Skin ADV

Spettacoli

Dario Ballantini, il trasformista di ‘Striscia la notizia’ al Teatro Sociale di Camogli

Super User 16 Gennaio 2023 778 Visite

Cosa significa passare la vita con il volto, la voce, la gestualità, i tic delle celebrità dello spettacolo e della politica? Dario Ballantini, il celebre trasformista di “Striscia la notizia”, lo racconta sabato 21 gennaio, alle ore 21.00, nell’appuntamento inaugurale della stagione gennaio-maggio 2023 del Teatro Sociale di Camogli “Lo spettacolo di Ballantini – Conseguenze di 40 anni nei panni di altri”. 

Scritto dallo stesso Ballantini, con i costumi di Nadia Macchi, gli arrangiamenti musicali di Marcello Fiorini, la regia e le luci di Massimo Licinio, lo spettacolo porta in scena dieci personaggi, tra i più famosi imitati da Ballantini, legati ad episodi curiosi che non si sono visti in TV, con una predilezione per quelli appartenenti al mondo della musica. Per ognuno c’è il racconto dei retroscena e degli incontri faccia a faccia tra imitatore e imitato, con le relative conseguenze tragicomiche di una carriera sia televisiva che teatrale totalmente vissuta nei panni di altri. 

Accompagnato dalla superba fisarmonica di Marcello Fiorini e con l’aiuto di materiali video, Ballantini farà sfilare, come in un concerto a più ospiti, Gino Paoli, Ray Charles, Vasco Rossi, Paolo Conte, Gianni Morandi, Zucchero e altri, tra cui il memorabile Valentino, icona della sua carriera. Uno show che è molto di più di una serie di imitazioni: Ballantini, infatti, non si limita a riprodurre la voce e qualche smorfia del personaggio imitato, ma si trasforma completamente in lui grazie a un meticoloso e stupefacente lavoro di trucco (realizzato dallo stesso Ballantini, che è anche un apprezzato pittore, su materiali di Mariangela Palatini). Sul modello del grande Alighiero Noschese, di cui Ballantini è l’unico vero erede.

 

Prezzi: 27 € (Platea e I e II Ordine di palchi, palchi centrali), 20 € (I e II Ordine di palchi, palchi laterali), 15 € (III e IV Ordine di palchi). Sono previste riduzioni per Under 26/Over 65, Soci Coop, GPM, abbonati Trenitalia.

Biglietterie

- Biglietteria del Teatro Sociale, dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12 e un’ora prima degli spettacoli. Tel. 0185 1770529 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

- Proloco di Camogli, negli orari di apertura. Tel. 0185 771066 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

- Proloco di Recco, negli orari di apertura. Tel. 0185 722440 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

- Hotel Cenobio dei Dogi. Tel. 0185 7241.

- www.vivaticket.com  (prevendita).

‘Un ballo in maschera’, il melodramma di Verdi al Teatro Carlo Felice

Super User 13 Gennaio 2023 1254 Visite

Il quarto titolo della Stagione Lirica 2022-2023 dell'Opera Carlo Felice Genova sarà ‘Un ballo in maschera’, che andrà in scena con sei recite programmate tra il 27 gennaio e il 5 febbraio 2023.

Il celebre melodramma in tre atti, composto da Giuseppe Verdi su libretto di Antonio Somma sarà diretto da Donato Renzetti, direttore emerito del teatro, che ritorna a dirigere al Carlo Felice il repertorio operistico dopo il successo dell'inaugurazione di stagione con la prima rappresentazione in Italia di Béatrice et Bénédict di Hector Berlioz.

L'allestimento della Fondazione Teatri di Piacenza, Teatro Alighieri di Ravenna e Teatro Comunale di Ferrara porta la firma di Leo Nucci, che si è avvalso della collaborazione di Carlo Centolavigna per quanto concerne le scene, di Artemio Cabassi per i costumi e di Claudio Schmid per le luci.

Nel cast ci sono Carmen Giannattasio/Maria Teresa Leva (Amelia), Francesco Meli/Angelo Villari (Riccardo), Roberto de Candia/Mansoo Kim (Renato), Agostina Smimmero/Maria Ermolaeva (Ulrica), Anna Maria Sarra/Ksenia Bomarsi (Oscar), Marco Camastra (Silvano), John Paul Huckle (Samuel), Romano Dal Zovo (Tom), Giuliano Petouchoff (Un giudice), Giampiero De Paoli (Un servo).

La genesi del ‘Ballo in maschera’ risale al febbraio 1857, quando il Teatro San Carlo di Napoli contattò Giuseppe Verdi per un’opera da rappresentare nel Carnevale dell’anno successivo. Verdi propose un soggetto che s’ispirava a un fatto storico accaduto nel 1792: l’omicidio del monarca svedese Gustavo III, perpetrato da un cortigiano durante un ballo. Nonostante fosse presto ben chiaro che la censura napoletana non avrebbe accettato di veder portato sulle scene l’omicidio d’un re, ‘Un ballo in maschera’ fu terminato senza tener troppo in considerazione le avvisaglie sull’atteggiamento dei censori partenopei. Ma quando questi imposero uno stravolgimento dell'opera, Verdi abbandonò l’impresa. Per presentare al pubblico la sua nuova opera, Verdi dovette pertanto attendere un’occasione più propizia: Un ballo in maschera esordì il 17 febbraio 1859 al Teatro Apollo di Roma tra gli applausi del pubblico che ne decretò il pieno successo. Nemmeno la censura romana aveva accettato di veder rappresentata l’uccisione di un re; di conseguenza Verdi e Somma apportarono all’opera i cambiamenti destinati a rimanere definitivi: l’ambientazione venne trasferita da Stoccolma a Boston e Gustavo III assunse i panni d’un Riccardo conte di Warwick e governatore del Massachusetts.

 

Un ballo in maschera di Giuseppe Verdi

Maestro concertatore e direttore Donato Renzetti

Regia Leo Nucci ripresa da Salvo Piro

Gennaio 2023 - ven 27 (20.00), sab 28 (15.00), dom 29 (15.00)

Febbraio 2023 - ven 3 (20.00), Sab 4 (15.00) dom 5 (15.00)

 

Paolo Fizzarotti

Tullio Solenghi a Pieve legge Villaggio

Super User 13 Gennaio 2023 758 Visite

A Pieve Ligure arriva nientemeno che Tullio Solenghi, grazie al Teatro Pubblico Ligure di Sergio Maifredi. Appuntamento giovedì 19 gennaio alle ore 21 con lo spettacolo “Una serata pazzesca”. Il comico genovese leggerà brani di un altro mito della comicità: Paolo Villaggio. Lo spettacolo fa parte del festival “Scali a mare Pieve Ligure Art Festival”, per la stagione invernale 2022/2023.È il secondo appuntamento della prima stagione invernale organizzata al Teatro Massone di Pieve Alta, ideata e diretta da Sergio Maifredi per Teatro Pubblico Ligure, con il sostegno del Comune di Pieve Ligure e la collaborazione della Pro Loco Pieve Alta. Confermato il servizio bus navetta gratuito da Genova a Pieve, via Sori e Recco, offerto da Teatro Pubblico Ligure.

“Una serata pazzesca. Tullio Solenghi legge Paolo Villaggio” è una produzione di Teatro Pubblico Ligure firmata da Sergio Maifredi insieme a Tullio Solenghi, che legge ad alta voce il testo che si è imposto come una pietra miliare per la comicità italiana, “Fantozzi”, per raccontare Paolo Villaggio scrittore. Nel 2011, “Fantozzi” è stato scelto dal comitato scientifico del Centro per il libro e la lettura – Ministero delle Cultura – tra le centocinquanta opere che hanno segnato la storia dello Stato Italiano.Espressioni come “megagalattico”, “poltrona in pelle umana”, “nuvola degli impiegati”, “salivazione azzerata”, “lingua felpata”, aggettivi come “mostruoso”, “pazzesco” e “agghiacciante” o inesattezze verbali come “venghi”, “vadi”, “dichi” sono entrate nel lessico italiano grazie a Villaggio. Tullio Solenghi ci restituisce la genialità e l’inventiva di Paolo Villaggio con affetto e maestria.Villaggio era ligure come Tullio Solenghi e come Sergio Maifredi che gli consegnò il Premio Internazionale Grock nel 2011 e lo frequentò negli ultimi anni per parlare di Genova e di Teatro nella sua casa romana.

“Paolo Villaggio – scrisse Maifredi nella motivazione del Premio Grock 2011 del Teatro Pubblico Ligure – è il creatore di alcune tra le più riuscite maschere contemporanee: dal paradossale e grottesco Professor Kranz al timidissimo Giandomenico Fracchia per arrivare al servile e sottomesso ragionier Ugo Fantozzi, forse il personaggio più popolare dell’intera storia della comicità italiana”. Per raggiungere Pieve Alta nei giorni di spettacolo, Teatro Pubblico Ligure ha organizzato un servizio bus navetta gratuito su prenotazione a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., che con il suo percorso da Genova Brignole a Nervi, Sori, Recco, Pieve Alta e ritorno, riunisce concretamente la comunità di spettatori che si è formata durante gli anni di attività e si ritrova questa volta al Teatro Massone.

