Posti per le dialisi temporanee, Nicolò: “Regione Liguria ha avviato una serie di progetti innovativi”

Massimo Nicolò, assessore regionale alla Sanità
"Negli ultimi mesi, Regione Liguria ha avviato una serie di progetti innovativi e strutturali dedicati ai pazienti nefropatici, mai realizzati in Liguria fino ad oggi. Parliamo di interventi concreti, già attivi o in corso di attuazione, nati per garantire il diritto alla salute anche ai pazienti in dialisi che soggiornano temporaneamente in Liguria. Questo impegno è la dimostrazione di una volontà politica precisa: non solo rispondere alle esigenze esistenti, ma programmare un dialogo costante con le strutture sanitarie e gli operatori". Così l’assessore regionale alla Sanità, Massimo Nicolò, risponde all’Associazione Nazionale Emodializzati Dialisi e Trapianto (Aned) sulla mancanza di posti per le dialisi temporanee.
“Tra le principali iniziative già avviate - spiega ancora l’assessore - ricordo il primo centro dialisi accreditato per turisti nella città di Genova nel quartiere di Sturla, pensato per assicurare continuità terapeutica a chi soggiorna temporaneamente in Liguria. Si tratta di un progetto pilota che affianca i centri già attivi nelle riviere di Ponente e Levante, con l’obiettivo di coniugare mobilità e diritto alle cure. Senza dimenticare l’attivazione, ancorché parziale, del nuovo reparto dialisi presso l’Ospedale Maragliano (Policlinico San Martino di Genova), una struttura moderna e funzionale, con tecnologie di ultima generazione”.
Il programmato potenziamento della dialisi peritoneale domiciliare con l’attivazione della Dialisi Peritoneale Domiciliare Assistita permetterà a un numero crescente di pazienti fragili di ricevere la terapia salvavita senza affrontare spostamenti disagevoli, migliorando così la qualità della vita e liberando postazioni di Emodialisi che aumenteranno l’offerta anche ai turisti o lavoratori in trasferta in Liguria. Da aprile inoltre è stata attivata in Asl3 (già presente in Asl5) l’emodialisi domiciliare con moderne apparecchiature trasportabili che possono seguire il paziente dializzato nei suoi spostamenti fuori regione. A tutto questo si aggiunge l’integrazione della presa in carico nefrologica negli Ospedali di Comunità, come previsto dalla nuova organizzazione territoriale del PNRR, per un modello di sanità più vicino ai cittadini e capace di rispondere meglio anche ai picchi di domanda stagionali.
“Questi dati – conclude Nicolò - dimostrano che stiamo lavorando con serietà, metodo e risorse pur rimanendo a disposizione per un dialogo costruttivo. Molti progetti sono in itinere e saranno portati avanti attraverso gare pubbliche e investimenti mirati per rafforzare i servizi. Le critiche mosse da ANED, oltre a non tener conto di quanto già avviato, rischiano di generare confusione e sfiducia tra i pazienti proprio nel momento in cui la Liguria sta mostrando un’attenzione senza precedenti su questo tema”.