia veste di direttore e di solista alla tromba, ha guidato l’orchestra con maestria e disinvoltura, regalando anche momenti divertenti durante la descrizione dei brani che andava a dirigere. Di alta qualità gli arrangiamenti, ben adattati alla formazione musicale, che hanno permesso di passare da un brano all’altro in modo armonico.

Il programma si è aperto con la celebre Bohemian Rhapsody, di Freddie Mercury, brano tra i più celebri dell’intera produzione dei Queen. A seguire, una selezione di pezzi dal repertorio degli anni ’50 e ’60, un periodo storico in cui la canzone diventa un fenomeno di massa.

Tra i nomi più influenti del Novecento sono stati scelti Carlos Gardel, con le sue melodie tangheggianti senza tempo; Frank Sinatra, primo grande crooner newyorkese che diede inizio a un vero e proprio nuovo filone stilistico; Andrew Lloyd Webber, compositore britannico che ha creato alcuni tra i musical di maggior successo. Ampio spazio è stato dato anche al mondo del cantautorato italiano, che ha visto in Genova uno dei centri di più intensa creatività.

Tra i cantautori il cui nome è indissolubilmente legato a Zena, sono stati eseguiti (in ordine alfabetico di autori e titoli) musiche di Fabrizio de André, Luigi Tenco (la sua “Mi sono innamorato di te” eseguita dal solista Stefano Ammannati al basso tuba ha raggiunto il momento più alto dell’intera serata), Bruno Lauzi, Paolo Conte, Umberto Bindi, Sergio Endrigo, Gino Paoli e molti altri ancora.

“Un ringraziamento particolare al sovrintendente del Carlo Felice, Claudio Orazi, che da anni promuove la musica classica e non solo, anche fuori dal Teatro tradizionale, avvicinando trasversalmente le persone alla cultura e a quel linguaggio universale che solo la musica è in grado di esprimere”, è stato il commento del sindaco Carlo Bagnasco.

Da sinistra: l'assessore Antonella Aonzo, il sovrintendente del Carlo Felice Claudio Orazi, il maestro Marco Pierobon, gli assessori Elisabetta Lai e Filippo Lasinio, il direttore artistico Pierangelo Conte, il deputato Roberto Bagnasco

L’orchestra del Carlo Felice a Rapallo, direttore e tromba solista Marco Pierobon

Super User 30 Luglio 2023 521 Visite

Marco Pierobon, nella doppia veste di direttore e di solista alla tromba, sarà alla guida dell’Orchestra dell’Opera Carlo Felice con il concerto Canzoni domenica 30 luglio 2023 alle ore 21.15 a Villa Tigullio, Rapallo. Il concerto esplora il mondo della canzone nelle sue più varie sfaccettature attraverso un organico originale – tromba e orchestra.

Il programma si apre con la celebre Bohemian Rhapsody, di Freddie Mercury, dallo stile compositivo inconfondibile e dalle singolari potenzialità sul piano performativo; il brano è uno dei più celebri nell’intera produzione dei Queen. A seguire, una selezione di brani dal repertorio degli anni ’50 e ’60, un periodo storico in cui la canzone diventa un fenomeno di massa, cantanti e band diventano gli idoli dei più giovani, e la musica leggera è protagonista della cultura musicale a livello mondiale, raccogliendo le influenze della tradizione popolare, del jazz e sviluppando linguaggi propri e diversificati, dal pop al rock.

Tra i nomi più influenti della canzone del Novecento si annoverano Carlos Gardel, di origini francesi ma naturalizzato argentino, con le melodie tangheggianti dei suoi brani senza tempo; Frank Sinatra, primo grande crooner newyorkese che diede inizio a un vero e proprio nuovo filone stilistico, e Andrew Lloyd Webber, compositore britannico che ha creato alcuni tra i musical di maggior successo. Il programma dedica ampio spazio anche al mondo del cantautorato italiano, che ha visto in Genova uno dei centri di più intensa creatività.

Tra i cantautori il cui nome è indissolubilmente legato a Zena, sia nella provenienza, sia nella frequentazione culturale, si contano Fabrizio de André, Luigi Tenco, Bruno Lauzi, Paolo Conte, Umberto Bindi, Sergio Endrigo, Gino Paoli e molti altri ancora. A loro è dedicata Zena suite.

Al Nervi Music Ballet Festival arriva Roberto Bolle con un programma che spazia dal classico al contemporaneo

Super User 26 Luglio 2023 774 Visite

Dopo il grande successo riscosso nell’edizione del 2022, giovedì 27 luglio, alle ore 21:15, Roberto Bolle torna al Nervi Music Ballet Festival con il suo Gala Roberto Bolle and Friends. L’evento speciale è prodotto da Artedanza srl in collaborazione con la Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova.

Roberto Bolle and Friends è uno spettacolo pensato appositamente da Roberto Bolle per offrire una serata di danza coinvolgente ed emozionante, con brani sempre nuovi ed interpreti nazionali ed internazionali di grande talento. Sul palco si avvicenderanno Roberto Bolle (Etoile Teatro alla Scala, Milano), Bakhtiyar Adamzhan (Astana Opera, Astana), Timofej Andrijashenko (Teatro alla Scala, Milano), William Bracewell (The Royal Ballet, Londra), Melissa Hamilton (The Royal Ballet, Londra), Toon Lobach (International Guest Artist), Nicoletta Manni (Teatro alla Scala, Milano), Yasmine Naghdi (The Royal Ballet, Londra), Madoka Sugai (Hamburg Ballet, Amburgo), Casia Vengoechea (International Guest Artist), con la partecipazione del Maestro Alessandro Quarta in veste di interprete al violino e di compositore.

Il programma spazia tra i più amati capolavori della tradizione classica, della danza moderna e contemporanea, con coreografie, tra le altre, di Massimiliano Volpini, Arthur Saint-Léon, Wayne McGregor, Marius Petipa, Claude Brumachon, Amedeo Amodio, Philippe Kratz e Mauro Bigonzetti.

Quello del Gala è da sempre uno degli strumenti attraverso i quali Roberto Bolle è riuscito a riportare la danza all’attenzione del grande pubblico, fuori dalla nicchia dei teatri – che continua a riempire – direttamente al cuore delle persone. Strumento che si è affiancato negli anni a creazioni di enorme successo come il programma televisivo Danza con Me che, ogni anno, apre il palinsesto dell’Ammiraglia della televisione italiana, Rai1. Ma anche OnDance, una festa della danza che è diventata una vera e propria fucina di eventi e iniziative legate alla diffusione e alla conoscenza della danza attraverso incontri, spettacoli, open class, ritrovi danzanti live e digitali. Nel complesso il “sistema Bolle” si è imposto come una presenza autorevole e catalizzante che ha portato linfa al mondo della danza tutto, anche a livello istituzionale. 

Biglietti:

I settore: 132,00 euro

II settore: 106,50 euro

III settore: 77,00 euro

IV settore: 46,00 euro

“Shine Pink Floyd Moon”, ai Parchi di Nervi musica e danza raccontano la leggendaria band

Super User 14 Luglio 2023 1016 Visite

 

Shine Pink Floyd Moon, opera rock di Micha van Hoecke, sarà in scena al Nervi Music Ballet Festival sabato 15 luglio, alle ore 21.15. Ispirata dai brani di una delle band più influenti di sempre, Shine Pink Floyd Moon unisce musica e danza nel racconto della parabola artistica dei Pink Floyd e di Syd Barrett, interpretato dall’étoile Raffaele Paganini sul palco insieme al corpo di ballo della Compagnia Daniele Cipriani. Interpreti musicali dal vivo saranno i Pink Floyd Legend, con la direzione musicale di Fabio Castaldi.

Shine Pink Floyd Moon è una produzione Daniele Cipriani Entertainment s.c e Menti Associate di Gilda Petronelli, in coproduzione con Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi.

L’opera rock nasce in occasione del 50° anniversario dell’allunaggio, l’origine della creazione è il celebre brano Shine on You Crazy Diamond, con il quale i Pink Floyd rendevano omaggio al loro compagno Syd Barrett, che si era perso nelle regioni sconosciute della ‘luna’ intesa come malattia mentale. Si tratta di «una musica che ha un’anima e che, nell’immaginario collettivo, è legata alla giovinezza interiore di tutti noi», sottolineava Micha van Hoecke. Shine Pink Floyd Moon viene ripresa da Miki Matsuse e Stefania Di Cosmo in omaggio al regista e coreografo, scomparso nel 2021.

«Il mio non è un ritorno in palcoscenico, ma un ritorno a sorridere», afferma Raffaele Paganini, étoile del Teatro dell’Opera di Roma, nonché popolarissimo ballerino in programmi tv di grande successo degli anni ’80. «Quando Daniele Cipriani mi telefonò per propormi di subentrare a Denys Ganio nella ripresa di SHINE Pink Floyd Moon, la mia risposta non poteva che essere “Sìì!!!”, con un grido che partiva dal profondo dell’anima come quello della vocalist in The Great Gig in the Sky! Perché, pur essendo un ballerino classico abbeverato alla fonte di Čajkovskij e degli altri grandi compositori, faccio parte di quella generazione che respirava ancora nell’aria le canzoni dei Pink Floyd. Per non parlare della mia grandissima amicizia sia con Micha van Hoecke, sia con Denys Ganio, entrambi artisti al cui fianco ho lavorato per anni. Insomma, il ruolo di Syd, che interpreto da un anno, mi calza in maniera stu-pe-fa-cen-te: era scritto nelle stelle che dovessi un giorno interpretare SHINE Pink Floyd Moon».

Al Nervi Music Ballet Festival arriva “La Nona” della Compagnia Zappalà

Super User 11 Luglio 2023 944 Visite

Mercoledì 12 luglio, alle ore 21.15, al Nervi Music Ballet Festival la Compagnia Zappalà Danza porterà in scena La Nona (Dal caos, il corpo), una coreografia di Roberto Zappalà, vincitrice del premio Danza&Danza 2015. Sul palco i danzatori Andrea Rachele Bruno, Corinne Cilia, Filippo Domini, Anna Forzutti, Marco Mantovani, Gaia Occhipinti, Fernando Roldan Ferrer, Silvia Rossi, Damiano Scavo, Alessandra Verona, Erik Zarcone e Maud de la Purification (assistente alle coreografie) si esibiranno con l’accompagnamento musicale del soprano Marianna Cappellani e dei pianisti Luca Ballerini e Stefania Cafaro. Con la regia, le scene e i costumi di Roberto Zappalà, assistente alle scene e costumi Debora Privitera, i testi a cura di Nello Calabrò, la direzione tecnica di Sammy Torrisi. Ingegnere del suono Gaetano Leonardi, management di Vittorio Stasi, assistente di produzione Federica Cincotti, direzione generale di Maria Inguscio.

La Nona è una produzione Scenario Pubblico/Compagnia Zappalà Danza Centro di Rilevante Interesse Nazionale dal progetto Transiti Humanitatis, in collaborazione con ImPulsTanz – Vienna International Dance Festival (Vienna), Teatro Comunale di Ferrara, Teatro Garibaldi / Unione dei Teatri d’Europa (Palermo), Teatro Massimo Bellini (Catania) con il sostegno di Ministero della Cultura e Regione Siciliana Assessorato del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo. 

La Nona prende il nome dalla musica dalla quale è stata ispirata, ovvero la Nona Sinfonia di Ludwig van Beethoven (nella versione per due pianoforti realizzata da Franz Liszt). Con questa coreografia, che rappresenta nel profondo l’unione tra musica e danza, Roberto Zappalà propone una riflessione sull’uomo e sull’umanità che ha origine proprio dal corpo. Il movimento rappresenta il pensiero che si evolve a partire dal caos primordiale, è il contrario dell’immutabilità, delle idee assolute e dell’assenza di dubbio. Dal caos, il movimento genera una pluralità di intrecci e microstorie conflittuali che giungono poi alla pacificazione nell’Adagio e alla gioia del movimento finale. Si legge nelle note di presentazione della coreografia: «Accostarsi alla Nona di Beethoven, anche in questa versione da camera, è accostarsi alla Musica per eccellenza. E se la musica non può fare a meno del silenzio, il silenzio è anche il primo e ineludibile passo dell’ascolto e quindi del riconoscimento dell’altro; e il riconoscimento reciproco dell’altro è la via per la pacificazione sperata da Beethoven. Ai tempi del compositore con ‘mondo’ e ‘umanità’ si intendeva qualcosa di meno unificante di oggi. Anche se la musica della Nona è universale – “questo bacio vada al mondo intero” dice un verso dell’inno di Schiller – il ‘mondo’ era, più o meno, l’Europa post congresso di Vienna, che veniva fuori dalle distruzioni delle guerre napoleoniche. La pacificazione universale alla quale aspirava Beethoven, se fosse vivo oggi, andrebbe in questa direzione. Forse, mai come oggi dal dopoguerra, c’è la necessità che “questo bacio vada al mondo intero”».

