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Spettacoli

Recco, attesa per i concerti di Noemi e Privitera

Super User 03 Agosto 2022 756 Visite

Dopo la breve pausa seguita allo strepitoso concerto di Max Gazzè, che ha visto oltre 1.300 spettatori seduti e almeno altrettanti in piedi, martedì 9 e mercoledì 10 agosto sono in programma i nuovi appuntamenti di "E-20/21", la rassegna estiva promossa e organizzata dal Comune di Recco, con la direzione artistica del maestro Angelo Privitera.

Noemi, una delle cantanti più amate del panorama musicale italiano, salirà sul palco allestito in lungomare Bettolo martedì 9 agosto, accompagnata dalla sua band. Non è ancora nota la scaletta della serata, ma è facile immaginare che non mancheranno i principali successi della cantante, da "Glicine" a "Makumba".

Nella notte di San Lorenzo, mercoledì 10 agosto, la rotonda Baden Powell accoglierà l'atteso concerto del maestro Angelo Privitera, in un'atmosfera magica, intima e suggestiva, in una location affacciata sul mare, gli spettatori si lasceranno trasportare in una serata che sarà difficile dimenticare. "Secondo Imbrunire” - citazione al celebre testo di Franco Battiato di cui Privitera è stato il più stretto collaboratore - sarà concerto per piano solo: un viaggio musicale attraverso brani originali, arrangiati in forma inedita, da Battiato a Moricone, dai Genesis ai Queen, e tante altre sorprese in musica.

"Questi spettacoli si inseriscono perfettamente nel ricco cartellone artistico della manifestazione, sostenuta dal Comune di Recco per offrire a turisti e cittadini occasioni diversificate per vivere al meglio l’estate" commenta il sindaco Carlo Gandolfo. 

Nei quattro giorni che precedono l'evento, è possibile prenotare per avere certezza del posto a sedere sul sito  www.comune.recco.ge.it , al numero whatsapp  3348754058 o via mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. . Data l'affluenza prevista, è consigliabile recarsi sul posto in anticipo.

Giulietta, al Nervi Music Ballet Festival arriva Eleonora Abbagnato (e figlia)

Super User 21 Luglio 2022 1050 Visite

 

Alla piccola grande donna immortalata da William Shakespeare (e dopo di lui da innumerevoli pittori, musicisti, scrittori, registi e coreografi) è dedicato questo spettacolo in cui le arti della musica, della danza e della poesia si uniscono per dipingere a colori – ora delicati, ora vivissimi – un ritratto nuovo della più celebre veronese di tutti i tempi, e di ciò che rappresenta. Ad incarnarla, la ballerina Eleonora Abbagnato, direttrice della Compagnia di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma e già étoile dell’Opéra de Paris. Lo spettacolo, a cura di Daniele Cipriani, intitolato concisamente ‘Giulietta’ approda sabato 23 luglio, ore 21:15, al Nervi Music Ballet Festival.

Ascolteremo pagine musicali ispirate alla tragedia scespiriana, eseguite dal vivo in palcoscenico da due virtuosi del pianoforte, Marcos Madrigal e Alessandro Stella che ne eseguiranno le trascrizioni, piuttosto inusuali, per due pianoforti, diventando protagonisti dell’azione stessa anch’essi, insieme ai ballerini.

Ferve l’attesa per la creazione che dà il nome alla serata: firmata Sasha Riva e Simone Repele (freschi del successo delle coreografie per Mass di Bernstein, andata in scena in prima italiana pochi giorni fa alle Terme di Caracalla), Giulietta sarà danzata sull’ouverture-fantasia Romeo e Giulietta di Piotr I. Ciaikovsky.  Vediamo una bionda bambina assorta in romantici sogni ad occhi aperti: una piccola Giulietta dei nostri giorni, che immagina se stessa adulta, bellissima e appassionata, accanto al suo innamorato. Si assomigliano la piccola e la grande Giulietta, poiché la donna è Eleonora Abbagnato, la bimba Julia Balzaretti, figlia dell’étoile, anni 10, che guarda caso porta lo stesso nome dell’eroina veronese. Il “Romeo” contemporaneo è Sasha Riva. Le sorprese di questo balletto saranno tante: presente, futuro e anche passato si fondono, mentre un amico immaginario (Simone Repele) scandisce il tempo a giri di bicicletta.

Al contempo eterea e sensuale, impalpabile e volitiva, dal fascino senza tempo, Eleonora Abbagnato rappresenta non tanto il personaggio quanto “l’idea” di Giulietta, quale simbolo dell’amore: amore tra uomo e donna, ma anche tra persone dello stesso sesso; amore tra adolescenti (come nella tragedia di Shakespeare), ma anche tra persone di età diverse. È appunto a questo tipo di rapporto amoroso che è dedicata la coreografia di grande intensità, firmata da Uwe Scholz, geniale coreografo tedesco scomparso prematuramente all’inizio del secolo, che apre la serata: Eleonora Abbagnato e Michele Satriano, fresco di nomina a primo ballerino del Teatro dell’Opera di Roma, interpretano il passo a due dal balletto Le Rouge et le Noir, creato nel 1988 per Vladimir Derevianko e Eileen Brady e rimontato qui da Giovanni Di Palma. Nel romanzo di Stendhal, nonché nel balletto-capolavoro di Scholz, viene descritta la passione, tinta di mille sfumature contrastanti, tra il seminarista Julien Sorel e la sua più matura amante, Madame de Rênal; la musica è tratta, non a caso, dalla “symphonie dramatique” Roméo et Juliette di Hector Berlioz.

Se il filo conduttore è chiaramente l’amore in tutte le sue sfaccettature, al noto slogan della rivoluzione psichedelica degli Anni ‘60 viene aggiunto un elemento che fa riferimento sia all’odierno riconoscimento dei diritti LGBT, sia alla pressante esigenza di ricercare una pace sul nostro pianeta: Giorgio Mancini crea Rainbow, Love & Peace sulla West Side Story Suite per due pianoforti di Leonard Bernstein. West Side Story trasponeva la vicenda da Verona a New York; il balletto di Mancini, anch’esso presentato qui in prima assoluta, invece non ci parla di amanti provenienti da etnie diverse oppure da famiglie rivali. Evoca invece l’amore tra persone dello stesso sesso, andando comunque ‘oltre l’arcobaleno’ per raggiungere una fratellanza più estesa. Molti “Giulietti”, e una “Giulietta”, si fanno rappresentanti dei temperamenti umani (qui sono sei, non più quattro), ognuno simboleggiato da un colore diverso della iconica “Rainbow Flag: a Davide Dato (étoile, Opera di Vienna), si uniscono due ballerini italiani che si stanno facendo onore all’estero: Tommaso Beneventi (Balletto Reale Svedese) e Lorenzo Aliberti (Ballett X Schwerin - Mecklenburgisches Staatstheater). Con loro, Vsevolod Maievskyi (già Teatro Mariinsky di San Pietroburgo), Michele Satriano e Rebecca Bianchi (étoile, Teatro dell’Opera di Roma), al suo primo rientro in scena dopo essere diventata mamma per la quarta volta.

Ascolteremo il prologo di Romeo and Juliet, in realtà un sonetto, sussurrato alla piccola Julia/Giulietta dall’amico immaginario; ma Shakespeare scrisse un’intera raccolta di sonetti che hanno ispirato a Daniele Cipriani il suo spettacolo Giulietta. Essi sono dedicati alla persona (o persone) di cui lo scrittore si era invaghito: una giovane donna? Un giovane uomo? Una figura enigmatica, misteriosa, quanto il Bardo stesso, di cui non conosceremo mai l’identità. Chiamiamo anche lei o lui semplicemente “Giulietta”… oppure, ancora più semplicemente, “Amore”.

Eleonora Abbagnato con la figlia Julia

 

Sabato 23 luglio, ore 21.15

Parchi di Nervi, Villa Grimaldi Fassio 

Eleonora Abbagnato in ‘GIULIETTA’

Uno spettacolo a cura di Daniele Cipriani

in collaborazione con Nervi Music Ballet Festival

Coreografie di Sasha Riva e Simone Repele, Uwe Scholz (ripresa da Giovanni Di Palma)

Musiche di Hector Louis Berlioz, Leonard Bernstein, Pëtr Il’ič Čajkovsij, Charles Ives

Marcos Madrigal e Alessandro Stella, pianoforti

Interpreti:

Eleonora Abbagnato (già Opéra de Paris)

Lorenzo Alberti (Ballett X Schwerin, Mecklenburgisches Staatstheater)

Tommaso Beneventi (Balletto Reale Svedese)

Rebecca Bianchi (Étoile del Teatro dell’Opera di Roma)

Davide Dato (Opera di Vienna)

Vsevolod Maievskyi (già Teatro Mariinsky di San Pietroburgo)

Sasha Riva e Simone Repele (già Ballet du Grand Théâtre de Genéve)

Michele Satriano (Opera di Roma)

con la partecipazione di Julia Balzaretti (figlia di Eleonora Abbagnato)

Dori Ghezzi ricorda Faber, l'omaggio di Recco a Fabrizio De André

Super User 18 Luglio 2022 796 Visite

Da questa mattina è possibile prenotare su www.comune.recco.ge.it i posti a sedere per "La Città di Recco omaggia De Andrè”, la serata evento con ingresso gratuito, all'insegna del connubio tra musica e parole, che andrà in scena in lungomare Bettolo venerdì 22 luglio alle 21:30 nell'ambito della rassegna "E-20/22".  Brani, filmati e fotografie ripercorreranno l'attività artistica del cantautore genovese e ne delineeranno il profilo umano e musicale. Dori Ghezzi, compagna di vita, racconterà dei suoi anni con Fabrizio e dei tantissimi progetti che continua a portare avanti mentre le belle voci di Giua, Anna Senatore, con il Trio Amadei – Liliana al violino, Antonio al violoncello e Marco al pianoforte – ripercorreranno il repertorio di Faber, reinterpretando alcune delle sue canzoni più amate. Uno spettacolo completato dall'ensemble spagnolo Mala Sangre che rileggerà in chiave flamenca alcuni brani di De Andrè.

Sarà David Riondino, cantautore, attore e regista, a fare da moderatore e scandire i tempi della serata.

"Sarà un viaggio nella memoria, un viaggio emozionante nel quale si ricercano le suggestioni dell'energia creativa, dirompente e innovativa rappresentata dalla musica di De André" commentano Angelo Privitera, direttore artistico di "E-20/22", e il sindaco Carlo Gandolfo.

La rassegna estiva è organizzata e promossa dal Comune di Recco.

Per informazioni: www.comune.recco.ge.it , whatsapp  3348754058 o mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Villanova d'Albenga, l’assessore regionale alla Cultura Ilaria Cavo dà il benvenuto a Jovanotti

Super User 17 Luglio 2022 749 Visite

L'assessore alla cultura Ilaria Cavo questa sera, a Villanova d'Albenga, ha dato il benvenuto a Lorenzo Jovanotti durante il Jova beach party, l'evento più grande dell’estate ligure.

“È la prima volta che, per volontà dell'artista e con una collaborazione di Regione Liguria, il jova beach fa tappa nella nostra regione – ha detto l’assessore Cavo - Una grande festa con molti artisti che si sono alternati sul palco in attesa della sua esibizione serale. Molti giovani, un colpo d'occhio imponente, una grande energia. Un'emozione, vedere tante generazioni insieme. L'occasione è stata anche quella per ringraziarlo per il dialogo avuto con i ragazzi di Orientamenti. L'ho ringraziato perché era stato molto generoso, non si era risparmiato, proprio come stasera”.

La nuova stagione del rinnovato Opera Carlo Felice Genova

Super User 12 Luglio 2022 1504 Visite

Riparte la stagione dell’Opera Carlo Felice Genova, all’insegna dell’armonia tra grande repertorio lirico-sinfonico, musica contemporanea e capolavori musicali inesplorati. Dopo il recente ciclo di concerti e il successo riscontrato, diventa componente stabile della programmazione il progetto Liguria Musica, con l’obiettivo di declinare la grande musica nei luoghi di rilevante interesse storico, artistico e spirituale che connotano il territorio. 

INAUGURAZIONE DELLA STAGIONE LIRICA

In prima rappresentazione italiana l’opéra-comique Béatrice et Bénédict di Hector Berlioz, su libretto ispirato a Much ado about nothing di William Shakespeare, con la direzione musicale di Donato Renzetti, direttore emerito del teatro, per la regia di Damiano Michieletto

 

TUTTI I TITOLI DELLA STAGIONE LIRICA

Riccardo Minasi, direttore musicale del teatro, dirige La Cenerentola di Gioachino Rossini per la regia di Paolo Gavazzeni e Piero Maranghi e Norma di Vincenzo Bellini, nella nuova edizione critica curata da Riccardo Minasi assieme a Maurizio Biondi, per la regia di Stefania Bonfadelli

Fabio Luisi, direttore onorario del teatro, dirige Die Fledermaus (Il pipistrello) di Johann Strauss II, per la regia di Cesare Lievi

Donato Renzetti dirige Un ballo in maschera di Giuseppe Verdi, per la regia di Leo Nucci

Ritorna Tosca di Giacomo Puccini nell’allestimento di Davide Livermore, con la direzione di Piergiorgio Morandi

Renato Palumbo dirige I due Foscari di Giuseppe Verdi nell’allestimento di Alvis Hermanis

Chiude la stagione lirica Don Pasquale di Gaetano Donizetti, con la direzione di Francesco Ivan Ciampa, per la regia di Andrea Bernard, protagonisti i Solisti dell’Accademia di alto perfezionamento e inserimento professionale del teatro, diretta da Francesco Meli

Tra i solisti in cast: Julien Behr, Nicola Ulivieri, Antonino Siragusa, Roberto De Candia, Bo Skovhus, Valentina Naforniţa, Francesco Meli, Tatiana Serjan, Maria José Siri, Amartuvshin Enkhbat, Fabio Sartori, Angela Meade, Franco Vassallo, Marina Rebeka, Carmela Remigio, Stefan Pop, Riccardo Massi, Giovanni Sala, Cecilia Molinari, Filippo Maria Romano, Hugo Samel

           

I direttori ospiti della Stagione sinfonica e di Liguria Musica:

Riccardo Minasi, Fabio Luisi, Donato Renzetti, Marco Angius, Renato Palumbo, Hartmut Haenchen, Diego Fasolis, Roland Böer, Daniel Oren, Speranza Scappucci, Fabio Biondi, Federico Maria Sardelli, Wolfram Christ, Vanni Moretto, Simone Ori, Alexander Lonquich, Francesco Corti

Da lunedì 11 luglio, inizio della vendita di abbonamenti e biglietti; il diritto di prelazione riservato agli Abbonati alla stagione 2022 è esercitabile fino al 3 settembre

Confermata la formula di abbonamento Studenti e Giovani all’Opera, in collaborazione con IREN

Info e biglietti: www.operacarlofelicegenova.it

8 titoli d’opera, 19 concerti sinfonici e sinfonico-corali a teatro, 24 appuntamenti sinfonici iscritti nel ciclo Liguria Musica, in teatri, siti di rilevante interesse storico-artistico e ambientale e nei luoghi della spiritualità più significativi della Liguria e delle regioni limitrofe. 

La nuova Stagione Lirica e Sinfonica 2022-2023 dell’Opera Carlo Felice Genova vede l’Orchestra e il Coro dell’Opera Carlo Felice Genova collaborare con direttori d’orchestra, registi e team creativi e con solisti e cast artistici ospiti di alto profilo artistico a livello internazionale impegnati nell’interpretazione, da una parte, dei capisaldi più popolari e amati del repertorio lirico buffo – La Cenerentola di Gioachino Rossini, Don Pasquale di Gaetano Donizetti, ma anche l’operetta Il pipistrello di Johann Strauss II – e serio - Un ballo in maschera di Giuseppe Verdi, Tosca di Giacomo Puccini – e, dall’altra, di titoli per nulla o meno conosciuti in Italia. Tra questi spiccano l’opera Béatrice et Bénédict di Hector Berlioz, in prima rappresentazione assoluta in Italia in occasione dell’inaugurazione della Stagione lirica, il Verdi meno eseguito de I due Foscari, il programma scelto per il concerto inaugurale della Stagione, con l’Orchestra e il Coro dell’Opera Carlo Felice Genova diretti da Riccardo Minasi, realizzato in collaborazione con GOG, dedicato al compositore Giacomo Manzoni in onore del suo novantesimo compleanno, che contempla tra l’altro la composizione Sonante in prima esecuzione assoluta. 

Il programma 2022-2023 è firmato con il nuovo marchio del teatro, Opera Carlo Felice Genova.

«La ripartenza della Liguria passa anche dalla cultura, dichiara il presidente della Regione Giovanni Toti, con l’Opera Carlo Felice che per la nuova stagione offrirà una programmazione ricca e coinvolgente, con un grande repertorio lirico-sinfonico e con capolavori inediti, senza dimenticare il progetto Liguria Musica che porterà la grande musica nei luoghi di rilevante interesse della nostra regione. L’Opera Carlo Felice Genova rappresenta una grande eccellenza culturale del nostro territorio e siamo lieti che, anche quest’anno, il cartellone internazionale sia di altissimo livello, capace di portare a teatro non solo i genovesi ma anche spettatori dalle vicine regioni.

Come Regione Liguria siamo pronti a finanziare, attraverso il Fondo Sociale Europeo e la sua programmazione 2021 – 2027, l’Accademia per i nuovi tecnici con sede presso il Teatro Carlo Felice. Si tratta di una bellissima proposta presentata dal sovrintendente Claudio Orazi che abbiamo già iniziato ad approfondire, complice il fatto che siamo all’inizio della programmazione europea del Fondo Sociale, che finanzia la formazione professionale e le politiche attive del lavoro. L’accademia può essere uno dei veri fattori innovativi di questo teatro per i prossimi cinque anni, risponde infatti ad un bisogno, sia artistico, sia occupazionale e possiamo contare anche sulla fortunata coincidenza di aver allineato il fondo sociale europeo».

«Ad ottobre inizierà una nuova stagione del nostro teatro d’opera e l’attesa per vedere in scena i nuovi spettacoli è alta – commenta il sindaco di Genova Marco Bucci. L’Opera Carlo Felice Genova presenta come sempre un cartellone internazionale di alto livello con un brand rinnovato. Un nuovo logo che lancia un segnale d’amore alla nostra città, riprendendo i colori della sua bandiera. 

Assistere agli spettacoli dal vivo è un’esperienza impareggiabile e l’invito a tutti i genovesi che non hanno ancora goduto di questa straordinaria espressione artistica è quello di concedersi il piacere di una sera a teatro».

«Genova e il suo Teatro si preparano per una stagione musicale, che da fine settembre a metà giugno metterà in scena una programmazione che armonizza grande repertorio lirico-sinfonico e capolavori musicali meno noti – commenta l’assessore del Comune di Genova Lorenza Rosso. Un cartellone degno di grande nota, affiancato da una proposta diffusa sul territorio nell’ambito del progetto Liguria musica, che conferma l’Opera Carlo Felice Genova tra le principali realtà teatrali nazionali».

«Il progetto artistico collegato ad un nuovo modello organizzativo del Teatro - spiega il Sovrintendente Claudio Orazi - dopo due anni di concreta sperimentazione, approda ad una Stagione lirico-sinfonica estesa a tutto il territorio della Regione. Il nuovo marchio e la denominazione Opera Carlo Felice Genova intendono significare l’impegno verso un teatro autenticamente d’avanguardia, aperto ed inclusivo, socialmente efficace e intento al coinvolgimento delle nuove generazioni come nel rendere sempre più affezionato il pubblico dei nostri abbonati. Non si tratta più di auspici bensì di una realtà che stiamo già praticando e che intendiamo far crescere per quantità e qualità delle produzioni artistiche, sempre correlate ad occasioni di approfondimento e studio per l’intero pubblico: dalle presentazioni dei giovani studenti peer-to-peer fino alle conferenze sulle attività e sull’intero patrimonio musicale genovese ed italiano. Vogliamo un teatro che sia aperto ogni giorno, sia per gli spettacoli che per le prove. Confermiamo ed ampliamo le collaborazioni con il Comune di Genova, la Regione Liguria ed il socio fondatore privato Iren, insieme ad una serie di altri partner tra i quali spiccano l’Università degli Studi di Genova, il Conservatorio Niccolò Paganini, l’Accademia Ligustica e tanti altri che ci qualificano con la loro presenza. Desidero riservare uno speciale ringraziamento ai tre testimoni che condividono, con noi, i nostri obiettivi culturali e musicali: grazie a Fabio Luisi, Donato Renzetti, Riccardo Minasi, grazie al compositore in residenza Francesco Filidei».

La stagione lirica si apre venerdì 28 ottobre con la prima rappresentazione assoluta in Italia di Béatrice et Bénédict di Hector Berlioz, opéra-comique su libretto ispirato a Much ado about nothing (Molto rumore per nulla) di William Shakespeare con l’autorevole direzione di Donato Renzetti, direttore emerito del teatro, per la regia di Damiano Micheletto, tra i registi italiani più acclamati, a livello nazionale e internazionale, della sua generazione. Un’opera “italiana” nei “colori”, nei riferimenti ai generi musicali popolari italiani, oltre che la scelta del soggetto - le schermaglie amorose dei suoi protagonisti sono state ambientate da Shakespeare sotto il cielo di una cinquecentesca Messina – che rivela alcune delle impressioni ricevute da Berlioz in occasione del suo primo soggiorno all’estero, in Italia, a seguito della sua vittoria del Prix de Rome nel 1830. Sublime compendio dell'eclettismo musicale del compositore, con una vis comica degna di una “serie”, l’opera brilla per la precisione del compositore nella simbiosi di voce e strumenti. L’allestimento dell’Opéra de Lyon è realizzato in collaborazione con la Fondazione Teatro Carlo Felice che lo porta in scena per la prima volta davanti al pubblico in sala, con le scene di Paolo Fantin, i costumi di Agostino Cavalca, la coreografia di Chiara Vecchi, le luci di Alessandro Carletti. Il cast si compone di Nicola Ulivieri (Don Pedro),  Yoann Dubruque (Claudio), Julien Behr/Giorgio Misseri (Bénédict), Gérald Robert-Tissot (Léonato), Benedetta Torre/Francesca Benitez (Héro), Cecilia Molinari/Sofia Koberidze (Béatrice), Alessandra Visentin (Ursule), Ivan Thirion (Somarone).

La Cenerentola, dramma giocoso di Gioachino Rossini su libretto di Jacopo Ferretti, in scena a partire da venerdì 25 novembre, sarà diretta da Riccardo Minasi per la regia di Paolo Gavazzeni e Piero Maranghi, nell’allestimento realizzato dalla Fondazione Teatro Carlo Felice con scene e costumi ispirati agli originali firmati da Emanuele Luzzati nel 1978, nella realizzazione della Direzione Allestimenti scenici del teatro e con le luci di Luciano Novelli. Il cast si compone di Filippo Maria Romano/Giovanni Romeo (Don Magnifico), Hongni Wu/Laura Verrecchia (Cenerentola), Roberto De Candia/Pablo Ruiz (Dandini), Antonino Siragusa/Dave Monaco (Ramiro), Carlotta Vichi (Tisbe), Giorgia Rotolo (Clorinda),  Gabriele Sagona/Matteo D’Apolito (Alidoro).

Con La Cenerentola, prosegue il percorso di valorizzazione del lascito del grande scenografo e artista genovese, dopo il successo riscosso dall’Elisir d’amore nel 2020 e dal Turco in Italia nel 2021.

Capolavoro di azioni e reazioni, in La Cenerentola le apparizioni, i capovolgimenti e i colpi di scena si susseguono con ritmo serrato e lasciano lo spettatore senza fiato. L’elemento favolistico, che astrae la realtà e rende tutto possibile, resta forte nell’opera di Rossini che, insieme al librettista Jacopo Ferretti riesce a portare - in modo geniale e convincente - questo Dramma Giocoso nelle vette assolute del suo catalogo di Opere Buffe. 

