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Spettacoli

‘Fantozzi. Una tragedia’, Teatro Nazionale esaurito per la prima della stagione

Super User 31 Gennaio 2024 985 Visite

Tutto esaurito al Teatro Nazionale di Genova per la prima della stagione con lo spettacolo ‘Fantozzi. Una tragedia’. Alla serata inaugurale hanno partecipato il presidente della Regione Liguria e assessore alla Cultura Giovanni Toti, accompagnato dalla moglie Siria Magri, e la coordinatrice delle Politiche Culturali della Regione Jessica Nicolini. Presente anche il sindaco Marco Bucci.

"Una serata straordinaria - afferma il presidente Toti - vedere tutto esaurito questo Teatro è un segnale importante che testimonia la grande partecipazione dei genovesi alla vita culturale della città. Credo che portare in scena la comicità e la satira sociale di Fantozzi sia non solo un omaggio a Paolo Villaggio ma anche un acuto e complesso approfondimento di un personaggio, quello di Fantozzi, che ha saputo raccontare con ironia e cinismo vizi e virtù degli italiani di quegli anni, rimanendo impresso nella memoria di ciascuno di noi. Il fatto poi che questo spettacolo sia coprodotto dal Teatro Nazionale di Genova con Enfi Teatro, Nuovo Teatro Parioli e Geco Animation testimonia ancora una volta la capacità il valore di questo Teatro e il grande lavoro per attivare sempre di più collaborazioni anche fuori regione".

In questi giorni Regione Liguria ha promosso la Prima del Teatro Nazionale anche attraverso il maxischermo sulla facciata Palazzo di Piazza De Ferrari e ha organizzato la seconda edizione del progetto ‘Prima diffusa’, curato da Jessica Nicolini, con la registrazione delle prove dello spettacolo poi trasmessa in oltre cinquanta strutture sociosanitarie, assistenziali e carcerarie di tutto il territorio regionale per ospiti, detenuti e personale.

"Abbiamo voluto sostenere al massimo questa serata - conclude Toti - anche per ribadire l’attenzione che Regione Liguria ha sempre avuto e continuerà ad avere verso la cultura, nella sua declinazione più ampia. Voglio anche ringraziare il Direttore Davide Livermore, insieme a tutti gli attori e al personale di questo grande Teatro, per il suo straordinario lavoro".

Accordo tra Aces Italia e Cineguida, Cimaschi: “Saremo più presenti sui territori”

Super User 29 Gennaio 2024 1046 Visite

Sport e cinema fanno squadra per raggiungere una platea più ampia. Questa in sintesi la ragione dell’accordo di collaborazione tra Aces Italia, delegazione italiana dell’associazione che ogni anno designa le Capitali dello sport, e Cineguida, associazione genovese diventata un punto di riferimento nazionale per gli amanti del cinema e del recupero del territorio. L’iniziativa è stata presentata dai due presidenti: Vincenzo Lupattelli di Aces e Enrico Cimaschi di Cineguida.

“Siamo contenti - ha detto Lupattelli - di aver sottoscritto questo accordo, perché ci permette di associare lo sport alla cultura, così come ci è stato chiesto nelle recenti intese con l’Unesco”.

“Grazie a questa collaborazione - ha sottolineato Cimaschi - raggiungeremo un territorio più ampio, andando anche nelle periferie e nei posti meno accessibili. Inoltre, il legame tra sport e cinema può contribuire a costruire una società più inclusiva e consapevole”.

In conclusione, lo sport e il cinema, due forme di intrattenimento che possono suscitare emozioni e connessioni profonde, si uniscono per creare un impatto positivo sulla società, promuovendo la cultura e contribuendo al recupero di territori spesso dimenticati.

L'intervista a Enrico Cimaschi, presidente Cineguida

 

 

Teatro, al via la convenzione tra Municipio Media Valbisagno e Carlo Felice

Super User 12 Gennaio 2024 1239 Visite

Per i residenti un mini abbonamento per tre opere e il servizio navetta da e per piazzale Fleming

È stato firmato oggi l’accordo tra Municipio IV Media Valbisagno e Teatro dell’Opera Carlo Felice che, con il patrocinio del Comune di Genova, consentirà ai residenti di poter usufruire di una scontistica dedicata e di un servizio navetta che da piazzale Fleming - con tappa intermedia a Staglieno - porterà gli abbonanti direttamente in teatro.

Un’iniziativa che prenderà il via sabato 20 gennaio, quando al Carlo Felice andrà in scena “Madama Butterfly” e che sarà replicata il 13 aprile con “La Bohème” e il 16 giugno con “Il barbiere di Siviglia”. 

«Si tratta di una iniziativa per la quale bisogna ringraziare l’Opera Carlo Felice ma soprattutto il municipio della Media Valbisagno che con l’assessore Villani hanno preso al balzo la possibilità di offrire servizi a livello culturale per la popolazione del territorio - ha detto l’assessore alle Pari opportunità del Comune di Genova Francesca Corso -. Questa vuole essere una prima puntata che speriamo venga essere replicata in tutti i municipi e come Comune ci poniamo nelle condizioni di coordinare questo lavoro per cui tutti i Municipi possano replicarlo e l’obiettivo è quello di far arrivare la cultura da tutte le parti. Grazie al Carlo Felice: oggi il teatro raggiunge i territori anche quando i territori non hanno la possibilità di raggiungere il teatro da soli. È una bellissima iniziativa che ha anche una valenza sociale, perché tutti coloro che normalmente non avrebbero la possibilità di visitare il teatro dell’Opera avranno una scontistica, quindi un mini abbonamento e anche la possibilità di essere accompagnati. Credo che l’accessibilità sia rispettata in tutto e per tutto. Quindi ringrazio ancora il Carlo Felice e il Municipio con la speranza che queste iniziative vengano portate da tutte le parti». 

«Desidero esprimere gratitudine da parte della Fondazione Carlo Felice - ha aggiunto il sovrintendente del Teatro Carlo Felice Claudio Orazi -, di tutti i suoi lavoratori, l’orchestra, il coro, i tecnici e  il personale amministrativo per questa iniziativa che nasce sotto l’auspicio del Comune di Genova e in particolare insieme al Municipio IV della Media Valbisagno  e che consentirà la partecipazione a teatro in occasione di tre titoli bellissimi - “Madama Butterfly”, “La Bohème” e “Il barbiere di Siviglia” -  e di farlo nella modalità migliore per lo spettatore: cioè poter salire su un pullman, sedersi a teatro, assistere all’opera insieme a tanti amici, calorosamente applaudire e poi tornare con lo stesso pullman, la notte, a casa. Intendiamo rivolgerci sempre di più alle comunità territoriali perché crediamo che la principale e fondamentale funzione di un teatro sia di accogliere un nuovo pubblico e far conoscere la bellezza dell’opera lirica e dei concerti sinfonici e svolgere la funzione culturale e sociale di un tempo». 

«Questa iniziativa è stata resa possibile grazie al Comune, al mio assessore alla Cultura Angela Villani, all’assessore Francesca Corso e grazie al Teatro Carlo Felice - ha dichiarato il presidente del Municipio IV Media Valbisagno Maurizio Uremassi -. Abbiamo messo in opera un progetto che consentirà ai cittadini della Valbisagno di seguire tre bellissime opere: li andremo a prendere e li porteremo direttamente a teatro. È un’iniziativa bellissima e importante che avvicina i cittadini della Valbisano al teatro, in attesa che siano completato il Nuovo Cinema Teatro Nazionale, i cui lavori inizieranno quest’anno».

«Sono molto orgogliosa - ha concluso l’assessore alla Cultura del Municipio IV Angela Villani - di presentare questa bellissima iniziativa. È stato un percorso che ho effettuato direttamente insieme al Teatro, facendo seguito a una loro richiesta arrivata ai municipi. Io l’ho accolta e l’ho ampliata di ulteriori richieste che, gentilmente, il Carlo Felice ha accolto. Oggi abbiamo firmato la collaborazione e abbiamo presentato in anteprima la “Madama Butterfly”. Seguiranno altri due spettacoli ed entrambi, saranno anticipati da una presentazione che faremo proprio qui. Partiremo con delle navette da piazzale Fleming, circa un’ora, un’ora e mezza prima dello spettacolo, faremo una tappa a Staglieno e al ritorno faremo il percorso inverso. Le prenotazioni non sono ancora chiuse, ma sono state davvero tante. Sono veramente molto felice che i residenti abbiamo risposto in questa maniera e spero che questa iniziativa sia gradita, sperando di riproporre il prossimo anno».

Gli spettacoli previsti dal mini abbonamento saranno tre:

Madama Butterfly – sabato 20 gennaio 2024 ore 15

La Bohème – sabato 13 aprile 2024 ore 15

Il Barbiere di Siviglia – sabato 15 giugno 2024 ore 15

Il prezzo scontato della minicard, che prevede il posto in terzo settore, è di 90 euro.

Per prenotare occorre inviare una mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. entro le 12 del 14 gennaio, indicando nome, cognome, indirizzo di residenza delle persone che desiderano acquistare la minicard.

Le interviste di Genova3000

Al Carlo Felice arriva Madama Butterfly, in programma dal 19 al 28 gennaio

Super User 11 Gennaio 2024 958 Visite

Le interviste di Genova3000

Venerdì 19 gennaio, alle ore 20.00, si terrà la prima rappresentazione di Madama Butterfly, il quarto titolo della Stagione Lirica 2023-2024 dell’Opera Carlo Felice Genova. La direzione è affidata a Fabio Luisi, direttore onorario del Teatro, per la regia e le scene di Alvis Hermanis e con i costumi di Kristìne Jurjàne, le coreografie di Alla Sigalova, le luci di Gleb Filshtinsky e i video di Ineta Sipunova. Allestimento della Fondazione Teatro Carlo Felice. Orchestra, Coro e Tecnici dell’Opera Carlo Felice, Balletto Fondazione Formazione Danza e Spettacolo “For Dance” ETS.

Madama Butterfly sarà in replica sabato 20 gennaio alle ore 15.00, domenica 21 gennaio alle ore 15.00, venerdì 26 gennaio alle ore 20.00, sabato 27 gennaio alle ore 20.00 e domenica 28 gennaio alle ore 15.00.

A dare vita ai protagonisti dell’opera: Lianna Haroutounian / Jennifer Rowley (Cio-Cio-San), Manuela Custer / Caterina Piva (Suzuki), Alena Sautier (Kate Pinkerton), Fabio Sartori / Matteo Lippi (F. B. Pinkerton), Vladimir Stoyanov / Alessandro Luongo (Sharpless), Manuel Pierattelli (Goro), Paolo Orecchia (Il Principe Yamadori), Luciano Leoni (Lo Zio Bonzo), Claudio Ottino (Il Commissario imperiale), Franco Rios Castro (L’ufficiale del registro), Luca Romano (Yakusidé), Maria Letizia Poltini / Daniela Aloisi (La madre di Cio-Cio-San), Mariasole Mainini / Lucia Scilipoti (La zia), Eleonora Ronconi / Adelaide Minnone (La cugina).

Madama Butterfly è la sesta opera di Giacomo Puccini. Il compositore si ispirò all’omonima tragedia del drammaturgo David Belasco, alla quale aveva assistito a Londra nel giugno del 1900. Il soggetto era particolarmente interessante, ma il processo compositivo durò diversi anni, ciò si deve anche alla approfondita ricerca attorno alla cultura giapponese che il compositore svolse per dipingere con accuratezza personaggi, luoghi e tradizioni insieme ai librettisti Giuseppe Giacosa e Luigi Illica. La prima rappresentazione si tenne al Teatro alla Scala nel febbraio del 1904, e fu un insuccesso. Oggi è difficile capire quali siano state le ragioni, soprattutto considerando che sin dalla prima ripresa avvenuta qualche mese dopo a Brescia, Madama Butterfly venne immediatamente consacrata come uno dei più grandi capolavori pucciniani.

