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Le difficolta' del sindaco-manager

Marco Bucci

Amministrare un comune non è come gestire un’azienda. Guidare una macchina comunale

è infatti cosa ben più difficile: bisogna creare la giusta coesione tra assessori, consiglieri, dirigenti, dipendenti, sindacati e, soprattutto, risolvere i tanti problemi posti dalla burocrazia.
La differenza deve averla capita anche il tanto osannato (nelle aziende) sindaco-manager Marco Bucci, visto che a distanza di un anno dal suo insediamento a palazzo Tursi vede crescere il malumore tra assessori, consiglieri e dirigenti.
Le strigliate bucciane, riportate da diversi giornali e rivolte indistintamente a tutti, non hanno prodotto però il risultato sperato, tanto che si parla di rimpasto, di sostituzioni, che potrebbero anche essere viste come una liberazione da chi le riceve.  
Bisogna considerare che assessori e consiglieri sono sottoposti a carichi di lavoro importanti e, soprattutto, sono chiamati a assumersi grandi responsabilità, sulle quali il neo segretario generale Antonio Minicuci ha chiesto, dopo aver visto alcuni provvedimenti, maggiori attenzioni. Lavoro e responsabilità non ricompensati secondo alcuni abbastanza, sicuramente ben lontani dagli emolumenti della vicina Regione, dove i comunali sperano di approdare un domani.
Nessuno ovviamente è obbligato a fare l’assessore o il consigliere, può sempre dare le dimissioni, come ha fatto recentemente l’assessora Elisa Serafini. Chi decide di andare avanti deve però mantenere il passo. Anche se l’andamento imposto dal sindaco, ora in ferie, è stressante.

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