A partire da sabato 31 dicembre, Fabio Luisi, direttore onorario del teatro, dirige una nuova produzione di Die Fledermaus (Il pipistrello), la fortunata operetta di Johann Strauss II, su di un libretto di Carl Haffner e Richard Genée, da Le réveillon di Henri Meilhac e Ludovic Halévy, realizzato dalla Fondazione Teatro Carlo Felice in coproduzione con la Fondazione Teatro Comunale di Bologna, per la regia di Cesare Lievi, con le scene e i costumi di Luigi Perego e le luci Luigi Saccomandi. Il cast si compone di Bo Skovhus/Thomas Johannes Mayer (Gabriel von Eisentstein), Valentina Naforniţa/Valentina Farcas (Rosalinde), Levent Bakirci (Frank), Deniz Uzun/Caterina Piva (Prinz Orlofsk), Giovanni Sala/Emanuele D’Aguanno (Alfred), Liviu Holender (Dr. Falke ), Benedikt Kobel (Dr. Blind), Danae Kontora/Julia Knecht (Adele), Alena Sautier (Ida), Udo Samel (Frosch).

La regia di Cesare Lievi punta sulla dimensione comica generata della sequela di equivoci irrisolti che fa da grimaldello alla trama dell’opera, senza rinunciare alla lucidità; come se il Teatro fosse lo specchio, talvolta terribile ed impietoso, di ciò che siamo, di ciò che ci fa paura, di ciò che non vorremmo affrontare.

Di nuovo, il direttore emerito Donato Renzetti a dirigere Un ballo in maschera, melodramma in tre atti di Giuseppe Verdi su di un libretto di Antonio Somma, ispirato a Gustave III, ou Le Bal masqué di Eugène Scribe, che è presentato a partire da venerdì 27 gennaio per la regia Leo Nucci ripresa da Salvo Piro, nell’allestimento della Fondazione Teatri di Piacenza - Teatro Alighieri di Ravenna - Teatro Comunale di Ferrara, con le scene Carlo Centolavigna, i costumi Artemio Cabassi, le luci di Claudio Schmid. Il cast si compone di Tatiana Serjan/Maria Teresa Leva (Amelia), Francesco Meli/Angelo Villari (Riccardo), Roberto De Candia/Mansoo Kim (Renato), Agostina Smimmero/Yulia Mennibaeva (Ulrica), Anna Maria Sarra/Ksenia Bomarsi (Oscar), Marco Camastra (Silvano), John Paul Huckle (Samuel), Enrico Rinaldo (Tom), Giuliano Petouchoff (Un giudice), Giampiero De Paoli (Un servo). Risalendo il corso della storia il lavoro di scavo conduce il regista Leo Nucci alla scoperta delle intenzioni originarie dell’autore, e a rimettere al giusto posto i “tasselli”, conferendo il maggior vigore alle motivazioni per cui Verdi, nel 1859, collocava nella Boston del Tea Party una vicenda originariamente ispirata alla vita di Gustavo III di Svezia.

Davide Livermore firma la regia, scene e luci, con i costumi di Gianluca Falaschi, di Tosca di Giacomo Puccini, su di un libretto di Luigi Illica e Giuseppe Giacosa tratto dal dramma La Tosca di Victorien Sardou. L’allestimento della Fondazione Teatro Carlo Felice, in scena da venerdì 24 febbraio, sarà diretto da Piergiorgio Morandi. Il cast si compone di Maria José Siri/Monica Zanettin (Floria Tosca), Riccardo Massi/Sergio Escobar (Mario Cavaradossi), Amartuvshin Enkhbat /Stefano Meo (Scarpia), Dongho Kim (Angelotti), Matteo Peirone (Sagrestano), Manuel Pieratelli (Spoletta), Claudio Ottino (Sciarrone).         

La restituzione registica di Livermore avviene con dovizia di particolari – sia nelle azioni che negli approfondimenti psicologici – indagando fino in fondo le istanze musicali, narrative e teatrali del compositore, il deus ex machina totale, così da restituirle nel modo più fedele al pubblico.

La produzione de I due Foscari, tragedia lirica in tre atti di Giuseppe Verdi su libretto di Francesco Maria Piave, da Lord Byron, nell’allestimento della Fondazione Teatro Carlo Felice in scena a partire da venerdì 31 marzo, sarà diretta da Renato Palumbo, per la regia e le scene di Alvis Hermanis, i costumi di Kristìne Jurjàne, le luci di Gleb Filshtinsky, con i video di Ineeta Sipunova. Il cast si compone di Franco Vassallo /Leon Kim (Francesco Foscari), Fabio Sartori/Giuseppe Gipali (Jacopo Foscari), Angela Meade/Marigona Qerkezi (Lucrezia Contarini), Riccardo Fassi (Jacopo Loredano), Didier Pieri (Barbarigo), Marta Calcaterra (Pisana).  Alvis Hermanis propone un’interpretazione dell’opera il cui libretto, ispirato ad una storia vera, drammaturgicamente e psicologicamente motivata, si intreccia con una storia parallela dedicata a Venezia, sovrapponendo al piano della storia, e al rispetto della tradizione, una visione innovativa.

Norma, tragedia lirica in due atti di Vincenzo Bellini su libretto di Felice Romani è presentata a partire da martedì 2 maggio nella produzione diretta da Riccardo Minasi, sulla base dell’edizione critica curata dallo stesso direttore musicale del teatro assieme a Maurizio Biondi per le edizioni Bärenreiter. La regia dell’allestimento, realizzato dalla Fondazione Teatro Carlo Felice in coproduzione con la Fondazione Teatro Comunale di Bologna, è affidata a Stefania Bonfadelli, con le scene di Serena Rocco, i costumi di Stefania Scaraggi, le luci di Daniele Naldi. Il cast si compone di Marina Rebeka/Vasilisa Berzhanskaya (Norma), Ann Dowsley/Carmela Remigio (Adalgisa), Stefan Pop (Pollione), Alessio Cacciamani/ Mariano Buccino (Oroveso), Simona Di Capua (Clotilde), Blagoj Nacoski (Flavio).    

A chiusura di stagione, Don Pasquale, opera buffa in tre atti di Gaetano Donizetti su libretto del compositore stesso e di Giovanni Ruffini sarà rappresentata da martedì 6 giugno nell’allestimento della Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino con la direzione di Francesco Ivan Ciampa per la regia di Andrea Bernard, con le scene di Andrea Beltrame, i costumi di Elena Beccaro, le luci di Marco Alba, i video di Pierpaolo Moro. I Solisti dell’Accademia di alto perfezionamento e inserimento professionale dell’Opera Carlo Felice Genova, la cui direzione artistica è affidata per la terza edizione a Francesco Meli, vestiranno i panni dei protagonisti dell’opera.

Il gioco di inganni, travestimenti, sentimenti e relazioni di cui l’opera è intessuta è ambientato in un casinò dismesso, conferendo alla vicenda il sapore di un “caper movie” dove i protagonisti, Norina e Malatesta, Ernesto e Don Pasquale perseguono i loro fini, chi per avidità, egoismo o sete di vendetta, chi spinto da moventi morali e puri, sull’onda di un ritmo musicale serrato.

Sul podio, Riccardo Minasi, al suo debutto in veste di nuovo direttore musicale del teatro, Donato Renzetti, direttore emerito, Fabio Luisi, direttore onorario, Renato Palumbo sono impegnati tanto nel repertorio lirico quanto in quello sinfonico, che nel cartellone 2022-2023 si articola in cicli sinfonici tematici tra cui si incastonano alcuni appuntamenti in data unica.

Riccardo Minasi dirigerà quattro programmi per un totale di sette appuntamenti concertistici, partendo dal concerto dell’Orchestra e Coro dell’Opera Carlo Felice d’apertura della Stagione concerti, in collaborazione con GOG Giovine Orchestra Genovese, il Concerto Inaugurale dedicato al compositore milanese di cui si celebra il novantesimo compleanno con l’esecuzione in prima assoluta del brano Sonante scritto su commissione della Fondazione e di GOG. Seguono i programmi del ciclo Novecenti, dedicato a Richard Strauss, Franz Joseph Haydn e con la composizione Sound and Fury di Ann Clyne, in prima esecuzione italiana, e i primi concerti dei nuovi cicli sinfonici Mitteleuropa e In stile italiano. 

Donato Renzetti dirige tre programmi, tra cui quello del concerto dedicato ai miti dei compositori-solisti romantici, “Virtuosi”, Niccolò Paganini, con il solista Giuseppe Gibboni (vincitore del Premio Paganini 2022) al violino e Sergei Rachmaninov e due concerti del ciclo Novecenti dedicati, da una parte, alle connessioni occidentali tra Ottorino Respighi, Maurice Ravel, Albert Roussel, Manuel De Falla, dall’altra all’area dell’est Europa, con opere sinfoniche di Béla Bartók  e di Ludwig van Beethoven. 

Fabio Luisi dirige anch’egli tre programmi, tra cui un appuntamento del ciclo Novecenti dedicato al Concerto per pianoforte n.1 di Arnold Schönberg, solista al pianoforte Alessandro Taverna, e alla Quinta sinfonia di Mahler, un appuntamento del ciclo Mitteleuropa che si intreccia con il percorso di esplorazione del repertorio sinfonico e lirico di Luciano Berio che la Fondazione in collaborazione con il Centro Studi Luciano Berio conduce in vista del centesimo anniversario della nascita del compositore ligure, nel 2025, oltre a cimentarsi con il terzo capitolo del pluriennale Ciclo Bruckner dedicato l’ottava Sinfonia.

I direttori ospiti della programmazione sinfonica includono Marco Angius che si affaccia sul Novecento musicale statunitense in particolare (Ritratti americani), Hartmut Haenchen che prosegue con l’esecuzione dell’Ottava sinfonia il suo percorso nell’ambito del Ciclo Beethoven, Daniel Oren che interpreta grandi capolavori beethoveniani, solista al pianoforte Gabriele Carcano (Eroi e imperatori), Speranza Scappucci (Paesaggi sonori), che ritorna a Genova dopo i debutti di successo al Teatro alla Scala, al Covent Garden in un concerto con l’Orchestra e Coro dell’Opera Carlo Felice e, in veste di solista, con il soprano Jodie Devos, Alexander Lonquich, al pianoforte (Mozart e Haydn), Renato Palumbo (Serenate per archi).

Il ciclo di concerti di Liguria Musica – con concerti in programma a Rapallo (Basilica dei Santi Gervasio e Protasio), a Imperia (Concattedrale dei Santi Maurizio e Compagni Martiri), La Spezia, Sarzana, Pontremoli – è prevalentemente dedicato all’esplorazione delle relazioni tra la produzione sinfonica di Wolfgang Amadeus Mozart e quella dei suoi predecessori e contemporanei italiani, un tema caro alla Fondazione che lo sviluppa in multiple declinazioni nel ciclo Mozart l’italiano, nell’interpretazione di direttori specializzati in tale repertorio:  Diego Fasolis, Roland Böer, Federico Maria Sardelli, Vanni Moretto, Simone Ori oltre che, in veste di direttori e di solisti, Fabio Biondi, al violino, Francesco Corti, al cembalo. Wolfram Christ partirà invece da una “digressione” che guarda in avanti, con un accostamento tra classico mozartiano e il Sergei Prokoviev neoclassico, nel concerto intitolato (Neo) Classico, mentre Riccardo Minasi chioserà sul tema dell’italianità espressa da alcuni capolavori di Mendelssohn, Haydn, Schubert e Beethoven nel concerto intitolato In stile italiano.

Il cast dei solisti ospiti della programmazione sinfonica annovera, oltre al violinista Giuseppe Gibboni, anche i pianisti Davide Ranaldi (vincitore del Premio Venezia 2021), i grandi soprano Jane Archibald, Ljuba Bergamelli e mezzosoprano Sonia Ganassi e Lucia Cirillo, e il violoncellista Riccardo Agosti, il clarinettista Corrado Orlando, il fagottista Luigi Tedone, gli oboisti Guido Ghetti e Dario Sartori, prime parti dell’Orchestra dell’Opera Carlo Felice.

Con l’inizio della nuova stagione s’insedia il nuovo Maestro del Coro Claudio Marino Moretti.

Maestro del Coro di voci bianche è Gino Tanasini.

 

Un teatro policentrico 

Liguria Musica

L’Opera Carlo Felice Genova in collaborazione con la Regione Liguria realizza una ricca programmazione concertistica in 24 appuntamenti che porta i complessi artistici e le produzioni del teatro, con la direzione delle più celebri bacchette e assieme a solisti di alto profilo internazionale a risuonare nei teatri, nei siti di rilevante interesse storico-artistico e ambientale e nei luoghi della spiritualità più significativi dell’intera Regione Liguria e delle regioni limitrofe. Tra 2022 e 2023 i concerti si terranno nelle città di Imperia, La Spezia, Sarzana, Pontremoli, Rapallo e in altri Comuni, attualmente in definizione.

I concerti realizzati sono prodotti nell’ambito dell’attività ordinaria del teatro, in sintonia con gli obiettivi programmatici enunciati dalla Fondazione nella sua mission. Tra questi, assieme alle fondamentali finalità artistiche ed educative, l’arricchimento del territorio di appartenenza con proposte di alto profilo musicale, che diffondano i saperi musicali e teatrali specifici di una Fondazione lirico sinfonica, in accordo con le esigenze espresse dal territorio ed in linea con gli indirizzi della Regione Liguria. L’ingresso ai concerti è gratuito, fino a esaurimento posti, grazie alla collaborazione di uno Sponsor.

 

L’Opera Carlo Felice Genova per i Giovani 

Studenti e Giovani all’Opera

Nell’ambito dei progetti di avvicinamento dei giovani all’opera, la Fondazione promuove la cultura musicale nella scuola con il suo elevato potenziale educativo e formativo per gli studenti. Con l’iniziativa Studenti e Giovani all’Opera, il teatro desidera coinvolgere le scuole di ogni ordine e grado e l’Università in un’esperienza emozionante facendo partecipare gli studenti agli spettacoli serali e alle prove, rendendo in questo modo i giovani protagonisti della nuova tendenza culturale italiana che mira al recupero delle nostre tradizioni musicali.

Grazie al contributo dello sponsor Iren, particolarmente sensibile nei confronti delle nuove generazioni, sarà messo a disposizione degli studenti della scuola pubblica e privata della città di Genova e della Regione Liguria, di ogni ordine e grado, e dei docenti accompagnatori un importante quantitativo di biglietti e abbonamenti per la stagione Lirica e Sinfonica. La proposta offre ai ragazzi anche la possibilità di diventare giovani ambasciatori culturali, coinvolgendo nell’iniziativa almeno un accompagnatore adulto a che potrà assistere agli spettacoli con un biglietto a prezzo ridotto.

Il progetto è realizzato grazie alla collaborazione con l’USR Liguria che, oltre a permettere il raggiungimento capillare di ogni Istituto contribuisce, all’organizzazione di incontri di approfondimento e di illustrazione per ciascuna opera o concerto, nell’aula scolastica (o da remoto), con la partecipazione attiva degli Studenti (come in Te li raccontiamo noi, il ciclo di incontri ispirati ad una didattica in chiave peer-to-peer realizzato assieme al Liceo Sandro Pertini), degli artisti ospiti o della Direzione artistica.

L’iniziativa è estesa agli studenti dell’Università degli Studi di Genova, del Conservatorio Niccolò Paganini di Genova e dell’Accademia Ligustica con le medesime modalità di accesso riservate agli studenti più giovani. 

Gli incontri con il pubblico realizzati in collaborazione con UniGE

In parallelo all’iniziativa Studenti all’Opera e per rispondere positivamente al successo degli incontri pilota realizzati nella stagione 2022, la Fondazione intensifica la collaborazione con l’Università degli studi di Genova, sviluppando un ciclo di conferenze per gli studenti e la città dedicato ai titoli operistici e ai concerti in cartellone. Gli incontri, coordinati da Raffaele Mellace, Preside della Scuola di Scienze Umanistiche dell’Università di Genova, saranno tenuti da docenti dell’Ateneo che metteranno a disposizione degli ascoltatori le competenze e le conoscenze della ricerca più aggiornata per offrire, innanzitutto alle generazioni più giovani, e a tutto il pubblico l’occasione di godere con piena consapevolezza della straordinaria bellezza di un patrimonio artistico che può arricchire significativamente l’esistenza, da giovani e per tutta la vita adulta.

PCTO – Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento

Itinerari di studio, ricerca, educazione all’ascolto, attraverso modalità non tradizionali, linguaggi social e digitale. Dedicati agli studenti della scuola secondaria di primo e di secondo livello, i Percorsi sono stabiliti in accordo con le istituzioni scolastiche. La collaborazione con le istituzioni scolastiche persegue l’obiettivo di trasmettere alle nuove generazioni l’eredità culturale costituita dal patrimonio dell’opera lirica, della musica sinfonica e più in generale del teatro musicale, attraverso percorsi specifici strettamente correlati ai programmi di studio, fornendo una preziosa esperienza funzionale a nuove prospettive professionali.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nota sul nuovo sistema di identity dell’Opera Carlo Felice Genova

 

Il nuovo sistema di identità nasce dalla necessità del Teatro di rappresentare la propria missione rispetto a tre assi principali di intervento:

- esprimere un posizionamento molto caratterizzato ai valori della territorialità e insieme aperto a una dimensione nazionale e internazionale di piena contemporaneità, capace di accogliere il contributo di partner esterni

- Trasmettere una forte componente di emozionalità in grado di «vendere» i nuovi concetti della musica anche a nuovi pubblici, in particolare giovani e donne

- Costituire un punto di riferimento per una nuova formazione e esperienza dei giovani alla musica e alle sue diverse forme

 

Il superamento dell’attuale apparato identitario, figlio di una serie di sovrapposizioni storiche, non è più in grado di reggere al compito identitario e comunicativo, a partire dal brand del Teatro.

La ricerca è stata condotta tenendo presente il panorama dei brand appartenenti ai principali teatri nazionali e internazionali.

La nuova soluzione opera su due livelli

- nuovo naming

- nuovo logo

 

Per quanto riguarda il naming sono tre gli elementi caratterizzanti del nuovo naming “Opera Carlo Felice Genova”:

- la sostituzione della parola “Teatro” con “Opera” come riferimento alla tradizione delle grandi Opera House internazionali, “luoghi” privilegiati di elaborazione, produzione e di diffusione di musica colta e popolare

- la denominazione “Carlo Felice”, come mantenimento di un elemento di identificazione tradizionale nell’evoluzione della nuova Opera

- l’introduzione del locativo “Genova”, come orgogliosa affermazione del punto di emanazione di un progetto artistico che intende essere protagonista a livello di regione, nazione e mondo.

 

A questo naming fa riferimento un nuovo sistema di segni che

- Riassume la triade identitaria in un cerchio racchiuso da due parentesi che rappresentano un abbraccio, un segno non chiuso protettivo/espansivo

- Racchiude la scritta OPERA CARLO FELICE GENOVA in una grande sintesi grafica tonica e vibrante grazie ai due segni laterali netti e morbidi

- Privilegia uno standing classico che rimanda a un posizionamento con vocazione innovativa.

Il nuovo sistema rivendica insieme la centralità dell’OPERA CARLO FELICE GENOVA, come originale luogo di elaborazione e di emanazione di un grande progetto musicale e insieme la sua apertura alle più diverse e qualificate collaborazioni artistiche per far del suo patrimonio artistico un motivo di arricchimento per il territorio, per gli appassionati, per neofiti e, soprattutto, per i giovani.

ABBONAMENTI E BIGLIETTI

La proposta in abbonamento si articola nei seguenti turni.

STAGIONE LIRICA

A le prime, con 8 titoli

B le recite serali, con 8 titoli

C le recite domenicali pomeridiane, con 7 titoli

F le recite pomeridiane, con 8 titoli

L le recite serali, con 5 titoli

R le recite pomeridiane, con 5 titoli

T le recite pomeridiane, con 4 titoli

 

STAGIONE SINFONICA

S i 18 concerti sinfonici 

 

I prezzi dei biglietti, a seconda dei turni e dei settori, vanno da 25 a 95 euro per la lirica, e arrivano al massimo a 30 euro per la sinfonica.

Sono confermate sia per la lirica sia per la sinfonica le riduzioni applicate a biglietti e abbonamenti per gli over 60 (10%), i gruppi e le aziende convenzionate (10%) e i diversamente abili (50%). I

 biglietti singoli per gli under 18 sono proposti a 10 euro (Lirica e Sinfonica) e per gli under 30 a 20 euro per la Lirica e 15 euro per la Sinfonica.

Gli abbonamenti e i singoli biglietti sono in vendita a partire da lunedì 11 luglio alla Biglietteria del teatro e nel circuito Vivaticket.

Gli abbonati alla Stagione Opera e Concerti della scorsa stagione potranno confermare il precedente abbonamento entro il 3 settembre recandosi in biglietteria.

A tutti coloro che sottoscriveranno un abbonamento sarà riservato un accesso gratuito al Concerto Inaugurale del 30 settembre 2022.

I possessori di voucher hanno ancora la facoltà di utilizzarli per l’acquisto di biglietti e abbonamenti.

Bennato, Berti, Ayane e Vecchioni: in Liguria arrivano le notti bianche

Super User 11 Luglio 2022 834 Visite

Questa estate la Liguria ospiterà quattro Notti bianche che animeranno le serate e le notti della riviera, da Levante a Ponente, con altrettanti protagonisti del panorama musicale italiano. Quattro serate di musica, intrattenimento e divertimento a ingresso gratuito organizzate da Regione Liguria: all’ora del tramonto si parte con una conversazione tra l’artista protagonista della serata e giornalisti del settore, un momento dedicato al racconto e al confronto, in cui si andrà ad approfondire diverse sfumature della storia della musica italiana. A seguire, spazio agli youtuber e poi via all’esibizione dal vivo dell’artista protagonista della serata. Infine, in ognuna delle tappe, intrattenimento e dj-set fino a notte con Radio Babboleo.

Si parte giovedì 14 luglio a Varazze con Edoardo Bennato, intervistato da Marinella Venegoni della Stampa e Roberto Arditti di Formiche in piazza Bovani. Prima del concerto del grande rocker napoletano, che si terrà in viale Nazioni Unite, l’esibizione degli Autogol, il trio comico di youtuber divenuto celebre grazie alle parodie e imitazioni sportive, assieme a I Masa, che in un paio di stagioni hanno conquistato tutti con le loro canzoni “natal-estive”, al contrario, accelerate, improvvisate e rallentate, i loro tormentoni, le canzoni matematiche e le poesie in musica.

Giovedì 21 luglio sarà la volta di Orietta Berti a Sarzana, intervistata ancora una volta da Marinella Venegoni e Roberto Arditti in piazza Del Re. Anche in questo caso, prima dell’esibizione di questa protagonista assoluta della storia della canzone italiana in piazza Matteotti, gli youtuber sul palco Gli Autogol e I Masa.

Il 25 luglio appuntamento a Diano Marina con Malika Ayane che, prima del concerto, dialogherà con Renato Tortarolo del Secolo XIX in piazza Martiri della Libertà.

Prima dell’esibizione live della cantante, in programma al Molo delle Tartarughe, spazio ad Awed, comico, scrittore e attore seguitissimo su Youtube, e iPantellas, il duo comico titolare di uno dei canali più importanti e longevi di YouTube Italia.

L’ultima notte bianca è in programma il 28 luglio a Sestri Levante con Roberto Vecchioni, intervistato da Renato Tortarolo in piazza Matteotti, che si esibirà poi sul palco della Baia delle Favole dopo Awed e iPantellas.

“Quattro serate eccezionali, diverse e uniche nel loro genere, rivolte a un pubblico variegato -commenta il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti – Quattro eventi che, in un certo senso, richiamano quello che è la Liguria nel suo complesso, un luogo capace di soddisfare tutti: sia chi desidera un approfondimento, una chiacchierata con alcuni dei nomi più importanti del panorama musicale italiano, sia gli amanti della musica e dei concerti, fino a chi cerca il divertimento della discoteca e chi, penso ai più giovani, è nativo digitale e non potrà perdere l’esibizione degli youtuber. Con queste manifestazioni l’estate della Liguria si arricchisce di ulteriore attrattiva: una terra che non è solo mare appunto, ma tante cose da fare e tante opportunità. I turisti lo hanno capito e, anche quest’anno, la stanno scegliendo in massa per le loro vacanze: e a parlare, ancora una volta, sono i numeri”.