La Compagnia Zappalà Danza, da oltre 30 anni portatrice del pensiero artistico di Roberto Zappalà, si distingue per la disponibilità di un repertorio ampio e articolato, frutto del lavoro sinergico del coreografo, del suo drammaturgo di riferimento Nello Calabrò e dei danzatori che negli anni hanno permesso la realizzazione di oltre 80 produzioni prevalentemente a serata intera, ospitate in tutto il mondo da teatri e festival di rilievo internazionale. Caratteristica delle creazioni è anche un rigoroso lavoro sul linguaggio che nel tempo è stato costruito, denominato MoDem. Tra i premi ricevuti, il Premio Danza&Danza per A. semu tutti devoti tutti? e La Nona.

Dal 2002 la Compagnia Zappalà Danza è residente a Catania presso Scenario Pubblico, una struttura che ha consentito alla compagnia e al coreografo di ampliare e approfondire il lavoro di ricerca coreografica e di radicarsi sul territorio con attività di produzione, promozione, ospitalità, residenze, formazione e una programmazione ricca e articolata. Nel 2015 Scenario Pubblico/Compagnia Zappalà Danza viene riconosciuto dal MIC Centro Nazionale di Produzione della Danza, e nel 2022 ottiene un ulteriore upgrade con il riconoscimento di Centro di Rilevante Interesse Nazionale.

Per il triennio 22-24 la compagnia è associata al festival MILANoLTRE (Milano), Palcoscenico Danza /TPE (Torino), Futuro Festival (Roma), e tramite il progetto Be resident al Teatro Massimo Bellini di Catania.

Youth America Grand Prix Gala, al Nervi Music Ballet Festival le star della danza incontrano i nuovi talenti

Super User 05 Luglio 2023 1048 Visite

Dopo il grande successo delle edizioni 2021 e 2022, sabato 8 luglio alle ore 21:15 il Nervi Music Ballet Festival ospita ai Parchi di Nervi la serata di gala dello Youth America Grand Prix Stars Of Today meet the Stars of Tomorrow. Lo spettacolo – occasione unica in Italia – porta a Genova i più alti esponenti artistici del panorama coreutico internazionale, le Stars of Today, insieme a 215 tra i più promettenti nuovi talenti della danza provenienti da 32 paesi, in un evento di visibilità e prestigio mondiale che unisce l’alta formazione alla dimensione della performance artistica dal vivo.

Il cast del gala vedrà stelle del calibro di Natalia Osipova (The Royal Ballet), Maria Khoreva (Mariinsky Ballet), Adji Cissoko (Alonzo King LINES Ballet), Reece Clarke (The Royal Ballet), Valentine Colasante (Paris Opera Ballet), Mathias Heymann (Paris Opera Ballet), Anne Jung (International Guest Artist and Former Dancer, Nederlands Dans Theater), Vsevolod Maievskyi (Dresden Semperoper Ballett), Emma Von Enck (New York City Ballet), Kyra Coco (ABT Studio Company), Brady Farrar (ABT Studio Company) e Takumi Miyake (American Ballet Theatre) condividere il palco con le giovani promesse della danza selezionate dallo Youth America Grand Prix durante la stagione e le master class organizzate dal 5 al 7 luglio all’Opera Carlo Felice.

Venerdì 7 luglio la serata in anteprima Future Dance Gala vedrà le étoile e i giovani talenti impegnati in un programma con coreografie di Marius Petipa, Siqi Luo, Daniel Ulbricht, Bronislava Nijinska e Dimitri Romanov, Julieta Martínez, Miguel Parades, Brady Farrar, Roberta Ferrara, Arthur Saint-Léon, Mauro Bigonzetti e Maria Konrad.

Il programma della serata di venerdì 8 luglio si articola in 19 titoli, tra i quali si annoverano coreografie di Catherine Livengood Lewellen, Arthur Saint-Léon, Ivica Bago, George Balanchine, Alina Radu, Maria Konrad, Genia Poliakov, Marius Petipa, Brady Farrar, David Lichine, Mauro Bigonzetti, Anne Jung, Sir Kenneth MacMillan, la prima assoluta della coreografia Aire di Julieta Martínez e il Grand Defilé d’apertura coreografato da Carlos dos Santos.

Tra i momenti di grande rilievo nel programma 2023, il gala ospiterà il ritorno in Italia di Natalia Osipova, già étoile del Bolshoj Ballet, oggi prima ballerina del Royal Ballet, una delle danzatrici più rinomate del panorama mondiale di oggi. Segue, in prima assoluta a Nervi il passo a tre dal balletto Il corsaro, coreografato da Marius Petipa, interpretato da Maria Khoreva – étoile russa del Mariinskij Ballet, partner artistica di Roberto Bolle nel balletto Caravaggio di Mauro Bigonzetti e prossimamente nel gala Roberto Bolle & Friends – che si esibirà con il ballerino ucraino Vsevolod Maievskji (attualmente impegnato al Dresden Semperoper Ballett) e Takumi Miyake, dell’American Ballet Theatre. Questo momento, che vede insieme sul palco tre dei migliori ballerini al mondo dalla Russia, dall’America e dall’Ucraina, assume nelle tragiche circostanze geopolitiche attuali un significato speciale, esprimendo l’unione dei popoli attraverso l’arte e la cultura.

Lo Youth America Grand Prix è il più grande concorso e network dedicato al balletto a livello mondiale, realizzato in collaborazione con le migliori scuole e compagnie di danza, come L’École de danse de l’Opéra de Paris, il Corpo di Ballo del Teatro Mariinskij, la John Cranko School dello Stuttgart Ballet, l’American Ballet Theatre e il San Francisco Ballet per citarne solo alcuni. Ogni anno gli organizzatori perlustrano il mondo intero alla ricerca del talento; una ricerca che coinvolge 5 continenti e più di 30 paesi tra i quali, da cinque anni, figura anche l’Italia. A conclusione della ricerca i migliori talenti sono invitati a New York, assieme ai direttori delle migliori scuole e compagnie per uno spettacolo finale, dove tutti ricevono borse di studio; l’evento si conclude festeggiando con un grande gala presso il David H. Koch Theater al Lincoln Center. 

La serata di gala Stars of Today Meet the Stars of Tomorrow porta in scena sia i vincitori delle finali, le più brillanti tra le giovani promesse sia le grandi stelle della danza, che spesso sono anche ex allievi dello YAGP.  In edizioni passate si sono esibiti, in veste di giovani vincitori dell’YAGP, artisti come Sergei Polunin, Kimin Kim, Vadim Muntagirov o Hannah O’Neill, accanto alle stelle dell’epoca, come Roberto Bolle, Polina Semionova, Diana Vishneva e altri grandi nomi. Tra gli eventi clou della stagione di balletto a New York, l’evento registra regolarmente il tutto esaurito.

Con oltre 100'000 master class organizzate in tutto il mondo, oltre 4 miliardi di dollari in borse di studio assegnate negli ultimi 20 anni, oltre 500 alunni coinvolti in 80 delle maggiori compagnie di balletto internazionali, compresi il New York City Ballet, il corpo di ballo dell’Opéra de Paris, il Royal Ballet, lo Stuttgart Ballet tra altri, lo Youth America Grand Prix si prefigge di accompagnare e favorire lo sviluppo dei giovani danzatori dai 9 ai 19 anni di ogni estrazione sociale e di ogni provenienza etnica e geografica attraverso l’assegnazione di borse di studio, a sostegno della partecipazione ad audizioni e corsi di formazione e perfezionamento, masterclass, servizi dedicati agli alunni, attività educative e di promozione, performance e prodotti audiovisivi. L’organizzazione inoltre offre una piattaforma di comunicazione e di scambio tra studenti, insegnanti, scuole, compagnie di danza, danzatori, selezionatori e il pubblico.

Premio Bindi, grande musica a Santa Margherita Ligure

Super User 04 Luglio 2023 668 Visite

 

A Santa Margherita Ligure arriva l’attesissimo Premio Bindi, il grande evento dei cantautori e della musica emergente, giunto quest’anno alla sua 19ma edizione. Il Premio Bindi si terrà dal 7 al 9 luglio ai Giardini a Mare. La manifestazione è stata presentata l’altra mattina in municipio a Santa: presenti il sindaco Paolo Donadoni, il vicesindaco Emanuele Cozzio e la responsabile di produzione Enrica Corsi.

“Questo appuntamento ormai quasi ventennale consolida il rapporto tra la città di Santa Margherita e la musica dei cantautori – ha detto Donadoni – La nostra città nella sua offerta turistica riesce a coniugare eventi di elevato livello culturale come questo, alla tradizionale ospitalità basata sul mare e le bellezze naturali. Sono due anime della stessa città, che si uniscono in un luogo unico come l’anfiteatro Bindi, che si affaccia direttamente sul mare. Ci sarà un omaggio a Giorgio Gaber, doveroso a vent’anni dalla sua scomparsa. Gaber è stato l’ideatore di un tipo particolare di teatro canzone, partito da locali storici come lo Zelig di Milano e poi diffusosi ovunque. Avremo un ritorno alle sonorità di Gaber, Bindi, Iannacci e altri ancora della scuola milanese. Un festival musicale in riva al mare che non è solo musica; una premiazione che non è solo una gara. Il nostro premio è ricerca, passione, talento, spettacolo. Ed è soprattutto un omaggio a Umberto Bindi: il ricordo di un grande artista che parte da qui e ne tiene viva la memoria”.

“La serata di debutto sarà quella di venerdì 7 luglio, alle 21.30 – interviene Enrica Corsi – A presentarla sarà Massimo Cotto. Saranno ospiti l’attore Neri Marcorè, che sta portando in giro per l’Italia uno spettacolo sulla musica di Gaber e che per questo motivo riceverà il “Premio Bindi alla Carriera”; Gian Piero Alloisio, che ha lavorato per molti anni con Gaber; il cantautore Federico Sirianni, la cantante Ginevra. Suonerà anche l’orchestra genovese l’Accademia del Chiostro, fondata da Donatella Ferraris e diretta da Massimo Vivaldi”. A dirigere il Premio Bindi 2023 è il cantautore ligure Zibba.

 

 

IL PROGRAMMA 2023

Si comincia venerdì 7 luglio alle 21.30 con un omaggio a Giorgio Gaber che se ne andò proprio 20 anni fa. Lo ricordano Gian Piero Alloisio, Neri Marcoré, Ginevra, Federico Sirianni, l’orchestra dell’Accademia del Chiostro.

Va all’attore Neri Marcorè il Premio Bindi alla carriera perché è stato il massimo divulgatore del teatro canzone gaberiano. A Gian Piero Alloisio, drammaturgo e autore di preziosi brani (per Francesco Guccini, Gaber-Jannacci, Ombretta Colli, Eugenio Finardi, Gianni Morandi e Roberta Alloisio) è destinato il Premio Bindi Artigianato della Canzone mentre alla cantante Ginevra va il Premio Bindi New Generation (già vinto da Coma_Cose, Venerus, Izi, Wrongonyou, EmmaNolde).

Sabato 8 luglio alle 21.30 si celebra la finale del concorso con gli 8 artisti selezionati da Zibba tra 401 partecipanti da tutta Italia: i liguri Irene Buselli, Edoardo Chiesa e Mae; poi Calliope, Andrea Leandro, Simone Maritano, Massiel, Tommy Scerd. A decretare il vincitore è la giuria composta dagli addetti ai lavori Massimo Cotto (autore/conduttore), Daniela Esposito (ufficio stampa), Antonio Laino (Soundreef), Lucia Marchiò (La Repubblica), Marco Mori (AudioCoop), Francesco Paracchini (rivista L’Isola che non c’era), Andrea Podestà (saggista), Massimo Poggini (giornalista/direttore Spettakolo.it), Marco Rettani (produttore e autore).

Conduce Massimo Cotto e sul palco c’è anche il giornalista e saggista Ferdinando Molteni che presenta il libro L’anello di Bindi: canzoni e cultura omosessuale in Italia dal 1960 a oggi, (Vololibero).

Domenica 9 luglio alle 11.30 ai Giardini a mare (zona battelli), si apre La vetrina del disco, il grande contenitore sonoro dove i giovani talenti si esibiscono lasciando che la gente ascolti i loro lavori. Ospite, la cantautrice Cance, ideatrice del Lavagna Busking Festival, che presenta il suo nuovo disco come se fosse una busker, un’artista di strada. Conduce Enrico Deregibus.

I premi in palio sono la Targa Giorgio Calabrese per il miglior autore assegnata in collaborazione con Pioggia Rossa Dischi; la Targa Quirici per il miglior arrangiamento; la borsa di studio offerta da Soundreef per il vincitore del Premio Bindi 2023; 10mila euro investiti da NuovoImaie per finanziare un tour di 6 date dell'artista che la giuria riterrà, tra gli 8 finalisti del Premio, il più dotato a tenere un palco live.