Dell’opera viene in questa occasione rappresentata la cosiddetta “quinta versione”, ovvero l’ultima, che raccoglie tutte le modifiche introdotte dal compositore dopo le prime rappresentazioni (tra le quali la suddivisione in tre atti, l’introduzione dell’aria «Addio fiorito asil» e significative varianti nella caratterizzazione di alcuni personaggi). Fabio Luisi, che torna all’Opera Carlo Felice dopo i successi della Stagione 2022-2023 con Die Fledermaus di Johann Strauss II e con i concerti sinfonici Ciclo Bruckner, Mitteleuropa e Novecenti, commenta così gli elementi di maggior rilievo nell’interpretazione dell’opera: «Mentre nella versione primitiva, soprattutto nel primo atto, c’è un’attenzione al milieu sociale, ipocrita e crudele, attorno a Butterfly, nella versione “tradizionale” questo angolo viene smussato, senza però abbandonarlo. Pinkerton rimane un personaggio spregevole, e l’unica umanità che Butterfly incontra nella sua storia è quella vera di Suzuki e quella, anch’essa tutto sommato un po’ ipocrita, di Sharpless. Diciamo che la tragicità di Butterfly la avvertiamo nella sua solitudine e nel suo inappagato e sincero amore per un uomo che non la merita. Puccini non rende sempre la vita facile ai suoi esecutori: il segreto sta nel non trasformare dolcezze in sdolcinamenti e sentimento in sentimentalismi. Il suo linguaggio musicale è sempre sincero, e va ripulito da retaggi kitsch. Una particolare attenzione va data alla scelta dei tempi ed al fraseggio, che devono rimanere al servizio di ritmi teatrali».

La regia di Alvis Hermanis si ispira al Kabuki, genere teatrale tradizionale giapponese, incentrato sulla retorica del gesto come espressione del testo. Gestualità e movimento sul palcoscenico diventano così elementi centrali, e rivelano nel profondo la complessa psicologia di ciascun personaggio. Proprio per questo motivo, ampio spazio è dato alla danza come amplificatore della dimensione gestuale. La ricerca attorno al Kabuki è inoltre sostenuta da una particolare attenzione all’uso di riferimenti storici rigorosi, che emergono chiaramente anche grazie all’uso delle luci e dei video proiettati. Nel saggio Alvis Hermanis e Madama Butterfly: il gesto della fragilità, pubblicato dal Teatro alla Scala, Olivier Lexa evidenzia alcuni degli elementi scenici creati dal regista: «Come una farfalla, Cio-Cio-San è fragile, vulnerabile. L’universo che la circonda lo è altrettanto. La carta di riso dei pannelli scorrevoli rappresentativi della casa tradizionale giapponese rinforza questa impressione di fragilità e di delicatezza, così come le sete dei kimoni e i loro effetti di movimenti così speciali, che prolungano il ritmo e la coreografia ispirati dal Kabuki. Il minimalismo giapponese è presente dappertutto, testimoniato dal lavoro svolto sulla luce e sull’uso di colori particolarmente teneri e sottili. Questi evocano l’acquerello e sono presenti nelle riproduzioni di grande formato dei ritratti ispirati alle stampe giapponesi tradizionali, così come nei più piccoli dettagli dei costumi».

 

Biografie

Fabio Luisi è direttore musicale della Dallas Symphony Orchestra, direttore principale della Danish National Symphony, direttore emerito dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, direttore principale della NHK Symphony Orchestra di Tokyo e direttore onorario dell’Opera Carlo Felice Genova. Dirige le orchestre più prestigiose del mondo. Nella stagione 22/23 il Maestro Luisi dirigerà una nuova produzione di Vespri Siciliani al Teatro alla Scala, continuerà la registrazione dell’integrale di Carl Nielsen con la Danish National Symphony Orchestra per la Deutsche Grammophon e presenterà nel 2024 il ciclo completo Der Ring des Nibelungen di Wagner in forma di concerto, con la Dallas Symphony Orchestra. È stato premiato con la Medaglia d'Oro e l'Anello d'Oro dedicati a Bruckner. Luisi ha ricevuto un Grammy Award per la sua direzione delle ultime due opere dell’Anello del Nibelungo e il DVD dello stesso ciclo, registrato dal vivo al Metropolitan e pubblicato dalla Deutsche Grammophon, è stato nominato come migliore registrazione operistica nel 2012. La sua vasta discografia comprende un vastissimo repertorio. Fabio Luisi è stato insignito il Grifo d’oro per il suo contributo alla notorietà della città di Genova. 

Alvis Hermanis ha studiato recitazione al Conservatorio Nazionale della Lettonia. Dal 1997 è direttore artistico del New Riga Theatre, la cui programmazione è dedicata al repertorio classico, in particolare ad opere di scrittori tedeschi e russi, e al repertorio contemporaneo. Le sue produzioni sono state viste in oltre 40 paesi, e hanno partecipato a numerosi importanti festival, con molti riconoscimenti. Nel 2012 la rivista culturale svizzera Du, che riunisce esperti del mondo del teatro provenienti da venti paesi, lo ha nominato una delle dieci personalità più influenti del teatro europeo contemporaneo. Dal 2012, si dedica anche al teatro musicale.

  

Biglietti 

I settore: 100,00 euro

II settore: 80,00 euro

III settore: 60,00 euro

IV settore: 50,00 euro

V settore: 35,00 euro

Under 30*: 25,00 euro

Under 18*: 15,00 euro

*tutti i settori

  

Per ulteriori informazioni: www.operacarlofelicegenova.it

Rassegna Liguria Musica, l’orchestra del Teatro Carlo Felice in trasferta a Rapallo e Imperia

Super User 04 Gennaio 2024 877 Visite

Per la rassegna Liguria Musica, Marco Angius sarà alla direzione dell’Orchestra dell’Opera Carlo Felice nel concerto sinfonico Novecenti giovedì 4 gennaio, alle ore 21.00, alla Chiesa di Sant’Anna di Rapallo e venerdì 5 gennaio, alle ore 21.00, alla Concattedrale dei Santi Maurizio e Compagni Martiri di Imperia. Il ciclo di concerti Novecenti esplora il ricco patrimonio del XX secolo, in questa occasione il programma sarà incentrato sul Ricercare a 6 voci dall’Offerta musicale di J. S. Bach nell’orchestrazione di Anton Webern, e su Nobilissima visione di Paul Hindemith (balletto completo del 1938).

Il Ricercare a sei voci fa parte della Musikalisches Opfer (l’Offerta musicale) di Johann Sebastian Bach, dedicata a Federico II di Prussia. Tra i diversi brani della raccolta, il Ricercare a 6 voci raggiunge un livello di rara complessità, e non a torto è definito uno dei momenti più alti nella storia della polifonia. Tra il 1934 e il 1935 Anton Webern si adoperò in un’operazione di trascrizione per orchestra del Ricercare. La pagina bachiana si prestava alla strumentazione, infatti la scrittura contrappuntistica, sebbene più spesso affidata al cembalo, non limitava le possibili scelte di organico. Webern sfrutta la ricca trama della fuga distribuendo i motivi ai diversi timbri e registri dell’orchestra, con l’obiettivo di mantenere perfettamente lineare il discorso musicale, generare un effetto unitario ma sonoramente composito e, proprio attraverso la frammentazione delle linee tra gli strumenti, mettere ben in luce la «coesione motivica».

Nobilissima visione nasce come leggenda danzata nel 1937, quando Paul Hindemith decise di comporre un balletto in seguito alla suggestione provata di fronte agli affreschi di Giotto nella Cappella Bardi della Basilica di Santa Croce a Firenze (in seguito il compositore ne avrebbe tratto anche una versione ridotta in forma di suite orchestrale). Il balletto – ispirato alla vita di San Francesco, figura centrale negli affreschi della Cappella Bardi – venne messo in scena per la prima volta nel luglio del 1938 a Londra. La vita del Santo viene raccontata in undici episodi, dalle origini al contrasto con le forze malevole, all’incontro con Castità, Povertà e Obbedienza e al matrimonio con madonna Povertà, fino alla lode al Creato, riferimento al Cantico delle Creature. La musica raccoglie influenze varie, principalmente di gusto arcaicizzante. Alla consueta raffinatezza timbrica si unisce ad una scrittura musicale diatonica volta a rendere protagonista l’espressione di una spiritualità serena e imperturbabile; Hindemith conferma così una ricerca incentrata sulla polifonia tonale, già affermata con Mathis der Maler pochi anni prima. 

Ingresso libero con biglietto presso le sedi del concerto

Per ulteriori informazioni: www.operacarlofelicegenova.it

Teatro Carlo Felice, verso il sold out la serata benefica per celebrare Luca Vialli

Super User 03 Gennaio 2024 1089 Visite

“Ancora una volta Genova e la Liguria hanno risposto presente a un’iniziativa che non vuole solo celebrare la memoria di una grande campione come Gianluca Vialli, ma come obiettivo ha anche quello di ricordare la sua straordinaria attività di raccolta fondi per la ricerca sulla SLA e sul cancro, il suo impegno e la sua fiducia nella ricerca. Il Teatro Carlo Felice per la serata benefica “My name is Luca” di lunedì prossimo si avvia verso il sold out: credo che questo sia il modo per ricordare al meglio un grande esempio di vita e di sport. Regione Liguria, grazie a questo evento, vuole essere accanto alla Fondazione, con cui Vialli si era impegnato, nei progetti di ricerca scientifica, in particolare quello sulla Sla: Genova ha risposto con il consueto entusiasmo, e questo ci rende ancora più orgogliosi di ospitare l’unico evento ufficiale pensato per sostenere la Fondazione Vialli e Mauro”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti in vista dell’evento in programma lunedì 8 gennaio alle 21 al Teatro Carlo Felice di Genova.

A condurre la serata Ilaria D’Amico e Tommaso Labate, che daranno ritmo alle tante voci del racconto, rievocando in maniera suggestiva la vita di Vialli. Il ricavato della serata sarà appunto devoluto dalla Fondazione Vialli e Mauro a sostegno del progetto “MOMALS: monitoraggio e analisi multi-omica della SLA” dei Centri Clinici NeMO di Milano e Arenzano, che mira a dare una forte accelerazione nel percorso di ricerca e comprensione delle basi molecolari e di progressione della SLA nel tempo.

“Con l’abbraccio di Genova al suo campione e il sostegno della Regione Liguria - commenta Massimo Mauro, Presidente della Fondazione Vialli e Mauro per la Ricerca e lo Sport onlus - abbiamo riunito per la prima volta la grande famiglia di Gianluca, per festeggiarlo come merita”.

Concerto di Capodanno, il coro di voci bianche del Carlo Felice nella Basilica dell’Annunziata

Super User 31 Dicembre 2023 748 Visite

Lunedì 1° gennaio, alle ore 15:30, nella splendida Basilica della Santissima Annunziata del Vastato di Genova (in piazza dell’Annunziata) si terrà il Concerto di Capodanno del Coro di voci bianche dell’Opera Carlo Felice, con la direzione di Gino Tanasini e l’accompagnamento al pianoforte di Enrico Grillotti.

Il programma prevede arrangiamenti, armonizzazioni e adattamenti curati da Gino Tanasini ed Enrico Grillotti, in un percorso che esplora musiche di diverse tradizioni, tra cui brani di Leonard Bernstein, Benjamin Britten, Lorenzo Perosi, Anonimo pop. / Sting, James Lord Pierpont e un medley natalizio.

Il concerto è realizzato in collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio.

Ingresso libero

Coro di voci bianche dell’Opera Carlo Felice: 

Angelica Arecco, Eldana Arecco, Carlotta Badano, Angelica Battarino, Samuele Battarino, Camilla Bentivegna, Filippo Bottaro, Anna Campidoglio, Giovanni Cazzulli, Alessandra Mantovani Chara, Denise Colla, Eleonora Cosso, Valentina Cosso, Nina De Gregorio, Nora Galeazzo, Erica Giordano, Michela Gorini, Zeno Gregorio Nigidi, Maria Guano, Eleonora Lauricella, Anna Liguori, Leonardo Loi, Sofia Diletta Macciò, Alice Manara, Arianna Russo, Anna Marletta, Sofia Mazzari, Giulia Nastase, Riccardo Negroni, Sara Orsini, Beatrice Pantella, Margherita Papa, Virginia Pesce, Giovanni Piromalli, Viola Piromalli, Aurora Rapuzzi, Simone Repetto, Francesca Risso Montemagno, Lucilla Romano, Tabata Scannapieco, Nicoletta Storace, Ingrid Mascialino Sudmeier ,Vittoria Trapasso, Eliana Uscidda, Nina Emma Vaccari, Viola Zaccaria, Camilla Zanchetta.