"Compito di un ente come Regione Liguria, nelle sue competenze culturali, è anche quello di essere innovativa, avere idee e creare nuove modelli in un momento peraltro in cui la fruizione dello spettacolo dal vivo è profondamente cambiata - dichiara l'assessore alla Cultura e allo Spettacolo Ilaria Cavo - Mi fa piacere che la presentazione delle 'Notti Bianche' arrivi alla vigilia di un grande evento che abbiamo seguito come il 'Jova Beach Party' e all'indomani di un grande successo teatrale arrivato da Camogli a Genova, conferma della forza innovativa che possono avere le proposte culturali che da Regione sono partite: mi riferisco allo spettacolo 'Maneggi' in cui Tullio Solenghi ha messo in scena Gilverto Govi , per la prima volta come spettacolo teatrale e come esperimenti partito da Regione, cinque anni fa, per unire tradizione e modernità. Le 'Notti Bianche', in ambito musicale, hanno uno scopo simile: unire la grande storia della musica italiana, non a caso anche cantautorale, con la modernità e la contemporaneità. Più eventi in un evento con un passaggio di testimone che arriva fino ai più giovani. Un format nuovo che tocca quattro comuni, ma che può diventare, anche in questo caso, un modello replicabile in un momento in cui la fruizione dello spettacolo dal vivo ha sempre più bisogno di formule nuove. È la cultura che diventa intrattenimento e promozione del territorio".

Circolo Arci Pianacci, l’orchestra del Carlo Felice torna al Cep

Super User 11 Luglio 2022 796 Visite

Domenica 17 luglio, alle ore 21:30 presso l’Area Pianacci di via della Benedicta, al Cep si terrà il concerto sinfonico dell’Orchestra del Teatro Carlo Felice “La Grande Mela, Broadway e il Musical”.

Il direttore e tromba solista sarà Marco Pierobon.

E’ la terza volta che l’Orchestra del Teatro Carlo Felice si esibisce al Circolo Arci Pianacci.

Il primo concerto fu all’aperto, prima della costruzione del PalaCep, il 27 luglio 2003, per precisa volontà del sindaco Beppe Pericu; il secondo, all’interno del PalaCep, il 16 maggio 2018.

Vista l’impossibilità ad utilizzare il PalaCep, in attesa dell’imminente avvio dei lavori per l’adeguamento alla norma antincendio (finanziati dal Comune di Genova) il concerto si terrà all’aperto, nell’ampio rettilineo di fianco alla tensostruttura.

Il concerto (così come i concerti in programma nei municipi 2,3, 5 ed 8) è offerto dal Teatro Carlo Felice. Il Circolo Arci Pianacci si occuperà di tutti gli aspetti logistici ed organizzativi. 

Il programma è particolarmente brillante, e comprende brani che sono vere e proprie pietre miliari della storia della musica, spaziando da brani resi famosi dai grandi musical americani ad indimenticabili canzoni scritte da George Gershwin.

L’orchestra, composta da una quarantina di professori, sarà diretta dal Maestro Marco Pierobon, che sarà anche tromba solista.

In tale veste nel corso della sua carriera si è esibito in Giappone, Russia, Argentina, Cina, Europa e Stati Uniti con Direttori quali Mehta, Karabtchevsky, Siebens, Heider, Neuhold, Gothoni. 

“Come Pianacci - si legge in una nota del circolo - ci piace sottolineare una coincidenza: il 17 luglio è la vigilia di quello che sarebbe stato il compleanno di Don Andrea Gallo, festeggiato in passato al PalaCep. Approfittiamo di questa coincidenza per ricordare Don Gallo e la sua comunità. E ci piace anche sottolineare che iniziative come questa sono nella direzione di rendere tutta Genova oggetto di iniziative culturali “grandi” come la conformazione della città, e i suoi numerosi luoghi attrattivi e identitari, chiede. Grazie Teatro Carlo Felice!”.

 

PROGRAMMA DELLA SERATA

Concerto Sinfonico

Orchestra Teatro Carlo Felice 

AREA Pianacci

Domenica 17 luglio 2022 - ore 21.30

LA GRANDE MELA, BROADWAY E IL MUSICAL

Marco Pierobon

Direttore e tromba solista

Programma

John Kander

New York, New York

(dall’arrangiamento originale di Frank Sinatra)

Leonard Bernstein

West Side Story Suite

(Jet Song, America, Maria, One Hand, One Heart, Somewhere, Gee Officer Krupke, Mambo, Tonight, I Feel Pretty, Cool)

John Kander

Chicago, the Musical

(All That Jazz, When You're Good to Mama, Cell Block Tango, We Both Reached for the Gun)

Andrew Lloyd Webber

The Best of Musical

(Jesus Christ Superstar, Evita, Cats, The Phantom of the Opera, Sunset Boulevard)

George Gershwin

Songs

(Lady Be good, The Man I love, Strike Up the Band, It Ain't Necessarly So, Someone to Watch Over me, Embraceable You, Fascinatin' Rhythm, Piano concerto in Fa)

Al Nervi Music Ballet Festival arriva la Carmen

Super User 07 Luglio 2022 882 Visite

La Compañía Antonio Gades fa rivivere in scena il mito di Carmen nell’iconico spettacolo di Antonio Gades e Carlos Saura ispirato all'opera di Prosper Merimée: Carmen, su musiche di George Bizet e dei grandi autori della tradizione flamenca, soggetto, coreografia e regia di Antonio Gades e Carlos Saura, scene di Antonio Saura è in unica data italiana al Nervi Music Ballet Festival venerdì 8 luglio, alle 21.15.

Dopo Don Juan e Bodas de Sangre, Carmen è il terzo balletto narrativo creato da Antonio Gades, e il primo significativo esempio della sua stretta collaborazione con il regista Carlos Saura. I creatori hanno trovato la loro primaria fonte di ispirazione dal romanzo di Prosper Merimée (Parigi 1803 – Cannes 1870) i cui personaggi e la cui storia, per entrambi, catturano perfettamente l’essenza dello spirito andaluso. E hanno scelto di usarlo assieme alla straordinaria musica di Georges Bizet, creando per la prima volta in scena un contrasto tra questa e la musica di flamenco dal vivo. Gades, ammiratore profondo della cultura popolare spagnola, affermava «io voglio includere in questa creazione la musica che ha ispirato Bizet in prima istanza; la musica popolare originale, e dimostrare che un chitarrista e un cantante di flamenco possono essere potenti quanto, e in certi momenti forse più di un’orchestra con centinaia di strumenti».

In risposta al successo mondiale ottenuto a teatro nel 1984, Gades affermò che se Merimée ha portato Carmen in Francia, «noi l’abbiamo riportata in Spagna».  Per Gades, il personaggio di Carmen simboleggia la lotta femminile di liberazione dai gioghi imposti dalle convenzioni maschili dominanti. Un’opera del tutto incompresa all’epoca della sua scrittura, nel 1837, quando era scandaloso anche solo immaginare un'ipotetica emancipazione femminile. «Ho deciso di mettere in scena la mia personale interpretazione di Carmen, perché non mi è mai piaciuto l’erronea immagine stereotipata che si è guadagnata solo per essere una donna totalmente devota alle faccende del cuore, e per non aver dimenticato l’umiltà delle sue origini, pur frequentando l’alta società». Non è una coincidenza se la protagonista di questo balletto presenti esemplarmente due delle caratteristiche centrali nella personalità del coreografo: la sua coscienza di classe e il suo amore per la libertà. Come negli altri spettacoli di Gades, la chiarezza storica dello svolgimento dei fatti è un altro marchio inconfondibile. Più ancora, la transizione tra le scene è una caratteristica distintiva del suo partner cinematografico: consente di passare da una emozione all’altra in modo naturale togliendoci tuttavia il fiato. Gli eventi si susseguono senza che lo spettatore sia pienamente coscienze di aver preso parte a “una prova” o a un’autentica tragedia.

Dopo la scomparsa di Gades, Carmen è stato il primo balletto messo in scena dalla nuova Compagnia. L’assenza della sua figura così coinvolgente, sulla scena e nella vita, ha posto qualche problema alla neonata compagine, ma lo spettacolo continua ricevere accoglienze calorose da parte del pubblico di tutto il mondo. Ancora oggi, in contrasto con il mito maschile per eccellenza, Don Juan, il primo racconto scenico di Gades, Carmen, riesce a rappresentare la donna spagnola nel mondo, e questa interpretazione di Gades e Saura è ancora una delle sue restituzioni più significative di sempre.

BIOGRAFIA 
Antonio Gades ha fatto della danza spagnola uno stile universale, con una capacità espressiva vasta, in grado di viaggiare ai quattro angoli del mondo e di raccontare, senza fare uso delle parole, i grandi classici della letteratura, da Federico Garcia Lorca, con la Bodas de sangre (Nozze di sangue) o Lope de Vega, con Fuenteovejuna, o con la Carmen realizzata assieme a Carlos Saura, diventata una delle più note e apprezzate rappresentazioni del mito universale spagnolo. Dopo la sua morte, nel 2004, la mission della Fondazione che porta il suo nome, con la direzione della vedova del Maestro, Eugenia Eiriz e la presidenza della figlia, Maria Esteve, è di mantenere la sua eredità viva. Sponsorizza una compagnia di danza che continua a essere una delle più importanti realtà spagnole nell’ambito della danza e del flamenco.

La Compañía Antonio Gades inoltre mantiene viva la scuola di Gades, che continua a diffondere il linguaggio estetico radicato nella tradizione culturale e artistica spagnola, rifinita alla luce dei principi avanguardistici assimilati nella metà del secondo Novecento.

Con la direzione artistica di Stella Arauzo, sua partner in scena per anni, la compagnia consiste in un corpo di ballerini che hanno lavorato a lungo con il maestro, e che hanno aiutato i nuovi venuti ad assimilare la sua filosofia, la sua estetica, la sua etica, e ad applicarle alla danza. Le performance sono tutte presentate con il rigore, il talento, la profondità e l’unità concettuale così caratteristiche di Gades, assicurando il modo più efficiente di portare avanti la sua eredità nel mondo della danza. Negli ultimi 14 anni la compagnia si è esibita nei teatri più imporanti del mondo della danza tra cui il Teatro Real, il Zarzuela, il Palau de les Arts, il Liceo e il Niemeyer Centre of Spain, Sadlers Wells a Londra, il City Center di New York, Herodes Atticus di Atene, il Teatro Romano di Verona, il Great Alicia Alonso Theatre dell’Havana, il Bunkamura Orchard Hall a Tokyo, il MUPA di Budapest. 

La compagnia ha partecipato alla creazione di Ainadamar, l’opera ispirata all’assassinio di Federico García Lorca e alla coproduzione con il Teatro Real e diffusione al cinema e in televisione della trilogia di Antonio Gades. Ha partecipato all’omaggio dedicato a Plácido Domingo dal club Real Madrid allo Santiago Bernabeu Stadium, e assieme a Domingo è sata invitata in un concerto dedicato alla cultura spagnola all’Arena di Verona. Il lavoro della compagnia Antonio Gades, assieme alle scuole e all’archivio della Fondazione sono responsabili per la diffusione di questa grande eredità, che si può condensare in una delle massime più spesso ripetuta dal Maestro: «la danza non è nel passo, è in quanto si cela tra un passo e l’altro».

Dal 2006, la compagnia è residente nella città di Getafe.

Venerdì 8 luglio, ore 21.15

Parchi di Nervi, Villa Grimaldi Fassio

CARMEN

di Antonio Gades e Carlos Saura

Ispirato all'opera di Prosper Merimée

Compañía Antonio Gades

Residente a Getafe

Direzione artistica Stella Arauzo

Soggetto, coreografia e regia Antonio Gades e Carlos Saura

Scene Antonio Saura

Musiche Antonio Gades, Solera Freire, Georges Bizet, Manuel Penella

e José Ortega Heredia/Federico Garcia Lorca

Spettacolo in unica data italiana

Info e biglietti: www.nervimusicballetfestival.it

Presentato il cartellone del Politeama Genovese: 40 spettacoli, di cui 34 in abbonamento

Super User 06 Luglio 2022 1390 Visite

Il Politeama Genovese ha presentato alla stampa il ricco cartellone della prossima stagione, 2022-2023, che comprende 40 spettacoli, di cui 34 in abbonamento.

Spettacoli in abbonamento

Il 26 ottobre il Balletto di Roma con Giulietta e Romeo, uno dei titoli di maggior successo della compagnia, diretto dal coreografo e regista Fabrizio Monteverde. Opera del 1989, già trionfalmente ripresa negli anni Duemila, lo spettacolo rinasce in un nuovo allestimento che vedrà Carola Puddu, talentuosa ballerina appena uscita dalla scuola “Amici”, e Paolo Barbonaglia nel ruolo dei protagonisti. La Verona degli amanti infelici di William Shakespeare si trasforma, nella versione monteverdiana, in un Sud buio e polveroso, reduce da una guerra e alle soglie di una rivoluzione. Fondato nel 1960 da Walter Zappolini e Franca Bartolomei, il Balletto di Roma promuove da sempre la danza d’autore italiana e si affaccia oggi sulla scena con progettualità di ricerca, produzioni e collaborazioni capaci di coniugare la tradizione con l’innovazione e di consolidare la presenza della compagnia in Europa e nel mondo.

Dal 3 al 5 novembre Sette spose per sette fratelli, la nuova edizione di un classico del Musical, ispirata dal celebre film di Hollywood del 1954 ma con uno sguardo al mondo ironico dei western alla Tarantino. Con libretto di Lawrence Kasha e David Landay, liriche di Johnny Mercer, questa nuova versione italiana vanta la direzione musicale di Beppe Vessicchio con coreografie e regia di Luciano Cannito. 22 interpreti, orchestra dal vivo e due protagonisti, Diana Del Bufalo e Baz, dal talento vocale sorprendente. Il grande impianto scenografico e i meravigliosi costumi sono stati progettati e creati secondo i canoni estetici e spettacolari di Broadway e del West End.

L’11 e 12 novembre il nuovo spettacolo di Ale e Franz, Atti scenici in luogo pubblico, di Francesco Villa, Alessandro Besentini e Alberto Ferrari, per la regia dello stesso Ferrari. Uno show comico, da vivere e da ridere insieme, che mette in luce le nostre qualità ma soprattutto i nostri difetti e le nostre contraddizioni. 

Il 15 novembre il Balletto di Milano in Notre-Dame de Paris, con le coreografie di Stephen Delattre, una tra le stelle della danza europea, artista appassionato ed innovativo, diplomato all’Ecole Nationale Supérieure de Danse sotto la direzione di Roland Petit a Marsiglia. Il background classico si apre al modern, su un collage di celebri musiche francesi, per raccontare una delle storie più amate e struggenti, ispirata al romanzo di Victor Hugo. Il Balletto di Milano diretto da Carlo Pesta è una delle compagnie di danza di maggior prestigio in Italia. Oltre alla Scala è l’unica compagnia di balletto stabile di tutta la Lombardia ad avere un proprio teatro e un’attività internazionale. Compagnia versatile, il cui stile è apprezzato da un pubblico eterogeneo, con un repertorio che spazia dai grandi classici e celebri titoli della letteratura rivisitati in un’armoniosa mescolanza di stili a produzioni contemporanee.

Il 18 e 19 novembre Mine vaganti, di Ferzan Ozpetek, con Francesco Pannofino, Iaia Forte, Erasmo Genzini, Carmine Recano, e con Simona Marchini. Il grande regista firma la sua prima regia teatrale mettendo in scena l’adattamento di uno dei suoi pluripremiati film, il capolavoro cinematografico Mine vaganti (vincitore di 2 David di Donatello, 5 Nastri d’Argento, 4 Globi D’Oro, premio speciale della giuria al Tribeca Film Festival di NY e Ciak d’Oro come Miglior Film), con un grande cast corale. “A teatro non ci si dovrebbe mai annoiare. Sono partito da questo per evitare che lo spettacolo fosse lento. Ho optato per un ritmo continuo, che non si ferma, anche durante il cambio delle scene. Qui c’è il merito di Luigi Ferrigno che si è inventato un gioco di movimenti con i tendaggi; anche le luci di Pasquale Mari fanno la loro parte, lo stesso per i costumi di Alessandro Lai, colorati e sgargianti. Ho realizzato una commedia che mi farebbe piacere andare a vedere a teatro, dove lo spettatore è parte integrante della messa in scena e interagisce con gli attori, che spesso recitano in platea come se fossero nella piazza del paese e verso cui guardano quando parlano. La piazza/pubblico è il cuore pulsante che scandisce i battiti della pièce”.

Dal 22 al 27 novembre torna al Politeama la spettacolare versione italiana della più celebre commedia musicale degli anni 2000, che ha fatto scatenare il pubblico di tutto il mondo con le mitiche canzoni degli ABBA: Mamma Mia! Il Musical musiche e testi Benny Andersson, Björn Ulvaeus e alcuni brani aggiunti Stig Anderson, libretto Catherine Johnson originariamente ideato da Judy Craymer e nuovo allestimento italiano diretto da Massimo Romeo Piparo.

Il 29 novembre Parsons Dance, coreografie e regia di David Parsons. Le creazioni dell’icona della post modern dance statunitense, prima fra tutte la celeberrima “Caught” del 1982, portano il segno di una straordinaria teatralità e di un lavoro fisico che si trasforma in virtuosismo e leggerezza. È una danza solare, che diverte in quanto espressione di gioia, capace di trasmettere emozioni semplici e dirette, quindi estremamente accessibile al grande pubblico. Fondamentale resta il ruolo del lighting designer Howell Binkley (vincitore di un Tony Award per lo spettacolo di Broadway “Hamilton”) che esalta con fantasia e immaginazione le performance della compagnia.

Il 1° dicembre Edoardo Leo in Ti racconto una storia – letture semiserie e tragicomiche. Un reading-spettacolo che mette insieme appunti, suggestioni, letture e pensieri che l’attore e regista romano ha raccolto dall'inizio della sua carriera ad oggi. Venti anni di ritagli, ricordi e risate, che cambiano forma e contenuto ogni volta, in base allo spazio e all’occasione. È uno spettacolo che fa sorridere e riflettere, che racconta spaccati di vita umana unendo parole e musica, composta ed eseguita dal vivo da Jonis Bascir (Full Monty). Una riflessione su comicità e poesia per spiegare che, in fondo, non sono così lontane. In scena non solo racconti e monologhi di scrittori celebri (Calvino, Marquez, Eco, Benni, Piccolo...), ma anche articoli di giornale, aneddoti e testi di giovani autori contemporanei e dello stesso Edoardo Leo.

Il 2 e 3 dicembre il nuovo spettacolo dei Pirati dei Caruggi Enrique Balbontin, Alessandro Bianchi, Fabrizio Casalino e Andrea Ceccon, i 4 alfieri della scortesia ligure. Fra sketch e canzoni, senza peli sulla lingua, nel loro personalissimo (e scorrettissimo!) stile.

Dal 15 al 17 dicembre Pretty Woman Il Musical, con traduzione, adattamento e versi italiani di Franco Travaglio, coreografie di Denise Holland Bethke, regia di Carline Brower e regia associata di Chiara Noschese. L’adattamento teatrale di un cult del cinema, una delle commedie romantiche più amate di sempre, diretta al cinema da Garry Marshall e interpretata dalla coppia iconica Julia Roberts e Richard Gere. Trasposizione fedele del film vincitore di un Golden Globe per la migliore attrice protagonista, Pretty Woman mantiene l’impianto narrativo del successo cinematografico arricchendosi di un’avvincente colonna sonora composta dalla leggenda del rock Bryan Adams e dell’indimenticabile successo mondiale “Oh, Pretty Woman” di Roy Orbison. Accanto alla tematica sentimentale, alcuni argomenti molto attuali sono ancora il punto di forza di questa storia a metà strada tra Cenerentola e My Fair Lady: la rivalsa di una donna alla ricerca di se stessa e della sua dignità; il cambiamento di due persone diverse, per classe, che non discriminano l’altro ma che si avvicinano l’uno all’altra; la forza dei sentimenti che hanno la meglio su fama e denaro; il superamento delle apparenze in un mondo che non riesce ad andare oltre i preconcetti.

Il 19 dicembre il Coro Gospel Vincent Bohanan & Sound of Victory. 30 straordinari artisti in scena, tra i migliori performers gospel dell’area di NY. Un repertorio influenzato da sonorità afroamericane, rhytm&blues e soul, in una atmosfera emozionante che unisce spiritualità, ritmo e gioia di vivere.

Il 26 e 27 dicembre il nuovo spettacolo dei Bruciabaracche Andrea Carlini, Andrea Di Marco, Antonio Ornano, Enzo Paci, Andrea Possa, Marco Rinaldi e Daniele Ronchetti. Un antidoto ai rituali delle festività natalizie, fra assoli e sketch corali in cui la musica dal vivo si alterna alla parola.

Dal 2 al 4 gennaio il nuovo spettacolo del nostro Maurizio Lastrico, che torna come ogni anno alla sua Genova e al suo teatro con uno show inedito, una esclusiva speciale per il pubblico genovese.

Dal 10 al 12 gennaio Vanessa Incontrada e Gabriele Pignotta tornano insieme al Politeama (dopo il successo di Mi piaci perché sei così del 2017) con lo spettacolo Scusa sono in riunione… ti posso richiamare? scritto e diretto dallo stesso Pignotta. Un’attuale, divertente ed acutissima commedia degli equivoci che ci invita a riflettere sull’ossessione della visibilità e sulla brama di successo che caratterizzano i nostri tempi, giocando già nel titolo con una frase-tormentone per la generazione dei quarantenni di oggi.

Il 19 e 20 gennaio Il malato immaginario di Molière, con Emilio Solfrizzi e con Lisa Galantini, Antonella Piccolo e Sergio Basile, adattamento e regia di Guglielmo Ferro. Uno fra gli spettacoli più rappresentati al mondo. Un intreccio perfetto fra comicità e teatro dell’assurdo, una tematica attuale più che mai, con uno straordinario Emilio Solfrizzi (già applaudito al Politeama con Sarto per signora nel 2016) nel ruolo di Argante. Dalle note di regia: “La comicità di cui è intriso il capolavoro di Molière viene esaltata dall’esplosione di vita che si fa tutt’intorno ad Argante e la sua continua fuga attraverso rimedi e cure di medici improbabili crea situazioni esilaranti. Una comicità che si avvicina al teatro dell’assurdo: Molière, come tutti i giganti, con geniale intuizione anticipa modalità drammaturgiche che solo nel ‘900 vedranno la luce. Si ride, tanto, ma come sempre l’uomo ride del dramma altrui”.

Il 21 gennaio Elio in Ci vuole orecchio – Elio canta e recita Enzo Jannacci, con arrangiamenti musicali di Paolo Silvestri, drammaturgia e regia di Giorgio Gallione. Jannacci sarà rivisitato, reinterpretato e “ricantato” da Elio, accompagnato da 5 musicisti dal vivo. L’insolita e bizzarra carovana sonora guiderà lo scoppiettante confronto tra i due saltimbanchi della musica, alle prese con un repertorio umano e musicale sconfinato e irripetibile. Jannacci, “il poetastro” come amava definirsi, è stato il cantautore più eccentrico e personale della storia della canzone italiana, in grado di intrecciare temi e stili apparentemente inconciliabili: allegria e tristezza, tragedia e farsa, gioia e malinconia. E ogni volta il suo sguardo, poetico e bizzarro, è riuscito a spiazzare, a stupire: popolare e anticonformista contemporaneamente. È anche l’artista che meglio di chiunque altro ha saputo raccontare la Milano delle periferie degli anni ‘60 e ‘70, trasfigurandola in una sorta di teatro dell’assurdo realissimo e toccante, dove agiscono miriadi di personaggi picareschi e borderline, ai confini del surreale.

