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“La Rapallo dei trattati”, grande partecipazione all’incontro con Paolo Mieli

Il sindaco Carlo Bagnasco tra i giornalisti Roberto Arditti (a sinistra) e Paolo Mieli

Questa mattina, presso l’Hotel Excelsior, una sala gremita di pubblico ha assistito ad una interessante intervista tra il giornalista Roberto Arditti e il celebre storico e saggista Paolo Mieli. Un’ottima occasione per raccontare la storia dei trattati internazionali ospitati dalla Città di Rapallo nel 1920 e 1922, con particolare attenzione al secondo, di cui ricorre il centenario, stipulato tra Germania e Russia sovietica. 

“E’ interessante ripercorrere avvenimenti storici accaduti un secolo fa nella nostra Rapallo per analizzare con maggior senso critico gli scenari internazionali odierni - ha dichiarato il sindaco Carlo Bagnasco - desidero ringraziare Paolo Mieli per aver onorato la nostra Città con la sua prestigiosa presenza e per aver affascinato il numeroso pubblico in un momento culturale di altissimo livello. Rapallo è una Città di Pace, ho il sogno che possa diventare sede anche di un terzo trattato che ponga fine alle attuali ostilità”

“Sono particolarmente contento di trovarmi a Rapallo, la Liguria è una terra che amo e che vorrei diventasse la mia futura casa - ha dichiarato Paolo Mieli nel corso di un punto stampa precedente la conferenza. La storia del secondo trattato di Rapallo è particolarmente interessante perché nasconde un retroscena sconosciuto ai più. Il trattato infatti conteneva una clausola segreta che permetteva alla Germania, nonostante la proibizione ad armarsi, di effettuare esercitazioni belliche in territorio russo.”

L’intervista è stata anche l’occasione per commentare l’ultimo lavoro letterario di Mieli “Il tribunale della storia” di cui si condivide una brevissima sintesi.

Il saggio “Il Tribunale della Storia. Processo alle Falsificazioni” di Paolo Mieli riesamina fatti e personaggi del passato, la cui storia è stata raccontata da un unico punto di vista, o mistificata, e ribalta l’esito di alcuni eventi, emettendo nuove sentenze. Sentenze che, tuttavia, sono provvisorie, proprio perché il passato andrebbe studiato e analizzato sempre in modo dinamico.

La “storia viene scritta dai vincitori”. Indagare la tematica secondo cui senza un approccio critico della storia si rischia di avere una visione limitata degli eventi e, in alcuni casi, una ricerca smaniosa di demonizzare i vinti. Inoltre l'autore ricalca più volte sul fatto che le sentenze storiche siano dinamiche e, come tali, andrebbero analizzate sempre con un più alto grado di dettaglio, mettendo continuamente in discussione.

La scuola dovrebbe fornire gli strumenti per comprendere al meglio la realtà e il contesto socio-culturale in cui viviamo. A tal proposito ampio è il dibattito secondo cui talvolta i docenti preferiscono trasmettere una versione unilaterale di un dato evento storico, rischiando di ottenere l’effetto cosiddetto di cancellazione della storia.

Il saggio fornisce un’immagine della storia che viene analizzata attraverso, e come, un tribunale giudiziario. Dunque appare interessante comprendere il legame tra giustizia e storia così come espresso dall’autore, e in che modo questo legame si presenta, se si presenta, nel mondo d’oggi.

IL VIDEO DELLE INTERVISTE DI VITTORIO SIRIANNI 

L'intervento del sindaco Bagnasco

Il sindaco Carlo Bagnasco e Aldo Werdin, amministratore dell'Hotel Excelsior

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