Per ulteriori informazioni: www.operacarlofelicegenova.it

Il maestro Gino Tanasini

‘Brahms e Haydn’, il concerto di fine anno del Teatro Carlo Felice

Super User 28 Dicembre 2023 871 Visite

Hartmut Haenchen sarà alla direzione dell’Orchestra dell’Opera Carlo Felice domenica 31 dicembre, alle ore 17.00, per l’ultimo appuntamento del 2023: il concerto sinfonico Brahms e Haydn. In programma la Serenata n. 2 in la maggiore e le Variazioni in si bemolle maggiore op. 56a di Johannes Brahms e la Sinfonia n. 95 in do minore di Franz Joseph Haydn.

La Serenata n. 2 di Brahms venne composta a Detmold tra il 1858 e il 1859; il compositore aveva allora dato prova del suo talento soprattutto in ambito pianistico e cameristico, ma non ancora nella scrittura per orchestra (avrebbe composto la sua prima sinfonia solo diversi anni più tardi, nel 1876). La serenata era il genere più adatto per i primi approcci alla scrittura sinfonica, per la quale il modello principale di Brahms fu Mozart. Nella Serenata n. 2 – strutturata in cinque movimenti anziché sei (Allegro moderato – Adagio non troppo – Scherzo – Minuetto – Trio) – si colgono riferimenti vari, tra cui anche Schubert. La prima esecuzione si tenne nel 1860 ad Amburgo. 

Con le Variazioni su un tema di Haydn, del 1873, Brahms compie un ulteriore passo verso un sinfonismo composito, si tratta infatti della prima composizione di ampio respiro per orchestra. Il tema di riferimento era un corale di marcia che lo stesso Haydn utilizzò in un Divertimento per fiati, particolarmente adatto allo sviluppo e alla variazione per l’andamento chiaro e lineare del basso. Brahms compose otto variazioni sul tema alternando abbellimenti e ornamenti melodici, passaggi dal maggiore al minore, varianti ritmiche, fino all’enfasi del Finale, con un intenso episodio fugato. Sin dalla prima esecuzione, diretta da Brahms il 2 novembre 1873, le Variazioni vennero accolte con grande entusiasmo. 

La Sinfonia n. 95 di Haydn risale al periodo londinese, sul finire del ‘700, quando il compositore pubblicò le sue ultime dodici sinfonie, anello di congiunzione tra il sinfonismo classico di Mozart e quello di Beethoven. Queste ultime sinfonie si distinguono per una maggiore caratterizzazione dei quattro movimenti, riconoscibili come parte dell’unità-sinfonia ma più definiti nella propria specificità. La Sinfonia n. 95, in quattro tempi (Allegro – Andante – Scherzo e Trio – Finale), ha inoltre la peculiarità di non iniziare con un’introduzione lenta, bensì con un attacco in medias res.

«Per il concerto di fine anno – dichiara il Sovrintendente – l’Opera Carlo Felice ha invitato un grande direttore internazionale come Hartmut Haenchen alla guida dell’orchestra, impegnata in un programma di rara bellezza. Si chiude nel migliore dei modi un anno costellato di enormi soddisfazioni e successi per il Teatro, grazie al contributo di tutti i lavoratori e di un meraviglioso pubblico che ha seguito la nostra attività al Carlo Felice, al Festival di Nervi, in moltissimi Comuni della Regione Liguria ed anche all’estero. Contiamo di proseguire su questa strada con il pieno e costante sostegno del Comune di Genova, della Regione Liguria, del Socio Privato Iren, del Ministero della Cultura e di diversi partner privati e sostenitori».

Édith, al Teatro Carlo Felice arriva l’opera dedicata alla cantautrice Pief

Super User 06 Dicembre 2023 972 Visite

Domenica prossima, 17 dicembre, alle ore 15:00, si terrà la prima rappresentazione assoluta di Édith, opera lirica in due atti di Maurizio Fabrizio, su libretto di Guido Morra. L’opera è stata composta nel 2023 su commissione della Fondazione Teatro Carlo Felice, in occasione del 60° anniversario della morte di Édith Piaf. Il nuovo allestimento è realizzato dalla Fondazione Teatro Carlo Felice in collaborazione con l’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova. La direzione è affidata a Donato Renzetti, direttore emerito del Teatro, alla guida dell’Orchestra e del Coro dell’Opera Carlo Felice (preparato da Claudio Marino Moretti). L’allestimento scenico è curato dagli studenti dell’Accademia Ligustica Zoe Amato, Cecilia Danesi, Sara Guzzardi, Gaia Macassaro, Beatrice Napoli, Ilaria Romano, Natalia Sacco e Olimpia Cecilia Tonini, con le proiezioni video di Silvia Peschiera e Carola Rabaglio, e con il contributo della Direzioni Allestimenti Scenici del Teatro Carlo Felice. Il coordinamento artistico è affidato ai docenti Elisabetta Courir (regia), Francesca Marsella (allestimento scenico e costumi), Luciano Novelli (luci) e Angelo Boriolo (montaggio video). Il costume di Édith alla fine del secondo atto è firmato da Leo Fabrizio.

Édith sarà in replica martedì 19 dicembre alle ore 20.00 e giovedì 21 dicembre alle ore 20.00.

Il cast si compone di: Salome Jicia (Édith Piaf), Francesco Pio Galasso (Marcel Cerdan), Claudio Sgura (Jack La Motta), Blagoj Nacoski (Clifford Fisher), Giovanni Battista Parodi (Frankie Corbo), Alena Sautier (Marie Hannequin), Valentina Coletti (Marinette Cerdan), Manuel Pierattelli (Joe Longman) e Marco Camastra (Harry Burton). 

Édith racconta la storia d’amore che tra il 1947 e il 1949 ha visto protagonisti Édith Piaf, una delle più grandi cantautrici francesi del Novecento, e il pugile Marcel Cerdan, allora campione del mondo dei pesi medi.

“Édith è la mia prima opera lirica - commenta il compositore Maurizio Fabrizio -. Desidero ringraziare il sovrintendente Claudio Orazi, che l’ha fortemente voluta e il direttore artistico Pierangelo Conte. La gestazione di quest’opera viene da molto lontano, quando da bambino ascoltavo alla radio o sui dischi le intramontabili melodie di Édith Piaf. La cantautrice ha avuto una vita ricca di sofferenze e dolori, ma ha cercato sempre nell’amore un riscatto. Quando io e Guido Morra – autore del libretto – abbiamo deciso di scrivere quest’opera ci siamo soffermati proprio sull’aspetto dell’amore, e in particolare sull’amore più totalizzante nella vita di Édith Piaf, la storia con il pugile Marcel Cerdan. Un amore bellissimo e complesso, dal tragico epilogo. L’opera è molto dinamica, sia sul piano musicale sia nell’azione scenica. Sono onorato di avere accanto a me il maestro Donato Renzetti, uno dei migliori direttori d’orchestra al mondo, il nostro sodalizio è molto forte e risale a tanti anni fa”.

Durante la sua carriera, Fabrizio è stato protagonista della musica italiana, scrivendo alcune tra le canzoni più celebri del secondo Novecento per grandi interpreti quali Mia Martini, Riccardo Fogli, Ornella Vanoni, Renato Zero, Mina, Antonello Venditti e molti altri. Con Edith il linguaggio lineare e melodico della sua scrittura trova una nuova dimensione nel teatro musicale.

“Piaf è stata sicuramente la più influente cantautrice francese di tutti i tempi, il cui grande amore è stato il pugile Marcel Cerdan, morto tragicamente in un incidente aereo proprio mentre cercava di raggiungere la sua amata - osserva il maestro Donato Renzetti -. A poche ore dal drammatico avvenimento, Edith decise di non rimandare il suo concerto, e dedicò a Marcel la prima canzone: Hymne à l’amour. Maurizio Fabrizio, con linguaggio comunicativo e ispirato, ci permetterà di ricordare la grandissima cantautrice a sessant’anni dalla scomparsa”.

“L’Opera Carlo Felice – dichiara il sovrintendente Orazi – conferma la sua vocazione di teatro d’avanguardia commissionando una nuova opera al compositore Maurizio Fabrizio, dedicata ad Édith Piaf, in occasione del sessantesimo anniversario della scomparsa della grande cantautrice. Il direttore emerito del teatro Donato Renzetti guiderà l’orchestra e il coro insieme ad una compagnia di canto di prima grandezza, che annovera tra gli altri Salomé Jicia nel ruolo di Édith Piaf, Francesco Pio Galasso nel ruolo di Marcel Cerdan e Claudio Sgura in quello di Jack La Motta. La nuova produzione assume un ulteriore carattere speciale in quanto propone una collaborazione tra il Teatro e l’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova. Come è noto la Fondazione Teatro Carlo Felice, nell’ambito dei propri obiettivi statutari, persegue la collaborazione con Università, Accademie, Conservatori; un’attività diretta sia alla formazione di musicisti e del personale delle aree artistiche e tecniche, sia all’accrescimento delle loro esperienze professionali.

In tale contesto la cooperazione con l’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova raggiunge risultati di assoluto rilievo e coerenti con le missioni delle due Istituzioni. In occasione della Rita di Gaetano Donizetti gli allievi dell’Accademia hanno svolto il loro lavoro con i coetanei allievi dell’Accademia di Canto del Teatro, in una dimensione di teatro da camera presso l’Auditorium Montale. Con l’opera Édith di Maurizio Fabrizio collaborano con artisti nel pieno della loro carriera professionale. Firmano uno spettacolo, per la prima volta nella storia del Teatro, nel cartellone in abbonamento del Teatro, al fianco dei più grandi protagonisti della scena registica, scenografica e costumistica internazionale. Dopo le meravigliose produzioni di A Midsummer Night’s Dream e Werther, quest’ultima curata dal più volte Premio Oscar Dante Ferretti, il testimone passa nelle mani delle nuove generazioni di registi, scenografi, costumisti, light designer. Se a ciò aggiungiamo gli eccellenti risultati dell’Accademia di Canto e l’enorme presenza di giovani a Teatro, possiamo dire che l’opera Carlo Felice guarda al futuro con grande forza e determinazione”. 

La collaborazione tra la Fondazione Teatro Carlo Felice e l’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova vede in Édith un progetto ideale per coinvolgere gli studenti nell’allestimento di un’opera contemporanea in prima rappresentazione assoluta.

Guido Fiorato, direttore dell’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova, commenta: “L’identità della Scuola di Scenografia dell’Accademia Ligustica di Belle Arti, è da sempre fortemente contrassegnata da uno stretto legame con il mondo professionale teatrale. Ambedue i livelli formativi accademici (triennio e biennio specialistico) vedono una preponderanza di professionisti dediti all’insegnamento come in nessuna, o raramente equivalente, altra Istituzione. In questa identità si inserisce il prolifico rapporto istituzionale con l’Opera Carlo Felice, sicuramente realtà di rilievo per la cultura cittadina, che ha riconosciuto nella nostra Istituzione un riferimento su cui scommettere nell’affidarci nella totalità la responsabilità della progettazione artistica. Rita di Gaetano Donizetti la primavera scorsa, ed ora Édith, di Maurizio Fabrizio, nuova committenza da parte del teatro nel segno del contemporaneo, sono testimonianza di una volontà istituzionale di scommettere sulla ricerca e sulle nuove generazioni”.

“È un grande lavoro di collaborazione quello che l’Opera Carlo Felice ha saputo mettere in piedi con l’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova i cui allievi, per la prima volta, sotto la guida dei loro docenti, si sono occupati totalmente dell’intera progettazione scenografica, costumistica e di regia dell’opera Édith che andrà in scena da domenica 17 dicembre – dichiara la coordinatrice delle politiche culturali in Regione Jessica Nicolini. Tutto ciò con un’intera produzione in cartellone nella stagione ufficiale. In questo modo insieme ai soci che lo sostengono, Regione e Comune in primis, il Teatro attua in pieno l’obiettivo statutario della cooperazione tra con le Istituzioni di alta Formazione artistica del territorio, non solo la Ligustica, ma anche l’Università e il Conservatorio di Musica Nicolò Paganini. Si tratta di una grande occasione per gli studenti che, per la prima volta, lavoreranno a fianco dei più grandi protagonisti della scena teatrale internazionale. Grande soddisfazione dunque per la capacità dell’Opera Carlo Felice di guardare al futuro, in un rapporto sempre più radicato tra città e regione e grazie anche alla presenza di migliaia di giovani spettatori durante la stagione lirica e dei concerti”.