Il 25 gennaio il ritorno al Politeama di Sabina Guzzanti, con il nuovo spettacolo Le verdi colline dell’Africa. Un personalissimo tributo di Sabina al testo “Insulti al pubblico” dello scrittore e drammaturgo austriaco Peter Handke. Un testo provocatorio e dissacrante che non racconta deliberatamente nulla, infatti, non c’è una storia, né una scenografia e nemmeno i personaggi. L’unica cosa che rimane è il pubblico e l’energia vitale di una delle autrici più libere e creative nel panorama italiano che prenderà di mira le abitudini e il torpore intellettuale degli spettatori, ponendoli al centro di un gioco divertente e irriverente. Questo voleva Handke, e questo ci regalerà Sabina Guzzanti. Uno spettacolo ma soprattutto un gioco che ruota intorno ad un serissimo confronto sul teatro e la sua essenza.

Il 27-28 gennaio Casanova Opera Pop, testi di Miki Porru, story Matteo Strukul, musiche Red Canzian e regia Emanuele Gamba. Il kolossal di teatro musicale concepito, composto e prodotto da Red Canzian è uno spettacolo maestoso che già nel corso del breve tour di anteprima ha conquistato il cuore di oltre 30.000 spettatori. Tratto dal best seller di Matteo Strukul, il romanzo di ambientazione storica tradotto in 10 lingue Giacomo Casanova – la sonata dei cuori infranti, trascina lo spettatore nella Venezia settecentesca per raccontare le gesta di uno dei personaggi italiani più noti al mondo. 21 straordinari performers, 2 ore di musica, 120 costumi, oltre 30 cambi di scena, scenografie immersive e scelte stilistiche innovative.

Il 2 febbraio Andrea Pennacchi in Una piccola Odissea, dopo il successo di Pojana e i suoi fratelli della passata stagione. Il capolavoro di Omero restituito all’oralità in una versione a più voci, con musica dal vivo. Un racconto di racconti, attraversato da rimandi ad altre storie, miti, in una fitta rete atta a catturare lo spettatore.  “Sono venuto in possesso di una copia dell’Odissea abbastanza presto: quand’ero alle medie, mio padre gestiva lo stand libri alla festa dell’“Unità” del mio quartiere, mentre mia mamma regnava incontrastata sulle fumanti cucine. La pioggia aveva danneggiato una versione in prosa della Garzanti, e mio papà me la regalò. Non c’era differenza, per me, tra Tolkien e Omero, era una grande storia, anzi una storia di storie, in cui non faticavo a riconoscere le persone che amavo: mio padre che torna dal campo di concentramento, mia madre che aspetta, difendendosi dagli invasori, i lutti, la gioia. E ho sempre desiderato raccontarla”.

Il 3 e 4 febbraio Trappola per topi di Agatha Christie, traduzione e adattamento di Edoardo Erba, con la regia di Giorgio Gallione. In scena Lodo Guenzi, Claudia Campagnola, Dario Merlini, Andrea Nicolini, Maria Lauria, Lisa Lendaro. Una commedia gialla senza tempo, in cui il talento unico della Christie fa convivere suspence ed ironia, catturando ed affascinando lo spettatore. Era il 25 novembre 1952 quando all’Ambassadors Theatre di Londra andava in scena per la prima volta e da allora, per 70 anni ininterrottamente, il sipario si è alzato su questo spettacolo di straordinaria efficacia scenica. Dalle note di regia di Gallione: “Trappola per topi” ha un plot ferreo ed incalzante, è impregnata di suspense ed ironia, ed è abitata da personaggi che non sono mai solo silhouette o stereotipi di genere, ma creature bizzarre ed ambigue il giusto per stimolare e permettere una messa in scena non polverosa o di cliché. In fondo è questo che cerco nel mio lavoro: un mix di rigore ed eccentricità. (…) In questo la scelta di Lodo Guenzi come protagonista è emblematica, una promessa di imprevedibilità e insieme di esattezza. Come sempre: metodo e follia. E poi c’è la neve, la tormenta, l’incubo dell’isolamento e della bivalenza, il sospetto e la consapevolezza che il confine tra vittima e carnefice può essere superato in qualsiasi momento. Ingredienti succosi ed intriganti che spero intrappoleranno il pubblico”.

Il 15 febbraio Enrico Bertolino in Instant Theatre – 2022/23: aggiornato, riveduto e scorretto. Un format di teatro originalissimo, ideato dallo stesso Bertolino insieme a Luca Bottura, per la regia di Massimo Navone, incentrato sull’attualità e quindi unico, irripetibile, mai uguale una sera dopo l’altra, con musica dal vivo. Narrazione, umorismo, storia, costume, cronaca, comicità, politica e satira si incontrano.

Il 24 e 25 febbraio Legally Blonde - La Rivincita delle Bionde Il Musical, direzione musicale di Fabio Serri, regia di Matteo Gastaldo. Dai produttori di Priscilla La Regina del Deserto, e dopo il successo di Broadway e Londra, arriva finalmente in Italia il grande musical tributo al potere femminile e alla rivincita contro gli stereotipi, tratto dall’omonimo romanzo di Amanda Brown e dal film del 2001 con Reese Whiterspoon. Musiche travolgenti e coreografie esplosive.

Il 2 marzo Gioele Dix in La corsa dietro il vento – Dino Buzzati o l’incanto del mondo, di cui cura anche drammaturgia e regia. Ispirato ai racconti del grande scrittore bellunese Dino Buzzati - genio visionario del ‘900 italiano, scrittore, giornalista, pittore, talento multiforme - lo spettacolo intreccia letteratura ed esperienze di vita, tra ironia e risate, ombre ed attese, luci e misteri. Un inedito viaggio teatrale grazie al quale Gioele Dix, ispirandosi a personaggi e atmosfere buzzatiane, parla (anche) di sé, dei suoi gusti, delle sue inquietudini, delle sue comiche insofferenze con l’ironia e il gusto del paradosso cui ha abituato il suo pubblico, condividendo il palcoscenico con Valentina Cardinali, giovane attrice talentuosa ed eclettica. “Ho cominciato a leggere i racconti di Dino Buzzati all’età di dodici anni. Sono diventati parte del mio immaginario. La sua voce assomiglia spesso alla mia. Lo considero l’inventore di racconti perfetti, che non solo ti avvincono – perché vuoi sapere come vanno a finire – ma ti lasciano sempre un segno dentro, ineffabile però familiare”.

Il 3 e 4 marzo Veronica Pivetti, dopo il successo di Viktor und Viktoria nel 2019, in Stanno sparando sulla nostra canzone di Giovanna Gra. Una black story musicale dalle atmosfere retrò, travolte e stravolte da un allestimento urban, fra insegne colorate, occhiali scuri, calze a rete, mitra, scintile e canzoni. In scena anche Cristian Ruiz e Brian Boccuni. Siamo in America, nei mitici anni Venti. Anni d’oro e ruggenti. I baci e gli abbracci non sono più sconsigliati, l’epidemia di spagnola è un lontano ricordo. Gli scampati corteggiano le sopravvissute. Le sopravvissute si danno alla pazza gioia e sanno che la speranza è l’ultima a morire. Siamo in pieno proibizionismo, la malavita prospera e con essa un folto sottobosco di spregiudicati. Questa l’atmosfera della nostra storia, accompagnata dalla contemporaneità di canzoni fra le più note e trascinanti della musica pop e rock.

Il 16 marzo Kataklò Athletic Dance Theatre con il nuovo spettacolo Back to Dance, ideazione e direzione artistica di Giulia Staccioli. Giocando con l’ironia, l’energia e l’intensità proprie dello stile Kataklò, frammenti inediti si accostano ad alcuni dei pezzi più amati della celebre compagnia italiana per inneggiare alla ripartenza e al “ritorno alla danza”. Fra spettacolare atletismo e toccante poesia. Da oltre 25 anni ambasciatrice del made in Italy nel mondo, Katakò è riconosciuta per essere la prima compagnia teatrale ad aver introdotto l’athletic theatre nel panorama della danza italiana. Nata dal genio artistico di Giulia Staccioli, Kataklò propone un teatro-danza energico ed espressivo in cui il corpo, attraverso uno stile che intreccia sapientemente le discipline della danza contemporanea, acrobatica, aerea e del teatro fisico, viene esaltato come promotore di un linguaggio eclettico e trasversale in grado di superare barriere linguistiche, sociali e generazionali. L’essenza della compagnia è racchiusa nel nome stesso, che dal greco antico significa “Io danzo piegandomi e contorcendomi”, un titolo che implica una continua ricerca e versatilità, da sempre cifra stilistica della compagnia.

Il 17 e 18 marzo Antonio Ornano in Maschio caucasico irrisolto, il suo nuovo spettacolo, dopo il successo delle passate stagioni al Politeama con Horny, L’Ornano Furioso e Niente da perdere. “Il protagonista di questo irrefrenabile flusso di coscienza è un uomo che affronta la vita con una morale approssimativa, scarsa autostima ed una notevole dose di cinismo. Ad una certa età capita di tirare le somme, fare bilanci e magari scoprire di aver trascorso gran parte della propria vita proiettati in avanti e frantumati in tanti pezzi, ciascuno dei quali funzionale a salvarsi le piume. Forse è solo per guadagnarsi il desiderio di essere visto e possibilmente amato, da chi gli sta attorno e da quel pubblico che insegue disperatamente per farlo ridere, perché come dice lui stesso, rubando la battuta di un vecchio film, in quel momento si sente speciale. Forse è giunto il momento di chiedere l’aiuto di uno psicologo da cui si è sempre rifiutato di andare, non tanto per scetticismo quanto perché da genovese l’idea di sganciare 80 euro all’ora ad un tipo che ascolta in silenzio le proprie seghe mentali gli prende un po’ male, d’altronde se Woody Allen fosse stato ligure ci saremmo persi più della metà dei suoi capolavori. E allora capita di sentirsi dire da uno bravo: “Lei è un maschio caucasico irrisolto, uno di noi insomma, che finalmente attraversa una fase trasformativa, si sfoghi”.  E così capita di scrivere e risalire sul palco”.

Il 22 marzo Marco Goldin con il suo nuovo spettacolo Gli ultimi giorni di Van Gogh – Il diario ritrovato, dopo il successo de La grande storia dell’Impressionismo nel 2019. Traendo spunto dal suo libro omonimo, il celebre critico d’arte racconta, con la sua affabulazione appassionata e coinvolgente, le ultime settimane vissute dal mito Van Gogh. Lo spettacolo è arricchito dalle musiche di Franco Battiato ed è stato pensato, scritto e diretto per il teatro dallo stesso Goldin. Un diario immaginario, tra fatti reali, lettere e stupefacenti proiezioni a tutta scena che daranno vita sul palco alla famosissima camera di van Gogh, con schermi alti tre metri a formare le due pareti della stanza e che trasmetteranno immagini dei quadri, i loro particolari, foto d’epoca e foto scattate oggi fra Saint-Rémy e Auvers, oltre ad una parte filmica appositamente girata nei luoghi di Van Gogh in Provenza, come i campi di grano, la celeberrima chiesa dipinta dal pittore olandese e la sua tomba accanto a quella del fratello Theo. Il grande schermo di fondo, di sette metri, panoramico ed arcuato, con proiezioni laser di altissima definizione, avvolgerà Goldin, rendendolo parte integrante dei paesaggi, come se potesse camminarci dentro, grazie anche all’effetto della lunga passerella che lo solleverà a mezzo metro dal livello del palcoscenico. 

Il 29 marzo Naturalis Labor in Piazzolla Tango, ideazione, coreografie e regia di Luciano Padovani e con la musica dal vivo del Cuarteto Tipico Tango Spleen. Uno spettacolo di grande fascino che cattura il pubblico ed omaggia il grande artista a 100 anni dalla nascita, rivelando un Piazzolla inquieto, un artista in crisi creativa, perseguitato dalle sue stesse note. C’è tutta l’ambiguità della sua vita vissuta in bilico tra tradizione e innovazione. C’è la sua visione del tango e della musica. Le musiche di Piazzolla si alternano alle composizioni originali di Carlo Carcano dando vita (tra danza e tango) ad uno spettacolo che ha registrato spesso il sold out in Italia e all’estero. Naturalis Labor, fondata nel 1988 a Vicenza, è una tra le compagnie italiane più innovative, che vanta un continuo lavoro di ricerca sulla danza contemporanea, il tango e i nuovi linguaggi creativi.

Dal 30 marzo al 1° aprile Grease Il Musical con la Compagnia della Rancia, di Jim Jacobs, Warren Casey, regia di Saverio Marconi. La nuova edizione del fenomeno di costume pop che dalla prima edizione del 1997 con Lorella Cuccarini e Giampiero Ingrassia ha dato il via alla “Musical-mania” in Italia. Un inno all’amicizia, agli amori indimenticabili e assoluti dell’adolescenza. Si vedono tra il pubblico scatenarsi insieme almeno tre generazioni, ognuna innamorata di Grease per un motivo differente: la nostalgia del mondo perfetto degli anni Cinquanta, i ricordi legati al film campione di incassi del 1978 con John Travolta e Olivia Newton-John e alle indimenticabili canzoni, l’immedesimazione in una storia d’amore senza tempo.

Il 14 aprile Federico Buffa in RivaDeAndrè – Amici fragili, di Marco Caronna e Federico Buffa, regia di Marco Caronna. Una notte magica, un incontro speciale fra due personaggi ormai nel mito: Gigi Riva e Fabrizio De Andrè. “È il 14 settembre del 1969, dopo una partita a Genova di un Cagliari che proprio quell’anno avrebbe vinto l’unico, storico scudetto. Gigi Riva va a trovare Fabrizio de André nella sua casa di Genova. Sembra un incontro tra due mondi lontanissimi e invece, nel silenzio che caratterizza la prima parte della serata, scorrono i pensieri di due randagi che, in campi e in modo diversi, hanno sempre scelto di stare dalla parte degli altri randagi... “.

Il 18 e 19 aprile Chiara Francini e Alessandro Federico in Coppia aperta quasi spalancata di Dario Fo e Franca Rame, per la regia di Alessandro Tedeschi. Un cult del teatro italiano contemporaneo, uno degli spettacoli più popolari degli anni Ottanta in Italia. In Germania ha riscosso un tale successo da essere proposta in ben 30 teatri contemporaneamente. Una classica commedia all’italiana che racconta la tragicomica storia di una coppia di coniugi, figli del Sessantotto e del mutamento della coscienza civile del bel paese. L’evoluzione del matrimonio borghese è visto alla luce delle riforme legislative degli anni Settanta e le trasformazioni dei nuclei familiari e del loro andamento del punto di vista socioantropologico. Lo spettacolo scritto da Dario Fo e Franca Rame porta in scena la psicologia maschile e la relativa insofferenza al concetto di monogamia.

Il 5 e 6 maggio il nuovo spettacolo di Giuseppe Giacobazzi, alias Andrea Sasdelli, che torna al Politeama dopo il successo di Noi, millevolti e una bugia nel 2019. Tra i volti di punta di Zelig Circus, trasmissione che lo vede tra i protagonisti in tutte le edizioni, è reduce da “Summertime”, serie TV Netflix, e dal nuovo programma “Stand Up! Comici in prova”, il nuovo format dove la comicità fa scuola, in onda sui canali Nove e discovery+.

Dal 12 al 14 maggio il ritorno di Billy Elliot Il Musical, con le musiche pluripremiate di ELTON JOHN in un allestimento dal respiro internazionale firmato Massimo Romeo Piparo (già regista e produttore dei musical di grande successo Jesus Christ Superstar, Mamma Mia!, Evita, The Full Monty) e dalla sua PeepArrow Entertainment. Il musical porta in scena una delle storie più amate del cinema europeo: il giovane Billy ama la danza e in una Inghilterra bigotta targata Thatcher, l’Inghilterra delle miniere che chiudono, dei lavoratori in rivolta, deve tristemente fare i conti con un padre e un fratello che lo vorrebbero veder diventare un pugile. L’amore, la passione, la voglia di farcela trionfano, così come l’amicizia tra adolescenti riesce a far superare ogni discriminazione di orientamento sessuale. Lo spettacolo ha portato in scena il talento italiano di alcuni bambini nei ruoli di Billy, del suo amico Michael e del piccolo Kevin e torna in scena al Politeama con un nuovo grande cast di oltre 30 elementi.

Il 19 e 20 maggio il nuovo spettacolo della celebre compagnia lombarda I Legnanesi, Liberi di sognare. Fondata a Legnano nel 1949 da Felice Musazzi e Tony Barlocco, I Legnanesi attualmente risulta essere una tra le compagnie più longeve del panorama teatrale Italiano. Nei loro spettacoli  gli attori propongono al pubblico figure satiriche della tipica corte lombarda all’interno della quale ruotano le vicende della famiglia “Colombo” formata dalla  Teresa,  donna di cortile interpretata un tempo da Felice Musazzi e poi da Antonio Provasio, la Mabilia, la figlia maggiorenne e da sempre “zitella”, portata sul palcoscenico  prima da Tony Barlocco e poi da Enrico Dalceri, e il Giovanni, marito di Teresa, interpretato originariamente da Luigi Cavalleri, poi da Lucio Pesci, Carletto Oldrini, Livio Barlocco, Luigi Campisi e oggi da Lorenzo Cordara. I testi degli spettacoli erano firmati originariamente da Felice Musazzi, che ne curava anche la regia, sostituito dal 2018 da Antonio Provasio.

 

 

Spettacoli fuori abbonamento

Da settembre The Kitchen Company torna al Politeama con una nuova rassegna di teatro comico, per la regia di Massimo Chiesa. Da alcuni dei maestri del teatro contemporaneo, commedie dal ritmo comico inarrestabile, scambi di ruolo e colpi di scena in perfetto stile TKC.

Dall’11 al 16 ottobre Angelo Pintus torna al Politeama con il suo nuovo spettacolo. Piccole e grandi tragicommedie di tutti i giorni, raccontate attraverso lo stile personalissimo del comico triestino. Imitazioni, risate, riflessioni e tanto divertimento.

Dall’8 all’11 dicembre Le Cirque World’s Top Performers, la più grande compagnia europea di circo contemporaneo, dopo il successo di ALIS torna con il nuovo spettacolo TILT. Liberamente ispirato al capolavoro cinematografico Ready Player One, firmato dal grande regista Steven Spielberg, TILT rilegge il mondo virtuale con performance acrobatiche strepitose, tra musica, danza e teatro. In scena c’è un collettivo composto da ventiquattro artisti di grande talento ed esperienza internazionale, molti dei quali provenienti dal Cirque du Soleil e dal Top del circo contemporaneo mondiale, sotto la direzione artistica di una star mondiale per eccellenza, Anatoliy Zalevskyy, oggi considerato una vera leggenda vivente nella disciplina acrobatica a corpo libero. È stato applaudito in tutto il mondo, e ha vinto l’ambitissimo Clown d’Oro al Festival Internazionale del Circo di Monte Carlo. Per i suoi meriti artistici e per aver fondato un centro di formazione per l’educazione e l’insegnamento delle arti circensi è stato insignito nel suo Paese del più alto riconoscimento: Artista Onorario dell’Ucraina.

Il 31 dicembre Capodanno con Maurizio Lastrico, come da tradizione. Doppio spettacolo, alle ore 20:30 e alle ore 22:00, per cominciare il nuovo anno in allegria.

Dal 17 al 19 febbraio la Compagnia Goliardica Mario Baistrocchi con il nuovo spettacolo Che fiesta… 110 años, che festeggia un importante traguardo per la storica compagnia genovese, fondata nel 1913.

Con data ancora da definire, nella stagione 2022-2023 arriverà al Politeama Ferzaneide, uno spettacolo di e con Ferzan Ozpetek. “Ferzaneide è un viaggio sentimentale attraverso il racconto dei miei ricordi, delle suggestioni e delle figure umane che hanno ispirato molti dei miei film. Vorrei parlare alle persone che hanno incontrato il mio cinema, ai molti che hanno letto le pagine dei miei tre romanzi, agli altri ancora che hanno ascoltato le opere liriche delle mie dame straziate d’amore, Aida Traviata Butterfly. (…) Questa volta sul palco ci sono io, io solo, ad incontrare il pubblico con il racconto della mia carriera artistica e del mio sentimento per la vita, la mia e quella degli altri. Nell’amore, nell’amicizia, nello stupore, in tutti quei gesti e luoghi illuminati dalla passione”.

 

Liguria delle Arti, l’attore genovese Pino Petruzzelli riparte per la stagione estiva

Super User 23 Giugno 2022 924 Visite

L’attore genovese Pino Petruzzelli riparte per la stagione estiva di “Liguria delle Arti”: 12 appuntamenti a ingresso libero in giro per la nostra regione.
“Il nostro obiettivo – afferma Petruzzelli – è quello di scoprire insieme al pubblico i grandi tesori d’arte della Liguria e celebrare la saggezza e la maestria dei nostri artigiani coinvolgendo opere, storie ed artisti fortemente radicati nella “biografia” di una regione sorprendente”.
Si comincia venerdì 24 giugno alle ore 21 a Savona, presso l’Oratorio di Nostra Signora di Castello (via Manzoni), sede della più antica confraternita savonese risalente al 1260. La serata che si svolge grazie alla collaborazione del Comune di Savona, ha per protagonista un gioiello del rinascimento italiano: il Polittico dipinto da Vincenzo Foppa, bresciano di nascita ma molto attivo fra il pavese e la Liguria e il nizzardo Lodovico Brea, anch’esso di casa soprattutto nel ponente ligure. La grandiosa opera (sette scomparti su quattro livelli) sopravvissuta alla distruzione della vecchia fortezza Priamar ad opera dei rivali genovesi, viene illustrata da Beatrice Astrua, storica dell’arte formatasi a Genova e a Parigi.
L’ospite musicale è Riccardo Guella, solista di chitarra classica della G.O.G. - Giovine Orchestra Genovese che, lo scorso anno, deliziò il pubblico nella serata tenutasi a Rapallo. Il programma pensato ad hoc prevede l’esecuzione di compositori che hanno un forte legame con il territorio. E se Niccolò Paganini è un riferimento imprescindibile, sono da scoprire autori come l’ottocentesco Pier Costantino Remondini e il contemporaneo Federico Orsolino che hanno un ruolo di primo piano all’interno del repertorio chitarristico legato alla Superba e a Savona stessa.
La scelta delle pagine letterarie e poetiche infine è curata e interpretata dall’attore e regista Pino Petruzzelli che, per l’occasione, alterna pagine di Italo Calvino e Giuseppe Mazzini con versi di Camillo Sbarbaro.
I prossimi eventi di LIGURIA DELLE ARTI saranno giovedì 30 giugno ore 21 al Castello di Campo Ligure con una giornata dedicata all’Arte della Filigrana e sabato 1 luglio presso la Chiesa di San Martino di Paravanico a Ceranesi alla scoperta di un capolavoro di Giovanni Battista Carlone. 

Paolo Fizzarotti

Concerto gratis all’Albergo dei Poveri

Super User 22 Giugno 2022 625 Visite

Concerto gratuito dell’orchestra genovese L’Accademia del Chiostro all’Albergo dei Poveri di Genova. Appuntamento mercoledì 22 giugno alle ore 18. Il tema musicale scelto è il Barocco.“Chi non c’è mai entrato non può nemmeno immaginare quanto sia grande l’Albergo dei Poveri, un’autentica cittadella nel cuore della città – afferma Donatella Ferraris, presidentessa dell’ensemble musicale -  L’ospizio è stato fondato a metà Seicento dal nobile filantropo Emanuele Brignole, e poi si è ampliato con aggiunte successive fino alla dimensione attuale, raggiunta nella prima metà dell’Ottocento. In realtà questo edificio non spicca solo per le dimensioni, ma anche per la ricchezza delle sua dotazioni artistiche, alcune ancora da scoprire e valorizzare.Ma non solo: l’Albergo dei Poveri di Genova dispone anche di un fondo musicale importantissimo, che riserva autentiche sorprese a chi ha la fortuna di visitarlo”.
Una di queste è “La carità”, del maestro Trovati su testo di Enrico Zunini, che a tutti gli effetti può considerarsi l’inno ufficiale dell’Albergo dei Poveri. Si tratta di una composizione in forma di inno sacro, originariamente per voce solista e harmonium, che sarà eseguito per la prima volta dal soprano Stefania Pietropaolo con l’adattamento per archi appositamente creato per l’ensemble di archi de L’Accademia del Chiostro.
Gli altri brani eseguiti, in accordo con l’evento di presentazione delle opere barocche presenti all’interno del palazzo, costituiscono un omaggio alla musica barocca italiana: prima dell’inno saranno infatti eseguite composizioni di Girolamo Frescobaldi, Antonio Vivaldi, Domenico Scarlatti e Giovan Battista Pergolesi, opere che spazieranno dal genere sacro a quello “leggero” a quello più spiccatamente teatrale.L’evento fa parte della rassegna “Musica che cura, musica che accompagna” ed è realizzato con il patrocinio e la partecipazione finanziaria del Comune di Genova – Municipio 1 Centro Est, con il patrocinio di Regione Liguria, Confcommercio Terziario Donna, Ascom Arte e Creis in collaborazione con l’Albergo dei Poveri.