 

Paolo Fizzarotti

Soirée Rachmaninoff: Beatrice Rana inaugura il Nervi Music Ballet Festival

Super User 30 Giugno 2023 932 Visite

Domenica 2 luglio, alle ore 21.15, si inaugura ai Parchi di Nervi il Nervi Music Ballet Festival con Soirée Rachmaninoff – omaggio a Sergej Rachmaninoff (1873-1943) di cui quest’anno si celebrano i 150 dalla nascita e gli 80 anni dalla morte. Lo spettacolo, in prima assoluta, è stato ideato da Daniele Cipriani con la consulenza musicale di Gastόn Fournier-Facio.

Soirée Rachmaninoff vedrà protagonista una dei pianisti più richiesti a livello mondiale: Beatrice Rana. Insieme a lei il pianista Massimo Spada e la violoncellista Ludovica Rana eseguiranno alcuni dei più amati preludi e sonate del compositore russo, in dialogo con i ballerini in scena; sul palco anche Ettore F. Volontieri – ex Direttore generale della Fondazione Rachmaninoff presso Villa Senar in Svizzera – che racconterà in prima persona ricordi e aneddoti della vita e della carriera di Rachmaninoff.

«Rachmaninoff è stato un autore generosissimo per il pianoforte e per noi pianisti; la sua musica è energia, poesia, racconto - a volte molto triste - sempre ricco di tantissimi colori e suggestioni – dichiara Beatrice Rana. Ci piace pensare che in questa serata realizziamo il sogno di Rachmaninoff di vedere una coreografia sulle Danze Sinfoniche. In occasione del suo compleanno, ci piace fargli questo regalo».

Il programma si apre con la riproduzione di una storica registrazione del Preludio in do diesis minore op. 3 n. 2 nell’esecuzione di Rachmaninoff stesso. Seguono Vocalise in mi minore op. 34 n. 14 nella versione per pianoforte e violoncello eseguito dalle sorelle Rana, e il Preludio in re maggiore op. 23 n. 4 eseguito da Massimo Spada. A questi momenti solistici se ne aggiungeranno altri in cui i musicisti interpreteranno i brani di Rachmaninoff in dialogo con i ballerini sul palco. Verranno poi interpretate le coreografie di Uwe Scholz Sonata – sull’Andante dalla Sonata per violoncello e pianoforte in sol minore op. 19, e Trio – sull’Andantino, dalla Suite n. 2 per 2 pianoforti op.17 – con Rachele Buriassi (Les Grands Ballets Canadiens), Esnel Ramos (Les Grands Ballets Canadiens, già Balletto Nazionale di Cuba) e Oleksii Potiomkin (già Teatro dell'Opera di Kyiv).

A seguire, in prima assoluta la coreografia Alla fine del mondo, sulle Danze Sinfoniche op. 45, dei coreografi/danzatori Sasha Riva e Simone Repele, che saranno anche interpreti accanto a Yumi Aizawa (già Grand Théâtre de Genève), Parvaneh Scharafali (già Nederlands Dans Theater), Riccardo Ciarpella, Luca Curreli, Francesco Curatolo, Chiara Dal Borgo, Giulia Pizzuto, Chiara Ranca.

Commenta Daniele Cipriani: «Aleggia su Soirée Rachmaninoff un profondo senso d’amore, amore romantico, per la famiglia, per il proprio paese, per la natura… Ma soprattutto per la musica. Un amore che si libra, dolce e struggente al contempo, dalle parole e dalle note di Rachmaninoff, eseguite dai tre meravigliosi musicisti in scena, elaborate dalla sensibilità di tre eccezionali coreografi e colte al volo dai danzatori. Questo, dunque, è il nostro omaggio: evocare la figura di Rachmaninoff e rendere visibile la sua musica, realizzando – gli artisti tutti e io ne siamo convinti – il suo sogno».

Massimo Spada

Ludovica Rana

Festival di Nervi, un successo l’omaggio a Raffaella Carrà: il Tuca Tuca contagia il pubblico

Super User 29 Giugno 2023 1190 Visite

Un grande spettacolo. Questo si è visto ieri sera ai Parchi di Nervi, dove è andato in scena l’omaggio Raffaella Carrà, anteprima del programma del Nervi Music Ballet Festival che inizierà domenica prossima.

‘Rumore’, diretto dal coreografo Sergio Iapino con la collaborazione della docente Margherita Vasselli, non è stato solo un tribute alla prima showgirl della televisione italiana, a 80 anni dalla sua nascita, ma anche il mezzo per aiutare giovani artisti: grazie all’incasso e agli sponsor sono state consegnate diverse borse di studio per sostenere la formazione di giovani talenti della danza e dello spettacolo.

Sul palco sono saliti oltre cento artisti: gli azzurri del pattinaggio Linda Siciliano, Vittorio Gastaldi, Silvia Lambruschi, Greta Piccardo e Giada Romiti in una coreografia di Cristina Camisasca; Chiara Bruzzese, ballerina tetraplegica che si è esibita in una coreografia di Emilia Briano con il ballerino Carlo Froi e la violinista Giulia Ermirio; i ballerini di Balletto Fondazione For Dance con pezzi di classico e contemporaneo coreografati da Irina Kashkova; Arti’s Scuola d’Arte e spettacolo Genova  in una coreografia di Francesca Frassinelli e con la violinista Giulia Ermirio; Bruna Learchi ADS Genova Flamenco; la divertentissima Baistrocchi; 22 ballerini provenienti dalla compagnia Danza Project di Imperia in una coreografia di Cristina Valente; Enzo Paolo Turchi e Carmen Russo che, proprio nel giorno del loro quarantesimo anno di matrimonio, hanno insegnato al pubblico invitato sul palco, e a quello in platea, il Tuca Tuca. “Con questo gioco mi sono comprato la casa”, ha detto il coreografo Turchi.

Tra i brani più applauditi: Ballo ballo, Lola, Tuca Tuca, Ma che musica maestro, I thank you life, Fiesta, Super rumbas, Io non vivo senza tre, E salutala per me, Tanti auguri, Pedro, A far l’amore comincia tu, Rumore.

Lo spettacolo è nato da un’idea di Antonella Riboldi Brunamonti, vicepresidente della Fondazione Formazione Danza e Spettacolo.

La serata è stata presentata dal brillante giornalista de La7 e baistrocchino Paolo Colombo.

Il saluto del presidente Giovanni Toti a Antonella Riboldi Brunamonti

Il saluto del sovrintendente Claudio Orazi

 

Due giovani ballerine hanno aperto lo spettacolo

Raffaella Carrà interpretata dalla Baistrocchi

Il direttore del personale del Teatro Carlo Felice Paolo Bibolini controlla l'ingresso del pubblico

Simona Ferro, assessore regionale

Claudio Orazi, sovrintendente del Teatro Carlo Felice

L'assessore Lorenza Rosso con il marito Teo Tirelli, i due sono anche soci dell'omonimo studio legale

 

La raggiante consigliera delegata Barbara Grosso

La consigliera comunale e chirurgo estetico Tiziana Lazzari ha donato due borse di studio

Il consigliere regionale Stefano Balleari saluta l'assessore Marta Brusoni

Pierangelo Conte, direttore artistico del Teatro Carlo felice

Tra il pubblico anche il comico e attore Enzo Paci, il commissario Bacigalupo della fortunata fiction Blanca. Qui lo vediamo con l’architetto Alessandro Casareto

Francesca Catrambone ha immortalato i momenti più belli per i social di Regione Liguria

Pubblico in piedi a fine spettacolo, una standing ovation meritata

Teatro Carlo Felice, approvato il bilancio consuntivo 2022: l’utile supera i 900mila euro

Super User 24 Giugno 2023 983 Visite

Ieri, è stato approvato il bilancio consuntivo 2022 del Teatro Carlo Felice che ha fatto registrare un utile di esercizio pari a 916.435 euro.

Il Consiglio d’indirizzo, su proposta del sovrintendente Claudio Orazi, ha approvato gli investimenti che il teatro realizzerà con i fondi previsti della Legge 30 dicembre 2021. Si tratta in particolare della riqualificazione della macchina scenica, dell'acquisizione di un nuovo magazzino e dell'estinzione del debito al 31.12.2022 nei confronti dell'Agenzia dell'Entrate, a cui si aggiungono investimenti per l'acquisto di pianoforti, un nuovo sipario ed altre apparecchiature tecniche.

“Siamo soddisfatti del risultato di bilancio raggiunto - commenta il sindaco Bucci - così prosegue il percorso virtuoso del Teatro Carlo Felice sempre più impegnato a consolidare la propria posizione artistica, migliorare la proposta teatrale e aprirsi sempre di più a nuovi scenari che possano valorizzare le peculiarità dei professionisti che lavorano nel teatro. A tutto questo aggiungeremo importanti interventi che miglioreranno il palcoscenico del Carlo Felice rendendolo sempre più competitivo”.

Presentata la nuova stagione lirica-sinfonica del Teatro Carlo Felice

Super User 22 Giugno 2023 1766 Visite

È stata presentata oggi la stagione lirica e sinfonica del Teatro Carlo Felice, al via dal prossimo 15 settembre.

Il cartellone prevede nove titoli d’opera, con quattro nuove produzioni, e 24 concerti sinfonici.

LE INTERVISTE DI VITTORIO SIRIANNI 

 

La nuova Stagione Lirica e Sinfonica 2023-2024 dell’Opera Carlo Felice Genova vede l’Orchestra e il Coro dell’Opera Carlo Felice collaborare con direttori d’orchestra, registi e team creativi e con solisti e cast artistici ospiti di alto profilo artistico a livello internazionale impegnati nell’interpretazione di alcuni tra i capisaldi più amati del repertorio lirico – Werther di Jules Massenet, Madama Butterfly e La bohème di Giacomo Puccini, Idomeneo di Wolfgang Amadeus Mozart e Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini –, ma anche capolavori meno rappresentati come Beatrice di Tenda di Vincenzo Bellini e Il corsaro di Giuseppe Verdi e – in occasione dell’inaugurazione della Stagione lirica A Midsummer Night’s Dream di Benjamin Britten. In prima rappresentazione assoluta verrà inoltre messa in scena Édith, opera in due atti realizzata da Maurizio Fabrizio su commissione della Fondazione Teatro Carlo Felice; il soggetto è la storia dell’immortale cantautrice francese Édith Piaf.

«La Fondazione Teatro Carlo Felice – dichiara il Sovrintendente - con la programmazione artistica 2023-2024 conferma la crescita produttiva perseguita in questi ultimi anni con 9 titoli d’opera e 24 concerti lirico-sinfonici, cui si aggiunge un ricco cartellone di opere da camera, balletti e concerti che verranno realizzati presso il Teatro della Gioventù di Genova e in tournee su tutto il territorio della Regione Liguria con il progetto “Liguria Musica”. La linea artistica del Teatro si propone di conservare, tutelare e valorizzare il grande patrimonio musicale ed operistico nazionale in combinazione con una forte attenzione alla creatività contemporanea in tutte le sue forme espressive. A tali indirizzi concorre anche al progetto dedicato alla “Civiltà musicale genovese” con una specifica collana edita dalla LIM e le relative produzioni musicali. Un quadro di iniziative così ricco ed esteso a tutto il territorio, con alcuni appuntamenti anche in altre Regioni italiane ed all’estero, non sarebbe possibile senza il forte sostegno del Ministero della Cultura, del Comune di Genova, della Regione Liguria e del Socio privato IREN. Altri partner quali Banca Passadore, Intesa San Paolo ed Esselunga concorrono ai progetti del Teatro. Vi sono poi una serie di collaborazioni e cooperazioni integrate con Istituzioni ed Associazioni quali: Università degli Studi di Genova, Teatro Nazionale di Genova, Conservatorio Niccolò Paganini, Accademia Ligustica di Belle Arti, Ufficio Scolastico Regionale, Arcidiocesi di Genova, Giovine Orchestra Genovese, Premio Paganini, Royal Opera House di Muscat, Columbia University di New York, Italian Accademy, Comunità di Sant’Egidio, Associazione Liguri nel mondo. Riguardo il pubblico desideriamo rivolgere un caloroso ringraziamento agli abbonati che ci seguono con dedizione ed affetto, oltre ai tanti giovani, che grazie anche al sostegno di sponsor quali IREN, seguono in massa i nostri spettacoli. Infine, un ringraziamento speciale è rivolto al Direttore Emerito Donato Renzetti, al Direttore Onorario Fabio Luisi e al Direttore Musicale Riccardo Minasi, oltre che al Compositore residente Francesco Filidei».

«A settembre inizierà la nuova stagione Lirica e Sinfonica del nostro teatro d’opera e, come ogni anno, cresce l’attesa per vedere in scena i nuovi spettacoli – commenta il sindaco di Genova Marco Bucci - L’Opera Carlo Felice Genova presenta ancora una volta un cartellone che preannuncia una stagione di altissimo livello. Gli artisti e gli spettacoli che andranno in scena nei prossimi mesi confermano la vocazione internazionale del nostro teatro, in grado di attirare un crescente numero di spettatori. Sono certo che i prossimi mesi saranno un successo per l’offerta culturale della nostra città. Gli spettacoli dal vivo rappresentano un’esperienza incredibile, invito tutti i genovesi a concedersi il piacere di una sera a teatro per sperimentare almeno una volta questa straordinaria espressione artistica.”

