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Un ponte per il Consiglio regionale

La tragedia del crollo del ponte Morandi, che ha provocato morti e danni ad oggi

incalcolabili per la città, ha costretto i nostri amministratori a un lavoro forzato senza precedenti. Dal governatore (e commissario per l’emergenza) Toti al sindaco Bucci, dagli assessori ai consiglieri, di Comune e Municipi, tutti si sono messi a disposizione per permettere a Genova di risollevarsi.
Delle eroiche gesta dei nostri politici conosciamo tutto, grazie ai loro post che puntualmente, giorno per giorno, momento per momento, pubblicano sui social, direttamente o attraverso i loro solerti portavoce. Un impegno mediatico intenso, ma utile perché informa i genovesi, anche se può risultare incensante al fine di portare consensi agli autori. Del resto il loro non è un atto di beneficenza da tenere nascosto, ma un lavoro pagato con i soldi dei cittadini. 
Fra due anni ci saranno le elezioni per il rinnovo del Consiglio e della Giunta regionali. Un traguardo ambizioso per molti, anche per chi c’è già e vuole restarci. In questa ottica un buon lavoro sul territorio può essere premiante, perché il nuovo ponte potrebbe portare al n. 15 di via Fieschi, dove la vita è assai migliore rispetto ai gironi danteschi di Comune e, soprattutto, Municipi.
Apprezziamo molto i lavoro dei nostri amministratori, siamo con loro, ma basta con i post autoincensanti sul Morandi. Il crollo del ponte non può diventare una opportunità per chi è a caccia di voti.

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