Paolo Fizzarotti

Il ricco programma del Nervi Music Ballet Festival: 16 spettacoli di livello internazionale

Super User 18 Giugno 2022 764 Visite

Una celebrazione della creatività coreutica e musicale del nostro tempo, con ospiti – compagnie danzatori, direttori, solisti e orchestre – di alto profilo artistico, provenienti da ogni latitudine del pianeta, nella spettacolare cornice naturalistica dei Parchi di Nervi a Genova.

Entra in scena domenica 26 giugno, con un’anteprima nei giorni 11, 12, 13 giugno, il Nervi Music Ballet Festival 2022, dedicato agli appassionati di balletto classico-romantico e di balletto contemporaneo, oltre che del grande repertorio sinfonico. 16 appuntamenti e un’anteprima distribuiti sull’arco di un mese, con spettacoli in prima e in unica data italiana, in un contesto che conferma la sua vocazione quale luogo elettivo d’incontro del grande pubblico con le arti performative.

Promosso dal Comune di Genova con il patrocinio della Regione Liguria e di Rai Liguria, in collaborazione con il Ministero Italiano della Cultura, il Nervi Music Ballet Festival 2022 è realizzato dalla Fondazione Teatro Carlo Felice grazie al supporto del main partner Iren, dell’official sponsor e food partner Esselunga, del premium sponsor Banca Passadore, technical partner Amiu, Aster, Amt.

“Dopo lo splendido spettacolo di Euroflora i Parchi di Nervi – dichiara il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti - ritornano a essere protagonisti con il festival del balletto pronto a partire con l’anteprima dell’11, 12, 13 giugno e una programmazione che andrà avanti fino a luglio. Un festival che è un appuntamento irrinunciabile per Genova e la Liguria, un tassello fondamentale per la cultura e lo spettacolo che quest’anno avrà, tra i protagonisti, tra gli altri, il Balletto nazionale ucraino che interpreterà Giselle domenica 3 luglio. Una Liguria che ancora una volta vuole essere ospitale e prepararsi a un’estate di grandi eventi. Un grazie a tutti gli artisti internazionali e talenti emergenti che saliranno sul palco e alle compagnie e al grande lavoro di squadra che consentirà ancora una volta di poter assistere a una kermesse di livello internazionale in una location unica e suggestiva”.

“Il balletto torna protagonista preponderante di questo Festival come com'è giusto che sia con nomi d'eccellenza come Roberto Bolle e Eleonora Abbagnato - afferma Ilaria Cavo, assessore alle Politiche culturali della Regione Liguria - ma credo che sia molto bello che a Nervi arrivi anche il corpo di ballo dall'Ucraina, un corpo composto da artisti provenienti da Kiev Kharkiv, Lviv, Odessa che si uniranno in uno spettacolo unico e da vedere. L'appello è di venirli ad applaudire perché è anche facendo vivere la cultura ucraina che sosteniamo quel paese. Noi come Regione l' abbiamo detto, l'abbiamo già proposto per esempio facendo esibire il coro ucraino, questo è un modo per proseguire con questa impostazione. Nel cartellone del Festival ci sono altri momenti importanti non solo per i grandi direttori d'orchestra, non solo per la grande musica rivolta ai giovani con il concerto di Ermal Meta, ma anche per la grande prosa. In piena coerenza con una progettualità di Regione Liguria che risale al 2016, arrivano i 'Maneggi per maritare una figlia'. Tutto era partito dal cinquantesimo dalla scomparsa di Gilberto Govi quando fu chiesto a Tullio Solenghi e a Maurizio Lastrico di leggere i testi della grande maschera genovese. Da lì è partito un progetto che il Teatro di Camogli quest'anno ha saputo interpretare, far diventare un vero e proprio spettacolo in cui Tullio Solenghi diventa Govi e non lo si può perdere. E' lo spettacolo di prosa nei parchi”.

“Il Nervi Music Ballet Festival è espressione della particolare attenzione che la Fondazione Teatro Carlo Felice rivolge alla grande tradizione del balletto classico e alla scena coreutica contemporenea a livello internazionale – afferma il sovrintendente Claudio Orazi; un’asse portante della mission istituzionale del teatro, che completa la sua vocazione musicale. Siamo lieti di poter presentare una nuova, rigogliosa edizione della manifestazione che è promossa dal Comune di Genova, con il patrocinio della Regione Liguri, in collaborazione con il Ministero Italiano della Cultura e con il patrocinio di Rai Liguria. Desidero ringraziare per il loro prezioso supporto il nostro main sponsor Iren, il nostro official sponsor Esselunga, il nostro premium sponsor Passadore, assieme ai grandi artisti, le compagini ospiti e tutti i lavoratori del Teatro, che rendono quello di Nervi un festival vivo, vitale e proiettato verso il futuro”.

Il festival si inaugura con il gala dello Youth America Grand Prix Stars of Today meet the Stars of Tomorrow, che ritorna a Nervi dopo il successo riscosso nel 2021 in occasione dalla sua prima edizione italiana. L’evento che corona il «concorso dei concorsi» del balletto internazionale è una esclusiva per l’Italia. Nel corso della serata, aperta da un grand défilé de ballet intepretato dai partecipanti alle master class in corso dal 20 al 25 giugno al Teatro Carlo Felice – in media 150 allievi ogni giorno, per un totale di oltre 750 presenze sul territorio - le più talentuose promesse del balletto internazionale condivideranno il palcoscenico con alcuni dei ballerini solisti e dei primi ballerini dei maggiori corpi di ballo di tutto il mondo: Jacopo Tissi (Corpo di ballo del Teatro alla Scala), Polina Semionova (Berlin State Ballet), Marcelo Gomes, Alejandro Martínez (Dresden Semperoper Ballett), Luca Acri, Cesar Corrales e Meaghan Grace Hinkis (Royal Ballet), Benjamin Freemantle (San Francisco Ballet), Elisabeth Beyer e Yuma Matsuura (ABT Studio Company), Vsevelod Maievskyi.

Domenica 3 luglio, il capolavoro del balletto classico-romantico Giselle sarà interpretato dal Balletto nazionale ucraino, che nasce dall’incontro delle compagnie e dei solisti dei prestigiosi Corpi di ballo dei Teatri dell’Opera e Balletto di Kiev, Kharkiv, Lviv e Odessa.

Venerdì 8 luglio, la Compañía Antonio Gades fa rivivere in scena il mito di Carmen nell’iconico spettacolo di Antonio Gades e Carlos Saura, che si ispira all'opera di Prosper Merimée, su musiche tratte dall’opera di George Bizet e dei massimi autori della tradizione flamenca. Il programma è presentato a Nervi in unica data italiana.

Per la prima volta in Italia e in data unica a Nervi, giovedì 14 luglio 2022, Cuba Vibra!, il travolgente spettacolo della compagnia Lizt Alfonso Dance Cuba rivela lo «spirito di Cuba» in un’inedita sintesi delle tradizioni di danza e di balletto che compongono la ricca cultura coreutica e musicale dell’isola.

Martedì 19 luglio il Béjart Ballet Lausanne rende omaggio all’arte e alle figure del fondatore e del direttore artistico della compagnia, con un dittico firmato rispettivamente da Maurice Béjart, con Béjart fête Maurice e con il leggendario Boléro, e da Gil Roman, con t ’M et variations… . Il programma è presentato in esclusiva italiana a Nervi.

Sabato 23 luglio Eleonora Abbagnato è la protagonista principale della suite Giulietta, un inedito ritratto coreografico del personaggio shakespeariano che più di tutti ha fatto sognare generazioni di ballerine, e di donne, in tutto il mondo, su coreografie di Sasha Riva e Simone Repele, Uwe Scholz (riprese da Giovanni di Palma).

Mercoledì 27 luglio il gala cult dell’“Étoile dei due Mondi”, Roberto Bolle and Friends approda per la prima volta a Nervi in un’edizione speciale realizzata da Artedanza srl in collaborazione con il Teatro Carlo Felice.

La programmazione concertistica del Nervi Music Ballet Festival punteggia il cartellone d’appuntamenti con il repertorio musicale dell’Ottocento e del Novecento europeo e americano, capolavori dedicati ad una audience curiosa e raffinata che, in più di un caso, richiamano il tema sotterraneo della danza. S’inizia venerdì 1 luglio con Ritratti americani. Il direttore americano Wayne Marshall alla testa dell’Orchestra del Teatro Carlo Felice presenta un programma incentato sugli universi musicali creati da George Gershwin, negli anni ’30, e da Leonard Bernstein, negli anni ’60, che attingono tanto al ricco melting pot culturale e sonoro americano in continua evoluzione nella prima parte del Novecento, quanto alla monumentale tradizione sinfonica europea.

Venerdì 15 luglio, nel concerto sinfonico intitolato Stagioni il giovane direttore Aram Khacheh alla testa dei Pomeriggi Musicali, solista al violino Gennaro Cardaropoli, propone l’omaggio in controluce a un capolavoro senza tempo, Le quattro stagioni di Antonio Vivaldi, da parte di Max Richter con l’onirico e minimalistico Recomposed e Astor Piazzolla con Las Cuatro Estaciones Porteñas.

Mercoledì 20 luglio, il concerto del Coro del Teatro Carlo Felice diretto da Claudio Marino Moretti, con Patrizia Priarone al pianoforte, solisti Iolanda Massimo, soprano, Alena Sautier, mezzosoprano, Antonio Mandrillo tenore, Mariano Buccino basso, invita al raccoglimento con l’esecuzione della prima opera sacra del boemo Antonin Dvořák, lo Stabat Mater op. 58, nella versione del 1876.

Il Nervi Music Ballet Festival 2022 si conclude con il concerto intitolato Nuovi mondi, dedicato a due compositori che hanno saputo dischiudere orizzonti sonori e musicali inediti, attraverso opere che restano scolpite nel repertorio sinfonico a perenne memoria di nuove conquiste: Ludwig van Beethoven, con il terzo Concerto per pianoforte e la sinfonia Dal nuovo mondo di Antonin Dvořák.. Sul palco di Nervi una compagine formata da grandi interpreti internazionali dalle comuni radici genovesi: Fabio Luisi, direttore onorario del Teatro, alla testa dell’Orchestra del Teatro Carlo Felice e, al pianoforte, Massimiliano Damerini.

Il cartellone concertistico presenta anche una serata all’insegna del jazz, domenica 24 luglio, con il concerto del John Patitucci trio, con Rogério Boccato alla batteria, Yotam Silberstein alla chitarra e John Patitucci al basso, le cui linee, tra interpretazione e improvvisazione, si fondono tra loro in un inedito equilibrio musicale, dando vita alle sonorità e ai ritmi brasiliani dell’album Irmão De Fé.

Il Nervi Music Ballet Festival 2022 ospita altri appuntamenti con la musica a partire da mercoledì 6 luglio, con il concerto di Ermal Meta che inaugura il suo tour estivo 2022 a Nervi.

Sabato 16 luglio in programmazione Extra Festival, la Women Orchestra diretta da Alessandra Pipitone presenta il progetto musicale Agenda Concert 2030, ideato dalla cantante solista e compositrice Alessia Ramusino e ispirato agli obiettivi di sviluppo sostenibile declinati dal programma di azione dell'Onu.

Infine, giovedì 21 luglio, Emozioni. La mia vita in canzone, concerto-racconto prodotto e interpretato da Gianmarco Carroccia diffonde e valorizza l'opera di Lucio Battisti e il suo sodalizio creativo con Mogol, che partecipa allo show in veste di voce narrante. 

Tra gli spettacoli ospiti, domenica 10 luglio, in una coproduzione di Teatro Sociale di Camogli, Teatro Nazionale di Genova e Centro Teatrale Bresciano, anche la commedia di Niccolò Bacigalupo I maneggi per maritare una figlia, resa celebre dal grande interprete del teatro popolare genovese Gilberto Govi. La pièce sarà interpretata da una giovane compagnia di attori, con la partecipazione di Tullio Solenghi e di Elisabetta Pozzi.

A partire da sabato 11 giugno fino a lunedì 13 giugno, il Nervi Music Ballet Festival 2022 aprirà in anteprima con Il Sogno di Nervi. Memorial del Festival internazionale del balletto, una tre giorni dedicata alla memoria del fondatore del Festival Internazionale del balletto di Nervi, Mario Porcile e alle sue Stelle. Tra le iniziative previste, negli spazi della Palestrina a ponente di Villa Grimaldi Fassio, gli incontri e le master class tenute da alcune delle étoile storiche, Vittorio Biagi, Liliana Cosi, Amedeo Amodio e da Annamaria Prina, dedicati alle giovani generazioni di danzatori. La ricca programmazione aperta al pubblico comprende la proiezione dei filmati inediti del Fondo Mario Porcile, gli incontri e i dibattiti con i danzatori, le sessioni di master class aperte e le esibizioni di fine corso. Il memorial è prodotto dall’Associazione D’Angel, con la direzione artistica Simona Griggio in collaborazione con il Fondo Mario Porcile e il Nervi Music Ballet Festival.

BIGLIETTERIE

BIGLIETTERIA DEL TEATRO CARLO FELICE

aperta dal martedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 18.00, sabato dalle ore 10.00 alle ore 16.00

BIGLIETTERIA DEI PARCHI DI NERVI

aperta esclusivamente nelle giornate di spettacolo, all’interno dei Parchi di Nervi dalle ore 16.00 sino a 15 minuti dopo l’inizio di ogni spettacolo.

Per informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo./ Sito ufficiale: nervimusicballetfestival.it

PREZZI (in euro)

26/06 Stars of today meet the stars of tomorrow

I settore 60 II settore 50 III settore 40

1/07 Ritratti americani*

I settore 30 II settore 25 III settore 20

03/07 Giselle

I settore 60 II settore 50 III settore 40

06/07 Ermal Meta

I settore 51,75 II settore 40,25 III settore 28,75

08/07 Carmen

I settore 60 II settore 50 III settore 40

10/07 I maneggi per maritare una figlia

I settore 35 II settore 25 III settore 15

14/7 Cuba vibra

I settore 60 II settore 50 III settore 40

15/7 Stagioni

I settore 30 II settore 25 III settore 20

16/7 Agenda Concert 2030®

I settore 30 II settore 25 III settore 20

19/7 Béjart Ballet Lausanne

I settore 60 II settore 50 III settore 40

20/07 Stabat Mater

I settore 30 II settore 25 III settore 20

21/07 Emozioni

I settore 45 II settore 35 III settore 25

23/07 Eleonora Abbagnato in Giulietta

I settore 60 II settore 50 III settore 40

24/07 John Patitucci Trio

I settore 30 II settore 25 III settore 20

27/7 Roberto Bolle and Friends

I settore 120,75 II settore 95,45 III settore 69 IV settore 46

29/07 Nuovi mondi

I settore 30 II settore 25 III settore 20

*Per il concerto del 1° luglio 2022 RITRATTI AMERICANI, possono essere utilizzati i titoli di accesso del concerto annullato l'8 gennaio 2022. Sarà sufficiente presentarsi la sera stessa con il vecchio titolo di accesso, che consentirà l'ingresso, mentre l'area riservata ai posti sarà indicata direttamente dal Personale di Sala.

ABBONAMENTI

 

Abbonamento a posto fisso 6 titoli balletto

I settore 288 II settore 240 III settore 192

Abbonamento a posto fisso 6 titoli balletto UNDER 30

I settore 90 II settore 90 III settore 90

 

Abbonamento libero a posto unico per 7 titoli a scelta su 13*

I settore 220 II settore 220 III settore 220

Abbonamento libero a posto unico per 7 titoli a scelta su 13 UNDER 30*

I settore 105 II settore 105 III settore 105

 

* La proposta dell'abbonamento libero a 7 spettacoli su 13 prevede la possibilità di scegliere 5 concerti (escluso Ermal Meta) e 2 balletti (escluso Roberto Bolle and friends)

 

RIDUZIONI* 

Abbonati stagione Gennaio/giugno 2022

riduzione del 10% per abbonamenti fissi e biglietti

Over 60

riduzione 10% per abbonamenti fissi e biglietti

Under 30 (posti in III settore)

euro 15

Titolari voucher

riduzione del 10% per abbonamenti

I bambini che occupano un posto a sedere hanno diritto al biglietto ridotto, se tenuti in braccio non pagano, comunque fino all'età massima di 4 anni da compiere. È responsabilità dei genitori che i bambini non rechino disturbo allo spettacolo o agli altri spettatori. Il personale di sala potrà intervenire in merito.

Sono applicate inoltre tutte le convenzioni in essere, con esclusione degli spettacoli:

Ermal Meta, I maneggi per maritare una figlia, Roberto Bolle and friends. 

* Le riduzioni non si applicano ai seguenti spettacoli: Ermal Meta, I maneggi per maritare una figlia, Roberto Bolle and friends.

Mogol

 

A Recco la ‘Festa della musica’ nel solstizio d'estate

Super User 17 Giugno 2022 622 Visite

 

Martedì 21 giugno è in programma la ventottesima edizione della ‘Festa della Musica’, la grande kermesse a carattere europeo che torna a Recco per il terzo anno consecutivo segnando l'arrivo ufficiale dell'estate. L'iniziativa è stata voluta dall'amministrazione comunale, in collaborazione con il conservatorio Niccolò Paganini di Genova, con l'intento di offrire un appuntamento aggregante, culturale ed esclusivamente gratuito. In attesa degli eventi, musicali e non, che caratterizzeranno l'estate recchese, il Belvedere Luigi Tenco accoglierà anche quest'anno un concerto di musica jazz. Mila Ogliastro, cantante, compositrice e arrangiatrice ligure, condividerà il palco con Marco Borella, piano, Nicola Bruno, el bass, Giorgio Griffa, drums, proponendo "The Wisteria Suites", brani originali che guardano al jazz contemporaneo.

"Ringrazio il maestro Angelo Privitera, direttore artistico dei nostri eventi musicali, per aver introdotto Recco nel circuito delle città aderenti alla manifestazione a carattere europeo. Il concerto di musica jazz del 21 giugno precede quei grandi eventi musicali, in programma a luglio e agosto, che la città attende e merita", dichiara Carlo Gandolfo sindaco di Recco.

L'edizione 2022 della "Festa della Musica", con il tema del “Recovery Sound Green Music Economy”, si caratterizza con l'obiettivo della ripartenza del settore musicale attraverso una particolare attenzione e rispetto per l’ambiente ed è dedicata al Presidente Europeo, recentemente scomparso, David Sassoli.

L'ingresso è libero. Sono aperte le prenotazioni ai due spettacoli tramite accesso al sito   www.comune.recco.ge.it (pulsante prenota) o contattando la Pro Loco via email (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. ) o cell e whatsapp 3348754058.

Aspettando il Nervi Music Ballet Festival: intervista al sovrintendente del Teatro Carlo Felice, Claudio Orazi

Super User 11 Giugno 2022 783 Visite

Genova si appresta a vivere la nuova edizione del Nervi Music Ballet Festival, in programma dal 26 giugno al 29 luglio.

Anche quest’anno è previsto un calendario intenso e di qualità: sul palco, allestito nella meravigliosa cornice dei Parchi di Nervi, vedremo Roberto Bolle, Eleonora Abbagnato, Olga Golitsya, Yan Vana, l’orchestra del Teatro Carlo Felice, Massimo Damerini, le compagnie Antonio Gades e Litz Alfonso Dance Cuba e tanti altri artisti internazionali. Due le serate dedicate alla musica leggera: la prima con Ermal Meta, mentre la seconda prevede un concerto-racconto, ‘Emozioni’, che vedrà la partecipazione del grande autore Mogol.

Genova3000 ha incontrato Claudio Orazi, sovrintendente del Carlo Felice, ente organizzatore dell’evento, che ha fatto un bilancio dell’ultima stagione del teatro dell’opera e ha annunciato i programmi futuri. 

IL VIDEO DELL'INTERVISTA DI VITTORIO SIRIANNI AL SOVRINTENDENTE CLAUDIO ORAZI 

 

 

Il Nervi Music Ballet Festival, ai Parchi di Nervi torna la grande danza

Super User 03 Giugno 2022 1220 Visite

Una celebrazione della creatività coreutica e musicale del nostro tempo, con ospiti – compagnie danzatori, direttori, solisti e orchestre – di alto profilo artistico, provenienti da ogni latitudine del pianeta, nella spettacolare cornice naturalistica dei Parchi di Nervi a Genova.

Entra in scena domenica 26 giugno 2022, con un’anteprima nei giorni 11, 12, 13 giugno, il Nervi Music Ballet Festival 2022, dedicato agli appassionati di balletto classico-romantico e di balletto contemporaneo, oltre che del grande repertorio sinfonico. 16 appuntamenti e un’anteprima distribuiti sull’arco di un mese, con spettacoli in prima e in unica data italiana, in un contesto che conferma la sua vocazione quale luogo elettivo d’incontro del grande pubblico con le arti performative.

Promosso dal Comune di Genova con il patrocinio della Regione Liguria e di Rai Liguria, in collaborazione con il Ministero Italiano della Cultura, il Nervi Music Ballet Festival 2022 è realizzato dalla Fondazione Teatro Carlo Felice grazie al supporto del main partner Iren, dell’official sponsor e food partner Esselunga, del premium sponsor Banca Passadore, technical partner AMT.

«Dopo lo splendido spettacolo di Euroflora i Parchi di Nervi - dichiara il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti - ritornano a essere protagonisti con il festival del balletto pronto a partire con l’anteprima dell’11, 12, 13 giugno e una programmazione che andrà avanti fino a luglio. Un festival che è un appuntamento irrinunciabile per Genova e la Liguria, un tassello fondamentale per la cultura e lo spettacolo che quest’anno avrà, tra i protagonisti, tra gli altri, il Balletto nazionale ucraino che interpreterà Giselle domenica 3 luglio. Una Liguria che ancora una volta vuole essere ospitale e prepararsi a un’estate di grandi eventi. Un grazie a tutti gli artisti internazionali e talenti emergenti che saliranno sul palco e alle compagnie e al grande lavoro di squadra che consentirà ancora una volta di poter assistere a una kermesse di livello internazionale in una location unica e suggestiva».

"Il balletto torna protagonista preponderante di questo Festival come com'è giusto che sia con nomi d'eccellenza come Roberto Bolle e Eleonora Abbagnato - afferma Ilaria Cavo, assessore alle Politiche culturali della Regione Liguria - ma credo che sia molto bello che a Nervi arrivi anche il corpo di ballo dall'Ucraina, un corpo composto da artisti provenienti da Kiev Kharkiv, Lviv, Odessa che si uniranno in uno spettacolo unico e da vedere. L'appello è di venirli ad applaudire perché è anche facendo vivere la cultura ucraina che sosteniamo quel paese. Noi come Regione l'abbiamo detto, l'abbiamo già proposto per esempio facendo esibire il coro ucraino, questo è un modo per proseguire con questa impostazione. Nel cartellone del Festival ci sono altri momenti importanti non solo per i grandi direttori d'orchestra, non solo per la grande musica rivolta ai giovani con il concerto di Ermal Meta, ma anche per la grande prosa. In piena coerenza con una progettualità di Regione Liguria che risale al 2016, arrivano i 'Maneggi per maritare una figlia'. Tutto era partito dal cinquantesimo dalla scomparsa di Gilberto Govi quando fu chiesto a Tullio Solenghi e a Maurizio Lastrico di leggere i testi della grande maschera genovese. Da lì è partito un progetto che il Teatro di Camogli quest'anno ha saputo interpretare, far diventare un vero e proprio spettacolo in cui Tullio Solenghi diventa Govi e non lo si può perdere. E' lo spettacolo di prosa nei parchi". 