 “Il Carlo Felice è una delle principali, e per certi aspetti la principale istituzione culturale della nostra città, oltre che una delle realtà lirico-sinfoniche più importanti del nostro Paese – dice il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti - In questi anni ha dimostrato di avere tutte le capacità per onorare il suo blasone: ci ha accompagnato negli anni difficili del Covid, ha saputo risollevarsi dopo la pandemia e ha saputo trovare un proprio equilibrio, anche nei costi, trattandosi di una istituzione complessa da gestire con tante professionalità diverse al suo interno. Ha saputo allargare gli spazi di creatività e collaborare con tante istituzioni del nostro territorio fino a diventare un teatro ligure ancor prima che genovese, grazie ai concerti sul territorio della nostra regione durante l'estate. Quella che presentiamo oggi sarà una stagione davvero di grande successo: c’è voglia di tornare a vivere la musica tutti insieme, di vivere serate allegre ma anche di riflessione, i genovesi lo hanno dimostrato in questi mesi e in questi anni. Sono certo che la stagione saprà offrire molte proposte inedite, nuove, differenti tra loro ma tutte di straordinaria qualità”.

La Stagione Lirica

La Stagione lirica si apre venerdì 13 ottobre con l’opera in tre atti A Midsummer Night’s Dream di Benjamin Britten, il libretto – scritto a quattro mani da Britten stesso e Peter Pears – è tratto dall’omonima commedia di William Shakespeare. La direzione è affidata a Donato Renzetti, direttore emerito del teatro, che commenta: «In ambito operistico aprirò la stagione con un capolavoro di Benjamin Britten, A Midsummer Night's Dream, un titolo che sento particolarmente vicino al mio pensiero musicale, nel quale la raffinatissima scrittura orchestrale si sposa a meraviglia con il ricchissimo intreccio delle voci in palcoscenico, in uno scenario molto particolare che mescola la mitologia classica e il folklore inglese». Con la regia del tenore, direttore d’orchestra e direttore artistico Laurence Dale, scene e costumi di Gary McCann, coreografia di Carmine De Amicis e luci di John Bishop. Il nuovo allestimento è stato realizzato dalla Fondazione Teatro Carlo Felice in collaborazione con la Royal Opera House di Muscat (Oman). Il cast si compone di Christopher Ainslie (Oberon), Sydney Mancasola (Tytania), Matteo Anselmi (Puck), Scott Wilde (Theseus), Kamelia Kader (Hippolyta), Peter Kirk (Lysander), John Chest (Demetrius), Hagar Sharvit (Hermia), Keri Fuge (Helena), David Shipley (Bottom), David Ireland (Quince), Seumas Begg (Flute), Sion Goronwy (Snug), Robert Burt (Snout), Benjamin Bevan (Staverling). «Sono felice di partecipare a questa nuova produzione di A Midsummer Night’s Dream – commenta Laurence Dale. La bellissima musica di Benjamin Britten prende le mosse dalla commedia di Shakespeare, in cui due coppie di innamorati vivono grandi contrasti, mentre Oberon, il re delle fate, è a propria volta in conflitto con Tytania. È poi il folletto Puck a trovare una soluzione grazie alla magia. Le scene di Gary McCann danno splendidamente vita alla foresta incantata dove la vicenda si svolge, con costumi che si ispirano alla moda dell’epoca di Shakespeare e ai lavori della stilista contemporanea Vivienne Westwood».

Umberto Fanni, Direttore generale e artistico della Royal Opera House di Muscat commenta «Sono particolarmente orgoglioso e felice che l’Opera Carlo Felice Genova sia ancora una volta importante protagonista nella programmazione della Royal Opera House di Muscat con una nuova produzione – in coproduzione con la Royal Opera House Muscat – di A Midsummer Night’s Dream di Benjamin Britten e con la elegante e raffinata regia di Laurence Dale. È questa una ulteriore occasione per presentare al mio pubblico omanita e internazionale un prodotto culturale italiano d’eccellenza, portatore di dettagli artistici e artigianali di altissima qualità e bellezza che ci rendono unici e appartengono da sempre alla storia d’Italia. Una collaborazione, quella con l’Opera Carlo Felice, che continuerà nel futuro con nuovi e originali progetti».

Dopo il debutto all’Opera Carlo Felice A Midsummer Night’s Drea verrà rappresentata nel mese di febbraio 2024 alla Royal Opera House di Muscat.

Werther, drame lyrique di Jules Massenet su libretto di Edouard Blau, Paul Milliet e Georges Hartmann dall’omonimo romanzo di Johann Wolfgang von Goethe, sarà in scena a partire da venerdì 17 novembre in un nuovo allestimento della Fondazione Teatro Carlo Felice in coproduzione con HNK - Croatian National Theatre di Zagabria. Alla direzione dell’Orchestra e del Coro dell’Opera Carlo Felice torna Donato Renzetti, con regia scene e costumi di Dante Ferretti e luci di Daniele Nannuzzi. Nel cast figurano Jean-François Borras (Werther), Jérôme Boutillier (Albert), Armando Gabba (Le Bailli), Roberto Covatta (Schmidtt), Marco Camastra (Johann), Caterina Piva (Charlotte), Hélène Carpentier (Sophie). «Werther è il capolavoro di uno dei compositori di riferimento del Romanticismo francese: Jules Massenet – commenta Donato Renzetti. Il soggetto dell’opera è l’amore tormentato di un protagonista che viene sopraffatto dal suo sentimento e che può essere considerato un eroe romantico». «Mettere in scena Werther – commenta Dante Ferretti – significa saper rendere la passione e la follia sotterranea che pervade il protagonista e che tracima divorando il piccolo mondo perfetto della provincia più gretta. Non esiste una possibile riconciliazione: i contrasti tra le regole dettate dalle convenzioni sociali e l'amore nella sua accezione più romantica producono dolore e morte».

La prima scena di questo nuovo allestimento è maestosa, simile ad un’estate dove tutto sembra perfetto.  La piazza del secondo atto e l’interno della casa di Albert e Charlotte resistono mostrando un impianto borghese che invano Werther cerca di penetrare. Ma è l’ultimo atto finale che rivela con violenza il tragico finale. Il giovane si toglierà la vita in un garage senza il conforto delle pareti domestiche o dell’amata natura».

A partire da domenica 17 dicembre, in prima rappresentazione assoluta, sarà in scena Édith di Maurizio Fabrizio su libretto di Guido Morra. L’opera, il cui soggetto è la storia di Édith Piaf, cantautrice simbolo del Novecento francese, è stata commissionata dalla Fondazione Teatro Carlo Felice in occasione del 60° anniversario della scomparsa di Édith Piaf. Alla direzione Donato Renzetti, mentre l’allestimento sarà curato dagli studenti dell’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova, coordinati dai docenti. Il cast si compone di Salome Jicia (Édith Piaf), Francesco Pio Galasso (Marcel Cerdan), Claudio Sgura (Jack La Motta), Blagoj Nacoski (Clifford Fisher), Giovanni Battista Parodi (Franckie Corbo), Alena Sautier (Marie Hannequinn), Valentina Coletti (Marinette Cerdan), Manuel Pierattelli (Joe Longman), Marco Camastra (Harry Burton). «Édith è la mia prima opera lirica – commenta il compositore Maurizio Fabrizio. Desidero ringraziare il Sovrintendente Claudio Orazi, che l’ha fortemente voluta e il Direttore artistico Pierangelo Conte. La gestazione di quest’opera viene da molto lontano, quando da bambino ascoltavo alla radio o sui dischi le intramontabili melodie di Édith Piaf. La cantautrice ha avuto una vita ricca di sofferenze e dolori, ma ha cercato sempre nell’amore un riscatto. Quando io e Guido Morra – autore del libretto – abbiamo deciso di scrivere quest’opera ci siamo soffermati proprio sull’aspetto dell’amore, e in particolare sull’amore più totalizzante nella vita di Édith Piaf, la storia con il pugile Marcel Cerdan. Un amore bellissimo e complesso, dal tragico epilogo. L’opera è molto dinamica, sia sul piano musicale sia nell’azione scenica. Sono onorato di avere accanto a me il Maestro Donato Renzetti, uno dei migliori direttori d’orchestra al mondo, il nostro sodalizio è molto forte e risale a tanti anni fa».

Donato Renzetti commenta: «Piaf è stata sicuramente la più influemte cantautrice francese di tutti i tempi, il cui grande amore è stato il pugile Marcel Cerdan, morto tragicamente in un incidente aereo proprio mentre cercava di raggiungere la sua amata. A poche ore dal drammatico avvenimento, Édith decise di non rimandare il suo concerto, e dedicò a Marcel la prima canzone: Hymne à l’amour. Maurizio Fabrizio, con linguaggio comunicativo e ispirato, ci permetterà di ricordare la grandissima cantautrice a sessant'anni dalla scomparsa».

Fabio Luisi, direttore onorario del teatro, torna alla direzione dell’Orchestra e del Coro dell’Opera Carlo Felice con Madama Butterfly di Giacomo Puccini, in scena da venerdì 19 gennaio 2024. L’allestimento è della Fondazione Teatro Carlo Felice, con la regia e le scene di Alvis Hermanis, i costumi di Kristìne Jurjàne, le coreografie di Alla Sigalova, le luci di Gleb Filshtinsky e i video di Ineta Sipunova.

Nel cast: Lianna Haroutounian / Jennifer Rowley (Cio-Cio-san), Manuela Custer / Caterina Piva (Suzuki), Alena Sautier (Kate Pinkerton), Fabio Sartori / Matteo Lippi (F. B. Pinkerton), Vladimir Stoyanov / Alessandro Luongo (Sharpless), Dider Pieri (Goro), Paolo Orecchia (Il Principe Yamadori), Luciano Leoni (Lo Zio Bonzo), Claudio Ottino (Il Commissario imperiale). «È un grande piacere, dopo la bella esperienza della passata stagione con Il pipistrello di Johann Strauss, tornare al Carlo Felice per un nuovo progetto d’opera, questa volta opera italiana, con Madama Butterfly di Giacomo Puccini – commenta Fabio Luisi. Quest'opera mi accompagna da decenni, prima come maestro sostituto, pianista per le prove a Graz negli anni ‘80, poi con tante diverse produzioni a Berlino, Monaco, Vienna e New York. Impossibile non amare quest’opera, che proporremo nella versione definitiva. Mi piace sottolineare il fatto che dopo Johann Strauss e Puccini nella prossima stagione, i complessi del Carlo Felice ed il sottoscritto affronteremo insieme un terzo, diverso e stimolante progetto, stilisticamente lontano dai due precedenti, nella stagione 2024-25».

La produzione di Madama Butterfly all’inizio anno 2024 si propone come un omaggio alle importanti Celebrazioni Pucciniane.

Da venerdì 16 febbraio sarà in scena Idomeneo, di Wolfang Amadeus Mozart. L’allestimento della Fondazione Teatro Carlo Felice sarà diretto da Riccardo Minasi, direttore musicale del teatro, e – nella recita del 25 febbraio da Simone Ori, con la regia di Mattias Hartmann, le scene di Volker Hintermeier, i costumi di Malte Lübben, le coreografie di Reginaldo Oliveira e le luci di Mathias Märker.

Il cast si compone di Antonio Poli (Idomeneo), Cecilia Molinari (Idamante), Benedetta Torre (Illia), Lenneke Ruiten (Elettra), Giorgio Misseri (Arbace), Blagoj Nacoski (Gran Sacerdote), Ugo Guagliardo (Voce di Nettuno).

In occasione di “Genova capitale del Medioevo 2024” sarà in scena dal 15 marzo Beatrice di Tenda, di Vincenzo Bellini, dramma storico ambientato nella Milano del 1431, nel nuovo allestimento della Fondazione Teatro Carlo Felice in coproduzione con la Fondazione Teatro La Fenice di Venezia. Torna alla direzione dell’Orchestra e del Coro dell’Opera Carlo Felice Riccardo Minasi, per la regia di Italo Nunziata, con le scene di Emanuele Sinisi, i costumi di Alessandro Rosati e le luci di Valerio Tiberi.

Il cast si compone di Mattia Olivieri (Filippo Maria Visconti), Angela Meade (Beatrice di Tenda), Sonia Ganassi (Agnese del Maino), Francesco Demuro (Orombello), Manuel Pierattelli (Anichino).