 

Giovedì 19 gennaio 2023, ore 21

Teatro Massone, via XI febbraio 1, Pieve Alta - Genova

UNA SERATA PAZZESCA

TULLIO SOLENGHI legge PAOLO VILLAGGIO

Progetto di Tullio Solenghi e Sergio Maifredi

Regia Sergio Maifredi

Produzione Teatro Pubblico Ligure

Biglietti 15 euro

BUS NAVETTA CON PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA: GENOVA BRIGNOLE (ore 19,35 viale Thaon di Revel, capolinea bus), NERVI (19.55 via Oberdan, Croce Verde), SORI (20.15 piazza Ghio, piscina), RECCO (ore 20.25 sotto il ponte, capolinea bus), PIEVE ALTA (20.40, corsa supplementare Pieve Bassa-Pieve Alta, se necessario) E RITORNO

 

Paolo Fizzarotti

Massimo Dapporto arriva al Teatro Modena

Super User 13 Gennaio 2023 1002 Visite

Arriva a Genova un grande del teatro italiano come Massimo Dapporto. Presenta “Il delitto di via dell’Orsina”, forse l’opera più nota scritta dal francese Eugène Labiche, geniale inventore del vaudeville, capace come pochi di mostrare, tra una risata e l’altra, lo “sporco” nascosto sotto i tappeti della borghesia francese dell’800.

Lo spettacolo è in scena da mercoledì 18 gennaio al Teatro Gustavo Modena con la regia di Andrée Ruth Shammah, anima e direttrice del Teatro Franco Parenti, che ha scelto come protagonisti Massimo Dapporto e Antonello Fassari e deciso di ambientare la vicenda nell’Italia del primo dopo Guerra. Due uomini, un nobile elegante (Massimo Dapporto) e un proletario volgare (Antonello Fassari), si risvegliano nello stesso letto, con le mani sporche, le tasche piene di carbone e non ricordano nulla di quanto accaduto nella precedente notte ad alto tasso alcolico. Quando dal giornale apprendono della morte di una giovane carbonaia si convincono di essere stati loro a commettere l’omicidio. Per mantenere le apparenze e rimuovere ogni prova della loro presunta colpevolezza, i due uomini si dimostrano disposti a scendere ogni gradino della scala morale. Il tentativo di ricostruzione della notte “rimossa”, alla ricerca di smentite o coincidenze tra loro e il delitto di via dell’Orsina, diventa per Shammah l’espediente per portare in scena la crisi di identità da cui noi stessi non siamo ancora in grado di riemergere, oscillanti tra l’idea di non avere responsabilità e il presentimento di non essere affatto innocenti.

«Quando ho pensato a Il Delitto di via dell’Orsina ho cercato subito Massimo Dapporto e Antonello Fassari – racconta Shammah - Non avrei potuto fare questo spettacolo senza di loro perché sapevo che per lavorare su questo testo, sarebbe stato necessario rievocare il varietà, quel mondo, quell’armonia di ricordi e significati in cui questi due attori hanno ricevuto una parte importante della loro formazione».Lo spettacolo è in scena al Teatro Gustavo Modena dal 18 al 22 gennaio. Mercoledì e venerdì inizio ore 20.30. Giovedì e sabato alle 19.30. Domenica alle 16. Mercoledì 18 gennaio servizio navetta gratuito per chi desidera assistere allo spettacolo. Prenotazioni allo 010 5342 400 dal martedì al sabato 10-13 e 15-18. Venerdì 20 gennaio alle 17.30 Massimo Dapporto incontra il pubblico nel foyer del Teatro Gustavo Modena. Al termine dell’incontro verrà offerto un aperitivo dall’Associazione Amici del TNG.

L’ingresso è libero con prenotazione su www.biglietteria.teatronazionalegenova.it    

  

18 – 22 gennaio 2023

Teatro Gustavo Modena

Il delitto di via dell’Orsina

da Eugène Labiche

versione italiana Andrée Ruth Shammah, Giorgio Melazzi

regia Andrée Ruth Shammah

con Massimo Dapporto, Antonello Fassari, Susanna Marcomeni, Marco Balbi,

Andrea Soffiantini, Christian Pradella, Luca Cesa-Bianchi

scene Margherita Palli I costumi Nicoletta Ciccolini

luci Camilla Piccioni I musiche Alessandro Nidi

produzione Teatro Franco Parenti, Fondazione Teatro della Toscana

  

Paolo Fizzarotti

Il Dottor Faust è alla Tosse

Super User 13 Gennaio 2023 649 Visite

Dal 19 al 21 gennaio, alle ore 20.30, torna in scena nella sala Agorà “La tragica storia del dottor Faust”, regia di Giovanni Ortoleva e produzione della Fondazione Luzzati Teatro della Tosse.

Lo spettacolo ritorna a Genova dopo Pordenone, Firenze e Reggio Emilia e prima di proseguire la tournèe che lo vedrà in scena a Milano dal 16 febbraio al Teatro Fontana.

Stanco della sua vita da studioso, il dottor Faust firma un patto col diavolo: se per 24 anni i suoi desideri saranno esauditi da Mefistofele, la sua anima apparterrà per l’eternità a Lucifero.

"La tragica storia del Dottor Faust" è liberamente tratto dal Dottor Faust di Christopher Marlowe, un testo filosoficamente denso e visivamente ricchissimo, in cui la morality play medievale si scontra con la complessità della tragedia; con sintesi brillante e senza alcun timore reverenziale, Ortoleva scarnifica il testo di Marlowe, riducendolo a due personaggi e facendo deflagrare tutte le sue possibilità di commedia. Interpretata da Francesca Mazza, attrice due volte Premio UBU, ed Edoardo Sorgente, giovane attore di grande talento, la storia di Faust tra diavoli, patti di sangue e colpi di stato si dimostra, ancora una volta, una storia che parla di noi.

 

19 - 21 gennaio - ore 20.30 – Sala Agorà/La Claque

LA TRAGICA STORIA DEL DOTTOR FAUST

Liberamente tratto da Christopher Marlowe

con Francesca Mazza e Edoardo Sorgente

drammaturgia e regia di Giovanni Ortoleva

scene e costumi di Marta Solari

musiche a cura di Pietro Guarracino

movimenti e assistenza alla regia Anna Manella

assistente scene e costumi Maria Giulia Rossi

produzione Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse

Biglietto intero euro 18

 

Paolo Fizzarotti

‘Mitteleuropa’: al Teatro Carlo Felice un concerto sinfonico diretto da Riccardo Minasi

Super User 13 Gennaio 2023 1048 Visite

Domenica 15 gennaio alle ore 20.00, al Teatro Carlo Felice, Riccardo Minasi, direttore musicale del teatro dell'Opera di Genova, dirigerà un concerto dal titolo "Mitteleuropa" con in programma l'Ouverture Coriolano op. 62 di Ludwig van Beethoven, il Duetto-Concertino per clarinetto, fagotto e orchestra di Richard Strauss (solisti saranno il clarinettista Corrado Orlando e il fagottista Luigi Tedone, prime parti dell'Orchestra dell'Opera Carlo Felice Genova) e la Sinfonia n. 36 in do maggiore Linz K 425 di Wolfgang Amadeus Mozart. Il programma sarà eseguito anche nell'ambito di Liguria Musica, venerdì 13 gennaio alla Concattedrale dei Santi Maurizio e Compagni Martiri di Imperia, sabato 14 gennaio alla Basilica dei Santi Gervasio e Protasio di Rapallo, martedì 17 gennaio alla Cattedrale di San Michele Arcangelo di Albenga.

 

Il programma

Il concerto intende esplorare le sonorità della cultura mitteleuropea attraverso alcune delle tante sfaccettature che l’hanno caratterizzata nel corso dei secoli.

L’Ouverture Coriolano è stata composta nel 1807, per essere eseguita come intermezzo durante la messa in scena della omonima tragedia scritta dal drammaturgo Heinrich Joseph von Collin. Nonostante la struttura formale sia realizzata indipendentemente dall’azione teatrale, fu alla vicenda di Coriolano che Ludwig van Beethoven si ispirò nella composizione. La tragedia di Collin riprendeva la storia di Gneo Marcio Coriolano, comandante romano che sconfisse i Volsci di Corioli – da qui il soprannome Coriolano – ma, profondamente offeso da una congiura contro la sua nomina a console, decise di guidare la rivolta degli stessi Volsci contro Roma, fermandosi solo grazie alle suppliche della madre e della moglie. La musica di Beethoven condivide molto con la coeva Sinfonia n. 5: la tonalità di do minore, l’intensità drammatica, l’importanza del ritmo, la tensione costante, il contrasto. La forma che Beethoven adotta, la forma sonata, rappresenta per natura un contrasto tra temi, che in questo caso assume una spiccata vena di eroismo epico.

Il Duetto-concertino per oboe, fagotto e archi di Richard Strauss è stato composto nel 1947. Si tratta di una pagina leggera e ironica, articolata in tre movimenti in cui i solisti dialogano tra loro e con l’orchestra d’archi impreziosita dalla presenza dell'arpa, secondo un gusto formalmente quasi settecentesco. Strauss esalta i timbri dei due strumenti: al clarinetto viene affidato un ruolo protagonista nel primo movimento, mentre il fagotto è centrale nel secondo; il terzo tempo rappresenta l’incontro tra i due. Il brano segna un momento delicato sia per Strauss che per la cultura tedesca, con la fine della guerra e tutte le relative complesse implicazioni; il contenuto musicale tende in questo momento più che mai alla somma, al riassunto di un insieme di valori che nel bene e nel male hanno fatto il loro corso, e devono lasciare spazio a un ‘dopo’.

La Sinfonia Linz nasce nel 1783, durante un breve soggiorno nell’omonima città, dove Wolfgang Amadeus Mozart la compose in soli quattro giorni. L’organico è molto ricco e la struttura in quattro tempi si caratterizza per l’inserimento di un’introduzione lenta all’inizio del primo movimento. Il colore d’insieme è vivace e festoso, anche grazie alla tonalità d’impianto, do maggiore, e all’introduzione di corni e timpani nel movimento lento, solitamente affidato ai soli archi. I primi anni Ottanta segnano un momento di svolta nella scrittura sinfonica di Mozart, che da lì in avanti sarà sempre più personale e caratterizzata: la Linz ne è un chiarissimo esempio.