«Il Nervi Music Ballet Festival è espressione della particolare attenzione che la Fondazione Teatro Carlo Felice rivolge alla grande tradizione del balletto classico e alla scena coreutica contemporenea a livello internazionale – afferma il Sovrintendente Claudio Orazi; un’asse portante della mission istituzionale del teatro, che completa la sua vocazione musicale. Siamo lieti di poter presentare una nuova, rigogliosa edizione della manifestazione che è promossa dal Comune di Genova, con il patrocinio della Regione Liguri, in collaborazione con il Ministero Italiano della Cultura e con il patrocinio di Rai Liguria. Desidero ringraziare per il loro prezioso supporto il nostro main sponsor Iren, il nostro official sponsor Esselunga, il nostro premium sponsor Passadore, assieme ai grandi artisti, le compagini ospiti e tutti i lavoratori del Teatro, che rendono quello di Nervi un festival vivo, vitale e proiettato verso il futuro».

Il festival si inaugura con il gala dello Youth America Grand Prix Stars of Today meet the Stars of Tomorrow, che ritorna a Nervi dopo il successo riscosso nel 2021 in occasione dalla sua prima edizione italiana. L’evento che corona il «concorso dei concorsi» del balletto internazionale è una esclusiva per l’Italia. Nel corso della serata, aperta da un grand défilé de ballet intepretato dai partecipanti alle master class in corso dal 20 al 25 giugno al Teatro Carlo Felice – in media 150 allievi ogni giorno, per un totale di oltre 750 presenze sul territorio - le più talentuose promesse del balletto internazionale condivideranno il palcoscenico con alcuni dei ballerini solisti e dei primi ballerini dei maggiori corpi di ballo di tutto il mondo: Jacopo Tissi (Corpo di Ballo del Teatro alla Scala), Luca Acri, Cesar Corrales e Meaghan Grace Hinkis (Royal Ballet), Benjamin Freemantle (San Francisco Ballet), Marcelo Gomes, Alejandro Martínez (Dresden Semperoper Ballett), Polina Semionova (Berlin State Ballet) Elisabeth Beyer e Yuma Matsuura (ABT Studio Company).

Domenica 3 luglio, il capolavoro del balletto classico-romantico Giselle sarà interpretato dal Balletto nazionale ucraino, che nasce dall’incontro delle compagnie e dei solisti dei prestigiosi Corpi di ballo dei Teatri dell’Opera e Balletto di Kiev, Kharkiv, Lviv e Odessa. 

Venerdì 8 luglio, la Compañía Antonio Gades fa rivivere in scena il mito di Carmen nell’iconico spettacolo di Antonio Gades e Carlos Saura, che si ispira all'opera di Prosper Merimée, su musiche tratte dall’opera di George Bizet e dei massimi autori della tradizione flamenca. Il programma è presentato a Nervi in unica data italiana.

Per la prima volta in Italia e in data unica a Nervi, giovedì 14 luglio 2022, Cuba Vibra!, il travolgente spettacolo della compagnia Lizt Alfonso Dance Cuba rivela lo «spirito di Cuba» in un’inedita sintesi delle tradizioni di danza e di balletto che compongono la ricca cultura coreutica e musicale dell’isola.

Martedì 19 luglio il Béjart Ballet Lausanne rende omaggio all’arte e alle figure del fondatore e del direttore artistico della compagnia, con un dittico firmato rispettivamente da Maurice Béjart, con Béjart fête Maurice e con il leggendario Boléro, e da Gil Roman, con t ’M et variations… . Il programma è presentato in esclusiva italiana a Nervi.

Sabato 23 luglio Eleonora Abbagnato è la protagonista principale della suite Giulietta, un inedito ritratto coreografico del personaggio shakespeariano che più di tutti ha fatto sognare generazioni di ballerine, e di donne, in tutto il mondo, su coreografie di Sasha Riva e Simone Repele, Uwe Scholz (riprese da Giovanni di Palma).

Mercoledì 27 luglio il gala cult dell’“Étoile dei due Mondi”, Roberto Bolle and Friends approda per la prima volta a Nervi in un’edizione speciale realizzata da Artedanza srl in collaborazione con il Teatro Carlo Felice.

La programmazione concertistica del Nervi Music Ballet Festival punteggia il cartellone d’appuntamenti con il repertorio musicale dell’Ottocento e del Novecento europeo e americano, capolavori dedicati ad una audience curiosa e raffinata che, in più di un caso, richiamano il tema sotterraneo della danza. S’inizia venerdì 1° luglio con Ritratti americani. Il direttore americano Wayne Marshall alla testa dell’Orchestra del Teatro Carlo Felice presenta un programma incentato sugli universi musicali creati da George Gershwin, negli anni ’30, e da Leonard Bernstein, negli anni ’60, che attingono tanto al ricco melting pot culturale e sonoro americano in continua evoluzione nella prima parte del Novecento, quanto alla monumentale tradizione sinfonica europea.

Venerdì 15 luglio, nel concerto sinfonico intitolato Stagioni il giovane direttore Aram Khacheh alla testa dei Pomeriggi Musicali, solista al violino Gennaro Cardaropoli, propone l’omaggio in controluce a un capolavoro senza tempo, Le quattro stagioni di Antonio Vivaldi, da parte di Max Richter con l’onirico e minimalistico Recomposed e Astor Piazzolla con Las Cuatro Estaciones Porteñas.

Mercoledì 20 luglio, il concerto del Coro del Teatro Carlo Felice diretto da Claudio Marino Moretti, con Patrizia Priarone al pianoforte, solisti Iolanda Massimo, soprano, Alena Sautier, mezzosoprano, Antonio Mandrillo tenore, Mariano Buccino basso, invita al raccoglimento con l’esecuzione della prima opera sacra del boemo Antonin Dvořák, lo Stabat Mater op. 58, nella versione del 1876.

Il Nervi Music Ballet Festival 2022 si conclude con il concerto intitolato Nuovi mondi, dedicato a due compositori che hanno saputo dischiudere orizzonti sonori e musicali inediti, attraverso opere che restano scolpite nel repertorio sinfonico a perenne memoria di nuove conquiste: Ludwig van Beethoven, con il terzo Concerto per pianoforte e la sinfonia Dal nuovo mondo di Antonin Dvořák.. Sul palco di Nervi una compagine formata da grandi interpreti internazionali dalle comuni radici genovesi: Fabio Luisi, direttore onorario del Teatro, alla testa dell’Orchestra del Teatro Carlo Felice e, al pianoforte, Massimiliano Damerini.

Il cartellone concertistico presenta anche una serata all’insegna del jazz, domenica 24 luglio, con il concerto del John Patitucci trio, con Rogério Boccato alla batteria, Yotam Silberstein alla chitarra e John Patitucci al basso, le cui linee, tra interpretazione e improvvisazione, si fondono tra loro in un inedito equilibrio musicale, dando vita alle sonorità e ai ritmi brasiliani dell’album Irmão De Fé.

Il Nervi Music Ballet Festival 2022 ospita altri appuntamenti con la musica a partire da mercoledì 6 luglio, con il concerto di Ermal Meta che inaugura il suo tour estivo 2022 a Nervi. 

Sabato 16 luglio in programmazione Extra Festival, la Women Orchestra diretta da Alessandra Pipitone presenta il progetto musicale Agenda Concert 2030, ideato dalla cantante solista e compositrice Alessia Ramusino e ispirato agli obiettivi di sviluppo sostenibile declinati dal programma di azione dell'Onu.

Infine, giovedì 21 luglio, Emozioni. La mia vita in canzone, concerto-racconto prodotto e interpretato da Gianmarco Carroccia diffonde e valorizza l'opera di Lucio Battisti e il suo sodalizio creativo con Mogol, che partecipa allo show in veste di voce narrante.

Tra gli spettacoli ospiti, domenica 10 luglio, in una coproduzione di Teatro Sociale di Camogli, Teatro Nazionale di Genova e Centro Teatrale Bresciano, anche la commedia di Niccolò Bacigalupo I maneggi per maritare una figlia, resa celebre dal grande interprete del teatro popolare genovese Gilberto Govi. La pièce sarà interpretata da una giovane compagnia di attori, con la partecipazione di Tullio Solenghi e di Elisabetta Pozzi.

A partire da sabato 11 giugno fino a lunedì 13 giugno, il Nervi Music Ballet Festival 2022 aprirà in anteprima con Il Sogno di Nervi. Memorial del Festival internazionale del balletto, una tre giorni dedicata alla memoria del fondatore del Festival Internazionale del balletto di Nervi, Mario Porcile e alle sue Stelle. Tra le iniziative previste, negli spazi della Palestrina a ponente di Villa Grimaldi Fassio, gli incontri e le master class tenute da alcune delle étoile storiche, Vittorio Biagi, Liliana Cosi, Amedeo Amodio, Loredana Furno, dedicati alle giovani generazioni di danzatori. La ricca programmazione aperta al pubblico comprende la proiezione dei filmati inediti del Fondo Mario Porcile, gli incontri e i dibattiti con i danzatori, le sessioni di master class aperte e le esibizioni di fine corso. Il memorial è prodotto dall’Associazione D’Angel, con la direzione artistica Simona Griggio in collaborazione con il Fondo Mario Porcile e il Nervi Music Ballet Festival.

 

NERVI MUSIC BALLET FESTIVAL 2022

Parchi di Nervi, Genova - Villa Grimaldi Fassio

Domenica 26 giugno - venerdì 29 luglio 2022

In esclusiva italiana la serata di gala dello Youth America Grand Prix,

Stars of Today meet the Stars of Tomorrow; guest star Jacopo Tissi, Luca Acri, Cesar Corrales, Meaghan Grace Hinkis, Benjamin Freemantle, Marcelo Gomes, Alejandro Martínez, Polina Semionova

 

In unica data italiana Carmen di Antonio Gades e Carlos Saura con la Compañía Antonio Gades

e il Béjart Ballet Lausanne con le coreografie di Maurice Béjart, Boléro e Béjart fête Maurice

e con t ‘M et variations… di Gil Roman.

 

Per la prima volta in Italia, in unica data italiana, la Lizt Alfonso Dance Company in Cuba Vibra!

 

Eleonora Abbagnato presenta Giulietta e Roberto Bolle porta per la prima volta a Nervi il gala Roberto Bolle and Friends.

 

I corpi di ballo dei Teatri dell’Opera e Balletto di Kiev, Kharkiv, Lviv e Odessa interpretano Giselle.

 

Ospiti musicali i direttori Fabio Luisi, Wayne Marshall, Aram Khachech, Claudio Marino Moretti e, tra i solisti, il violinista Gennaro Cardaropoli e il pianista Massimiliano Damerini

 

Anteprima Festival sabato 11, domenica 12, lunedì 13 giugno 2022

Il Sogno di Nervi. Memorial del Festival internazionale del balletto

 

Apertura della biglietteria: mercoledì 1° giugno 2022, ore 15.00

Info e biglietti: www.nervimusicballetfestival.it

BIGLIETTERIE

 

BIGLIETTERIA DEL TEATRO CARLO FELICE

aperta dal martedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 18.00, sabato dalle ore 10.00 alle ore 16.00

BIGLIETTERIA DEI PARCHI DI NERVI

aperta esclusivamente nelle giornate di spettacolo, all’interno dei Parchi di Nervi dalle ore 16.00 sino a 15 minuti dopo l’inizio di ogni spettacolo.

Per informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  Sito ufficiale: www.nervimusicballetfestival.it  

PREZZI (in euro)

26/06 Stars of today meet the stars of tomorrow

I settore 60 II settore 50 III settore 40

1/07 Ritratti americani*

I settore 30 II settore 25 III settore 20

03/07 Giselle

I settore 60 II settore 50 III settore 40

06/07 Ermal Meta

I settore 51,75 II settore 40,25 III settore 28,75

08/07 Carmen

I settore 60 II settore 50 III settore 40

10/07 I maneggi per maritare una figlia

I settore 35 II settore 25 III settore 15

14/7 Cuba vibra

I settore 60 II settore 50 III settore 40

15/7 Stagioni

I settore 30 II settore 25 III settore 20

16/7 Agenda Concert 2030®

I settore 30 II settore 25 III settore 20

19/7 Béjart Ballet Lausanne

I settore 60 II settore 50 III settore 40

20/07 Stabat Mater

I settore 30 II settore 25 III settore 20

21/07 Emozioni

I settore 45 II settore 35 III settore 25

23/07 Eleonora Abbagnato in Giulietta

I settore 60 II settore 50 III settore 40

24/07 John Patitucci Trio

I settore 30 II settore 25 III settore 20

27/7 Roberto Bolle and Friends

I settore 120,75 II settore 95,45 III settore 69 IV settore 46

29/07 Nuovi mondi

I settore 30 II settore 25 III settore 20

 *Per il concerto del 1° luglio 2022 RITRATTI AMERICANI, possono essere utilizzati i titoli di accesso del concerto annullato l'8 gennaio 2022. Sarà sufficiente presentarsi la sera stessa con il vecchio titolo di accesso, che consentirà l'ingresso, mentre l'area riservata ai posti sarà indicata direttamente dal Personale di Sala.

ABBONAMENTI

 

Abbonamento a posto fisso 6 titoli balletto

I settore 288 II settore 240 III settore 192

Abbonamento a posto fisso 6 titoli balletto UNDER 30

I settore 90 II settore 90 III settore 90

 

Abbonamento libero a posto unico per 7 titoli a scelta su 13*

I settore 220 II settore 220 III settore 220

Abbonamento libero a posto unico per 7 titoli a scelta su 13 UNDER 30*

I settore 105 II settore 105 III settore 105

 

* La proposta dell'abbonamento libero a 7 spettacoli su 13 prevede la possibilità di scegliere 5 concerti (escluso Ermal Meta) e 2 balletti (escluso Roberto Bolle and friends)

 

 

RIDUZIONI*

 

Abbonati stagione Gennaio/giugno 2022

riduzione del 10% per abbonamenti fissi e biglietti

Over 60

riduzione 10% per abbonamenti fissi e biglietti

Under 30 (posti in III settore)

euro 15

Titolari voucher

riduzione del 10% per abbonamenti

I bambini che occupano un posto a sedere hanno diritto al biglietto ridotto, se tenuti in braccio non pagano, comunque fino all'età massima di 4 anni da compiere. È responsabilità dei genitori che i bambini non rechino disturbo allo spettacolo o agli altri spettatori. Il personale di sala potrà intervenire in merito.

Sono applicate inoltre tutte le convenzioni in essere, con esclusione degli spettacoli:

Ermal Meta, I maneggi per maritare una figlia, Roberto Bolle and friends.

 

* Le riduzioni non si applicano ai seguenti spettacoli: Ermal Meta, I maneggi per maritare una figlia, Roberto Bolle and friends.

‘Il turco in Italia’, il dramma buffo di Rossini al Teatro Carlo Felice

Super User 25 Maggio 2022 1287 Visite

Da venerdì 10 giugno (con repliche sabato 11 e domenica 12 giugno, alle ore 15.00, e martedì 14, mercoledì 15, giovedì 16 giugno alle ore 20.00) al Teatro Carlo Felice di Genova ritorna in scena, a 18 anni dall’ultima rappresentazione del titolo, Il turco in Italia, dramma buffo in due atti di Gioachino Rossini, su libretto di Felice Romani, nello storico allestimento della Fondazione Teatro Carlo Felice del 1985, con le scene di Emanuele Luzzati e i costumi di Santuzza Calì; una ricostruzione della versione presentata nel 1983 al Rossini Opera Festival in memoria di Emanuele Luzzati a due anni dalla scomparsa.

Dopo il grande successo riscosso da Anna Bolena, in scena al Teatro Carlo Felice nel mese di febbraio, Sesto Quatrini ritorna alla testa dell’Orchestra e del Coro del Teatro Carlo Felice, preparato da Francesco Aliberti. La regia è di Italo Nunziata, Danilo Rubeca, regista collaboratore, cura i movimenti mimici. Le scene sono realizzate dalla Fondazione Teatro Carlo Felice e le luci, su progetto di Luciano Novelli, sono realizzate da Gianni Bertoli.

Il cast si compone dei solisti partecipanti all’edizione 2022 dell’Accademia di alto perfezionamento vocale e inserimento professionale del Teatro Carlo Felice, la cui direzione artistica è stata affidata dalla Fondazione a Francesco Meli. Si alternano nella parte di Selim, in date da definirsi, Alessandro Abis e Omar Cepparolli, mentre Iolanda Massimo (10, 12, 15 giugno) e Giulia Scopelliti (11, 14, 16 giugno) interpretano Donna Fiorilla, Francesco Auriemma (10, 12, 15 giugno) e Gianpiero Delle Grazie (11, 14, 16 giugno) Don Geronio, Antonio Mandrillo (10, 12, 15 giugno) e Eder Guevara (11, 14, 16 giugno) Don Narciso, Nicola Zambon (10, 12, 15 giugno) e Janusz Nosek (11, 14, 16 giugno) Prosdocimo, Gabriella Ingenito, Zaida, Matteo Straffi, Albazar. Completa il cast dei solisti dell’Accademia Fiorenza Mercatali.

Sponsor dell’Accademia di alto perfezionamento vocale e inserimento professionale per l’edizione 2022 è Intesa Sanpaolo.

La prima rappresentazione sarà preceduta da due incontri di approfondimento aperti al pubblico: la conferenza illustrativa di sabato 4 giugno, alle ore 16.00, all’Auditorium E. Montale, Il turco in Italia, ovvero un musulmano a Napoli, relatore Athos Tromboni, realizzata in collaborazione con Amici del Teatro Carlo Felice e del Conservatorio Niccolò Paganini e l’incontro di studio di mercoledì 8 giugno, alle ore 17.30, nel primo Foyer, Ho da fare un dramma buffo e non trovo l’argomento, relatori Stefano Verdino, docente di letteratura italiana e Giada Viviani, docente di musicologia e storia della musica, in collaborazione con l’Università degli Studi di Genova.

Il turco in Italia, dramma buffo in due atti di Gioachino Rossini su libretto di Felice Romani fu rappresentato per la prima volta al Teatro alla Scala il 14 agosto 1814; nel cast Filippo Galli, Francesca Maffei Festa, Luigi Paccini, Giovanni David, Pietro Vasoli, Adelaide Carpano, Gaetano Pozzi, e con la direzione di Alessandro Rolla. In equilibrio tra comicità e raffinatezza, la più mozartiana delle opere di Rossini condivide con l’Italiana in Algeri, debuttata l’anno precedente, il gusto della “turcheria”, più nell’aspetto formale che drammaturgico, mentre la musica è del tutto nuova, a dispetto di quanto scrissero i critici dell’epoca. Resta unica e impareggiata nel suo genere la capacità dell’opera di dileggiare i costumi degli italiani, che fu additata dai contemporanei, all’epoca della prima, per la sua ferocia. L’opera entra in repertorio soltanto nel XX secolo, grazie alle magistrali interpretazioni nella parte di Fiorilla offerte da Maria Callas.

«Il Teatro Carlo Felice chiude la stagione operistica 2022 con Il turco in Italia di Gioachino Rossini, rendendo nuovamente omaggio a Felice Romani e a Emanuele Luzzati, due rappresentanti della civiltà musicale e teatrale genovese la cui arte è ambasciatrice della cultura e del nome della città di Genova in tutto il mondo  – commenta il Sovrintendente Claudio Orazi. Debuttano sul palco del Teatro Carlo Felice i giovani solisti della seconda edizione dell’Accademia di alto perfezionamento e inserimento professionale del Teatro, che si dimostrano, con il loro talento e la loro dedizione, ancora una volta all’altezza delle aspettative che la direzione del Teatro e dell’Accademia ha riposto in loro. Si conclude così una stagione operistica dedicata ad alcuni dei capolavori tra i più celebri e amati alla tradizione lirica italiana, nella rilettura di grandi musicisti e grandi uomini di teatro del nostro tempo. Desidero cogliere nuovamente l’occasione per ringraziare per il loro sostegno, oltre ai nostri Soci fondatori e ai nostri Sponsor, in questo caso in particolare lo sponsor dell’Accademia di alto perfezionamento vocale e inserimento professionale, Intesa Sanpaolo, il cui supporto va non soltanto a favore di una delle attività più lungimiranti promosse dalla nostra Fondazione ma, più in profondità, del futuro della musica e della cultura. Un sincero ringraziamento va infine al nostro Pubblico, al termine di una stagione in cui è stato possibile riassaporarne il ritorno in sala. Sempre più numeroso e solerte, grazie anche alle iniziative promosse dalla Fondazione – come il progetto Studenti all’opera - si è caricato delle nuove energie e dell’entusiasmo della gioventù». 

«Il turco in Italia è un'opera che amo molto dal punto di vista musicale e teatrale e alla quale sono profondamente legato spiega il direttore Sesto Quatrini, perché è proprio con essa che ho debuttato a Glyndebourne, arrivando a dirigere questo titolo dopo una lunga frequentazione del repertorio rossiniano, quindi dopo aver interpretato Il Barbiere di Siviglia, La Cambiale di Matrimonio, La gazza ladra e Otello. Sono felice di collaborare con l'Accademia di Alto perfezionamento del Teatro Carlo Felice diretta da Francesco Meli e di poter fare musica in questo splendido teatro dopo il successo di Anna Bolena dello scorso febbraio. Con il regista Italo Nunziata stiamo lavorando benissimo: è entusiasmante vedere come ogni giorno gli studenti dell'Accademia crescano e migliorino, sempre con grande energia e voglia di fare. Sono certo che sapranno entusiasmare e divertire il pubblico con le esilaranti vicende dell'opera, sotto le quali intendiamo far emergere tutta la finezza e la satira di costume del genio rossiniano». 

«In questa ripresa dell’allestimento con le scene di Emanuele Luzzati e i costumi di Santuzza Calì – un vero e proprio pezzo di storia del Teatro italiano - spiega il regista Italo Nunziata, ho cercato di ricreare uno spettacolo il più vicino possibile al “gioco” di Emanuele Luzzati, che non viva in maniera naturalistica; uno spettacolo di teatro del teatro. Il Pulcinella luzzatiano, servitore e personaggio, qui si moltiplica, e assieme a tutti gli altri Pulcinella che prendono vita in scena scatena un gioco di pura teatralità, in grado di coinvolgere sia chi lo vive, il pubblico in sala, sia i protagonisti in scena. Questo Turco sarà quindi uno spettacolo divertente e divertito, grazie anche al ricorso al patrimonio della tradizione delle maschere napoletane, che confluisce nei movimenti scenici grazie al lavoro di Danilo Rubeca. Sarà un allestimento calibrato sulla giovane esperienza dei talentuosi Solisti dell’Accademia, che desideriamo accompagnare al loro battesimo in un grande Teatro dotandoli dei fondamentali indirizzi di come si calchi la scena nel Teatro lirico».

