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Romeo e Giulietta

Oggi e domani al Teatro della Tosse di Genova va in scena "Romeo e Giulietta". Regia di Valerio Binasco.

Con Antonio Zavatteri, Filippo Dini, Fabrizio Contri, Andrea Di Casa, Simone Luglio, Gianmaria Martini, Fulvio Pepe, Giampiero Rappa, Nicoletta Robello, Marcela Serli, Roberto Turchetta e Milvia Marigliano, Roberto Turchetta.

Lo spettacolo è valso a Valerio Binasco il premio Ubu 2011 miglior regia. Per la sua interpretazione Filippo Dini ha vinto il Premio Le Maschere del Teatro 2011 - Migliore attore non protagonista.

Così si riavvicina al Bardo (suo autore ‘assoluto’), Valerio Binasco, uno dei più apprezzati registi della nuova generazione, che di recente si è soprattutto confrontato con la drammaturgia contemporanea (N. Ginzburg, J. Fosse, F. Paravidino). Nel suo stile considerato “naturalistico”, c’è sempre l’irruzione dell’inatteso, del ludico, e del sorprendente. Tutto dentro una forma di poesia e di profondità che negli anni hanno creato attesa per sue le direzioni e, spesso, anche per le sue interpretazioni. In questo caso però Binasco sarà solo alla regia del testo d’amore e morte più classico della drammaturgia mondiale

Note di regia
È quasi tutto troppo con Shakespeare. E Romeo e Giulietta ha persino un troppo in più. È un’opera così famosa che è impossibile sfuggire al già visto. In più mi accorgo che del testo mi piacciono soprattutto cose marginali: i personaggi secondari, il tono da commedia, il provincialismo italiano (di cui Shakespeare non sapeva nulla, certo, ma come non pensarci quando vedo quei poveri giovinastri Capuleti e Montecchi che si aggirano per Verona, nella nebbia, nel ‘niente da fare’ delle province del nord, determinati in modo quasi scientifico a diventare gretti e imbecilli come i loro genitori, antesignani illustri dei poveri baldi padani odierni … ?). Insomma la cosa che più mi attira in Romeo e Giulietta è la crudeltà, spesso involontaria ma ancor più spesso consapevole, che nasce dall’imbecillità umana. A parte i due protagonisti, in qualche modo ‘salvati’ dall’innamoramento, e dall’innamoramento convertiti al pacifismo, tutti gli altri si muovono minacciosi e vittoriosi verso il domani dell’umanità. Che è il nostro oggi, ahimè. Abbiamo visto tutti che bella carriera hanno fatto e stanno facendo nella Storia gli imbecilli violenti, e quale pessima gli innamorati pacifisti. Se la morte dei due innamorati doveva servire a placare gli animi, secondo le teorie di René Girard, allora ci troviamo dinnanzi a due capri espiatori. All’epoca di Shakespeare è probabile che lo shock morale della morte di due innocenti fosse sufficiente a fermare un’escalation di stragi. Oggi non funziona più. I capri ammazzati son capri morti e basta, di espiatorio non si vede nulla. Ma forse anche le famiglie di Romeo e Giulietta si salvano dalla strage reciproca ma non dall’accidia che fa fermentare il nulla e il vuoto della provincia (le statue d’oro dei figli al termine della tragedia cosa risolvono?). E di questi climi di provincia ho un’esperienza personale, che porterò. Anzi, qualcuno che vuol bene al mio lavoro, mi ha detto che in qualche modo io continuo a provare a fare Checov, magari anche Maupassant, nei miei spettacoli. Sono d’accordo con lui. A onor del vero qualcosa di simile me l’ha detta anche qualcuno che non vuole bene al mio lavoro. Sono d’accordo anche con lui. Vedremo che succederà. Con Shakespeare non si può prevedere nulla. Intanto mi sono procurato degli attori fantastici, e avrò al mio fianco Sandra Cardini, il mio Ariel prezioso che non ha paura dei troppi della vita e dell’arte.

Sabato 20 aprile ore 20.30

Domenica 21 aprile ore 18.30

ROMEO e GIULIETTA
Regia Valerio Binasco
Info: tel. 010 2470793
www.teatrodellatosse.it
Twitter: @teatro_tosse
Biglietto: Intero 20 € - Ridotto 18 €


Paolo Fizzarotti

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