Fondazione Luzzati - Teatro della Tosse, un calendario pieno di novità

Super User 12 Gennaio 2023 899 Visite

Arriva la seconda parte della stagione teatrale 2022/2023 per la Fondazione Luzzati - Teatro della Tosse. Saranno cinque mesi di spettacoli ed eventi di ogni genere, da gennaio a fine maggio. Lo scenario saranno i Teatri di S. Agostino, il Teatro del Ponente di Voltri e gli spazi urbani del Nuovo Patto per il Centro Storico che si estende dal Molo ai Sestieri di Prè e Maddalena. Il programma è stato presentato questa mattina nel foyer Tonino Conte, ai teatri di Sant'Agostino in piazza Negri.

“Prosa, musica, danza, progetti di comunità, attività sul territorio e coproduzioni artistiche nazionali ed europee, si integrano in unico cartellone, dando vita ad un grande puzzle delle tante anime diverse che compongono la nostra identità – affermano i vertici del teatro - Un programma popolare, aperto, curioso ed accessibile, eclettico ma alla portata di tutti, con grandi classici da riscoprire e una sempre speciale attenzione alla scena internazionale ed al contemporaneo. Numerosi e differenti saranno i temi così come i toni, i linguaggi e le infinite possibilità che proprio il contemporaneo sa offrire, con uno sguardo che, partendo dal territorio si spinga anche oltre i confini”.

Nel suo saluto, il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ha detto: “La Fondazione Luzzati Teatro della Tosse rappresenta una realtà molto importante e consolidata, il secondo teatro di prosa a livello regionale. Negli anni ha riscosso un sempre maggiore apprezzamento da parte del pubblico, non soltanto per il cartellone che propone, ma anche per il contesto nel quale è inserito, quello del centro storico di Genova e per come ha saputo trasformarlo in un luogo, nuovo e diverso, quasi magico”.

Tra gli ospiti della stagione, da segnalare il ritorno di Rezza e Mastrella con il nuovo spettacolo “Hybris”; l’amatissima compagnia berlinese Familie Floez che chiude a Genova il primo tour italiano del nuovo lavoro “Hokuspokus”. Prosegue la collaborazione artistica con il giovane regista Giovanni Ortoleva che torna in Sant'Agostino con “La Tragica Storia del Dottor Faust” (produzione della Tosse attualmente in tourneè nelle principali città italiane) e con “La Dodicesima notte” di William Shakespeare, una nuova produzione con LAC Lugano e Teatro Carcano che arriva a Genova in prima nazionale.

Tra le coproduzioni in scena “I treni della Felicità”, regia di Laura Sicignano, coprodotto con Associazione Made’, che arriva a Genova dopo il debutto ad Asti Teatro nel giugno 2022.Prima nazionale il 23 marzo anche per la nuova produzione “Il fenomeno Laplante – Lo strano caso del Capo Indiano Fascista”, regia di Emanuele Conte che torna a dirigere gli attori del collettivo Generazione Disagio in un testo di Maurizio Patella.

Continua il lavoro di “Resistere e Creare”, rassegna internazionale di danza quest’anno alla sua nona edizione con la direzione artistica di Linda Kapetanea e Jozef Frucek, insieme a Marina Petrillo. La rassegna si articolerà in vari appuntamenti. Si comincia con “2984 – Studio” di Alessandro Maida, la prima nazionale di “Fight or Flight” di Mechanical Monkeys e la prosecuzione dell’Azione Silenziosa di D.E.O.S. diretta da Giovanni Di Cicco, oltre a seminari e masterclass tra Ponente e il Centro Storico. Tra i grandi appuntamenti in musica la prima data del nuovo tour europeo di Micah P. Hinson e il grande ritorno anche per il teatro canzone di Gian Piero Alloisio con due serate in cui la sala Trionfo si trasformerà in una vera e propria sala di registrazione coordinata da Aldo De Scalzi. Proseguono inoltre progetti artistici con il nuovo bando di produzione di NDN Network drammaturgia Nuova, e le collaborazioni sul territorio con tutte le nuove attività del Patto per il Centro Storico, nato dall’ampliamento del Nuovo Sestiere del Molo ai Sestieri di Pre e Maddalena. Non mancherà infine uno spazio per la comicità con la rassegna del giovedì sera al Teatro del Ponente de I Pirati dei Caruggi, dopo il grande successo della prima edizione autunnale.

L’attività è resa possibile grazie al Ministero della Cultura (MIC), al Comune di Genova e alla Regione Liguria ed è sostenuta dalla Fondazione Compagnia di San Paolo.

  

CALENDARIO TEATRI DI S. AGOSTINO

14 gen – Sala Trionfo

2984 - Studio

Alessandro Maida

 

19 gen – 21 gen – Sala Agorà

LA TRAGICA STORIA DEL DOTTOR FAUST

Giovanni Ortoleva

 

27 gen – Sala Agorà

PIERPAOLO CAPOVILLA e i CATTIVI MAESTRI

 

04 feb – Sala Trionfo

FIGHT OR FLIGHT - prima nazionale

Mechanical Monkeys

 

10 – 12 feb- Sala Trionfo

HOKUSPOKUS

Familie Flöz

 

17 – 19 feb- Sala Campana

IMMACOLATA CONCEZIONE

Joele Anastasi

 

23 – 25 feb – Sala Trionfo

I TRENI DELLA FELICITA’ – questa storia nei libri di storia non c’è

Laura Sicignano

 

3 – 4 mar – Sala Trionfo

QUESTA MERAVIGLIOSA VITA DI ARTISTI - prima nazionale

Teatro canzone di e con Gian Piero Alloisio

 

4 mar – La Claque in Agorà

MICAH P. HINSON Live in concerto – prima nazionale

  

9 – 11 mar – Sala Trionfo

LA DODICESIMA NOTTE (o quello che volete) – prima nazionale

William Shakespeare/Giovanni Ortoleva

 

10 mar – Sala Agorà

SMETTERE DI FUMARE BACIANDO LIVE TOUR

Guido Catalano

 

17 – 18 mar – Sala Trionfo

HYBRIS

RezzaMastrella

 

23 mar – 2 apr – Sala Campana

IL FENOMENO LAPLANTE – prima nazionale

Lo strano caso del Capo Indiano Fascista

Emanuele Conte

 

 

CALENDARIO TEATRO DEL PONENTE 

15 gen

FAME MIA

Annagaia Marchioro

 

17 feb

OUVERTURES DES SAPONETTES

Michele Cafaggi

 

26 feb

INFESTARE – ovvero il declino di un astro

Elisabetta Granara/Il Gruppo di Teatro Campestre

 

12 mar

I TRENI DELLA FELICITA’ – questa storia nei libri di storia non c’è

Laura Sicignano

 

26 mar

DIARIO DI EVA

Gianni Masella

 

16 apr

RACCONTO D’INVERNO

Marco Maccieri

 

Paolo Fizzarotti

Le avventure di una suora genovese nel Far West

Super User 07 Gennaio 2023 805 Visite

Soriteatro, l’ottava stagione organizzata a Sori da Teatro Pubblico Ligure con la direzione artistica di Sergio Maifredi, prosegue giovedì 12 gennaio al Teatro Comunale.

“Sister Blandina. Le avventure di una suora dalla Liguria al Far West”, in scena alle ore 21, è una nuova produzione del Teatro Pubblico Ligure di cui è protagonista il giornalista e scrittore Massimo Minella, anche autore del racconto insieme a Danila Suzzi. Lo spettacolo è accompagnato da Franco Piccolo all’armonica e alla fisarmonica. Il vero nome di Sister Blandina è Maria Rosa Segale. Ha solo 4 anni quando, alla metà dell’800, insieme alla sua famiglia emigra negli Stati Uniti. Lascia per sempre la sua casa di Cicagna e raggiunge il porto di Genova per affrontare un lungo viaggio che la porterà fino a Cincinnati, in Ohio. Qui conoscerà le Suore della Carità e si unirà a loro. Maria Rosa diventerà Suor Blandina e a 22 anni partirà sola, attraversando gli Stati Uniti, in un’avventura che la condurrà fino al lontano e selvaggio ovest del Paese, il Far West.

Una scelta progressista, rivoluzionaria, di emancipazione femminile per compiere la propria missione sempre dalla parte degli ultimi e di chi vive ai margini della società statunitense, immigrati, ispanici, indiani, fuorilegge. Tra le prime a porre la questione dei nativi americani, Suor Blandina è venerata negli Stati Uniti, Paese che le ha dedicato libri, fumetti e serie televisive. Suor Blandina è Serva di Dio dal 2014 ed è in corso la sua causa di beatificazione. È il momento di riconoscere il suo impegno e ricordare la sua figura anche in Italia. Lo spettacolo è preceduto alle ore 19.30 nel foyer, dal terzo incontro del ciclo “Far ridere è una cosa seria.

Cinque autori d’eccellenza nella narrativa ironica”, ideato dalla scrittrice Barbara Fiorio per dare valore a un filone letterario troppo spesso trascurato, ricco di intelligenza e portatore dell’inestimabile valore liberatorio della risata. Ne è un esempio il romanzo dello svedese Fredrik Backman “Britt-Marie è stata qui”.

  

Biglietto spettacoli: 15€ intero, 12€ ridotto.

Biglietto incontri nel foyer: 5€ per i non abbonati.