Donato Renzetti, direttore emerito del Teatro Carlo Felice 

Mozart l’Italiano, il Teatro Carlo Felice a Laigueglia e Rapallo

Super User 27 Novembre 2023 1042 Visite

 Mattia Rondelli sarà alla direzione dell’Orchestra dell’Opera Carlo Felice e del soprano Barbara Massaro in un nuovo appuntamento con il ciclo sinfonico Mozart l’italiano, per la rassegna Liguria Musica. Il concerto sarà in replica in due date: martedì 28 novembre alle ore 21.00 alla Chiesa di San Matteo di Laigueglia e sabato 2 dicembre 2023 alle ore 21.00 alla Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio di Rapallo. 

Il programma prevede le sinfonie K. 22, K. 182 e K. 199, «Et incarnatus est» dalla Messa in do minore K. 427 e l’aria «Fra le oscure ombre funeste» da Davide Penitente di Mozart, insieme al «Domine Deus» da Gloria e alle prime esecuzioni in tempi moderni della Sinfonia e dell’aria «Sull’altare del Suo sdegno» dall’oratorio La sconfitta de’ Cananei di Giuseppe Sarti (1729 -1802).

Commenta Mattia Rondelli: «Il programma non vuole fare confronti ma mettere a disposizione del pubblico capolavori mozartiani, di solito poco frequentati, ad eccezione dell’Assoluto categorico dell’Et incarnatus, tratto dalla Messa in do minore K. 427, e alcuni esempi della stesura sacra di Giuseppe Sarti. Molto peculiare è stata la riscoperta dell’oratorio La sconfitta de’ Cananei (Roma 1766). Inimmaginabile è la modernità della scrittura musicale antesignana dello stile cosiddetto classico che si sarebbe affermato da lì a qualche decennio, forte è l’impatto emotivo grazie ad arditezze strumentali, armoniche ed ai virtuosismi vocali inaspettati e imprevedibili. L’aria di Jaele, che si eseguirà nell’impaginato di oggi, evidenzia le difficoltà tecniche che Sarti richiedeva ai cantanti, ma è emblematica anche di quella sprezzatura e di quei colori drammatici così forti che lasciano facilmente disegnare all’immaginazione dell’ascoltatore i tratti di una scena che non c’è. La Sinfonia dell’oratorio, in do maggiore, tripartita, marziale nel suo incipit e di grande brillantezza nel finale, si è scoperto non essere stata scritta per l’oratorio, ma è stata “presa in prestito”, dall’opera La Nitteti che lo stesso Sarti aveva composto l’anno prima a Venezia per il Teatro S. Benedetto. Le stesse sinfonie mozartiane che verranno eseguite in questo programma sono figlie di quei tempi e di quelle consuetudini: inevitabile il condizionamento anche del giovanissimo Mozart rispetto al panorama musicale in cui veniva cresciuto. Anche esse sul piano formale sono tripartite, e le analogie strutturali e ritmiche tra l’una e l’altra fanno indubbiamente pensare a un pattern formale noto e condiviso. Le diverse notizie e informazioni sulle primissime sinfonie che Mozart avrebbe scritto a Londra, bambino tra il 1764 e il 1765, e che sono andate perdute, fanno presagire di una sinfonia in do maggiore, forse ad imitazione di Johann Christian Bach, con una scansione ritmica molto militaresca. Sarà solo un caso, ma anche la Sinfonia de La Nitteti, prestata ai Cananei, rispecchia quella tonalità e quelle caratteristiche… è bello sognare che la stima di Mozart per Sarti fosse cominciata prima delle più note vicissitudini».

Teatro Carlo Felice, annullata per sciopero la prima dell’opera Werther

Super User 15 Novembre 2023 1054 Visite

“La Fondazione Teatro Carlo Felice comunica che nell’ambito degli scioperi proclamati dai sindacati nazionali per lo “stallo delle trattative per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale dei Lavoratori delle Fondazioni lirico-sinfoniche”, le Organizzazioni Sindacali Fials e Snater hanno confermato lo sciopero per la recita dell’opera Werther prevista per venerdì 17 novembre 2023. La Fondazione, non potendo assicurare la realizzazione dello spettacolo, annulla la recita di Werther del 17 novembre p.v.”. È quanto si legge in una nota della Fondazione Carlo Felice di Genova

“Gli abbonati e i possessori di biglietti potranno assistere alle altre recite in programma il 19, 24 e 26 novembre 2023, oppure richiedere il rimborso. Per ogni informazione la biglietteria del Teatro è a disposizione ai seguenti numeri: 010 5381.226 – 432”, conclude la nota.

Intervista al sovrintendente Claudio Orazi

Il Teatro Carlo Felice presenta Werther, drame lyrique di Jules Massenet

Super User 12 Novembre 2023 984 Visite

Intervista al sovrintendente Claudio Orazi

Venerdì prossimo, 17 novembre, alle ore 20.00, la Stagione Lirica 2023-2024 dell’Opera Carlo Felice Genova prosegue con il secondo titolo in cartellone: il dramma lirico in quattro atti Werther di Jules Massenet, su libretto di Edouard Blau, Paul Milliet e Georges Hartmann dal romanzo I dolori del giovane Werther di Johann Wolfgang von Goethe. Il nuovo allestimento è realizzato dalla Fondazione Teatro Carlo Felice Genova in coproduzione con HNK - Croatian National Theatre di Zagabria. Donato Renzetti, direttore emerito del Teatro, tornerà alla guida dell’Orchestra e del Coro di voci bianche dell’Opera Carlo Felice (preparato da Gino Tanasini), con la regia, le scene e i costumi di Dante Ferretti, e le luci di Daniele Nannuzzi.

Werther sarà in replica domenica 19 novembre alle ore 15.00, venerdì 24 novembre alle ore 20.00 e domenica 26 novembre alle ore 15.00.

Gli interpreti protagonisti di Werther saranno Jean-François Borras (Werther), Jérôme Boutillier (Albert), Armando Gabba (Le Bailli), Roberto Covatta (Schmidt), Marco Camastra (Johann), Caterina Piva (Charlotte), Hélène Carpentier (Sophie), Emilio Cesar Leonelli (Brühlmann) e Daniela Aloisi (Kätchen).

Il cast si completa con i solisti del Coro di voci bianche Maria Guano, Leonardo Loi, Nicoletta Storace, Erica Giordano, Denise Colla, Sofia Macciò, Lucilla Romano, Alice Manara, Giulia Nastase e Vittoria Trapasso. 

Venerdì 10 novembre, nel Primo Foyer del Teatro verrà inaugurata la mostra ‘C’era una volta’, dove fino a domenica 26 sarà possibile ammirare alcune opere pittoriche di Dante Ferretti (la mostra composta da 11 opere sarà visitabile esclusivamente in occasione degli spettacoli di Werther). Scenografo di fama mondiale, Ferretti ha collaborato con registi del calibro di Pier Paolo Pasolini, Federico Fellini, Terry Gilliam, Franco Zeffirelli, Anthony Minghella, Martin Scorsese, Tim Burton e Brian De Palma, vincendo, tra i molti riconoscimenti, tre Academy Awards per la scenografia con The Aviator nel 2005, Sweeney Todd nel 2008 e Hugo Cabret nel 2012. Le sue opere e i suoi bozzetti sono stati esposti agli Academy Awards, alla Smithsonian Institution e al MoMa di New York.

Tratto dal romanzo I dolori del giovane Werther di Goethe, Werther di Jules Massenet è un drame lyrique in quattro atti, messo in scena per la prima volta a Vienna nel 1892. La fonte letteraria e la trasposizione musicale si pongono significativamente alle origini e al tramonto di ciò che più rappresenta l’800 artistico: il Romanticismo. Se il romanzo di Goethe dà il via al movimento dello Sturm und Drang, l’opera di Massenet raccoglie le migliori influenze melodrammatiche ottocentesche in una perfetta sintesi musicale e drammaturgica del secolo XIX.

«Dopo i successi di Manon e Hérodiade, Massenet accolse con entusiasmo l'idea di musicare I dolori del giovane Werther di Goethe, tanto era affascinato dal sottile lirismo della melodia amorosa e volendo trovare una strada nuova da percorrere – commenta Donato Renzetti. La partitura di Werther, a differenza dei lavori succitati, non è divisa in brani chiusi ma ogni atto scorre con continuità e l'orchestrazione è di una raffinatezza unica, libera da schemi rigidi. In tutte le melodie si possono riconoscere accenni che richiamano Čajkovskij, Schubert e Schumann, persino il Mozart della Jupiter. Ma è a Wagner che Massenet riconosce l’omaggio più incisivo creando il leitmotiv che accompagna sempre Werther nella sua tragica e avventurosa ossessione d’amore».

Dante Ferretti commenta così il processo creativo: «Mettere in scena il Werther di Massenet significa saper rendere la passione e la follia sotterranea che pervadono il protagonista e che, con il passare del tempo, tracimano divorando il piccolo mondo perfetto della provincia più gretta. Non esiste possibilità di riconciliazione: i contrasti tra le regole dettate dalle convenzioni sociali e l’amore nella sua accezione più romantica producono solamente dolore e morte. Questi sono i concetti fondamentali che ho voluto rendere in questa mia visione del Werther per l’Opera Carlo Felice Genova. La prima scena è maestosa, simile ad un’estate dove tutto sembra perfetto. La piazza con la chiesa del matrimonio nel secondo atto e l’interno della casa di Albert e Charlotte del terzo ci mostrano proprio quell’impianto borghese che, invano, Werther cercherà di penetrare. Ma è l’ultimo atto che rivela con violenza il tragico finale. Il giovane si toglierà la vita in un garage, solo e senza il conforto delle pareti domestiche o della sua amata natura. La giovinezza e l’amore del protagonista terminano come un brutto sogno dove solo Charlotte rimarrà a contemplare la sua sconfitta. L’ambientazione anni ’30 che ho scelto per questa rappresentazione cattura, a mio avviso, perfettamente questa dicotomia».

«Il nuovo allestimento di Werther di Massenet dell’Opera Carlo Felice di Genova in coproduzione con HNK, Croatian National Theatre di Zagabria, – dichiara il Sovrintendente Claudio Orazi – segue la recente coproduzione di A Midsummer Night’s Dream di Britten con la Royal Opera House di Muscat confermando il ruolo internazionale del nostro Teatro. La produzione si avvale di protagonisti di eccezione ad iniziare dal direttore emerito del Carlo Felice, Donato Renzetti, che avrà al suo fianco per la regia, le scene e i costumi, Dante Ferretti, più volte Premio Oscar e punto di riferimento internazionale per la creatività e lo stile italiano nel campo della scenografia. Di altrettanto rilievo ed importanza il cast degli interpreti».

Mercoledì 15 novembre, alle ore 16.30, nel foyer del Teatro Dante Ferretti presenterà il suo libro “Immaginare Prima”. Le mie due nascite, il cinema, gli Oscar.

L’iniziativa, ad ingresso gratuito, è aperta alla cittadinanza.

Sabato 18 novembre, alle 14.30, la Fondazione Corriere della Sera, presso la Sala Buzzati – Via Balzan 3 – Milano, presenterà il progetto internazionale dell’Opera Carlo Felice di Genova dal titolo “Un Ponte di Musica” Itinerari dell’Opera italiana in America. Per tale iniziativa, ad ingresso gratuito, sarà possibile prenotarsi al seguente link:

https://www.fondazionecorriere.corriere.it/iniziative/un-ponte-di-musica/prossimi/?app=245718-20231118-183000-728

 

Biografie 

Donato Renzetti è uno dei più stimati direttori d'orchestra della scuola italiana. Ha diretto molte delle più prestigiose orchestre, tra cui la London Sinfonietta, la London Philharmonic, la Philharmonia Orchestra, la English Chamber Orchestra, la DSO Berlin, la Tokyo Philharmonic, l'Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, l'Orchestra dell'Accademia di Santa Cecilia, tutta la RAI Orchestre, la Dallas Symphony, la Belgian Radio and Television Orchestra a Bruxelles, l’Orchestre National du Capitol de Toulouse e l’Orchestre National de Lyon. Direttore principale dell'Orchestra Regionale Toscana dal 1987 al 1992, dal 2004 al 2007 è stato anche direttore principale ospite del Teatro Real de Sao Carlos e direttore artistico e musicale dell'Orchestra Filarmonica Marchigiana dal 2007 al 2013. Nel 2015 è stato nominato direttore della Filarmonica Gioachino Rossini. Per 30 anni ha insegnato direzione d'orchestra all'Accademia Musicale Pescarese. Nel 2019 trasferisce la sua attività didattica all'Alta Scuola di Perfezionamento di Saluzzo, in collaborazione con la Filarmonica Teatro Regio Torino. 

