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Marco Doria non molla l’Autorita’ Portuale

Marco Doria - Marco Bucci

L’ex sindaco di Genova Marco Doria scrive all’attuale primo cittadino, Marco Bucci,

una lettera aperta con la quale spiega perché non si dimette dal Comitato dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale che comprende i porti di Genova e Savona.

Al Sindaco di Genova Dottor Marco Bucci,

con la presente rispondo alle Sue lettere relative al mio ruolo di componente del Comitato dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale. Con la prima, inviatami poco dopo il Suo insediamento, mi invitava a proseguire il lavoro; con la seconda, pervenutami poco prima dell’entrata in vigore del correttivo porti, mi invitava a dimettermi sostenendo, erroneamente, che l’approvazione del decreto avrebbe comportato la mia decadenza dalla funzione; con la terza, pervenutami dopo che ANAC aveva confermato con sua nota la mia piena legittimità a ricoprire il ruolo di componente del Comitato di gestione di AdSP, rinnovava la Sua richiesta di mie dimissioni.
Credo sia necessario richiamare i contenuti e lo spirito del decreto legislativo 4 agosto 2016, numero 169, sulla “disciplina concernente le Autorità portuali”. L’articolo 7 del decreto, convertito in legge dello Stato, definisce l’Autorità portuale “ente pubblico non economico di rilevanza nazionale”, affermandone l’autonomia e ribadendo come essa sia “sottoposta ai poteri di indirizzo e di vigilanza del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti”.
La legge definisce anche con precisione carattere e status degli organi dell’Autorità. All’articolo 10 si afferma che è il presidente, che “resta in carica quattro anni “, che “nomina e presiede il Comitato di gestione”. “I componenti (del comitato di gestione) durano in carica per un quadriennio”, “ferma restando la decadenza degli stessi in caso di nomina di nuovo presidente” (articolo 11 della legge).
La legge sottolinea dunque l’autonomia dell’ente; stabilisce che la nomina dei componenti del comitato di gestione spetta al presidente dell’Autorità, definisce la durata dell’organismo legandolo all’incarico del presidente. Non prevede ovviamente che ci siano ricambi nel comitato motivati da elezioni che possono avvenire in regioni o enti locali la cui attività si pone in relazione con quella dell’Autorità portuale. Questo per rispettarne l’autonomia e per garantire stabilità al Comitato per il periodo definito dalla legge, evitando un turnover non funzionale agli interessi dell’ente e collegabile a fattori esterni ad esso.
La legge è riconducibile in queste sue parti a una impostazione, preziosa e presente in numerosi sistemi democratici, secondo la quale enti e poteri diversi hanno - devono avere - la loro autonomia, il rispetto della quale (anche nella composizione dei loro organi) è un connotato delle nostre democrazie. Nel caso in questione è previsto che il Sindaco metropolitano in carica possa intervenire nel processo di formazione del comitato (la cui nomina è atto di competenza del presidente, come ho ricordato) al momento della decadenza naturale del comitato. Questo vale ovviamente anche per presidenti di regione e sindaci interessati.
L’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) si è pronunciata due volte sulla mia presenza in Comitato portuale. La prima, in data 1 marzo 2017, affermando la conferibilità dell’incarico. In seguito a tale parere il presidente Signorini, con suo atto dell’8 marzo 2018, ha proceduto alla mia nomina. La seconda delibera ANAC è datata 2 ottobre 2018, e risponde a un quesito rivolto ad ANAC da AdSP dopo l’entrata in vigore delle nuove norme: in essa si ribadisce la piena legittimità del mio incarico.
Desidero ricordare che la procedura che ha portato alla mia nomina è stata da me a suo tempo impostata, per quanto di mia competenza, con un confronto aperto con le rappresentanze del mondo dello shipping e del lavoro portuale (sono certo che anche Lei seguirà al rinnovo del Comitato analogo metodo). Sono lieto di ricordare anche che autorevoli e qualificate rappresentanze del mondo imprenditoriale e del lavoro hanno espresso apprezzamento per il percorso seguito e per l’esito raggiunto (la mia nomina da parte del Presidente Signorini), dimostrando fiducia nel lavoro che svolgo e nel modo in cui lo svolgo. Una fiducia che cerco costantemente di meritare impegnandomi al servizio dell’istituzione e nell’interesse esclusivo del porto e della nostra comunità.
Inoltre voglio anche richiamare il fatto – che sono certo che Lei, amministratore pubblico in un territorio dove purtroppo sono riportati dalle cronache episodi di amministratori che abusano del denaro pubblico per fini tutt’altro che istituzionali, apprezzerà – che svolgo l’incarico a titolo assolutamente gratuito avendo dato indicazione all’Autorità di Sistema portuale di devolvere interamente i compensi legati ai gettoni di presenza alle sedute del Comitato a soggetto del terzo settore impegnato nell’aiuto e nella tutela di persone deboli e in condizioni di disagio nella nostra società.
Con questo spirito dunque continuerò a svolgere la mia funzione in seno al Comitato, consapevole altresì dell’importanza del dialogo tra istituzioni al quale sono sempre disponibile e dunque pronto al confronto con Lei su qualsivoglia tematica di rilievo per la portualità del Mar Ligure Occidentale.

Con i miei migliori saluti
Marco Doria
(ex sindaco di Genova e docente universitario)

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