Torna a dirigere Orchestra e Coro dell’Opera Carlo Felice Riccardo Minasi con La bohème di Giacomo Puccini, che sarà rappresentata da venerdì 12 aprile. La regia dell’allestimento, realizzato dalla Fondazione Teatro Carlo Felice è affidata ad Augusto Fornari, con le scene e i costumi di Francesco Musante e le luci di Luciano Novelli. Nel cast Anastasia Bartoli / Serena Gamberoni (Mimì), Galeano Salas / Alessandro Scotto di Luzio (Rofolfo), Alessio Arduini / Leon Kim (Marcello), Benedetta Torre / Caterina Sala (Musetta), Gabriele Sagona / Alessandro Spina (Colline), Pablo Ruiz / Fernando Cisneros (Schaunard), Matteo Peirone (Benoît / Alcindoro).

Nell’allestimento del Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova in coproduzione con il Teatro Regio di Parma, sarà in scena dal 17 maggio il melodramma tragico Il corsaro di Giuseppe Verdi. Alla direzione Renato Palumbo, con la regia di Lamberto Puggelli, le scene di Marco Capuana, i costumi di Vera Marzot e con il maestro d’armi Renzo Musumeci Greco. Nel cast figurano Francesco Meli (Corrado), Irina Lungu (Medora), Mario Cassi (Seid), Marigona Qerkezi (Gulnara), Saverio Fiore (Selimo) e Dongho Kim (Giovanni). Commenta Francesco Meli: «Dopo aver partecipato alla produzione di Un ballo in maschera nella Stagione 2022-23, sono molto felice di tornare ad esibirmi nel Teatro della mia città con il mio debutto nel Corsaro di Verdi».

A chiusura di stagione, Il barbiere di Siviglia, dramma comico in due atti di Gioachino Rossini su libretto di Cesare Sterbini sarà rappresentato da venerdì 14 giugno nell’allestimento della Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino con la direzione di Giancarlo Andretta per la regia e l’impianto scenico di Damiano Michieletto, i costumi di Carla Teti e le luci di Luciano Novelli. I Solisti dell’Accademia di alto perfezionamento e inserimento professionale dell’Opera Carlo Felice Genova, la cui direzione artistica è affidata per la quarta edizione a Francesco Meli, vestiranno i panni dei protagonisti dell’opera. Commenta Damiano Michieletto: «Il barbiere di Siviglia si inserisce nell’idea di proporre uno spettacolo agile, leggero, divertente, basato sulle maschere della commedia dell’arte reinventate per questi immortali personaggi di Rossini. Condivido l’impegno della direzione del Teatro di offrire un repertorio in grado di affascinare e attrarre un pubblico più ampio, includendo soprattutto quei giovani che per la prima volta si affacciano al teatro. Penso sia una missione di tutte le istituzioni teatrali, quella di riuscire a coinvolgere i giovani senza tralasciare gli spettatori più maturi e consapevoli. Il teatro ha sempre bisogno di dialogare con la propria città perché è parte di essa e la rappresenta». «Anche quest’anno l’ultimo titolo in cartellone della Stagione lirica, Il barbiere di Siviglia, vedrà protagonisti i solisti dell’Accademia per cantanti lirici dell’Opera Carlo Felice – commenta Francesco Meli. Sono molto contento di proseguire con la quarta edizione dell’Accademia, un progetto per me molto importante, un sogno che si sta realizzando».

 

La Stagione Sinfonica

La Stagione sinfonica – articolata in ventiquattro concerti sinfonici e sinfonico-corali dal 15 settembre 2023 al 25 giugno 2024 – si propone di offrire al pubblico una programmazione varia. Nella prosecuzione di un progetto artistico che si sviluppa tra le passate e future stagioni, torneranno protagonisti i cicli sinfonici che approfondiscono diversi filoni del sinfonismo spaziando dal repertorio tardo-barocco, al classico, al romantico fino al contemporaneo. Con il ciclo Mozart l’italiano tornerà ad essere esplorato il rapporto tra Mozart e la scuola settecentesca italiana, similmente In stile italiano indaga le importanti influenze che la tradizione musicale italiana ha avuto all’estero; Mitteleuropa è un’occasione per apprezzare il grande patrimonio dei compositori tedeschi e nordeuropei. Sarà poi il ciclo Novecenti a mettere in risalto i capolavori sinfonici del secolo scorso, con Ritratti americani a porre un focus sul Novecento musicale statunitense.

Sul podio, Riccardo Minasi, direttore musicale del teatro, e Donato Renzetti, direttore emerito, sono impegnati tanto nel repertorio lirico quanto in quello sinfonico, che nel cartellone 2023-2024 si articola in cicli sinfonici tematici tra cui si incastonano alcuni appuntamenti in data unica.

Riccardo Minasi dirigerà sei programmi per un totale di sette appuntamenti concertistici – sia in ambito sinfonico sia in ambito sinfonico-corale – a cominciare dal Concerto Inaugurale di sabato 14 ottobre, in replica mercoledì 18 ottobre. Seguono i programmi dei cicli Mozart l’italiano, Novecenti, Mitteleuropa e In stile italiano.

Donato Renzetti dirige quattro programmi, tra i quali l’inaugurazione della GOG Giovine Orchestra Genovese il 15 settembre, l’anteprima dell’Inaugurazione della Stagione sinfonica dell’Opera Carlo Felice il 20 settembre, e il concerto dedicato al compositore Maurizio Fabrizio del 23 dicembre. I programmi spaziano dalle pagine del grande repertorio sinfonico ottocentesco a lavori del Novecento italiano, fino a toccare la musica contemporanea. 

Tra i direttori che si avvicenderanno sul podio dell’Orchestra dell’Opera Carlo Felice spiccano alcuni tra i nomi di più alto livello artistico a livello internazionale: Diego Fasolis, Leonhard Garms, Harmut Haenchen, Fabio Biondi, Alexander Lonquich, Federico Maria Sardelli, Roberto Abbado, Ottavio Dantone e Tito Ceccherini. 

Il cartellone prevede anche due appuntamenti corali, con il Coro dell’Opera Carlo Felice guidato da Claudio Marino Moretti. 

 

L’Opera Carlo Felice Genova per i Giovani

L’Accademia di alto perfezionamento e inserimento professionale per cantanti lirici

L’Opera Carlo Felice rinnova la propria Accademia di canto per la quarta edizione, la direzione artistica sarà affidata a Francesco Meli – già direttore delle prime tre edizioni – con il coordinamento di Serena Gamberoni e la direzione musicale di Davide Cavalli. «Anche quest’anno ci prodigheremo con le attività dell’Accademia dell’Opera Carlo Felice – commenta Francesco Meli – le lezioni e le masterclass verranno coronate dalla produzione del Barbiere di Siviglia, ultimo titolo in cartellone della Stagione lirica, che vedrà ancora protagonisti i solisti dell’Accademia. Ringrazio tanto il Sovrintendente Claudio Orazi e il Direttore artistico Pierangelo Conte che ci danno l’occasione di coltivare un progetto, quello dell’Accademia, che sta già ottenendo grandi risultati; gli allievi stanno infatti proseguendo con successo nei loro percorsi formativi e professionali».

  

Studenti e Giovani all’Opera

Nell’ambito dei progetti di avvicinamento dei giovani all’opera, la Fondazione promuove la cultura musicale nella scuola con il suo elevato potenziale educativo e formativo per gli studenti. Con l’iniziativa Studenti e Giovani all’Opera, il teatro desidera coinvolgere le scuole di ogni ordine e grado, i Conservatori di musica, le Accademie di Belle Arti e l’Università in un’esperienza emozionante facendo partecipare gli studenti agli spettacoli serali e alle prove, rendendo in questo modo i giovani protagonisti della nuova tendenza culturale italiana che mira al recupero delle nostre tradizioni musicali.

Gli incontri con il pubblico realizzati in collaborazione con UniGE

In parallelo all’iniziativa Studenti all’Opera e per rispondere positivamente al successo degli incontri realizzati nella stagione 2022-23, la Fondazione rinnova la collaborazione con l’Università degli studi di Genova, sviluppando un ciclo di conferenze per gli studenti e la città dedicato ai titoli operistici e ai concerti in cartellone. Gli incontri, coordinati da Raffaele Mellace, Preside della Scuola di Scienze Umanistiche dell’Università di Genova, saranno tenuti da docenti dell’Ateneo che metteranno a disposizione degli ascoltatori le competenze e le conoscenze della ricerca più aggiornata per offrire, innanzitutto alle generazioni più giovani, e a tutto il pubblico l’occasione di godere con piena consapevolezza della straordinaria bellezza di un patrimonio artistico che può arricchire significativamente l’esistenza, da giovani e per tutta la vita adulta.

 

PCTO – Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento

Itinerari di studio, ricerca, educazione all’ascolto, attraverso modalità non tradizionali, linguaggi social e digitale. Dedicati agli studenti della scuola secondaria di primo e di secondo livello, i Percorsi sono stabiliti in accordo con le istituzioni scolastiche. La collaborazione con le istituzioni scolastiche persegue l’obiettivo di trasmettere alle nuove generazioni l’eredità culturale costituita dal patrimonio dell’opera lirica, della musica sinfonica e più in generale del teatro musicale, attraverso percorsi specifici strettamente correlati ai programmi di studio, fornendo una preziosa esperienza funzionale a nuove prospettive professionali.

Estate al Porto Antico: musica, teatro e spettacoli sul mare nel cuore della città

Super User 21 Giugno 2023 769 Visite

Sarà un viaggio pieno di sorprese la 24^ edizione di EstateSpettacolo, la stagione di spettacoli ed eventi curata da Porto Antico di Genova Spa con il patrocinio del Comune di Genova, che ha già preso il via con il Suq Festival e che arriverà fino al 9 agosto, come sempre nel cuore della città, al Porto Antico. 

Ancora una volta la rassegna sarà attenta alle passioni nuove e vibranti del pubblico più giovane, quello che affolla abitualmente l’Arena del Mare e che ritroverà i propri idoli del momento e le star di domani, ma la stessa Arena offrirà momenti di grande suggestione con artisti senza tempo, svariati generi comici e proposte sorprendentemente raffinate.

La Piazza delle Feste spazierà dai comici al jazz passando per il prog e per la musica d’autore con allestimenti innovativi che sorprenderanno tutti, mentre la galleggiante Isola delle Chiatte verrà conquistata, come ormai accade da qualche anno, dal teatro e dalle sue storie di mare.

Le tre differenti location del Porto Antico accoglieranno i Festival più affermati e famosi, Goa Boa, Live in Genova, le rassegne cult come Balena, Palco sul Mare, Ridere d’agosto…ma anche prima!, gli appuntamenti classici come Gezmataz e il Prog Fest, il teatro d’autore galleggiante di Sea Stories, alcune new entry come i concerti Candlelight, Comicity Festival, e ancora, il ritorno delle produzioni del Teatro Verdi di Montecatini, la Filarmonica Sestrese e i concerti benefici.

Ma non è tutto. Novità assoluta di questa stagione è la danza classica: con “Un mare di danza. Trittico sul porto di Genova”, Jacopo Bellussi, primo ballerino dell’Hamburg Ballett e senior consultant per Genova Capitale Internazionale del balletto porta sul palcoscenico dell’Arena uno spettacolo appositamente ideato e interpretato per Genova e il suo Porto.

“Il Porto Antico si conferma – ha sottolineato il sindaco di Genova Marco Bucci - protagonista dell’estate di Genova. 58 eventi pronti a soddisfare le richieste di ogni tipo di pubblico che animeranno la nostra città nelle prossime settimane. Un’offerta di intrattenimento che sarà in grado di attirare non solo moltissimi genovesi ma anche migliaia di turisti affascinati dalla bellezza del Porto Antico. Complimenti a chi ha lavorato per la realizzazione di questo programma, un’estate di spettacoli che non vediamo l’ora di ammirare.”

“Per numero di spettacoli, per varietà di generi, per la notorietà degli artisti sul palco e per lo scenario davvero unico, EstateSpettacolo rappresenta oggi un punto di riferimento nell’estate in Liguria per tutti gli appassionati di musica e di spettacolo – ha dichiarato il presidente di Porto Antico di Genova Mauro Ferrando. Il mix di EstateSpettacolo ha contribuito negli anni a consolidare nel panorama nazionale il ruolo dei nostri più qualificati organizzatori locali che hanno saputo conquistarsi posizioni di leadership nei segmenti più diversificati. Siamo orgogliosi di questo ruolo di supporto, di aver amalgamato questi must con novità di grande qualità, che dedichiamo al nostro pubblico più fedele ma che incuriosirà certamente nuovi spettatori. Nondimeno EstateSpettacolo ha creduto nei più giovani, dando spazio ai talenti emergenti come alle iniziative benefiche, che quest’anno saranno tre e tutte di particolare valore”.

“Ci sarà – ha proseguito Ferrando - un grande assente nella stagione 2023, Vincenzo Spera. È a lui che vogliamo dedicarla e ci siamo proposti, insieme al Sindaco Marco Bucci e alla nostra responsabile degli eventi Luisella Tealdi, che ha lavorato fianco a fianco con lui in questi anni, di scegliere il momento giusto durante il Live in Genova Festival per celebrarlo insieme”.