Dante Ferretti è uno scenografo, regista e costumista. Durante la sua carriera, ha lavorato con molti tra i più grandi registi americani e italiani, tra cui Pier Paolo Pasolini, Federico Fellini, Terry Gilliam, Franco Zeffirelli, Anthony Minghella, Martin Scorsese, Tim Burton e Brian De Palma. È stato uno degli allievi prediletti di Federico Fellini ed ha collaborato con lui per ben cinque film così come cinque sono i film che ha realizzato con Pier Paolo Pasolini. La sua relazione professionale più stretta e proficua è quella sviluppata con Martin Scorsese per cui ha firmato le scenografie di nove tra i suoi ultimi film. Ha avuto nove nomination per la scenografia agli Academy Awards e ne ha vinti tre con The Aviator, Sweeney Todd e Hugo Cabret. Ha avuto anche una nomination per i costumi realizzati per Kundunn e ha vinto quattro Bafta Awards, tre premi della critica di Los Angeles, un premio della Art Directors Guild, un National Board of Review, cinque David di Donatello, quattordici Nastri d’argento e cinque “Premio Cinearti - La chioma di Berenice”.

Ha lavorato spesso per il Teatro disegnando scenografie per molte opere e, in alcuni casi, si è cimentato anche con costumi e regia. La sua carriera è stata celebrata all’estero con moltissimi eventi, tra cui è doveroso citare la mostra di 3 mesi agli Academy Awards interamente dedicata alle sue opere ed i suoi due bozzetti in esposizione permanente alla Smithsonian Institution. Il MoMa di New York ha esposto i suoi bozzetti per 6 mesi e, nell'autunno del 2013, lo ha celebrato con un festival. Nell’ottobre del 2022 ha pubblicato la sua prima biografia intitolata Immaginare prima, con la collaborazione di David Miliozzi.

Daniele Nannuzzi è nato a Roma nel 1949. Figlio del famosissimo autore della fotografia Armando Nannuzzi, ben presto viene affascinato dal cinema. Grazie al padre si forma accanto a registi quali Comencini, Bolognini, Visconti e tanti altri.

In pochi anni si afferma come autore della fotografia firmando film di Lizzani, Zeffirelli, Jodorowsky, Bondarciuk, Monteleone. Con El Alamein, la linea del fuoco, di Monteleone si aggiudica il David di Donatello, il Golden Globe e una nomination ai Nastri D'argento. Dopo cinquanta anni di cinema è riaffiorato un vecchio sogno: illuminare un palcoscenico. Comincia così la sua attività come Light Designer in diversi spettacoli teatrali: Madama Butterfly all’Opera di Roma, Macbeth al Teatro Verdi di Salerno, Così fan tutte, The Turn of Screw e The piano Upstairs al Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti di Spoleto, La voce umana e Il bell’indifferente al Teatro Caio Melisso di Spoleto, Anna Karenina, Evgenij Onegin e Rodin al Teatro Mariinskij di San pietroburgo, Casanova in Warsw alla Varsavia Wielki National Opera.

 

 

Biglietti

I settore: 100,00 euro

II settore: 80,00 euro

III settore: 60,00 euro

IV settore: 50,00 euro

V settore: 35,00 euro

Under 18*: 15,00 euro

Under 30*: 25,00 euro

*tutti i settori 

Per ulteriori informazioni: www.operacarlofelicegenova.it

 

 

 

 

Camogli, Paolo Fresu & Uri Caine al Teatro Sociale

Super User 26 Ottobre 2023 589 Visite

 

È uno dei concerti più attesi del cartellone settembre-dicembre 2023 del Teatro Sociale di Camogli. Tanto che è già quasi sold out. Venerdì 27 ottobre, alle ore 19:30, per il ciclo “Aperitivo a teatro”, sul palcoscenico del “Sociale” salgono il trombettista Paolo Fresu, uno dei più grandi e amati jazzisti italiani, e l’eclettico pianista americano Uri Caine.

Un duo che rappresenta una delle collaborazioni jazzistiche più empatiche degli ultimi anni; la tromba lirica e sognante di Fresu, il suo timbro malinconico e onirico, si sposa infatti a meraviglia con il pianismo di Uri Caine, fatto di mille citazioni, dalla canzone americana, al blues, dal jazz più mainstream all'avanguardia, fino alla musica classica, genere che Caine ha riveduto e corretto secondo i suoi parametri personali in molti progetti solistici pubblicati negli ultimi dieci anni.

Insieme, i due affrontano una delle sfide musicali più temibili: rivisitare alla propria maniera gli standard più tradizionali della storia del jazz e canzoni celeberrime come “Caruso” di Dalla, nonché capolavori classici come “Lascia ch’io pianga” di Händel o “Sì dolce è il tormento” di Monteverdi. Brani che tutti conoscono, perché appartengono al nostro patrimonio musicale collettivo, e che proprio per questo è estremamente difficile riuscire a proporre sotto una luce nuova, sviluppandone potenzialità espressive inedite. I due musicisti affrontano questo gioco sottile con sorprendente semplicità, riuscendo a trasmettere alla perfezione il sentimento che li guida mentre eseguono una musica così straordinaria.

I due si sono conosciuti nel 2002 a Berchidda, quando Caine, ospite del Festival curato da Fresu, ha interagito più volte con la sua tromba, confessando di essere stato completamente rapito dalle atmosfere e dalle sonorità nate in quell’occasione. A quel primo incontro ha fatto seguito una serie di concerti e quindi, nell’estate 2006, Fresu e Caine hanno pubblicato il loro primo CD, “Things”, per la prestigiosa etichetta Blue Note, dedicato a una rilettura di alcuni classici del jazz. Come accade per il trio “standards” di Keith Jarrett, Fresu e Caine hanno dimostrato, insieme, fino a che punto sia possibile rinnovare anche le pagine musicali più celebri. Il duo riesce nel miracolo di trasformare musiche notissime in brani che sembrano eseguiti per la prima volta: un’esperienza unica, da non perdere. 

La formula dell’”Aperitivo a Teatro” permette di assistere al concerto gustando un aperitivo, servito esclusivamente nei Palchi dal “Caffè del Teatro”. L’acquisto dei posti nei Palchi è vincolato al servizio dell’aperitivo.

Prezzi: 27 € (Platea: solo concerto) – 32 € (Palchi: concerto + aperitivo).

Sono previste riduzioni per Under 26/Over 65, soci Coop e GPM e per chi si reca a teatro in treno.

Biglietterie

- Biglietteria del Teatro Sociale, dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12 e un’ora prima degli spettacoli. Tel. 0185 1770529 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

- Pro Loco di Camogli, negli orari di apertura. Tel. 0185 771066 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

- Pro Loco di Recco, negli orari di apertura. Tel. 0185 722440 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

- Hotel Cenobio dei Dogi. Tel. 0185 7241.

- www.vivaticket.com (prevendita).

Teatro Carlo Felice, buona la prima: applausi per “A midsummer night's dream”

Super User 14 Ottobre 2023 1591 Visite

Alla fine solo applausi, e tanti. Così si è conclusa la prima di “A midsummer night's dream”, opera in tre atti di Benjamin Britten su libretto di Peter Pears e basata sull’omonima commedia di William Shakespeare, andata in scena ieri sera al Teatro Carlo Felice davanti a un folto pubblico e agli occhi compiaciuti del sovrintendete Claudio Orazi e del direttore artistico Pierangelo Conte.

Bene l’orchestra e il coro del teatro, diretti dal maestro Donato Renzetti, il coro di voci bianche, diretto da Gino Tanasini, la regia di Laurence Dale e la scenografia di Gary McCann; altrettanto bene il cast, composto da Christopher Ainslie (Oberon), Sydney Mancasola (Tytania), Matteo Anselmi (Puck), Scott Wilde (Theseus), Kamelia Kader (Hippolyta), Peter Kirk (Lysander), John Chest (Demetrius), Hagar Sharvit (Hermia), Keri Fuge (Helena), David Shipley (Bottom), David Ireland (Quince), Seumas Begg (Flute), Sion Goronwy (Snug), Robert Burt (Snout) e Benjamin Bevan (Starveling).

La commedia shakespeariana è uno dei testi teatrali più celebri ed amati dal pubblico. In un intreccio fatto di amori, fraintendimenti, scontri e incantesimi ambientati in un mondo delle fate e fra un bislacco gruppo di artigiani aspiranti attori. Il tutto è immerso in un’atmosfera onirica, difficile da descrivere a parole quanto immediata alla percezione. Tanti sono gli elementi drammaturgici che accomunano il Sogno alla miglior tradizione operistica, e che nel 1960 hanno ispirato Benjamin Britten nella messa in musica della commedia.

Il nuovo allestimento è stato realizzato dalla Fondazione Teatro Carlo Felice in collaborazione con la Royal Opera House di Muscat in Oman.

Chi c’era
In platea abbiamo notato: il viceministro Edoardo Rixi con la moglie Marzia Vita, il senatore (M5S) Luca Pirondini, la deputata di Noi Moderati Ilaria Cavo, il prefetto Renato Franceschelli accompagnato dalla moglie Cecilia, l’ex procuratore capo Francesco Cozzi, il governatore Giovanni Toti e moglie, la giornalista Mediaset Siria Magri, il sindaco Marco Bucci con la moglie Laura Sansebastiano, il frate-medico Luca Bucci che studia dal prof. Matteo Bassetti per fare l’infettivologo, il direttore del Teatro Nazionale di Genova Davide Livermore, la portavoce del governatore e coordinatrice delle politiche culturali di Regione Liguria Jessica Nicolini, il comunicatore Marco Pogliani, il presidente di Porto Antico Mauro Ferrando, il sindaco di Sestri Levante Francesco Solinas, il consigliere di minoranza a Sestri Levante Diego Pistacchi, il consigliere regionale (FdI) e candidato alle europee Stefano Balleari con la moglie Stefania Benetti, il consigliere regionale di minoranza (PD) Armando Sanna, il cultural manager del Comune di Genova Maurizio Gregorini con l’inseparabile maestro Fabrizio (Pippo) Lamberti, i consiglieri comunali Tiziana Lazzari e Mattia Crucioli, il sindaco dei giovani Benedetto Pesce Maineri, l’ex assessore comunale Simonetta Cenci e l’ex direttore amministrativo del Carlo Felice (adesso al Gruppo Cattaneo Adorno) Carlo Mandich.