 

SORITEATRO 2022/2023 – VIII STAGIONE

Direzione artistica Sergio Maifredi

 

Giovedì 12 gennaio 2023, ore 19.30

FAR RIDERE È UNA COSA SERIA

BARBARA FIORIO

FREDRIK BACKMAN

Britt-Marie è stata qui

 

Ore 21

MASSIMO MINELLA

SISTER BLANDINA

Le avventure di una suora dalla Liguria al Far West

Racconto di Massimo Minella e Danila Suzzi

Musiche di Franco Piccolo

Con Massimo Minella

e Franco Piccolo, armonica e fisarmonica

Produzione Teatro Pubblico Ligure

 

Paolo Fizzarotti

Arriva Gian Burrasca al Teatro della Tosse

Super User 07 Gennaio 2023 607 Visite

 

Domenica 15 gennaio alle ore 16 riprende ai Teatri di S. Agostino la programmazione de La Tosse in famiglia con “Giannino Stoppani in arte Burrasca”, personaggio amatissimo da molte generazioni.Lo spettacolo racconta, con la tecnica del teatro d’ombre, le vicende di Giannino Stoppani, un bambino di dieci anni che vive nella Toscana di fine ‘800; un bambino vivace, creativo, sensibile e intelligente, forse troppo, al punto che la sua vitalità e sincerità finiscono spesso per smascherare l’ipocrisia e l’arroganza che governano il mondo degli adulti.

Due attori e tanta musica - dal rap a musiche originali – per una storia che è anche una storia di riscatto, crescita e formazione.Alle ore 15 laboratorio Aspettando Carnevale a cura di Teiera Magica nel Foyer Tonino Conte. Dopo lo spettacolo alle ore 17.30 nel foyer Tonino Conte presentazione del libro “Alla ricerca di un lieto fine” di Salvatore Cannova – ediz. Edity. Liberamente tratto da “Il topo e la montagna” di Antonio Gramsci, illustrazioni di Isabella Ceravolo.

 

15 gennaio - h 16.00 – Teatri di S. Agostino

GIANNINO STOPPANI IN ARTE BURRASCA

Di Giacomo Sette

Musiche di Andrea Cauduro

Dai 6 anni

Tecnica: teatro d’ombre, d’attore e canzoni

 

ADULTI: euro 8

BAMBINI FINO A 12 ANNI: euro 6

CARNET “LA TOSSE IN FAMIGLIA”: euro 60

 

 

Paolo Fizzarotti

‘Così è, se vi pare’: Eros Pagni torna a Genova con Pirandello

Super User 07 Gennaio 2023 1208 Visite

 

Il primo spettacolo del nuovo anno vede il ritorno a Genova di Eros Pagni, amatissimo protagonista per oltre mezzo secolo, di molte produzioni di successo del Teatro Nazionale di Genova.

Il pluripremiato attore interpreta Lamberto Laudisi, il raisonneur di Così è (se vi pare), capolavoro pirandelliano in scena al Teatro Eleonora Duse da mercoledì 11 a domenica 15 gennaio. Insieme ad Eros Pagni, Anita Bartolucci (la Signora Frola) Giacinto Palmarini (il Signor Ponza) e altri otto attori danno vita alla messa in scena di un regista come Luca De Fusco.Scritta dal Premio Nobel agrigentino nel 1917, Così è (se vi pare) è uno dei testi cardine su cui ruota un grande tema pirandelliano, ossia la natura ambigua e interpretabile della realtà.

Al centro della vicenda la vita monotona di una sonnolenta cittadina di provincia che viene scossa dall’arrivo di un nuovo impiegato, il Signor Ponza, accompagnato da sua moglie e dalla suocera. A destare sospetti è il fatto che mentre quest’ultima frequenta costantemente la casa del genero, nessuno nel paese è mai riuscito ad incontrare la moglie. Il mistero si infittisce tanto che la commedia si dipana con i tempi di un giallo, con i vari personaggi che si affacciano dalle aperture geometriche, in stile De Chirico, che compongono la scena circolare realizzata da Marta Crisolini Malatesta.

Un giallo nel quale però, più che il colpevole, l’intreccio conduce lo spettatore di fronte ad una sentenza inappellabile: la natura sfuggente e insondabile della verità.

Giunto alla sua sesta regia pirandelliana Luca De Fusco racconta: «Ho deciso di bandire ogni elemento grottesco dalla rappresentazione, prediligendo una chiave interpretativa di ispirazione kafkiana, collocando i personaggi al centro di uno spazio che potrebbe essere il cortile di un manicomio o un insieme di palchi teatrali».Lo spettacolo va in scena al Teatro Eleonora Duse: mercoledì e venerdì ore 20.30, giovedì e sabato ore 19.30. Domenica ore 16. Info teatronazionalegenova.it Mercoledì 11 gennaio, al termine dello spettacolo, Eros Pagni e Andrea Porcheddu (dramaturg del Teatro Nazionale di Genova) ricordano Mariangela Melato, nel decimo anniversario della sua scomparsa.

 

11 – 15 gennaio 2023

Teatro Eleonora Duse

Così è (se vi pare)

di Luigi Pirandello

regia Luca De Fusco

con Eros Pagni, Anita Bartolucci, Giacinto Palmarini, Paolo Serra, Lara Sansone, Giovanna Mangiù, Valeria Contadino, Domenico Bravo, Roberto Burgio, Plinio Milazzo, Irene Tetto

scene e costumi Marta Crisolini Malatesta

scelte musicali Gianni Garrera

luci Gigi Saccomandi

produzione Teatro Stabile di Catania, Teatro Biondo Palermo, Tradizione e Turismo – Centro di Produzione Teatrale – Teatro Sannazaro, Compagnia La Pirandelliana

 

Paolo Fizzarotti

Politeama Genovese, Incotrada e Pignotta protagonisti di una commedia travolgente

Super User 05 Gennaio 2023 855 Visite

Vanessa Incontrada e Gabriele Pignotta saranno i protagonisti di ‘Scusa sono in riunione... Ti posso richiamare?’, commedia geniale e travolgente, scritta e diretta dallo stesso Pignotta, che andrà in scena da martedì 10 a giovedì 12 gennaio, ore 21:00, al Politeama Genovese.

Pignotta dipinge il ritratto della sua generazione, quella dei quarantenni di oggi, abbastanza cresciuta da poter vivere inseguendo il successo e la carriera ma non abbastanza adulta da poter smettere di ridere ed ironizzare su se stessa.

Cosa succederebbe se queste stesse persone, per uno scherzo di uno di loro, si ritrovassero protagonisti di un reality show televisivo? ‘Scusa sono in riunione... ti posso richiamare?’ è un’attuale e acutissima commedia degli equivoci che, con ironia, ci invita a riflettere sull’ossessione della visibilità e sulla brama di successo che caratterizzano i nostri tempi.

POLITEAMA GENOVESE

da martedì 10 a giovedì 12 gennaio 2023, ore 21:00 (3 recite)

SCUSA SONO IN RIUNIONE... TI POSSO RICHIAMARE?

una commedia scritta e diretta da Gabriele Pignotta

con Vanessa Incontrada, Fabio Avaro, Siddhartha Prestinari, Nick Nicolosi

scene Matteo Soltanto

costumi Valter Azzini

luci Pietro Sperduti

musiche Stefano Switala

produzione a.ArtistiAssociati

Opera Carlo Felice Genova, Fabio Luisi dirigerà un concerto dedicato ad Anton Bruckner

Super User 04 Gennaio 2023 1078 Visite

Giovedì 5 gennaio, alle ore 20.00, Fabio Luisi, direttore onorario dell'Opera Carlo Felice Genova, dirigerà un concerto dedicato monograficamente ad Anton Bruckner, con in programma la Sinfonia n. 8 in do minore (Urfassung - 1887), nell'ambito del ciclo pluriennale dedicato al compositore austriaco. "Sono felicissimo di continuare la proposta delle sinfonie di Bruckner con l’Orchestra del Carlo Felice" - ci racconta Fabio Luisi. "L'Orchestra sta sviluppando una bella affinità a questo compositore non semplice. L’Ottava Sinfonia è probabilmente l’opera più complessa e matura del compositore di Linz. Sotto pressione di amici e colleghi Bruckner fece diverse modifiche, sostituendo il finale del primo movimento, accorciando il movimento lento e apportando ancora cambiamenti. Noi invece proponiamo di questa sinfonia la prima versione (Urfassung) come la pensò e pubblicò Bruckner originariamente, credo per la prima volta a Genova".