“Anche quest’anno, la programmazione estiva del Porto antico segna l’inizio dell’estate, una consuetudine che da 24 anni attira genovesi e turisti nel cuore della città, con una programmazione che spazia dalla musica, al teatro: il tutto in una location suggestiva e sempre più amata dal grande pubblico – afferma il vicesindaco Pietro Piciocchi – Quest’anno la rassegna sarà ulteriormente impreziosita dalla presenza, in prima assoluta, della grande danza di Jacopo Bellussi, étoile di Hamburg Ballett e senior consultant per Genova Capitale Internazionale del balletto, che ci farà volare con una perfomance dedicata alla nostra città».

In ordine di apparizione le prime serate di Estate Spettacolo, dal 30 giugno all’8 luglio all’Arena del Mare sono targate Goa Boa di Totò Miggiano. Si parte con i Nu Genea,,a seguire il 1° luglio Peter Hook & The Light in “Joy Division: A Celebration” con la partecipazione di Irvine Welsh “30mo Trainspotting”  (unica data italiana); domenica 2 a salire sul palco saranno Coma Cose, Vipra e Memento, martedì 4 Venerus + Savana Funk, il 5 Salmo, Bigmama, Materazi Future Club e Brucherò nei pascoli. Giovedì 6 arrivano i Baustelle e Kim Gordon. Sabato 7 spazio alla nostalgia con Alice canta Battiato con i Solisti Filarmonici Italiani, Carlo Guaitoli al pianoforte e alla direzione. Serata conclusiva domenica 8 luglio con i pionieri della musica elettronica, i Kraftwerk in tour con “New Visual Extravaganza” 2023. 

Il debutto di Candlelight, nuovo format che propone musica a lume di candela, è fissato per il 4 luglio in Piazza delle Feste con ben due appuntamenti, alle 20.30 il Tributo a Ludovico Einaudi con il Maestro Giuseppe Califano al pianoforte e alle 22.30, sempre con il Maestro Califano, un concerto dedicato a Ennio Morricone e alle indimenticabili colonne sonore che ha creato. Mercoledì 5 il quartetto d’archi Elixir Ensemble sarà prima sul palco alle 20.30 per il Tributo alle grandi band del rock e poi alle 22.30 con il Tributo ai Queen. Si replica ad agosto con il Tributo ai Coldplay il 1° del mese alle 20.30 e con il Tributo a Ludovico Einaudi alle 22.30. La sera seguente, mercoledì 2 agosto, torna l’Elixir Ensemble alle 20.30 con Ennio Moricone e alle 22.30 con il Tributo ai Queen.

La cavalcata del Live in Genova Festival di Duemilagrandieventi all’Arena del Mare inizia con due concerti già sold out di Bresh il 9 e il 10 luglio, il 14 arrivano Rosa Chemical, reduce dalle polemiche sanremesi, e Myss Keta, il 15 Tananai e il 19 Ernia. Si termina il 21 con Olly.

Due le serate del Comicity Festival di Eleonora D’Urso, seconda new entry della stagione. Il 6 luglio è in programma “La scoria infinita” con Caterina Guzzanti, Arianna Gaudio, Federico Vigorito e le musiche dal vivo di Filippo Gatti, il 7 luglio “Canzoni carine e altre meno” con Valerio Lundini e i Vazzanikki, già sold out.

Il 9 luglio sul palco di Piazza delle Feste il primo dei tre concerti benefici, Peter’s dream for Africa con Funky* Club Orchestra i Gini Paoli a favore dell’Associazione Pietro Santini odv, il 15 luglio, nell’ambito della Rassegna “Ridere d’agosto… ma anche prima” arriva “Storie sbagliate”, il concerto dei D.O.C. puntuali come ogni anno con la serata a favore della Fondazione Gigi Ghirotti. Il terzo, a favore della Comunità di Sant’Egidio, sarà “Nuova generazione jazz” con gli studenti del Liceo Pertini e del Conservatorio Paganini realizzato nell’ambito di Getmataz Festival in programma il 23 luglio in Piazza delle Feste.

La prima delle cinque serate in Piazza delle Feste di “Ridere d’agosto … ma anche prima”, il mix di teatro e comicità firmato Teatro Garage, sarà il 10 luglio con Generazione Disagio in “Dopodiché stasera mi butto”, mercoledì 12 Abba Time e Marco Rinaldi in “Made in Sweden”. Il 15, come detto, il concerto dei D.O.C. e il 16 “La leggenda del pallavolista volante” con Andrea Zorzi e Beatrice Visibelli. Lunedì 24 si chiude con i Bruciabaracche e il loro “Hot” all’Arena del Mare.

Tre gli appuntamenti di Gezmataz Festival, il progetto che unisce la formazione dei giovani musicisti con concerti dei migliori jazzisti internazionali. In Piazza delle Feste si parte il 21 luglio con Jacques Morelenbaum Trio, special guest Paula Morelenbaum, si prosegue il 22 con Danilo Perez, John Patitucci e Adam Cruz Trio e si chiude con il concerto benefico del 23 “Nuova generazione jazz”.

Sono prodotti dal Teatro Verdi di Montecatini lo spettacolo “Amore Bestiale” di Barbascura X, pluripremiato divulgatore scientifico dallo stile inconfondibile e originale, in programma all’Arena del Mare giovedì 20 luglio, lo spettacolo musicale “Raffaella! Omaggio alla Carrà” in Piazza delle Feste il 24 luglio e “Miracolato” del comico Max Angioni, giovedì 3 agosto all’Arena del Mare.

A inaugurare Palco sul Mare Festival, la longeva manifestazione di musica e cabaret organizzata dall’Associazione Gratia Artis saranno Enrico Ruggeri & i Supersonics martedì 25 luglio all’Arena del Mare. Poi tre serate di fila, il 27, sul palco di Piazza delle Feste, la Banda di Cialtroni in “Cialtroni sotto le ste(a)lle”, il 28 Era Ora & Friends in “Back to live aid ‘85”, il 29 Aldo Ascolese in “Da Faber al cielo”. Si termina il 31 all’Arena del Mare con i Pirati dei Caruggi in “A $copo di lucro”.

Tutto d’un fiato il Balena Festival, l’affermato appuntamento con la musica indie italiana e internazionale, organizzato da Aluha in collaborazione con Club Cane, lo studio Greenfog e l’etichetta Pioggia Rossa con la direzione di Luca Pietronave. Il programma, all’Arena del Mare, parte giovedì 27 luglio con TeenAge Dream, un super party all’insegna della nostalgia, un vero e proprio salto nel passato per una festa indimenticabile, con un unico scopo: tornare anche solo per una sera nei favolosi ‘2000 e sognare ad occhi aperti. Il programma prosegue venerdì 28 con The Zen Circus, sabato 29 Verdena e domenica 30 con lo spettacolo tutto da ridere de I Soliti Idioti.

Lunedì 31 luglio in Piazza delle Feste torna il consueto appuntamento con la Filarmonica Sestrese, quest’anno in concerto con Napo ”…in viaggio con Faber”.

Come ogni estate l’Isola delle Chiatte diventa il palcoscenico perfetto per Sea Stories Festival della Compagnia Chierici Cicolella. Il primo appuntamento è “Nostos: storie aMare” in programma giovedì 3 agosto. Da venerdì 4 a martedì 8 “La vera storia del pirata Long John Silver” con Igor Chierici e Luca Cicolella e il reading “Ventimila leghe sotto i mari” mercoledì 9 alle 19.00 e alle 21.30.

L’ultima rassegna del programma sarà Porto Antico ProgFest: sabato 5 agosto in Piazza delle Feste saliranno sul palco Anglagard, Sophya Baccini’s Aradia, Witchwood, Dark Ages, domenica 6 Area Open Project, Deathless legacy, Malombra, Monkey Diet. E sempre dagli stessi organizzatori arriva venerdì 4 agosto Porto Live Tribute Fest con White Duke, Mother Ship, Sabbath Bloody Mary. 

“Un’estate ricca di spettacoli di ogni genere è ormai una tradizione che si rinnova anno dopo anno – è il commento entusiasta di Luisella Tealdi, Responsabile degli Eventi di Porto Antico di Genova S.p.A. – e noi siamo particolarmente orgogliosi di aver abituato i genovesi, e non solo loro, all’idea che nelle sere estive al Porto Antico c’è sempre almeno un grande concerto da ascoltare, un comico irresistibile da ritrovare, un nuovo talento da scoprire… perché la nostra EstateSpettacolo è davvero per tutti i gusti e per tutte le età”.

‘Rumore’: ai Parchi di Nervi il Raffaella Carrà Dance Tribute diretto da Sergio Iapino

Super User 14 Giugno 2023 1773 Visite

Grande attesa per ‘Rumore’, il Raffaella Carrà dance tribute che si terrà mercoledì 28 giugno, ore 21:15, nell’ambito del Nervi Music Ballet Festival, rassegna organizzata da Comune di Genova e Teatro Carlo Felice.

‘Rumore’, diretto dal coreografo Sergio Iapino con la collaborazione della docente e direttrice Margherita Vasselli, vedrà impegnati, con coreografie originali, oltre cento artisti che ripercorreranno la storia dell’immortale cantante e showgirl.

Sul palco saliranno gli Azzurri del pattinaggio Linda Siciliano, Vittorio Gastaldi, Silvia Lambruschi, Greta Piccardo e Giada Romiti in una coreografia di Cristina Camisasca; Chiara Bruzzese, ballerina tetraplegica che si esibirà in una coreografia di Emilia Briano con il ballerino Carlo Froi e la violinista Giulia Ermirio; i ballerini di Balletto Fondazione For Dance con pezzi di classico e contemporaneo coreografati da Irina Kashkova; Arti’s Scuola d’Arte e spettacolo Genova  in una coreografia di Francesca Frassinelli e con la violinista Giulia Ermirio;  Bruna Learchi ADS Genova Flamenco; la compagnia teatrale Baistrocchi; 22 ballerini provenienti dalla compagnia Danza Project di Imperia in una coreografia di Cristina Valente; Enzo Paolo Turchi e Carmen Russo. Tra i brani in programma: Ballo ballo, Lola, Tuca tuca, Ma che musica maestro, I thank you life, Fiesta, Super rumbas, Io non vivo senza tre, E salutala per me, Tanti auguri, Pedro, A far l’amore comincia tu, Rumore.

Lo spettacolo nasce da un’idea di Antonella Riboldi Brunamonti, vicepresidente della Fondazione Formazione Danza e Spettacolo.

“Ho accolto la richiesta di Antonella Riboldi Brunamonti in primis per il mio grande affetto per Genova e il teatro Margherita, dove ho iniziato la mia carriera di ballerino, ma anche l’immensa gioia di vedere tanti giovani ballerini, atleti e attori, esprimere tutte le loro potenzialità sulle canzoni di Raffaella Carrà. Talenti che grazie a questo progetto, che prevede una raccolta fondi legata allo spettacolo, potranno sostenere il lungo percorso di studi per diventare professionisti pur senza avere le risorse economiche per farlo. Raffaella è stata un’artista completa con cui era facile e bellissimo lavorare, un’artista dalla dedizione assoluta, instancabile, si preparava con estrema attenzione ma sapeva anche improvvisare. Credo che i giovani potranno sempre trovare ispirazione in lei, un modello positivo e intramontabile, un’artista e una donna unica ed eccezionale”, spiega Sergio Iapino, coreografo, ballerino, regista televisivo e compagno artistico e di vita di Raffaella Carrà. 

“L'idea parte dalla convinzione che lo sport, la danza e lo spettacolo, abbiano una profonda valenza educativa e che sia fondamentale promuovere queste discipline coinvolgendo i giovani. La Fondazione Formazione Danza e Spettacolo opera nel terzo settore ed eventi come questo, sono fondamentali per continuare a sostenere l’accesso all’alta formazione di chi, altrimenti, non potrebbe accedervi. A causa dei tragici fatti che hanno colpito l’Ucraina abbiamo, in convitto a Villa Rosazza, ballerini altrimenti, avrebbero ovviamente dovuto interrompere il percorso di studi. Ho pensato di creare un tributo a Raffaella Carrà nel mese e anno in cui avrebbe compiuto 80 anni. E per la direzione artistica ho convocato l’unica persona al mondo in grado di parlarne: Sergio Iapino”, spiega Antonella Riboldi Brunamonti. 

Lo spettacolo Rumore ha anche una importante mission legata alla Fondazione For Dance: offrire borse di studio per sostenere la formazione di giovani talenti della danza e dello spettacolo.

Merito e predisposizione hanno spesso bisogno di un supporto economico: la Fondazione Formazione Danza e Spettacolo, nata nell’ambito del Russian Ballet College di Villa Rosazza a Genova, ha lo scopo di raccogliere fondi da destinare a giovani che intendono intraprendere percorsi artistici.

La serata sarà presentata dal giornalista de La7 e baistrocchino Paolo Colombo.

