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Municipi, M5S: “La riforma voluta da Bucci è lesiva dei diritti dei cittadini”

Luca Pirondini, capogruppo 5 Stelle a Tursi

“Se si vuole veramente ascoltare i cittadini e i loro comitati e associazioni, il ruolo dei Municipi è fondamentale: è dai singoli territori, infatti, che giungono le istanze o le segnalazioni di cui poi i municipali si fanno carico, presentandoli alla civica amministrazione per una loro soluzione. O forse lo scopo della riforma voluta dal sindaco è proprio questo: togliere voce ai cittadini quando questi denunciano disservizi o si mettono di traverso a un progetto che ha chiare finalità privatistiche e certamente non collettive. E allora sì che si spiega il ridimensionamento dei Municipi voluto da Bucci, che fin da inizio mandato ha lavorato, spesso sottotraccia, per ammutolire le critiche e schiacciare il confronto democratico”, dichiarano i consiglieri del Gruppo M5S in Comune.

“Pensiamo ad esempio al progetto per trasformare l'area di via Campanule di Quarto in una rimessa AMT: un'area verde attrezzata, curata dai volontari del quartiere, sacrificata in nome dell’ennesimo grigiore. Alla cementificazione, con una mozione votata lo scorso ottobre, il Municipio IX Levante ha detto no. E a chiedere a gran voce che l’area non venga toccata sono gli stessi cittadini, che si sono sempre prodigati, mettendoci peraltro soldi propri, affinché il quartiere potesse conservare uno spazio verde a beneficio di tutti ma soprattutto dei bambini. Area, è bene ricordarlo, che il Comune di Genova ha ignorato per oltre un decennio, lasciando che a prendere il sopravvento fosse il degrado”, ricorda la consigliera comunale Maria Tini, che poi aggiunge: “È evidente che al sindaco Bucci non piacciano i no e che si dia un gran da fare per zittire le voci contro, esattamente come ha fatto con i parchi e il porticciolo di Nervi, per i quali comitati e associazioni hanno più volte sollevato criticità”.

“Mentre da un lato noi cerchiamo di mettere in comunicazione cittadini, Municipi e Aula consiliare, dall'altro il sindaco si comporta come se non avesse interlocutori e propone prodotti preconfezionati, esenti da dibattito e difficilmente modificabili. A nulla sono valse ad esempio le richieste di audire, nelle apposite Commissioni, le voci in merito alle operazioni Esselunga o Panarello, nonostante i rispettivi Municipi abbiano più volte rappresentato le preoccupazioni di cittadini e comitati. Quello cui assistiamo è la continua erosione della democrazia diretta e del confronto politico: le aule istituzionali sono così state trasformate in un teatrino dove l'attore principale nasconde le sue volontà, evitando un percorso di condivisione che comprenda tutte le volontà che i cittadini hanno espresso nelle urne”, dichiara il consigliere comunale Stefano Giordano, secondo cui ora “lo svuotamento dei Municipi è la certificazione un percorso dove le mosse della maggioranza sono dettate dalla paura di perdere il controllo alle prossime amministrative. Potendo contare solo su tre Municipi di centrodestra, il sindaco ha prodotto questa assurda accelerazione: l'intento è di non essere più solo contro tutti e nove i presidenti di Municipio, che rivendicano un’autonomia da lui sottratta quotidianamente”.

“I Municipi sono da sempre le sentinelle del territorio: penso ad esempio al ruolo centrale del Municipio centro ovest nella regolamentazione degli orari delle sale da gioco, così come al ruolo chiave del Municipio del centro est nel monitorare la stabilità di Ponte Don Acciai, infrastruttura vitale per i cittadini residenti nei quartieri collinari del Lagaccio, di Oregina e di San Teodoro”, ricorda poi il capogruppo comunale Luca Pirondini. “Ridimensionare i Municipi - conclude - equivale non solo a togliere ossigeno alla democrazia, ma anche a rendere più complicata la macchina organizzativa in caso di emergenze”.

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