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Borsino delle delusioni

Roberta Oliaro

Secondo i lettori di Genova3000.

 

 

1-VITTORIO MALACALZA
Ha guadagnato tantissimo anche con la Pirelli. In tanti speravano che salvasse il glorioso "Corriere Mercantile". Invece ha investito solo nella Banca Carige. Dimostrando che pensa solo al business. Esagerato.

2-SARA ARMELLA
In tanti avevano gridato al miracolo quando aveva annunciato che lasciava in anticipo la presidenza della Fiera di Genova perché aveva assestato il bilancio, come le era stato chiesto. Poi si è scoperto un deficit pauroso.

3-ANDREA BRUNI
Ovvero il marchio Berti. Sinonimo di buon gusto e di eleganza. Aveva addirittura creato un gruppo con quattro negozi. E si era inventato pure editore. Poi è crollato tutto. Nessuno poteva aspettarsi un fallimento del genere.

4-ENRICO MUSSO
Era stato candidato sindaco contro Marta Vincenzi. Poi Claudio Scajola l'aveva fatto diventare senatore. E Davide Viziano l'aveva fatto sostenere dai nababbi del 100x100. Poi ha cambiato troppi partiti. Ed è crollato anche Oltremare.

5-MARIO GIACOMAZZI
Da un appartamentino si era trasferito nella Torre di via San Vincenzo. Duccio Garrone l'aveva scelto come partner per costruire il nuovo stadio per la Sampdoria. Poi è cominciato il declino. Che nessuno si sarebbe aspettato.

6-MASSIMILIANO MONTI
Dopo aver ereditato Telenord dal padre Alberto sembrava diventato il numero uno delle televisioni commerciale. Da Serra Riccò a Piazza De Ferrari. Ma quando ha licenziato persino il fedelissimo Fabrizio Cerignale l'opinione è cambiata.

7-TIRRENO BIANCHI
Era diventato anche consigliere regionale. Elogi anche come console della Compagnia Pietro Chiesa. Poi c'è stata la crisi del carbone. Ma  in tanti pensano che cambiando la struttura i "carbonin" avrebbero potuto salvarsi.

8-FRANCO ARDOINO
Aveva lanciato l'"Europa" come il ristorante dei Vip. Le cene del lunedì gli avevano fruttato una grande pubblicità. Le cene non si fanno più dopo essersi convinti che cenando al ristorante di Galleria Mazzini c'era il rischio di essere intercettati.

9-MIMMO ANGELI
Con le cene all'"Europa" era riuscito a far acquistare azioni del "Corriere Mercantile" a Riccardo Garrone e a Vittorio Malacanza. Due degli imprenditori più potenti di Genova. Se poi se ne sono andati forse è anche colpa sua.

10-ROBERTA OLIARO
Prima donna presidente degli spedizionieri. Quando Mario Monti l'aveva portata a Montecitorio con "Lista Civica" si pensava che avrebbe fatto grandi cose anche in Parlamento. Invece si è limitata al tran-tran. Una delusione.

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