Prima dello spettacolo ci sono stati gli interventi del sovrintendente Claudio Orazi, del governatore Giovanni Toti e del sindaco Marco Bucci

Il vice ministro Edoardo Rixi con la moglie Marzia Vita

Il governatore Giovanni Toti e la moglie Siria Magri

il prefetto Renato Franceschelli accompagnato dalla moglie Cecilia

La deputata Ilaria Cavo e la giornalista Siria Magri, dietro spunta il vice ministro Edoardo Rixi

L'ex procuratore capo Francesco Cozzi con il consigliere regionale Stefano Balleari e la moglie Stefania Benetti

Il comunicatore Marco Pogliani e Manuela Litro, responsabile social del Teatro Carlo Felice

I coniugi Balleari-Benetti 

Ilaria Cavo, Jessica Nicolini e Marco Pogliani

Fra Luca e il viceministro Rixi

Il senatore Luca Pirondini e il consigliere comunale Mattia Crucioli

Il presidente di Porto Antico, l'avvocato Mauro Ferrando

I consiglieri regionali Armando Sanna e Stefano Balleari

Le Premiere dame

Il sindaco di Sestri Levante e il cappuccino

Ilaria Cavo e Simonetta Cenci, ex assessore comunale

Il sindaco dei giovani Benedetto Pesce Maineri

I sindaci Marco Bucci (Genova) e Francesco Solinas (Sestri Levante)

Il consigliere comunale di opposizione a Sestri Levante Diego Pistacchi

Frate Luca Bucci

Fra Luca Bucci e Francesca Catrambone dell'ufficio stampa di Regione Liguria

La signora più elegante e ammirata

 

Riparte la stagione del Teatro Nazionale Genova

Super User 12 Ottobre 2023 848 Visite

Prima la festa in piazza, poi un debutto in sala con un evento di respiro internazionale. Giovedì 12 ottobre il Teatro Nazionale di Genova inaugura la stagione 2023/2024 al Teatro Modena di Sampierdarena, dato che il Teatro Ivo Chiesa/Corte è chiuso per restauri. Il primo spettacolo sarà

“La vida es sueño”, di Pedro Calderon de la Barca. La regia è di uno dei principali registi europei, Declan Donnellan. Interpretato dagli straordinari attori della Compañia Nacional de Teatro Clásico di Madrid, lo spettacolo, presentato al Teatro Gustavo Modena in prima nazionale dal 12 al 15 ottobre, è una grande coproduzione che unisce Gran Bretagna, Spagna, Francia, Italia e vede il Teatro diretto da Davide Livermore come partner italiano. Presentato a Genova con il patrocinio dell’Ambasciata di Spagna e il supporto dell’Istituto Cervantes, “La vida es sueño” è recitato nella lingua spagnola originale, con i sopra titoli in italiano. Inizio spettacolo giovedì e venerdì ore 20.30, sabato ore 19.30, domenica ore 16. Biglietti da 14 a 40 euro.

Alle ore 19 Piazza Gustavo Modena, addobbata per l’occasione, si animerà con musica, danza, aperitivi e un photo corner legato allo spettacolo, che poi andrà in scena alle ore 20.30. Una vera e propria festa, a cui sono invitati gli abitanti del quartiere e il pubblico dello spettacolo, realizzata grazie alla collaborazione della Regione Liguria, che per le recite serali del 12, 13 e 14 ottobre rende disponibile anche un servizio navetta gratuito dal centro al Teatro Gustavo Modena, da prenotare presso le biglietterie del Teatro o al numero 010 5342 400.

Altre iniziative legate all’inaugurazione di stagione riguarderanno i bambini, che domenica 15 ottobre potranno liberare l’immaginazione con il laboratorio teatrale bilingue italiano / spagnolo Sogni ad occhi aperti / Soñar con los ojos abiertos, condotto da Marco Taddei alle ore 10 alla Sala Mercato e seguito alle ore 11 da un workshop di disegno a cura della Cooperativa il Biscione (per info e prenotazioni Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.). Da segnalare anche le visite guidate al Teatro Gustavo Modena il 14 ottobre e 15 ottobre nell’ambito delle Giornate FAI d’Autunno.

Paolo Fizzarotti

Al via la stagione del Carlo Felice con l’opera ‘A Midsummer Night’s Dream’

Super User 12 Ottobre 2023 922 Visite

Venerdì 13 ottobre, alle ore 20:00, l’Opera Carlo Felice Genova inaugura la Stagione Lirica 2023-2024 con l’opera in tre atti A Midsummer Night’s Dream di Benjamin Britten, su libretto proprio e di Peter Pears dall’omonima commedia di William Shakespeare. Il nuovo allestimento è realizzato dalla Fondazione Teatro Carlo Felice Genova in collaborazione con la Royal Opera House di Muscat (Oman), dove il titolo verrà ripreso nel febbraio del 2024. Donato Renzetti, direttore emerito del Teatro, sarà alla direzione dell’Orchestra e del Coro di voci bianche dell’Opera Carlo Felice (preparato da Gino Tanasini), con la regia di Laurence Dale, le scene e i costumi di Gary McCann, la coreografia di Carmine De Amicis e le luci di John Bishop. 

A Midsummer Night’s Dream sarà in replica domenica 15 ottobre alle ore 15.00, martedì 17 ottobre alle ore 20.00 e giovedì 19 ottobre alle ore 20.00. La première del 13 ottobre verrà registrata e trasmessa in differita da Rai Radio 3.

A dare vita ai protagonisti del Sogno: Christopher Ainslie (Oberon), Sydney Mancasola (Tytania), Matteo Anselmi (Puck), Scott Wilde (Theseus), Kamelia Kader (Hippolyta), Peter Kirk (Lysander), John Chest (Demetrius), Hagar Sharvit (Hermia), Keri Fuge (Helena), David Shipley (Bottom), David Ireland (Quince), Seumas Begg (Flute), Sion Goronwy (Snug), Robert Burt (Snout), Benjamin Bevan (Starveling). Il cast si completa con i solisti del Coro di voci bianche Michela Gorini e Maria Guano (Cobweb), Sofia Macciò e Leonardo Loi (Peasebossom), Lucilla Romano e Giulia Nastase (Mustardseed), Eliana Uscidda e Denise Colla (Moth), di Francesco Pagliarusco nella parte di Changeling, del mimo acrobata Davide Riminucci e dei mimi Armando De Ceccon e Francesco Tunzi.

La commedia shakespeariana A Midsummer Night’s Dream è uno dei testi teatrali più celebri ed amati dal pubblico. In un intreccio fatto di amori, fraintendimenti, scontri e incantesimi coesistono il mondo delle fate, la dimensione aristocratica dei figli della corte di Atene, e ancora un bislacco gruppo di artigiani aspiranti attori. Il tutto è immerso in un’atmosfera onirica, difficile da descrivere a parole quanto immediata alla percezione. Tanti sono gli elementi drammaturgici che accomunano il Sogno alla miglior tradizione operistica, e che nel 1960 hanno ispirato Benjamin Britten nella messa in musica della commedia. 

«Si tratta di una partitura complessa – commenta Donato Renzetti – nella quale si potranno rinvenire spunti pucciniani e rossiniani, e faranno persino capolino accenni ritmici nello stile di Stravinskij… Ma alla fine è Britten, compositore unico ed originale la cui musica facilmente trasporta nella dimensione tanto cara a Shakespeare “siamo fatti della stessa sostanza dei sogni”. E che sogno saremmo senza musica?». 

Il regista Laurence Dale commenta così il processo creativo: «La musica di Britten richiede un canto virtuoso con la sua complessità, proprio come i ruoli di Shakespeare richiedono una recitazione virtuosa, immaginate quindi la sfida del casting di tali ruoli. Con Pierangelo Conte abbiamo avuto il compito di trovare un cast ottimale per questa produzione. Nel frattempo, con il costumista e scenografo di punta Gary McCann, ci siamo proposti di creare una foresta magica in cui le coppie, amanti o amiche, si perdono, mettendo alla prova l'essenza delle loro relazioni. Abbiamo deciso di tornare a uno stile elisabettiano degli abiti del 1600, ma ci siamo assicurati di non essere prigionieri di quel periodo, creando un mondo fantastico che si tinge del genio contemporaneo di Vivienne Westwood o Alexander McQueen. Volevamo che la foresta fosse spaventosa, proibita ed eternamente mutevole, oltre che mistica. Abbiamo quindi chiesto a John Bishop, con cui abbiamo già collaborato in passato, di ricreare quel misticismo attraverso le luci e di aggiungere i preziosi effetti video del designer Leandro Summe. Trattandosi di un'opera, quindi di una versione musicale, Britten poneva l'accento sull'armonia tra i personaggi e il suo coreografo, John Cranko, ne era il produttore. Qui, il coreografo Carmine De Amicis crea movimenti e danze che riflettono questa armonia delle sfere attraverso la danza».

 

Biografie:

Donato Renzetti è uno dei più stimati direttori d'orchestra della scuola italiana. Ha diretto molte delle più prestigiose orchestre, tra cui la London Sinfonietta, la London Philharmonic, la Philharmonia Orchestra, la English Chamber Orchestra, la DSO Berlin, la Tokyo Philharmonic, l'Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, l'Orchestra dell'Accademia di Santa Cecilia, tutta la RAI Orchestre, la Dallas Symphony, la Belgian Radio and Television Orchestra a Bruxelles, l’Orchestre National du Capitol de Toulouse e l’Orchestre National de Lyon. Direttore principale dell'Orchestra Regionale Toscana dal 1987 al 1992, dal 2004 al 2007 è stato anche direttore principale ospite del Teatro Real de Sao Carlos e direttore artistico e musicale dell'Orchestra Filarmonica Marchigiana dal 2007 al 2013. Nel 2015 è stato nominato direttore della Filarmonica Gioachino Rossini. Per 30 anni ha insegnato direzione d'orchestra all'Accademia Musicale Pescarese. Nel 2019 trasferisce la sua attività didattica all'Alta Scuola di Perfezionamento di Saluzzo, in collaborazione con la Filarmonica Teatro Regio Torino.

Laurence Dale, dopo 20 anni di carriera internazionale come tenore lirico, è stato invitato da Peter Brook a dirigere la sua prima opera, La tragédie de Carmen. Durante la sua carriera crea allestimenti d'opera in tutta Europa e negli Stati Uniti, tra di essi La cambiale di matrimonio per il Rossini Opera Festival e la Royal Opera House di Muscat, Ariadne auf Naxos all'Opéra de Monte Carlo e alla Royal Opéra de Wallonie, Les Huguenots e Un ballo in maschera a Metz, Aida e I Capuleti e i Montecchi in Sud Africa, La clemenza di Tito per lo Staatstheater Oldenburg, Die Fledermaus per l'Opera Nazionale di Oslo, Il barbiere di Siviglia e Ariadne auf Naxos per la Nederlandse Reisopera (miglior produzione operistica dell'anno 2016 nei Paesi Bassi). Dale ha recentemente rimesso in scena la sua produzione di Liegi del 2022 di Simon Boccanegra per l'Opera Philadelphia. I piani futuri includono Sarrasine per Göttingen 2024 e una nuova produzione di Le Siège de Corinthe per la Nederlandse Reisopera.

Gary McCann ha lavorato come scenografo e costumista per alcune delle compagnie più importanti del mondo. Ha al suo attivo produzioni quali The Merry Widow (Glyndebourne) Turandot (Teatro Petruzzelli, Bari), Eugene Onegin (Santa Fe Opera), Peter Grimes (Teatro La Fenice), Tosca (Opera di Wroclaw, Opera Nazionale Irlandese), Der Rosenkavalier (Garsington Opera, Irish National Opera, Santa Fe Opera), Fidelio (Garsington Opera), La forza del destino, Don Carlos, Simon Boccanegra (Opéra Royal de Wallonie-Liège), Anna Bolena (Opéra de Lausanne, Royal Opera Muscat, ABAO Bilbao, Opéra Royal de Wallonie-Liège), Madama Butterfly, Les Illuminations (Snape Maltings/Aldeburgh Music), The Flying Dutchman (Opera di Stato di Ekaterinburg, Russia), Saturday Night Fever (tour nazionale del BKL nel Regno Unito, anche al Peacock Theatre, West End), Die Fledermaus (Opera Nazionale Norvegese), e La clemenza di Tito (Opera di Losanna, Opera Oviedo, ABAO Bilbao). 

Carmine De Amicis lavora a livello internazionale come coreografo, regista, maestro di combattimento e interprete di teatro-danza, opera e cinema. È co-direttore artistico di EDIFICE e produce opere teatrali, immersive, site-specific e film con il supporto dell’Arts Council England. Ha lavorato per: Royal Opera House, Welsh National Opera, Garsington Opera, Fondazione Teatro Carlo Felice, Teatro Regio Torino, Opéra National du Rhin, Opéra Dijon, Longborough Festival, Rossini Opera Festival, Hampstead Garden Opera e Gothic Opera. È docente di repertorio di danza contemporanea presso l'Università di Chichester e si è esibito per i coreografi pluripremiati Richard Alston e Shobana Jeyasingh, Jose Agudo, Tavaziva. È laureato come Traduttore, Coreografo e Regista d'Opera. 