Antonella Riboldi Brunamonti nel 2020 ai Parchi di Nervi con l'allora assessora alla Cultura (oggi consigliera comunale) Barbara Grosso

Teatro Nazionale di Genova, presentato il nuovo cartellone: 66 spettacoli

Super User 13 Giugno 2023 1149 Visite

La stagione 2023-24 del Teatro Nazionale di Genova, diretto da Davide Livermore, si presenta ricca di proposte che spaziano dai classici alla drammaturgia contemporanea, dalla letteratura al cinema: 66 spettacoli di cui 20 produzioni tra prestigiose partecipazioni internazionali, nuove collaborazioni artistiche, saldi legami con il territorio ligure e italiano e un convinto investimento su una nuova generazione di registe e registi. 

Nel cartellone spiccano le presenze di Isabella Ragonese, Ugo Dighero, Ambra Angiolini, Umberto Orsini, Laura Curino, Arturo Cirillo, Maria Paiato, Rocco Papaleo, Tullio Solenghi, Elisabetta Pozzi, Massimo Popolizio, Luigi Lo Cascio, Lunetta Savino, Stefano Massini, Lella Costa, Moni Ovadia, Aldo Cazzullo, Gianni Fantoni, Angela Finocchiaro, Giuseppe Cederna, Ascanio Celestini, Neri Marcorè, Linda Gennari, Filippo Dini e tra i registi Declan Donnellan, Elli Papakonstantinou, Marco Tullio Giordana, Giorgio Gallione, Giorgina Pi, Laura Sicignano, Serena Sinigaglia, Valter Malosti, Veronica Cruciani, Ivan Cotroneo, Jurij Ferrini, oltre allo stesso Davide Livermore con due nuovi spettacoli e ai coreografi Virgilio Sieni e Cristiana Morganti.

«Con oltre 105.000 spettatori nelle nostre quattro sale, una netta ripresa nella vendita degli abbonamenti, ritornati quasi ai numeri pre-covid, e un rilevante aumento del pubblico under 35 non possiamo che ritenerci soddisfatti della stagione appena conclusa» afferma Alessandro Giglio, Presidente del Teatro Nazionale di Genova. «Siamo profondamente grati al nostro pubblico e ai partner e agli sponsor che ci sostengono, permettendoci di guardare con grande fiducia alla prossima stagione. Grazie ai fondi del PNRR messi a disposizione dalla Regione Liguria e dal Comune di Genova effettueremo lavori di ristrutturazione ed efficientamento energetico, che ci permetteranno di accogliere i nostri spettatori in ambienti migliorati sotto ogni aspetto. In particolare, il Teatro Ivo Chiesa, che resterà chiuso nei primi mesi della stagione, sarà completamente rinnovato». 

«Non vediamo l’ora di immergerci insieme ai nostri spettatori nella nuova stagione» dichiara il Direttore Davide Livermore. «Una miriade di storie e personaggi per viaggiare in luoghi diversi, nel passato e nel futuro, o tuffarsi nel presente, per guardare al nostro mondo da prospettive diverse, preziosi universi immaginari che ci permettono di conoscere meglio noi stessi. Il teatro è un rito antico e moderno, denso di “maraviglia” come l’umanità stessa, ed è certamente meraviglioso potersi trovare ancora insieme a celebrarlo» spiega Livermore, allacciandosi alla nuova campagna di comunicazione, che grazie alle immagini create dalla pluripremiata fotografa Simona Ghizzoni ci parla della relazione tra gli esseri umani e la natura, su cui si basa il nostro delicato ecosistema.

Le produzioni 

La stagione 2023 - 24 si aprirà con una delle opere più iconiche e affascinanti del teatro di tutti i tempi, La vida es sueño di Pedro Calderón de la Barca nell’adattamento creato dal celebre regista britannico Declan Donnellan insieme allo scenografo e costumista Nick Ormerod. In prima nazionale al Teatro Gustavo Modena dal 12 al 15 ottobre, lo spettacolo interpretato dagli straordinari attori della Compañia Nacional de Teatro Clásico di Madrid è un grande evento internazionale, che unisce Gran Bretagna, Spagna, Francia e Italia e vede il Teatro Nazionale di Genova tra i coproduttori. 

Tra le nuove produzioni, grande attesa per Fantozzi. Una tragedia, regia di Davide Livermore, che porta in teatro i personaggi creati da Paolo Villaggio, autore capace di incidere come pochi altri sull’immaginario e sul linguaggio collettivo. Fantozzi, Fracchia, Pina, Mariangela, la signorina Silvani, il ragionier Filini, i direttori megagalattici saranno maschere di una rinnovata commedia dell’arte; nelle loro peripezie, destinate a ineluttabile sconfitta, l’eco di tragedie classiche. Prodotto dal Teatro Nazionale di Genova insieme a Enfi Teatro e Nuovo Teatro Parioli, interpretato da Gianni Fantoni, che è stato a lungo a fianco di Paolo Villaggio, e da un folto cast ancora in via di definizione, lo spettacolo sarà in scena in prima assoluta al Teatro Ivo Chiesa dal 30 gennaio al 11 febbraio 2024.

È legato al cinema e alla letteratura anche Gente comune, secondo spettacolo in cartellone diretto da Davide Livermore, che passa dalla tragedia al dramma borghese e rinnova il sodalizio produttivo con il Teatro Stabile di Torino. La storia della perfetta famiglia americana che va in pezzi dopo l’accidentale morte di un figlio, impressa nella memoria di molti grazie al film di Robert Redford, arriva per la prima volta in Italia al Teatro Gustavo Modena dal 3 al 19 maggio, protagonisti Filippo Dini e Linda Gennari.

Apprezzatissimo interprete di testi comici contemporanei, un inedito Ugo Dighero mette il proprio talento comico al servizio di un grande classico come L’avaro di Molière, in prima assoluta dal 14 al 26 novembre al Teatro Gustavo Modena (coproduzione con Teatro Stabile di Bolzano, CTB e Artisti Associati Gorizia). Nella regia di Luigi Saravo, che ambienta lo spettacolo nella nostra contemporaneità, l’attaccamento al denaro del proverbiale personaggio si rivelerà quasi un gesto sovversivo. 

Impastato di contraddizioni e tensioni, I creditori di August Strindberg, presentato in coproduzione con il Teatro Metastasio di Prato e la regia di Veronica Cruciani, è un dramma della crudeltà che indaga su chi in una relazione sia più forte o più debole. In prima assoluta al Teatro Eleonora Duse dal 19 al 28 marzo, protagonisti Viola Graziosi e Graziano Piazza.

Due giovani che dicono di amarsi ma cercano di ferirsi per egocentrismo, gelosia o rabbia sono i protagonisti di Gli innamorati, la commedia di Goldoni che nella regia di Luca Cicolella (anche interprete insieme a Giordana Faggiano) rispecchia le difficoltà relazionali dei giovani dei nostri giorni. In prima assoluta alla Sala Mercato dal 23 gennaio al 4 febbraio.

E riflette temi di assoluta modernità come la paura di amare e di affrontare l’età adulta anche Turandot di Carlo Gozzi, commedia fiabesca che ispirò l’omonima opera di Puccini, portata in scena dal regista Andrea Collavino con due attrici intense come Elsa Bossi e Deniz Özdoğan.  In prima assoluta al Teatro Eleonora Duse dal 5 al 17 dicembre.

Nel centenario della nascita, tra musica elettronica e video, Un pomeriggio, Libereso di Simone Dini Gandini e Roberto Giannarelli, nuova produzione che debutta alla Sala Mercato dal 19 al 28 marzo, è un viaggio nel mondo e nella vita di Italo Calvino, filtrato dallo sguardo di Libereso Guglielmi, giardiniere della Stazione Sperimentale di Floricultura diretta dal padre dello scrittore.

Un Lui e una Lei (interpretata da Gaia Aprea) in attesa di reincarnarsi si ritrovano insieme senza sapere bene perché in Karma, vivace commedia del pluripremiato autore catalano Xavi Moratò per la regia di Alessandro Maggi, direttore del Teatro Civico di La Spezia, che coproduce lo spettacolo presentato in prima assoluta alla Sala Mercato dal 5 al 17 marzo. 

Si ispira all’Iliade per riflettere sulle tematiche legate alla guerra Canto dell’ira. Sviluppato dalla regista Elena Dragonetti e dal drammaturgo Carlo Orlando attraverso il confronto con un gruppo di studenti delle scuole superiori genovesi, andrà in scena dopo un percorso laboratoriale il 23 e 24 aprile alla Sala Mercato.

Grande varietà di spunti e toni anche nelle nuove coproduzioni che arrivano a Genova dopo il debutto, rinforzando i legami del Teatro Nazionale di Genova con alcune delle più importanti realtà italiane, tra cui RomaEuropa Festival, ERT – Emilia-Romagna Teatro, Teatro Stabile di Bolzano, Marche Teatro, Teatro Bellini di Napoli, TPE – Teatro Piemonte Europa, LAC – Lugano Arte e Cultura, Teatro dell’Elfo, Fondazione Teatro della Toscana.

Frutto di un progetto internazionale che unisce a livello artistico e produttivo Grecia, Francia, Olanda, Austria e Italia, The Bacchae diretto da Elli Papakonstantinou, regista apprezzata in tutta Europa, è una sorprendente performance che unisce recitazione e danza, musica elettronica e video art, opera e cultura queer. In scena alla Sala Mercato il 10 e 11 novembre nell’ambito del Festival dell’Eccellenza al Femminile.

La compagnia Il mulino di Amleto, dopo il successo di Festen, presenta per la prima volta in Italia il testo di Wajdi Mouawad, geniale scrittore libano-quebecchese e direttore del Théâtre de la Colline di Parigi. In scena dal 9 al 14 gennaio al Teatro Gustavo Modena, Birds o l’impeccabile armonia del caso, regia di Marco Lorenzi, affronta temi legati all’identità e alla rigidità delle ideologie.

È una coproduzione con il Teatro degli Scarti di La Spezia La ferocia, trasposizione dell’omonimo romanzo di Nicola Lagioia proposta dalla compagnia VicoQuartoMazzini con la regia di Michele Altamura e Gabriele Paolocà, in scena al Teatro Gustavo Modena dal 16 al 21 gennaio dopo il debutto autunnale a RomaEuropa Festival.

Dopo avere esplorato il mondo degli ultimi e dei perdenti, la compagnia Carrozzeria Orfeo dirige il proprio sguardo lucido e disincantato sul mondo del benessere e apparente successo con Salveremo il mondo prima dell’alba, ambientato in una esclusiva rehab per dipendenze contemporanee. Al Teatro Gustavo Modena dal 20 febbraio al 3 marzo.

Dal 27 febbraio al 3 marzo al Teatro Ivo Chiesa Giorgio Gallione porta in scena una nuova edizione de La buona novella, concerto spettacolo che alterna brani dei Vangeli apocrifi alle canzoni dell’omonimo concept album di Fabrizio De André. In scena Neri Marcorè con Rosanna Naddeo e un solido gruppo di musicisti.

Angela Finocchiario si cala nei panni di una rassegnata assicuratrice la cui vita, assurda come quella di tutti noi, viene travolta da un’onda smisurata ne Il calamaro gigante, irresistibile commedia surreale diretta da Carlo Sciaccaluga, in scena al Teatro Ivo Chiesa dal 12 al 17 marzo. 

Dopo avere debuttato al Parco dell’Acquasola, viene riproposto alla Sala Mercato dal 17 al 29 ottobre lo spettacolo di Marco Taddei con la regia di Aleph Viola Via della Maddalena, che ci porta nel cuore pulsante di Genova tra cumbia e trallallero. 

Dopo il debutto avvenuto a Bologna nella passata stagione arriva a Genova lo spettacolo di Bluemotion diretto da Giorgina Pi Pilade, in cui Pier Paolo Pasolini immagina l’amaro epilogo dell’Orestea di Eschilo. Al Teatro Ivo Chiesa il 5 e 7 aprile.

Tra le riprese in cartellone a Genova Kakuma di Laura Sicignano, viaggio nel più grande campo profughi africano, alla Sala Mercato il 5 e 6 aprile, e l’amatissima commedia goviana I maneggi per maritare una figlia, proposta da Tullio Solenghi con a fianco Elisabetta Pozzi dal 23 al 28 aprile al Teatro Ivo Chiesa.

Saranno inoltre ripresi per la tournée gli spettacoli Maria Stuarda di Schiller con la regia di Davide Livermore, La mia vita raccontata male da Francesco Piccolo con Claudio Bisio, Dati sensibili di Ivan Vyrypaev portato in scena da Teodoro Bonci del Bene, Lemnos con la regia di Giorgina Pi ed Estate in dicembre di Carolina África Martín Pajares, regia di Andrea Collavino.

 

Gli spettacoli ospiti

Di grande rilievo e ampio respiro anche il cartellone delle ospitalità. Da segnalare innanzitutto il rinnovarsi della collaborazione con due importanti realtà culturali del territorio come Circumnavigando Festival di Sarabanda Teatro, che presenta all’interno della stagione del Teatro Nazionale di Genova tre spettacoli di produzione francese – Fora di Alice Rende alla Sala Mercato il 27 dicembre, Le poids de l’âme – tout est provisoire di Chiara Marchese il 29 dicembre, C’est l’hiver, le ciel est bleu della compagnia Diagonale du Vide il 30 dicembre al Teatro Gustavo Modena -  e il Festival dell’Eccellenza al femminile.