 

Il programma

Nel 1956, quando ricorreva il 60° anniversario della morte del compositore, fu fondata proprio qui a Genova la prima società italiana aderente alla Internationale Bruckner Gesellschaft di Vienna. Fu l’inizio di un lento percorso di avvicinamento del pubblico italiano all’arte di Bruckner che oggi, grazie anche all’apostolato di interpreti come Giulini e Abbado, e poi Chailly, Gatti, Luisi, può dirsi pressoché compiuto. Certo, nel mondo latino il musicista di Ansfelden, provincia di Linz, non è venerato come nei paesi di lingua tedesca e forse non lo sarà mai. Troppo densa, granitica e dotta è la sua scrittura, seppur non priva di quella luce e quell’aria mediterranea che i menzionati direttori sono andati man mano rivelando. Ma oggi la musica di Bruckner si esegue più di ieri e un’opera fluviale, gigantesca, immensa come la Sinfonia n.8 in do minore non incute più il timore di una volta, quando solo Quarta e Settima apparivano nei nostri programmi da concerto, complice la confidenza che veniva agli ascoltatori dall’essere sfruttate nelle colonne sonore di pellicole cinematografiche di qualità. Dell’Ottava, in ogni caso, colpiscono due aspetti più di altri. Il primo consiste nella sua natura di contenitore dei frutti più maturi del lungo percorso sinfonico snodatosi nelle Sinfonie precedenti. Vi si ritrovano cioè, ma a un grado di più matura compiutezza – e senza le metafisiche astrazioni dell’incompiuta Nona – il lessico, le forme, persino gli stilemi cari al compositore (le esposizioni a tre temi, la figura ritmica 2+3, le progressioni armoniche dei tempi lenti: ecco i più evidenti). Il secondo è che vi si intravvede al contempo il superamento dell’attitudine romantica che tal lessico, forme e stilemi aveva generato, nella direzione di un prosciugamento (paradossale il termine nel caso di un’opera di quasi 90 minuti) che sembra presentire le avvisaglie dell’Espressionismo. Le documentano ad esempio la dissolvenza (inedita per Bruckner) che conclude il primo tempo, il rarefatto naturalismo dello  Scherzo (vi si tratteggia non senza ironia Der deutsche Michel, ovvero il prototipo dell’individuo tedesco onesto e corrivo), la dilaniata cupezza del sontuoso Adagio, le scheggiature arcaizzanti del Finale, che “asciugano” la retorica delle pittoresche fanfare apparse in principio. Se il gigantismo dell’Ottava si debba al suo essere summa del sinfonismo bruckneriano o alla prolificazione di varianti tematiche (ecco un altro dettaglio “espressionistico”) prodotte dall’inarrivabile dottrina contrappuntistica di lui, è invece difficile dire. Una cosa comunque non esclude l’altra. Nella presente occasione l’opera si esegue nella sua prima versione, che risale al 1884-87. La prima esecuzione ebbe luogo a Vienna il 18 dicembre 1892. In tale occasione, la Sinfonia fu presentata nella successiva e più “educata” versione del 1889-90.

 

Gli interpreti

Fabio Luisi è direttore musicale della Dallas Symphony Orchestra, direttore principale della Danish National Symphony, direttore emerito dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, direttore principale della NHK Symphony Orchestra di Tokyo e direttore onorario dell’Opera Carlo Felice Genova. Dirige le orchestre più prestigiose del mondo. Nella stagione 22/23 il Maestro Luisi dirigerà una nuova produzione di Vespri Siciliani al Teatro alla Scala, continuerà la registrazione dell’integrale di Carl Nielsen con la Danish National Symphony Orchestra per la Deutsche Grammophon e presenterà nel 2024 il ciclo completo Der Ring des Nibelungen di Wagner in forma di concerto, con la Dallas Symphony Orchestra. È stato premiato con la Medaglia d’Oro e l’Anello d’Oro dedicati a Bruckner. Luisi ha ricevuto un Grammy Award per la sua direzione delle ultime due opere dell’Anello del Nibelungo e il DVD dello stesso ciclo, registrato dal vivo al Metropolitan e pubblicato dalla Deutsche Grammophon, è stato nominato come migliore registrazione operistica nel 2012. La sua vasta discografia comprende un vastissimo repertorio. Fabio Luisi è stato insignito il Grifo d’oro per il suo contributo alla notorietà della città di Genova.

 

La storia dell’Orchestra dell’Opera Carlo Felice Genova inizia nei primi anni del ‘900; l’attività sinfonica e operistica è da allora continuativa. Con un repertorio che spazia dal Seicento alla musica contemporanea, la compagine si distingue per produttività e versatilità. Sul podio si avvicendano direttori di rilevanza internazionale, per citarne solo alcuni: Victor De Sabata, Igor Stravinsky, Franco Capuana, Sergiu Celibidache, Hermann Scherchen, Claudio Abbado, Carlo Maria Giulini, Riccardo Muti, Georges Prêtre, Mstislav Rostropovič, Gianandrea Gavazzeni, Daniel Oren, Antonio Pappano, Christian Thielemann, Daniele Gatti, Gennadij Roždestvenskij, Bruno Campanella, Zubin Mehta, Nello Santi, Sir Neville Marriner, Kyrill Petrenko, Hartmut Haenchen, Vladimir Fedoseev, Andrea Battistoni, Fabio Luisi (Direttore onorario), Donato Renzetti (Direttore emerito). Dal 2022 Riccardo Minasi è il Direttore musicale. Numerose sono le incisioni registrate al Teatro Carlo Felice, in particolare di produzioni liriche, per etichette quali Deutsche Grammophon, Decca, Sony, TDK, Rai-Trade, Nuova Era Records, Arthaus Musik, Dynamic, Bongiovanni, Denon/ Nippon Columbia e BMG-Ricordi. L’alto livello artistico consolidato negli anni le consente di prendere parte a manifestazioni di grande prestigio quali il Festival dei Due Mondi di Spoleto, il Ravello Festival, il Festival di musica sacra Anima Mundi di Pisa, e d’esibirsi in importanti sedi nazionali e internazionali quali il Parco della Musica di Roma, il Teatro degli Arcimboldi di Milano, l’Auditorium della Conciliazione di Roma, il Teatro dal Verme di Milano, la Royal Opera House di Muscat, la Astana Opera, il Marinsky Concert Hall, la Basilica di S. Francesco ad Assisi.

Teatro Sociale di Camogli, presentato il cartellone gennaio-maggio: 50 titoli di ogni genere

Super User 02 Gennaio 2023 863 Visite

Il Teatro Sociale di Camogli ha presentato il cartellone del periodo gennaio-maggio 2023, quasi cinquanta spettacoli appartenenti a tutti i generi: prosa, cabaret, operetta, musica classica, jazz, pop, danza, teatro per ragazzi. Una programmazione che realizza nel modo più fedele e completo possibile la vocazione multidisciplinare del Teatro, nel 2022 riconosciuta ufficialmente dal MIC, che, attraverso la Direzione Generale dello Spettacolo, ha ufficializzato l’accoglimento della domanda di accesso al FUS (Fondo Unico per lo Spettacolo) presentata nella categoria “Organismi di programmazione multidisciplinare” a prevalenza Musica. Un traguardo importantissimo, mai raggiunto prima dal Teatro Sociale di Camogli, che segna una svolta nella storia dell’istituzione camogliese presieduta da Maurizio Castagna.

I prossimi cinque mesi di programmazione intensa, messi a punto dal sovrintendente e direttore artistico Giuseppe Acquaviva, non sono contraddistinti solo dalla quantità, ma anche dalla qualità. Tra i musicisti classici spiccano il duo violoncello-pianoforte Prandi-Romanovsky (10 febbraio), i pianisti Paolo Restani (22 aprile) e Ivan Bessonov (9 marzo), il clarinettista Anton Dressler (30 aprile), lo Janoska Ensemble (19 febbraio), tutti pluripremiati concertisti di fama internazionale. Il calendario jazz porta a Camogli tre pianisti del calibro di Enrico Pieranunzi (27 gennaio), Danilo Rea (17 febbraio) e Dado Moroni (26 maggio). Viene inoltre recuperato il concerto di Gegè Telesforo (3 marzo), previsto il 14 ottobre scorso e annullato per Covid. Il pop e il rock trovano ampio spazio negli omaggi a Mina (24 febbraio), Milva (12 maggio), Lucio Dalla (5 maggio), i cantautori della Scuola Genovese (28 aprile), David Bowie (10 marzo) e i Queen (21 aprile). E poi, i 40 Fingers (17 marzo), un fenomenale quartetto di chitarristi che sta spopolando sia dal vivo che in rete.

La programmazione di prosa ha una varietà di sfaccettature che raramente si incontra nei cartelloni teatrali. C’è la commedia sofisticata, leggera ma sottile: Partenza in salita (4 febbraio) di Gianni Clementi, con Corrado Tedeschi, che per la prima volta recita insieme alla figlia Camilla Tedeschi; Alle 5 da me (15 aprile) di Pierre Chesnot, con Gaia De Laurentiis e Ugo Dighero; Amnesie di un viaggiatore senza biglietto (29 aprile), di e con Augusto Fornari. C’è il teatro che affronta temi di importanza collettiva: Sei donne che hanno cambiato il mondo (8 marzo), di e con Gabriella Greison; Anima mundi (18 marzo), di e con Lucilla Giagnoni, una riflessione sulla natura e la vita a partire da Leopardi. C’è il teatro innovativo e sperimentale: Inferno da camera (28 gennaio), di e con Luigi Maio, una partitura per musicisti e Musicattore ispirata al Dante della prima cantica; Breve apologia del caos (4 marzo), una critica graffiante e paradossale della contemporaneità firmata da uno dei più interessanti drammaturghi sudamericani di oggi, l’uruguayano Santiago Sanguinetti. E infine, il cabaret di alto livello, per ridere con intelligenza e fantasia: Dario Ballantini (21 gennaio), Raul Cremona (3 febbraio), Cristina Chinaglia (14 aprile), Enzo Paci (19 maggio), Giulia Musso (31 marzo), fenomeno della rete qui al suo debutto teatrale con il monologo Ad ognuno il suo, la compagnia Baistrocchi, che al Teatro Sociale presenta in prima assoluta Che fiesta… 110 años (11 e 12 febbraio), in onore del proprio centodecimo compleanno, e Maurizio Lastrico (27 maggio), che a Camogli fa sempre sold out, a chiusura dell’intera Stagione.

Valorizzata anche la danza, con l’eleganza del Balletto di Milano, protagonista di Carmen (26 marzo), le meraviglie visive del Canova svelato (29 gennaio) della RBR Dance Company, gli “illusionisti della danza”, le innovazioni coreografiche del Romeo e Giulietta (11 marzo) della Compagnia Zappalà Danza e di Memento (2 aprile) della Compagnia Cornelia.

