Istat, Salis: “Abitare a Genova è diventato difficile. Serve riaprire gli alloggi pubblici inutilizzati”

Silvia Salis
“Abitare a Genova oggi è diventato difficile. Lo sento ogni volta che parlo con giovani che non riescono ad andare a vivere da soli, con famiglie che si arrangiano in case troppo piccole, con anziani che temono ogni rinnovo del contratto”. Così scrive su Facebook Silvia Salis, candidata sindaca di Genova per il centrosinistra.
“Lo dicono anche i dati: secondo l’ISTAT, il 39% dello stipendio a Genova finisce in affitto, e per comprare casa servono 92 mensilità intere di lavoro, mentre si stima che in città restino vuoti 2.000 alloggi popolari e almeno 20.000 appartamenti privati - prosegue la candidata -. Solo 1 persona su 10 che fa richiesta per una casa popolare riesce davvero ad averla. È un paradosso che racconta bene come il mercato e le politiche pubbliche non stiano funzionando per chi ha più bisogno”.
“Credo - aggiunge Salis - che il compito di chi amministra sia partire da qui: dal diritto di abitare Genova. Che si tratti di chi ci è nato, di chi ci torna o di chi la sceglie. Serve riaprire gli alloggi pubblici inutilizzati, creare un’Agenzia per l’Abitare che aiuti le persone a trovare soluzioni sostenibili, rafforzare l’affitto agevolato e il sostegno a chi rischia di perdere casa. Senza dimenticare chi affitta con serietà e responsabilità: anche i piccoli proprietari devono poter contare su strumenti chiari, tutele e incentivi per affitti regolari e accessibili, garanzie concrete di pagamento per chi spesso si affida a questa entrata per la propria sostenibilità economica”.
“Ogni casa vuota è un’occasione persa. Rimettere al centro il diritto alla casa significa ricostruire legami, possibilità, futuro”, conclude la candidata sindaca del centrosinistra.