 

Teatro Carlo Felice di Genova

Venerdì 10 giugno 2022 ore 20.00 Abb. Opera A

Sabato 11 giugno 2022 ore 15.00 Abb. Opera F

Domenica 12 giugno 2022 ore 15.00 Abb. Opera C

Martedì 14 giugno 2022 ore 20.00 Abb. Opera L

Mercoledì 15 giugno 2022 ore 20.00 Abb. Opera B

Giovedì 16 giugno 2022 ore 20.00 Fuori Abbonamento

 

Il Turco in Italia

Dramma buffo in due atti di Gioachino Rossini

su libretto di Felice Romani

 

Direttore d’orchestra Sesto Quatrini

Regia Italo Nunziata

Regista collaboratore e movimenti mimici Danilo Rubeca

Scene Emanuele Luzzati

Costumi Santuzza Calì

Progetto luci Luciano Novelli

Realizzato da Gianni Bertoli

 

Personaggi e interpreti

Selim: Alessandro Abis, Omar Cepparolli

Donna Fiorilla: Iolanda Massimo, Giulia Scopelliti (11, 14, 16/6)

Don Geronio: Francesco Auriemma, Gianpiero Delle Grazie (11, 14, 16/6)

Don Narciso: Antonio Mandrillo, Eder Guevara (11, 14, 16/6)

Prosdocimo: Nicola Zambon, Janusz Nosek (11, 14, 16/6)

Zaida: Gabriella Ingenito (11, 14, 16/6)

Albazar: Matteo Straffi (11, 14, 16/6)

 

 

Solisti dell’Accademia di alto perfezionamento vocale e inserimento professionale della Fondazione Teatro Carlo Felice edizione 2022

Completa il cast dei Solisti dell’Accademia 2022 Fiorenza Mercatali

Pianista accompagnatore Bernardo Pellegrini

 

Orchestra, Coro e Tecnici del Teatro Carlo Felice

Maestro del coro Francesco Aliberti

Maestro al fortepiano Sirio Restani

 

Allestimento della Fondazione Teatro Carlo Felice

 

Direttore musicale di palcoscenico Simone Ori, Maestri di sala Sirio Restani, Dina Pysarenko, Maestri di palcoscenico Andrea Gastaldo, Anna Maria Pascarella, altro Maestro del coro Patrizia Priarone, Maestro alle luci Stefania Zanesco, Maestro ai sopratitoli Domenico Sorrenti,  Responsabile archivio musicale Simone Brizio, Direttore di scena Alessandro Pastorino, Vice Direttore di scena Giorgio Agostini, Responsabile movimentazione consolle Andrea Musenich, Caporeparto macchinisti Gianni Cois, Caporeparto elettricisti – cabina luci Giorgio Preve, Caporeparto attrezzisti Tiziano Baradel, Caporeparto audio/video Walter Ivaldi,  Caporeparto sartoria, calzoleria, trucco e parrucche Elena Pirino,  Coordinatore trucco Raul Ivaldi, Regista collaboratore e movimenti mimici Danilo Rubeca, Assistente ai costumi Paola Tosti, Scene  Fondazione Teatro Carlo Felice, Attrezzeria Fondazione Teatro Carlo Felice e Rancati Milano, Costumi Rossini Opera Festival, Fondazione Teatro Carlo Felice, Soprattitoli Prescott Studio.

 

BIGLIETTERIA

I biglietti possono essere acquistati alla biglietteria del Teatro Carlo Felice e nel circuito on e offline di Vivaticket.

La Biglietteria del Teatro Carlo Felice è aperta nei seguenti orari:

da lunedì a venerdì dalle 10.00 alle 18.00

il sabato dalle 10.00 alle 16.00

 

Indirizzo: Galleria Cardinal Siri 6. a Genova.

Info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Tel. 010 5381 433 – 334

 

Per gli spettacoli serali l’apertura è prevista un’ora prima dell’inizio con chiusura 15 minuti dopo l’inizio.

Per gli spettacoli pomeridiani della domenica l’apertura è prevista due ore prima dell’inizio con chiusura15 minuti dopo l’inizio.

 

Condizioni di vendita online su Vivaticket

La provvigione sull’acquisto online su Vivaticket di biglietti per gli spettacoli prodotti dalla Fondazione Teatro Carlo Felice è di 2 euro fissi per ogni biglietto di ogni ordine e tipo.

 

Vendita telefonica con carta di credito

Call Center Vivaticket  892.234

Per chi chiama dall’estero: 041.2719035

Il servizio è attivo dal lunedì al venerdì 8.30/19.00 – sabato 8.00/14.00

L’operatore invierà all’utente un link ai fini dell’inserimento del numero della carta di credito e CVV, e al termine del processo il suo biglietto elettronico.

 

Si informa il gentile pubblico che il Center Vivaticket è abilitato alla vendita di tutti gli spettacoli in cartellone del TCF.

Le abilitazioni riguardano la possibilità di vendere oltre ai biglietti interi, i biglietti ridotti over 60 under 30 e under 18 e le promozioni in corso.

I biglietti acquistati su Vivaticket (print@home) non hanno necessità di conversione presso la biglietteria.

 

Voucher

I voucher emessi dalla Fondazione Teatro Carlo Felice possono essere utilizzati per acquistare i biglietti degli spettacoli organizzati dalla Fondazione in programma.

Il Teatro Carlo Felice rende omaggio a Niccolò Paganini

Super User 17 Maggio 2022 1237 Visite

Il primo evento celebrativo dedicato a Niccolò Paganini nell’anno in cui ricorre il 240° della nascita del grande compositore genovese, riconosciuto anniversario di interesse nazionale dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri lo scorso 28 aprile.  Si tiene al Teatro Carlo Felice di Genova, venerdì 27 maggio alle ore 20.00 il concerto della Banda musicale della Guardia di Finanza diretta da Leonardo Laserra Ingrosso, solista il violinista genovese Giulio Plotino, tra i laureati della 49° edizione del Premio Paganini 2002, che eseguirà la Maestosa sonata sentimentale, composta da Paganini a Vienna nel 1828.

L’evento è promosso dal Comune di Genova e dal Premio Paganini, rientra in un nutrito programma di attività, in Italia e all’estero, che vedrà il suo culmine nei mesi di ottobre e novembre.  La partecipazione al concerto, rivolto in particolar modo ai giovani e agli studenti, sarà gratuita, con ingresso libero fino ad esaurimento posti, previo ritiro dei biglietti (massimo quattro per persona) alla biglietteria del Teatro a partire da oggi.

Il sindaco di Genova afferma: «Sono davvero lieto di essere qui per testimoniare la doverosa attenzione e il fattivo impegno della Civica Amministrazione nei confronti del nostro illustre concittadino, la cui speciale ricorrenza si fregia del prestigioso riconoscimento istituzionale quale anniversario di interesse nazionale, concesso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. E’ la prima delle molte iniziative legate al rilancio del Premio Paganini, annunciate il 22 febbraio scorso, di cui si vedono già concreti frutti. Voglio ringraziare il Comandante Generale della Guardia di Finanza, Giuseppe Zafarana, per aver reso possibile, con il Presidente del Premio, Giovanni Panebianco, e il Sovrintendente Claudio Orazi, questo straordinario progetto di cui la Città di Genova, nel nome di Paganini, potrà dirsi orgogliosa.”

Il presidente del Premio Paganini, Giovanni Panebianco, dichiara: «Niccolò Paganini, impareggiabile virtuoso genovese, da sempre evoca l’eccellenza italiana nel mondo. Quello in programma il 27 maggio al Teatro Carlo Felice è un evento unico e originale in cui presenteremo Paganini e le sue influenze in modo inedito, attraverso un messaggio che coniuga eccellenza artistica e spirito popolare, guardando soprattutto ai giovani, verso i quali sentiamo il dovere di divulgare e promuovere la cultura della musica classica e del violino in particolare».

Il comandante regionale della Guardia di Finanza, Generale di Divisione Rosario Massino, dichiara: «La Guardia di Finanza è onorata di essere al fianco del Comune di Genova, del Teatro Carlo Felice e del Premio Paganini in questo evento di grande rilievo artistico e culturale in cui la Banda del Corpo diretta dal Maestro Colonnello Leonardo Laserra Ingrosso, complesso bandistico di assoluto rilievo nazionale e internazionale, renderà omaggio a Paganini e a Genova con un programma espressamente dedicato. La prima esecuzione per banda e violino solo della “Maestosa sonata sentimentale”, la cui trascrizione è stata realizzata per l’occasione a opera della Banda stessa, è una chiara testimonianza dell’impegno convinto ed entusiastico profuso in questa iniziativa».

Il Sovrintendente Claudio Orazi conclude: «Il Teatro Carlo Felice è lieto di poter dare il proprio contributo alle iniziative volte alla valorizzazione del patrimonio musicale della città di Genova che, assieme alla regione Liguria, ha dato i natali a illustri compositori e interpreti, a partire da Niccolò Paganini, meritevoli della più grande attenzione».

PROGRAMMA

Teatro Carlo Felice di Genova

Venerdì 27 maggio 2022, ore 20.00

Omaggio a Niccolò Paganini

Nell’anno del 240° anniversario della nascita

 

NICCOLÒ PAGANINI

Moto Perpetuo

Trascrizione di A. Vessella                                                     

 

JAMES BARNES

Fantasy Variations on a theme by Niccolò Paganini                                   

 

NICCOLÒ PAGANINI

Maestosa sonata sentimentale                                

Giulio Plotino, violino                       

 

GIUSEPPE VERDI

I Lombardi alla prima crociata: Coro “O Signore, dal tetto natìo”

Trascrizione di L. Cirenei                              

 

MICHELE NOVARO

Gran Polka nazionale

Trascrizione di A. Bona                                                                        

 

GEORGE GERSHWIN

Cuban Ouverture

Trascrizione di M. Koelkelkoren                                                                      

 

MICHELE NOVARO

Il Canto degli Italiani                                                                                                

 

Giulio Plotino, violino

Leonardo Laserra Ingrosso, direttore

Banda musicale del Corpo della Guardia di Finanza

 

Per maggiori informazioni: 

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BIOGRAFIE 

Nato a Genova, Giulio Plotino ha iniziato lo studio del violino con Joseph Levin. Ottenuto il diploma nel conservatorio della sua città, si è successivamente laureato presso la Hogeschool voor de Kunsten di Utrecht nella classe di Philipp Hirschhorn e Hermann Krebbers. Si è inoltre perfezionato con Salvatore Accardo, Boris Belkin, Thomas Zeethmair, Christoph Poppen, Rodney Friend (Primo Violino della New York e London Philharmonic) ed i membri dei Quartetti: Italiano, Amadeus ed Alban Berg. Quarto Premio al Concorso internazionale “Premio Paganini” di Genova nel 2002, ha vinto il concorso “Premio Città di Vittorio Veneto” nel 1999. Già Primo Violino di Spalla del Teatro La Fenice di Venezia e della West Australian Symphony Orchestra è stato Primo Violino ospite presso: London Philharmonic Orchestra, Teatro alla Scala di Milano, Barcelona Symphony Orchestra, RAI Orchestra Sinfonica Nazionale di Torino, Malaysian Philharmonic Orchestra etc... sotto la direzione di Lorin Mazel, George Pretre, Kurt Masur, Riccardo Chailly, Daniele Gatti, John Elliot Gardiner, Sir Colin Davis, Daniel Harding, Myun Wung Chung, Vladimir Jurowsky, Neville, Marriner, Dimitri Kitajenko etc... Nella stagione 2018 ha debuttato come direttore d'orchestra nel Barbiere di Siviglia di Gioacchino Rossini presso il Teatro Lirico di Sassari, dirigendo tra il cast: C. Molinari, G. Giuseppini, F. Previati ed E. Iviglia e nella doppia veste di solista e direttore ha diretto l'Orchestra Sinfonica Siciliana di Palermo e del Teatro Massimo Bellini di Catania. Nel 2018 è stato protagonista della produzione discografca Dynamic dedicata a Paganini e i suoi strumenti, il violino la chitarra ed il violoncello appartenuti a Paganini in collaborazione con Clemens Hagen al violoncello e Matteo Mela alla chitarra. Cit. The Strad: “Most of us would think long before attempting the solo Nel Cor Più Non Mi Sento even on a modern set-up, so hats off to Giulio Plotino who negotiates even the most fendish intricacies on Paganini's del Gesù with rare aplomb”. L'incontro con Andrea Marcon e la Venice Baroque Orchestra, lo ha visto protagonista di un lungo tour americano su strumenti d'epoca, dove ha riscosso ampio successo di pubblico e critica. Per Brilliant Classic ha registrato i concerti di Tartini al violino barocco con L'Accademia della Rosa, orchestra su strumenti d'epoca da lui fondata, l'incisione è stata selezionata per il Preis Der Deutschen Schallplatten Kritik. Ha inoltre collaborato con Ottavio Dantone nell'esecuzione del Quinto Concerto Brandeburghese di J. S. Bach e in Trio con Christophe Coin al violoncello e Patrick Cohen al fortepiano. Ha tenuto concerti presso il Lehamn Centre di New York, la Citè de la Musique ed il Musée d'Orsay di Parigi, lo Styriarte Festspiele di Graz, il Centro Cultural de Belém di Lisbona, il Melbourne Recital Centre, la Yon Siew Toh Hall di Singapore, Il Teatro Major di Bogotà, la Perth Concert Hall, il Teatro La Fenice di Venezia, l'Unione Musicale di Torino, l'Istituzione dei concerti La Sapienza di Roma, la GOG di Genova, la Società del Quartetto di Vicenza e gli Amici della Musica di Firenze, Padova, Perugia, Palermo etc.... La sua esecuzione del Concerto per violino di Benjamin Britten, sotto la direzione di Simone Young con la West Australian Symphony orchestra, è stata registrata da ABC Classic. Da sempre impegnato nel repertorio contemporaneo, ha collaborato con compositori quali: L. Berio, F. Vacchi, S. Sciarrino, S. Bussotti, G. Benjamin e molti altri. Ha inciso la “Sequenza VIII” di Luciano Berio in un disco Dynamic, dedicato a Berio e Maderna favorevolmente accolta dalla critica internazionale. Sotto la direzione di Yuri Bashmet e i Solisti di Mosca è stato destinatario della premier del concerto di Kuzma Bodrov. Ha collaborato coi solisti del Hamburg Ballett sotto la supervisione di Jacopo Bellussi in uno spettacolo con le coreografe di John Neumeier e con Sergio Bernal nella coreografa “Zapateado” presso il Taobuk di Taormina e il Castel Sant'Angelo di Roma Ha fatto parte di giurie di concorsi internazionali quali: “Premio Paganini” e “Rodolfo Lipizer”. Dal Febbraio 2018 è Professore di Violino presso il Conservatorio A. Scarlatti di Palermo. E' stato inoltre Visiting Violin Professor presso la University of Western Australia e lo Yon Siew Toh Conservatory of Music di Singapore.

 

La Banda Musicale della Guardia di Finanza nasce ufficialmente nel 1926, riunendo in un'unica compagine strumentale le diverse Fanfare che fin dal 1883 erano state istituite presso alcuni Reparti del Corpo. Attualmente è un complesso artistico stabile composto da un Maestro Direttore, un Maestro Vice Direttore e 102 esecutori provenienti dai diversi Conservatori italiani ed incorporati, attraverso una accurata selezione, tramite concorso nazionale. Durante la sua lunga ed intensa attività concertistica, la Banda si è esibita presso le più prestigiose istituzioni musicali italiane tra le quali l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, la Scala di Milano, il San Carlo di Napoli, il Teatro dell'Opera di Roma, il Massimo ed il Politeama di Palermo, la Fenice di Venezia, il Bellini di Catania, il Flavio Vespasiano di Rieti ed il Petruzzelli di Bari. Numerosi ed   apprezzati sono stati i concerti nella Basilica di Massenzio a Roma e reiterate le collaborazioni con alcune delle più affermate orchestre sinfoniche italiane ed internazionali quali la RAI di Roma, il Maggio Musicale Fiorentino e il Festival dei Due Mondi di Spoleto; di rilievo, inoltre, la partecipazione a Sanremo, nel febbraio 2022, in occasione del 72° Festival della canzone italiana. L’intero Complesso Bandistico si è recato ripetutamente all'estero ove ha effettuato fortunate tournée in Germania, Lussemburgo, Svizzera, Belgio, Francia, Stati Uniti ed Emirati Arabi Uniti. In particolare nel 2002 a New York, in occasione delle celebrazioni per il Columbus Day, ha tenuto un coinvolgente ed emozionante concerto a Ground Zero, luogo simbolo della coscienza nazionale americana dopo i tragici fatti dell’11 settembre 2001.
Le doti di fusione, la qualità del suono e la sensibilità interpretativa rendono il Complesso Bandistico uno dei più prestigiosi a livello internazionale e gli assicurano il costante successo di pubblico e di critica.
Il suo vasto repertorio, comprendente brani originali e trascrizioni, consente di spaziare dalla musica classica a quella contemporanea e può essere considerato tra i più significativi e completi.
Dal 16 aprile del 2002 il Direttore della Banda Musicale è il Col. Leonardo Laserra Ingrosso.

 

Leonardo Laserra Ingrosso, nato ad Avetrana, in provincia di Taranto, ha compiuto gli studi musicali contemporaneamente a quelli universitari, diplomandosi in Musica Corale e Direzione di Coro presso il Conservatorio “Gioacchino Rossini” di Pesaro, in Composizione presso il Conservatorio “Niccolò Piccinni” di Bari, in Direzione d’Orchestra e in Strumentazione per Banda presso il Conservatorio “Alfredo Casella” dell’Aquila. Nel 2009 ha conseguito il Biennio Superiore di Specializzazione in Strumentazione per Banda presso il Conservatorio Santa Cecilia di Roma.
Dal 1991 al 1996 è stato docente di Composizione al Liceo Musicale “Giovanni Paisiello” di Taranto e si è esibito più volte come direttore e pianista accompagnatore in formazioni musicali di vario tipo.
Vincitore del Concorso Nazionale per l’insegnamento di Armonia e Contrappunto nei Conservatori di Musica di Stato, nel 2002 diventa Maestro Direttore della Banda Musicale della Guardia di Finanza.
È regolarmente invitato come giurato a importanti concorsi nazionali e internazionali, tra cui il Concorso Internazionale di Composizioni Originali per Banda di Novi Ligure e dal 2004 al 2007 ha fatto parte della commissione di selezione dei candidati provenienti dall’Accademia della Canzone per il Festival di Sanremo.
Nel luglio 2006 ha eseguito una serie di concerti negli Stati Uniti come direttore ospite della Atlantic Brass Band del New Jersey. Attivo anche come compositore e trascrittore ha, recentemente, strumentato per banda Marte e Giove da I Pianeti di Gustav Holst. Collabora, da alcuni anni, con Direttori d’Orchestra di fama mondiale come Zubin Mehta, Antonio Pappano e Kent Nagano ed in più occasioni con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia in Roma per la realizzazione di eventi musicali di levatura internazionale. Direttore ospite di numerose ed importanti Orchestre sul territorio nazionale, promuove da sempre la musica per Banda in tutte le sue accezioni, dalla trascrizione alla musica originale fino agli arrangiamenti tratti dalla musica di più largo consumo. Sempre per la diffusione e la valorizzazione della musica e delle attività della banda, è spesso ospite di associazioni importanti del settore come l’Anbima, la BBM di Bergamo e “Musica e….. di Taviano (Le), in qualità di docente per la trattazione di argomenti quali la storia della banda, l’organologia degli strumenti che la compongono, i diversi tipi di organico inseriti nel contesto storico, geografico e culturale. Ha diretto numerosi ed importanti concerti con la Civica Orchestra di Fiati di Milano, inseriti nel cartellone dell’estate “sforzesca” di varie edizioni, nonché delle ricorrenze importanti nei vari anni, quali quelle di Santa Cecilia al Teatro dal Verme di Milano, spesso organizzate da Enti importanti quali il Touring Club Italiano. Tutto ciò con l’obiettivo di innalzare il livello di attenzione da parte del pubblico che spesso, erroneamente, considera la Banda come una sorta di Orchestra di livello inferiore.

Ciclo Beethoven, Speranza Scappucci dirige l’orchestra e il coro del Teatro Carlo Felice

Super User 16 Maggio 2022 1268 Visite

Il Ciclo Beethoven in programma al Teatro Carlo Felice di Genova nella stagione in corso si avvia a conclusione, con un terzo e ultimo appuntamento sinfonico-corale giovedì 19 maggio alle ore 20.00. Speranza Scappucci, sul podio dell’Orchestra e del Coro del Teatro Carlo Felice, preparato da Francesco Aliberti, dirige la Sinfonia n.7 in la maggiore op.92 di Ludwig van Beethoven preceduta, in un viaggio nel tempo dal presente “à rebours”, dalla prima esecuzione italiana di Barcarola di Paola Prestini, del 1996, ispirata alla lirica La barcarola di Neruda, prosegue con Litanies à la Vierge Noire, del 1936, di Francis Poulenc e si conclude con la ballade La mort d’Ophélie di Hector Berlioz, nella versione del 1848 per coro femminile e orchestra.

Martedì 17 maggio, alle ore 9.30 nel primo Foyer del Teatro, si terrà inoltre l’ultima conferenza per la stagione in corso della serie Te li raccontiamo noi, a cura degli studenti del Liceo Musicale Sandro Pertini, che è dedicata al concerto diretto da Speranza Scappucci. L’iniziativa, aperta a tutto il pubblico, mira a promuovere ed incentivare la diffusione della musica classica fra i giovani, nel quadro di una collaborazione tra la Fondazione Teatro Carlo Felice e l’Ufficio Scolastico Regionale della Liguria avviata con il progetto Studenti all’Opera, che offre a tutti gli studenti genovesi la possibilità di assistere gratuitamente ai concerti e alle opere in cartellone nella stagione gennaio – giugno 2022. La presentazione avverrà in una modalità “peer-to-peer”, in cui gli studenti assumono il ruolo di educatori e docenti nei confronti dei loro coetanei e dei ragazzi più giovani, alfine di favorire il rispetto reciproco e la cooperazione tra studenti, favorendo l’attenzione e l’apprendimento grazie al coinvolgimento interpersonale. 

Racconta la compositrice italiana residente a New York Paola Prestini: «Barcarola è un lavoro per orchestra che ho scritto da studente, alla Juilliard School. Non è mai stato presentato ufficialmente, ma è stato eseguito alla Alice Tully Hall dalla Juilliard Orchestra. Il lavoro è stato rivisto in modo sostanziale per questa prima, ed è dedicato a Speranza Scappucci, amica di sempre e compagna di studi alla Juilliard. L'opera, in un movimento unico della durata di 15 minuti, ha la forma di un'onda, trae infatti ispirazione dalla poesia La barcarola di Pablo Neruda, in cui il desiderio è associato all’oceano e alle sue tempeste. La poesia evoca, in un insieme spettrale e sensuale, diversi suoni: il suono del vento, la sirena da nebbia, il battito del cuore.  Le diverse sezioni del testo determinano cambiamenti strutturali, al picco più alto del desiderio segue un battito cardiaco costante. Sono entusiasta di presentare Barcarola a Genova, e farlo con la mia amica di sempre Speranza Scappucci, la cui forte passionalità si sposa perfettamente con quest'opera, è la realizzazione di un sogno, che evoca un bellissimo ricordo degli anni in cui abbiamo vissuto insieme la Juilliard e New York».

Hector Berlioz (Côte-St.-André 1803 - Parigi 1869) compone La mort d’Ophélie nel 1842, su testo di Gabriel Legouvé da Shakespeare, memore della doppia fascinazione subita, da parte del drammaturgo inglese e della prima interprete di Ofelia in Amleto, nella Francia degli anni ‘20 dell’Ottocento: Harriet Smithson, destinata a diventare pochi anni dopo moglie di Berlioz. La prima versione della ballata, per voce e pianoforte, inizia con il pianoforte che evoca lo scorrere delle acque in cui la fanciulla finirà per annegare. Il piano gioca un ruolo prominente lungo l’intera composizione, e la virtuosistica parte vocale di Ofelia è tra le più particolareggiate e memorabili di Berlioz. Il lavoro è stato successivamente rivisitato per coro femminile (soprano and contralti) e orchestra o pianoforte, e incluso nella raccolta op.18 Tristia (Cose tristi, di ovidiana memoria) pubblicata nel 1848. 