Prosegue inoltre l’iniziativa degli aperitivi serviti nei palchi al venerdì sera alle ore 19.30 durante lo spettacolo, che da quest’anno non è più solo limitata al jazz, ma diventa trasversale, tanto che è stata ribattezzata “Aperitivo a teatro”.

Giunge a conclusione, poi, la fortunata Stagione Teatro Ragazzi, a cura di Maria De Barbieri, con otto titoli da gennaio a marzo che vanno ad aggiungersi ai sette messi in scena tra ottobre e dicembre 2022.

I prezzi degli spettacoli della Stagione Gennaio-Maggio 2023 vanno dai 20 ai 40 Euro. Previste riduzioni per under 26 e over 65, soci Coop e GPM, abbonati Trenitalia. È possibile acquistare carnet da 20, 15 e 10 spettacoli a scelta, con un risparmio dal 30% al 40% sul costo del singolo biglietto.

www.teatrosocialecamogli.it

SCARICA IL CARTELLONE

  

BIGLIETTERIE

Teatro Sociale

Dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12 e un'ora prima dell'inizio degli spettacoli.

Tel. 0185-1770529 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Proloco di Camogli

Negli orari di apertura. Tel. 0185-771066 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Proloco di Recco

Negli orari di apertura. Tel. 0185-722440 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Hotel Cenobio dei Dogi 0185-724

La precisazione del Teatro Carlo Felice sullo sciopero proclamato da SLC-CGIL per il 31 dicembre

Super User 29 Dicembre 2022 987 Visite

Di seguito il comunicato del Teatro Carlo Felice

In merito alla proclamazione di sciopero della sigla sindacale SLC-CGIL per il 31 dicembre 2022 il Teatro Carlo Felice precisa quanto segue:

punto 1)

Riguardo il fatto che il Teatro non avrebbe prospettato “alcuna soluzione idonea ad affrancare le lavoratrici/lavoratori c.d. serali da una situazione di precarietà che Le/Li colpisce da ormai troppo tempo”, si precisa che tale affermazione è destituita di fondamento in quanto, come è noto alla SLC-CGIL e a tutte le Organizzazioni Sindacali, con le quali il Gestore intrattiene stabili e continue relazioni, il Gestore riserva una particolare attenzione alle prestazioni di questi lavoratori. Infatti si è premurato di esperire ogni azione in ordine alle supposte situazioni di precarietà. Innanzitutto richiedendo un parere legale sulla possibilità di modificare gli accordi aziendali sul “personale operaio a prestazione” e sul “personale di sala” stipulati il 4 agosto 2005, in sede aziendale, tra il Teatro e le organizzazioni sindacali. Accordi intervenuti ben prima della attuale gestione e che disciplinano rispettivamente il trattamento economico e normativo del “personale operaio a prestazione” e del “personale di sala”.

La contrattazione aziendale si inserisce, come è noto e per sua natura, nel contesto della contrattazione nazionale definendo, nell’ambito dei principi stabiliti in quella sede primaria, taluni aspetti dei rapporti di lavoro non direttamente o compiutamente regolamentati.

Non essendo stato ancora rinnovato il CCNL il Gestore non può rinnovare accordi contro la legge e di ciò ha dato informazione sia alle Organizzazioni Sindacali che al Consiglio di Indirizzo. A dimostrazione di ciò il Gestore ha anche evidenziato, sempre in sede sindacale, che le rivendicazioni di detti lavoratori erano state rigettate in sede giudiziale nel caso di 14 giudizi tra gli anni 2012 e 2014.

L’impegno del Gestore, a fronte di questa chiara situazione giuridica, è stato ed è quello di assicurare a questi lavoratori il maggior numero possibile di giornate lavorative, mediante ed attraverso l’intensa ed a tutti nota attività di spettacoli.

 

Punto 2)

Riguardo i lavoratori tecnici il Sindacato SLC-CGIL dichiara “di riscontrare ancora una scarsa continuità contrattuale che non consentirebbe il raggiungimento del diritto di prelazione in funzione di un accordo da Voi applicato e da noi mai sottoscritto”. Anche in questo caso ci troviamo di fronte ad affermazioni infondate, visto l’ampio numero di contratti assicurati ai lavoratori tecnici, proprio grazie all’intensa programmazione tecnico-artistica del Teatro.

Tutto questo è documentato nel numero dei contratti sottoscritti.

A parte questi dati di fatto, colpisce che la sigla sindacale ometta di ricordare che proprio l’attuale Gestore si è occupato di risolvere tutte le posizioni dei lavoratori tecnici che rivendicavano diritti, in sede giudiziale e stragiudiziale. Il risultato è stato quello della stabilizzazione di molti tecnici le cui posizioni erano state tralasciate in passato. Azione che si è rivolta anche ai reparti dell’orchestra e del coro. Si è trattato di oltre 40 (quaranta) stabilizzazioni, che hanno costituito il necessario presupposto per dare corso ad una nuova dotazione organica, senza pendenze e rivendicazioni in atto.

E questa situazione consente in oggi di procedere a 26 (ventisei) nuove assunzioni tramite bandi di concorso.

Tutto questo, dopo che nel mese di dicembre la Fondazione ha assunto altri 5 (cinque) lavoratori tramite apposito bando di concorso, sulla base della Legge Bonisoli, che riserva appositi bandi per lavoratori in possesso di determinati diritti.

 

Punto 3)

Per quanto riguarda il tema esposto dalla sigla sindacale in merito “alla riorganizzazione esternalizzazione dell’ufficio paghe”, si precisa che, per quanto concerne le buste paga e come già comunicato alle OO. SS, alcune inesattezze su voci c.d. variabili di vari cedolini sono state già sanate.

 

Punto 4)

Riguardo la questione della “integrazione del FIS a favore dei lavoratori”, il Gestore ha ampiamente esposto a tutte le Organizzazioni Sindacali il fatto che il Teatro Carlo Felice ha scelto di applicare poche giornate di FIS ai lavoratori, proprio perché ha programmato attività anche nelle fasi più critiche seguite al picco pandemico, come nel caso del Festival del Balletto di Nervi del 2020.

Detto ciò, sul tema dell’integrazione del FIS il Gestore si è anche avvalso di un parere dell’Avvocatura dello Stato di Genova, di cui ha dato informazione alle Organizzazioni Sindacali.

 

Punto 5)

Riguardo la presunta “crescita esponenziale della spesa per le consulenze esterne che, unitamente all’aumento del costo dei dirigenti, producono uscite per circa 1 milione di euro, a cui peraltro non ha fatto seguito un auspicabile riscontro di incassi di botteghino”.

Sul tema delle collaborazioni il Gestore ha già relazionato al Consiglio di Indirizzo e al Collegio dei Revisori, nonché al Ministero della Cultura evidenziando che le collaborazioni in corso sono significativamente inferiori a quelle previste dalle precedenti gestioni ed in particolare dall’ultimo funzionigramma del Commissario Ferrazza. Tutto ciò con riferimento alle singole funzioni previste per il Teatro. 

Per quanto riguarda gli incassi da biglietteria tutti i teatri d’opera italiani hanno subito flessioni nel 2022, e questo è stato formalizzato con una lettera dall’ANFOLS (Associazione Nazionale Fondazioni Lirico Sinfoniche) allo stesso nuovo Ministro Sangiuliano.

Oltre a ciò, e come è stato ampiamente rappresentato in Consiglio di indirizzo, i minori incassi previsti sono dovuti anche al fatto che il Teatro ha compiuto un investimento sul pubblico, in particolare sulle nuove generazioni, con biglietti a basso costo sostenuti dallo sponsor IREN con apposito intervento. 

Le presenze del 2022 sono state pari a 90.351, portando il Teatro in linea con la situazione pre-pandemica.

È inoltre prevista nei prossimi anni la prosecuzione di questa tendenza, e quindi un ulteriore incremento delle presenze.

 

In conclusione, ed alla luce di quanto sin qui esposto e precisato, la Direzione del Teatro ritiene che non ricorrano i presupposti per la proclamazione di uno sciopero, che lede inutilmente l’immagine e gli interessi generali della Fondazione.

E questo, fermo restando che lo spettacolo programmato per il 31 dicembre 2022 andrà regolarmente in scena.

Ciò detto, la Direzione del Teatro rimane sempre a disposizione dei lavoratori e delle loro Organizzazioni Sindacali per tutti gli approfondimenti necessari o comunque utili.

Dispiace constatare che il Teatro è stato informato solo nella tarda serata di mercoledì 28 dicembre dello sciopero.

Il tutto, in un momento che vede il risanamento economico del Teatro, e la risoluzione di tanti annosi problemi come quello degli acconti sui futuri miglioramenti erogati in passato ai lavoratori, e che non dovranno essere restituiti al Teatro.

Non solo, lo Stato ha compiuto un investimento sul Teatro Carlo Felice per oltre 23 milioni di euro per assicurarne il migliore sviluppo e certezze per il futuro. 

Investimento che è stato accolto con il massimo apprezzamento da parte del Consiglio di Indirizzo, del Gestore e di tutti i lavoratori del Teatro.

