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Il Premio Bancarella sbarca a Portofino

L'intervento dell'assessore regionale Simona Ferro

Portofino e la sua celebre Piazzetta hanno vissuto un pomeriggio di grande fascino: grazie al Panathlon Italia (di cui è presidente il funambolo Giorgio Costa, la sua è stata una vera giornata di gloria) che ha portato alla ribalta del borgo i finalisti del ‘Premio Bancarella Sport’ che si terrà a Pontremoli il 15 luglio prossimo.

Un abbraccio forte fra la Toscana e la Liguria e soprattutto un abbraccio culturale, ma anche legato ai grandi messaggi che lancia il Panathlon circa i valori dell’umanità, dell’amicizia, insomma il fair play dei nostri contatti quotidiani.

Eccoli i sei campioni autori di bellissime narrazioni che hanno affascinato la Piazzetta (mentre Dolce e Gabbana si affacciavano dal loro Fashion Caffè) e che sono state apprezzate dai giornalisti italiani.

Affascinante racconto quello di Marco Franzelli (Rai) che ha narrato con felice linguaggio la vita di Sara Simeoni, alla quale ha dovuto offrire per ben due volte un propiziatorio mazzo di fiori. Romantico Marco!

Mentre il collega Paolo Tommaselli (Corriere della Sera) ha portato alla ribalta la storia di Giuliano Giuliani, portiere purtroppo dimenticato ma personaggio straordinario per umanità e coraggio per aver affrontato una terribile malattia.

Naturalmente sui portieri italiani si è discusso, e il sampdorianissimo Costa voleva farsi suggerire un gran portiere per la sua Sampdoria. Tommaselli ha glissato…

Marco Belinazzo si è esposto, senza rete, al racconto di quello che sarà il calcio del futuro, anche nostro, per l’invadenza infinita dei vari sceicchi che stanno mettendo mani e assegni sul calcio europeo. Belinazzo è firma autorevole del ‘Sole 24 Ore’ e della finanza calcistica sa tutto.

Sembrava, ad un certo punto, che uno sceicco sbarcasse davvero dal panfilo vicino per contestare Marco sul nuovo corso arabo.

E grandi applausi ha avuto anche un altro finalista, giovane e pimpante, Giammarco Menga (firma di Mediaset) amorevolmente seguito dal papà, che mostrava tutte le foto di Giammarco da bimbo (davvero bello) quando in TV era diventato il conduttore del Tg dei bimbi. Già allora un successo.

Menga ha raccontato la vita di Bruno Conti, personaggio avvolto da una romanità che non ha mai tradito.

E non poteva mancare fra i candidati, Domenico Procacci che ha offerto un libro tutto dedicato ai quattro magnifici tennisti dell’epoca d’oro, con quel Panatta e quei suoi tre compagni campioni del mondo e delle notti peccaminose.

Infine, Emiliano Tozzi ha raccontato il favoloso mondo della Formula 1. Grandi protagonisti, grandi brividi.

Insomma, un gran bell’evento. A nobilitare la festa sportiva l’assessore allo Sport ligure Simona Ferro (ha sorriso, da quella bella donna che è, che ormai le sue passioni sentimentali sono finite, restano le passioni sportive…). E ancora il vice sindaco Giorgio D’Alia, in tipica mise portofinese, ha ringraziato tutti, soprattutto Giorgio Costa a cui ha dato appuntamento per la prossima edizione, in una notte di fiaba, sempre nel borgo.

La Piazzetta era piena di bella gente, finti manager in jeans, belle ragazze con cappelloni audaci, tutta l’Italia bene (ed anche meno bene), perché Portofino è Portofino.

Gli amici toscani (dal presidente del club di Lucca, Nobile, al presidente della Fondazione Premio Bancarella, Ignazio Landi) hanno dato appuntamento al 15 luglio a Pontremoli.

Il finale non poteva essere che a tavola (i giornalisti sono sensibili…) al Golf di Rapallo. Trofie al pesto e risotto agli scampi, si spera, saranno ispiratori del prossimo premio Bancarella.

 

Vittorio Sirianni

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