Dopo la morte del padre, nel 1917, Francis Poulenc (Parigi 1899 – Parigi 1963) si disinteressò alla religione; fu la morte di uno dei suoi amici a riportarlo alla fede, e a innescare una nuova fase creativa, di cui le Litanies à la Vierge Noire dal 1936 rappresentano un passaggio importante, come racconta lo stesso compositore: «Sono religioso, per istinto profondo e per atavismo. Tanto quanto mi è impossibile esprimere un’ardente convinzione politica, quanto mi sembra del tutto naturale credere e praticare la fede. Sono cattolico. È la mia più grande libertà. La dolce indifferenza della mia famiglia materna, tuttavia, mi ha del tutto naturalmente portato a una lunga crisi di fede. Dal 1920 al 1935, confesso di essermene poco occupato. Nel 1936, una data capitale della mia vita e della mia carriera, approfittando della mia collaborazione con Yvonne Gouverné e Bernac a Uzerche, chiesi a quest’ultimo di portarmi a fare un giro in macchina a Rocamadour, di cui tanto avevo sentito mio padre parlare. Ero appena venuto a conoscenza, pochi giorni prima, della morte del mio collega Pierre-Octave Ferroud. La sua atroce fine mi colpì con forza. Pensando così alla leggerezza del nostro rivestimento umano, la vita spirituale riprese ad attrarmi. Rocamadour finì con il riportarmi alla fede della mia infanzia. Questo santuario, uno dei più antichi in Francia, presenta ogni aspetto di attrattiva. Abbarbicato in pieno sole su di un vertiginoso pendio roccioso, Rocamadour è un luogo di pace straordinario, che il numero assai limitato di turisti accentua. Preceduta di una corte, piena di allori e rose, una modesta cappella, costruita per metà nella roccia, ospita una statua miracolosa della Vergine, scolpita secondo la tradizione, dentro il legno nero da Sant’Amadoro, il piccolo Zaccheo del Vangelo, che dovette arrampicarsi su di un albero per vedere il Cristo. La sera stessa di questa visita a Rocamadour iniziai a scrivere le Litanies à la Vierge Noire per coro femminile e organo. In quest’opera, ho cercato di rendere il senso di “devozione paesana” che tanto mi aveva colpito in quel luogo sacro».

La settima Sinfonia di Ludwig van Beethoven (Bonn 1770 – Vienna 1827), definita da Wagner “l’apoteosi della danza”, per il ritmo e l’impulso cinetico che pervade la sua musica, è stata composta da Beethoven tra il 1811 e il 1812, durante il suo soggiorno a Telpliz in cerca di una cura contro gli effetti dell’ipoacusia che si era ormai manifestata con chiarezza. I suoi quattro movimenti - Poco sostenuto. Vivace, Allegretto, Presto, Allegro con brio - sono concatenati dal "tactus" che percorre in profondità tutta l'opera in un graduale e costante crescendo d'intensità metrica, tenendo tale "danza delle sfere a misura d'uomo" (R. Wagner) tutt’assieme unita, e caratterizzata da un irresistibile senso di ineluttabilità. 

PROGRAMMA

Teatro Carlo Felice, Genova

Giovedì 19 maggio 2022, ore 20.00

CICLO BEETHOVEN – III

 

PAOLA PRESTINI

Barcarola (prima italiana) 

FRANCIS POULENC

Litanies à la Vierge Noire

HECTOR BERLIOZ

La Mort d’Ophélie op.18 n.2

LUDWIG VAN BEETHOVEN

Sinfonia n.7 in la maggiore op. 92

 

Speranza Scappucci
Direttore

 

Orchestra e Coro del Teatro Carlo Felice

Maestro del Coro Francesco Aliberti

 

BIOGRAFIE 

Speranza Scappucci
Riconosciuta dalla stampa italiana e internazionale come uno dei direttori più interessanti della sua generazione, Speranza Scappucci, romana e diplomata alla Julliard School di New York e al Conservatorio di Musica Santa Cecilia di Roma è regolarmente ospite all’Opera di Vienna, Zurigo, Parigi, Barcellona e Washington. Dal 2017 è direttore musicale all’Opera Royale di Wallonie a Liegi. Nella stagione 2021/22 dirigerà Eugen Onegin e Simon Boccanegra all’Opéra Royale de Wallonie Liège, seguiranno gli attesi debutti al Teatro alla Scala di Milano in una nuova produzione de I Capuleti e Montecchi, alla Staatsoper unter den Linden di Berlino con L’elisir d’amore e alla Royal Opera House di Londra con Attila. Con l´Orchestre National du Capitole di Toulouse eseguirà inoltre Le Villi di Puccini in forma di concerto. Intensa anche la sua attività sinfonica: prossimamente dirigerà concerti sinfonici con l’Orchestra della Tonhalle di Zurigo, la Vancouver Symphony Orchestra, la Orchestre Metropolitain di Montrial e debutterà con la Filarmonica della Scala a Milano. Nelle passate stagioni, ha diretto l’Orchestra Filarmonica della radio olandese al Concertgebouw di Amsterdam, la Royal Liverpool Philharmonic, l’Orchestra Filarmonica di Danimarca, la Prag Philharmonia, l’Orchestra Regionale della Toscana, l’Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari, l’Orchestra Filarmonica Arturo Toscanini di Parma, l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, l’Orchestra Sinfonica di Nancy, Detroit Symphony Orchestra, The St. Luke Orchestra, The Julliard Orchestra a New York e la Los Angeles Philharmonic Orchestra. Recentemente ha diretto Lucia di Lammermoor al New National Theater di Tokio, Così fan tutte al Teatro Capitole di Toulouse, Il barbiere di Siviglia alla Canadian Opera Company di Toronto, La bohème all’Opernhaus di Zurigo e alla Semperoper di Dresda, Maria Stuarda al TCE di Parigi, Tosca alla Washington National Opera. Alla Wiener Staatsoper ha diretto L’elisir d’amore, La bohème e La Cenerentola, e all’Opera Royale di Wallonie Madama Butterfly, la Messa da Requiem di Verdi, Aida, La Cenerentola e I puritani. Nelle passate stagioni ha diretto La sonnambula a Roma, Le nozze di figaro al Teatro Regio di Torino, Attila al Liceu di Barcellona. Jerusalem, Manon Lescaut e Carmen all’Opera Royale di Wallonie e La Fille du régiment a Zurigo. Inoltre, ha debuttato con Il turco in Italia al Rossini Opera Festival di Pesaro, La bohème alla Los Angeles Opera, La Cenerentola alla Washington Opera ed al Teatro Regio di Torino, Attila al Teatro Mariinsky di S. Pietroburgo, nonché una nuova produzione di La Fille du régiment alla Santa Fe Opera. La sua discografia include l’album Mozart Arias con il soprano Marina Rebeka e la Royal Liverpool Philharmonic Orchestra, per Warner Classic, e Il mio canto con il tenore Saimir Pirgu e l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, per Opus Arte. Nel 2019 è uscito il suo ultimo album per Deutsche Grammophon con il contrabbassista ungherese Ödön Rácz e la Franz Liszt Chamber Orchestra.

 

L’Orchestra del Teatro Carlo Felice ha una storia che inizia nei primi anni del ‘900. La sua attività sinfonica e operistica, che neppure i bombardamenti del ’43, con la distruzione dell’antico Teatro Carlo Felice, sono riusciti a interrompere, è da allora continuativa.

Nel 1965 l’Orchestra si struttura in maniera organica, inizia ad evolversi sviluppando un repertorio che spazia oggi dal Seicento alla musica contemporanea, e si afferma fra le realtà prominenti del panorama nazionale, distinguendosi per produttività e versatilità.

Sin dagli anni ’50, sul podio si avvicendano direttori di rilevanza internazionale tra cui Victor De Sabata, Tullio Serafin, Igor Stravinsky, Franco Capuana, Vittorio Gui, Sergiu Celibidache, Hermann Scherchen, Sir John Barbirolli, Claudio Abbado, Francesco Molinari-Pradelli, Carlo Maria Giulini, Riccardo Muti, Georges Prêtre, Mstislav Rostropovič, Giuseppe Patanè, Vladimir Delman, Gianandrea Gavazzeni, Spiros Argiris, Peter Maag, Rafael Frühbeck de Burgos, Myung-Whun Chung, Yury Aronovič. In tempi più recenti, Daniel Oren (Direttore Principale dell’Orchestra nella seconda metà degli anni ’80 e dal 2007 al 2010), Antonio Pappano, Christian Thielemann, Daniele Gatti, Gary Bertini, Gennadij Roždestvenskij, Gianluigi Gelmetti, Rudolf Baršaj, Bruno Campanella, Lorin Maazel, Zubin Mehta, Nello Santi, Michel Plasson (Direttore Principale Ospite dell’Orchestra nei primi anni 2000), Bruno Bartoletti, Sir Neville Marriner, Lu Jia, Juanjo Mena (Direttore Principale Ospite dell’Orchestra dal 2007 al 2010), Dmitrij Kitajenko, Manfred Honeck, Juraj Valčuha, Kyrill Petrenko, Hartmut Haenchen, Vladimir Fedoseev, Andrea Battistoni (Direttore Principale Ospite dal 2013 al 2016), Daniel Smith (Direttore Principale Ospite dal 2017 al 2019).

Fabio Luisi (dal 2012, Direttore Onorario), a partire dalla stagione 2020-2021, è protagonista di numerosi concerti dedicati al grande repertorio sinfonico romantico europeo – con una particolare attenzione all’opera di Anton Bruckner – che, dal 2022, intreccia con un percorso esplorativo dell’opera sinfonica di Luciano Berio (in vista dell’anniversario del centenario dalla nascita del compositore originario di Oneglia, nel 2025).  Donato Renzetti (dal 2022, Direttore Emerito), nel 2021 dirige la prima esecuzione moderna di Bianca e Fernando di Vincenzo Bellini nella versione di “Genova, 1828”, nell’ambito di un più vasto progetto di riscoperta della Civiltà musicale genovese promosso dal Teatro. Dalla stagione 2020-2021, ospite regolare del Teatro, dirige numerosi concerti dedicati alla scoperta dei “Novecenti” musicali europei.

Nel 2022, Riccardo Minasi è nominato Direttore musicale.

Numerose sono le incisioni registrate al Teatro Carlo Felice, in particolare di produzioni liriche, per etichette quali Deutsche Grammophon, Decca, Sony, TDK, Rai-Trade, Nuova Era Records, Arthaus Musik, Dynamic, Bongiovanni, Denon/Nippon Columbia e BMG-Ricordi.

L’alto livello artistico consolidato negli anni consente alla compagine di prendere parte a manifestazioni di grande prestigio quali il Festival dei Due Mondi di Spoleto (2013, 2020), il Ravello Festival (2014, 2019), il Festival di musica sacra Anima Mundi di Pisa (2015), e d’esibirsi in importanti sedi nazionali e internazionali quali il Parco della Musica di Roma (2015), il Teatro degli Arcimboldi di Milano (2012), l’Auditorium della Conciliazione di Roma (2012), il Teatro dal Verme di Milano (2014, 2019, 2021) la Royal Opera House di Muscat (2015, 2017, 2019) la Astana Opera (2017), il Marinsky Concert Hall (2019), la Basilica di S. Francesco ad Assisi, per il Concerto di Natale 2020, trasmesso in Eurovisione dalla RAI.

 

Il Coro del Teatro Carlo Felice nell’anno dell’inaugurazione del Teatro, nel 1828; nell’arco di 170 anni, la formazione ha acquisito un rilievo notevole nel panorama nazionale. Oltre all’interpretazione del repertorio lirico, dal Barocco ai giorni nostri, connaturata all’attività operistica del Teatro, il Coro del Teatro Carlo Felice si è dedicato all’esplorazione e all’esecuzione delle forme polifoniche medievali e rinascimentali, del repertorio corale barocco e classico, delle grandi composizioni sinfonico-corali classiche, romantiche e tardo romantiche per arrivare alle multiformi espressioni musicali novecentesche. L’esperienza artistica del complesso si è sviluppata con l’indispensabile apporto di prestigiosi maestri che, sin dalla sua costituzione, hanno operato all’insegna di un graduale quanto costante processo di affinamento qualitativo. Si ricordano in particolare Lido Nistri, Leone Magiera, Bruno Pizzi, Tullio Boni, Adolfo Fanfani, Ferruccio Lozer, Dante Ghersi, Marco Faelli, Gianfranco Cosmi, Fulvio Angius, Fulvio Fogliazza, e in tempi più recenti, Ciro Visco, Giovanni Andreoli, Lorenzo Fratini, Marco Balderi, Pablo Assante e Franco Sebastiani.  Particolarmente significativa la collaborazione con grandi direttori d’orchestra quali Mstislav Rostropovič, Giannandrea Gavazzeni, Spiros Argiris, Peter Maag, Gary Bertini, Antonio Pappano, Yuri Ahronovitch, Christian Thielemann, Daniel Oren, Bruno Bartoletti, Rafael Frühbeck de Burgos, Nello Santi, Lorin Maazel, Bruno Campanella, Nicola Luisotti, Donato Renzetti, Gianluigi Gelmetti, Michel Plasson e Fabio Luisi.

Francesco Aliberti si è diplomato in didattica della musica, musica da camera, musica vocale da camera, direzione di coro, clavicembalo, canto e composizione, e ha conseguito il diploma di secondo livello in pianoforte col massimo dei voti, lode e menzione al Conservatorio S. Pietro a Majella di Napoli. All’Università degli Studi di Salerno ha conseguito la laurea specialistica in Filosofia col massimo dei voti, lode e menzione. Collabora con Anna Ca relli e la Casa Editrice Ripostes di Salerno. È insignito del Premio Anassilaos Giovani 2008 patrocinato dal Consiglio dei Ministri. Ha lavorato come pianista accompagnato re, tenuto corsi di formazione, svolto l’attività di docente nei conservatori di Salerno, di Vibo Valentia, di Monopoli e Reggio Calabria. Ha collaborato con il Teatro Giuseppe Verdi di Salerno, il Politeama di Catanzaro, e il Teatro San Carlo di Napoli, ove ha lavorato con direttori d’orchestra di calibro internazionale (Muti, Metha, Tate, Marshall, Renzetti). Dal 2010 si dedica, sotto la guida di Antonio Florio, all’approfondimento del repertorio napoletano del Sei-Settecento. Ha al suo attivo più di 150 concerti in qualità di pianista accompagnatore, clavicembalista, maestro concertatore e direttore di coro. Ha pubblicato molti saggi musicali e filosofici e numerose composizioni musicali. Nel 2009 ha lavorato come maestro del coro per l’associazione Il miglio d’oro di Ercolano, collaborando agli spettacoli della stagione estiva nelle ville vesuviane (La vedova allegra, La    bohème) e della sedicesima edizione del Concorso Ritorna vincitor (Tosca, La traviata, Il giardino di rose). Ha inoltre svolto attività di maestro di sala e assistente alla direzione d’orchestra in Francia, in occasione dell’allestimento di Flauto magico e Il barbiere di Siviglia presso la Maison Verte di Roujan. Collabora al progetto B Side Music, con sede a Montecorvino Pugliano, finalizzato all’organizzazione di eventi culturali e alla promozione didattica sul territorio salernitano. Nel 2015 ottiene la Direzione Artistica del Festival Cimarosa di Aversa e collabora all’organizzazione di prestigiose attività musicali a Salerno, tra cui una masterclass in canto lirico con il soprano Alida Berti e la prima edizione del Concorso Internazionale La Musica nel Mondo. Ha pubblicato tra le altre, le seguenti composizioni musicali: Concerto in do maggiore per violino, archi e basso con tinuo, Setticlavio, Salerno (2004); Concerto in si minore per flauto, archi e basso continuo, Setticlavio, Salerno (2006); Composizioni per giovani pianisti, per pianoforte, Setticlavio, Salerno (2009); Tre vocalizzi nello stile moderno, per baritono e pianoforte, Setticlavio, Salerno 2009; Tre bagatelle per violino e pianoforte; Tre bagatelle per viola e pianoforte, Artemide, Scafati (SA); Sei Suites per clavicembalo, op. 1, Ar temide, Scafati (SA); Sei Sonate da chiesa per violino e basso continuo, op. 2, Artemide, Scafati (SA); Sei Sonate da camera per violino e basso continuo, op. 3, Artemide, Scafati (SA). Dal 2018 è il maestro del Coro del Teatro Carlo Felice di Genova.

L’Orchestra da camera di Kharkiv in concerto al Teatro Carlo Felice

Super User 07 Maggio 2022 1003 Visite

Il Teatro come luogo di celebrazione della bellezza, dove le più alte manifestazioni artistiche e culturali dell’umanità, di ogni provenienza, possano trovare giusto riconoscimento e legittimazione; dove il rito della rappresentazione possa continuare svolgersi, “fuori dal tempo”, e tuttavia mai indifferente a quanto in esso accada. Domenica 8 maggio 2022 alle ore 18.00, nel primo Foyer, il Teatro Carlo Felice accoglie l’Orchestra da camera di Kharkiv, solisti i professori dell’Orchestra del Teatro Dario Sartori e Guido Ghetti, oboi, l’ensemble formato dalle musiciste ucraine precipitosamente fuggite dal paese a seguito dell’esplosione del conflitto, in una delle prime tappe del viaggio che le porterà ad esibirsi lungo l’intero Stivale nel corso della primavera. Nel giorno della ricorrenza della “Festa della mamma”, il concerto rende un simbolico omaggio alle madri che, in tutto il mondo, sono unite in quest’ora buia da un comune sentimento di lutto per i figli sottratti alla vita dalle guerre, e rivolge loro un messaggio di speranza. 

Il programma consente di scoprire il lavoro di compositori ucraini poco eseguiti in Italia, come il leopolese Myrolav Skoryk, di cui si esegue il brano Melody, assieme a composizioni di Tommaso Albinoni, con il Concerto per oboe in re minore op. 9 n. 2, Antonio Vivaldi, con il Concerto per oboe in la minore KV 461 e il Concerto per due oboi in re minore RV 535, Edward Elgar, con la Serenata in mi minore op. 2 e Wolfgang Amadeus Mozart, con il Divertimento n. 1 in re maggiore K 136. 

L’Orchestra da camera di Kharkhiv è un ensemble originario dell’omonima città dell’Ucraina nord-orientale la cui mission principale è la divulgazione della musica di compositori ucraini attraverso la rappresentazione del loro lavoro all'estero. L’ensemble nasce nel 2001 grazie all’iniziativa di Yuriy Yanko, detentore del titolo di "Honoured Worker of the Arts of Ukraine", e vincitore del Concorso Internazionale di Direzione di Vakhtang Jordania, nominato nello stesso anno direttore musicale e direttore principale della Kharkiv Symphony Orchestra. Negli anni della sua esistenza, ha eseguito un gran numero di prime assolute di opere di compositori ucraini contemporanei e viventi quali Myroslav Skoryk, Valentyn Syl'vestrov, tra i compositori più rilevanti del Novecento, spesso accostato all’estone Arvo Pärt e al russo Alfred Schnittke, e inoltre Volodymyr Zubyc'kyj, Ivan Karabyc', Jevhen Stankovyč, Myroslav Skoryk, O. Kiva, Jurij Iščenko, Igor Ščerbakov, Hanna Gavrylec', Karmella Cepkolenko, I. Kyrylina, O. Levkovyč, V. Hubarenko, V. Zagorcev, Ja. Vereščagin, Zoltan Almaši, Oleksandr Šimko. L'Orchestra collabora anche con i solisti Nina Matvijenko, Oleksandr Vasylenko, Ljudmyla Vojnarovs'ka e partecipa a festival musicali in Ucraina, Germania, Austria, Francia, Stati Uniti, Cina, Polonia, Grecia, Russia, nei Paesi baltici, in Armenia e in Georgia. 

Teatro Carlo Felice – I FOYER

Domenica 8 maggio 2022, ore 18.00 

PROGRAMMA 

MYROSLAV SKORYK (Leopoli 1938 – Kiev 2020)

Melody

TOMASO ALBINONI (Venezia 1671 – Venezia 1751)

Concerto per oboe in re minore op. 9 n. 2

Oboe, Dario Sartori

 

EDWARD ELGAR (Broadheat 1857 – Worcester 1934)

Serenata in mi minore op. 20

ANTONIO VIVALDI (Venezia 1678 – Vienna 1741)

Concerto per oboe in la minore RV 461

Oboe, Guido Ghetti

WOLFGANG AMADEUS MOZART (Salisburgo 1756 – Vienna 1791)

Divertimento n. 1 in re maggiore K 136

ANTONIO VIVALDI

Concerto per due oboi in re minore RV 535

Oboi, Dario Sartori e Guido Ghetti

Solisti Dario Sartori e Guido Ghetti

Orchestra da camera di Kharkiv

 

BIGLIETTERIA

I biglietti possono essere acquistati alla biglietteria del Teatro Carlo Felice e nel circuito on e offline di Vivaticket.

La Biglietteria del Teatro Carlo Felice è aperta nei seguenti orari:

da lunedì a venerdì dalle 10.00 alle 18.00

il sabato dalle 10.00 alle 16.00

Indirizzo: Galleria Cardinal Siri 6. a Genova.

Info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Tel. + 39 010 5381 433 – 334 

Per gli spettacoli serali l’apertura è prevista un’ora prima dell’inizio con chiusura 15 minuti dopo l’inizio.

Per gli spettacoli pomeridiani della domenica l’apertura è prevista due ore prima dell’inizio con chiusura15 minuti dopo l’inizio. 

Condizioni di vendita online su Vivaticket

La provvigione sull’acquisto online su Vivaticket di biglietti per gli spettacoli prodotti dalla Fondazione Teatro Carlo Felice è di 2 euro fissi per ogni biglietto di ogni ordine e tipo. 

Vendita telefonica con carta di credito

Call Center Vivaticket  892.234

Per chi chiama dall’estero: +39.041.2719035

Il servizio è attivo dal lunedì al venerdì 8.30/19.00 – sabato 8.00/14.00

L’operatore invierà all’utente un link ai fini dell’inserimento del numero della carta di credito e CVV, e al termine del processo il suo biglietto elettronico.

 

Si informa il gentile pubblico che il Center Vivaticket è abilitato alla vendita di tutti gli spettacoli in cartellone del TCF.

Le abilitazioni riguardano la possibilità di vendere oltre ai biglietti interi, i biglietti ridotti over 60 under 30 e under 18 e le promozioni in corso.

I biglietti acquistati su Vivaticket (print@home) non hanno necessità di conversione presso la biglietteria.

Voucher

I voucher emessi dalla Fondazione Teatro Carlo Felice possono essere utilizzati per acquistare i biglietti degli spettacoli organizzati dalla Fondazione in programma.

Concerto 25 aprile, Toti: “Grazie al coro ucraino che tiene viva l’identità di un popolo che oggi lotta per la libertà”

Super User 25 Aprile 2022 843 Visite

“Il concerto del 25 aprile del Teatro Carlo Felice è un evento simbolico e significativo di questa giornata. Non si può festeggiare la liberazione d’Italia, che vuol dire la pace conquistata da tanti nostri eroi che si sono sacrificati per ridare libertà, autonomia, regole e leggi senza sottolineare che l’Ucraina oggi sta lottando per conquistare tutti questi valori. E avere qua questa sera il coro nazionale ucraino vuol dire non solo dare uno spazio alla musica e alla cultura che tengono sempre vive l’identità di un paese ma anche un gesto concreto di vicinanza e solidarietà. Aver dato una casa a un coro che in questo momento una casa non ce l’ha credo sia bello e importante per tutti noi”. Così il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti durante il concerto del 25 aprile in programma questa sera al Carlo Felice.

"Quella di stasera per il coro popolare accademico nazionale ucraino è un'anticipazione del concerto benefico che si terrà il 27 aprile sempre qui al Carlo Felice alle 19:45 con ingresso a offerta libera - ha dichiarato l'assessore alla cultura Ilaria Cavo - Sentire cantare uno degli storici canti popolari della resistenza ucraina e l'inno nazionale ucraino prima dell'inno d'Italia al concerto della Liberazione è stata una grande emozione e il pubblico del Carlo Felice ha risposto con un lungo applauso. Si è sentito grande calore lo stesso che mi auguro ci possa essere nella serata di beneficenza il cui incasso sarà devoluto per la popolazione ucraina".

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