Camogli, Capodanno al Teatro Sociale con i successi di Sanremo e tante gag irresistibili

Super User 28 Dicembre 2022 1154 Visite

La stagione 2022 del Teatro Sociale di Camogli si chiude il 31 dicembre con una serata speciale in cui si potrà festeggiare il Capodanno tutti insieme. Tre le possibilità: assistere solo allo spettacolo, il cui inizio è previsto alle ore 22.00, oppure, prima dello show, cenare alle ore 20.00 nell’elegante sala del Ridotto o gustare un apericena nei Palchi alle ore 21.00 (al costo, rispettivamente, di 100 euro più il biglietto dello spettacolo e di 30 euro più il biglietto dello spettacolo). Menù della cena (consultabile sul sito www.teatrosocialecamogli.it ) e catering a cura di “Vernissage di Da Ö Vittorio”. 

Lo spettacolo che accompagnerà il pubblico al brindisi di mezzanotte è “Io, Lui & Lei Show”, un varietà in cui Giuliano Chiarello, Eleonora Di Miele e Danny Puccini si alternano a colpi di cabaret, battute, imitazioni e tanta musica. Insieme i tre mattatori toscani attraversano la storia della musica sanremese con gag e brani indimenticabili, per poi passare alle canzoni più celebri dei grandi crooner americani, su tutte quelle di Frank Sinatra, fino ai motivi più popolari della canzone napoletana e romanesca. In mezzo, tanti momenti comici, arricchiti dalle imitazioni dei personaggi che hanno fatto la storia della televisione e dello spettacolo italiano (Adriano Celentano, Albano e Romina Power, Pupo, Massimo Ranieri, Zucchero, Beppe Grillo, Roberto Benigni) e dai balletti dell’affascinante Eleonora.

 

GLI ARTISTI

Giuliano Chiarello è attore, imitatore e cabarettista. È un volto televisivo popolare grazie ai suoi ruoli da caratterista in molte fiction (“Distretto di Polizia”, “Ris”, “Anna e i cinque”, “Non dirlo al mio capo”, “Don Matteo 11”) e alle sue partecipazioni a fortunate serie tv (“Stasera mi butto”, “Faccia Tosta”, “Festa Italiana”). Inoltre, ha una lunga esperienza teatrale a fianco di Massimo Lopez (“La strana coppia”, “Ciao Frankie”, “Oh Romeo!”) e Tullio Solenghi (“La strana coppia”, “Insalata di Riso”, “Lisistrata”).

Eleonora Di Miele è attrice, cantante, show-girl e ballerina. È stata protagonista di importanti show televisivi come “Domenica In” e di fiction seguitissime, tra cui “Carabinieri”, “Un posto tranquillo”, “Nati ieri”, “Centovetrine”.

Danny Puccini è attore e show-man. È dotato di una grande voce e, come cantante, è interprete dei maggiori successi italiani ed internazionali. Note e apprezzate le sue partecipazioni a grandi show della televisione italiana come “Maurizio Costanzo Show”, “Cultura Moderna”, “Celebrity”, “Campioni”.

 

INFORMAZIONI

www.teatrosocialecamogli.it/index.php/it/

www.facebook.com/teatrosocialecamogli/

 

BIGLIETTERIE

- Biglietteria del Teatro Sociale, dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12 e un’ora prima degli spettacoli. Tel. 0185.1770529 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

- Proloco di Camogli, negli orari di apertura. Tel. 0185.771066 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

- Proloco di Recco, negli orari di apertura. Tel. 0185.722440 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

- Hotel Cenobio dei Dogi. Tel. 0185.7241

- www.vivaticket.com  (prevendita) 

Regione Liguria finanzia il restyling della facciata del Teatro Nazionale di Genova

Super User 27 Dicembre 2022 1650 Visite

Un milione e 500.000 euro del Fondo Strategico Regionale 2023 per finanziare la realizzazione del nuovo rivestimento esterno della facciata del Teatro Nazionale di Genova. Lo hanno annunciato oggi il presidente e assessore alla Cultura di Regione Liguria Giovanni Toti e il direttore del Teatro Nazionale di Genova Davide Livermore durante una conferenza stampa congiunta presso il foyer del Teatro Ivo Chiesa.

“Il Teatro Nazionale di Genova è tra le più importanti e prestigiose istituzioni teatrali della città e della Liguria – dichiara il presidente e assessore alla Cultura di Regione Liguria Giovanni Toti –. Per questo motivo, d’accordo con il direttore Livermore, non abbiamo voluto farci scappare l’occasione di contribuire al restyling della facciata del Teatro, che non rappresenta banalmente un intervento di restauro, ma di innovazione e trasformazione della stessa in una finestra artistica e interattiva sulla città per comunicare al pubblico, con un forte impatto visivo, le emozioni, l’arte, il divertimento, la commozione che si vivono sul palcoscenico di questo splendido Teatro. I fondi destinati al rifacimento della facciata del Nazionale di Genova sono un maxi investimento con cui valorizzare il nostro patrimonio culturale come asset strategico di sviluppo del territorio e formidabile attrattore turistico. In questo senso – continua Toti – Regione Liguria continuerà a puntare su interventi strutturali per i nostri teatri e musei da rendere sempre più moderni, sostenibili e accessibili a tutti. Un obiettivo ambizioso che raggiungeremo presto grazie anche ai fondi aggiuntivi di Regione stanziati in bilancio che saranno finalizzati nella prossima riunione del Comitato di indirizzo del Fondo Strategico Regionale”.

“Ancora una volta le istituzioni locali dimostrano la grande attenzione che hanno per la cultura in città – aggiunge il sindaco di Genova Marco Bucci – In particolare, con il Teatro Nazionale di Genova, già anni fa abbiamo iniziato un percorso rivoluzionario e virtuoso teso a dare il giusto valore ad una grande espressione artistica della nostra città. Con questo intervento daremo ancora più lustro ad uno dei teatri più vissuti dai genovesi”.

“Il teatro diventa un riflettore, catarifrangente, un’essenza di aggregazione visiva; un oggetto che comunica un’invasione urbana distinguibile dal contesto”, commenta il direttore del Teatro Nazionale di Genova Davide Livermore.

L’intervento di warping (rivestimento) della facciata, progettato dallo studio Giò Forma, trasforma il teatro in un’architettura autonoma sempre rispettosa del contesto ma con un suo linguaggio originale: un oggetto che comunica teatro, aggregazione e celebrazione.

Lo scopo principale è di conferire dignità e autonomia a un luogo che produce contenuti meravigliosi.

La forma del sipario è la crasi dei tre linguaggi principali del progetto: il Teatro (il sipario della scena teatrale), Genova (le tele nautiche) e Ivo Chiesa (onorare il fondatore attraverso un parallelismo con la sua rivista storica Sipario). 

La nuova facciata farà diventare il Teatro un’architettura indipendente sempre rispettosa del contesto di Corte Lambruschini, caratterizzato da una moltitudine di forme geometriche complesse.

Opera Carlo Felice Genova, Die Fledermaus (Il pipistrello) chiude l’anno e apre il 2023

Super User 26 Dicembre 2022 868 Visite

 

Grande attesa all'Opera Carlo Felice Genova per il terzo titolo della stagione lirica 2022-2023 che debutterà alle 17:00 dell’ultimo giorno dell’anno: Die Fledermaus (Il pipistrello), in scena con sei recite programmate tra il 31 dicembre e l'11 gennaio.

La fortunata operetta, composta da Johann Strauss II su libretto di Carl Haffner e Richard Genée tratto da Le révellion di Henri Meilhac e Ludovic Halévy, sarà diretta da Fabio Luisi, direttore onorario del teatro, che ritorna a dirigere al Carlo Felice il repertorio operistico dopo gli appuntamenti concertistici delle scorse stagioni.
Il nuovo allestimento, realizzato in coproduzione con la Fondazione Teatro Comunale di Bologna, porta la firma del regista Cesare Lievi, che si è avvalso della collaborazione di Luigi Perego per quanto concerne le scene e i costumi e di Luigi Saccomandi per le luci.
Nel cast ricordiamo la presenza di Bo Skovhus/Thomas Johannes Mayer (Gabriel von Eisentstein), Valentina Nafornita/Valentina Farcas (Rosalinde), Levent Bakirci (Frank), Deniz Uzun/Caterina Piva (Prinz Orlofsky), Bernhard Berchtold/Enrico Casari (Alfred), Liviu Holender (Dr. Falke), Benedikt Kobel (Dr. Blind), Danae Kontora/Julia Knecht (Adele), Alena Sautier (Ida), Udo Samel (Frosch). 

In molte occasioni è stato notato come la definizione di “operetta” sia effettivamente riduttiva per Die Fledermaus. Questa celebre composizione di Johann Strauss II va infatti ben oltre la tipologia di riferimento del genere: la partitura è estremamente ricca di stimoli e suggestioni e presenta parti di notevole difficoltà per gli artisti protagonisti. Johann Strauss II, il più noto e prolifico dei figli del “Padre del valzer”, crea un vero gioiello, un capolavoro del teatro musicale di tutti i tempi, nel quale si fondono mirabilmente brio, malizia, leggerezza, affascinanti melodie, la parodia dell’opera “seria”, la danza, l’eleganza e l’umorismo, ma nel quale non mancano anche spunti per una riflessione lucida sull'umanità, su ciò che siamo, su quello che ci fa paura e su quello che non vorremmo affrontare. Strauss traduce la leggerezza e il disincanto della vicenda in un fantasmagorico montaggio di elementi eterogenei.
Il cuore pulsante del Pipistrello batte a ritmo ternario di valzer ma il potpourri musicale creato dal compositore prevede anche polke, arie che fanno il verso all’opera italiana, citazioni dei brani più conosciuti del momento (le operette di Offenbach) e brani folcloristici, come la scoppiettante csárdás intonata da Rosalinde alla festa. 