Tra ottobre e dicembre sono 10 gli spettacoli della storica manifestazione diretta da Consuelo Barilari ospitati all’interno della stagione, dal già citato The Bacchae di Elli Papakonstantinou a L’anello forte di Nuto Revelli con Laura Curino, dedicato alle donne partigiane; dalla sperimentazione polifonica sull’Edipo Re di Sofocle, nata da un’idea della fondatrice della Socìetas Raffaello Sanzio, Chiara Guidi, a Le nostre anime di notte di Kent Haruf con Lella Costa e la regia di Serena Sinigaglia; dai due spettacoli della drammaturga slovena Simona Semenic I, The victim e The Second Time, presentati per la prima volta in Italia, allo spettacolo della visionaria compagnia Marcido Marcidoris L’importante è che ci sia qualcuno: Vaduccia, sino a Svelarsi, spettacolo rivolto a chiunque si senta donna diretto da Silvia Gallerano e a Stabat Mater e Un eschimese in Amazzonia, primi due capitoli della Trilogia sull’identità con cui Liv Ferracchiati ha conquistato la scena italiana.

Scorrendo i numerosi appuntamenti della stagione emergono vari spettacoli dedicati a figure che in modi diversi hanno segnato la storia e la cultura dell’ultimo secolo. Marco Tullio Giordana e Luigi Lo Cascio rendono omaggio a Pier Paolo Pasolini con Pa’ (20 - 22 marzo Teatro Gustavo Modena) mentre il regista Emilio Russo con la cantautrice Andrea Mirò riporta in scena il manifesto di Giorgio Gaber e Sandro Luporini Far finta di essere sani (21 - 22 ottobre Teatro Eleonora Duse).

Giacomo di Elena Cotugno e Giampiero Borgia fa risuonare le parole di Giacomo Matteotti a cent’anni dalla sua drammatica scomparsa (5-7 aprile, Teatro Eleonora Duse). Carmelo Rifici – che con Andrea De Rosa firma anche la regia di Processo Galileo, interpretato da Luca Lazzareschi e Milvia Marigliano (14 -17 febbraio Teatro Gustavo Modena) – ricorda la complessità di un altro grande uomo politico italiano con De Gasperi: l’Europa brucia di Angela Dematté, protagonista Paolo Pierobon (8 – 11 febbraio Teatro Eleonora Duse), mentre il giornalista del Corriere della sera Aldo Cazzullo e Moni Ovadia indagano i crimini e i tradimenti di Benito Mussolini ne Il Duce delinquente (26 – 27 gennaio, Teatro Gustavo Modena). 

Stefano Massini ci riconduce a Freud con L’interpretazione dei sogni (29 novembre - 3 dicembre Teatro Gustavo Modena), mentre Giorgio Gallione porta in scena con Ambra Angiolini il romanzo di Viola Ardone Oliva Denaro, ispirato alla vicenda di Franca Viola, la ragazza siciliana che dopo avere subito violenza per prima disse no al matrimonio riparatore (4 – 7 aprile Teatro Gustavo Modena). 

Il regista genovese traspone per la scena anche Storia di un corpo di Daniel Pennac, interpretato da Giuseppe Cederna (17 – 21 gennaio Teatro Eleonora Duse). Echi letterari anche per Le memorie di Ivan Karamazov, in cui Umberto Orsini si cala per la terza volta nei panni dell’amato personaggio dostoevskijano (25 – 29 ottobre Teatro Eleonora Duse). 

Affonda nella banalità del male Il mio nome è Caino con Ninni Bruschetta, tratto dal libro di Claudio Fava (19 – 21 aprile, Teatro Eleonora Duse) mentre in Clitennestra, adattamento del regista Roberto Andò da La casa dei nomi del pluripremiato autore irlandese Colm Tóibín, la storia della regina assassina, interpretata da Isabella Ragonese, diventa una tragedia di passioni e debolezze profondamente umane (6 – 10 dicembre Teatro Gustavo Modena). 

Dagli antichi greci al teatro napoletano i classici trovano ampio spazio nel cartellone. Walter Malosti, nella doppia veste di attore e regista, affiancato da Anna Della Rosa porta in scena Antonio e Cleopatra di William Shakespeare (22 – 25 febbraio Teatro Ivo Chiesa), mentre Jurij Ferrini e la sua compagnia di giovanissimi interpreti si confrontano con Otello (12 – 17 aprile Teatro Eleonora Duse).

Rocco Papaleo, diretto da Leo Muscato, è il protagonista de L’ispettore generale, commedia satirica di Nikolaj Gogol (14 – 18 febbraio Teatro Ivo Chiesa) mentre Geppy Gleijeses e il figlio Lorenzo Gleijeses ci divertiranno con Uomo e galantuomo di Eduardo De Filippo (19 – 21 aprile Teatro Ivo Chiesa).

Ritroviamo i lazzi della commedia dell’arte in Arlecchino muto per spavento con Matteo Cremon (20 – 22 febbraio Teatro Eleonora Duse), mentre Serena Sinigaglia presenta una sorprendente versione di Supplici di Euripide (13 – 15 marzo Teatro Gustavo Modena) e Sebastiano Lo Monaco al Teatro Eleonora Duse dal 8 al 12 novembre è Ulisse in Odissea di Omero di Francesco Niccolini, autore anche di L’Oreste, struggente spettacolo sul tema della malattia mentale interpretato da Claudio Casadio (9 – 11 aprile Teatro Eleonora Duse).

Molteplici le voci del Novecento e della drammaturgia contemporanea. Massimo Popolizio ci immerge nella Brooklyn degli anni Cinquanta con Uno sguardo dal ponte di Arthur Miller (12 – 16 dicembre Teatro Gustavo Modena).

Viaggiano nel tempo per raccontare storie di emancipazione femminile la commedia della drammaturga inglese Caryl Churchill Top Girls, proposta dalla regista Monica Nappo (16 – 18 febbraio Teatro Eleonora Duse), e Boston Marriage di David Mamet, interpretato da Maria Paiato, Mariangela Granelli e Ludovica D’Auria (25 – 28 gennaio Teatro Eleonora Duse). 

Arturo Cirillo dopo il successo di Cyrano porta in scena Ferdinando di Annibale Ruccello, intensa voce della drammaturgia napoletana (11 – 14 gennaio Teatro Eleonora Duse).

Amanti di Ivan Cotroneo mescola con allegria amore e bugie (11 – 14 aprile Teatro Ivo Chiesa).

È una tragedia da camera poetica e politica Favola di Fabrizio Sinisi, regia di Giorgia Cerruti (14 - 16 novembre Sala Mercato) mentre La zattera dei morti di Harald Mueller, regia di Daniela Ardini, è una commedia dagli scenari post-atomici (8 – 10 maggio Teatro Eleonora Duse).

Il rapporto tra genitori e figli è al centro della Trilogia di Florian Zeller (premio Oscar per la trasposizione cinematografica de Il padre, in cartellone a Genova qualche stagione fa): dal 8 al 10 marzo appuntamento al Teatro Ivo Chiesa con La madre, protagonista Lunetta Savino, regia di Marcello Cotugno, e dal 22 al 24 marzo con Il figlio, in scena Cesare Bocci e Galatea Ranzi, regia Piero Maccarinelli.

Tra i graditi ritorni troviamo Ascanio Celestini con L’asino e il bue, parabola di un San Francesco nato in un parcheggio nel 1982 (Teatro Gustavo Modena 3 – 4 gennaio) e il Teatro dei Filodrammatici con Bed Boy Jack di Bruno Fornasari, costruito su un fatto di cronaca realmente accaduto (2 – 4 febbraio Teatro Eleonora Duse). 

Per la danza contemporanea il celebre coreografo Virgilio Sieni si ispira a José Saramago con la nuova creazione, Cecità (17 aprile Teatro Ivo Chiesa), mentre Cristiana Morganti, storica danzatrice del Tanztheater di Pina Bausch, combatte con una “personale crisi globale” in Behind the light (6 – 7 marzo Teatro Ivo Chiesa).

Giunta alla 24esima edizione, l’Acoustic Night di Beppe Gambetta chiude il cartellone (16 – 18 maggio Teatro Ivo Chiesa). 

Saranno annunciate in autunno la stagione di teatro ragazzi e la nuova edizione della rassegna Teatro Aperto, oltre ai nuovi cicli di incontri a ingresso libero. Da segnalare sin d’ora la collaborazione con l’AIRC che promuove lo spettacolo Il talento della malattia, il cui ricavato sarà devoluto per la ricerca (prevendite dal 14 giugno).

 

Intanto parte la prima tranche della campagna abbonamenti, che dal 13 giugno al 13 luglio offre un’interessante promozione estiva. Gli abbonamenti con prezzo ridotto del 20% sono in vendita presso le biglietterie del Teatro Eleonora Duse e del Teatro Gustavo Modena (aperte dalle 15 alle 19, il lunedì e il martedì anche la mattina dalle 10 alle 13), al telefono al numero 010 5342 400 e online.

La stagione lirica del Teatro Carlo Felice chiude con il Don Pasquale

Super User 04 Giugno 2023 1228 Visite

La stagione lirica del Opera Carlo Felice Genova chiude in bellezza con Don Pasquale, opera buffa in tre atti di Gaetano Donizetti che sarà in scena in un allestimento dello stesso teatro da martedì 6 giugno a domenica 11 giugno. Don Pasquale vedrà sul podio il direttore Francesco Ivan Ciampa, per la regia di Andrea Bernard e con le scene Alberto Beltrame, i costumi di Elena Beccaro, le luci di Marco Alba e i video di Pierpaolo Moro. Orchestra, Coro e Tecnici dell’Opera Carlo Felice Genova. Maestro del Coro Claudio Marino Moretti.

A dare vita ai protagonisti sul palcoscenico saranno gli allievi dell’Accademia di alto perfezionamento e inserimento professionale per cantanti lirici, ai quali il Carlo Felice riserva le parti dell’ultimo titolo della Stagione Lirica nell’ambito di un progetto finalizzato sia alla formazione dei giovani talenti del canto lirico – sotto la direzione di Francesco Meli, il coordinamento di Serena Gamberoni e la direzione musicale di Davide Cavalli – sia al loro effettivo debutto. Nel cast figurano Omar Cepparolli / Davide Maria Sabatino (7, 9, 11) Don Pasquale; Nicola Zambon / Francesco Samuele Venuti (7, 9, 11) Dottor Malatesta; Antonio Mandrillo / Marco Ciaponi (7, 9, 11) Ernesto; Maria Rita Combattelli / Angelica Disanto (7, 10) / Silvia Caliò (8, 11) Norina; Franco Rios Castro / Matteo Armanino (9, 10, 11) Un notaro.

Quando Donizetti arrivò a Parigi, nell’autunno del 1842 su invito del Théâtre Italien, si mise al lavoro con Giovanni Ruffini, letterato mazziniano rifugiato all’estero per scampare alla pena capitale. Il soggetto fu tratto da un’opera di qualche decennio precedente, Ser Marcantonio di Stefano Pavesi su libretto di Angelo Anelli.

Uno degli aspetti più accattivanti del soggetto è che vengono ripresi diversi stilemi della commedia d’arte italiana del Settecento, per poi essere elaborati in una nuova ambientazione e con una assai più specifica caratterizzazione psicologica e giungere quindi ad una narrazione da romanzo ottocentesco. La trama ruota attorno al personaggio di Don Pasquale, scapolo ricco e anziano che prende moglie pur di non lasciare la propria eredità al nipote Ernesto. Quest’ultimo infatti vuole sposare Norina, giovane vedova poco abbiente, invece che una ricca signora. È grazie alle trame del Dottor Malatesta, che architetta un matrimonio improbabile coinvolgendo la furba Norina, che i due giovani innamorati potranno infine sposarsi senza essere diseredati. L’arco narrativo si compie in un lieto fine amoroso che però è anche il definitivo disinganno di Don Pasquale nel suo sogno borghese, ed ha per questo un sapore agrodolce. La linearità solo apparente della trama si ispessisce proprio grazie alle molte sfumature di caratterizzazione dei personaggi, che si delineano in modo chiaro sin dal primo atto per poi articolarsi ulteriormente. Sul piano musicale emerge a pieno la maturità di Donizetti – Don Pasquale è il suo penultimo titolo – che con una maestria senza pari passa da espressioni di grande leggerezza e malizia alla più sconsolata malinconia. Con Don Pasquale Donizetti raggiunge una propria vetta stilistica che lascia spazio al comico e al tragico, al riferimento alla tradizione (in particolare alla musica di Rossini) e all’elaborazione del proprio linguaggio musicale, ormai punto di riferimento indiscusso nel mondo operistico europeo.

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