John Bishop, progettista illuminotecnico, ha iniziato la sua carriera nel campo del lighting design presso la Welsh National Opera a Cardiff e ha lavorato come lighting designer freelance in tutto il Regno Unito, Europa, Scandinavia, America creando progetti di illuminazione per più di 250 produzioni d’opera. È stato lighting designer ospite frequente al Buxton International Opera Festival in Inghilterra, dove ha creato progetti di illuminazione originali per 35 opere in un periodo di 13 anni, tra cui Le allegre comari di Windsor, Kaščej l'immortale e La fanciulla nella torre. I piani futuri includono la creazione di progetti di illuminazione originali per A Midsummer Night’s Dream (Muscat, Oman), Albert Herring (Leeds) e Tannhäuser (Tokyo).

 

Biglietti:

I settore: 100,00 euro 

II settore: 80,00 euro

III settore: 60,00 euro

IV settore: 50,00 euro

V settore: 35,00 euro

Under 18*: 15,00 euro 

Under 30*: 25,00 euro

*tutti i settori

‘Teatro ragazzi’, presentata una super stagione

Super User 04 Ottobre 2023 1224 Visite

Si impara da piccoli a diventare grandi spettatori di teatro. Alla Sala Mercato di Sampierdarena il Teatro Nazionale di Genova martedì scorso ha presentato la sua nuova stagione del ‘Teatro ragazzi’ 2023/2024. Sono intervenuti Elena Dragonetti, consulente artistica Teatro ragazzi al TN Genova; Davide Livermore, direttore del TN Genova appena riconfermato; Andrea Porqueddu, dramaturg del TN Genova; Francesca Corso, assessore politiche per i giovani del Comune di Genova; Antimo Ponticiello, direttore scolastico regionale; Laura Baracchi, responsabile comunicazione Cambiaso Risso; Piera Pavanello, curatrice di uno dei laboratori presentati.

«Il Teatro Nazionale di Genova lavora da sempre per e con le nuove generazioni. Da un lato ci poniamo come figura di affiancamento e stimolo alla fondamentale funzione della scuola, accompagnando attraverso l’arte la formazione del pensiero critico; dall’altra rispondiamo direttamente al bisogno di immaginazione e di parola viva, invitando i piccoli spettatori e le loro famiglie a scoprire l’emozione e la meraviglia del teatro», ha detto il direttore Davide Livermore.

Nella passata stagione 10.000 studenti, provenienti dalle scuole di ogni grado di tutta Genova, ma anche da istituti di Recco, Busalla, Savona, Moneglia e persino Imperia, hanno seguito gli spettacoli proposti nelle sale del Teatro Nazionale di Genova in matinée, occupando in media oltre il 90% dei posti disponibili, mentre gli allievi delle scuole di secondo grado che hanno assistito a spettacoli in serale sono stati oltre 16.000. 

«Il nostro sguardo è rivolto con passione e cura ai ragazzi e le ragazze, ai bambini e alle bambine, alle potenzialità della loro capacità espressiva, alla necessità di nutrirsi di visioni artistiche per disegnare in modo nuovo, ampio e creativo la propria presenza nel mondo, la relazione con gli altri e con sé stessi -  ha affermato Elena Dragonetti - Ci impegniamo perché nelle nostre proposte il livello della ricerca artistica sia sempre alto, ponendo un’attenzione particolare alla trasversalità e alla condivisione dell’esperienza teatrale tra bambini e adulti».

Certamente va in questa direzione ‘Sabato a teatro’, rassegna sostenuta dal Gruppo Cambiaso Risso, 13 titoli tra cui diversi spettacoli tout public, cioè destinati a spettatori di ogni età, proposti anche in fascia serale alle ore 19.30, e tre appuntamenti dedicati al mondo dell’adolescenza.

Si inaugura il 21 ottobre alle ore 19.30 al Teatro Gustavo Modena con Imagine-toi di Julien Cotterau, mimo, clown e rumorista applaudito in tutto il mondo. Prima dello spettacolo è prevista una festa in Piazza Gustavo Modena. La serata è sostenuta dal Ministero della Cultura e dal Comune di Genova nell’ambito delle attività di spettacolo dal vivo nelle aree periferiche. Tra gli altri spettacoli.

Ho un punto tra le mani, ispirato alle opere di Wassily Kandinsky e indirizzato ai bambini dai 12 mesi ai 3 anni (25 novembre, Teatro Gustavo Modena, ore 16 e ore 17.30); Romanzo d’infanzia, vero cult per tutte le età in cui i danzatori Michele Abbondanza e Antonella Bertoni raccontano la difficoltà della relazione genitori / figli (23 marzo ore 19.30).

Giovannin senza parole di Crest affronta il tema delle regole (3 febbraio ore 16); il pluripremiato illustratore Gek Tessaro anima dal vivo i disegni che realizza in diretta ne Il circo tra le nuvole (4 gennaio), mentre gli attori mimi di Principio Attivo Teatro evocano la comicità di Charlie Chaplin e Willie il Coyote in Storia di un uomo e della sua ombra (mannaggia ‘a mort). 

Debuttano in prima nazionale due nuove produzioni del Teatro Nazionale di Genova, entrambe dirette da Elena Dragonetti. In… segnami il silenzio mette l’accento sulla ricchezza della diversità, (9 marzo, Teatro Gustavo Modena, prima nazionale). Canto dell’ira – 51 giorni del decimo anno di guerra, riflette sui conflitti contemporanei. Lo spettacolo, che debutta in prima nazionale il 20 aprile alla Sala Mercato, fa parte di una speciale triade dedicata al mondo dell’adolescenza: gli spettacoli Teen, a cui appartengono anche il toccante Arturo di Laura Nardinocchi e Nicolò Matcovich e il provocatorio Barbie e Ken, interpretato da Letizia Buchini e Filippo Capparella, affrontano temi delicati come il sesso, la perdita delle persone amate, le relazioni, il conflitto. Per i

più piccoli c’è Le rocambolesche avventure dell’orso Nicola, del ragnetto Eugenio e del moscerino che voleva vedere il mondo e che rese tutti felici, in scena alla Sala Mercato il 4 novembre. Completano il programma Lettere da molto lontano con la regia di Elena Dragonetti (24 febbraio, Teatro Eleonora Duse) e Cappuccetto Rosso di Zaches Teatro, presentato nel verde di Semplicemente Parco a Pegli il 20 aprile.

Sono ventuno in totale gli spettacoli proposti di mattina per le scuole di ogni ordine e grado. Nel ricco e vario programma troviamo favole scientifiche come H2OPS! o spettacoli di taglio civile come Fino a quando la mia stella brillerà, che racconta la drammatica vicenda di Liliana Segre. E la felicità, prof? porta in scena i sentimenti di una classe giunta all’esame di maturità, Storia di un no parla di educazione sentimentale, Q come scuola è un inno alla libertà, mentre i divertenti Le avventure del pesce Gaetano e Jack il fagiolo magico sono dedicati ai più piccoli.

Tra le produzioni del Teatro Nazionale di Genova ci sono Un pomeriggio, Libereso viaggio fiabesco attorno a Italo Calvino di Simone Dini Gandini e Roberto Giannarelli (26-27 marzo Sala Mercato); Kakuma di Laura Sicignano (4 e 5 aprile Sala Mercato); MT Moby Prince 3.0 di Francesco Girardi e Marta Pettinari sulla tragica vicenda del traghetto passeggeri in cui morirono 140 persone (23 aprile Teatro Tiqu). Chiude la rassegna 7 minuti di Stefano Massini, con gli attori detenuti della Casa Circondariale di Genova Marassi (8-10 maggio Teatro Ivo Chiesa).

Le attività rivolte al mondo della scuola, realizzate con il sostegno di Coop Liguria, includono un workshop settimanale per insegnanti oltre a laboratori di Recitazione, Drammaturgia, Filosofia, che possono essere organizzati on demand negli spazi degli Istituti scolastici. Tra ottobre e dicembre si intrecciano con il teatro ragazzi i progetti laboratoriali VVV - Vero Virtuale Vissuto e Sguardi, realizzati nell’ambito di Share the vision, articolata serie di iniziative sostenute dal Ministero della Cultura e dal Comune di Genova nell’ambito delle attività di spettacolo dal vivo nelle aree periferiche della città di Genova.

Il primo, a cura di Nicoletta Bernardini e Piera Pavanello per Retedanzacontempoligure, si rivolge ai bambini e ai relativi genitori, nonni, zii, in uno scambio tra generazioni diverse che si nutre di camminate all’aperto, workshop di danza, incontri con pedagoghi e sociologi dell’arte, prove di spettacoli e altre occasioni di condivisione.

Il secondo, condotto da Elena Dragonetti, attraverso una serie di incontri laboratoriali con distinti gruppi di abitanti di Sampierdarena (dagli anziani delle bocciofile ai bambini della scuola dell’infanzia, dagli adolescenti alle associazioni di immigrati), indaga e riflette sui background soggettivi che condizionano la visione di ciò che ci circonda. La condivisione finale di un video documentario realizzato da Samuele Wurtz restituirà al quartiere un’immagine composita, culturalmente e socialmente vivida, ricca di narrazioni e visioni differenti.

Fanno parte di Share the Vision anche i workshop musicali rivolti ai più piccoli Tutti giù per terra, che si svolgeranno in concomitanza con i concerti di Jazz’n’breakfast il 22 ottobre, il 12 novembre e il 17 dicembre. I bambini sperimenteranno l’interazione melodica e ritmica, il corpo in movimento e l’uso della voce attraverso il gioco insieme ai musicisti Tina Omerzo, Ilaria Pastore e Olmo Anorve Manzano.

Tutte le attività del Teatro Nazionale di Genova sono realizzate in partnership con il Ministero della Cultura, il Comune di Genova, la Regione Liguria, a cui si affiancano la Fondazione Compagnia di San Paolo e Iren con il loro fondamentale contributo e i sostenitori Fincantieri, BPER Banca, Rina, Coop Liguria, Howden, ETT, A.Se.F., Esaote, Gruppo Fos, Parodi & Parodi, Gruppo Cambiaso Risso, Centro commerciale e divertimenti Fiumara, Trilogik, Saar.

 

Paolo Fizzarotti

Tv locali, Gilberto Volpara lascia Primocanale per Telenord

Super User 29 Settembre 2023 10756 Visite

Gastronomia ligure e dialetto genovese. Sono i temi delle seguitissime trasmissioni che Gilberto Volpara curava, con l’aiuto del cucinosofo Sergio Rossi e del presidente dell’associazione ‘A Compagna’ Franco Bampi, su Primocanale.

Il legame tra l’editore Maurizio Rossi e il giornalista della Valpolcevera sembrava indissolubile. Ma, come succede anche nei migliori matrimoni, tra i due è scoppiata la crisi e, successivamente, il divorzio.

Volpara, dopo aver sbattuto la porta (così si dice) dell’ex senatore Rossi, si è presentato, facendo poca strada (le due redazioni si trovano a pochi metri di distanza), alla porta dell’editore Massimiliano Monti, che lo ha accolto a braccia aperte.

Per annunciare il suo passaggio a Telenord, Volpara ha fatto una bella intervista ad Alberto Monti, fondatore dell’emittente di Serra Riccò.

Per la cronaca: nessuno ha comprato una pesca da Esselunga per tentare una riconciliazione tra i due ‘divorziati’.

‘Start’, gli eventi che inaugurano la stagione del Carlo Felice

Super User 29 Settembre 2023 1034 Visite

A partire dal prossimo mese di ottobre, l’Opera Carlo Felice Genova inaugura la stagione con una serie di eventi volti ad offrire al pubblico una panoramica ampia sulla proposta artistica 2023-2024. La programmazione spazia dalla musica barocca alla contemporanea, tra opera, concerti sinfonico-corali, musica vocale da camera e live electronics, coinvolgendo tutte le maestranze del teatro. Gli eventi inaugurali si pregiano della presenza di diversi ospiti e delle collaborazioni che la Fondazione Teatro Carlo Felice rinnova con istituzioni quali il Premio Paganini e il conservatorio “N. Paganini” di Genova, e per la rassegna Liguria Musica con la Chiesa di San Matteo di Laigueglia e la Concattedrale dei Santi Maurizio e Compagni Martiri di Imperia.