 

OPERA CARLO FELICE GENOVA
Die Fledermaus - (Il pipistrello)
Operetta in tre atti di Johann Strauss II
Maestro concertatore e direttore Fabio Luisi
Regia Cesare Lievi 

Le recite:
Dicembre - sabato 31 (17.00)
Gennaio - domenica 1 (16.00), sabato 7 (15.00), domenica 8 (15.00), martedì 10 (20.00), mercoledì 11 (20.00)

Tricapodanno: a Genova tre giorni di festa con musica, balli e tanti ospiti

Super User 23 Dicembre 2022 917 Visite

Un ingresso col botto nel 2023 per Genova Capitale europea del Natale, che triplica i festeggiamenti di fine anno, diventando così anche una delle capitali del Capodanno.

Sarà una maratona lunga tre giorni, dal 29 al 31 dicembre, che si aprirà al Porto Antico con due serate dedicate ai giovani e alle famiglie e culminerà nella notte di San Silvestro con il Capodanno in piazza De Ferrari targato Mediaset, in diretta TV su Canale 5.

«Un evento moltiplicato per tre, che torna a Genova dopo lo stop dovuto all’emergenza sanitaria – aggiunge Federica Cavalleri, consigliere delegato ai Grandi eventi –. Saranno tre giorni di festa, con musica, balli e puro divertimento per tutti i gusti. Dopo il successo delle iniziative natalizie, nell’anno in cui Genova è Capitale europea del Natale ci prepariamo a un fine d’anno scoppiettante per salutare il 2023 sotto i migliori auspici».

«Porto Antico di Genova si conferma punto di riferimento musicale in città - sottolinea il presidente Mauro Ferrando -. Dopo l’ultima esaltante stagione di EstateSpettacolo e il concerto del 30^ anniversario, le due serate del Tricapodanno mettono in luce ancora una volta la centralità dell’area, la magica scenografia di contorno e la vocazione ad accogliere tutti i tipi di musica e di pubblico».

Il TriCapodanno genovese inizia al Porto Antico (calata Falcone Borsellino) con una due giorni a misura di giovani e famiglie.

Si parte giovedì 29 dicembre alle 20.30 con Warm Up, a seguire Gli Autogol + I Masa, Cristina D’avena & Gem Boy Show, e per finire Dj Set di Giovanni Carrara.

Venerdì 30 dicembre alle 20.30 Warm Up e poi Mashville, Nayt, Shiva, Emis Killa, per concludere con il Dj Set di Giovanni Carrara.

Entrambe le serate, organizzate dal Comune di Genova in collaborazione con Porto Antico, saranno condotte da Alberto Pernazza e DJ Giovanni Carrara.

Per l’occasione, le linee AMT 1 – 9 – 13 e la metropolitana prorogheranno il servizio fino alle 2.30. I bus manterranno i capolinea di piazza Caricamento e via Turati, salvo diverse disposizioni della polizia locale; in tal caso verranno dirottati su via Gramsci (linee 1 – 9) e piazza Cavour (linea 13).

Sabato 31 dicembre la festa si sposta in piazza De Ferrari, dove andrà in scena il grande party di Mediaset, in diretta dalle 21 su Canale 5.

A condurre la serata, con un cast di superstar, sarà Federica Panicucci. Si alterneranno sul palco Annalisa, Anna Tatangelo, Baby K, Patty Pravo, Rocco Hunt, Rovazzi, The Kolors. E poi Big Boy, Blind, Erwin, Fausto Leali, Follya, Gemelli DiVersi, GionnyScandal, Ivana Spagna, Luigi Strangis, Mamacita, Riccardo Fogli, Riki e Roby Facchinetti. 

Al TriCapodanno il Comune di Genova aggiunge altre proposte per salutare l'anno nuovo:

Capodanno nei Palazzi dei Rolli in Strada Nuova

Countdown all'insegna di cultura, musica e divertimento nella scintillante Strada Nuova, su cui si affacciano i magnifici palazzi dei Rolli.

Il programma per salutare assieme l'arrivo del 2023:

Visite guidate tematiche nei Musei di Strada Nuova h 18.30

Liguria Transatlantica atrio Palazzo Tursi dalle 21:30 alle 00:30

Alter Echo String Quartet nel salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi h 00.30

 

Prenotazioni per brindisi e/o aperitivo su happyticket

Per la notte di Capodanno, il servizio AMT sulle direttrici principali sarà prorogato fino alle 4. I bus per Valpolcevera-Ponente-Valbisagno-Levante partiranno da via Ceccardi salvo diverse disposizioni della polizia locale, in tal caso i bus partiranno da via Cadorna (lato mare per ponente e Valpolcevera e lato monte per levante e Valbisagno).

Saranno anche organizzate corse speciali da piazza Verdi per le principali linee collinari, in particolare 603 – 604 – 640 – 656 – 680.

La metropolitana resterà aperta per tutta la notte, con chiusura della stazione De Ferrari dalle 18 all’ 1.30.

Annalisa, Tatangelo, Pravo, Rovazzi e The Kolors: gli artisti del Capodanno in piazza De Ferrari

Super User 19 Dicembre 2022 778 Visite

Cast stellare per il Capodanno di Genova: il grande concerto di piazza De Ferrari vedrà sul palco Annalisa, Anna Tatangelo, Baby K, Patty Pravo, Rocco Hunt, Rovazzi, The Kolors. E poi Big Boy, Blind, Erwin, Fausto Leali, Follya, Gemelli DiVersi, GionnyScandal, Ivana Spagna, Luigi Strangis, Mamacita, Riccardo Fogli, Riki, Roby Facchinetti, in una serata condotta da Federica Panicucci: un appuntamento musicale imperdibile che va ad arricchire ulteriormente le festività natalizie della nostra regione.

“Genova avrà un Capodanno unico e indimenticabile – spiega il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti- La serata vedrà sul palco uno straordinario mix di giovani artisti affermati e vere e proprie icone della musica italiana, per uno spettacolo capace di coinvolgere tutti, dai ragazzi agli adulti: dopo il grande successo delle notti bianche di questa estate, un nuovo, straordinario evento musicale che andrà ad accendere il Capodanno della Liguria, in una regione che vuole essere sempre più attrattiva per liguri e turisti”.

“Dopo due anni complessi e dolorosi – prosegue Toti –torniamo a celebrare le feste, che tanto significato hanno per le famiglie, la socialità e l’economia della nostra regione e del Paese, e torniamo a riunirci in piazza per salutare l’anno nuovo. La serata di San Silvestro con il Capodanno di Canale 5, che andrà in diretta su Mediaset, rappresentano un importante occasione di visibilità per la Liguria, per mostrare a tutti come il nostro territorio sia una meta perfetta non solo in estate, ma in tutte le stagioni e in particolare per le festività, grazie ai tanti appuntamenti culturali, ai mercatini di Natale che illuminano le città, e alla bellezza dei paesaggi e alle tante possibilità legate all’outdoor”.

“Sarà un capodanno ricco di musica e divertimento grazie al concerto di Mediaset – aggiunge il sindaco di Genova Marco Bucci - Gli artisti si esibiranno su un palco in una scenografia unica e regaleranno una serata indimenticabile alle migliaia di persone che arriveranno in Piazza De Ferrari da tutta Italia. Grazie agli artisti presenti sarà uno spettacolo che riuscirà a coinvolgere tutte le fasce d’età creando un’atmosfera di festa entusiasmante. Genova è pronta per vivere, dopo anni complicati, un capodanno ricco di entusiasmo e speranza per il futuro”.

“Un capodanno di festa e musica è la giusta chiusura di un anno splendido per il turismo ligure – spiega l’assessore al Turismo Augusto Sartori - La diretta su Canale 5 del capodanno in piazza De Ferrari a Genova, è per tutta la Liguria, uno spot straordinario per la prossima stagione. Mi auguro che, iniziando l'anno collegandosi con Genova faccia venire a tanti italiani il desiderio di venire da noi, in una Regione meravigliosa e sempre più attrattiva”.

Il concerto del 31 dicembre potrà essere seguito anche su Radio 105, R101, Radio Monte Carlo, Radio Subasio, Radio Norba, Radio Bruno e Radio Piterpan.

Sul palco saliranno anche, direttamente dalla scuola di Amici, Angelina, Cricca e Rita che proporranno una performance di canto e ballo.

Ed è partita ieri sera, in onda sulle reti Mediaset e sui canali social di Regione Liguria, la campagna di promozione della Liguria per il periodo natalizio con lo spot, realizzato da Claudio Cabona con la regia di Yuri Dellacasa.

Mozart, prosegue al Carlo Felice la rassegna che svela l’italianità del compositore austriaco

Super User 16 Dicembre 2022 931 Visite

Domenica 18 dicembre, alle ore 20:00, all’Opera Carlo Felice, il maestro Roland Böer dirigerà l’orchestra del teatro che eseguirà un nuovo concerto dedicato all’italianità di Amadeus Mozart.

IL PROGRAMMA:

Teatro Carlo Felice - Genova

Mozart l’italiano

GIOVANNI BATTISTA MARTINI

Sinfonia n. 18 in re maggiore HH. 27

 

WOLFGANG AMADEUS MOZART 

Sinfonia n. 33 in si bemolle maggiore K. 319

 

PIETRO ANTONIO LOCATELLI  

Concerto grosso in fa minore Per il Santo Natale op. 1 n. 8

 

WOLFGANG AMADEUS MOZART 

Sinfonia n. 35 in re maggiore Haffner K. 385

 

Direttore

Roland Böer

 

Orchestra dell’Opera Carlo Felice Genova

Genova3000 TV

Genova3000 TV

Notizie

Levante

Cultura

Spettacoli

Sport

Gossip

Genova Sport 2024