Donato Renzetti

Dal 10 ottobre, tutti gli eventi in cartellone:

- Martedì 10 ottobre alle ore 20.00, alla Chiesa di Santa Maria delle Vigne di Genova, Andrea De Carlo dirigerà l’Ensemble Mare Nostrum e i solisti Giulia Bolcato, Danilo Pastore e Masashi Tomosugi in una serata dedicata al Barocco italiano di Alessandro Stradella. In programma la Sinfonia dall’oratorio La Susanna e la serenata Il barcheggio, che venne eseguita a Genova il 19 giugno 1681 per le nozze di Paola, figlia di Ridolfo Brignole, Marchese di Groppoli, con Carlo figlio del Marchese Giorgio Spinola. Alessandro Stradella (1643 - 1682) è stato uno dei protagonisti del ‘600 italiano, con una produzione che consta di sette opere e numerosi oratori, cantate e brani strumentali. Il suo nome è legato alla città di Genova, dove trascorse i suoi ultimi anni; il concerto omaggia il suo grande contributo alla cultura musicale italiana, e si tiene simbolicamente nel suo luogo di sepoltura. Affermato interprete e studioso, Andrea De Carlo ha contribuito enormemente alla ricerca sulla musica di Stradella e alla sua diffusione. Dal 2017 è direttore del Festival Barocco Alessandro Stradella.

- Venerdì 13 ottobre alle ore 20.00, l’Opera Carlo Felice Genova inaugura la Stagione Lirica con l’opera in tre atti A Midsummer Night’s Dream di Benjamin Britten, su libretto dall’omonima commedia di William Shakespeare. La direzione è affidata a Donato Renzetti, direttore emerito del Teatro, per la regia di Laurence Dale. Scene e costumi di Gary McCann, coreografia di Carmine De Amicis e luci di John Bishop. Il nuovo allestimento è stato realizzato dalla Fondazione Teatro Carlo Felice in collaborazione con la Royal Opera House di Muscat (Oman). Il cast si compone di Christopher Ainslie (Oberon), Sydney Mancasola (Tytania), Matteo Anselmi (Puck), Scott Wilde (Theseus), Kamelia Kader (Hippolyta), Peter Kirk (Lysander), John Chest (Demetrius), Hagar Sharvit (Hermia), Keri Fuge (Helena), David Shipley (Bottom), David Ireland (Quince), Seumas Begg (Flute), Sion Goronwy (Snug), Robert Burt (Snout), Benjamin Bevan (Starveling). A Midsummer Night’s Dream sarà in replica domenica 15 ottobre alle ore 15.00, martedì 17 ottobre alle ore 20.00 e giovedì 19 ottobre alle ore 20.00; nel febbraio del 2024 la produzione verrà ripresa alla Royal Opera House di Muscat. La première del 13 ottobre verrà inoltre registrata e trasmessa in differita da Rai Radio 3. 

- Sabato 14 ottobre alle ore 20.00, il direttore musicale del Teatro, Riccardo Minasi, inaugurerà la Stagione Sinfonica alla guida dell’Orchestra e del Coro dell’Opera Carlo Felice. In programma l’oratorio per soli, coro e orchestra Die Schöpfung (La creazione), di Franz Joseph Haydn. Interpreti solisti saranno il soprano Anna El-Khashem (Gabriel / Eva), il tenore Mauro Peter (Uriel) e il basso Matthias Winckhler (Raphael / Adam). Il concerto sarà in replica martedì 18 alle ore 20.00 e trasmesso in diretta da Rai Radio 3. La creazione è una delle più ampie composizioni di Haydn. Con un vasto organico orchestrale e corale, il compositore rende omaggio al Creato attraverso un testo ispirato alla Genesi e a Paradise Lost di John Milton. La musica di Haydn esprime la grandiosa magnificenza dell’opera divina in chiave luminosa e ottimista, in un oratorio che permette di esprimere tutto il potenziale dell’orchestra e del coro in piena sinergia con gli interpreti solisti.

- Domenica 15 ottobre alle ore 11.00 si inaugura con Folk Wonder il ciclo di concerti di musica vocale da camera Novecenti. Per un totale di sei appuntamenti distribuiti durante la Stagione, Novecenti esplora il prezioso patrimonio della tradizione popolare europea e statunitense. Ciascuno dei concerti vede Claudio Marino Moretti, maestro del coro dell’Opera Carlo Felice, nella veste di pianista. In Folk Wonder, il baritono David Ireland sarà interprete delle raccolte Songs of Travel e The House of Life del compositore britannico Ralph Vaughan Williams, rispettivamente su testi di Robert Louis Stevenson e Dante Gabriel Rossetti. Il concerto verrà registrato e trasmesso in differita da Rai Radio 3.

- Venerdì 20 ottobre alle ore 21.00, si terrà l’evento di riapertura del Teatro della gioventù. Protagonista della serata sarà il compositore Marco Stroppa, che eseguirà i suoi brani Hidinefte, o l’altra faccia di Traiettoria, Why do you run?, in prima esecuzione assoluta, e Little i, insieme al flautista Steven Haschke. «Sono particolarmente contento di poter presentare un mio nuovo brano per elettronica – commenta Marco Stroppa. Il materiale proviene da Come Play with Me, il primo concerto per elettronica solista (materializzata da un “totem” elettroacustico, cioè una colonna di 7 altoparlanti verticali) ed orchestra. Rielaborato, ristrutturato e proiettato in uno spazio orizzontale intorno alla sala da concerto, spero che il pubblico apprezzerà questo mondo sonoro particolare, fatto di strumenti fisici immaginari».

Con questo concerto si inaugura una nuova stagione per il Teatro della gioventù, chiuso nel 2020 e in seguito adibito a centro vaccinale. Lo spazio, costituito da due sale per una capienza totale di circa 460 posti, torna in attività con una programmazione rivolta ai giovani, per permettere loro di vivere da vicino la cultura teatrale e musicale. L’intervento di Marco Stroppa – tra i compositori più affermati del panorama contemporaneo – si pone proprio in quest’ottica, come occasione per approfondire la conoscenza della musica elettronica di oggi, con particolare riguardo per le nuove tecniche e tecnologie compositive. Il concerto si svolge in collaborazione con il Conservatorio “N. Paganini” di Genova.

- Mercoledì 25 e venerdì 27 ottobre alle ore 15.00, l’Opera Carlo Felice ospiterà le finali aperte al pubblico della 57ª edizione del Premio Paganini. Dal 1954 il Premio Paganini offre alle giovani promesse del violino la possibilità di distinguersi in un concorso di rilevanza internazionale nella città che ha dato i natali ad uno dei più talentuosi violinisti della storia: Niccolò Paganini. Con l’Orchestra dell’Opera Carlo Felice, nella finale del 25 ottobre i partecipanti concerteranno ed eseguiranno uno dei concerti per violino e orchestra di Mozart. Nella finale del 27 ottobre, Orchestra e solisti saranno diretti da Michele Gamba.

- Giovedì 2 e venerdì 3 novembre alle ore 21.00, la rassegna Liguria Musica riprende con un concerto del ciclo Mozart l’italiano. Diego Fasolis sarà alla direzione dell’Orchestra dell’opera Carlo Felice e dei solisti Angelica Disanto (Cabri / Amital), Antonia Fino (Giuditta), Luigi Morassi (Ozia), e Omar Cepparolli (Achior). Gli appuntamenti saranno giovedì 2 alla Chiesa di San Matteo di Laigueglia e venerdì 3 alla Concattedrale dei Santi Maurizio e Compagni Martiri di Imperia. In programma una selezione dall’oratorio La Betulia liberata K. 118, su libretto di Pietro Metastasio, con la quale prosegue la ricerca attorno allo stretto rapporto tra Mozart e la scuola italiana del ‘700.

Riccardo Minasi

«L’inaugurazione della Stagione 2023 - 2024 dell’Opera Carlo Felice di Genova – commenta il sovrintendente – conferma la vocazione d’avanguardia del Teatro, orientata alla valorizzazione di una ampia gamma di repertori musicali dal barocco al contemporaneo. In questo modo l’esecuzione della serenata Il barcheggio di Alessandro Stradella, prosegue la ricerca sulle fonti musicali genovesi declinata nella collana “Civiltà musicale genovese”. Dalle radici barocche ai nuovi orizzonti della musica dei nostri giorni con una prima esecuzione assoluta di brani di Marco Stroppa. In tale contesto si inserisce l’opera inaugurale A Midsummer Night’s Dream di Britten che sancisce la proiezione internazionale del Teatro, grazie alla collaborazione con la Royal Opera House di Muscat che la ospiterà nel febbraio 2024. Una collaborazione che aveva visto l’Opera Carlo Felice inaugurare la stagione omanita nel settembre 2022 e che proseguirà nei prossimi anni. Di seguito il capolavoro Die Schöpfung di Haydn sarà l’occasione per evidenziare l’alta qualità dell’orchestra e del coro, fortemente cresciuti negli ultimi anni.  Ritorna, inoltre, la musica vocale da camera con un ciclo di concerti che lo scorso anno ha ottenuto un grande successo. Imperdibile l’appuntamento con la 57° Edizione del Premio Paganini, come il grande ciclo di concerti previsti nel cartellone “Liguria musica” che verranno eseguiti nei luoghi di rilevante interesse storico, artistico e spirituale di tutta la Regione. Lo scorso anno 42 concerti sono stati accolti in ogni luogo con successo e se ne prevedono altrettanti per il nuovo ciclo. Un’attività quella dell’Opera Carlo Felice di Genova ricca e vasta che nella sua composizione si avvale di masse artistiche e personale tecnico - amministrativo altamente professionali ai quali va un sentito ringraziamento da parte della Sovrintendenza per l’impegno profuso nella realizzazione della progettualità artistica del Teatro. Il Ministero della Cultura, la Regione Liguria, il Comune di Genova, il Gruppo Iren e i partner privati sostengono con determinazione tutti gli impegni del Teatro in linea con gli obiettivi statutari, con particolare attenzione alla formazione di un nuovo pubblico e all’estensione territoriale nazionale ed internazionale del Teatro. Infine, un ringraziamento speciale è rivolto al Direttore Onorario Fabio Luisi, al Direttore Emerito Donato Renzetti, Direttore Musicale Riccardo Minasi, nonché ai partner mediatici di Rai Liguria, Rai Cultura, Rai 5, Rai Radio 3».

‘Musica che cura, musica che accompagna’: il concerto dell’Accademia del chiostro

Super User 19 Settembre 2023 555 Visite

Arriva il concerto “Musica che cura, musica che accompagna”, a cura dell’ensemble d’archi genovese “L’Accademia del chiostro”. Appuntamento domenica 24 settembre, alle ore 17:30 nella Chiesa di Santa Chiara - Monastero delle Clarisse, in via Lagustena nel quartiere genovese di San Martino. Si tratta del secondo appuntamento della rassegna “Rinascere in Musica”, a cura della stessa Accademia. Suonano Francesca del Grosso, violino; Annalisa Del Grosso, violino; Donatella Ferraris, violoncello; Mario Del Grosso, cembalo.

“Come può la musica curare? - afferma Donatella Ferraris - Semplice, andando dritta all’anima senza passare per troppi ragionamenti: il mondo sonoro (il contesto nel quale la musica si esprime come prodotto artistico) è il primo mezzo di comunicazione con il mondo esterno del feto durante la vita intrauterina, come ci insegnano i principi base della musicoterapia.

Certo, in presenza di gravi patologie organiche la musica non può fare il miracolo di curare, sostituendosi alla medicina: però “accompagna”.  La scienza ha dimostrato che la musica stimola la produzione di serotonina, ossitocina ed endorfine, facilitando così il percorso terapeutico, specialmente nelle malattie più difficili da curare.  Senza parlare della funzione comunicativa sostitutiva nei casi di patologie che rendano impossibile la comunicazione verbale”.

I musicisti dell’Associazione “L’Academia del Chiostro – ETS” lo sanno bene, e per questo organizzano annualmente la rassegna “Musica che cura, musica che accompagna”.  Domenica verrà eseguito un programma interamente Rinascimentale e Barocco, dove la musica per danza farà la parte del leone. “Infatti - conclude Ferraris - anche la danza ha valenze terapeutiche non da poco, sia dal punto di vista fisico-fisiologico (accompagna e stimola il movimento), sia da quello del benessere psichico, favorendo l’esperienza di una socialità gioiosa e coinvolgente”.

Ingresso gratuito con contributo facoltativo.

Paolo Fizzarotti

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